
(Adnkronos) - Taglio dell'aliquota Irpef al 33% per i redditi fino a 50mila euro ma con qualche possibile "margine" per superare questa soglia, più risorse alla sanità, silenzio su salari e pensioni. E' il bilancio che - chi più soddisfatto, chi decisamente meno - fanno i sindacati al termine dell'incontro a Palazzo Chigi con il governo sui contenuti della prossima legge di bilancio.
Due ore di confronto, presieduto dal sottosegretario Alfredo Mantovano (la premier Giorgia Meloni era al comizio finale del centrodestra a Firenze), insieme ai ministri dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, del Lavoro, Marina Calderone, della Pa, Paolo Zangrillo e al viceministro al Mimit, Valentino Valentini; presenti anche Stefano Caldoro, consigliere del presidente del Consiglio per i rapporti con le parti sociali, e il sottosegretario per il Sud, Luigi Sbarra, ex leader Cisl al suo primo round 'dall'altra parte della barricata'. Per i sindacati, i leader della Cgil, Maurizio Landini, della Uil, Pierpaolo Bombardieri, della Cisl, Daniela Fumarola e dell'Ugl, Paolo Capone. Lunedì è il turno delle imprese, per poi arrivare al consiglio dei ministri previsto per martedì 14, preceduto da un vertice di maggioranza.
Dalle sigle sono arrivate reazioni in chiaroscuro. ''È stato un incontro dannoso: non abbiamo avuto alcuna risposta sulle richieste avanzate e la manovra, per quel poco che ci è stato illustrato, è una manovra che porta a sbattere questo Paese", è l'attacco frontale del segretario Cgil Maurizio Landini, lamentando in particolare l'assenza di 'notizie' su "l'emergenza salariale", e quindi sulle maggiori risorse chieste dai sindacati per il rinnovo dei contratti pubblici, sulle detassazioni degli aumenti contrattuali e sulla "restituzione" del fiscal drag, e sulle pensioni. "Ho lasciato l'incontro chiedendo a Giorgetti, visto che non ha detto niente sul fisco, se allora in questo Paese gli unici coglioni che devono continuare a pagare le tasse sono i lavoratori dipendenti e i pensionati, mentre loro non fanno nulla contro evasione fiscale", chiosa il numero uno di Corso d'Italia, definendo la nuova rottamazione selettiva delle cartelle uno "schiaffo in faccia alle persone e alle imprese oneste".
Anche per la Uil "non ci sono state risposte rispetto alle nostre piattaforme", fa presente Bombardieri, ricordando che alcune tra le priorità poste all'esecutivo sono - questa volta - sono "condivise con Confindustria". E tra queste, c'è proprio la necessità di "intervenire sui salari detassando gli aumenti contrattuali e spostare le risorse già previste per il 2027 per il rinnovo dei contratti nel pubblico impiego al rinnovo immediato dei contratti". Un punto questo che, però, sembra essere complicato, lasciando aperta la porta, piuttosto, ad un rafforzamento degli incentivi di secondo livello.
C'è poi la "certezza della contrattazione", e della lotta ai contratti pirata e ai sindacati gialli e l'annoso problema dell'energia, "che costa troppo per cittadini e aziende", insieme ad "piano di politiche industriali triennale". Di pensioni, conferma Bombardieri, "non si è parlato" ma "il trattamento di fine rapporto è salario differito quindi se qualcuno ha preso un colpo di sole è un problema: quei soldi non si toccano, sono dei lavoratori", ha aggiunto, riferendosi all'idea, ventilata nelle settimane passate, di utilizzare il Tfr come rendita per raggiungere la soglia minima di pensione.
Di diverso avviso Fumarola, che definisce il tavolo "importante" e dichiarando che la Cisl è "abbastanza soddisfatta". Per via Po, infatti, è positiva l'apertura su sanità e Iperf. Sulla prima "abbiamo insistito perché potessero essere aggiunte delle risorse e Giorgetti ci ha detto che stanno lavorando in questa direzione", mentre sulla seconda, "il ministro ha confermato che c'è un lavoro sulla riduzione dell'Irpef al 33% per i redditi fino al 50mila euro", aggiungendo che "ci possono essere dei margini perché si superi la soglia dei 50mila". Ma anche la segretaria Cisl conferma che, sulle pensioni, per ora non si sa nulla. Rispetto invece ai salari "si deve intervenire sulla contrattazione di secondo livello, se aumentiamo la produttività questa può essere redistribuita" e per farlo "vanno rinnovati i contratti". (di Martina Regis)

