
(Adnkronos) - Un siparietto curioso, durante il concerto dei Coldplay, ha fatto il giro del web. Protagonista, suo malgrado, una coppia di spettatori ripresa dalla famosa ‘kiss cam’, la telecamera che inquadra nel grande schermo diverse coppie, invitandole a baciarsi davanti a tutti. In questo caso, davanti al pubblico che ieri, mercoledì 16 luglio, ha assistito al concerto della band al Gillette Stadium di Foxborough, nei pressi di Boston.
I due, visibilmente affiatati e in perfetta sintonia, sono apparsi abbracciati e sorridenti sugli schermi dello stadio. Ma quando si sono resi conto di essere stati inquadrati dalla telecamera, il clima si è rapidamente trasformato in imbarazzo. Prima lo sguardo terrorizzato di entrambi, poi la fuga dall’inquadratura e i volti coperti nel tentativo di non farsi riconoscere.
Chris Martin, frontman della band, notando la reazione sorpresa, ha cercato di sdrammatizzare con una battuta ironica: “Ma cosa... he's having an affair”, ha esclamato. E cioè: “Lui ha un’amante”, suscitando una fragorosa risata che ha coinvolto tutto lo stadio.
Amanti segreti o solo molto timidi? Il mistero rimane, ma nel frattempo il video è diventato virale sui social e i due protagonisti sono stati già individuati.

(Adnkronos) - Due nuovi casi sospetti di infezione da virus West Nile, riscontrati nel Comune di Latina, "sono in fase si accertamento" dopo che ieri, sempre nella città laziale, erano stati confermati i primi 2 casi autoctoni dell'infezione, "entrambi riscontrati dall'Istituto Spallanzani di Roma in pazienti nella provincia di Latina, nei comuni di Cisterna e Priverno". Lo riferisce la Regione Lazio, sottolineando che "come da prassi" sono state intensificate "le misure di controllo e sorveglianza sul territorio, previste dal Piano regionale di lotta alla diffusione dei virus trasmessi dalle zanzare".
Le condizioni dei primi 2 pazienti con infezione già accertata, "di 63 e 72 anni, attualmente ricoverati all'ospedale Santa Maria Goretti, non destano preoccupazione e sono in via di miglioramento. Nelle prossime ore la Asl di Latina effettuerà dei controlli entomologici aggiuntivi".
"Le misure attivate dalla Regione Lazio sono quelle che vengono normalmente predisposte nei casi di questo tipo, dove non si registrano situazioni di allarme: si rendono necessarie per il rafforzamento delle attività di sorveglianza e monitoraggio per la corretta gestione di eventuali casi sospetti", si precisa.
In Italia il virus West Nile è presente da diversi anni, in particolare nel nord del Paese. Quelli accertati a Latina sono i primi casi autoctoni registrati nel Lazio.
Da inizio anno sono stati segnalati in Italia 5 casi confermati di infezione nell'uomo, di cui 4 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva (1 in Piemonte, 1 in Emilia Romagna e 2 nel Lazio) e 1 con febbre (in Veneto), comunica l'Istituto superiore di sanità nel primo bollettino per il 2025.
Il primo caso umano autoctono di infezione da Wnv della stagione è stato segnalato dal Piemonte il 20 marzo nella provincia di Novara, riporta l'Iss; si è trattato di "un caso sporadico in bassa stagione", precisa.
"La sorveglianza veterinaria attuata su cavalli, zanzare, uccelli stanziali e selvatici ha confermato la circolazione del Wnv in Veneto, Piemonte, Sardegna, Emilia Romagna e Lombardia", si legge nel report. Nello stesso periodo non sono stati segnalati casi di Usutu virus.
Leggi tutto: West Nile, altri due casi sospetti a Latina: verifiche in corso

(Adnkronos) - La cantante statunitense Connie Francis, leggenda della musica pop e icona intramontabile degli anni '50 e '60, voce indimenticabile di brani come 'Stupid Cupid', 'Who's Sorry Now?', 'Where the Boys Are', è morta all'età di 87 anni. Ampiamente riconosciuta come la "prima regina del rock and roll", recentemente con "Pretty Little Baby" era tornata alla ribalta grazie a TikTok. A darne notizia è stato Ron Roberts, suo storico amico e presidente della Concetta Records, in un post su Facebook poi condiviso dall'account ufficiale dell'artista. "Con profondo dolore vi comunico la scomparsa della mia cara amica Connie Francis la scorsa notte", ha scritto Roberts. "So che Connie avrebbe voluto che fossero proprio i suoi fan a essere tra i primi a sapere".
Nata Concetta Rosa Maria Franconero il 12 dicembre 1937 a Newark, nel New Jersey, da genitori italiani (cattolica per parte di padre, ebrea per parte di madre), Connie Francis divenne la prima vera diva pop d'America. Con una voce potente, limpida e versatile, capace di passare con naturalezza dal rock and roll alla ballata romantica, ha venduto oltre 200 milioni di dischi in tutto il mondo. Fu la prima donna a raggiungere la vetta della classifica Billboard Hot 100, con il brano 'Everybody's Somebody's Fool' nel 1960, aprendo la strada a generazioni di artiste. In totale, ha piazzato 53 brani in classifica, un record per l'epoca tra gli anni '50 e '60.
