
(Adnkronos) - “Siamo molto felici di partecipare a questa cerimonia, da non considerarsi solo come meramente simbolica, ma come momento di testimonianza di quel cambio culturale che è necessario in questo Paese: vedere la persona con disabilità, anche una persona affetta da Sla, una malattia molto severa, una persona in quanto tale, che come tutte deve poter esercitare i propri diritti, desideri e bisogni”.
Così, Maurizio Borgo, presidente dell'Autorità Garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità, in occasione della XVIII Giornata nazionale Sla. Per celebrare questo giorno e sensibilizzare la cittadinanza Aisla - Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica ha lanciato quest’anno la sua più vasta campagna di sensibilizzazione, con appuntamenti in diverse città italiane e coinvolgendo istituzioni e comunità. Parte dell’iniziativa ‘Coloriamo l’Italia di verde’, l'illuminazione simbolica di alcuni monumenti della Penisola, che la sera del 18 settembre si sono colorati di verde.
“In questo, il decreto legislativo 62/2024, che ha riformato non solo la valutazione di base, cioè l'accertamento della condizione di disabilità, ma ha soprattutto innovato la valutazione multidimensionale e ha introdotto nel nostro ordinamento il vero e proprio Progetto di Vita, sarà decisivo e fondamentale per consentire alle persone con disabilità di realizzare appieno, anche per un periodo purtroppo limitato della loro vita, perché affette da malattie particolarmente severe, tutti i propri diritti, nessuno escluso”, conclude.
Leggi tutto: Malattie rare, Borgo: "Persona con Sla deve poter esercitare i propri diritti"


(Adnkronos) - Sarà il doppio a decidere chi andrà in finale di Billie Jean King Cup 2025 tra le campionesse in carica dell'Italia e l'Ucraina. Oggi, venerdì 19 settembre, dopo la sconfitta di Elisabetta Cocciaretto con Marta Kostyuk, che si era imposta con il punteggio di 6-2, 6-3, ci ha pensato Jasmine Paolini, numero 8 del mondo, a riportare il punteggio in parità sull'1-1 superando in rimonta Elina Svitolina, numero 13 del ranking Wta,in tre set con il punteggio di 3-6, 6-4, 6-4 in due ore e 27 minuti.
Nel doppio le azzurre schiereranno le campionesse olimpiche Sara Errani e Jasmine Paolini.

(Adnkronos) - Risalita lenta ma costante del Covid in Italia, dove nell'ultima settimana sono aumentati sia contagi che morti rispetto ai 7 giorni precedenti.
Dall'11 al 17 settembre sono stati 3.692 i contagi (la settimana precedente erano 2.824), secondo l'ultimo bollettino del ministero della Salute. C'è stato anche un lieve aumento dei decessi: sono stati 21 contro gli 11 della settimana precedente.
Sono aumentati anche i tamponi, che sono passati da 28.938 a 29.112. Il tasso di positività è al 12,7% (era 9,8%). La Lombardia è in testa tra le regioni con più contagi (1.343), seguita da Campania (608) ed Emilia Romagna (416). L'Abruzzo è l'unica con 0 casi.

(Adnkronos) - Ordine del giorno particolarmente fitto e importante per il consiglio nazionale Int (Istituto nazionale tributaristi) riunitosi ieri. L’organo direttivo dell’Int, presieduto dal presidente nazionale Riccardo Alemanno, ha approvato le prime indicazioni regolamentari del prossimo congresso nazionale Int 1997-2026, sarà l’ottavo data la cadenza triennale e si terrà nell’ ottobre del 2026 a Roma. Data l’importanza dell’organizzazione e dei contenuti dell’assise assembleare dei tributaristi Int, si è resa necessaria una programmazione delle tempistiche, della location e degli spazi nella capitale. Sono state inoltre delineate le linee guida dei contenuti, del titolo e degli ospiti.
Il consiglio nazionale dell’Int si è poi soffermato sulla recente introduzione della tutela delle professionalità di cui alla legge 4/2013, inserita nella legge delega di riforma dell’albo unico Dcec, da parte del Consiglio dei Ministri. Un passo importante, non per modificare le attuali competenze in ambito professionale, ma unicamente per salvaguardare l’attività di migliaia di professionisti associativi. Il Consiglio, dopo aver ringraziato il Presidente per il lavoro svolto, all’unanimità ha deliberato una serie di interventi volti a seguire l’iter legislativo della Legge Delega, senza però tralasciare la prossima Legge di Bilancio, auspicando che possa contenere l’ulteriore riduzione delle aliquote Irpef per i redditi medi, nonché poter contenere interventi a favore dell’equità come l’estensione ai professionisti associativi ex lege 4/2013 della tutela del professionista in malattia o infortunio, ad oggi limitata ai professionisti del sistema ordinistico.
I Consiglieri dell’Int hanno poi conferito lo status di associato onorario a due importanti figure dell’istituto nazionale tributaristi che hanno cessato l’attività professionale di tributarista: Roberta Bianchi di Firenze, già consigliere nazionale aggiunto e delegato regionale della Toscana, e Giorgio Veritti di Pordenone, già vice delegato regionale del Friuli V.G. e a tutt’oggi presidente del “centro di formazione Tributaristi Int del Nord-est”.
In conclusione, su proposta del presidente, il consiglio ha assegnato, all’unanimità, la carica di consigliere nazionale aggiunto al tributarista Francesco Giorgio, attualmente Rappresentante dell’Int nella consulta delle professioni della Regione Lazio nonché delegato provinciale di viterbo e vice delegato regionale del Lazio.
Alemanno, particolarmente soddisfatto delle varie deliberazioni, alcune delle quali sotto vincolo di riservatezza, ha ringraziato tutti i componenti e il direttore generale Roberto Vaggi, presente a tutti i consigli nazionali, ribadendo: “L’Istituto nazionale tributaristi è un consesso associativo che, al di là del riconoscimento legislativo della legge 4/2013, trova pieno riconoscimento nei rapporti istituzionali e si fonda sulla condivisione di ideali e valori di tutte le iscritte e di tutti gli iscritti".
"Le nostre affermazioni, non sono mai le vittorie di un singolo, ma dell’intero Int, donne e uomini che lavorano e danno lavoro e null’altro chiedono se non di continuare a svolgere la loro attività professionale nel rispetto delle norme, ma pretendendo rispetto per la loro figura di professionisti del settore tributario", ha concluso.