(Adnkronos) - Andrea Sempio, indagato per l'omicidio in concorso di Chiara Poggi, prende tempo sull'eventualità di un cambio di difesa dopo le ultime dichiarazioni sopra le righe del difensore Massimo Lovati, fin dal 2017 accanto all'assistito ora al centro di un lungo incidente probatorio sul delitto di Garlasco. Da quanto si apprende, nel pomeriggio c'è stato un confronto tra i due al termine del quale, Andrea Sempio che si è detto "molto dispiaciuto" ha deciso di prendersi ancora "qualche giorno" prima di decidere se revocare il mandato al difensore che lo assiste insieme all'avvocata Angela Taccia.
Il pizzino scritto a mano con la frase 'Venditti gip archivia per 20. 30 euro' "dovrebbe essere una previsione di spesa che avevamo fatto noi in casa, su quanto avremmo dovuto pagare agli avvocati alla fine della faccenda" dice Giuseppe Sempio, sentito a verbale lo scorso 26 settembre nel comando della Guardia di finanza di Pavia nell'inchiesta della procura di Brescia che indaga sulla presunta correzione dell'ex pm Mario Venditti. Gli inquirenti ritengono che l'ex magistrato pavese abbia ricevuto tra i 20-30mila euro per favorire nel 2017 l'archiviazione di Andrea Sempio, nuovamente indagato per l'omicidio in concorso di Chiara Poggi, uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007.
All'uomo in divisa che gli contesta la certezza di quel testo, l'uomo sentito come testimone risponde: "Noi pensavamo comunque di arrivare all'archiviazione". Nel lungo verbale risponde più volte che i soldi prestati dalle sorelle, circa 50mila euro, erano per pagare in contanti gli avvocati per i quali il prezzo si è aggirato "tra i cinquantacinquemila e i sessantamila euro". Una cifra che sorprende i militari, ma non Giuseppe Sempio. "Lo so che sembra strano, ma è così. Noi eravamo nelle loro mani, e non sapevamo una virgola di cosa facessero". E aggiunge: "Eravamo in balia degli avvocati (...). Noi pagavamo tutto quanto necessario, per poter andare avanti e tirar fuori Andrea, facendo le cose che andavano fatte".
A chi gli chiede facendo riferimento a un'intercettazione ambientale del 2017 in cui fa riferimento alla necessità di pagare "quei signori li", Giuseppe Sempio non esita: "Sicuramente intendevo gli avvocati, con 'quei signori li'. Guardi, ogni prelievo fatto era sicuramente per gli avvocati" conclude.
Daniela Ferrari, madre di Andrea Sempio indagato per l'omicidio in concorso di Chiara Poggi, sentita a verbale lo scorso 26 settembre ritratta, davanti agli investigatori, le accuse lanciate tramite la trasmissione 'Le Iene' all'avvocato Gian Luigi Tizzoni che assiste la famiglia della vittima del delitto di Garlasco. "Gli ho raccontato una balla (al giornalista Alessandro De Giuseppe). lo non ho mai visto Tizzoni passare carte a mio figlio, o a Lovati. Io a Tizzoni non l'ho mai incontrato". La donna, ascoltata nella caserma della Guardia di finanza alla presenza anche dei carabinieri di Milano, conferma la versione del marito Giuseppe Sempio: i soldi che la Procura di Pavia ritiene siano stati il prezzo della corruzione per l'ex procuratore aggiunto di Pavia Mario Venditti sono invece serviti per pagare cash i propri legali. "Tutti i soldi che abbiamo prelevato sono serviti per pagare gli avvocati. Gli avvocati ogni tot di giorni, ci chiedevano qualche migliaio di euro. Quello mio marito mi diceva, è che gli avvocati gli dicevano che tutti questi soldi servivano sempre per 'prendere le carte'" assicura. E anche sull'intercettazione "quei signori lì", il riferimento agli avvocati viene detto senza esitazione.
Quanto al sospetto che nel 2017 ci sia stato un interrogatorio 'imbeccato' con domande sul Dna e altri dettagli poco noti, la madre dell'indagato risponde. "Quella intercettazione è relativa a quando mio marito e Andrea sono andati dagli avvocati. lo penso che si possa riferire aduno degli avvocati con il quale avevano parlato".
"Una anomala gestione dei noleggi delle autovetture" che avrebbe comportato "il monopolio" da parte della società dei fratelli D'Arena con il noleggio di auto, "anche in numero cospicuo, per lo svolgimento di indagini che non richiedevano attività esterne" e "l'addebito di tali costi sui capitoli relativi alle spese per intercettazioni". E' questo il sistema che viene contestato all'ex procuratore di Pavia Mario Venditti indagato dalla Procura di Pavia, insieme al pm Paolo Pietro Mazza, con l'accusa di peculato e corruzione.
Nel decreto di sequestro, con cui è scattato per gli indagati la consegna di telefoni e supporti informatici, si imputa l'aver ricevuto da Cristiano D'Arena, titolare della Esitel (società di intercettazioni, ndr.) e della Cr Service (noleggio auto, ndr.), "varie utilità (pranzi presso il ristorante, vendita di auto a prezzo inferiore a quello di mercato, effettuazione gratuita di lavori di manutenzione alle auto) a fronte del compimento di atti contrari ai doveri d'ufficio", consistiti si legge nel provvedimento della pm di Brescia Claudia Moregola, "nell'affidamento pressocché esclusivo a Esitel del noleggio degli apparati di intercettazione e nell'affidamento esclusivo a Cr Service del noleggio di autovetture in misura incongrua rispetto alle esigenze investigative e destinate a uso privato non inerente alle attività di indagine".
In particolare, sono due le auto 'sospette' per Venditti e un'auto e un furgoncino per il pm Mazza. Un'Audi è stata acquista in leasing e noleggiata ininterrottamente alla Procura di Pavia dall'ottobre 2019 al gennaio 2022 ("per un ricavo di oltre 85.000 euro"), nel novembre dello stesso anno "venduta dalla Cr Service al procuratore aggiunto Venditti per 20.289,81", mentre per un'altra auto acquistata dal 2017 dall'ex magistrato ala srl "non risulta tracciabile il completo pagamento" è il capo d'accusa. Al pm Mazza viene contestato l'acquisto di un furgoncino, mentre una Mercedes inizialmente acquisita in leasing, viene riscattava al prezzo di 20.500 euro e rivenduta nel luglio 2019 alla Cr Service "al prezzo di 26.500 euro" scrive la Procura bresciana.
Nel decreto si sottolinea come "un ex dipendente" della società di noleggio Cr Service "riferiva come il rapporto tra la società e i predetti indagati, caratterizzato da alcune singolarità, sia tuttora in essere, atteso che essi risultano avvalersi dei servizi di manutenzione delle auto - sia proprie che dei familiari - da parte della Cr Service, senza che emergano pagamenti tracciabili di tali prestazioni" scrive la pm bresciana Moregola.
Le indagini note come 'Clean 2' condotte dalla Procura di Pavia hanno già messo in risalto, negli anni scorsi, "una serie di 'anomalie'" rilevate anche nel decreto a firma della Procura di Brescia. In particolare l'attenzione si focalizza su quella che viene definita una "Squadra" della polizia giudiziaria: tutti assegnati al pm Mazza (ora in forza alla procura di Milano) e "collocati presso un unico 'stanzone'" dove si occupavano di reati riguardanti la pubblica amministrazione. "Erano soggetti di fiducia del procuratore aggiunto Venditti" e aveva "accesso informativo a tutte le operazioni di intercettazione effettuate dall'intero ufficio" si specifica.
Cristiano D'Arena, titolare della Esitel, "era quasi quotidianamente presente presso lo 'stanzone' e presso il procuratore aggiunto" si legge nel decreto. "I due carabinieri Silvio Sapone e Antonio Scoppetta avevano un ruolo sovraordinato rispetto agli altri, al di là delle qualifiche, per via del loro rapporto privilegiato con Venditti; Maurizio Pappalardo nonostante in servizio presso diverso ufficio senza competenze di polizia giudiziaria, teneva rapporti privilegiati" con Venditti, Sapone e Scoppetta, è un'altra precisazione che emerge dall'atto di indagine. Una 'Squadra' che andava "spesso" a pranzo presso il ristorante stellato 'Lino' "riferibile a Raffaele D'Arena, fratello di Cristiano" e che insieme ai due magistrati indagati - secondo l'accusa - avrebbero avuto accesso al noleggio di auto pagate dalla Procura ma usate per fini personali.
Per quanto riguarda, invece, gli accertamenti bancari, sul conto dell'ex procuratore aggiunto Mario Venditti, sottolinea la Guardia di Finanza in una nota, "non si rilevano anomalie". La frase viene ripetuta più volte, nella recente annotazione della Guardia di finanza di Brescia, insieme al Gruppo Pavia e al Nucleo investigativo dei carabinieri di Milano. La Procura ha autorizzato gli accertamenti - che riguardano le movimentazioni tra il primo gennaio 2016 e il 31 dicembre 2017 - per l'ex procuratore aggiunto Mario Venditti, indagato per corruzione in atti giudiziari perché, a dire dell'accusa, avrebbe favorito nel 2017 l'archiviazione di Andrea Sempio; i due carabinieri della polizia giudiziaria Silvio Sapone e Giuseppe Spoto (perquisiti a fine settembre e non indagati, ndr) e la famiglia (zii e nonna compresi) Sempio.
I controlli autorizzati dalla Procura di Brescia non hanno riguardato invece la famiglia Cappa, né il gip Fabio Lambertucci, il giudice che ha archiviato Sempio dall'accusa di omicidio in concorso di Chiara Poggi, sebbene in una nota precedente le Fiamme Gialle di Pavia avessero chiesto accertamenti bancari su di loro. Gli approfondimenti investigativi non forniscono nessuno spunto né per Venditti, né per i due militari. Sentiti il 26 settembre scorso come testimoni i genitori di Andrea Sempio affermano che i soldi sono stati utilizzati per pagare in nero gli avvocati.
Parole che sembrano trovare conferma in un passaggio di un'altra annotazione del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Brescia: "Dalla lettura delle intercettazioni ambientali effettuate dai carabinieri (nel 2017, ndr.), emerge un chiaro riferimento ai presunti pagamenti della famiglia Sempio nei confronti dei legali di fiducia", tra cui anche l'attuale difensore Massimo Lovati.
"Ogni volta che un processo si trasforma in spettacolo la giustizia perde qualcosa della sua essenza" dice Antonino La Lumia, presidente dell'Ordine degli avvocati di Milano facendo riferimento anche al caso Garlasco. "Non è solo una questione di stile o di opportunità: è una ferita per chi, ogni giorno, opera nel silenzio delle aule per dare voce ai diritti. La giustizia ha bisogno di serietà, non di palcoscenici".
"La continenza non è debolezza, ma la forma più alta di forza morale: la capacità di trattenere quando tutti gridano, di ragionare mentre gli altri semplificano, di non cedere alla tentazione di un microfono o di un titolo facile" aggiunge.
"Quando un avvocato parla, non rappresenta solo se stesso: rappresenta una funzione e ogni parola diventa parte del racconto della giustizia. Difendere la giustizia significa anche difendere il suo linguaggio. Restituirgli sobrietà, precisione e verità. A volte il silenzio non è assenza, ma rispetto: il modo più alto per lasciare che la verità trovi la propria strada, senza che nessuno la sovrasti" conclude La Lumia.
Leggi tutto: Caso Garlasco, Sempio valuta 'addio' all'avvocato Lovati: qualche giorno per decidere