Agli inizi del 2025, quando sembrava ormai lontana dai riflettori, 'Pretty Little Baby' - un suo lato B del 1962 mai pubblicato come singolo - è esploso su TikTok, superando i 30 milioni di stream su Spotify e riportando Connie Francis in classifica su iTunes, oltre che nel cuore di una nuova generazione. Lei, sorpresa e commossa, si era unita alla piattaforma ringraziando i suoi giovani fan con un video: "Sono sbalordita ed emozionata".
Connie Francis non fu solo un'icona americana. In Italia fu amatissima: tra le sue versioni più celebri, 'Ti conquisterò' (adattamento di 'Someone Else's Boy'), 'Portami con te' ('Fly Me to the Moon'), 'Qualcuno mi aspetta' ('Where the Boys Are'), colonna sonora del film 'La spiaggia del desiderio'. Partecipò due volte al Festival di Sanremo, nel 1965 in coppia con Gigliola Cinquetti e nel 1967 con Bobby Solo.
L'album 'Connie Francis Sings Italian Favorites' (1959) è tuttora considerato un cult, e sancì l'inizio della sua carriera internazionale in diverse lingue: dallo yiddish al tedesco, dal romeno allo spagnolo.
Dietro il sorriso dolce e il timbro impeccabile, la vita di Connie Francis fu segnata da tragedie personali. Nel 1974 subì una brutale aggressione in un motel di New York. Ne seguì una lunga battaglia legale e un altrettanto lunga lotta interiore, tra depressione e isolamento. Perse la voce in seguito a un'operazione al naso nel 1977 e la riacquistò solo anni dopo. Nel 1981, suo fratello George fu assassinato dalla mafia, evento che la segnò profondamente. Ma Connie non si arrese mai. Tornò sul palco, scrisse due autobiografie di successo ('Who’s Sorry Now?' e 'Among My Souvenirs') e cantò fino al suo ritiro ufficiale nel 2018. È stata sposata quattro volte, ebbe un figlio adottivo, Joey, e una lunga relazione con il cantante Bobby Darin. Negli ultimi anni aveva ritrovato l'amore accanto a Tony Ferretti, scomparso nel 2022. (di Paolo Martini)
Leggi tutto: Addio a Connie Francis, voce d'oro anni '60 che ha fatto innamorare il mondo


(Adnkronos) - Lamine Yamal ha rinnovato il suo contratto con il Barcellona. Dopo le polemiche per la sua festa di compleanno, in cui ha ingaggiato delle persone affette da nanismo come intrattenimento, l'attaccante ha prolungato il suo contratto con il club blaugrana, firmando fino al 2031 e aumentando il suo ingaggio fino a 15 milioni annui che con i bonus potrebbero arrivare a 20.
Yamal, 18 anni appena compiuti, si è presentato alla firma del nuovo contratto con la famiglia al completo. Lamine, come mostrato dai video pubblicati sui canali ufficiali del club, è arrivato in completo grigio tenendo per mano la madre, che ha invitato a salutare con la mano. Al seguito aveva il resto della famiglia e alcuni amici. Un modo per allontanare le polemiche degli ultimi giorni e tornare a parlare di campo, dove Yamal abbandonerà il 19 per vestire il numero 10 che è stato, tra gli altri, di Lionel Messi.
Lamine Yamal era infatti stato al centro bufera mediatica per la festa del suo 18esimo compleanno. Il talento del Barcellona avrebbe ingaggiato persone affette da nanismo per uno spettacolo di intrattenimento nel corso della festa. La denuncia arriva dall'Associazione di persone con acondroplasia e altre displasie scheletriche con nanismo (Adee), ente che fa parte della Confederazione spagnola delle persone con disabilità fisiche e organiche (Cocemfe).
"L'Associazione annuncia che intraprenderà azioni legali e sociali per tutelare la dignità delle persone con disabilità, considerando che tali azioni violano non solo la legislazione vigente, ma anche i valori etici fondamentali di una società che aspira a essere equa e rispettosa", ha scritto l'Adee sul proprio sito.
"In occasione del compleanno del giovane calciatore, figura di spicco dello sport spagnolo, persone affette da nanismo sono state assunte esclusivamente per attività di intrattenimento e promozione. Per l'Adee, questo tipo di pratica è intollerabile perché perpetua stereotipi, alimenta la discriminazione e mina l'immagine e i diritti delle persone affette da acondroplasia o altre displasie scheletriche, nonché di tutte le persone con disabilità", prosegue l'associazione.
Leggi tutto: Yamal, dopo polemiche il rinnovo con il Barcellona. E si presenta con la madre

(Adnkronos) - Chilometri nel nulla per andare in banca. Giornate perse e qualche pericolo per effettuare un prelievo. Turisti scontenti per l'assenza di uno sportello. Gromo è un comune italiano di 1130 abitanti, in provincia di Bergamo. Nel Medioevo la chiamavano "la piccola Toledo", con le fucine per la costruzione delle armi bianche. Adesso è uno splendido Borgo, inserito tra i" più belli d'Italia", ma senza nemmeno uno sportello bancario: così dal 2021 quando ha chiuso la filiale di Intesa Sanpaolo. L'ennesimo Paese vittima della desertificazione bancaria. Lo denuncia all'Adnkronos la sindaca di Gromo, Sara Riva.