Leggi tutto: Professioni, Tributaristi Int: "Da Consiglio nazionale strategie per futuro"

(Adnkronos) - È stata una notte di magia pura, quella che l’Italia ha vissuto per la XVIII Giornata nazionale Sla, sclerosi alterale amiotrofica. Non solo palazzi illuminati di verde, ma piazze abitate da persone che hanno scelto di esserci: famiglie, medici, istituzioni, autorità, giornalisti, sportivi, artisti, cittadini comuni. Tutti insieme, per una foto, un abbraccio, una testimonianza. Le facciate che fino a qualche anno fa erano soltanto scenografie splendide: ieri sera si sono popolate di volti, di comunità: alcuni palazzi hanno infatti aperto le loro porte, mettendo in evidenza lo striscione con la scritta ‘Sclerosi laterale amiotrofica’, sottolinea in una nota l’Associazione italiana sclerosi alterale amiotrofica (Aisla), che ha promosso l’iniziativa.
“Si tratta di un riconoscimento che non è solo istituzionale, ma civile e pubblico”. La forza di Aisla, da sempre, “è quella di saper unire, far dialogare, costruire ponti. Una forza che va oltre ogni colore politico e che testimonia la responsabilità di un Paese che sa stringersi intorno ai più fragili”. Il momento più alto è stato a Roma, con l’illuminazione di Palazzo Chigi, preceduta dal messaggio della presidente del Consiglio, e alla presenza del ministero del Lavoro e delle politiche sociali, dell’Autorità garante per la Disabilità e del ministero della Salute. Con loro, Montecitorio — che ha proiettato la scritta ‘Giornata nazionale Sla’ — e Palazzo Madama, insieme all’incanto di tutti i presidi della Difesa italiana che, all’unisono, si sono accesi di verde. Ma la cosa straordinaria - evidenzia Aisla - è stata nel vedere la stessa risposta in ogni parte d’Italia: dalle grandi città ai borghi più piccoli: ogni regione ha voluto esserci. A Milano, il 39esimo piano di Palazzo Lombardia “si è illuminato di verde, simbolo di attenzione e vicinanza alle persone con Sla. In questa realtà regionale, la periferia diventa laboratorio di innovazione e comunità, con la ‘Casa di Nemo’ a Carpenedolo (Brescia): un nucleo sperimentale che porta la residenzialità specialistica fuori dall’ospedale, per mettere al centro la persona e la sua famiglia, con l’obiettivo di diventare modello nazionale di eccellenza clinica e accoglienza”.
E dal Nord, dove in Piemonte Aisla è nata, il filo verde della Giornata nazionale Sla ha attraversato l’Italia fino al cuore della Sicilia, a San Cataldo, in provincia di Caltanissetta. Qui, “Federica Mastrosimone, 31 anni, che convive con la Sla da quando ne aveva appena 18, da tempo in ventilazione meccanica, è diventata simbolo di coraggio e amore per la vita”. La sua voce - precisa Aisla - non passa più dalle corde vocali, ma da un comunicatore che traduce pensieri luminosi in parole. E quelle parole, come le canzoni di Vasco Rossi, che ama profondamente, “risuonano come un inno alla vita. Quel “vivere, anche se sei morto dentro. Vivere, e devi essere sempre contento”, di Vasco, “Federica lo canta ogni giorno, con gli occhi e con la sua ironia”. La magia è stata nel vedere l’intero borgo “stringersi intorno a lei, condividendo luce, affetto e speranza: un gesto che ha parlato a tutta la comunità Sla e, simbolicamente, all’intero Paese, ricordandoci che nessuno deve affrontare la malattia da solo”.
Ovunque, nelle piazze e nei vicoli, negli scorci più caratteristici, si è visto lo stesso sentimento negli occhi: brillare e sperare insieme Perché, in fondo, come ricorda la presidente nazionale Aisla Fulvia Massimelli: “questo è il primo e più autentico gesto di cura”.
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(Adnkronos) - Un'esplosione verificatasi per cause ancora da accertare all'interno della 'Ecopartenope' di Marcianise (Caserta) ha provocato la morte di tre operai che erano impegnati in lavori di manutenzione. I vigili del fuoco stanno cercando un altro operaio che al momento risulta disperso.
Leggi tutto: Esplosione a Marcianise, tre operai morti e un disperso

(Adnkronos) - Un'esplosione verificatasi per cause ancora da accertare all'interno della 'Ecopartenope' di Marcianise (Caserta) ha provocato la morte di tre operai che erano impegnati in lavori di manutenzione. I vigili del fuoco stanno cercando un altro operaio che al momento risulta disperso.
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(Adnkronos) - Andrea Dallavalle ha vinto la medaglia d'argento nel salto triplo ai Mondiali di atletica 2025 a Tokyo, oggi venerdì 19 settembre. L'azzurro ha trovato un clamoroso ultimo salto in 17,64 e ha raggiunto il secondo gradino del podio, battuto soltanto da Pedro Pichardo, che ha saltato in 17,91. Grazie a Dallavalle l'Italia trova quindi la sua sesta medaglia iridata, a due giorni dall'impresa di Mattia Furlani, oro nel salto in lungo. Ma chi è Andrea Dallavalle?
Andrea Dallavalle è nato nel 1999 e compirà 26 anni il prossimo 31 ottobre. Vive a Gossolengo, in Emilia-Romagna, e si allena a Piacenza. La passione per l'atletica è nata in famiglia, in quanto la madre, Maria Cristina Bobbi, è stata una lunghista mentre il padre un velocista. Il fratello maggiore invece, Lorenzo, ha raggiunto la finale, sempre nel salto triplo, si è distinto a livello juniores e Under 20.
Dallavalle è stato così indirizzato naturalmente verso l'atletica e ha scelto il salto triplo, facendosi subito notare a livello giovanile. Nel 2015 però sono arrivati gli infortuni, con tanto di intervento al menisco. Al rientro ha vinto un argento agli Europei Under 18 nel 2016 e si è ripetuto a quelli Under 20 del 2017, con tanto di primato italiano juniores. Due anni dopo ha conquistato il bronzo negli Europei Under 23, migliorandosi poi in quelli del 2021, dove ha festeggiato l'oro. Un altro argento agli Europei del 2022 è stato il preludio all'impresa mondiale di Tokyo.
