(Adnkronos) - Italiani con la pressione alta. Secondo gli ultimi dati dell'Istituto superiore di sanità, tra i 35 e i 74 anni il 49% degli uomini e il 39% delle donne presenta valori pressori superiori ai limiti. "Che la pressione arteriosa alta sia uno dei principali fattori di rischio per la salute è risaputo ed è pure, ammettiamolo, una pessima notizia. Accompagnata però da una nota positiva: l'ipertensione si può prevenire. Ed è inoltre possibile trattarla con efficaci terapie che, abbinate a uno stile di vita sano, aiutano a ridurre i rischi peggiori". Lo ricordano gli esperti di 'Dottore ma è vero che...?', la piattaforma anti-bufale della Fnomceo (Federazione nazionale degli Ordini dei medici, chirurghi e odontoiatri). 

Perché devo mantenere bassa la pressione? "Essere ipertesi, avere cioè la pressione arteriosa alta, è il principale fattore di rischio per ictus, infarto del miocardio, insufficienza renale e altre patologie che interessano più organi (dagli occhi al cervello). Rispetto a coloro che hanno valori considerati normali, dunque, le probabilità di ammalarsi, negli ipertesi, sono maggiori. Il rischio - avvertono gli esperti - è proporzionale alla gravità del disturbo: più la pressione è alta, o non controllata, più i nostri organi potrebbero subire danni. In particolare, se non si corre ai ripari: il cuore è costretto a lavorare di più e può ingrossarsi; si rischia l'insufficienza cardiaca e l'arteriosclerosi, cioè il restringimento del diametro delle arterie e il flusso rallentato di sangue al cuore, causato da depositi di grasso e colesterolo. In entrambi i casi, le conseguenze saranno difficoltà respiratoria e affaticamento e il rischio di infarto del miocardio aumenta. Il trasporto di ossigeno al cervello è più lento e ridotto: è la premessa ad alterazioni di funzioni cerebrali come perdita della memoria e difficoltà di concentrazione e, nei casi più gravi, favorisce la demenza o l’ictus (occlusione o rottura di un vaso sanguigno)".  

Come si deve misurare la pressione? "Prima di effettuare la misurazione è bene passare un po' di tempo seduti in una stanza tranquilla - spiegano i medici - Non si dovrebbero assumere bevande contenenti caffeina nell'ora precedente, né aver fumato da almeno un quarto d'ora; bisogna stare seduti comodamente e ben appoggiati allo schienale, senza incrociare le gambe o i piedi; il braccio deve essere appoggiato e va posizionato all'altezza del cuore. Non importa quale braccio venga usato per la misurazione, ma bisogna ricordare che esistono a volte differenze sensibili nei valori misurati nelle due braccia: in questi casi si dovrà utilizzare per la misura il braccio con la pressione più elevata; le dimensioni del bracciale di gomma - che generalmente hanno una lunghezza di 12-13 centimetri e una lunghezza di 35 centimetri - devono essere adattate alla dimensione del braccio del paziente; si consiglia di eseguire almeno 2 misure intervallate di 1-2 minuti e anche più qualora le prime 2 misure diano risultati molto differenti".  

Cosa indicano i 2 numeri che compongono la mia pressione? "Sono 2 i valori che si registrano durante la misurazione e si esprimono in millimetri di mercurio (mmHg): la pressione sistolica, rappresentata con il numero più alto, e quella diastolica, il numero più basso. La prima è riferita alla forza con la quale il cuore pompa il sangue nelle arterie, la seconda misura lintervallo tra due battiti, quando il cuore si rilassa e si riempie di sangue", precisano gli esperti.  

Per un cardiopatico o per chi assume farmaci contro l'ipertensione quali sono i valori giusti? "La misura ottimale per i soggetti sani è, in linea generale, compresa fra i 120 e gli 80 mmHg, ma sono considerati valori normali anche 120-129 di sistolica e 80-84 di diastolica. Studi molto recenti hanno portato a notare che chi soffre di malattie cardiovascolari non dovrebbe mantenere la pressione troppo bassa. In questo caso, infatti, potrebbero insorgere effetti collaterali importanti", ammoniscono i medici.