Oristano

In tutta Italia il progetto impegna 35 istituti scolastici

È partito anche in alcune scuole dell’Oristanese il progetto “Onda pazza – Il filo della memoria”, che propone momenti di riflessione e divulgazione sul tema della legalità e della memoria, coinvolgendo 35 istituti in sette regioni italiane – Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Lazio, Campania, Sicilia e Sardegna.

Nell’isola, grazie all’iniziativa dell’associazione Propositivo, sono cinque gli istituti d’istruzione secondaria di primo e secondo grado coinvolti: assieme alla sede di Ghilarza dell’Istituto “Mariano IV d’Arborea” e l’Istituto “Pischedda” di Bosa, ci sono l’I.I.S. “Sebastiano Satta”, l’Istituto comprensivo 1 “Giannino Caria” e l’Istituto comprensivo statale 2 “Binna – Dalmasso” di Macomer.

Oltre ad Alessandro Gallo, esperto impegnato nella sensibilizzazione e divulgazione delle ingiustizie della mafia e presidente di Caracò, tra le associazioni promotrici del progetto, sono stati coinvolti Matteo Sechi (fotografo, videomaker, trainer Erasmus Plus e formatore nelle scuole), Gianluca Atzori (presidente di Propositivo, giornalista e sinologo) e Giuseppe Sedda (studente di grafica presso accademia di belle arti di Sassari).

I temi sono stati affrontati nella prima parte del progetto con modalità differenti negli istituti superiori e inferiori. Nella prima lezione è stato chiesto ai ragazzi di trovare delle parole o dei nomi che fossero legati alla mafia, partendo poi con l’analisi dei termini proposti e i meccanismi che identificano i processi della criminalità organizzata. Questa prima fase che ha visto coinvolti gli studenti ha prodotto ottimi risultati nei due ordini di scuola.

Nella seconda fase è stato creato un piccolo testo con una valutazione attenta e l’approfondimento di alcune delle parole trovate dagli studenti in classe. Il testo servirà come traccia per creare un breve video che trasmetta il significato di quello che secondo gli studenti è la mafia.

La metodologia cambia secondo gli istituti, perché nelle medie è stato chiesto ai ragazzi di spiegare come potrebbero raccontare la mafia a un loro coetaneo, utilizzando similitudini e metafore di vita quotidiana o scolastica. Con i ragazzi delle superiori, invece, è stato fatto compilare un questionario dove venivano elencate alcune dinamiche legate alla mafia in Sardegna. Con loro verrà fatto un lavoro più approfondito sulla ricerca delle parole e la creazione del video. I ragazzi hanno preso spunto e ispirazione grazie all’incontro con il testimone Alessandro Gallo.

Nel plesso di Ghilarza, inoltre, il progetto “Onda pazza” è stato unito al progetto “Volta pagina”, un programma scolastico mirato alla creazione di un giornale, che in questo anno è giunto alla quindicesima edizione.

L’obiettivo è quello di far capire ai ragazzi che la mafia e la criminalità organizzata sono ovunque, compresa la Sardegna, e trasmettere un messaggio di legalità e di lotta contro le ingiustizie.

Venerdì, 26 gennaio 2024

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Fonte: Link Oristano


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