Non avete sportelli nel vostro Paese?
"Purtroppo non abbiamo più sportelli. L'ultimo ad aver chiuso è quello di Intesa Sanpaolo.
Quanti chilometri per effettuare un prelievo?
"Almeno 3 km (per chi vive nelle frazioni addirittura 10 km) in un tragitto che a tratti non è sicuro per i pedoni e in un territorio dove il servizio di trasporto pubblico locale è carente. In alcuni casi un utente, per recarsi in banca con i mezzi pubblici, dovrebbe considerare di impegnare mezza giornata".
In termini pratici non avere uno sportello quali danni crea, quale fasce della popolazione sono più danneggiate?
"Gromo è uno dei borghi più belli d'Italia e bandiera arancione del Tci, puntiamo molto sul turismo ma la carenza di servizi come quello in parola non aiuta. I turisti si dichiarano spesso scontenti per l'assenza di uno sportello. Per chi risiede tutto l'anno la situazione è ancora più critica, gli anziani sono sicuramente gli utenti maggiormente danneggiati in quanto spesso e volentieri non dispongono di un'auto e quindi devono dipendere da altre persone oppure affidarsi al trasporto pubblico che, come anticipavo, presenta diverse criticità e addirittura non copre alcune zone del paese (come le frazioni)".
Danni economici per le imprese?
"La mancanza di servizi come questo crea malcontento e contribuisce allo spopolamento dei piccoli Comuni di montagna".
Da quanto vivete in questa situazione?
"Dal 2021"
Quali iniziative ha intrapreso per cercare di risolvere la situazione?
"Ho inviato solleciti sia scritti che verbali, mi sono recata personalmente a Bergamo per parlare con i vertici della banca, mi sono rivolta alla stampa. Purtroppo non ho ottenuto alcunché. Addirittura a un certo punto mi era stato promesso che il bancomat sarebbe stato nuovamente attivato salvo poi comunicarmi un cambio di direzione".
Cosa ne pensano i cittadini?
"Sono molto delusi, a distanza di anni ancora si lamentano e io non posso che condividere questo malcontento. Alcuni non riescono a capire che l'Amministrazione comunale non ha colpe in merito e soprattutto non ha il potere di intervenire.
Avete in mente forme di protesta o ricorsi?
"Tutte le proteste promosse non hanno sortito l'effetto desiderato" (di Andrea Persili)

(Adnkronos) - Una coincidenza? Un malinteso? O qualcosa di più? Nelle ultime ore i fan più attenti della musica italiana stanno cercando di ricostruire una trama che coinvolge tre nomi pesanti del pop nazionale: Laura Pausini, Gianluca Grignani e Matteo Bocelli. Al centro, un brano cult degli anni '90, 'La mia storia tra le dita', che pare destinato a tornare sotto i riflettori in una doppia veste.
A mezzanotte Matteo Bocelli ha postato sui social un reel notturno con un dettaglio inequivocabile: il titolo della celebre canzone di Grignani, con il commento di lui "Fratello". Nessun annuncio ufficiale, solo suggestioni, accolte poco dopo da un cuore comparso nelle storie di Grignani stesso. Un siparietto social che ha alimentato i sospetti di una collaborazione imminente, poi in parte confermata da un’indiscrezione: il rocker milanese sarebbe ospite in duetto nel brano in uscita nel nuovo disco di Bocelli e registrato anche in spagnolo.
Fin qui, tutto romantico. Ma il clima si è improvvisamente fatto più teso quando, a poche ore dall’annuncio implicito di Matteo, Laura Pausini ha postato anche lei l'annuncio della sua cover del brano, prevista nel suo nuovo disco in uscita in autunno, e anch'essa registrata anche in versione spagnola per il mercato estero. Ma con una differenza: nessuna menzione a Grignani, autore e interprete originale.
A quel punto, è stato lo stesso cantautore a intervenire sui social, commentando il post della Pausini. Commento poi cancellato da lei più volte, ma che lui ha deciso di ripostare nelle proprie storie, rendendo pubblico un certo disappunto. Fan in rivolta per il comportamento della cantante che alla fine ha bloccato anche i commenti degli utenti. E il mistero si infittisce. Intanto i diretti interessati, per ora, tacciono.
Leggi tutto: Cosa c’è dietro il gelo social tra Pausini e Grignani (e cosa c’entra Matteo Bocelli)

(Adnkronos) - L’Università degli Studi di Roma Tor Vergata accoglie con entusiasmo il concerto evento 'Ultimo 2026 - La Favola per sempre' atteso per il 4 luglio 2026 e collabora con Vivo Concerti per ospitare i 250mila presenti che hanno già esaurito la capienza prevista, negli spazi dell’ateneo attualmente interessati dal Giubileo dei giovani. "L’iniziativa si inserisce in una visione più ampia, che mira a valorizzare l’area del nostro ateneo non solo come luogo fisico, ma anche come spazio simbolico di apertura, partecipazione e dialogo”, dichiara in una nota Nathan Levialdi Ghiron, rettore dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata. "L’ateneo - prosegue - contribuisce attivamente alla costruzione di un evento capace di connettere la musica con la cultura e il territorio, in coerenza con la propria missione formativa, interdisciplinare e inclusiva”.