(Adnkronos) - Nuovo servizio web di Agenzia delle entrate-Riscossione per i contribuenti che hanno un piano di pagamento della Rottamazione-quater con più di dieci rate. Il servizio, si legge in una nota, è disponibile sul sito www.agenziaentrateriscossione.gov.it e consente di richiedere o di ottenere direttamente online i moduli per il pagamento dall’undicesima rata in poi, da utilizzare a partire dal 2026. Nella comunicazione delle somme dovute che era stata inviata dopo l’adesione alla Rottamazione-quater, infatti, erano allegati solo i moduli di pagamento relativi alle prime dieci rate.
I nuovi moduli, spediti anche tramite posta elettronica certificata o nella tradizionale forma cartacea a seconda del domicilio indicato dal contribuente, sono stati appositamente elaborati per i piani di pagamento ripartiti in più di dieci rate e in regola con tutti i versamenti precedenti, mentre non riguardano i contribuenti che tramite il servizio 'ContiTu' hanno già ottenuto i moduli per tutte le rate previste. Per il versamento della decima rata in scadenza il 30 novembre 2025 si deve utilizzare l’apposito modulo che era già allegato all’originaria comunicazione delle somme dovute, sempre disponibile in copia tramite il servizio online sul sito di Agenzia delle entrate-Riscossione.
Il servizio 'Copia comunicazione' prevede due modalità. Si può accedere all’area riservata del sito di Agenzia delle entrate-Riscossione (con Spid, Cie, Cns e per gli intermediari fiscali Entratel) e, nella sezione Definizione agevolata, scaricare direttamente i moduli di pagamento. In alternativa, senza necessità di credenziali di accesso, è possibile inviare la richiesta e ricevere la copia via e-mail compilando il form presente nell’area pubblica del sito e allegando la documentazione necessaria per il riconoscimento.
Leggi tutto: Rottamazione-quater, online i moduli di pagamento per il 2026

