
'Giorge Meloni' diventa un marchio in Cina, ecco il brand per abbigliamento e scarpe made in Pechino

(Adnkronos) - In Cina puntano sul marchio 'Giorge Meloni'. Il riferimento alla premier italiana sembra indiscutibile. Il nome della presidente del Consiglio (appena modificato), apprende l'Adnkronos, risulta infatti registrato presso l'ufficio marchi e brevetti di Pechino.
Una procedura avviata da qualche mese e appena terminata con esito "positivo" -nel mese di settembre- che ha portato la Jiyun (Xiamen) Trading Co., Ltd, azienda specializzata in import-export con sede nel distretto di Jimei, nella provincia del Fujian, a detenere il marchio a nome 'Giorge Meloni'. Secondo quanto dichiarato dai richiedenti, si legge nella pagina di registrazione visionata dall'Adnkronos, il marchio sarà usato in particolare nel campo dell'abbigliamento, con utilizzo previsto per "scarpe; stivali; pantaloni; pantofole; scarpe da uomo; scarpe da donna; abbigliamento per bambini; scarpe per bambini".
Una notizia che arriva dopo le diverse copertine di media internazionali sulla premier, da ultima quella del settimanale francese L'Express che la manda in edicola con tanto di foto e il titolo 'La donna forte d'Europa'. E qualcuno, all'ombra della grande Muraglia, sembra voler scommettere sul marchio italiano.



(Adnkronos) - Un deltaplano sorvola i manifestanti pro-Gaza a Calenzano in provincia di Firenze, accolto dagli applausi della folla. Il video, diffuso da un'attivista con la didascalia 'Do you remember?', ha immediatamente suscitato la reazione indignata dell'associazione Italia-Israele di Firenze, che si dice "sgomenta" per quanto accaduto oggi, lunedì 22 settembre, durante la manifestazione Pro Pal, svoltasi alle porte di Firenze. La protesta ha radunato circa duemila partecipanti.
Emanuele Cocollini, presidente dell'Associazione Italia-Israele Firenze, ha commentato: "Quanto accaduto a Calenzano lascia sgomenti. Innalzare in volo un deltaplano in una manifestazione filo-palestinese, tra applausi e cori che invocano 'Palestina libera dal fiume al mare', non è un gesto folkloristico, ma un richiamo diretto agli attentati terroristici con cui Hamas il 7 ottobre ha massacrato e rapito centinaia di creature innocenti, scendendo anche dal cielo con i deltaplani. Un simile atto non solo offende la memoria delle vittime, ma trasmette un messaggio di esaltazione della violenza. È dovere di tutti – istituzioni, società civile e forze politiche – prendere le distanze con chiarezza da chi trasforma il terrorismo in spettacolo". "Non ci può essere ambiguità: richiamare simboli di morte significa giustificare l'orrore. Firenze e la Toscana meritano ben altri messaggi, fondati sul rispetto e sulla convivenza, non sulla glorificazione del terrorismo", ha concluso Cocollini.
"I giovani palestinesi di Firenze hanno inneggiato alla strage del Nova Festival con una storia vergognosa, pubblicata sul loro account Instagram: si vedono i parapendii, gli stessi usati dai terroristi per arrivare sul luogo dell'attacco, dopodiché hanno ucciso, torturato e stuprato, rapito ragazzi e ragazze che erano lì a ballare" scrive in una videodenuncia, pubblicata sui social dagli Studenti per Israele. "I triangoli rovesciati, che pure si vedono nella storia, sono invece un simbolo tipico di Hamas, usato per indicare gli obiettivi da colpire. E la frase scritta non lascia nessun dubbio sulla commemorazione. Questo è lo sciopero di oggi. Queste sono le organizzazioni pro Pal presenti in Italia: delle vere e proprie quinte colonne del terrorismo, contro cui le istituzioni dovrebbero intervenire".

