
(Adnkronos) - ''Considero la mia missione completata". Lo ha dichiarato il premier francese dimissionario Sébastien Lecornu all'inizio della sua intervista su France 2. "Ho rassegnato le mie dimissioni lunedì mattina. Credo di aver dimostrato che non sono alla ricerca di un incarico'' da primo ministro, ha detto Lecornu, sottolineando di aver ''accettato di lavorare 48 ore in condizioni non facili'' e ricordando che ''è vero che da 48 ore il presidente della Repubblica mi ha richiamato per condurre le trattative finali''.
"La maggioranza dell'Assemblea nazionale è contraria allo scioglimento, perché vede chiaramente che lo scioglimento non porta a una soluzione'', ha detto il primo ministro dimissionario. ''Ci sono diversi gruppi pronti a concordare un bilancio comune", ha aggiunto, citando in particolare i partiti di sinistra.
"Ritengo che una strada sia possibile", ha affermato, spiegando poi che il presidente francese Emmanuel Macron dovrebbe nominare un nuovo primo ministro "entro le prossime 48 ore".
"Come ministro responsabile delle Forze armate, posso dirvi che non è il momento di cambiare il Presidente della Repubblica. Non dobbiamo sottovalutare la tensione internazionale che Macron deve gestire. Come Francia, non siamo più sufficientemente potenti da essere autosufficienti. Il livello di energia e di rischio che un presidente può assumere è fondamentale", ha sottolineato.
"Non sono qui per fare annunci, visto che mi sono dimesso, ma questa questione è davvero un punto dolente", ha detto nel corso dell'intervista, parlando della necessità di ''trovare un modo per garantire che abbia luogo il dibattito sulla riforma delle pensioni". Lecornu ha quindi stimato che sospendere la riforma delle pensioni costerebbe "non meno di 3 miliardi di euro nel 2027".
Lunedì verrà presentata una bozza di bilancio, su cui "ci sarà molto da discutere. Tutti i partiti politici che sono venuti a trovarmi hanno detto che non dovremmo correre il rischio di non avere un bilancio entro la fine di dicembre", ha sottolineato.
Il presidente Macron nominerà un nuovo primo ministro entro 48 ore. Lo ha reso noto l'Eliseo confermando le anticipazioni di Lecornu. "Il presidente ringrazia Sébastien Lecornu per il lavoro svolto in queste ultime 48 ore", ha dichiarato l'Eliseo, aggiungendo che Macron "nominerà un primo ministro entro 48 ore".

(Adnkronos) - ''Considero la mia missione completata". Lo ha dichiarato il premier francese dimissionario Sébastien Lecornu all'inizio della sua intervista su France 2. "Ho rassegnato le mie dimissioni lunedì mattina. Credo di aver dimostrato che non sono alla ricerca di un incarico'' da primo ministro, ha detto Lecornu, sottolineando di aver ''accettato di lavorare 48 ore in condizioni non facili'' e ricordando che ''è vero che da 48 ore il presidente della Repubblica mi ha richiamato per condurre le trattative finali''.
"La maggioranza dell'Assemblea nazionale è contraria allo scioglimento, perché vede chiaramente che lo scioglimento non porta a una soluzione'', ha detto il primo ministro dimissionario. ''Ci sono diversi gruppi pronti a concordare un bilancio comune", ha aggiunto, citando in particolare i partiti di sinistra.
"Ritengo che una strada sia possibile", ha affermato, spiegando poi che il presidente francese Emmanuel Macron dovrebbe nominare un nuovo primo ministro "entro le prossime 48 ore".
"Come ministro responsabile delle Forze armate, posso dirvi che non è il momento di cambiare il Presidente della Repubblica. Non dobbiamo sottovalutare la tensione internazionale che Macron deve gestire. Come Francia, non siamo più sufficientemente potenti da essere autosufficienti. Il livello di energia e di rischio che un presidente può assumere è fondamentale", ha sottolineato.
"Non sono qui per fare annunci, visto che mi sono dimesso, ma questa questione è davvero un punto dolente", ha detto nel corso dell'intervista, parlando della necessità di ''trovare un modo per garantire che abbia luogo il dibattito sulla riforma delle pensioni". Lecornu ha quindi stimato che sospendere la riforma delle pensioni costerebbe "non meno di 3 miliardi di euro nel 2027".
Lunedì verrà presentata una bozza di bilancio, su cui "ci sarà molto da discutere. Tutti i partiti politici che sono venuti a trovarmi hanno detto che non dovremmo correre il rischio di non avere un bilancio entro la fine di dicembre", ha sottolineato.
Leggi tutto: Francia, Lecornu: "La mia missione è terminata, nuovo premier in 48 ore"

(Adnkronos) - La presidente del Consiglio Giorgia Meloni vestita da gerarca fascista, accanto a Hitler. È il fotomontaggio apparso in un cartello apparso al corteo milanese per Gaza. "Criminale e intollerabile aggressione militare alla Flotilla. Meloni corresponsabile" è scritto sul manifesto.
Nei panni di Hitler, accanto a Meloni vestita da gerarca fascista è ritratto il primo ministro d'Israele Benjamin Netanyahu. Il cartello, esposto in testa al corteo milanese a inizio serata, era già apparso qualche giorno fa in una manifestazione per la Palestina a Firenze. Non è l'unico parallelismo con la Shoah esibito alla manifestazione milanese: in un foglio esposto da una ragazza compaiono Hitler e Mussolini che si stringono la mano e sotto una foto nella stessa posa Meloni con Netanyahu. Sopra la scritta "Déjà vu". Durante il percorso alcuni manifestanti questa sera hanno anche disegnato con una bomboletta spray rossa sulla strada la stella di David, aggiungendo il simbolo dell'uguale e la svastica.
Leggi tutto: Al corteo di Milano volantino con Meloni vestita da gerarca fascista

(Adnkronos) - "7 ottobre, felice resistenza!". Questa la scritta apparsa da poche ore nel sottopassaggio della fermata della stazione Nomentana a Roma, nella zona nord-est della Capitale.
"Ferma condanna per la vergognosa scritta inneggiante alla strage terroristica del 7 ottobre apparsa in queste ore sul muro del sottopassaggio della stazione Nomentana, tra viale Etiopia e via Val d’Aosta", affermano in una nota congiunta Valerio Casini e Francesca Leoncini, consiglieri capitolini di Italia Viva, Luciano Nobili, consigliere Iv alla Regione Lazio, Marco Dolfi e Marta Marziali, consiglieri di Italia Viva rispettivamente al Municipio II e III.
Per gli esponenti di Italia Viva si tratta di "un atto gravissimo che offende la memoria delle oltre mille vittime innocenti del massacro compiuto da Hamas e che rappresenta un segnale inquietante del crescente clima di odio verso Israele e verso gli ebrei a cui stiamo purtroppo assistendo in questo periodo, non solo nel nostro paese. In un momento storico in cui servono senso di responsabilità, rispetto reciproco e coraggio nella ricerca di soluzioni concrete per la pace, episodi del genere sono assolutamente inaccettabili. Chiediamo alle strutture e ai soggetti competenti di intervenire immediatamente per rimuovere la scritta e restituire dignità al luogo e alla nostra città, nella speranza di non dover più assistere a episodi del genere".
Leggi tutto: Roma, alla stazione Nomentana appare scritta pro Hamas: "7 ottobre - felice resistenza"

