
(Adnkronos) - "La stagione è iniziata interrompendo il trend di crescita degli ultimi anni, nel senso che almeno nella prima parte c'è stato un rallentamento nelle presenze sull'Isola, un po' perché Pasqua è stata più avanti nel calendario, un po' per il meteo, e anche perchè l'anno scorso il G7 e una grossa produzione cinematografica hanno un po' 'falsato' i risultati. Quest'anno tra giugno e luglio ci sono stati dei piccoli rallentamenti rispetto all'anno scorso, ma poi comunque i tassi di occupazione delle strutture ricettive sono ancora più che buoni". Così, con Adnkronos/Labitalia, Lorenzo Coppola, presidente di Federalberghi Capri, sull'andamento della stagione turistica nell'Isola.
Secondo Coppola "contrariamente al passato, quando ci sono stati dei cali, non ho visto altre destinazioni o comunque destinazioni concorrenti, che magari hanno beneficiato di questo calo di Capri. Questo mi lascia pensare che a impattare sull'andamento del turismo nella nostra Isola è stata la situazione internazionale, con più fronti di incertezza aperti, dalle guerre ai dazi", aggiunge.
E Coppola sottolinea come "negli ultimi anni sull'Isola è cresciuto molto il turismo internazionale anche nel mese di agosto, che normalmente era quasi esclusiva degli italiani. Forse perché è un po' cambiato il concetto di vacanze: non è più villeggiatura ma è esperienza, si tende a fare meno giorni più volte l'anno o più volte durante l'estate piuttosto che stare un mese in una sola località. Questo ha fatto sì che il numero di turisti stranieri crescesse rispetto a quelli italiani. A Capri l'anno scorso c'è stato un boom di sudamericani, quest'anno tante persone dagli Stati Uniti, dalla Francia. Devo dire che non è possibile identificare una nazionalità prevalente ma c'è un respiro di turismo internazionale".
E sulla durata media di permanenza dei turisti sull'Isola Coppola fa un distinguo. "Se io devo ragionare -spiega- sull'intero numero di visitatori dell'isola di Capri, devo registrare un grosso numero di turisti giornalieri. Non che non mi facciano piacere, ma credo che non sia possibile esprimere le bellezze e il potenziale turistico dell'isola con una visita di poche ore. Pertanto io lavorerei dal punto di vista comunicativo su una proposta di visita a Capri che si prolunghi con il pernottamento. Se invece dovessimo analizzare il numero di turisti stanziali, posso dire che il soggiorno medio è circa due notti e mezzo".
E sull'andamento del fatturato per le strutture alberghiere sull'Isola Coppola specifica: "Rispetto all'anno scorso ci potrebbe essere un meno 10% di fatturato, però ripeto dobbiamo considerare che l'anno scorso, nel mese di marzo, il 30% degli alberghi era aperto per il G7 e abbiamo avuto una produzione cinematografica che ha bloccato un buon 40% di alloggi sull'Isola. Chiaramente questo è un dato che gira sul fatturato. Se dovessi fare soltanto un riferimento per la stagione estiva, cioè giugno, luglio, agosto possiamo dire che registriamo un leggerissimo calo", aggiunge.
Per il presidente degli albergatori le mosse per il futuro dell'Isola sono chiare. "Sicuramente il nostro impegno, collaborando molto con le altre associazioni e con le amministrazioni, è quello di lavorare molto sulla comunicazione, per rendere più noti i percorsi turistici di Capri. A noi va bene, fa piacere, l'idea che Capri venga vista come una destinazione di lusso, però ci teniamo a non far sì che venga vista solo così, altrimenti rischiamo di diventare una destinazione di lusso mordi e fuggi, che sono un po' i due opposti. Il nostro obiettivo è invece pubblicizzare e promuovere il patrimonio artistico e culturale dell'Isola".
Secondo Coppola infatti "il turismo culturale tra l'altro è utile anche quando si parla di destagionalizzazione, che è il migliore antidoto, attualmente all'over tourism, cioè pensare di allungare il periodo di attività sicuramente serve a deconcentrare e decongestionare i periodi più affollati".