(Adnkronos) - Un deltaplano sorvola i manifestanti pro-Gaza a Calenzano in provincia di Firenze, accolto dagli applausi della folla. Il video, diffuso da un'attivista con la didascalia 'Do you remember?', ha immediatamente suscitato la reazione indignata dell'associazione Italia-Israele di Firenze, che si dice "sgomenta" per quanto accaduto oggi, lunedì 22 settembre, durante la manifestazione Pro Pal, svoltasi alle porte di Firenze. La protesta ha radunato circa duemila partecipanti.
Emanuele Cocollini, presidente dell'Associazione Italia-Israele Firenze, ha commentato: "Quanto accaduto a Calenzano lascia sgomenti. Innalzare in volo un deltaplano in una manifestazione filo-palestinese, tra applausi e cori che invocano 'Palestina libera dal fiume al mare', non è un gesto folkloristico, ma un richiamo diretto agli attentati terroristici con cui Hamas il 7 ottobre ha massacrato e rapito centinaia di creature innocenti, scendendo anche dal cielo con i deltaplani. Un simile atto non solo offende la memoria delle vittime, ma trasmette un messaggio di esaltazione della violenza. È dovere di tutti – istituzioni, società civile e forze politiche – prendere le distanze con chiarezza da chi trasforma il terrorismo in spettacolo". "Non ci può essere ambiguità: richiamare simboli di morte significa giustificare l'orrore. Firenze e la Toscana meritano ben altri messaggi, fondati sul rispetto e sulla convivenza, non sulla glorificazione del terrorismo", ha concluso Cocollini.

(Adnkronos) - Addio Tutor e autovelox fissi, ma soprattutto addio corse in auto e telefonini al volante: dal prossimo anno algoritmi, sensori, radar e altri sistemi di rilevazione controlleranno il traffico sulla nostre autostrade, rilevando l'andamento del traffico ma soprattutto le eventuali violazioni del Codice della Strada. A gestire questo controllo 'globale' sarà il Navigard, un sistema sviluppato da Autostrade per l’Italia in collaborazione con la Polizia di Stato, che raccoglierà in tempo reale e in continuo una enorme quantità di dati e li elaborerà 'dialogando' con varchi elettronici, telecamere di sorveglianza e centrali operative.
Grazie a questa sinergia tra i vari dispositivi si potrà misurare la velocità media e quella istantanea dei veicoli, si potranno pesare i mezzi pesanti in tempo reale ma anche esaminare i diversi comportamenti, lanciando - ad esempio - in tempi brevissimi l'allarme su eventuali veicoli contromano. Il controllo umano verrà quindi affiancato da una analisi digitale, condotta grazie alla enorme capacità di calcolo dei moderni sistemi IT.
Per l'entrata in servizio del Navigard sulle prime tratte autostradali bisognerà aspettare il 2026 mentre già l'anno successivo il sistema potrebbe coprire l’intera rete gestita da Autostrade per l’Italia.
Sempre nel 2026 è prevista l'entrata in funzione del SafeDrive, un autovelox intelligente pensato soprattutto per le aree urbane. Utilizzando telecamere ad alta definizione e Led a infrarossi questo 'super-autovelox' utilizzerà l'intelligenza artificiale per analizzare le immagini rilevando non solo la velocità, ma anche l’uso del cellulare al volante o il mancato allaccio della cintura di sicurezza.
Le telecamere leggeranno al volo la targa dei veicoli interessati e predisporranno un verbale pronto per la notifica.
Leggi tutto: Tutor addio, arrivano i super-autovelox Navigard e SafeDrive



(Adnkronos) - "Il mio amore per la Juventus resta totale e immutato, così come il mio legame con l'Italia e, in particolare, con Torino, la mia città". Andrea Agnelli, ex presidente della Juventus, si esprime con un messaggio sui social dopo il patteggiamento nel processo plusvalenze relativo ai conti della società bianconera. Agnelli ha patteggiato un anno e otto mesi secondo la sentenza del Gup Anna Maria Gavoni.
"Ribadisco oggi il profondo rispetto per le Autorità competenti chiamate a valutare il mio operato, nella piena consapevolezza che le inchieste sportive e penali costituiscono sul piano personale, un capitolo molto gravoso, ma anche un utile spunto di analisi per il futuro. La decisione di avanzare la richiesta di applicazione della pena, sospesa, priva di effetti civili e di sanzioni accessorie, senza riconoscimento di responsabilità, quindi coerente con la mia posizione di innocenza, è stata indubbiamente molto sofferta. Dopo aver a lungo riflettuto, sono però convinto che rappresenti la scelta più opportuna, considerando che questo procedimento penale, avviato ormai quasi quattro anni fa, si trova ancora nella fase iniziale dell'udienza preliminare e l'alternativa sarebbe stataun limbo destinato a trascinarsi ancora per moltissimo tempo. Avendone quindi oggi l'opportunità, ritengo giusto porre fine a questo lungo periodo nel pieno rispetto delle procedure", dice Agnelli.
"Il mio amore per la Juventus resta totale e immutato, così come il mio legame con l'Italia e, in particolare, con Torino, la mia città", aggiunge.
"Il mio impegno di investitore sul tema della transizione energetica prosegue grazie allo sviluppo del FIEE, Fondo Italiano per l'Efficienza Energetica, che opera da quasi dieci anni, sotto la guida di un management esperto", prosegue il manager.
"Con passione continuerò, inoltre, a dedicarmi al ruolo di Presidente dell'IRCCS Istituto di Candiolo - Fondazione Piemontese per l'Oncologia, un incarico che ricopro dal 2017 e che mi rende orgoglioso, grazie al lavoro di medici ericercatori eccezionali che quotidianamente affrontano la lotta contro il cancro, fornendo al contempo le cure per oltre trentacinquemila pazienti all'anno. Infine, da oltre due anni ormai vivo ad Amsterdam città nella quale, con la mia famiglia, abbiamo scelto di stabilirci e dalla quale costruirò i miei progetti futuri", conclude.
Leggi tutto: Agnelli e il processo Juve: "Patteggiamento decisione giusta ma sofferta"