(Adnkronos) - L'agenzia di rating S&P ha confermato il rating 'BBB+' dell'Italia. L'outlook è stabile. Lo rende noto l'agenzia di rating internazionale.
Leggi tutto: S&P, confermato rating 'BBB+ dell'Italia: outlook stabile

(Adnkronos) - "Altri paesi si stanno preparando a test nucleari. La Russia avrà presto nuove armi". E' il messaggio che Vladimir Putin invia dal Tagikistan. Il presidente della Russia chiude la sua visita rispondendo alle domande della stampa. "Credo che saremo presto in grado di annunciare nuove armi. Questi sistemi sono attualmente in fase di sviluppo e test nel nostro paese. I collaudi stanno procedendo bene", dice il numero 1 del Cremlino, senza fare esplicito riferimento alla guerra in Ucraina.
Mosca, dice Putin, già in questo momento dispone di armamenti avanzati: "La modernità delle nostre forze di deterrenza supera quella di qualsiasi altra nazione dotata di armi nucleari. Stiamo sviluppando il maniera massiccia tutti questi sistemi, tutto ciò di cui ho parlato negli anni scorsi. Stiamo completando i progetti". La Russia da oltre un anno ha presentato il missile Oreshnik, in grado di raggiungere potenzialmente il cuore dell'Europa. Recentemente il segretario generale della Nato, Mark Rutte, ha fatto scattare un nuovo allarme: "I più avanzati missili russi potrebbero colpire Roma, Amsterdam o Londra a cinque volte la velocità del suono e non possono essere intercettati con i nostri sistemi antimissile tradizionali".
Un'ulteriore accelerazione potrebbe arrivare come reazione ad eventuali decisioni di altri paesi. "Penso, in realtà, ad essere onesti, che sia in corso una certa corsa", agli armamenti. "Non ho detto che gli Stati Uniti si stiano preparando" a test nucleari, ho detto che alcuni paesi si stanno preparando a un test", dice Putin tornando su un commento durante la sessione plenaria del Valdai Club, in cui aveva indicato che una specifica nazione stesse lavorando a test di armi nucleari.
Se effettivamente altri paesi procedessero con test nucleari, la Russia risponderebbe con test analoghi: una simile azione sarebbe giustificata sia in termini di garanzia della sicurezza nazionale sia come misura di deterrenza generale.
Un capitolo particolare è dedicato ai rapporti con gli Stati Uniti e al sostegno di Donald Trump all'Ucraina. Putin evidenzia che Mosca e Washington comprendono la strada da seguire per porre fine pacificamente al conflitto in Ucraina. "Forse possiamo ancora ottenere molto grazie all'accordo e alle discussioni di Anchorage", osserva Putin, ricordando che le parti non hanno divulgato in modo esaustivo gli argomenti sollevati al vertice in Alaska andato in scena il 15 agosto.
Il numero 1 definisce "esibizionismo" il discorso sul trasferimento a Kiev dei missili Tomahawk. "La nostra risposta è rafforzare il sistema di difesa aerea della Federazione Russa", sottolinea Putin.
Leggi tutto: Putin: "La Russia presto avrà nuove armi". E snobba l''allarme Tomahawk'

(Adnkronos) - Il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron ha nominato nuovamente Sébastien Lecornu primo ministro, quattro giorni dopo le sue dimissioni. Come si legge in una nota dell'Eliseo lo ha incaricato di costituire un governo.
"Accetto, per dovere, la missione affidatami dal Presidente della Repubblica di fare tutto il possibile per dotare la Francia di una legge di bilancio entro la fine anno e di rispondere ai problemi della vita quotidiana dei nostri compatrioti" ha scritto Lecornu su X.
Macron gli avrebbe dato "carta bianca", fanno sapere dall'entourage del presidente. In particolare questo riguarderebbe "i negoziati" con i partiti politici e "le proposte di nomina", ha precisato all'Afp una persona vicina al capo dello Stato.
La nomina è avvenuta esattamente alla scadenza del termine di 48 ore che Emmanuel Macron si era fissato mercoledì sera per designare un nuovo capo del governo, dopo le ultime trattative con i suoi alleati.
"Il governo Lecornu II, nominato da Emmanuel Macron più che mai isolato e sconnesso all'Eliseo, è un brutto scherzo, una vergogna democratica e un'umiliazione per i francesi" ha commentato il presidente del Rassemblement National, Jordan Bardella. "Il Rassemblement National censurerà ovviamente immediatamente questa squadra senza futuro, la cui unica ragione d'essere è la paura dello scioglimento" dell'Assemblée Nationale, la Camera dei Deputati francese, "cioè del popolo".
"Coloro che hanno fatto da sfondo a questa commedia sono ridicoli. Macron non può fare altro che Macron" dice in un post su 'X' è il leader di La France Insoumise, Jean - Luc Mélenchon che dopo la nuova nomina di Sébastien Lecornu a premier in Francia parla anche di un ennesimo "giro di giostra" che non cambia nulla.
Ricordo che Sébastien Lecornu quando stava cercando di costituire il suo primo esecutivo in Francia, dice la presidente del gruppo Rassemblement Nationale alla Camera francese, Marine Le Pen, "aveva il solo scopo di consentire l'approvazione del bilancio per decreto". Le manovre continuano, la censura, di conseguenza, arriverà e lo scioglimento" dell'Assemblée Nationale (la Camera dei Deputati frances) che è più che mai inevitabile".
Leggi tutto: Francia, Macron nomina ancora Lecornu premier. E lui: "Accetto l'incarico per dovere"

(Adnkronos) - Il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron ha nominato nuovamente Sébastien Lecornu primo ministro, quattro giorni dopo le sue dimissioni. Come si legge in una nota dell'Eliseo lo ha incaricato di costituire un governo.
"Accetto, per dovere, la missione affidatami dal Presidente della Repubblica di fare tutto il possibile per dotare la Francia di una legge di bilancio entro la fine anno e di rispondere ai problemi della vita quotidiana dei nostri compatrioti" ha scritto Lecornu su X.
Macron gli avrebbe dato "carta bianca", fanno sapere dall'entourage del presidente. In particolare questo riguarderebbe "i negoziati" con i partiti politici e "le proposte di nomina", ha precisato all'Afp una persona vicina al capo dello Stato.
La nomina è avvenuta esattamente alla scadenza del termine di 48 ore che Emmanuel Macron si era fissato mercoledì sera per designare un nuovo capo del governo, dopo le ultime trattative con i suoi alleati.
"Il governo Lecornu II, nominato da Emmanuel Macron più che mai isolato e sconnesso all'Eliseo, è un brutto scherzo, una vergogna democratica e un'umiliazione per i francesi" ha commentato il presidente del Rassemblement National, Jordan Bardella. "Il Rassemblement National censurerà ovviamente immediatamente questa squadra senza futuro, la cui unica ragione d'essere è la paura dello scioglimento" dell'Assemblée Nationale, la Camera dei Deputati francese, "cioè del popolo".