(Adnkronos) - Mulino Bianco, marchio simbolo della tradizione italiana nel mondo dei prodotti da forno, compie oggi un passo decisivo nel percorso di sostenibilità che da sempre caratterizza la sua storia. È infatti il primo brand bakery in Italia certificato a realizzare un biscotto interamente prodotto con farina di grano tenero da agricoltura rigenerativa: il nuovo Buongrano. Questo lancio segna l'avvio di una nuova fase della Carta del Mulino, il disciplinare del brand che ha definito innovativi standard per la coltivazione sostenibile del grano tenero, garantendo la qualità dei prodotti, la tutela della biodiversità e la valorizzazione del lavoro degli agricoltori. Oggi la Carta guida il cambiamento puntando, per Buongrano, sull'agricoltura rigenerativa: un approccio che non solo riduce l'impatto ambientale dell'attività agricola in termini di CO₂ eq, ma restituisce nuova vitalità alla terra.
Con Buongrano, nel 2018, ha preso il via, per la farina di grano tenero, il progetto Carta del Mulino che, oggi, riguarda la maggior parte dei prodotti Mulino Bianco. Oggi, sette anni dopo, il biscotto torna nelle case dei consumatori con una nuova veste: è il primo prodotto con 100% farina di grano tenero da agricoltura rigenerativa e diventa il frutto tangibile di un nuovo approccio responsabile. Che cosa significa per i consumatori? Scegliere Buongrano significa portare in tavola un biscotto che unisce il piacere del gusto a un'attenzione autentica per la Terra. Per Mulino Bianco non è solo un gesto, ma un modo di agire concreto: prendere dalla natura con rispetto, restituendole valore e nutrimento, per trasformare con il proprio saper fare ingredienti semplici in prodotti buoni e genuini. Il grano tenero di Buongrano nasce infatti da pratiche agricole che verranno verificate e monitorate grazie all'introduzione di una nuova regola del Disciplinare "Carta del Mulino” (vale a dire il rispetto del "Regenerative Agriculture Standard di Food Chain Id), ad oggi, applicata solo su Buongrano, che aiuta le piante a crescere più sane e forti, favorendo la fertilità del suolo e garantendo la disponibilità di cibo anche in futuro. Così, è possibile gustare un prodotto buono oggi, sapendo di fare qualcosa di buono anche per domani.
Con il suo nuovo pack dedicato, Buongrano rappresenta inoltre un'importante promessa di Mulino Bianco: estendere progressivamente questo modello a tutta la produzione. Entro il 2030, infatti, tutti i prodotti Mulino Bianco saranno realizzati con farina di grano tenero proveniente da agricoltura rigenerativa. "Con Buongrano vogliamo scrivere un nuovo capitolo della storia di Mulino Bianco, che da cinquant'anni nutre la fiducia che il mondo possa essere un posto migliore. Portiamo nelle case delle persone prodotti buoni, investendo nella qualità degli ingredienti e nei processi di trasformazione, e prendendoci cura della natura. Il nostro obiettivo è far conoscere il valore dell'agricoltura rigenerativa: è il nuovo impegno della marca per continuare a garantire ai consumatori la stessa qualità di sempre, nutrendo al contempo la nostra terra”, afferma Laura Signorelli, Marketing Director Equity Mulino Bianco.
L'agricoltura rigenerativa è un approccio olistico che mette al centro la salute del suolo e degli agroecosistemi. Attraverso pratiche mirate come le rotazioni colturali, che restituiscono nutrienti al terreno e favoriscono la sua naturale fertilità, la copertura vegetale durante i periodi di riposo colturale per proteggere il suolo, la creazione di aree fiorite dedicate ad api, farfalle e altri insetti utili, la riduzione di fitofarmaci e fertilizzanti di sintesi e grazie a una gestione più attenta e l'uso di tecnologie digitali per monitorare gli impatti e migliorare costantemente le pratiche, è possibile rigenerare la fertilità dei terreni, aumentare la biodiversità, migliorare i cicli dell'acqua e rafforzare la resilienza delle comunità agricole.
La Carta del Mulino coinvolge oggi oltre 48.000 ettari coltivati da 1.800 agricoltori, 14 mulini esterni e 70 centri di stoccaggio e il mulino di proprietà Barilla. Con l'edizione 2025 il disciplinare rende l'agricoltura rigenerativa parte essenziale del modello produttivo nella filiera del grano tenero. L'obiettivo è quello di rigenerare i terreni integrando le attuali pratiche agronomiche con altre che permettano di raggiungere benefici incrementali, rafforzando la tutela degli agroecosistemi e valorizzando il lavoro degli agricoltori attraverso formazione, innovazione digitale e nuove competenze.
I benefici sono già misurabili, con la riduzione delle emissioni di CO₂ eq del 7% annuo rispetto all'agricoltura convenzionale (circa 9.500 tonnellate risparmiate ogni anno, l'equivalente di 320 camion carichi di CO₂ eq). Inoltre, 2.000 ettari (pari alla superficie di 2.900 campi da calcio) sono già stati destinati a fasce di biodiversità, che hanno favorito un incremento del 40% degli insetti impollinatori, tra cui api, sirfidi e farfalle, nelle aree monitorate dall'Università di Bologna. Il monitoraggio della salute del suolo è garantito da Socrate, un modello nato da un progetto innovativo che utilizza satelliti e intelligenza artificiale per misurare in maniera rapida, economica ed accurata, la sostanza organica del suolo, un indicatore chiave della fertilità. Con l'impiego di Socrate abbiamo potuto confermare che i terreni coltivati secondo la Carta del Mulino sono in grado di conservare e migliorare la sostanza organica e di conseguenza la salute del suolo.
Il percorso verso l'agricoltura rigenerativa di Buongrano è reso possibile grazie a un ampio sistema di collaborazioni scientifiche e istituzionali: Wwf, Cnr - Ibe, Università di Torino, Bologna e Tuscia, insieme a partner tecnologici e tecnici come XFarm e Open Fields, contribuiscono a validare le pratiche agricole e a monitorarne l'impatto ambientale, garantendo un modello di eccellenza. "La salute del suolo è alla base della qualità del nostro grano e quindi dei nostri prodotti. Con la Carta del Mulino stiamo lavorando al fianco di partner, agricoltori, stoccatori e mulini per diffondere sempre di più le pratiche di agricoltura rigenerativa, capaci di migliorare la fertilità dei terreni anno dopo anno, favorire la biodiversità e valorizzare il lavoro di tutta la filiera. È un percorso che richiede impegno e collaborazione, ma che ci permette di guardare con fiducia al futuro”, commenta Michele Zerbini, Soft Wheat & Flours Italy & Galliate Mill Purchasing Associate Director Mulino Bianco
Anche Wwf Italia, quale partner di questo percorso, riconosce l'importanza dell'agricoltura rigenerativa. "Oggi questo modello di agricoltura rappresenta una risposta concreta alla crisi climatica e alla perdita di biodiversità. Il percorso intrapreso da Mulino Bianco e dal Gruppo Barilla con la Carta del Mulino e che con Buongrano include pratiche di agricoltura rigenerativa è un segnale importante: dimostra che è possibile conciliare produzione alimentare di qualità con il ripristino e la tutela degli agroecosistemi, iniziando dal suolo”, commenta Eva Alessi, Head of Sustainability Wwf Italy.
Leggi tutto: Mulino Bianco porta agricoltura rigenerativa su tavole con nuovo Buongrano