Leggi tutto: Andrea Dallavalle, chi è l'azzurro d'argento nel salto triplo

(Adnkronos) - E' stato ritrovato questa mattina un cadavere all'interno di un garage a Loreto, in provincia di Ancona, nel quartiere di Villa Costantina. Il corpo si trovava in posizione prona con una busta di cellophane sulla testa e in un lago di sangue. Il decesso risale a due giorni fa e sarebbe avvenuto, secondo l'ipotesi del medico legale, per cause traumatiche. Il proprietario del box auto ha avvisato i carabinieri che sono giunti sul posto per accertamenti assieme al 118. I militari seguono la pista dell'omicidio.

(Adnkronos) - Si svolgerà dal 10 al 12 ottobre la prima edizione de La Manifestival. Nell’anno dell’80esimo anniversario della Liberazione dal nazifascimo e in vista del 55esimo compleanno del quotidiano, il collettivo del quotidiano il 'Manifesto' lancia la sua prima rassegna culturale. Il festival è stato ideato e promosso dalla redazione del giornale per restituire a una platea più larga dei suoi lettori parte del complesso patrimonio di conoscenze e relazioni accumulato dal quotidiano nella sua lunga storia. La prima edizione della Manifestival, che si aprirà con una giornata di dibattiti dedicata al tema 'Il mondo al tempo di Gaza', occuperà lo storico quartiere romano della Garbatella per un fine settimana di incontri, mostre, approfondimenti, musica e spettacoli, grazie al contributo di ospiti internazionali e artisti come Maicol&Mirco, Giancane, Zerocalcare, Arturo Cirillo, Lili Refrain. E con la redazione del manifesto per raccontare gli orrori delle guerre in corso, i fenomeni migratori e le possibilità di riscatto per una società più giusta e inclusiva.
La rassegna si avvale del contributo del Comune di Roma, Roma Creativa 365, Zètema - progetto cultura.
VENERDÌ 10 OTTOBRE
16-18, Prima e dopo Gaza - Teatro Palladium TALK Raji Sourani, direttore del Centro palestinese per i diritti umani; Ghassan Abu Sittah, chirurgo e docente all’università di Glasgow Modera: Chiara Cruciati, vicedirettrice del manifesto (L’evento sarà preceduto dai saluti del sindaco di Roma, del rettore di Roma3, del presidente dell’VIII municipio, del presidente di Legacoop Nazionale e della direzione del manifesto) 18-19, Diritto a stare bene per tutti - Villetta Social Lab INCONTRI La campagna Coop "Dire fare amare" per l'educazione scolastica alle relazioni e la raccolta firme "Diritto a stare bene" per un servizio pubblico di psicologia. Insieme contro la violenza di genere Maura Latini, presidente Coop Italia Francesco Maesano, giornalista Tg3 e coordinamento "Diritto a star bene" Modera: Alessandra Pigliaru, il manifesto 18-19, Lasciamo in pace i bambini - Villetta Social Lab ARTE Laboratorio per i più piccoli, dai 6 anni in su, sulle tavole di Maicol&Mirco a tema guerra, condotto dal vignettista in collaborazione con Artivismo 19.15-20.30, Dalla Striscia alla Cisgiordania: Palestina negata - Teatro Palladium INCONTRI Sahar Francis, già direttrice Addameer Neve Gordon, docente di Diritto Internazionale alla Queen Mary Modera: Michele Giorgio, il manifesto 20.30-21.15, Racconta Palestina - Villetta Social LabARTE L’attrice Eva Cambiale fa risuonare le voci delle persone di Gaza accompagnata dall’oud del musicista palestinese Tareq Abu Salamah 20.45-21.30, Liberalismo e neofascismi - La mescita UN BICCHIERE CONMarco Bascetta e Mario Ricciardi 21.30-23.30, Come un Giancane in chiesa - Villetta Social Lab ARTE Concerto disegnato: Giancane suona, Maicol&Mirco scarabocchia 21.45-22.30, Cambiare corpo. Tra arte e scienza - La mescita UN BICCHIERE CON Arianna Di Genova e Andrea Capocci 23-3, Infestante/Una sonora manifesta - Angelo Mai ARTE Dj Set e performance con Don Pasta, Marco Boccitto, Mala Fama e La Diferencia
SABATO 11 OTTOBRE
15.30 - 16.30, Oltre la frontiera - Villetta Social Lab INCONTRI Maysoon Majidi, attivista e artista curdo-iraniana Mahamat Daoud, attivista di Refugees in Libya Walter Massa, presidente nazionale Arci Modera: Michele Gambirasi, il manifesto 16-17.15, Il giornalismo ai tempi del genocidio - Teatro PalladiumTALK Orly Noy, 972mag - rivista israeliano-palestinese Lenaig Bredoux, Mediapart - testata francese Cyrus Salimi-Asl, Neues Deutschland - quotidiano tedesco Modera: Lucia Goracci, Tg3 16.15-17.30, Cina, Usa, Europa: che fine ha fatto la transizione verde (con proiezione del doc "Il prezzo che paghiamo") - Villetta Social LabINCONTRI Chiara Campione - direttora Greenpeace Simone Pieranni - giornalista di Chora Media e scrittore esperto di Cina Modera: Giovanna Branca, il manifesto 16.30-17.30, Lasciamo in pace i bambini - Villetta Social LabARTE Laboratorio per i più piccoli, dai 6 anni in su, sulle tavole di Maicol&Mirco a tema guerra, condotto dal vignettista in collaborazione con Artivismo 18-19, Non si tratta dello straniero. Lo scontro su diritti e garanzie - Biblioteca Moby Dick INCONTRI Silvia Albano, giudice e presidente Magistratura democratica Luigi Ferrajoli, filosofo ed ex docente Roma 3 Modera: Giansandro Merli, il manifesto 18.30-19.30, Davide contro Golia: battaglie sindacali nelle big tech – Teatro Palladium TALK Chris Smalls, sindacalista e fondatore Amazon Labor Union Fabrizio Russo, segretario nazionale Filcams Cgil Modera: Luciana Cimino, il manifesto 19-20, Intelligenze artificiali: macchine di potere, macchine di comunità - Villetta Social LabINCONTRI Collettivo N.i.n.a., Milano - Beatrice Gobbo, Simone Renza Mema, l’Ai del manifesto - Matteo Bartocci, Guido Vetere, Robert Alexander 19.30-20.15, Usa, anatomia di una sovversione - La MescitaUN BICCHIERE CON Marina Catucci e Luca Celada 20.30-21.30, Una vita comunista - Teatro Palladium TALK Luciana Castellina, politica, giornalista e scrittrice Intervistata dalle vicedirettrici: Micaela Bongi e Chiara Cruciati 21-21.45, Il noir e la nera - La mescita UN BICCHIERE CON Guido Caldiron e Mario Di Vito 21.30-23, Rituali sonori per tempi disastrati – Villetta Social Lab ARTE Percussioni, synth e chitarra si fondono nella voce melodiosa di Lili Refrain 22-22.45, Etica e immagini - La Mescita UN BICCHIERE CON Veronica Daltri, Nora Parcu e Roberto Ciccarelli