(Adnkronos) - La premier Giorgia Meloni definisce "indegne" le immagini che arrivano dagli scontri a Milano nel corso della manifestazione pro-Pal. "Sedicenti pro-pal', sedicenti 'antifa', sedicenti 'pacifisti' che devastano la stazione e generano scontri con le Forze dell’Ordine", scrive sui social la presidente del Consiglio, pubblicando un video.
"Violenze e distruzioni - scrive ancora Meloni - che nulla hanno a che vedere con la solidarietà e che non cambieranno di una virgola la vita delle persone a Gaza, ma avranno conseguenze concrete per i cittadini italiani, che finiranno per subire e pagare i danni provocati da questi teppisti". "Un pensiero di vicinanza alle Forze dell’Ordine, costrette a subire la prepotenza e la violenza gratuita di questi pseudo-manifestanti. Mi auguro parole chiare di condanna da parte degli organizzatori dello sciopero e da tutte le forze politiche", conclude.
Anche Matteo Salvini si è espresso sugli scontri di oggi alla Stazione Centrale di Milano. "Immagini impressionanti. Altro che sciopero, questa è violenza: scontri e attacchi alle forze dell'ordine, stazioni prese d'assalto e assediate, sassi sui binari, migliaia di lavoratori bloccati e arrabbiati. Questi sono i 'pacifisti' di sinistra", ha scritto su X il vicepremier.
"Non è con la violenza, aggredendo le forze della ordine, bloccando autostrade, stazioni e porti che si aiuta la popolazione civile palestinese. Comportamenti gravi che creano anche un danno all’economia, con i turisti in fuga", denuncia in un post su X il ministro degli Esteri Antonio Tajani. "Questo non ha nulla a che vedere con il diritto allo sciopero sancito dall’articolo 40 della Costituzione. Solidarietà alle forze dell’ordine, bersaglio incolpevole di questa violenza - afferma Tajani - Io sono a New York per partecipare all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Qui il governo è al lavoro per aiutare il popolo palestinese e costruire la pace in Medio Oriente".
"Chi ha assaltato la stazione di Milano e chi ha seminato paura e distruzione in Italia non è un manifestante: è un teppista", scrive su X Matteo Renzi, leader e senatore di Italia viva. "E distrugge i buoni propositi di tanti scesi in piazza pacificamente per passione civile. E quella minoranza della sinistra che giustifica questa gente fa il più grande regalo al governo. I bambini di Gaza - continua Renzi - non si aiutano seminando il panico tra i pendolari milanesi e tra i lavoratori bloccati nel traffico, ma con le proposte politiche come quelle della Lega Araba e di Blair. Solidarietà alle forze dell’ordine e ai cittadini colpiti dalle violenze".