Per l’università di Tor Vergata - che attualmente è attore di un’interlocuzione positiva e strutturata con gli organizzatori e l’artista, finalizzata a integrare l’evento in un più ampio percorso culturale e multidisciplinare - partecipare a questa 'favola per sempre' significa essere uno dei protagonisti della narrazione collettiva capace di unire musica, cultura, educazione e senso di comunità.
Il sostegno al progetto nasce da una profonda vicinanza tra i valori dell’ateneo e la figura artistica di Ultimo, considerato una voce autentica di una generazione in cerca di ascolto e riscatto. La sua traiettoria personale rappresenta una narrazione di impegno, crescita e autodeterminazione, che ben si riflette nei valori che l’università degli Studi di Roma Tor Vergata promuove presso la propria comunità accademica, soprattutto nei confronti degli studenti e studentesse attuali e futuri.
Leggi tutto: Musica, rettore Tor Vergata: "Entusiasti per concerto di Ultimo, vicini a suoi valori"

(Adnkronos) - Si potrà votare già a partire dai 16 anni in Gran Bretagna, dove il governo del premier Keir Starmer ha proposto di abbassare di due anni l'età minima per recarsi alle urne. Saranno circa 1,5 milioni i sedicenni e i diciassettenni che potranno quindi esprimere il loro voto alle prossime elezioni generali. Si tratta di una promessa fondamentale del partito laburista fatta in campagna elettorale quella di abbassare l'età per votare da 18 a 16 anni in tutte le elezioni del Regno Unito. Per il governo si tratta del "più grande cambiamento nella democrazia del Regno Unito in una generazione". L'ultima volta che l'età per votare è stata abbassata, da 21 a 18 anni, è stato nel 1969.
Il primo ministro Keir Starmer ha dichiarato che abbassare l'età del voto a 16 anni in tutto il Regno Unito darà ai giovani la possibilità di esprimere la propria opinione su come utilizzare le proprie tasse. "Penso che sia davvero importante che i sedicenni e i diciassettenni abbiano diritto di voto, perché hanno l'età giusta per andare a lavorare, hanno l'età giusta per pagare le tasse e quindi versare i contributi", ha dichiarato a Itv News. "E penso che se paghi, dovresti avere la possibilità di dire come vuoi che vengano spesi i tuoi soldi e in che modo il governo dovrebbe procedere'', ha aggiunto.
"Stiamo adottando misure per abbattere le barriere alla partecipazione, in modo da garantire a più persone l'opportunità di impegnarsi nella democrazia del Regno Unito, sostenendo il nostro Piano per il cambiamento e rispettando l'impegno del nostro manifesto di dare ai sedicenni il diritto di voto", ha dichiarato la vice premier britannica Angela Rayner. Finora si poteva già votare dai 16 anni, ma solo per le elezioni dei consigli locali in Scozia e Galles e per le elezioni del Senedd e del Parlamento scozzese.
"I giovani contribuiscono già alla società lavorando, pagando le tasse e prestando servizio militare. È giusto che possano avere voce in capitolo sulle questioni che li riguardano", ha dichiarato la vicepremier Angela Rayner su X, aggiungendo che il governo sta mantenendo "la promessa di dare il diritto di voto ai sedicenni e diciassettenni".
La ministra per la Democrazia Rushanara Ali ha parlato alla Bbc di un cambiamento ''sismico'' che garantirà che le voci dei giovani vengano ascoltate. Ali ha confermato che la riduzione dell'età minima per votare sarà parte di una serie di misure introdotte tramite un nuovo disegno di legge elettorale.
Leggi tutto: Starmer abbassa l'età dei votanti, in Gran Bretagna alle urne a partire dai 16 anni


(Adnkronos) - In pazienti con ipertensione non controllata o resistente al trattamento, l'aggiunta alla terapia standard di baxdrostat (dosaggi 2 mg e 1 mg) ha dimostrato, rispetto al placebo, una riduzione statisticamente significativa e clinicamente rilevante della pressione arteriosa sistolica media a riposo rispetto al placebo a 12 settimane di trattamento. Sono i risultati positivi dello studio di fase 3 BaxHtn. Il farmaco ha inoltre raggiunto con successo tutti gli endpoint secondari ed è risultato generalmente ben tollerato con un profilo di sicurezza favorevole. I dati - informa AstraZeneca in una nota - saranno condivisi con le autorità regolatorie a livello globale e presentati in una late-breaking session al Congresso della European Society of Cardiology (Esc) il prossimo agosto.