(Adnkronos) - La proposta di legge della Lega che chiede lo stop ai social per gli under 14 e una stretta sulla messaggistica istantanea è "un segnale importante" ma non sufficiente perché "il problema non si risolve solo 'togliendo'". A dirlo all'Adnkronos Salute Giuseppe Lavenia, psicoterapeuta e presidente Associazione nazionale dipendenze tecnologiche, gap e cyberbullismo (DiTe).
"Giusto parlare di divieti. Ma serve ancora di più - ha detto - parlare di educazione. La proposta di vietare l'accesso ai social sotto i 14 anni e di richiedere il consenso genitoriale fino ai 16 è un segnale importante. È la politica che, finalmente, si accorge di una deriva sociale e psicologica che da anni denunciamo: l'infanzia e l'adolescenza non possono essere lasciate nelle mani di algoritmi che premiano la rabbia, l'esibizione e la dipendenza. Ma il problema non si risolve solo 'togliendo'. Perché quel digitale da cui oggi proviamo a difendere i nostri figli domani tornerà nella loro vita, più forte di prima. E se non avranno imparato a gestirlo, li troverà ancora più fragili, soli e impreparati".
"Da anni mi batto per una via diversa: il Patentino digitale. Un percorso di consapevolezza obbligatorio da avviare dalla prima media, rivolto a ragazzi, genitori e insegnanti", spiega Lavenia. "Non un corso di tecnologia - precisa - ma un cammino di crescita emotiva e relazionale: imparare cosa significa esporsi online, come difendersi, come riconoscere l'ansia da notifica, la ricerca di approvazione, la dipendenza da schermo. Solo così i divieti avranno senso: perché dietro ci sarà un’educazione che prepara, accompagna e costruisce".
"Ogni scuola dovrebbe diventare una 'Scuola certificata', un presidio di benessere digitale, dove famiglie e studenti camminano insieme, legati da un patto di comunità. Perché non basta proteggere i nostri ragazzi dal web: dobbiamo insegnare loro a viverci dentro, con testa, cuore e coraggio e senza un patto di corresponsabilità tutto questo è impossibile", conclude Lavenia, anche docente universitario.

(Adnkronos) - ChainOn, il digital marketplace internazionale che opera nel mercato delle sponsorizzazioni, allarga il suo mercato al settore pubblico aggiudicandosi la gara europea indetta dalla Regione Veneto per la realizzazione, il lancio e la gestione della piattaforma digitale prevista dalla legge regionale 10/2024 e finalizzata all’incontro e alla gestione di partnership tra enti locali e società benefit o imprese Environmental, social, governance (Esg) per la realizzazione di progetti ambientali, sociali, culturali o sportivi. "Grazie alla innovativa visione della Regione, alla tecnologia garantita da ChainOn e alla partecipazione attiva dei soggetti coinvolti - si riferisce da ChainOn - la piattaforma permetterà il dialogo tra realtà territoriali e imprese attente a temi Esg favorendo la transizione ad un’economia sostenibile e generando valore partecipato in modo trasparente, efficiente ed efficace".
"La Regione Veneto - si sottolinea - è la prima in Italia a dotarsi di una legge finalizzata a favorire lo sviluppo sostenibile attraverso la collaborazione tra pubblico e privato mediante uno strumento basato su tecnologie innovative, come quelle offerte da ChainOn, che permettono la collaborazione tra società benefit (che per statuto perseguono finalità a beneficio comune), imprese Esg (che redigono bilanci di sostenibilità o effettuano investimenti Esg) e promotori di progetti a beneficio comune (enti locali o partnership pubblico/privato) come, ad esempio, il disinquinamento di una cava dismessa oppure la costruzione di un centro per lo screening sanitario o, ancora, l’integrazione di persone con e senza disabilità attraverso lo sport o la cultura".
La piattaforma digitale della Regione, basata sulla tecnologia ChainOn appositamente customizzata, permetterà: l’iscrizione al registro regionale delle società benefit e al registro regionale delle imprese Esg; l’iscrizione, realizzata da enti locali e partnership enti locali/privati, al registro regionale dei progetti a beneficio comune; l’incontro disintermediato tra domanda e offerta per la creazione di partnership tra investitori (società benefit e imprese Esg) e promotori di progetti a beneficio comune con la sottoscrizione di accordi digitali su blockchain; la valutazione dell’impatto ambientale e sociale che ciascun progetto avrà realizzato.
La legge regionale 10/24 e la piattaforma digitale denominata Venexus – Veneto Beneficio Comune (www.venexus.it) sono state presentate da Regione Veneto e Anci Veneto lo scorso 30 settembre nel convegno “La sfida del futuro per i comuni e le imprese: i progetti a beneficio comune”.
“Crediamo che l’innovazione possa avere un impatto reale solo quando dialoga con il territorio - dichiara Federico Gaetano, co-founder e presidente di ChainOn – Siamo orgogliosi che ChainOn possa contribuire con la propria esperienza e tecnologia a un progetto così innovativo per il Veneto e per l’Italia. L’aggiudicazione di questa gara è il riconoscimento della solidità del nostro progetto e un passo importante verso la creazione di strumenti che favoriscono trasparenza, sostenibilità e collaborazione tra pubblico e privato”.
“Con il contratto con Regione Veneto, ChainOn compie un salto quantico sul piano tecnologico ma, soprattutto, sociale. La nostra piattaforma diventa strumento strategico anche per il settore pubblico confermando la vision che ha portato al lancio della Società, ampliando il business model e divenendo motore concreto di collaborazione tra pubblico e privato - aggiunge Giovanni Palazzi, co-founder e Ceo di ChainOn – Questa opportunità apre a nuovi orizzonti, permettendoci di mettere a frutto il nostro know-how per aiutare l’Italia ad affrontare le sfide dello sviluppo e del valore condiviso, dimostrando come l’innovazione possa produrre impatto reale su comunicazione, sostenibilità e made in Italy attraverso efficienza e benefici concreti per tutti gli stakeholder e gli shareholder. Nasce da questo l’interesse dei fondi di venture capital internazionali per il nostro aumento di capitale volto a sostenere gli ambiziosi piani di sviluppo sui mercati globali”.