(Adnkronos) - "Oggi abbiamo presentato un altro progetto voluto e promosso dall'assessore Guidesi, che sta facendo un lavoro veramente eccellente, nel quale cerchiamo di agevolare ulteriormente l'attrattività di capitali di investimenti sul nostro territorio, partendo dal presupposto che la Lombardia è la Regione che già in assoluto attrae di più a livello nazionale". Sono le dichiarazioni di Attilio Fontana, presidente di Regione Lombardia, in occasione della presentazione, a Palazzo Lombardia, della strategia lombarda per attrarre investimenti esteri con un piano rinnovato.
"Bisogna favorire gli investimenti, bisogna mettere gli investitori stranieri nelle condizioni di non essere troppo oppressi dalla burocrazia che Roma, purtroppo, ci impone; cercheremo di agevolarli e aiutarli nel superare le pratiche - spiega -. Io credo che questo modello funzioni, quindi, se invece di fare tante valutazioni complesse di carattere politico, si estendesse il modello Lombardia a una parte, almeno, del Paese, credo che potrebbe portare degli ottimi risultati".
La Lombardia è già prima in Italia per attrazione di investimenti tra le migliori in Europa e secondo il governatore di Regione Lombardia, questo trend si consolida attraverso: "Ulteriori iniziative come queste e con la possibilità di agevolare ulteriormente chi vuole venire, mettere a loro disposizione gli strumenti più agili, cercare di aiutarli a superare quella drammatica burocrazia che purtroppo ci imposta dal centralismo romano e cercare di fare tutto quanto è necessario per far capire che qui in Lombardia le idee si trasformano sempre in concretezza e in realizzazioni", conclude.
Leggi tutto: Fontana: "Agevolare attrattività capitali di investimenti nel territorio"

(Adnkronos) - “Il nostro nuovo piano strategico si compone di una serie di iniziative che vogliamo intraprendere. Si parte dallo studio che abbiamo effettuato secondo cui oggi siamo il territorio più attrattivo a livello italiano per quanto riguarda gli investimenti dall'estero. Crediamo di avere un potenziale da esprimere”. Così Guido Guidesi, assessore allo sviluppo economico di Regione Lombardia, alla presentazione a Palazzo Lombardia, della strategia lombarda per attrarre investimenti esteri con un piano rinnovato.
“Esprimeremo questo potenziale attraverso una nuova struttura dedicata solo all'attrazione degli investimenti e attraverso la ricerca di nuovi investitori in settorialità specifiche, che sono quelle in cui abbiamo degli ecosistemi completi - spiega - dalla formazione alla ricerca, passando per la supply chain, raccontando a possibili investitori di ogni settore che investire da noi è un vantaggio economico perché si trova tutto ciò di cui si ha bisogno”.
L’assessore Guidesi, poi, conclude illustrando nuove iniziative da porre in atto per attrarre nuovi investimenti: “E’ iniziata Opportunity Lombardy, mentre Invest in Lombardy è stata rafforzata all’interno della nostra struttura; ci sarà un piano di comunicazione molto dettagliato da quel punto di vista. Stiamo collaborando anche a livello pubblico-privato, con tutte le strutture di attrazione degli investimenti e abbiamo fatto accordi con alcune camere di commercio all'estero. E’ un lavoro che prosegue da circa due anni. Il culmine di questo lavoro è la nuova strategia presentata oggi, di cui speriamo vedremo frutti molto positivi tra qualche anno”.
Leggi tutto: Lombardia, ass.Guidesi: "Siamo territorio più attrattivo per investimenti esteri"

(Adnkronos) - La Lombardia rilancia la propria strategia per attrarre investimenti esteri, con un piano rinnovato presentato dal governatore Attilio Fontana e dall’assessore regionale allo sviluppo economico, Guido Guidesi. La Lombardia, già leader in Italia per numero di progetti attratti, punta ora a rafforzare la propria posizione in Europa e nel mondo. Ad oggi, grazie ai servizi e alle iniziative messe in campo, sono state supportate oltre 600 aziende estere. Di queste, 71 hanno già avviato progetti di investimento, con ricadute stimate in 2,82 miliardi di euro di capital expenditure e 3.744 nuove assunzioni; i progetti attivi invece sono 288, concentrati in settori ad alto valore aggiunto come semiconduttori e Industria 4.0, biotecnologie e farmaceutico, clean tech, energie pulite e Ict.
Nel 2024 la Lombardia ha catalizzato 96 progetti di investimento su 249 complessivi in Italia, mantenendo una quota stabile tra il 35 e il 45% negli ultimi cinque anni. Un trend positivo, con una crescita media annua del 4,6%. Un risultato importante, soprattutto se confrontato con il calo degli investimenti a livello globale ed europeo. Tra il 2023 e il 2024, infatti, i flussi mondiali sono scesi dell’11% e l’Europa ha registrato un -5%. In controtendenza, la Lombardia è cresciuta del 6%. Tuttavia, rimane ampio margine di sviluppo rispetto alla capacità di attrarre nuovi investitori ed è su tale margine che la Lombardia intende concentrare i maggiori sforzi.
La strategia di Guidesi si fonda su tre direttrici principali: attrarre investimenti ad alto valore aggiunto in settori strategici come Ict, scienze della vita, chimica, elettronica, aerospazio, agroalimentare e servizi avanzati, supportare le imprese con un approccio ‘one-stop-shop’, che prevede l’assistenza personalizzata agli investitori non solo in tutte le fasi del percorso realizzativo ma anche dopo, mediante i servizi di aftercare, promuovere l’immagine della Lombardia nel mondo con un piano di comunicazione integrato, eventi internazionali, campagne sui social media e una forte rete di relazioni istituzionali e imprenditoriali.
Una delle principali novità della strategia riguarda l’evoluzione verso un nuovo modello organizzativo che traguarda l’obiettivo di un’agenzia regionale dedicata all’attrazione degli investimenti. L’obiettivo è creare una struttura più moderna, capace di combinare business intelligence, attività di ricerca e marketing, animazione territoriale e policy advocacy. Il nuovo assetto prevede un sistema articolato di tutor regionali e di progetto, in grado di accompagnare l’investitore lungo tutto il ciclo dell’investimento: dalla fase decisionale all’ottenimento dei titoli abilitativi, fino alla realizzazione concreta del progetto e all’avvio delle attività.