Nel mondo 1,3 miliardi di persone convivono con l'ipertensione, una patologia che, quando non controllata, può aumentare il rischio di infarto, ictus, scompenso cardiaco e malattia renale. Negli Stati Uniti circa il 50% dei pazienti ipertesi nonostante multiple terapie non riesce a mantenere controllata la propria pressione arteriosa. Un crescente numero di evidenze indica come la disregolazione dell'aldosterone rappresenti uno dei principali meccanismi biologici alla base dell'ipertensione.
"Molte persone continuano a sperimentare difficoltà nel controllare la propria pressione arteriosa, anche quando assumono più farmaci - afferma Bryan Williams, Chair of Medicine presso l'University College London e principal investigator dello studio - I risultati molto promettenti dello studio di fase 3 BaxHtn dimostrano che baxdrostat, somministrato 1 volta al giorno in aggiunta alla terapia standard, può ridurre in modo significativo la pressione sistolica, offrendo un potenziale nuovo approccio terapeutico per il controllo dell'ipertensione, il principale fattore di rischio per le malattie cardiovascolari". Dichiara Sharon Barr, Executive Vice President, BioPharmaceuticals R&D di AstraZeneca:"Siamo molto soddisfatti dei risultati dello studio di fase 3 BaxHtn, che hanno mostrato una riduzione statisticamente significativa e clinicamente rilevante della pressione arteriosa sistolica. Questi dati rappresentano una solida evidenza del potenziale di baxdrostat nel rispondere a un bisogno clinico insoddisfatto agendo sulla disregolazione dell'aldosterone e introducendo un meccanismo innovativo in un ambito che non ha visto innovazioni terapeutiche significative negli ultimi vent'anni".
BaxHtn - dettaglia la nota - è uno studio di fase 3, multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo e a gruppi paralleli, disegnato per valutare la sicurezza, la tollerabilità e l'efficacia di baxdrostat in pazienti con ipertensione non controllata in trattamento con 2 differenti farmaci antipertensivi e in pazienti con ipertensione resistente trattati con 3 o più differenti farmaci antipertensivi, uno dei quali rappresentato da un diuretico. Il farmaco è un potenziale 'first-in-class', inibitore altamente selettivo dell'aldosterone sintasi (Asi), che agisce sull'ormone responsabile dell'elevata pressione arteriosa e dell'aumento del rischio cardiovascolare e renale. Attualmente baxdrostat è oggetto di studio in trial clinici in monoterapia per il trattamento dell'ipertensione arteriosa e dell'aldosteronismo primario, e in combinazione con dapagliflozin per la malattia renale cronica e la prevenzione dello scompenso cardiaco in pazienti ipertesi ad alto rischio.
L'ipertensione - ricorda AstraZeneca - è una condizione clinica caratterizzata da livelli di pressione arteriosa sistematicamente elevati. Nel tempo può danneggiare i vasi sanguigni e gli organi vitali, aumentando il rischio di gravi complicanze per la salute. L'ipertensione difficile da controllare rappresenta ancora una significativa sfida per la salute pubblica. Nonostante i cambiamenti dello stile di vita e l'impiego di terapie farmacologiche multiple, una parte significativa delle persone affette da ipertensione non raggiunge i target pressori desiderati. L'ipertensione non controllata persiste nonostante il trattamento con 2 o più farmaci, mentre l'ipertensione resistente, una forma più severa, rimane elevata anche dopo l'impiego di 3 o più farmaci antipertensivi.
Uno dei principali fattori che contribuisce all'ipertensione difficile da controllare è l'aldosterone, un ormone che contribuisce ad aumentare la pressione arteriosa favorendo la ritenzione di sodio e acqua. Livelli elevati di aldosterone, insieme a fattori come obesità, eccessivo consumo di sale e condizioni genetiche o secondarie, sono fortemente associati a un difficile controllo della pressione. Se non trattata adeguatamente, la condizione aumenta in modo significativo il rischio di infarto, ictus e deterioramento della funzione renale.
Leggi tutto: Farmaci, baxdrostat riduce pressione in pazienti ipertesi resistenti al trattamento

(Adnkronos) - “Noi siamo contrari al testo unico presentato dalla maggioranza di centrodestra, che rappresenta un vero e proprio tradimento verso gli elettori. Chiediamo al centrodestra di ritirare la legge e di potenziare le cure palliative, il sostegno ai disabili e l’aiuto a tutti i malati”. Così Antonio Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia, a margine della conferenza stampa ‘Fermate la Legge, non fermate la Vita’, presso l’Hotel Nazionale a Roma.
“Il vero scandalo – continua il presidente – è che oggi in Italia il 77% degli adulti e l’85% dei bambini aventi diritto alle cure palliative e agli anti dolorifici non li ricevono. Ma che alternativa? Ma che scelta, questa è una spinta alla morte. Lo Stato deve sopprimere la sofferenza e non il sofferente. Una società civile non abbandona anziani o malati, non cerca di risparmiare sulla loro pelle, non li considera un peso, non mercifica la vita. Restiamo umani”.

(Adnkronos) - “Approvare una legge sul fine vita non è un atto di civiltà ma è la sconfitta della civiltà stessa”. Così Emmanuel Cosmin Stoica, influencer, scrittore e attivista per i diritti dei disabili, a margine della conferenza stampa ‘Fermate la Legge, non fermate la Vita’, presso l’Hotel Nazionale a Roma.