(Adnkronos) - "Questo progetto, che è cresciuto negli anni, nasce dall’idea di applicare alle opere d’arte le tecnologie diagnostiche che normalmente vengono adottate per le persone. Questo approccio ha consentito di ottenere una serie di approfondimenti e di nuove conoscenze assolutamente non prevedibili”. Così Diana Bracco, presidente di Fondazione Bracco e del Gruppo Bracco, alla visita in anteprima dell'esposizione 'Art from Inside. Capolavori svelati tra arte e scienza', nata dal progetto multidisciplinare della Fondazione e prodotta con Palazzo Reale, in collaborazione con 24 Ore Cultura-Gruppo 24 Ore e promossa dal Comune di Milano-Cultura.
Aperta al pubblico dal 9 ottobre al 6 gennaio a Palazzo Reale, la mostra multimediale svela i diversi strati e le tecniche che compongono i capolavori pittorici dei grandi maestri del ‘400-‘700 grazie all’ausilio di tecnologie avanzate, come la Tac, i raggi x e la spettroscopia.
"La mostra è gratuita, aperta a tutti, soprattutto ai giovani, che spero vengano e tengano in considerazione che il lavoro dietro a questa mostra è un lavoro di collaborazione - aggiunge Bracco - Tutte le discipline coinvolte sono materie Stem, credo quindi che i giovani possano trovare qui degli spunti per il loro percorso futuro".

(Adnkronos) - "Questa è una mostra che definisco di educazione civica ed estetica, perché il visitatore apprende cosa c'è dietro un'opera, come lavora un artista, quale è stato il processo tecnico e creativo dell’opera, non solo il prodotto finale. Si scopre così cosa c'è dietro ad immagini famose del periodo che va dal ‘400 al ‘700, come quelle di Piero della Francesca e Caravaggio". A dirlo è Domenico Piraina, direttore di Palazzo Reale, alla vigilia dell’apertura al pubblico di 'Art from Inside. Capolavori svelati tra arte e scienza', l'esposizione multimediale visitabile dal 9 ottobre al 6 gennaio prossimo a Palazzo Reale. Promossa dal Comune di Milano e prodotta da Palazzo Reale e Fondazione Bracco, in collaborazione con 24 Ore Cultura-Gruppo 24 Ore, la mostra svela cosa si nasconde tra gli strati di pittura dei capolavori del ‘400-‘700 avvalendosi di tecnologie di imaging diagnostico.
"Dall’analisi delle opere d’arte è possibile avere molte notizie utili, ad esempio per quanto riguarda i colori che utilizzavano i grandi artisti. Si fa presto a dire blu - spiega Piraina - ma ci sono tantissimi tipi di blu, così come ci sono tantissimi tipi di rosso, e questa mostra li è andata a scoprire. Ecco perchè secondo me si tratta anche di educazione estetica".
"Oggi viviamo anche in un'epoca di smaterializzazione dell'immagine. Credo quindi che tornare invece alla concretezza dell'opera, alla sua fisicità, è molto importante- precisa ancora - Le opere d'arte sono degli oggetti concreti, non sono solamente delle immagini, hanno una loro storia. La mostra ci permette di entrare nella testa degli artisti, risalendo a dettagli ed informazioni riguardanti le dimensioni, la scelta dei colori e delle forme. Credo sia uno stimolo molto interessante per tutti i nostri visitatori - conclude il direttore di Palazzo Reale - La mostra è assolutamente gratuita, rivolta alle famiglie, agli studenti ma anche alle tante persone adulte che vogliono approfondire questi aspetti della storia dell'arte".
Leggi tutto: Mostre, Piraina (Palazzo Reale): "Art from Inside svela segreti capolavori '400 e '700"

(Adnkronos) - "'Art from Inside’ suscita grande interesse e curiosità. Abbiamo oltre 1500 studenti prenotati ancor prima dell'apertura". Così Tommaso Sacchi, assessore alla Cultura del Comune di Milano, alla visita in anteprima di 'Art from Inside. Capolavori svelati tra arte e scienza', l'esposizione multimediale che unisce arte e scienza svelando, grazie a tecnologie avanzate, i segreti nascosti dietro ai capolavori risalenti al periodo tra il ‘400 ed il ‘700.
Aperta al pubblico dal 9 ottobre al 6 gennaio a Palazzo Reale, la mostra è promossa dal Comune di Milano ed è prodotta da Palazzo Reale e Fondazione Bracco, in collaborazione con 24 Ore Cultura-Gruppo 24 Ore. "È una mostra che dà seguito alla storica collaborazione con Fondazione Bracco - aggiunge- Il visitatore potrà vedere cosa sta dietro l'opera d'arte grazie alla tecnologia diagnostica, che solitamente viene applicata all'uomo, attraverso stratigrafie, radiografie, tac".
"Si può risalire non solo alle datazioni ma soprattutto alle tecniche e alle sovrapposizioni di strati di pittura che, poi, hanno portato all’opera d'arte completa come la conosciamo - spiega Sacchi - Scoprire il processo che ha portato al completamento dell'opera interessa tanto quanto l'opera stessa. Questa esposizione ci permette di andare ad indagare su come e su cosa è stato fatto per arrivare ad ottenere i capolavori del passato".
Leggi tutto: Mostre, Sacchi: "Oltre 1500 studenti prenotati per 'Art from Inside"

(Adnkronos) - Il maglione indossato o la camicia preferita potrebbero essere 'sintomo' di intelligenza. Scegliere cosa indossare potrebbe non essere soltanto una questione di stile. Secondo alcuni psicologi, infatti, il guardaroba potrebbe rispecchiare il Qi di una persona. In un articolo del quotidiano spagnolo 'Abc', la psicologa Lara Ferreiro ha spiegato che ci sono tre colori tipicamente preferiti dalle persone più intelligenti.
I colori che le persone con un QI elevato sono solite indossare sono il blu, il nero e il bianco. "Il blu riflette stabilità, serenità e fiducia", spiega la dottoressa Ferreiro a 'Abc'.
Il secondo colore utilizzato dalle persone più intelligenti è il nero. Nonostante sia un colore associato al lutto o a sentimenti cupi nella nostra cultura, il nostro cervello non sempre lo percepisce in questo modo. Al contrario, il nero ha un lato piuttosto luminoso. Lara Ferreiro ha dichiarato ad 'Abc' che questo colore è simbolo di semplicità e l'ordine interiore. "Per molte persone, il nero rappresenta la forza, cioè la serietà", spiega nell'articolo.
Infine il bianco. Ferreiro sostiene anche che il bianco rappresenti la "pulizia". Poi l'esperta rivela che anche "le persone con disturbo ossessivo-compulsivo possono indossare frequentemente il bianco", dal momento che "è un colore che si macchia molto facilmente e bisogna sostituire il capo di abbigliamento con un altro". "Conoscevo un paziente che aveva 40 camicie bianche e 40 magliette e le cambiava continuamente", ha raccontato Ferreiro.
Uno studio, citato da 'Marca', spiega anche che il rosso e il giallo sono invece i colori preferiti dalle persone più impulsive. Riflettono una personalità più forte ed estroversa.