E dall'altra parte, secondo il presidente di Federalberghi Capri, "per quanto riguarda invece i servizi è chiaro che dobbiamo capire come agire sul grosso problema della viabilità. Sappiamo che una migliore mobilità aumenta la probabilità che un turista che non deve perdere tempo nelle file sicuramente avrà un ricordo migliore della sua vacanza, oltre che una qualità dei servizi nettamente migliorata", conclude.
Leggi tutto: Turismo, Coppola (Federalberghi Capri): "Stagione buona, ma leggero calo su 2024"

(Adnkronos) - Jerome Powell 'tende la mano' a Donald Trump e apre a un possibile taglio dei tassi d'interesse, che nelle settimane scorse erano stati terreno di scontro proprio con il presidente degli Stati Uniti. "I rischi al ribasso per l'occupazione sono in aumento", ha detto infatti il presidente della Federal Reserve in conferenza stampa dal simposio di Jackson Hole, "sebbene il mercato del lavoro sembri essere in equilibrio, si tratta di un equilibrio curioso, risultato di un marcato rallentamento sia dell'offerta che della domanda di lavoratori".
Sull'inflazione, sopra il target del 2%, ci sono"rischi al rialzo", ha detto ancora il capo della banca centrale Usa, osservando che “gli effetti dei dazi sui prezzi al consumo sono ora chiaramente visibili” e dovrebbero accumularsi nei prossimi mesi. Inoltre, afferma, "vi è una forte incertezza sui tempi e sull'entità degli effetti" dei dazi. “Non permetteremo - dice ancora - che un aumento una tantum del livello dei prezzi diventi un fenomeno continuativo”.
"La politica in territorio restrittivo, le prospettive di base e il cambio nella bilancia dei rischi potrebbero giustificare un adeguamento della nostra posizione", ha spiegato, aprendo all'ipotesi di un allentamento monetario. "Il nostro tasso di riferimento è ora 100 punti base, più vicino alla neutralità rispetto a un anno fa - osserva - e la stabilità del tasso di disoccupazione e di altri indicatori del mercato del lavoro ci consentono di procedere con cautela nel valutare eventuali modifiche al nostro orientamento di politica monetaria".
Sul fronte dell'inflazione la situazione è comunque "sfidante": in materia di politica monetaria "procederemo con attenzione", e ogni decisione si baserà "sulla valutazione dei dati". "Non deraglieremo rispetto al nostro approccio".
Intanto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato che ''se non si dimette licenzierò'' Lisa Cook, membro del Consiglio dei governatori della Federal Reserve (Fed). ''Quello che ha fatto è sbagliato'', ha aggiunto Trump parlando con i giornalisti a Washington. Il presidente americano aveva in precedenza criticato Cook e chiesto le sue dimissioni in un post su Truth per presunta frode. Cook è stata nominata al suo attuale incarico nel gennaio del 2022 dall'ex presidente americano Joe Biden.
Leggi tutto: Usa, Powell apre a taglio tassi d'interesse: "Effetto dei dazi ora è visibile"

(Adnkronos) - "Il dazio 15% è tanto, però se consideriamo che comunque una bottiglia di prosecco va allo scaffale negli Usa sui 15 dollari non credo che gli americani siano disposti a rinunciare al prosecco per pochi dollari in più. Quello che ha fatto più male in questi mesi è stata l'incertezza". Così, con Adnkronos/Labitalia, Giovanni Martellozzo, chief financial officer di Bellussi, tra le aziende che rappresentano l'eccellenza dei prosecchi e spumanti italiani, oltre che produttori di Brunello di Montalcino con Belpoggio, commenta il no all'esenzione di vini e superalcolici Ue dai dazi al 15% sul mercato Usa.