“Offrire una strada che porta verso la morte da parte dello Stato, anziché intervenire con misure per promuovere la vita e far si che la gente non si senta abbandonata, è quella la vera civiltà – continua l’influencer – .Ad oggi le persone fragili abbandonate, non hanno i supporti e i servizi necessari per poter vivere dignitosamente. E quindi investire tempo e risorse per la morte e non per la vita, non è civiltà”.
Fine vita, magistrato Rocchi: "Falso che sentenza Corte costituzionale abbia creato vuoto normativo"

(Adnkronos) - “Il Parlamento non ha nessuno obbligo di approvare una legge, questo è pacifico nel quadro costituzionale. La sentenza n°242 della Corte costituzionale non ha creato nessun vuoto normativo perché è direttamente applicabile ed è stata effettivamente applicata in molti casi in varie parti d’Italia, senza necessità di una legge nazionale o regionale”. Così Giacomo Rocchi, magistrato della Corte di Cassazione, a margine della conferenza stampa ‘Fermate la Legge, non fermate la Vita’, presso l’Hotel Nazionale a Roma.
“L’approvazione di una legge cambierebbe totalmente il quadro – continua Rocchi – perché nella coscienza sociale introdurrebbe il diritto alla morte, che è un pericolo per le persone fragili e vulnerabili, che rischiano di vedere la morte anticipata come la soluzione. Invece la nostra società ha bisogno di altro: ha bisogno il riconoscimento del diritto alla vita di ciascuno, ha bisogno solidarietà, assistenza e vicinanza a tutti”.

(Adnkronos) - La segretaria del Pd Elly Schlein ha incontrato in queste ore il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. "Nell'incontro, svolto in un clima positivo e proficuo, si è fatto il punto in vista delle prossime elezioni regionali", rendono noto fonti del Nazareno.
"È stata condivisa la necessità di concentrarsi anzitutto sui punti programmatici dell'agenda di governo, da costruire partendo dall'importante lavoro svolto in questi anni in Campania, con l'obiettivo di continuare ad assicurare stabilità in una Regione così strategica per il Paese, nell'esclusivo interesse dei cittadini campani", proseguono le stesse fonti.
"Si è inoltre condivisa l'opportunità che proprio partendo dalla convergenza sul programma, in sintonia con i territori, si possano e si debbano creare le condizioni per la sintesi finale volta ad individuare, senza veti o posizioni pregiudiziali, il candidato Presidente in grado di rappresentare e fare sintesi in tutta l'area progressista", concludono le fonti del Nazareno.
Leggi tutto: Regionali Campania, Schlein vede De Luca: "Niente veti su candidato"


(Adnkronos) - "Sembra di vivere un incubo. Mentre migliaia di malati soffrono a casa o negli ospedali senza cure palliative e mentre migliaia di disabili sono abbandonati dallo Stato, senza servizi socio-assistenziali, qual è oggi la priorità del nostro Parlamento? Facilitare il suicidio di queste persone e addirittura rischiare di indurle a uccidersi. Questo sarebbe progresso e civiltà?". È questo il messaggio lanciato oggi da Pro Vita & Famiglia Onlus in occasione della conferenza stampa 'Fermate la Legge, non fermate la Vita', svoltasi presso l’Hotel Nazionale, a pochi passi dal Parlamento, proprio mentre in Senato è in corso l’iter del disegno di legge che punta a regolamentare il suicidio assistito.
Un testo, proposto dalla stessa maggioranza di centrodestra, che preoccupa profondamente l’associazione e tutti i partecipanti all’incontro: "Una legge che – ha dichiarato il presidente di Pro Vita & Famiglia Antonio Brandi – crea una procedura statale per le richieste di suicidio assistito, col pretesto illusorio di mettere dei paletti all’interventismo della magistratura. Ma ogni legge ha un impatto culturale: ciò che diventa legale sembra giusto, persino auspicabile. Nel programma elettorale del centrodestra non c’era nessuna proposta del genere, quindi si tratta di un vero e proprio tradimento che cede alla propaganda radicale e ai continui ricatti della magistratura al Parlamento".
Brandi ha denunciato con forza il rischio di abusi e pressioni sociali sulle persone più vulnerabili, già evidenziato dalla stessa Consulta; ha ricordato che il vero scandalo è la mancanza di accesso alle cure palliative, che colpisce circa il 77% dei malati adulti e circa l’85% dei bambini. Senza una vera alternativa di cure non è scelta è una spinta alla morte. Ha anche portato la sua testimonianza personale: "Anch’io, malato di cancro, ho pensato di farla finita. Ma l’amore dei miei cari e le cure mi hanno salvato. In quel buio, una legge così mi avrebbe potuto spingere a un gesto senza ritorno". Infine, Brandi ha messo in guardia contro la deriva culturale e legislativa già visibile in Paesi come Belgio, Canada e Olanda, dove centinaia di casi di soppressione di depressi e malati psichici sono avvenuti anche senza consenso: "se lo Stato inizia a sopprimere i sofferenti invece della sofferenza, salta ogni confine. Non serve una nuova legge: serve umanità".