DOMENICA 12 OTTOBRE
9-10, Rassegna stampa - Casetta Rossa INCONTRI Due caporedattori ci conducono, in modo interattivo, nelle prime pagine dei quotidiani nazionali con le principali notizie dagli interni e dagli esteri Rocco Vazzana, Giulia Sbarigia 10-11.30, Assemblea lettorə, collaboratorə, giornalistə - Casetta Rossa INCONTRI Discussione a microfono aperto sulla fase politica e sul ruolo del quotidiano 12.15-13, Cento anni di Luigi Pintor - Biblioteca Moby Dick INCONTRI Andrea Fabozzi, direttore il manifesto Francesca Borrelli, responsabile Alias Domenica Tommaso Di Francesco, già condirettore il manifesto Davide Luccini, curatore della mostra “Luigi Pintor 25” 14-15, Forchetta e martello - Casetta Rossa ARTE Viaggio nel rapporto tra cibo e lavoro che ha segnato la storia del movimento operaio e contadino. Uno spettacolo di parole, foto e canzoni Guido Farinelli, storico dell’alimentazione 15-16, Alla scoperta di Garbatella - Casetta Rossa ARTE Passeggiata tra i lotti popolari discutendo di architettura e storia, letteratura e cinema, sport e tanto altro. Condotta da Francesca Romana Stabile (docente di Roma Tre) e Claudio D’Aguanno (giornalista e abitante del quartiere) 16.30-18.30, Contrattacco, quale sinistra davanti all'onda nera - Teatro Palladium TALK Jeremy Corbyn, Your party Jean-Luc Mélenchon, La France Insoumise Irene Montero, Podemos Jan van Aken, Die Linke Moderano: Andrea Fabozzi, direttore il manifesto; Lorenza Ghedini, direttrice Radio Popolare 18-18.45, Cuore e algortimo - Villetta Social Lab UN BICCHIERE CON Alessandra Pigliaru e Shendi Veli 18.45-19.30, Carcere e cantastorie - La Mescita UN BICCHIERE CON Eleonora Martini e Patrizio Gonnella 19-20, Ridere alla fine del mondo - Teatro Palladium TALK Zerocalcare, fumettista Paola Michelini, attrice Modera: Lucrezia Ercolani, il manifesto 19-19.45, Inviati di guerra - Villetta Social LabUN BICCHIERE CON Alberto Negri e Sabato Angieri 19.45-20.30, Tra centro e sinistra- La Mescita UN BICCHIERE CON Adriana Pollice, Andrea Carugati E con: Daniela Preziosi, Domani 20-20.45, Dalle controculture alla trap - Villetta Social Lab UN BICCHIERE CON Giuliano Santoro e Alberto Piccinini E con: Castro X (Ak47) 21-22.15, Scende giù per Toledo - Teatro Palladium ARTE Arturo Cirillo e il Teatro Marche portano in scena la travolgente invenzione letteraria dello scrittore Giuseppe Patroni Griffi su un travestito napoletano, emblema di stravaganza e fragilità
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(Adnkronos) - L’Italia è fra le mete enogastronomiche più apprezzate al mondo, attirando ogni anno visitatori italiani e stranieri alla ricerca di esperienze legate al gusto. Il comparto ha assunto negli anni un peso crescente, tanto che si stima contribuisca per oltre 40 miliardi di euro all’economia nazionale - di cui 9,2 diretti, 17,2 indiretti e 13,7 di indotto - con un rapporto benefici/costi pari a 6,9. Il turismo enogastronomico garantisce inoltre 114mila posti di lavoro a tempo pieno, confermandosi una leva strategica economica e occupazionale. Le prospettive sono ancora più incoraggianti. Secondo la European Travel Commission, le esperienze legate al cibo e al vino risultano seconde solo alle attività culturali (35% contro 43%) nelle preferenze dei viaggiatori d’oltreoceano che hanno visitato l’Europa nell’estate 2025. Anche i turisti europei mostrano un interesse crescente: durante l’ultima stagione invernale, il 15,3% - pari a circa 20,6 milioni di persone - ha dichiarato l’intenzione di partecipare a questo tipo di attività, a prescindere dalla tipologia di viaggio.
La rilevanza del settore e il trend positivo aprono nuove opportunità di sviluppo, soprattutto per le aree rurali e interne. Perché questo potenziale possa davvero esplodere è necessario puntare su figure professionali specializzate, capaci di guidare lo sviluppo dell’offerta turistica enogastronomica in chiave integrata. È qui che entra in gioco una professione emergente: il Product Manager per il turismo enogastronomico. Una regia strategica in grado di trasformare l’enogastronomia italiana da eccellenza produttiva a vera destinazione turistica di valore. “Il turismo enogastronomico ha bisogno di professionisti capaci di pianificare strategie territoriali e costruire prodotti integrati. Il riconoscimento del Product Manager è essenziale per dare solidità e futuro al settore. Figura complessa, già presente in Italia, con competenze specifiche che abbiamo delineato attraverso il Libro Bianco sulle professioni del turismo enogastronomico italiano”, spiega Roberta Garibaldi, presidente di Aite-Associazione Italiana Turismo Enogastronomico e docente all’Università di Bergamo.
Il Product Manager per il turismo enogastronomico è la figura incaricata di definire, gestire e supervisionare le strategie di sviluppo, promozione e commercializzazione dei prodotti turistici del gusto. Non si limita a mettere in rete esperienze e operatori, ma adotta un approccio di destination stewardship, orientato alla creazione di valore diffuso sul territorio. Compiti e responsabilità spaziano dall’analisi delle risorse territoriali alla costruzione di prodotti integrati, da azioni di supporto alle reti territoriali di stakeholders alla definizione di standard qualitativi per garantire esperienze sostenibili e accessibili. Un ruolo cruciale è legato alla transizione digitale, che comprende l’uso di sistemi di Intelligenza Artificiale per affrontare la rivoluzione attesa della customer experience.