(Adnkronos) - Il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron ha nominato nuovamente Sébastien Lecornu primo ministro e lo ha incaricato di costituire un governo. E' quanto si legge nella nota dell'Eliseo. "Accetto, per dovere, la missione affidatami dal Presidente della Repubblica di fare tutto il possibile per dotare la Francia di una Legge di bilancio entro la fine anno e di rispondere ai problemi della vita quotidiana dei nostri compatrioti" ha scritto Lecornu su X.
Leggi tutto: Francia, Macron nomina nuovamente Lecornu premier

(Adnkronos) - Nessun '6' né '5+1' al concorso di oggi, venerdì 10 ottobre, del Superenalotto. Centrati sei '5' che vincono 21.278,24 euro ciascuno. Il jackpot per il prossimo concorso sale a 63,2 milioni di euro.
Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:
- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;
- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;
- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;
- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.
La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro.
L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.
La combinazione vincente del concorso di oggi del Superenalotto: 20, 38, 42, 61, 81, 82. Numero Jolly: 16. Numero Superstar: 80
Leggi tutto: Superenalotto, numeri combinazione vincente del 10 ottobre

(Adnkronos) - Nessun '6' né '5+1' al concorso di oggi, venerdì 10 ottobre, del Superenalotto. Centrati sei '5' che vincono 21.278,24 euro ciascuno. Il jackpot per il prossimo concorso sale a 63,2 milioni di euro.
Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:
- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;
- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;
- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;
- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.
La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro.
L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.
La combinazione vincente del concorso di oggi del Superenalotto: 20, 38, 42, 61, 81, 82. Numero Jolly: 16. Numero Superstar: 80
Leggi tutto: Superenalotto, numeri combinazione vincente di oggi 10 ottobre

(Adnkronos) - Per molti "i risultati di queste elezioni sono già scritti, ma la mia e la nostra storia dimostra che niente è già scritto, quando si decide di combattere davvero. Noi siamo nati per stravolgere i pronostici, e lo vogliamo fare anche in Toscana”. Così Giorgia Meloni dal palco di Firenze, per la chiusura della campagna elettorale del candidato alle regionali in Toscana del centrodestra, Alessandro Tomasi.
La presidente del Consiglio al suo ingresso sul palco è stata subissata dagli applausi e dai cori: "Grazie, siete meravigliosi, solo per l’amore che ho per voi, riesco a fare la vita che sto facendo", dice appena arriva. Quindi inizia a elencare i successi incassati contro ogni previsione.
"Hanno detto che non potevamo rivincere nelle Marche e che sarebbe stata l’inizio della” loro “riscossa”, ‘daremo al governo di centrodestra, daremo a Meloni la spallata', e l'hanno presa loro. Secca. Allora poi si sono lanciati nella Calabria, dove hanno detto ‘centrodestra non può rivincere in Calabria’ e si sono giocati proprio il tutto per tutto schierando il padre del reddito di cittadinanza, pensando di poter ancora intortare la gente del Sud con i sussidi. Siamo passati dal ‘graduidamente’ al ‘qualunquemente’ senza passare dal via, e sappiamo come è andata. Perché? Perché gli italiani - scandisce - sono un po' più svegli di come li fa la sinistra. Gli italiani sono un po' più intelligenti. Gli italiani capiscono quando qualcuno li umilia cercando di comprare il loro voto con promesse facili. E capiscono ancora di più quando la politica li tratta da imbecilli".
"In questi giorni - prosegue la premier - qualcuno aveva scritto che noi saremmo andati a caccia di una piazza per la chiusura della campagna elettorale in Toscana. Forse pensavano che non avremmo avuto il coraggio di venire in piazza, ma noi possiamo permetterci di scendere in piazza e di guardare la gente negli occhi. Noi siamo cintura nera di capacità di smentire le bugie della sinistra".
"Dopo tre anni - rivendica Meloni - sempre più italiani decidono di darci fiducia, una cosa che non ha precedenti, almeno da quando esistono i sondaggi che però dimostra davvero quando gli italiani guardino al merito delle cose".
Quindi rivendica l'unità del centrodestra. “Ci vedete qui uniti in un palco a combattere insieme un’altra volta, fieri di stare uno a fianco all’altro, a differenza di quello che succede nella sinistra in cui si fanno gli accordi di palazzo, ma non hanno il coraggio di farsi vedere insieme. Hanno un solo collante che li tiene insieme: l’odio verso di noi”, attacca.
“Sono uniti solo per cercare di mandare a casa Meloni ma non dicono che cosa vogliono fare. Potete spiegare cosa ci volete fare con il governo della nazione una volta che ci arrivate? – aggiunge -. Non hanno le idee molto chiare, si sa che sono disposti a fare qualsiasi patto per tornare a gestire il potere. E’ per quello che non li vedete sullo stesso palco”.