E Martellozzo, che insieme alle sorelle rappresenta la quarta generazione di imprenditori vitivinicoli che producono prosecco e anche Brunello di Montalcino con l'altra azienda di famiglia Belpoggio, ricorda che i dazi hanno scatenato "terrore" per mesi sui mercati. "Bellussi è un'azienda per lo più 'domestica' -sottolinea- il 65-70% del fatturato è in Italia, il 30% invece all'estero. E il primo mercato per noi fuori dall'Italia sono gli Stati Uniti. Bellussi, che fa anche da hub logistico per Belpoggio, produce prosecco e spumanti, mentre con Belpoggio a Montalcino facciamo il Brunello", ribadisce.
I numeri delle realtà produttive del Gruppo sono rilevanti. "Con Bellussi produciamo 2 milioni di bottiglie in totale, e prevalentemente il nostro primo prodotto è il Prosecco Docg di Valdobbiadene. Poi facciamo anche altri spumanti, per un catalogo di 25 prodotti. Il Brunello invece è una realtà a sè stante, è un'azienda piccolina, 5 ettari e facciamo sulle 30 mila bottiglie in totale. Ma è solitamente un ottimo biglietto da visita all'estero. Noi infatti molto spesso entriamo nei mercati con il Brunello e poi magari dopo, quando conquistiamo il cliente, l'importatore, gli diamo anche il prosecco", spiega.
I viticoltori italiani hanno sperato fino alla fine in un'esenzione. "Naturalmente abbiamo sperato che ci fosse un'esenzione per il vino ma almeno ora abbiamo finalmente una certezza e sulla base di questa si può impostare una strategia tra noi produttori, l'importatore e il rivenditore finale e si va avanti. Invece finora l'incertezza ha portato solo danni", sottolinea.
Secondo Martellozzo "i dazi hanno creato 'terrore' non solo nei rapporti economici con gli Stati Uniti ma anche sugli altri mercati, 'rompendo' gli equilibri dei tassi di cambio. Ad esempio il dollaro australiano ha perso sull'euro quindi l'importatore australiano ci ha detto 'aspettiamo un attimo a ordinare perché ci rimettiamo' perché il dollaro australiano è sceso e quindi avrebbe dovuto pagare di più. Ed è un po' il clima in giro per i mercati in tutto il mondo", sottolinea.
E per il vino non è un periodo semplice. "Il mercato del vino in questo momento sta affrontando un periodo di crisi, perché i consumi sono diminuiti per il cambiamento dello stile di vita. I giovani sempre più non bevono e non apprezzano il vino. Basti pensare che abbiamo in giacenza in totale in tutta Italia qualcosa come un'intera vendemmia di vino. E quindi a mio parere il Governo e l'Unione Europea dovrebbero cercare di promuovere la cultura del consumo del vino, non demonizzarla. Invece si sta portando avanti un po' il concetto che il vino fa male e questa tendenza ha messo in crisi il settore", conclude Martellozzo.

(Adnkronos) - Scoppia il caso Lorenzo Pellegrini alla Roma. Il centrocampista e capitano giallosso è sempre più lontano dalla Capitale, dopo che si sono fermate le trattative per il rinnovo di contratto con il club, in scadenza 2026. A parlarne oggi, venerdì 22 agosto, è stato proprio Gian Piero Gasperini, neo tecnico della Roma, che ha gettato ulteriori ombre sul futuro giallorosso di Pellegrini: "Mi sembra che Pellegrini sia vicino al recupero. Io sono arrivato che lui era infortunato e quindi non ha mai potuto allenarsi con la squadra. Non so perché di Pellegrini lo chiedete a me e non alla società".
"La sua situazione è chiara: è evidente che la società non ha intenzione di allungargli il contratto, lui ha bisogno di giocare per ambire alla Nazionale e ai suoi obiettivi. Se lui trova una situazione adeguata ed è contento di andar via, anche la società è contenta", ha spiegato Gasperini nella conferenza stampa alla vigilia del match con il Bologna.