Il Product Manager lavora a stretto contatto con enti pubblici e privati, dalle Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori alle Destination Management Organization, dai consorzi ai distretti del cibo. È inoltre un facilitatore nella valorizzazione dei finanziamenti e nella costruzione di partnership istituzionali, trasformando risorse spesso frammentate in un’offerta turistica organica e competitiva. Esperienze concrete, sul territorio, mostrano come questa professione stia già contribuendo alla trasformazione di diversi territori italiani. Rappresentativa è la testimonianza di Stefania Clemente, responsabile delle esperienze per Trentino Marketing: “Siamo partiti da un problema: il turista faticava a prenotare le esperienze in cantina. Il sistema era disorganico, le informazioni frammentate. Abbiamo quindi costruito una piattaforma digitale che permettesse alle aziende vitivinicole di caricare le proprie esperienze e gestire in autonomia la prenotazione, integrandola con l’ecosistema di Visit Trentino”.
Spostandosi in Toscana, per Bruna Caira, direttrice di Valdichiana Living, il Product Manager è “il cuore della trasformazione territoriale in chiave turistica”. “Il mio ruolo è quello di tradurre l'identità del territorio della Valdichiana in un'esperienza concreta, costruendo prodotti turistici che siano sostenibili, competitivi e autentici. La nascita di Valdichiana Living ha consentito di collegare promozione e commercializzazione, rendendo il sistema più forte”, afferma Caira, che sottolinea anche la necessità di un aggiornamento normativo: “La legge sulle Strade del Vino risale al 1999 e non riflette più la complessità odierna né l’evoluzione della domanda turistica”.
In Emilia-Romagna, dal 2017, Igino Morini, responsabile della promozione territoriale e turistica del Consorzio del Parmigiano Reggiano, si occupa dello sviluppo del progetto di accoglienza dei caseifici aderenti. “I caseifici hanno aperto le loro porte già dagli anni Settanta - racconta Morini - ma il target è profondamente cambiato: oggi si rivolge al turista e non solo a scuole o giornalisti. L’obiettivo è aiutare le imprese a gestire questa opportunità con sempre maggiore autonomia, rendendo l’accoglienza un asset imprenditoriale”. Oggi circa 40 caseifici aprono le porte al pubblico, anche grazie a iniziative come 'Caseifici Aperti', che hanno consolidato il legame diretto tra turista e produttore. “Il Parmigiano Reggiano - sottolinea - porta con sé il volto e lo sguardo del caseificio visitato: il legame emotivo che nasce durante la visita si traduce spesso in un rapporto commerciale destinato a durare nel tempo”.
Leggi tutto: Nel turismo enogastronomico sempre più richiesto il product manager

(Adnkronos) - In un contesto sociale sempre più dominato dalla tecnologia anche il mondo del lavoro è in evoluzione per allinearsi ai continui e rapidi cambiamenti del mercato. In questo scenario, Lhh, società parte del Gruppo Adecco – specializzata in servizi di consulenza hr e gestione del talento lungo l’intero talent journey – attraverso la ricerca 'Guidare il cambiamento nell’era dell’IA: aspettative vs realtà' di The Adecco Group, fornisce un’istantanea sullo stato dell’arte delle aziende italiane e la loro preparazione per il futuro, quando si tratta di impiegare Intelligenza artificiale e soluzioni tecnologiche a supporto delle risorse umane.
Le attuali strategie per la gestione dei talenti nelle organizzazioni italiane evidenziano carenze di competenze (40%) e difficoltà nel prendere decisioni riguardanti il futuro in modo tempestivo (50%). Quasi la metà dei leader (49%) ritiene che l’impiego dell’Intelligenza Artificiale da parte del proprio team di manager stia migliorando i processi decisionali interni anche quando si tratta di gestione del personale.
Al tempo stesso vi è ancora molto lavoro da fare e le aziende del Bel Paese ne sono consapevoli, infatti, il 67% di queste sta implementando soluzioni tecnologiche e migliorando l’analisi dei dati per la pianificazione strategica delle risorse umane, una percentuale superiore alla media globale (61%). In tale scenario, investire nei dati potrebbe sbloccare l’impasse delle competenze e alimentare una talent strategy adeguata. A fianco alla consapevolezza dell’importanza delle nuove tecnologie e del loro impiego funzionale, sarà cruciale che anche la formazione dei dipendenti in ambito Ia si muova di pari passo. Attualmente anche se oltre la metà delle organizzazioni (59%) offre training e formazione per riqualificare o allineare le competenze tecnologiche dei team, circa l’introduzione di politiche sull’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale, sono necessari ulteriori sforzi affinché la formazione raggiunga tutti i collaboratori.
In base alle azioni ad oggi adottate e a quelle in piano da parte delle aziende del Bel Paese per restare al passo con i progressi tecnologici, secondo la ricerca, emerge che soltanto 1 organizzazione italiana su 7 (15%) può essere considerata 'pronta per il domani'. Ma cosa significa esattamente? Per essere a 'prova di futuro', le imprese sono chiamate a creare una cultura basata sull’adattabilità, facilitando sia l’upskilling sia la mobilità professionale e considerando la tecnologia come un abilitatore. Non solo, è necessario siano anche flessibili, in grado di adattarsi alle evoluzioni dell’Intelligenza artificiale, disposte a migliorare il processo decisionale interno e a lavorare a una pianificazione strategica delle risorse umane basata sulle competenze.
"In un contesto socio-economico e tecnologico in rapida evoluzione, anche il mondo del lavoro è chiamato ad adeguarsi, riconoscendo che valorizzare il capitale umano e investire nella formazione dei dipendenti, quando si tratta di Intelligenza Artificiale e gestione delle risorse non è più un’opzione, bensì una necessità strategica”, commenta Luca Semeraro, country president Italy e Svp recruitment solutions Dach, Netherlands and Poland di Lhh.
“Le organizzazioni italiane dovrebbero comprendere che il reale vantaggio competitivo si traduce nella capacità dei propri team di interpretare e gestire la tecnologia, sfruttandone appieno il potenziale. Senza competenze adeguate, le imprese corrono il rischio di rimanere spettatrici in un panorama particolarmente competitivo, che esige visione a lungo termine e rapidità decisionale", conclude Semeraro.