(Adnkronos) - Diverse persone sono rimaste uccise oggi, venerdì 10 ottobre, in una "devastante esplosione" avvenuta in una fabbrica militare di esplosivi in Tennessee. Lo riferiscono le autorità locali, precisando che l'esplosione è avvenuta questa mattina nell'impianto dell'Accurate Energetic Systems a McEwen, a un'ottantina di chilometri da Nashville.
Lo sceriffo della contea di Humphreys, Chris Davis, ha parlato di "alcuni" morti e diversi dispersi. Mentre il sindaco della contea di Hickman, Jim Bates, ha detto ad Abcnews che al momento almeno 13 persone non rispondono all'appello.
Leggi tutto: Tennessee, esplosione in una fabbrica militare: "Diverse vittime"

(Adnkronos) - "Non ci convince affatto che il Nobel per la Pace sia stato dato a Maria Corina Machado". Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, i leader di Avs, si esprimono dopo l'assegnazione del premio Nobel per la Pace 2025 a Maria Corina Machado, esponente di primissimo piano dell'opposizione venezuelana al regime di Nicolas Maduro. Per Bonelli e Fratoianni, il Nobel a Machado è il frutto di "una scelta che risponde più all’egemonia politica che la destra conservatrice e i suoi adepti nel mondo stanno cercando di rendere predominante".
Per i due esponenti politici italiani, "chi chiede l'intervento militare degli Usa nel suo Paese, per rovesciare il governo cui lei si oppone, evidentemente c’entra davvero poco con l'impegno per la Pace come il sostegno alle politiche di Netanyahu", conclude.
La posizione di Bonelli e Fratoianni viene stigmatizzata in particolare da Carlo Calenda. Il leader di Azione, su X, commenta la nota di Avs: "Ma ci rendiamo conto!", scrive.
Leggi tutto: Nobel per la Pace a Machado, Bonelli e Fratoianni: "Non ci convince"

(Adnkronos) - "L’intervista voleva essere un invito alla pace". Così il segretario di Stato vaticano, card. Pietro Parolin, rispondendo alle accuse dell’ambasciata di Israele dopo l’intervista su Gaza e sul secondo anniversario dell’attacco di Hamas a Israele.
"L’intervista - ha osservato Parolin - che voleva manifestare la presenza e la partecipazione della Santa Sede per quanto era avvenuto il 7 ottobre voleva essere un invito alla pace. Non credo ci sia equivalenza morale tra l’una e l’altra situazione. Dove c’è violenza c’è sempre da condannare. Si voleva esprimere il desiderio della pace, di mettere fine a questa violenza e di avviare un percorso di riconciliazione e di pace".
Quanto all'accordo raggiunto per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi, "anche noi ci uniamo alla soddisfazione e ci auguriamo che questo sia il primo passo per un cammino verso la pace duratura e definitiva".
“Ora - ha aggiunto - si tratta di realizzare l’accordo e credo sia la parte più difficile perché come si dice il diavolo sta nei dettagli e quindi ci sono punti che chiedono di essere implementati e probabilmente sui quali non c’è perfetta coincidenza tra le parti. Adesso ci vuole la buona volontà. Speriamo si possa proseguire in questo senso”.
Una parola il cardinale la dedica anche all’assegnazione del premio Nobel per la pace alla leader dell’opposizione venezuelana, Maria Corina Machado: "Spero che questa decisione possa aiutare davvero il Paese a ritrovare la serenità, la via della democrazia e della collaborazione tra tutte le parti politiche".

(Adnkronos) - "L'associazione art4sport è un'associazione che sì occupa da 15 anni di ragazzi che hanno subito un'amputazione. Abbiamo ragazzi di un po' di tutte l'età, dai 4 anni in su, e il nostro scopo è riuscire a dare il pezzettino mancante che può servire ai ragazzi con disabilità fisica per fare sport". Lo ha dichiarato l’atleta paralimpica Bebe Vio Grandis nel corso dell’evento intitolato 'Oltre le barriere:Sport e inclusione' a Roma, tenutosi presso il Circolo degli Esteri a Roma.
"Facciamo tutti lo sport, facciamo qualsiasi cosa, lo scopo è riuscire a fare in modo che si divertino e basta, che ci sia inclusione e che riescano a trovare una seconda opportunità di felicità attraverso lo sport. Di progetti ne abbiamo tantissimi, ogni anno facciamo due eventi grandi, i 'WEmbrace Awards' a Milano che quest’anno saranno a marzo e, dall'altro lato, abbiamo una sorta di 'Giochi senza frontiere', i WEmbrace Games”, che faremo a giugno. In più a Roma e a Milano durante tutto l'anno abbiamo la Bbv Accademy dove i ragazzi dai 16-18 anni vengono a fare un’attività insieme".

(Adnkronos) - “Stiamo lavorando molto sull'impiantistica sportiva comunale, che è un'impiantistica purtroppo ancorata ai tempi del fascismo, o delle Olimpiadi del '60, o dei Mondiali di calcio del '90, o a quelli di nuoto del 2009”, ha dichiarato l’assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda del Comune di Roma, Alessandro Onorato, nel corso dell’evento intitolato “Oltre le barriere:Sport e inclusione" a Roma, tenutosi presso il Circolo degli Esteri a Roma.
“Sono tanti i cantieri aperti, da Corviale a Cesano, passando per tanti quartieri più popolari, come Settecamini, Casalbianco e Ostia. Abbiamo un'impiantistica antica che non è adeguata verso chi ha una disabilità. Abbiamo introdotto anche un altro intervento preziosissimo, che non risolve il problema ma lo attutisce, per abbattere i costi. Oggi fare sport è diventato un lusso per troppe famiglie, da tre anni diamo 500 euro l'anno per fare sport, o gratuitamente o per compensare buona parte di questi costi, e la cosa preziosa è che questo strumento è tra i 5 e i 16 anni su chi ha un Isee fino a 40.000 euro. Quindi vuol dire che ci rientrano anche persone che hanno due stipendi ma non ce la fanno a mandare i figli a fare sport. Inoltre, per chi ha una disabilità non ci sono né limiti di reddito, né limiti di età.”
“E' uno strumento utile - ha concluso Onorato - perché 5000 persone l’anno, di cui 1000 con disabilità, lo hanno ottenuto. Ci auguriamo che prima o poi ci sia una rivoluzione culturale nel nostro Paese dove i soldi si mettono sull’impiantistica scolastica e pubblica, e magari a quel punto lo sport diventerà un diritto per tutti”.