Sotto accusa, in particolare, l’idea di istituire un Comitato Nazionale governativo incaricato di valutare le richieste di suicidio assistito e la fake news secondo cui il Parlamento sarebbe 'obbligato' a legiferare. "Il Parlamento - ha infatti spiegato il magistrato della Corte di Cassazione Giacomo Rocchi – non ha nessun obbligo di approvare una legge che attui una sentenza della Corte Costituzionale: ciò è del tutto pacifico. La sentenza n. 242 del 2019 non ha creato un vuoto normativo ed è stata direttamente applicata in varie parti d’Italia. Una legge - ha aggiunto - avrebbe l’effetto di aumentare i casi di suicidio assistito e di consolidare nella coscienza sociale il riconoscimento di un presunto 'diritto di morire'”.
Questo riconoscimento mette in pericolo le persone fragili e vulnerabili, gli anziani, i disabili e i malati: per loro la morte anticipata rischia di diventare “la” soluzione, più rapida, indolore, economica. La nostra società ha bisogno di altro: riconoscimento del valore di ogni vita, solidarietà, aiuto, vicinanza, impegno collettivo verso tutti i componenti. A dare voce a chi soffre e chiede di vivere è stato invece Emanuel Cosmin Stoica, influencer, scrittore e attivista per i diritti dei disabili: "Approvare una legge sul suicidio assistito non è un atto di civiltà, ma la sconfitta della civiltà stessa - ha affermato Stoica - È assurdo che sia proprio lo Stato a fornire scorciatoie per morire anziché offrire strumenti per vivere ed è disumano dire a un malato, a un disabile, a un anziano: 'La tua sofferenza non ci riguarda, fai da te'. Al contrario - ha proseguito - uno Stato degno di questo nome non legalizza l’abbandono: garantisce esistenze dignitose, investe in cure, assistenza, vicinanza. Io non chiedo compassione: chiedo giustizia, chiedo responsabilità, chiedo che la vita torni ad essere un diritto, non un’opzione da rifiutare».
Maria Rachele Ruiu, portavoce di Pro Vita Famiglia, che ha moderato l’incontro, ha invece denunciato con forza che "guardiamo con sgomento il fatto che anche settori e realtà del mondo laico cattolico si stiano attivamente impegnando per promuovere questa legge, utilizzando il falso argomento secondo cui la situazione attuale sarebbe un male più grave. Ma ad oggi – ha sottolineato – i suicidi assistiti eseguiti in Italia sono solo 7. Se la legge venisse approvata, il numero aumenterebbe in modo esponenziale, innescando quel tragico effetto domino già verificato in altri Paesi". Per sensibilizzare l’opinione pubblica e ribadire il proprio NO alla legge sul suicidio assistito, Pro Vita Famiglia ha lanciato anche una campagna nazionale con affissioni pubbliche e camion vela in diverse città, tra cui Roma e Milano. L’immagine raffigura un Parlamento popolato da figure incappucciate con la falce in mano – simboli della Morte – accompagnata dallo slogan: 'Siete stati eletti per aiutarci a vivere, non per farci morire'. L’associazione continuerà la mobilitazione per chiedere il ritiro di qualsiasi proposta di legge sul suicidio assistito e il potenziamento della legge 38/2010 sulle cure palliative.

(Adnkronos) - La Food and Drug Administration statunitense ha annunciato la revoca, o la proposta di revoca, di 52 standard alimentari ritenuti obsoleti e inutili. Il provvedimento coinvolge 11 tipi di frutta e verdura in scatola, inclusi 7 standard per la frutta dolcificata artificialmente con saccarina o saccarina sodica; 18 tipi di prodotti lattiero-caseari; 23 fra prodotti da forno, paste, succhi di frutta in scatola, pesce e crostacei, condimenti e aromi alimentari.
Il 13 maggio scorso il Dipartimento della Salute e dei servizi umani diretto da Robert F. Kennedy Jr. e la Fda hanno emesso una richiesta di informazioni per identificare ed eliminare normative superate o non più necessarie, in linea con l'ordine esecutivo n. 14192 del presidente Donald Trump che punta a "liberare la prosperità attraverso la deregolamentazione". Le misure annunciate sono i primi risultati dell'analisi in corso su oltre 250 standard di identità (Soi) alimentari. I Soi alimentari sono stati introdotti dalla Fda nel 1939 per promuovere "onestà e correttezza" e garantire che le caratteristiche, gli ingredienti e i processi di produzione di specifici alimenti fossero coerenti con le aspettative dei consumatori. Tuttavia, spiega l'ente regolatorio in una nota, "i progressi nella scienza alimentare, nell'agricoltura e nelle pratiche di produzione, nonché le ulteriori tutele dei consumatori" introdotte successivamente, "hanno reso superflui molti di questi standard vecchi e rigidi".