Per Pellegrini, al momento, dopo diversi ma timidi sondaggi da parte di alcuni club italiani, si sono aperte diverse piste di mercato all'estero. In Inghilterra, in particolare, sarebbe forte l'interesse del West Ham, pronto a offrire circa 10 milioni per provare a portare il centrocampista a Londra. Pellegrini è reduce da una stagione deludente, con tanti infortuni, ed è in cerca di rilancio, con la Premier League che potrebbe offrirgli l'opportunità di guadagnarsi la chiamata del ct dell'Italia Gattuso in vista delle qualificazioni ai Mondiali 2026.
Leggi tutto: Roma, scoppia il caso Pellegrini. Gasperini: "Non vogliono rinnovargli contratto"
Operazione dei carabinieri a Loculi dopo i primi tre arresti... 
(Adnkronos) - Tragedia a Ragusa dove un ragazzo di 15 anni, Andrea P., è morto in un drammatico incidente nell'azienda agricola del padre. Il suo corpo senza vita è stato trovato in contrada San Gimino, al confine con Chiaramonte Gulfi. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il giovane sarebbe stato travolto da un trattore rimanendo schiacciato.
Da comprendere, ancora, chi fosse alla guida del mezzo. Sul posto sono giunti i sanitari del 118 e a causa delle condizioni drammatiche del giovane è stato richiesto l'intervento di un elisoccorso del 118. Per il ragazzo, però, non c'è stato nulla da fare. Sulla vicenda indagano i carabinieri.
"Siamo sconvolti, è una tragedia che ci lascia sgomenti. L'intera comunità è sotto choc ed è vicina alla famiglia", dice all'Adnkronos il sindaco di Ragusa, Peppe Cassì.
Leggi tutto: Ragusa, tragedia in azienda agricola: 15enne travolto e ucciso da trattore

(Adnkronos) - Un bimbo di due anni è morto oggi, venerdì 22 agosto, dopo essere stato investito da un furgoncino che stava facendo retromarcia nel quartiere Janò, a Catanzaro. Da una prima ricostruzione sembra che il piccolo sia sfuggito all'attenzione dei genitori uscendo in una piccola stradina nei pressi della sua abitazione e lì sia stato investito mentre il furgone faceva manovra. Il conducente del mezzo si è allontanato senza accorgersi di quanto accaduto. È stato rintracciato poco dopo dalla polizia.
Leggi tutto: Catanzaro, furgoncino in retromarcia investe e uccide bimbo di due anni
Sinnai nel dolore: è morto il 18enne Matteo Lai dopo l’incidente di Ferragosto. Rinviato evento comunale
SINNAI, 22 Agosto 2025 – Un velo di profonda tristezza avvolge Sinnai. La comunità è sconvolta dalla tragica scomparsa di Matteo Lai, il giovane 18enne morto questa mattina al Brotzu dopo una settimana di agonia a seguito di un terribile incidente in scooter avvenuto a Tasonis la notte di Ferragosto.
Il ragazzo, su un motorino, stava facendo ritorno a casa quando, all’altezza della borgata, ha purtroppo perso il controllo del mezzo, finendo in una cunetta. Le gravissime ferite riportate alla testa lo avevano portato in ospedale in prognosi riservata, dove i medici hanno lottato per giorni nel tentativo di salvargli la vita. Nonostante le speranze, le sue condizioni si sono rivelate troppo critiche.
A notare per primo la scena dell’incidente era stato un altro giovane, che, insospettito dalla presenza di una scarpa sulla strada, si era avvicinato al ciglio e aveva scoperto Matteo ferito, lanciando immediatamente l’allarme. I carabinieri di Quartu, giunti sul posto per i rilievi, avevano escluso il coinvolgimento di altri veicoli.
Il cordoglio dell’Amministrazione Comunale e della Sindaca
Il dolore per la perdita di un così giovane concittadino ha immediatamente travalicato le mura domestiche, investendo l’intero paese. A darne voce, in modo ufficiale e commosso, è stata la Sindaca di Sinnai che, a nome di tutta l’Amministrazione comunale, ha espresso il più profondo cordoglio e la vicinanza alla famiglia di Matteo.