(Adnkronos) - Le rappresentanze sindacali del Teatro La Fenice di Venezia hanno proclamato uno sciopero per venerdì 17 ottobre, giorno della prima dell'opera Wozzeck di Alban Berg, per chiedere la revoca della nomina di Beatrice Venezi a direttore musicale stabile, incarico che la direttrice d'orchestra dovrebbe assumere dall'ottobre 2026.
La decisione è maturata al termine dell'incontro tenutosi oggi tra la rappresentanza sindacale unitaria degli orchestrali e delle maestranze del Teatro, le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e Fials, i vertici del teatro con il sovrintendente Nicola Colabianchi, alla presenza del sindaco Luigi Brugnaro, presidente del Consiglio di indirizzo della Fondazione lirico-sinfonico. Al centro del confronto, sollecitato dallo stesso Brugnaro nella speranza di trovare una mediazione, la controversa nomina della direttrice d'orchestra da parte di Colabianchi, che già nei giorni scorsi aveva sollevato critiche all'interno del personale artistico e tecnico della Fenice tanto da proclamare il 27 settembre lo stato di agitazione.
In apertura di riunione, la Rsu ha ribadito la posizione espressa nell'ultima assemblea generale dei lavoratori, spiega un comunicato sindacale, chiedendo formalmente la revoca dell'incarico conferito a Venezi. Il sindaco Brugnaro, pur confermando la nomina, ha proposto un "percorso conoscitivo" con il nuovo direttore musicale designato, con l'intento di avviare un dialogo costruttivo. Una proposta respinta al mittente da Rsu e sindacati, che hanno dichiarato "la propria disponibilità a intraprendere tale percorso solo a seguito della revoca preventiva della nomina del direttore musicale. Alla luce dello stallo, le rappresentanze sindacali hanno annunciato lo sciopero del 17 ottobre, che coinciderà con la serata inaugurale di Wozzeck. Per la stessa giornata, alle ore 18:00, è prevista "un'assemblea pubblica in luogo che sarà comunicato nei prossimi giorni, aperta anche ai colleghi delle altre istituzioni culturali che hanno espresso solidarietà al Teatro La Fenice e all'intera cittadinanza". (di Paolo Martini)
Leggi tutto: La Fenice, salta la Prima di Wozzeck: sciopero contro nomina Beatrice Venezi