"Sto eliminando normative alimentari obsolete che non servono più gli interessi delle famiglie americane", ha dichiarato il segretario Kennedy, definendo il provvedimento "un passo cruciale nel mio impegno per ridurre la burocrazia, aumentare la trasparenza ed eliminare normative che hanno esaurito il loro scopo". Sottolineando che "gli sforzi della Fda sui Soi hanno contribuito a garantire uniformità, ad aumentare la fiducia dei consumatori e a prevenire le frodi alimentari", il commissario dell'agenzia regolatoria Marty Makary ha precisato che "molti di questi standard hanno esaurito la loro utilità e potrebbero persino soffocare l'innovazione" volta a "rendere gli alimenti più facili da produrre" o a "offrire ai consumatori scelte più sane. Gli standard alimentari antiquati non servono più a proteggere i consumatori", pertanto è una misura "di buon senso revocarli e adottare un uso più giudizioso degli standard alimentari e delle risorse dell'agenzia".
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(Adnkronos) - Alessandro Benetton è stato ospite di “W l’Italia” su RTL 102.5, intervistato da Angelo Baiguini e Ambra Angiolini, per presentare in diretta il suo nuovo libro “Mai fermi”, edito da Mondadori. Un’opera che prosegue idealmente il percorso avviato con il suo primo libro autobiografico e che si apre al racconto di esperienze altrui – imprenditori, sportivi, artisti – per riflettere sulle sfide, i valori e le lezioni di vita che possono ispirare le nuove generazioni.
"Il primo libro nasceva come un’autobiografia che non volevo pubblicare – ha raccontato Benetton – poi alcuni giovani con cui lavoro sui social mi hanno fatto notare che c’erano spunti utili anche per altri. Questo mi ha spinto a condividere un ulteriore passaggio: capire come si possano sfruttare le esperienze degli altri per ispirare la propria traiettoria. In Mai fermi racconto otto storie di persone che ho incontrato o studiato, tracciando dei parallelismi con la mia vita".
Tra i protagonisti del libro compaiono figure come Andy Warhol, Amadeo Giannini e Michael Schumacher, scelti non solo per i loro successi ma anche per i momenti di difficoltà e imperfezione, da cui spesso nascono le vere rivoluzioni personali. «Racconto anche quando queste persone si sono guardate allo specchio e si sono trovate di fronte ai propri limiti – ha detto Benetton – perché anche lì si trovano insegnamenti fondamentali. Non è solo un libro che celebra il successo, ma un invito a usare empatia e modestia per rispecchiarsi nei percorsi altrui e trovare motivazione nei propri sogni».
Particolarmente sentito è il racconto legato al campione di Formula 1 Michael Schumacher. "L’ho conosciuto quando era ancora un ragazzo che si stava facendo uomo. Era già un talento straordinario, ma ciò che mi ha colpito di più è stato il suo metodo: meticoloso, maniacale nella preparazione. Questo rigore gli dava serenità. Ricordo che riusciva a dormire nel motorhome mezz’ora prima di un Gran Premio e poi in pochi minuti era in pista, a 300 all’ora. Ma la sua cura si estendeva anche ai rapporti personali, come con Corinna, la sua compagna di vita, che ancora oggi gli è accanto in un momento molto difficile".
Mai fermi si apre con la storia dei figli dell’autore e si chiude con quella del padre, Luciano Benetton, figura centrale nella formazione di Alessandro. "Mio padre è stato per me un esempio costante, non solo perché è partito da zero, ma perché non si è mai fermato dopo i primi successi. Io ho scelto presto un percorso imprenditoriale indipendente, ma la sua determinazione è sempre stata un riferimento. E con i miei figli ho costruito un rapporto profondo, che mi ha insegnato a dare valore alla traiettoria, più che al punto di arrivo. Quando stai vicino a qualcuno più giovane, comprendi che ciò che conta davvero è il cammino".
Durante l’intervista, Benetton ha parlato anche dell’Aeroporto di Fiumicino, definito un “fiore all’occhiello” tra gli investimenti gestiti. "Abbiamo destinato 50 milioni a progetti dedicati ai giovani e alle start-up. Anche la UNHATE Foundation, che abbiamo lanciato, è guidata da un comitato scientifico composto da under 30. Voglio che siano i giovani a parlare per primi, a immaginare nuovi sistemi partendo però da valori antichi. Il nostro aeroporto è il miglior hub europeo da anni, ed è destinato a diventare il primo completamente neutrale dal punto di vista della decarbonizzazione".
Un’attenzione alla sostenibilità che, secondo Benetton, deve riguardare tutte le dimensioni umane: "L’architetto Tadao Ando è per me fonte d’ispirazione: la sostenibilità non è solo ambientale, è un concetto che coinvolge l’uomo in tutti i suoi aspetti, a 360 gradi. Anche per questo abbiamo l’obiettivo di portare dal 30% al 50% la presenza femminile nei ruoli dirigenziali dell’aeroporto, dove oggi lavorano 1.700 manager".
In conclusione, Mai fermi è un libro che incarna un messaggio preciso: quello dell’azione consapevole, del continuo mettersi in discussione, dell’imparare dagli altri senza perdere sé stessi. "Serve un po’ di empatia – dice Benetton – e anche la capacità di sognare, di non aver paura di farlo. Perché muoversi non vuol dire solo andare avanti, ma scegliere una direzione".
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