(Adnkronos) - "Noi siamo pronti a lavorare con tutti e a misurare, chiaramente, il prossimo governo regionale proprio sulla concretezza e sulle iniziative che intenderà portare avanti fin dal primo giorno. Quello che ci aspettiamo fin dai primi giorni è l'attivazione del tavolo regionale per la politica industriale e che siano individuate le risorse per alimentare la legge regionale al riguardo varata ad agosto. E poi sulla Zes chiediamo che il nuovo governo regionale spinga da subito per dare concretezza a questo strumento". Così, intervistato da Adnkronos/Labitalia, il presidente di Confindustria Marche, Roberto Cardinali, sulle misure che gli industriali marchigiani si attendono nei primi 100 giorni di governo del nuovo esecutivo regionale che uscirà dalle elezioni in programma il 28 e 29 settembre.
Confindustria Marche ha incontrato i candidati lo scorso 11 settembre. "E' stata l'occasione -spiega Cardinali- per presentare un nostro documento strategico di analisi e di proposte, molto puntuali e che rappresenta una sintesi delle attese, delle sfide, delle priorità per le imprese per i prossimi anni. Un documento che a nostro parere può essere la base per la costruzione di un programma di politica industriale per la nostra regione. E abbiamo proprio chiesto ai candidati -sottolinea- di mettere al centro dell'agenda politica per lo sviluppo della nostra regione proprio l'industria, che è chiaramente il motore della nostra economia regionale e soprattutto fondamentale per, appunto, la coesione sociale", ribadisce.
E Cardinali ricorda che "lo scorso primo agosto è stata approvata una legge a livello regionale sulle politiche industriali, particolarmente importante perché dà una cornice appunto organica per la politica industriale mettendo al centro un po' tutti i temi più importanti". "E istituisce soprattutto un tavolo regionale per la politica industriale dove istituzioni, imprese, sindacati, ed eventualmente altri attori vengono chiamati a lavorare insieme. Ma il tavolo va 'animato' e vanno individuate le risorse, e questo è tra le prime cose che chiederemo al nuovo governo regionale", sottolinea ricordando poi che "chiederemo al nuovo esecutivo di intercedere con il governo nazionale per potere beneficiare rapidamente della Zes con risorse adeguate e certe, è una priorità assoluta per il nostro territorio".
"E a livello regionale dobbiamo lavorare per adottare quelle misure compensative che servono per quella parte di territorio regionale che non potrà usufruire dei benefici fiscali legati Zes. E poi ci sono i temi delle infrastrutture e dei rifiuti, con l'autosufficienza impiantistica della nostra regione, su cui ci attendiamo interventi in tempi brevi. E chiediamo anche un sostegno all'internazionalizzazione delle aziende, per rispondere a shock estremi come quello dei dazi Usa che stiamo vivendo in queste settimane", aggiunge ancora.
L'allarme dazi
E sul tema dei dazi Usa il presidente di Confindustria Marche sottolinea che "gli effetti li vedremo a pieno sicuramente nei prossimi mesi. Fino ad oggi abbiamo avuto un impatto sulla nostra economia regionale soprattutto determinato da un elevato livello di incertezza. Ora il livello dei dazi è stato fissato e oltre ai dazi però ricordiamo che c'è una questione importantissima che è quella legata al cambio euro-dollaro, un ulteriore tasso implicito che ostacola la vendita dei nostri prodotti", aggiunge ancora.
Per Cardinali, si deve "partire dal presupposto che il mercato americano è uno dei primi mercati di riferimento extra-Ue per il nostro Paese ma anche per la nostra regione". "Guardando i numeri sono impattati trasversalmente un po' tutti i settori ma in particolare quelli di specializzazione della nostra regione come ad esempio i macchinari, la meccanica, il comparto moda, il distretto del mobile e ovviamente anche l'agroalimentare", dice.
"Ci aspettiamo un impatto trasversale ma direi che bisogna lavorare sia a livello nazionale che a livello regionale per prendere le adeguate contromisure, e quindi agire anzitutto con un piano per il supporto all'internazionalizzazione delle nostre imprese, diversificando i mercati internazionali di riferimento, a partire dal Mercosur come appunto più volte è richiesto anche dalla Confindustria nazionale ma guardando anche altre aree in Asia", conclude.

(Adnkronos) - Alla vigilia della Giornata mondiale delle Emissioni Zero (21 settembre), il mondo produttivo e dei servizi si interroga sul ruolo che le imprese possono avere nel percorso verso la neutralità climatica. Secondo l’Agenzia europea dell’Ambiente, il settore industriale e quello energetico contribuiscono insieme a oltre il 40% delle emissioni di gas serra nell’Ue, mentre la sola pubblicità digitale, spesso sottovalutata, pesa ormai più del traffico aereo globale. Dalla supply chain all’advertising, dalle energie rinnovabili alla manifattura, diversi player italiani, interpellati da Adnkronos/Labitalia, testimoniano come la strada verso le emissioni zero non sia solo un traguardo al 2050, ma un obiettivo che richiede azioni immediate, investimenti e sinergie.
Il primo passo riguarda il procurement, snodo strategico per tutte le aziende. Daniele Civini, Head of Sales Jaggaer Italia, non ha dubbi: “Il procurement è diventato un alleato indispensabile per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità di un’azienda. Tramite le scelte d’acquisto si può influenzare direttamente l’impatto ambientale dell’intera organizzazione. Oggi, grazie all’innovazione digitale è possibile ottimizzare la supply chain riducendo inefficienze, costi nascosti ed emissioni”.
Una visione che trova conferma anche nel controllo della filiera estesa, dove trasparenza e monitoraggio diventano fattori imprescindibili, come conferma Azzurra Gullotta, Sales Manager di Achilles per l’Italia e la Spagna: “Per raggiungere realmente le emissioni zero, è indispensabile coinvolgere l’intera filiera, incluse le migliaia di fornitori della long tail. Trasparenza e monitoraggio costante sono essenziali per assicurare credibilità e un impatto ambientale concreto. Molti fornitori desiderano ridurre la loro impronta di carbonio, ma non sempre hanno risorse o competenze. Per questo è indispensabile supportarli con piani pratici, sviluppati con esperti e aggiornati nel tempo, così da garantire miglioramenti concreti e duraturi".
Accanto alle filiere produttive, il contributo delle energie rinnovabili e delle Comunità energetiche rinnovabili (Cer) rappresenta un altro pilastro della transizione.