Rinvio dell’evento “Sandro Murru DJ Show” come segno di lutto e rispetto
In segno di lutto cittadino e per un doveroso rispetto alla famiglia colpita dalla tragedia, l’Amministrazione ha annunciato il rinvio dell’evento “Sandro Murru DJ Show”. La serata, inizialmente in programma per venerdì 22 agosto in Piazza Sant’Isidoro, è stata posticipata di sette giorni.
Una decisione presa con immediatezza che dimostra la sensibilità delle istituzioni di fronte a un evento luttuoso che ha toccato nel profondo il cuore di tutti i sinnaesi. L’artista Sandro Murru e gli organizzatori hanno mostrato piena comprensione, aderendo alla scelta di rimandare la manifestazione di sette giorni, come annunciato della Sindaca Maria Barbara Pusceddu in un post su Facebook.
"Come sindaca di Sinnai, e a nome di tutta l’Amministrazione comunale, desidero esprimere il mio più profondo cordoglio e la più sincera vicinanza alla famiglia del giovane Matteo tragicamente scomparso nell’incidente avvenuto a Tasonis.
La comunità si stringe ora intorno ai genitori, ai familiari e agli amici di Matteo, ricordando un giovane vita spezzata troppo presto. I messaggi di condoglianze e di affetto stanno inondando i social network, a testimonianza di un dolore collettivo e di un addio che è difficile da accettare.

(Adnkronos) - Il confine tra espressione artistica e critica politica torna al centro del dibattito pubblico. A riaccendere i riflettori è l'episodio che ha visto protagonista l'artista Adriano Pappalardo, le cui esternazioni dal palco di Passoscuro, comune di Fiumicino, si collocano sulla scia di un caso che ha già definito i termini della questione: quello di Brian Molko, frontman dei Placebo. La vicenda del cantante britannico, rinviato a giudizio per le frasi rivolte alla premier Giorgia Meloni, rappresenta il precedente di maggiore risonanza mediatica. Durante un concerto al Sonic Park di Stupinigi l'11 luglio 2023, Molko aveva pronunciato dal palco, davanti a cinquemila spettatori, una serie di epiteti contro la premier, tra cui "fascista" e "razzista".
Quelle parole, diffuse rapidamente online dopo essere state riprese da numerosi presenti, hanno portato la Procura di Torino ad aprire un'inchiesta. L'ipotesi di reato è quella di vilipendio delle istituzioni, per la quale è necessaria l'autorizzazione a procedere da parte del Ministero della Giustizia. Ottenuto il via libera nel febbraio 2025, la Procura ha potuto procedere con il rinvio a giudizio della rockstar.
Il caso ha riaperto l'eterno dibattito sul fragile confine tra critica politica e insulto. Se i sostenitori di Molko rivendicano la libertà di espressione come diritto al dissenso, l'accusa ritiene invece che sia stato superato il limite della critica legittima per sfociare nell'attacco personale. E così, mentre il caso Molko attende il suo esito processuale, ogni nuovo episodio simile getta benzina su un fuoco mai spento. La domanda di fondo resta la stessa: dove finisce la licenza dell'artista e dove inizia l'oltraggio alla carica istituzionale? Una risposta che, oggi più che mai, sembra destinata a essere scritta nelle aule di un tribunale.
Leggi tutto: Insulti a Meloni, quando ad attaccare fu Molko dei Placebo

(Adnkronos) - Le polemiche sul Nitag, il gruppo tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni azzerato nei giorni scorsi? "Una tempesta in un bicchier d'acqua", per Francesco Vaia, già direttore della Prevenzione del ministero della Salute e Dg dell'Inmi Spallanzani di Roma, oggi componente dell'Autorità garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità. Dal dibattito di questi giorni emergono tanti temi, osserva l'esperto: "Potenzialità e limiti, benefici ed errori, cattiva e buona comunicazione - elenca in un post sui suoi canali social - interessi industriali, geopolitica e solidarietà, silenzi di allora e prese di posizione di oggi, coerenza e salto sul carro, allarmismi e rassicurazioni, coraggio e 'donabbondismo'". E annuncia: "Ne riparleremo a settembre in Tv", senza rivelare al momento altri dettagli del progetto.