(Adnkronos) - L'Associazione immunodeficienze primitive (Aip Aps), in concomitanza con la Settimana internazionale della consapevolezza sul plasma (Ipaw), accende i riflettori sulla necessità di interventi strutturati, a partire dalla prossima legge di Bilancio, per garantire disponibilità e appropriatezza di farmaci plasmaderivati, in particolare di immunoglobuline, prodotti salvavita per pazienti con immunodeficit.
Le preoccupazioni dei pazienti affetti da compromissioni congenite del sistema immunitario - riporta una nota - sono dovute, in particolare, all'attuale quadro internazionale che vede da un lato la Commissione europea riconoscere - tramite il Critical medicine act e la Union list of critical medicines - i farmaci plasmaderivati (immunoglobuline umane e albumina) come medicinali 'critici' o potenzialmente tali in termini di approvvigionamento e disponibilità, e dall'altro le recenti politiche fiscali e i dazi applicati dagli Stati Uniti al settore farmaceutico che rischiano di compromettere oltre il 30% delle forniture destinate al mercato nazionale. In Italia, nonostante una raccolta record di plasma nel 2024 che ha raggiunto i 900mila chilogrammi e per cui è doveroso ringraziare i donatori per la loro generosità, la copertura di prodotti plasmaderivati si assesta al 70% del fabbisogno. La programmazione per il 2025 vede valori in linea con il 2024, ben lontani da una possibile autosufficienza che garantirebbe una sostanziale indipendenza da approvvigionamenti dall'estero.
In questo quadro, l'Associazione Aip Aps invita la politica e la tecnica a mettere in atto azioni tempestive, a partire dalla prossima legge di Bilancio, su 4 punti:
1) Programmazione. C'è la necessità di una programmazione più tempestiva, che approvi le relative linee di indirizzo in tempi congrui e che ragioni su orizzonti pluriennali, con una continua tensione all'autosufficienza, con relativo incremento della raccolta domestica, anche tramite compagne di comunicazione mirate che vedano il coinvolgimento delle associazioni di riceventi e di donatori, in una continua determinazione e revisione dei fabbisogni reali di plasmaderivati, in particolare di immunoglobuline. Auspichiamo un corretto bilanciamento tra 'conto lavorazione' e acquisito 'a mercato' (oggi in rapporto circa 70/30), per permettere la completa copertura delle necessità di prodotto da parte dei pazienti anche in casi di carenza non prevedibili, e una maggiore sostenibilità del sistema, evitando e/o rimuovendo ostacoli amministrativi e fiscali che oggi condizionano la competitività dell'Italia nel contesto globale. E' necessario individuare forme e dinamiche di 'solidarietà' e scambio interregionale che permettano di unire l'Italia e di non creare situazioni disomogenee.
2) Disponibilità. E' fondamentale garantire le migliori alternative terapeutiche, ampliando il più possibile il mix di prodotti accessibili, in maniera omogenea sul territorio nazionale, per permettere a tutti la migliore cura possibile. Risulta necessario, anche tramite accordi nazionali di sistema, garantire un accesso tempestivo ai farmaci plasmaderivati in maniera rapida, anche tramite early access; 3) Appropriatezza. E' importate fornire in maniera appropriata i farmaci, innanzitutto a coloro che non hanno alternativa terapeutica, nelle formulazioni e nelle quantità corrette, rivedendo le linee guida cliniche, con la collaborazione dei medici specialisti di ambito, adeguandole alle ultime evidenze scientifiche, anche in incremento di somministrazione; 4) Innovazione e attrattività. Occorre favorire logiche e dinamiche che incentivino la ricerca clinica e industriale per far sì che il sistema Italia rimanga attrattivo e competitivo su scala internazionale e continui a svolgere un ruolo di player primario sia valorizzando le competenze dei clinici, ed evitare la dispersione delle competenze generate, sia dal punto di vista industriale, tutelando l'Italia come primario mercato europeo.
"E' tempo di agire - avverte Alessandro Segato, presidente di Aip Aps - e rispondere rassicurando i nostri pazienti con iniziative puntuali che diano equilibrio nel breve e nel medio-lungo periodo al sistema. E' importante investire, anche in logica di prevenzione, sui nostri pazienti fragili per dare piena attuazione ai principi costituzionali di solidarietà e tutela della salute".
Leggi tutto: Manovra, Associazione immunodeficienze primitive: "Agire su plasmaderivati"
(Adnkronos) - E' una patologia che molti uomini affrontano in silenzio e con imbarazzo, spesso senza sapere di cosa si tratti: la malattia di La Peyronie, ben nota agli specialisti, ma ancora poco conosciuta ai più. Caratterizzata dalla presenza di placche è una condizione cronica che può causare dolore, incurvamento del pene e disfunzione erettile. "L'eziologia di questa malattia rimane ad oggi ancora incerta, anche se diverse ipotesi ne suggeriscono un'origine autoimmune, in cui il sistema immunitario stesso innesca il processo patologico. Tuttavia, in alcuni casi può insorgere anche in assenza di predisposizioni evidenti - afferma Luca Boeri, urologo e andrologo della Fondazione Irccs Ca' Granda ospedale Maggiore Policlinico di Milano - La reale prevalenza nel nostro Paese non è nota, poiché la comunicazione su questo tipo di disturbi è ancora condizionata da forti tabù socioculturali. Gli uomini che ne soffrono, infatti, incontrano spesso difficoltà nel parlarne con lo specialista, minimizzano i sintomi o forniscono informazioni incomplete, ostacolando così una valutazione clinica corretta".
Secondo la letteratura internazionale - riporta una nota - la prevalenza della malattia varia tra lo 0,7% e l'11% della popolazione maschile adulta, con un picco nella fascia 50-60 anni. Il dato nazionale non è dissimile: in Italia uno studio multicentrico ha stimato una diffusione del 7,1% negli uomini 50-70enni. La malattia può manifestarsi anche in pazienti più giovani, sotto i 40 anni, con una prevalenza riportata tra l'1,5% e il 16,9% perché molti pazienti, per imbarazzo o stigma culturale, tendono a evitare il confronto con il medico. Oggi, per la prima volta, è disponibile in Italia un trattamento a base di acido ialuronico per la fase acuta della patologia, che segna un importante passo avanti nella gestione clinica di questa condizione. "Questo nuovo trattamento consiste in un'iniezione di acido ialuronico ultrapuro che favorisce la corretta guarigione dei tessuti - illustra Andrea Salonia, professore ordinario di Urologia dell'università Vita-Salute San Raffaele, Irccs ospedale San Raffaele di Milano - Poter intervenire nella fase acuta significa non solo alleviare i sintomi, ma anche limitare la progressione della malattia e limitare l'efficacia di eventuali procedure successive, come i trattamenti di stretching o di rettilineizzazione del pene".
Ancora oggi, l'imbarazzo associato alla malattia di La Peyronie rappresenta uno degli ostacoli più significativi al raggiungimento di un percorso diagnostico adeguato, evidenziano gli esperti. E' quindi fondamentale adottare un approccio multidisciplinare che affronti in modo integrato tutti gli aspetti legati alla gestione della patologia. "In questo senso il medico di famiglia, grazie al suo rapporto fiduciario, gioca un ruolo fondamentale nell'aiutare il paziente a superare queste 'barriere'. Rappresenta infatti il primo interlocutore a cui rivolgersi per raccogliere un'anamnesi accurata, e con cui instaurare un dialogo confidenziale che consenta al paziente di abbattere i tabù e al medico di orientarlo verso lo specialista di riferimento - sottolinea Gianmarco Rea, medico di medicina generale e segretario Simg Lazio - Tuttavia, al momento della diagnosi, tra i mmg permane ancora un limite di carattere formativo nel riconoscimento della patologia. Si tratta infatti di una condizione storicamente poco trattata in ambito accademico, dove l'attenzione si è concentrata soprattutto su altre patologie urologiche più frequenti. Per questo è importante mettere a disposizione dei medici di medicina generale strumenti formativi e diagnostici che garantiscano una presa in carico appropriata del paziente affetto da malattia di La Peyronie".
Per assicurare un percorso di cura completo ed efficace, è fondamentale non trascurare anche le conseguenze psicologiche che la malattia comporta. Ansia, vergogna e senso di inadeguatezza possono alimentare il timore del giudizio sociale e indurre alcuni pazienti a evitare i rapporti, fino a isolarsi, riferiscono gli specialisti. "L'intervento dello psicologo assume un'importanza cruciale nella gestione della malattia andando ad agire su più dimensioni: rafforzare l'autostima, ristrutturare le credenze legate alla sessualità e gestire l'ansia da prestazione - rimarca Sabina Fasoli, psicoterapeuta, sessuologa clinica e consulente di coppia - E' importante, infatti, aiutare il paziente a comprendere che il proprio valore personale e relazionale non coincide solo con la performance sessuale. Le strategie terapeutiche nella gestione di patologie come la malattia di La Peyronie mirano a un vero e proprio 'reset mentale', riducendo confronti disfunzionali e promuovendo la cura della persona a 360° attraverso uno stile di vita sano, attività fisica e attenzione al benessere generale per prevenire isolamento e depressione. Il supporto psicologico ha un ruolo centrale nel ricostruire la fiducia in se stessi, ma deve integrarsi con quello medico per garantire un percorso di cura completo ed efficace".
Ibsa - si legge nella nota - conferma il proprio impegno nell'area dell'uro-ginecologia, continuando a investire nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni innovative a base di acido ialuronico. "Si tratta di un'area terapeutica molto importante e il costante confronto con la comunità scientifica ci ha permesso di individuare le reali esigenze dei pazienti - dichiara Andrea Giori, Head of Preclinical & Clinical Research Ibsa - Per Ibsa questo è sicuramente un importante punto di partenza: la sinergia tra competenze consolidate, innovazione tecnologica e dialogo con la comunità scientifica ha consentito l'utilizzo dell’acido ialuronico anche in questa patologia".
Leggi tutto: Malattia di La Peyronie, in Italia trattamento a base acido ialuronico in fase acuta

(Adnkronos) - Una nuova intesa rafforza la rete di assistenza sanitaria per i militari della Guardia di Finanza e i loro familiari nel Lazio. Questa mattina, presso la caserma “M.A.V.M. Ten. Arcioni” di via Nomentana a Roma, il Comando regionale Lazio della Guardia di Finanza e la Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico hanno sottoscritto una convenzione che facilita l’accesso a visite, diagnostica e check-up dedicati, con tariffe agevolate, per il personale in servizio e in congedo e per i parenti entro il primo grado. L’accordo è valido fino alla fine del 2026.
A firmare l’intesa sono stati il comandante regionale Lazio, generale di divisione Mariano La Malfa, e l’amministratore delegato e direttore generale del Policlinico, Paolo Sormani. Presenti, tra gli altri, per la Guardia di Finanza il capo di stato maggiore colonnello Andrea Tesi e il capo ufficio sanitario tenente colonnello Valentina Gulotta; per il Policlinico Campus Bio-Medico il direttore sanitario Antonella Venditti e il direttore customer management e privati Michele Urbano.
Cosa prevede la convenzione
L’accordo introduce un pacchetto di agevolazioni economiche e organizzative su numerosi servizi sanitari e diagnostici, comprese le prestazioni di odontoiatria e programmi di prevenzione strutturati come i check-up completi per uomo e donna. L’obiettivo è offrire percorsi di cura dedicati e continui, con particolare attenzione alla prevenzione, per rispondere in modo concreto ai bisogni di salute di militari e familiari.
Le dichiarazioni
“La firma di questa convenzione s’inquadra nella policy perseguita dal Corpo di accrescere il network dell’assistenza a beneficio dei militari, network composto anche da strutture sanitarie pubbliche e private, presenti sul territorio e a loro supporto”, ha dichiarato il generale di divisione Mariano La Malfa, aggiungendo: “Poter contare su una struttura di riferimento come il Policlinico Universitario Campus Bio-Medico, centro riconosciuto a livello nazionale e anche internazionale, è per noi motivo di orgoglio e rappresenta una garanzia di assoluta affidabilità nell’assistenza”.
“Questo accordo rappresenta un passo importante per facilitare l’accesso ai nostri servizi da parte dei militari della Guardia di Finanza e dei loro familiari”, ha sottolineato Paolo Sormani. “Mettere a disposizione percorsi dedicati significa anche assicurare maggiore continuità nell’assistenza, nel segno della prossimità e dell’attenzione alla persona che da sempre contraddistinguono il nostro Policlinico”.
.