“Siamo oramai nel pieno della sesta ondata di innovazione e rivoluzione tecnologica - spiega Moreno Scarchini, Ceo di EnergRed - il cui driver fondamentale è l’energia: progresso sociale ed economico, capacità produttiva e occupazionali, benessere individuale e collettivo dipenderanno da come l’energia viene prodotta ed impiegata. Aiutare imprese e territori a dotarsi di un’infrastruttura di generazione altamente distribuita da fonti rinnovabili per auto-consumo fisico (Seu) e diffuso (Cer) è la strada maestra per approntare rapidamente un presente più efficiente, sostenibile, inclusivo e ricco per tutti”.
Anche l’universo digitale è chiamato a fare la sua parte, con strumenti innovativi di misurazione delle emissioni. “Con l'inasprimento delle normative sulle emissioni di carbonio e delle aspettative degli stakeholder, sempre più brand - assicura Elisa Lupo, Country Manager Italia, Spagna e Portogallo di Integral Ad Science (Ias) - si impegnano concretamente per la sostenibilità. In questo contesto, misurare l’impronta di carbonio delle campagne pubblicitarie digitali sta diventando una componente fondamentale, al pari di standard come la viewability, la prevenzione delle frodi e la brand safety & suitability. La misurazione dell’impatto carbonico è essenziale: non solo per garantire trasparenza e rendicontazione, ma anche per assicurare che le azioni siano coerenti con le promesse di sostenibilità in ogni campagna”.
Ma parlare di emissioni zero non significa solo ridurre: vuol dire anche compensare localmente, investendo nei territori in cui si opera, come afferma Mauro Lajo, consigliere di Cisambiente e Ceo di Forever Bambù: “Parlare di emissioni zero non significa solo ridurre le emissioni con interventi di efficientamento sui processi aziendali, ma anche mitigare le emissioni supportando iniziative per la mitigazione della CO2 nei territori in cui si opera. I nostri bambuseti in Italia generano crediti di carbonio certificati, capaci di offrire alle imprese un percorso concreto e misurabile di responsabilità ambientale".
Se la compensazione rappresenta un tassello importante, resta cruciale l’impegno delle istituzioni e delle aziende nel tracciare una roadmap chiara verso il 2035. “Il target 2035 per le auto a zero emissioni - dice Alberto Stecca, Ceo di Silla Industries - non dovrebbe essere oggetto di continui ripensamenti, ma al contrario rappresentare un punto fermo su cui costruire una strategia industriale ambiziosa. La transizione energetica è un’occasione storica per rilanciare filiere produttive, innovazione tecnologica e competitività europea. Servono regole chiare, investimenti coerenti e una visione a lungo termine: se messi nelle condizioni giuste, gli operatori del settore sono pronti ad accelerare, non a rallentare, il cambiamento”.
Infine, anche il comparto manifatturiero dimostra come l’integrazione tra imprese possa rappresentare un vantaggio competitivo e sostenibile, come testimonia Michela Pancaldi, Ceo di Tecnocupole Pancaldi: “La sinergia tra imprese è la chiave. Noi disponiamo di una capacità produttiva Industria 4.0 molto elevata, spesso non saturata dalla nostra produzione. Offrire questa forza a disposizione di altre aziende italiane, riducendo le importazioni di componenti dall’estero, è un modo concreto per coniugare competitività ed emissioni ridotte”.
Leggi tutto: Zero Emissions Day, dal procurement al digitale la sfida delle imprese

(Adnkronos) - Da quasi 70 anni è leader nella lavorazione delle pietre naturali, con un occhio attento alle nuove tecnologie, senza mai dimenticare il valore della qualità. Forte delle sue radici, Antolini si prepara a sbarcare anche quest'anno a Marmomac, la fiera leader a livello internazionale per l’intera filiera della pietra naturale, dalla cava al prodotto lavorato, tecnologie, macchinari e strumenti, in programma a Verona dal 23 al 26 settembre. Nata in uno dei principali distretti italiani del marmo, è il principale hub internazionale del settore, luogo privilegiato per innovazione, cultura e formazione. Con oltre 1.400 espositori provenienti da più di 50 Paesi e una community globale composta di oltre 50.000 operatori e professionisti da 150 nazioni, assume un significato ancora più rilevante in un contesto internazionale incerto.
"In un mondo internazionale in continua trasformazione, ci avviciniamo a questa edizione di Marmomac con entusiasmo, puntando su innovazione, qualità e identità: valori che oggi più che mai ci guidano. Il marmo resta una vera eccellenza globale, frutto di un equilibrio unico tra creatività, maestria artigianale e tecnologie all’avanguardia", afferma in un intervista ad Adnkronos/Labitalia il Ceo Alberto Antolini. Per Antolini, la pietra naturale è molto più di un materiale: "E' un patrimonio senza tempo - racconta - che porta autenticità ed eleganza in ogni progetto. Grazie a un costante dialogo con il mercato e all’attenzione verso le esigenze dei nostri clienti, sviluppiamo soluzioni che parlano a chi, come noi, ama la bellezza e la qualità. Con il nuovo progetto 'Padiglione Antolini' vogliamo proseguire in questa direzione".
A Verona l'azienda sarà protagonista con un intero padiglione, oltre allo stand dedicato. "Oltre al nostro stand - anticipa - nei padiglioni tradizionali di Veronafiere, che rimane il cuore della nostra presenza, apriamo le porte a un nuovo spazio eccezionale: il 'Padiglione Antolini', allestito nelle due navate centrali delle Gallerie Mercatali, importante architettura industriale del dopoguerra di fronte all’ingresso principale del quartiere fieristico. Il 'Padiglione Antolini' nasce per offrire un’esperienza immersiva e coinvolgente nel mondo della pietra naturale. Un percorso unico che conduce i visitatori dalla cava, attraverso il blocco grezzo e le più avanzate tecnologie di lavorazione, fino alla bellezza delle lastre finite, dove ogni particolarità racconta una storia unica".
Una filiera, quella della pietra naturale, che sta vivendo una fase delicata. "La filiera della pietra naturale - spiega Antolini - sta vivendo una fase di trasformazione, segnata da importanti dinamiche globali. Nonostante le sfide, il settore mantiene una solida tenuta, grazie alla qualità riconosciuta del prodotto italiano e alla domanda costante di Made in Italy. Da quasi settant’anni Antolini opera in questo mondo seguendo l’intera filiera: dall’estrazione alla lavorazione delle pietre naturali realizzata interamente presso i nostri stabilimenti produttivi. Oggi siamo tra le realtà più riconosciute a livello mondiale e partecipiamo attivamente alle associazioni di settore quali Confindustria Marmomacchine: un impegno che riflette la nostra volontà di contribuire concretamente allo sviluppo e alla tutela dell’intera filiera, promuovendo un comparto capace di unire tradizione, innovazione e visione internazionale".