Leggi tutto: Vaccini: Vaia, polemiche sul Nitag? "Tempesta in un bicchiere d'acqua"

(Adnkronos) - Scandalo nel calcio romeno durante il sorteggio dei sedicesimi di Coppa di Romania. Durante la cerimonia che ha portato all'accoppiamento Farul Costanta-Corvinul Hunedoara, si nota come la mano del vicesegretario incaricato Gabriel Bodescu prenda subito una pallina, mettendola da parte per poi effettivamente estrarla al momento giusto. Un episodio che sta facendo discutere non solo il mondo del pallone per modalità poco trasparenti.
Un episodio incredibile, avvenuto dopo l'uscita dalla prima urna del Farul Costanta, squadra oggi quarta in campionato. Per sorteggiare l'avversaria, il vicesegretario Bodescu ha afferrato una pallina trattenuta per diversi secondi, facendo finta di mescolare il resto delle sfere. Quindi, ecco il nome del Corvinul Hunedoara, una formazione di seconda divisione.
Un momento subito notato e commentato dagli appassionati anche sui social. I commenti hanno portato anche a una presa di posizione della Federcalcio romena, che in un comunicato ha cercato di spiegare la vicenda: "La Federazione ammette che le dimensioni dell'urna utilizzata erano inferiori a quelle ideali per garantire una più facile miscelazione delle palline. Questo non ha però in alcun modo influito sull'equità della procedura, poiché tutto si è svolto nel rispetto delle procedure, alla presenza dei rappresentanti di alcuni dei club partecipanti a questa fase e in diretta su Frf Tv, con trasparenza e imparzialità. La Federazione calcistica rumena respinge categoricamente qualsiasi tentativo di dare l'impressione che ci siano stati favoritismi o accordi nel sorteggio".
Leggi tutto: Romania, sorteggio truccato in coppa? Il clamoroso video fa il giro del web

(Adnkronos) - "Sono rimasto in silenzio finora, per rispetto della nostra comunità. Ma oggi sento il dovere di parlare ai cittadini pugliesi, ai sindaci, ai militanti e agli amici che mi chiedono: 'Antonio, che hai deciso?' Io non devo decidere nulla. Io sono pronto a candidarmi alla presidenza della Regione Puglia. Credo di avere l’esperienza necessaria e un grande amore per questa terra e la sua gente. Ma non basta". Lo scrive su Facebook Antonio Decaro, europarlamentare del Partito democratico e candidato in pectore per la Puglia.
"Ho detto da subito che per candidarmi devo sapere di poter guidare la Regione davvero, con piena libertà, guardando avanti e non indietro - precisa ancora l'ex sindaco di Bari -. Con il coraggio e la responsabilità di scrivere una pagina nuova. A Michele Emiliano e a Nichi Vendola mi legano stima e affetto sinceri, oltre che una storia comune di cui sono orgoglioso e che non rinnego. Ma io voglio essere un presidente libero, capace di assumermi fino in fondo la responsabilità delle scelte. Non voglio essere ostaggio delle decisioni di chi mi ha preceduto. La Puglia non ha bisogno di un presidente a metà. Non è una questione personale. È una questione politica, nel segno del rinnovamento. Questo ho chiesto".
"Non sono abituato a litigare, a protestare, a sgomitare per un posto al sole. Sono abituato a lavorare. Per questo fino a oggi ho scelto la strada del silenzio e del rispetto, nei confronti dei partiti, e dei pugliesi. Che oggi, però, meritano parole chiare. So bene che nessuno è indispensabile a cominciare da me. Il lavoro in Europa che sto facendo è importante, prestigioso e impegnativo. Se non ci saranno le condizioni per tornare in Puglia, continuerò a lavorare lì, per la mia terra, sostenendo lealmente il candidato progressista alla guida della Regione", dice ancora Decaro che poi conclude: "Perché nessuna ambizione personale può venire prima del bene più prezioso: il futuro dei pugliesi".