(Adnkronos) - Affluenza ancora una volta in crescita (+3% sul 2024) per la 62ma edizione di Ttg Travel Experience, in contemporanea a InOut | The Hospitality Community, organizzate da Italian Exhibition Group (Ieg) e concluse oggi alla Fiera di Rimini. Una crescita nel solco di un trend di importante e costante aumento, negli ultimi tre anni, delle presenze complessive, qualità dei visitatori, soddisfazione degli espositori. Un risultato che racconta un settore in pieno fermento e conferma il ruolo strategico della manifestazione come hub internazionale del turismo e dell’hospitality. Per tre giorni Rimini è diventata la capitale del business turistico, con 2.700 brand espositori, 1.000 buyer da 75 Paesi, 60 startup, 400 relatori tra istituzioni, aziende e accademia e 700 giornalisti accreditati. Un’edizione vivace, partecipata e sempre più globale, che ha visto crescere in modo significativo anche le occasioni di business: oltre 19.500 meeting realizzati sulla piattaforma di matching, a testimoniare la forza di un marketplace in costante evoluzione.
Il tema 2025, 'Awake to a New Era', ha guidato il racconto della manifestazione, invitando a una riflessione profonda sul cambiamento in atto. Oltre 200 eventi distribuiti in 7 arene tematiche hanno esplorato le nuove frontiere del turismo e dell’hospitality, dall’intelligenza artificiale alla formazione, dalla sostenibilità al design dell’accoglienza. La ricerca di 'nuove regole' per il turismo ha attraversato ogni panel: un invito a sviluppare competenze trasversali, integrare visione etica e tecnologia e costruire modelli di business capaci di anticipare il futuro. Ttg ha confermato la sua vocazione internazionale con buyer provenienti da 75 Paesi: dagli Stati Uniti al Canada, dal Regno Unito alla Germania, fino a India, Cina e Sud America.
Le regioni italiane hanno presentato l’offerta completa dell’incoming nazionale, dai borghi ai cammini, dai paesaggi rurali al turismo enogastronomico, mentre le destinazioni estere hanno offerto un panorama globale di nuove opportunità di turismo esperienziale.
Il turismo del lusso è oggi uno dei segmenti in crescita: solo in Italia vale oltre 9 miliardi di euro in termini di spesa diretta negli alberghi a 5 e 5 stelle lusso, pari al 16,8% del fatturato complessivo dell’offerta alberghiera nazionale (Demoskopika). Un comparto che si estende ben oltre le città d’arte, coinvolgendo anche destinazioni più autentiche e riservate, capaci di attrarre viaggiatori d’alta gamma in cerca di esperienze uniche. In questo contesto, Ttg si conferma punto di riferimento per l’intera industry con il Luxury Event by Ttg, che con oltre 1.600 incontri di business ha valorizzato l’expertise italiana nell’hotellerie d’alta gamma. Grande novità lanciata a Ttg è Aura the Luxury Travel Event, il nuovo evento che segna l’evoluzione dell’ecosistema Ttg e ne consolida la leadership come piattaforma di sviluppo per l’intero settore turistico. L’appuntamento debutterà a Firenze dal 27 al 29 ottobre 2026, come nuovo hub internazionale dedicato al luxury travel.
"Il Ttg di quest’anno arriva dopo il primo Wttc Global Summit ospitato in Italia, che ha confermato il turismo come leva strategica per crescita, occupazione e innovazione", ha dichiarato il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, in apertura dell’evento, parlando di "un settore che oggi vale il 13% del Pil nazionale e che nei prossimi dieci anni continuerà a crescere in modo significativo". A testimoniare l’importanza della manifestazione, anche quest’anno è stata registrata una forte partecipazione degli assessorati regionali al Turismo, presenti non solo con gli stand territoriali ma anche con numerose conferenze, incontri e momenti di confronto dedicati alle strategie di promozione del sistema turistico italiano. Grande partecipazione quest’anno da parte di università e accademie del turismo che nella Next Start-up Arena hanno affrontato il tema dei giovani legato alle professioni del turismo, un settore che continua ad attrarre, ma che richiede investimenti in formazione e percorsi di crescita più strutturati. Qui sono state premiate anche le idee più promettenti delle start-up e delle pmi del settore.
Ottimo andamento anche per Inout |The Hospitality Community, il format dedicato al mondo dell’ospitalità e del design degli spazi di accoglienza, dalle forniture ai servizi, dall’arredo indoor e outdoor alle soluzioni per spiagge e campeggi. Particolare rilievo è stato dato al tema del wellness, protagonista anche nell’area Poolwide: oggi il benessere si misura nella capacità di offrire esperienze complete, che intrecciano cura di sé, alimentazione di qualità e armonia psicofisica. Dalla sauna ai rituali sensoriali, fino all’integrazione con l’offerta gastronomica e sportiva, emerge una visione del turismo del benessere che abbraccia corpo, mente e territorio.
Leggi tutto: Turismo, Ttg Travel Experience e InOut 2025 crescono ancora con +3% presenze