A quasi 70 anni dalla nascita dell’azienda, il legame con il territorio resta fortissimo. "La lavorazione della pietra naturale - ricorda - è il nucleo della storia di Antolini, un’identità profondamente radicata nel territorio in cui operiamo. Da quasi settant’anni, il cuore pulsante dell’azienda batte in Valpolicella, terra in cui la tradizione si tramanda di generazione in generazione. Qui confluiscono pietre provenienti da tutto il mondo, trasformate da maestranze italiane altamente qualificate, cresciute in un contesto unico per cultura e competenza artigianale".
"È proprio questa conoscenza approfondita del materiale, maturata e costantemente affinata, a farci diventare un punto di riferimento internazionale. Questo legame con il territorio è anche una responsabilità: investiamo attivamente nella trasmissione del know-how alle nuove generazioni, attraverso formazione interna e condivisione dell’esperienza. In un mondo in continuo cambiamento, Antolini, con passione, competenza e rispetto della tradizione, rimane pioniere tracciando costantemente nuovi percorsi", sottolinea.
E il Made in Italy è ancora un valore che fa la differenza a livello internazionale e questo vale anche nel settore della pietra naturale. "Per noi il Made in Italy - rimarca - è un valore assoluto. Il know-how italiano nella lavorazione della pietra naturale è riconosciuto in tutto il mondo, ed è proprio questa competenza artigianale la risposta alle necessità dei professionisti di tutto il mondo. Le nostre maestranze rappresentano un saper fare tutto italiano che si esprime con lavorazioni raffinate, incisioni complesse ed abilità uniche che caratterizzano ogni pezzo lavorato. Le pietre Antolini, provenienti da tutto il mondo, prendono forma in Italia, nella consolidata tradizione della Valpolicella, trasformandosi da materia grezza in opere d’eccellenza".
Negli ultimi anni, l'azienda si è aperta a partnership eterogenee: da collaborazione con l’artista Murran Bill, che sarà tra i protagonisti dello spazio in fiera, a quella con il colosso danese Bang & Olufsen. "Questa collaborazione - fa notare - nasce dal desiderio di esplorare nuove potenzialità della pietra naturale. Nell’edizione 2025 di Milano Design Week, il percorso ha messo in luce l’unicità della materia, rivelando la sua capacità di dialogare con la creatività contemporanea. Questo progetto ci ha permesso di superare l’idea della pietra come semplice materiale da rivestimento, evidenziandone il potenziale come elemento capace di emozionare, rinnovarsi creando nuove mode".
"In Antolini crediamo nell’innovazione e nella versatilità della pietra naturale, nella sua straordinaria capacità di adattarsi a linguaggi creativi diversi. È da questa visione che nasce la decisione di proseguire la collaborazione a Marmomac 2025 con una nuova esperienza immersiva, pensata per continuare a celebrare e valorizzare la pietra in tutte le sue sfumature. Programmi futuri? Li scopriremo insieme", conclude il Ceo.

(Adnkronos) - Acea sostiene la Festa del Cinema di Roma 2025 caratterizzando la sua presenza all’insegna della sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul tema dell’acqua. Uno dei momenti principali sarà la serata Acea, con l’anteprima di uno dei film di punta della rassegna nella Sala Sinopoli dell’Auditorium.
Il Gruppo, guidato dall’Amministratore delegato Fabrizio Palermo, promuove anche quest’anno la rassegna cinematografica Gocce di cinema, la retrospettiva di film dedicati all’acqua, interpretata attraverso il linguaggio della settima arte, dal punto di vista ecologico, naturalistico, culturale, artistico, onirico e religioso. L’iniziativa, nata dalla collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, si unisce alla rassegna “I Mille Volti dell’Acqua”, il contest targato Acea dedicato a cortometraggi inediti che narrano l’elemento acqua con gli strumenti della fiction, del documentario o dell’animazione, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del risparmio e del riuso idrico, in linea con le strategie sostenibili del Gruppo.
Il tema di quest’anno è “I custodi dell’acqua” e il lavoro migliore tra gli oltre 150 cortometraggi ricevuti sarà selezionato da una giuria composta da Acea e dai critici del Centro Sperimentale e verrà proiettato il 15 ottobre nella sala del Teatro Studio Borgna dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone. Il videomaker vincitore riceverà il Premio Speciale Gruppo Acea e un contributo di 5.000 euro.
Acea, in occasione della manifestazione allestirà presso l’Auditorium Parco della Musica, uno stand in cui sarà possibile incontrare i protagonisti dei film in cartellone e vedere i corti in concorso per il contest I mille volti dell’acqua. Allo stand si giungerà percorrendo il Blu Carpet per ricordare e sottolineare l’importanza delle risorse idriche.
Dal 15 ottobre, data di partenza della manifestazione e per tutta la durata della Festa del Cinema, lo storico Teatro Olimpico di Roma ospiterà alcuni film della rassegna e si chiamerà Teatro Olimpico Acea. Il foyer sarà allestito poi con un’esposizione di immagini, opere e oggetti di ingegneria industriale provenienti da “Acea Heritage”, una mostra nata per raccontare la storia e la cultura di Acea nella sede romana della società in Piazzale Ostiense.
Leggi tutto: Festa Cinema, Acea sostiene rassegna sensibilizzando su tema dell'acqua

(Adnkronos) - "Noi crediamo che il decreto legislativo 62/2024 - sull'accesso dei pazienti a prestazioni assistenziali più rapide ed efficaci - sia una svolta per questo Paese, perché per la prima volta realmente si parlerà di progetto di vita di ogni persona con disabilità che lo vorrà attuare". Lo ha detto Antonio Pelagatti, componente dell'Autorità Garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità, in occasione della 18esima Giornata nazionale Sla.
"In particolare, per le persone con disabilità gravi come la Sla il progetto rappresenterà il modo per avere le risorse, i servizi e le tutele di cui la persona ha bisogno, non solo nella vita di tutti i giorni, come nell'assistenza e nella cura, ma anche quei bisogni che spesso sono inespressi e non possono essere realizzati dall'amministrazione pubblica, come il desiderio di svolgere una vita in autonomia, dando un contributo alla società. Il progetto di vita vuole rappresentare questo: una svolta per i diritti e per le scelte delle persone con disabilità", conclude.
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