(Adnkronos) - “Il primo semestre del 2025 vede un mercato immobiliare che continua a lanciare segnali positivi pur in un contesto geopolitico incerto. La crescita dei canoni di locazione in questi ultimi anni e i ribassi dei tassi di interesse che hanno reso il credito più accessibile hanno dato una spinta all’acquisto della casa. Vi è ancora una carenza di offerta sul mercato, soprattutto di immobili di qualità e un leggero ridimensionamento degli acquisti per investimento". A dirlo Fabiana Megliola, responsabile Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa, in occasione della conferenza stampa del Gruppo Tecnocasa tenutasi a Milano l’8 ottobre 2025.
"In aumento - osserva - in seguito anche all’attuale situazione geopolitica, gli stranieri che acquistano nel nostro Paese ritenendolo un approdo più sicuro per i propri risparmi”. Nel primo semestre del 2025 le compravendite residenziali in Italia sono state 373.395 con un aumento del 9,5% rispetto allo stesso semestre del 2024. Le grandi città chiudono con un aumento dei prezzi del 2,2%, unica eccezione Genova che registra un calo dei valori dello 0,5%. Bari mette a segno il risultato migliore (+6,7%).
Milano registra un +1,4%, la Capitale chiude con +2,0%. I capoluoghi di provincia segnano un aumento dei prezzi del 2%, l’hinterland delle grandi città del +1,9%. Tra le province delle metropoli si segnala l’aumento dei prezzi più spiccato delle province di Bari (+4,3%), di Firenze (+2,8%) e di Milano (+2,5%).
Valori in ascesa anche per le abitazioni di nuova costruzione che chiudono con un aumento dei prezzi del 2,3%. I tempi di vendita nelle grandi città a Giugno 2025 sono di 107 giorni, un dato non lontano da quello di un anno fa (105 giorni). La domanda nelle grandi città a giugno 2025 è concentrata prevalentemente sul trilocale che raccoglie il 40,6% delle richieste. A seguire il bilocale con il 25,2% e il quattro locali con il 22,5%. A Milano il bilocale si conferma la tipologia più ricercata (45,4%). Il quattro locali prevale in modo importante a Genova (43,9%).
L’analisi della disponibilità di spesa nelle grandi città appare maggiormente concentrata nella fascia di spesa più bassa, quella fino a 119 mila euro (23,6%).
“Sul fronte delle locazioni - prosegue Megliola - nei primi sei mesi del 2025 crescono nelle grandi città i canoni di locazione: +3,1% per i monolocali, +2,9% per i bilocali e + 3,2% per i trilocali. Si evidenzia, rispetto al semestre precedente, un rallentamento della crescita che è stata sempre molto sostenuta negli ultimi anni. E a Milano, per la prima volta dopo la pandemia, i canoni di locazione non sono aumentati perché hanno raggiunto livelli difficilmente sostenibili. Tra le grandi città Genova e Torino hanno messo a segno l’aumento dei canoni più significativo. In questo semestre registriamo un lieve aumento dei contratti stipulati a studenti universitari e una crescente preferenza per i contratti transitori. I rendimenti annui da locazione di un bilocale sono saliti al 5,8% annuo lordo. Per il 2025 le prospettive dell’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa sono orientate su una crescita delle compravendite, che dovrebbero chiudere intorno a 750 mila, e dei prezzi (tra +3% e +5%)”.
“La sinergia rappresenta da sempre uno dei pilastri portanti della nostra politica aziendale e del nostro modello organizzativo, concretizzandosi nella profonda interazione tra comparto immobiliare e settore creditizio del Gruppo Tecnocasa”. A dirlo Anna Pasquali, consigliere delegato Tecnocasa holding spa. “Sulla base di questa impostazione - ha specificato Anna Pasquali - il modello che da sempre perseguiamo è quello di sviluppare una rete di agenzie immobiliari affiancata da una rete di agenzie di mediazione creditizia specializzata in mutui, prestiti e prodotti assicurativi, creando un sistema integrato e sinergico di servizi immobiliari e creditizi. E’ costante il nostro investimento in risorse, strumenti e tecnologie affinché questa sinergia possa funzionare al meglio e apporti benefici al cliente finale e all’intero settore del real estate”.
“Prosegue pertanto - spiega - la politica di sviluppo delle nostre reti, per essere sempre più vicini ai clienti. A livello internazionale abbiamo superato le 4.200 agenzie nel mondo, con una crescita del 4% rispetto a fine 2024. A livello italiano per il settore immobiliare contiamo 2.658 agenzie affiliate (Tecnocasa e Tecnorete) sul territorio, mentre per il settore creditizio, presidiato con i marchi Kìron ed Epicas, sono attive 253 agenzie. Lato collaboratori, nel 2025 sono oltre 17.000 le persone che fanno parte del nostro Gruppo nei 9 Paesi in cui siamo presenti (Italia, Spagna, Francia, Ungheria, Germania, Polonia, Tunisia, Messico, Thailandia)”.
Analizzando il profilo socio-demografico di coloro che acquistano e affittano casa, emergono dati interessanti e nuove tendenze. "In Italia - afferma Piero Terranova, analista Ufficio studi Gruppo Tecnocasa - la maggior parte delle compravendite riguarda l’abitazione principale, che compongono oltre il 75% delle transazioni. Nel primo semestre del 2025 si registra un arretramento della componente investimento, che scende al 18% dopo i livelli record toccati nel 2023 e nel 2024 quando si sfiorava il 20%. Il segmento della casa vacanza si attesta al 6,6%, evidenziando a partire dal 2023 un costante, seppur contenuto, ridimensionamento. A Milano la percentuale di acquisti per investimento si attesta al 30%, stessa quota registrata anche nel 2024".
"A livello nazionale - osserva - la tipologia più scambiata rimane il trilocale (34%), seguito dalle soluzioni indipendenti e semindipendenti (21%). Da segnalare anche nel 2025 una leggera crescita della quota di acquisto dei quattro locali. Cresce la sensibilità verso l’efficienza energetica. Scende invece l’età media degli acquirenti in Italia e si attesta a 43,1 anni, segnalando una maggiore presenza di giovani sul mercato. Da segnalare l’aumento della percentuale dei single, che a livello Italia nel 2025 salgono al 33%, tornando così a guadagnare quota rispetto al 2024".
"Prosegue la tendenza dei residenti delle grandi città - dice - ad acquistare casa in provincia o comunque fuori città. Nel 2025 il 38,5% di chi vive nelle grandi città ha comprato l’abitazione principale fuori dal comune di residenza, quota più alta registrata a partire dal 2019. A Milano questa percentuale è ancora più elevata: il 57,6% ha scelto di acquistare altrove la propria abitazione. Spostandoci sulle locazioni, in Italia famiglie, coppie e single rappresentano quasi il 70% delle stipule. I lavoratori trasfertisti compongono il 26% e gli studenti il 5%. A Milano il quadro è diverso: il 39% dei contratti riguarda lavoratori trasfertisti, gli studenti raggiungono il 15%, mentre gli affitti per scelta abitativa salgono al 46%. Si consolida la crescita dei contratti a carattere transitorio, che nel 2025 sfiorano il 29% del totale".
"Per quanto riguarda il settore creditizio, anche il primo semestre del 2025 ha confermato una solida crescita del mercato dei mutui in Italia. Il settore ha beneficiato di un contesto macroeconomico più favorevole, caratterizzato da una crescita contenuta ma stabile, da un mercato del lavoro in espansione e da una graduale attenuazione delle pressioni inflazionistiche". A dirlo Oscar Cosentini, presidente Kìron Partner spa.
"Le famiglie italiane - spiega - hanno ricevuto finanziamenti per l’acquisto dell’abitazione per 14.787 milioni di euro nel secondo trimestre 2025. Rispetto allo stesso trimestre del 2024 si dà evidenza di un aumento delle erogazioni pari al +31,4%. In crescita le operazioni a supporto degli acquisti immobiliari (+21,3%) e quelle legate a surroga e sostituzione (+66,6%). Nel secondo trimestre 2025 si è registrato anche un aumento delle consistenze (+1,15%) che si attestano a 387.873 milioni di euro. Prendendo in considerazione i tassi di interesse, secondo i dati forniti da Banca d’Italia, l’ultima rilevazione di luglio 2025 ha segnato un tasso medio in contrazione pari a 3,61%. In base ai dati interni elaborati dagli esperti Kìron, la scelta del tasso fisso resta ancora la strada più praticata. Coloro che continuano a optare per un prodotto fisso rappresentano una quota di 94 soggetti su 100. A livello nazionale la durata media del mutuo, sempre in base alle rilevazioni interne di Kìron, passa da 26,6 del 2024 a 26,8 anni. L’importo medio di mutuo erogato sul territorio nazionale si attesta a 127.234 euro, in aumento rispetto al 2024. L’età media di chi ha sottoscritto un mutuo nella prima parte del 2025 è di 38,9 anni (nel 2024 era di 40 anni) con una concentrazione nella fascia 18-34 del 39,4% in aumento rispetto al 33,5% del 2024. L’acquisto della prima casa è la motivazione principale per la quale si sottoscrive un mutuo e rappresenta il 91,1% del totale delle richieste (nel 2024 era del 93,1%), la seconda casa diminuisce leggermente a 1,9% rispetto al 2,1% del 2024, in aumento, invece, sostituzione e surroga salgono al 5,4% rispetto al 3,1% dell’anno precedente”.
“In un quadro complesso caratterizzato da tensioni geopolitiche - conclude Cosentini - i tassi di interesse sui mutui stanno proseguendo lungo un percorso di graduale riduzione, seppur con un ritmo più moderato rispetto all’anno precedente. Le politiche creditizie degli istituti bancari si mantengono prudenti ma inclusive, con un’attenzione crescente alle esigenze delle giovani famiglie e dei first-time buyers, anche grazie a strumenti agevolativi nazionali e regionali. Nel complesso, le prospettive per la chiusura del 2025 restano positive”.
Leggi tutto: Mercato immobiliare in crescita nonostante il contesto geopolitico incerto