(Adnkronos) - Dalla gita scolastica preclusa alla studentessa con sindrome di Down, fino alle barriere architettoniche che hanno impedito a un ragazzo in sedia rotelle di salire su un mezzo pubblico per partecipare a uno spettacolo: l'intelligenza artificiale prova a restituire i ricordi 'assenti', perché ingiustamente sottratti, a Bryan, Emma, Simone e Rossella. Sono loro i quattro protagonisti dello short documentary 'Memor.IA', che ha fatto vincere a Pulsee Luce e Gas il Premio Aretè 2025. Il riconoscimento giunto alla XXII edizione, che celebra l'eccellenza nel campo della comunicazione responsabile, è stato consegnato a Roberta Frau, Event, Sponsorship, Csr & Internal Communication manager della società per le utenze domestiche di Axpo Italia, nell'ultima giornata del Salone della Csr e dell'Innovazione sociale, che si è svolto presso l'Università Bocconi di Milano dall'8 al 10 ottobre 2025.
"Quando l'arte incontra la tecnologia e la mette al servizio dell'inclusione e dei diritti" i motivi per cui la giuria ha voluto premiare Pulsee Luce e Gas, la società per le utenze domestiche di Axpo Italia, sia nella categoria 'Comunicazione d'Impresa' sia con il premio assoluto Areté 2025. Un riconoscimento che negli anni, oltre ad essere attribuito ai migliori progetti di alcune delle principali aziende italiane, ha visto premiati i lavori di artisti e intellettuali del calibro di Ermanno Olmi, Gabriele Salvatore, Gianluca Nicoletti ed eccellenze della ricerca come l’Istituto nazionale dei tumori.
Pulsee Luce e Gas lo ha conquistato grazie al progetto 'Memor.IA'. Un documentario, realizzato dalla casa di produzione Indiana Production con la regia di Niccolò Maria Pagani su sviluppo creativo dell'agenzia GB22, che attraverso le storie dei quattro protagonisti, accumunati da ricordi mancanti e diritti non riconosciuti, affronta temi cruciali come la discriminazione di genere, l'esclusione per motivi di disabilità, le barriere architettoniche e l'importanza del supporto psicologico. Il team di Ai directors coordinati da Guido Callegari, ha ricostruito visivamente i loro ricordi assenti, dando così ai protagonisti la forza di guardare al futuro con una nuova energia di cambiamento.
"Questo riconoscimento, che ci riempie di orgoglio e di gioia, conferma che l'energia più potente è davvero quella delle persone", dichiara Alicia Lubrani, ceo di Pulsee Luce e Gas. "Siamo convinti - prosegue - che la credibilità di un marchio oggi si costruisca tramite l'attenzione, l'ascolto e la capacità di essere inclusivi. Il Premio Aretè riconosce il nostro impegno come aziende nel promuovere una comunicazione che sia non solo innovativa dal punto di vista tecnologico, ma che riconosca la centralità dell’elemento umano come motore del cambiamento cui vogliamo ispirarci".
La vittoria s'inserisce in un percorso consolidato di Pulsee Luce e Gas a sostegno dei diritti e dell'inclusione, iniziato nel 2020 con la 'Digital Parade' e proseguito con il progetto 'Pride Year' del 2021, che ha supportato concretamente Casa Arcobaleno di Spazio Aperto Servizi. Il progetto 'Memor.IA' - ricorda in un comunicato stampa la società per le utenze domestiche di Axpo Italia - è solo l’ultima delle iniziative di Pulsee per la comunicazione d’impresa responsabile. Da 'Field For Rights' con Ac Monza e Genoa Cfc che aveva reso possibile a due squadre della Serie A di calcio di scendere in campo con la stessa maglia richiamando le parole della Dichiarazione dei Diritti umani al sostegno del docufilm 'Seydou - Il sogno non ha colore"ì', l'azienda ha utilizzato il linguaggio dell'arte visiva e cinematografica per dare voce a ciò che rischia di essere dimenticato, creando spazi di discussione in cui libertà, inclusione e diritti siano protagonisti, anche e soprattutto quando vengono ingiustamente messi in discussione o negati.
Leggi tutto: Ia per l'inclusione sociale, Pulse riceve premio Aretè a Salone Csr

(Adnkronos) - In un momento in cui le imprese italiane trovano sempre più difficoltà nel reperire manodopera specializzata, il cosiddetto 'Decreto Cutro' si propone come uno strumento utile per favorire l’ingresso di lavoratori stranieri qualificati nei settori tecnici e industriali. E' l'esempio che arriva dalla Irem Spa di Siracusa, storica azienda dell’impiantistica industriale, che ha avviato l’inserimento di 60 lavoratori egiziani specializzati in saldatura e tubisteria. "Il nostro obiettivo - racconta l’amministratore delegato Giovanni Musso - non è sostituire i lavoratori italiani, ma integrarli con nuove competenze. Sul mercato nazionale, figure come saldatori e tubisti sono sempre più difficili da trovare. Abbiamo scelto di formare e inserire professionisti qualificati che possano lavorare fianco a fianco con il nostro personale, condividendo metodi, esperienze e valori", sottolinea.
Il progetto, sviluppato in collaborazione con l'agenzia per il lavoro Orienta Spa, è partito in Egitto con corsi di lingua italiana e formazione tecnica certificata da enti terzi. "Abbiamo voluto costruire un percorso completo - aggiunge Musso - che parte dalla selezione e arriva fino all’inserimento operativo nei nostri cantieri. Il primo gruppo di venti lavoratori è già attivo da gennaio 2025 a Siracusa, mentre altri quaranta stanno arrivando progressivamente in Italia". Ma nonostante la positività del percorso, non mancano i passaggi critici, secondo Musso. Il 'Decreto Cutro' "è un provvedimento utile e necessario - sottolinea - perché consente alle aziende di reperire manodopera qualificata in modo più flessibile rispetto al vecchio Decreto Flussi, che era troppo rigido e vincolato da quote e click day. Tuttavia, i tempi delle procedure restano eccessivi: tra corsi di formazione, nulla osta e rilascio dei visti sono passati circa sei mesi. Per un’impresa che lavora su commesse complesse, con tempistiche molto rigide, questo è un ostacolo serio".
E il dirigente aziendale sottolinea la centralità della formazione come leva di integrazione: "Crediamo fortemente che la competitività passi dalle persone - spiega ancora Musso - questi lavoratori, che arrivano con competenze già solide, si stanno integrando bene nei nostri team. Stanno imparando la lingua, la cultura aziendale e le regole di sicurezza. Non c’è distinzione tra chi è italiano e chi no: tutti lavorano con la stessa professionalità e dignità". Secondo l’ad di Irem, la sfida è comune a molte realtà italiane: "Il problema non è solo del Sud o del nostro settore - conclude Musso - ma di tutto il Paese. Se vogliamo davvero sostenere la crescita industriale, dobbiamo creare canali di ingresso più rapidi e strutturati per i lavoratori qualificati, senza rinunciare alla formazione e alla legalità. Il Decreto Cutro va nella giusta direzione: ora serve farlo funzionare con tempi certi e procedure più snelle".
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