Leggi tutto: Puglia, Decaro: "Pronto a candidarmi ma voglio essere presidente libero non a metà"

(Adnkronos) - Emis Killa e Fedez sono intervenuti con un commento sui social contro lo sgombero del Leoncavallo. Il rapper di Vimercate, sulle storie di Instagram, ha scritto: "Un pezzo della mia storia oggi muore con lo sgombero del Leoncavallo. Non ne ho mai fatto (e mai ne farò) un discorso politico, quanto più una questione morale e d'animo. Tantissimi ragazzi come me hanno forgiato la loro personalità artistica nei centri sociali, il Leo su tutti. Per noi ha significato aggregazione, arte, rispetto per il prossimo. Se ti occupano casa non puoi farci un cazzo ma lo Stato può fare questo con un luogo icona per Milano da oltre trent'anni. Non capirò mai la giustizia italiana".
"E comunque, sicuramente in molti non condivideranno il mio pensiero e lo posso comprendere. D'altronde non si può mica essere sempre d'accordo su tutto. Innegabilmente io sono di parte per via di ciò che ha significato quel luogo per me e per il mio percorso", ha aggiunto Emis Killa che in passato si era esibito nel centro sociale, così come il rapper di Rozzano.
Fedez, invece, ha condiviso uno scatto del centro sociale e ha scritto: “L'involucro splendente di una città che è stata svuotata di tutto. Anche della sua stessa identità”.
È stato sgomberato ieri, giovedì 21 agosto, a Milano il centro sociale Leoncavallo occupato da 31 anni. Lo sfratto dell'immobile al 7 di via Watteau era stato inizialmente notificato per il 9 settembre prossimo, tuttavia si è deciso di anticipare i tempi e l'intervento è scattato dalle 9 di questa mattina. Sul posto sono giunti gli agenti della polizia di Milano, a supporto dell'ufficiale giudiziario per lo svolgimento delle operazioni di sgombero.
Leggi tutto: Sgombero Leoncavallo, la protesta social di Emis Killa e Fedez

(Adnkronos) - "Un potenziale innesto di grande spessore per la Dinamo Banco di Sardegna: il club è lieto di annunciare il raggiungimento di un’intesa, una volta che le condizioni glielo consentano, per il ritorno in biancoblù di Achille Polonara, che ritroverà Sassari dopo sei stagioni vissute ai vertici del basket europeo con le maglie di Baskonia, Fenerbahce, Efes, Zalgiris Kaunas e Virtus Bologna". Con una nota sul proprio sito ufficiale, la Dinamo Sassari annuncia così il ritorno di Achille Polonara, ala di 33 anni a cui nel giugno scorso è stato diagnosticata una leucemia mieloide.
"L’intesa suggella ancora una volta il legame profondo che unisce Achille alla Dinamo: un rapporto di reciproca stima e fiducia che ha dato vita al suo rientro in Sardegna - si legge sul sito del club sardo -. Il club crede fermamente nel percorso di recupero dell’atleta e nel suo contributo tecnico e umano, certo che Polonara abbia ancora intatte le qualità che lo hanno reso uno dei giocatori italiani più apprezzati a livello internazionale. Determinante, nel dialogo tra le parti, è stato il rapporto personale instaurato nel tempo con il presidente Stefano Sardara e l'amministratore delegato Francesco Sardara, nonché il lavoro silenzioso e costante del direttore generale Jack Devecchi".
"A Sassari, una volta ripresosi, Achille potrà proseguire la propria carriera con la serenità di un ambiente familiare e al tempo stesso vivere quotidianamente il gruppo dei Giganti, condividendo il cammino che nei prossimi mesi lo riporterà proficuamente sul parquet. Il ritorno di Achille riporta alla memoria le due intense stagioni vissute in Sardegna tra il 2017 e il 2019: due anni che lo hanno visto accompagnare la Dinamo alla conquista della FIBA Europe Cup e a un passo dallo Scudetto, lasciando un ricordo indelebile tra i tifosi e aprendo le porte alla sua successiva esperienza in Eurolega. Ora, coach Massimo Bulleri e i nuovi compagni lo attendono a braccia aperte per scrivere insieme delle nuove pagine di storia della Dinamo".