(Adnkronos) - Aveva giurato fedeltà allo Stato Islamico (Isis) Jihad al-Shamie, il 35enne di origine siriana che il 2 ottobre ha sferrato un attacco terroristico fuori da una sinagoga a Manchester. Lo ha reso noto un portavoce della polizia antiterrorismo nel nord-ovest dell'Inghilterra. "Nelle fasi iniziali dell'attacco all'esterno della sinagoga della congregazione ebraica di Heaton Park, l'aggressore ha chiamato la polizia dichiarando di giurare fedeltà al cosiddetto Stato islamico", ha affermato il portavoce della polizia antiterrorismo.
L'aggressore è stato ucciso a colpi d'arma da fuoco dalla polizia intervenuta entro sette minuti dalla chiamata di emergenza. Oltre a lui hanno perso la vita Melvin Cravitz, 66 anni, e Adrian Daulby, 53 anni. Quest'ultimo è stato ucciso da un proiettile vagante della polizia.
Leggi tutto: Attacco a Manchester, polizia: "Attentatore aveva giurato fedeltà all'Isis"

(Adnkronos) - Jasmine Paolini vola agli ottavi di finale del Wta 1000 di Wuhan grazie all'arma segreta... Sara Errani. Oggi, mercoledì 8 ottobre, la tennista azzurra ha battuto la cinese 'padrona di casa' Yue Yuan, numero 109 del mondo, in tre set, rimontando con il punteggio di 3-6, 6-4, 6-3. Dopo un primo parziale negativo, Paolini si è riuscita a risollevare tornando sul suo livello di tennis nel secondo, ricevendo i preziosi consigli della compagna di doppio.
Presente, come sempre ormai, nell'angolo dell'azzurra, Sara Errani si è rivolta a Paolini, tra secondo e terzo set, dicendole: "Se le dai un po' fastidio, può fare doppio fallo, sennò è sempre serena. Ti ha fatto un ace sul dritto, sennò è andata sempre sul rovescio, mettile un po' di pressione lì. Se decidi di andare avanti, vai avanti, decisa e ci vai dentro".
"E poi brava, c'è da stare lì, è stata dura ma brava, forza. Intensità alta come hai fatto negli ultimi due game", ha detto Errani, catturata dalle telecamere, "il servizio al corpo a me piace molto, però varialo, vedi tu: fai quello che ti senti, però sii ordinata. Prenditi i tuoi tempi, forza".
Leggi tutto: Errani 'allenatrice' di Paolini a Wuhan: "Dalle fastidio, ma varia il servizio"
Leggi Tutte le Notizie di oggi in Sardegna
Sarda News - Notizie in Sardegna
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Per proporre i tuoi feed o un contenuto originale, scrivici a info@sardanews.it
Per tutti gli aggiornamenti seguici su TELEGRAM
o su Facebook https://www.facebook.com/sardanotizie