Il Consiglio comunale di Sassari ha approvato, con i soli voti della maggioranza, una mozione presentata dal M5s con cui si esprime solidarietà e sostegno alla missione della Global Sumud Flottilla e si chiede al governo misure a tutela dei partecipanti.
"In un contesto di crescente mobilitazione, la Global Sumud Flottilla, rappresenta un segnale di speranza e determinazione che va sostenuto, a dimostrazione che la popolazione italiana non intende essere complice di tali atrocità", dichiara la capogruppo del Movimento 5 stelle in Consiglio comunale, Noemi Piga, prima firmataria della mozione, sottoscritta anche da Pd, Avs, Orizzonte Comune, Sassari progressista e solidale e dal gruppo Costituente per Sassari.
La mozione impegna il sindaco a sollecitare il Governo italiano ad adoperarsi per garantire la sicurezza dei connazionali partecipanti e per assicurare che gli aiuti umanitari raggiungano effettivamente la popolazione civile di Gaza; chiedere al Governo di sostenere, nel rispetto del diritto internazionale, ogni iniziativa volta a interrompere l'assedio di Gaza e a garantire un corridoio umanitario sicuro e stabile; vigilare, per quanto di competenza e attraverso le comunicazioni con la Prefettura e le autorità competenti, sulla sicurezza dei cittadini italiani coinvolti nelle iniziative umanitarie legate alla Global Sumud Flottilla.
I consiglieri comunali di minoranza non hanno preso parte al voto.
L'assemblea civica approva a maggioranza una mozione del M5s...
Usb, 'Sardegna caso particolare con servitù e fabbrica di bombe'...
Blocchiamo tutto": oltre cinquemila persone per le strade di Cagliari per "bloccare il genocidio che si sta consumando a Gaza, giunto ormai alla sua fase finale".
È la principale manifestazione promossa da Usb: anche la Sardegna si mobilita con sciopero e cortei insieme a oltre settanta città del resto d'Italia. A Cagliari il corteo è partito da Piazza del Carmine, a Sassari presidio in Piazza d'Italia, ma altre manifestazioni sono state organizzate a Olbia, Nuoro, Iglesias, Siniscola, Ozieri e Santa tersa Gallura.
"Questo sciopero assume particolare rilievo in Sardegna, in quanto, suo malgrado, l'Isola si vede catapultata in tutti (o quasi) gli scenari di guerra, morte e distruzione a causa della fabbrica di bombe e droni della fabbrica di bombe Rwm nei siti di Domusnovas-Iglesias-Musei - spiega Enrico Rubiu dell'Usb - a causa delle servitù militari, dei poligoni militari, dell'aeroporto di Decimomannu, aeroporto nel quale si addestrano i piloti israeliani che poi sganciano bombe sul popolo palestinese. La Sardegna non può essere complice di guerre e genocidi. Oggi la causa palestinese è la causa di tutta l'umanità, della nostra terra, di tutti coloro che vogliono giustizia e pace".
Dopo il raduno in piazza del Carmine, la partenza in salita in via Sassari, via Mameli, piazza Yenne, via Manno, piazza Costituzione davanti al Bastione e viale Regina Margherita. E quindi la discesa verso il consiglio regionale, luogo di conclusione della manifestazione. Molti gli studenti che hanno disertato le lezioni e sono scesi in piazza con bandiere dei quattro mori e della Palestina. Gli slogan: "Siamo tutti palestinesi". All'interno del corteo un maxi bandierone della Palestina lungo una ventina di metri.
Nord Sardegna in piazza per Gaza, protestano anche i commercianti
I manifestanti per fermare i bombardamenti e l'invasione militare a Gaza si sono presi la piazza anche a Sassari e Olbia. Nel capoluogo del nord Sardegna migliaia di persone si sono radunate in piazza d'Italia, davanti alla sede della Prefettura, con una larga partecipazione di studenti delle scuole superiori e di numerosi comitati che da mesi manifestano la propria opposizione al conflitto scatenato da Israele in Palestina.
Spero che Il nostro governo abbia il coraggio, in questo momento, di capire quello che sta succedendo e di chiamare le cose col loro nome.
A Gaza c'è un genocidio".
Lo ha detto la presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde a margine della tavola rotonda sul trasporto pubblico urbano dell'area vasta cagliaritana.
Riferendosi ai cortei di oggi in tutta Italia, la governatrice ha detto: "È un segnale importante. Credo che è importante che la nostra isola come tante altre realtà tirino sulla testa e dicano che noi stiamo vivendo una situazione non più sostenibile. Ieri - ha aggiunto - ho appreso con piacere che Paesi come la Gran Bretagna, il Canada e l'Australia hanno riconosciuto la Palestina".
Governatrice Sardegna, 'bisogna chiamare le cose col loro nome'