Leggi tutto: Dinamo Sassari riabbraccia Polonara: "Crediamo nel suo percorso di recupero"

(Adnkronos) - "Un potenziale innesto di grande spessore per la Dinamo Banco di Sardegna: il club è lieto di annunciare il raggiungimento di un’intesa, una volta che le condizioni glielo consentano, per il ritorno in biancoblù di Achille Polonara, che ritroverà Sassari dopo sei stagioni vissute ai vertici del basket europeo con le maglie di Baskonia, Fenerbahce, Efes, Zalgiris Kaunas e Virtus Bologna". Con una nota sul proprio sito ufficiale, la Dinamo Sassari annuncia così il ritorno di Achille Polonara, ala di 33 anni a cui nel giugno scorso è stato diagnosticata una leucemia mieloide.
"L’intesa suggella ancora una volta il legame profondo che unisce Achille alla Dinamo: un rapporto di reciproca stima e fiducia che ha dato vita al suo rientro in Sardegna - si legge sul sito del club sardo -. Il club crede fermamente nel percorso di recupero dell’atleta e nel suo contributo tecnico e umano, certo che Polonara abbia ancora intatte le qualità che lo hanno reso uno dei giocatori italiani più apprezzati a livello internazionale. Determinante, nel dialogo tra le parti, è stato il rapporto personale instaurato nel tempo con il presidente Stefano Sardara e l'amministratore delegato Francesco Sardara, nonché il lavoro silenzioso e costante del direttore generale Jack Devecchi".
"A Sassari, una volta ripresosi, Achille potrà proseguire la propria carriera con la serenità di un ambiente familiare e al tempo stesso vivere quotidianamente il gruppo dei Giganti, condividendo il cammino che nei prossimi mesi lo riporterà proficuamente sul parquet. Il ritorno di Achille riporta alla memoria le due intense stagioni vissute in Sardegna tra il 2017 e il 2019: due anni che lo hanno visto accompagnare la Dinamo alla conquista della FIBA Europe Cup e a un passo dallo Scudetto, lasciando un ricordo indelebile tra i tifosi e aprendo le porte alla sua successiva esperienza in Eurolega. Ora, coach Massimo Bulleri e i nuovi compagni lo attendono a braccia aperte per scrivere insieme delle nuove pagine di storia della Dinamo".
Leggi tutto: La Dinamo Sassari riabbraccia Polonara: "Crediamo nel suo percorso di recupero"
Il Palazzo di giustizia di Tempio chiuso per festa patronale... 
(Adnkronos) - Ritirata la patente al direttore sportivo del Napoli Giovanni Manna. A quanto ricostruisce Il Messaggero, Manna è stato fermato il 31 luglio dai carabinieri della Compagnia di Castel di Sangro, sulla Statale 17 in Abruzzo, dopo i festeggiamenti per il compleanno di Antonio Conte. È risultato positivo all'alcoltest, seppur di poco oltre i limiti. Il dirigente proveniva da Rivisondoli e si stava dirigendo verso Castel di Sangro, sede del ritiro estivo del Napoli.
I partenopei, vincitori dello Scudetto nella scorsa stagione, apriranno ufficialmente la nuova stagione di Serie A esordendo domani, sabato 23 agosto, al Mapei Stadium di Sassuolo contro i padroni di casa, neopromossi dalla Serie B.
Leggi tutto: Napoli, guai per il ds Manna: positivo all'alcoltest e patente ritirata
Era ricoverato all'ospedale Brotzu di Cagliari...
Intervento della Polizia a Sassari, giovane rinchiuso a Bancali... Leggi Tutte le Notizie di oggi in Sardegna
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