(Adnkronos) - Confindustria Nautica, l’Associazione nazionale di categoria di tutta la filiera nautica, e Federagenti, la Federazione che riunisce gli Agenti e gli Intermediari marittimi, hanno firmato oggi a Genova, a margine del Forum sul turismo costiero svoltosi nell’ambito del 65° Salone Nautico Internazionale a Genova, un Protocollo di intesa che le impegna all’istituzione di un tavolo di confronto permanente, coordinato dai rispettivi Direttore Generale e Segretario Generale.
L’intesa interessa la condivisione dei dati di settore, frutto del lavoro dei rispettivi Centri Studi la promozione e l’organizzazione di convegni, seminari e conferenze congiunte l’organizzazione di eventi a scopo formativo, divulgativo e promozionale aventi ad oggetto i temi connessi alla yachting internazionale, alla nautica da diporto e, più in generale, alla blue economy la consultazione sulle attività di advocacy e rappresentanza istituzionale.
"In Italia - ha spiegato il Presidente di Confindustria Nautica, Piero Formenti - fare sistema è forse la cosa più difficile e, anche nel nostro ambito, assistiamo spesso al prevalere di personalismi e tentativi di assumere visibilità associativa al di fuori del reale ambito di rappresentatività, generando confusione sulle reali necessità delle imprese e degli operatori. Questo accordo va nella direzione opposta, del riconoscimento e del rispetto dei rispettivi perimetri associativi, della cooperazione, del mettere a fattore comune la forza e le esperienze del sistema Confindustria e del mondo Confcommercio”.
"Lo yachting, soprattutto quello di alto profilo internazionale, ha sempre più bisogno di un rapporto sinergico con i servizi dedicati e da questo scambio ne uscirà rafforzata l’analisi dei dati di settore, quale strumento necessario ad ogni pianificazione di politica industriale. Mi auguro che analoghi percorsi possano trovare luogo anche con altre rappresentanze”, ha concluso Formenti.
Come ha sottolineato il Presidente di Federagenti, Paolo Pessina, "Vogliamo collaborare non solo per il costante rafforzamento di comuni obiettivi associativi, ma per costruire passo dopo passo una vera e propria alleanza strategica che generi le premesse per valorizzare, presso le istituzioni così come nell’opinione pubblica, la consapevolezza di un settore che è assolutamente strategico per il Paese, in un Mediterraneo tornato a essere centrale".
“Per troppi anni - ha concluso il Presidente di Federagenti - le attività mercantili e quelle riconducibili alla nautica, sul mare e nei porti, sono state separate da un muro di diffidenza, talora di palese pregiudizio. Il diporto, e in particolare i mega yacht, fiore all’occhiello della nautica italiana nel mondo, hanno contribuito a costruire un ponte eretto sul riconoscimento di problematiche comuni, anche a livello normativo. Oggi iniziamo una fase del tutto nuova con una collaborazione destinata a produrre risultati che, ne sono convinto, andranno al di là delle più rosee aspettative”.
Leggi tutto: Salone Nautico: firmata l’alleanza strategica tra Confindustria Nautica e Federagenti
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