
(Adnkronos) - La Russia ha lanciato oltre 100 droni contro diverse aree dell'Ucraina. Al momento non risultano né vittime e né danni. Lo ha riferito l'Aeronautica militare ucraina su Telegram, precisando che "il nemico ha lanciato attacchi con 107 droni kamikaze 'Shahed' e simulatori di vario tipo" e che 74 di questi sono stati abbattuti. La maggior parte degli attacchi hanno coinvolto le regioni di Donetsk e di Kharkiv".
Da parte sua, il ministero della Difesa russo ha dichiarato su Telegram che 15 droni lanciati dalle truppe ucraine sono stati abbattuti nelle ultime ore. Ha specificato che dieci sono stati distrutti a Kursk, mentre cinque sono stati intercettati sul Mar d'Azov.
Il ponte di Crimea è stato temporaneamente chiuso nella tarda serata di ieri, in seguito a segnalazioni di esplosioni e di fuoco attivo della difesa aerea russa nella città di Kerch. Lo scrive il Kyiv Independent, citando il canale Telegram di Crimean Wind, a cui testimoni hanno riferito di aver udito "diverse esplosioni" e di aver osservato "i sistemi di difesa aerea russi in azione, mentre l'illuminazione del ponte di Crimea è stata spenta".
Vladimir Putin vuole "la capitolazione" dell'Ucraina. E' l'accusa rilanciata dal ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul, arrivato questa mattina in visita a Kiev. Mentre l'Ucraina è pronta a veri negoziati con Mosca, "Putin non cede su nessuna delle sue richieste massimaliste: non vuole negoziati, ma la capitolazione”, ha affermato, secondo un comunicato del ministero degli Esteri.
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani si è detto "non molto ottimista" su una possibile tregua nel conflitto tra Russia e Ucraina entro la fine dell’anno. Intervenuto a Morning News su Canale 5, Tajani ha sostenuto che Mosca resta determinata a proseguire la guerra, forte di un’economia riconvertita alla difesa e di un esercito numeroso e ben finanziato: "Putin vuole andare avanti per una serie di motivi... Ha un esercito di un milione di persone, i militari vengono pagati il doppio rispetto a un operaio medio russo, e molte imprese si sono riconvertite alla difesa".
Il ministro ha sottolineato come "dopo quasi tre anni Putin non è riuscito a ottenere ciò che voleva", ma per fermarlo sarà necessario agire con più decisione sul piano economico: "Credo che sarà inevitabile infliggere altre sanzioni però mirate agli aspetti finanziari, in modo da impedire a Putin di finanziare le proprie truppe. È il modo migliore per convincerlo a più miti consigli". Tajani ha ribadito il sostegno alla mediazione americana, pur riconoscendo che si tratta di "un'impresa molto difficile".
Parlando del fronte ucraino, Tajani ha elogiato la determinazione del popolo ucraino: "Gli ucraini difendono le loro case, le loro famiglie, le loro industrie, mentre i soldati russi spesso arrivano dalla Siberia e non hanno motivazioni morali".
Leggi tutto: Ucraina, Russia chiude il ponte di Crimea: pioggia di droni sul Paese


(Adnkronos) - Un riconoscimento internazionale come migliore organizzazione euromediterranea "per la promozione della pace e dell’inclusione con l’uso dell’arte e del teatro". È quello che Raizes Teatro, organizzazione fondata da Alessandro Ienzi, avvocato, regista e drammaturgo palermitano, ha ricevuto a Cordoba, alla presenza del presidente dalla Giunta Andalusa, Juan Manuel Moreno, del sindaco di Cordoba, Josè Marìa Bellido e del presidente di giuria Enric Millo. Il premio - indetto dalla Giunta di Andalusia, con il patrocinio della Fondazione Tre Culture, del Regno di Marocco e della Commissione Intermediterranea -è stato dato a Raizes Teatro per aver promosso con la propria attività l’inclusione e l’integrazione dei popoli del Mediterraneo e per aver favorito l’inclusione dei più giovani mediante la formazione, produzione e distribuzione artistica e di opere incentrate sui valori comunemente condivisi dai popoli del Mediterraneo.
Hanno ritirato il Premio Alessandro Ienzi, direttore artistico della organizzazione, e Lamin Drammeh, attore gambiano giunto in Sicilia come minore non accompagnato e protagonista di diverse produzioni artistiche di Raizes – da quelle presentate al Forum dei Diritti Umani dell’Unione Europea a Vienna alle performance del Global Campus of Human Rights di Venezia e sulla Scalinata monumentale del Teatro Massimo di Palermo. “Questo premio, che ci rende orgogliosi, è dimostrazione del lavoro innovativo e continuo che abbiamo svolto negli ultimi anni, con una grande attenzione per i popoli del Mediterraneo e per le radici culturali comuni – dice Ienzi -. Il riconoscimento è il primo passo per poter favorire una cooperazione culturale più stabile e profonda con l’Andalusia e con i popoli che si affacciano sul Mediterraneo per favorire i processi di pace e di integrazione.”
Nel corso della cerimonia, Ienzi ha ricordato le oltre 28.000 vittime di tratta che sono morte nel Mediterraneo dal 2013 a oggi e i tanti minori che stanno soffrendo le orribili conseguenze della guerra e dei massacri in Medio Oriente, confidando nella cooperazione e nell’impegno comune delle istituzioni pubbliche e dei cittadini a livello internazionale per avviare processi di pace e stabilità. Il presidente Moreno invece ha posto l’accento sul valore dei popoli del Sud d’Europa e sul loro ruolo strategico per la crescita di tutta Europa. Il Sindaco Bellido ha sottolineato l’importanza dell’incontro tra i popoli lanciando anche la candidatura di Cordoba a Capitale Europea del Mediterraneo per la Cultura e il Dialogo 2027.
Intanto l’organizzazione, dopo aver recentemente presentato La Cassa di Cemento nell’ambito della stagione estiva del Teatro Biondo, si prepara per presentare la sua prossima produzione a India Città Aperta, sezione estiva di Teatri di Roma.
Il premio a Raizes è la dimostrazione che la diplomazia culturale ha un ruolo fondamentale oggi per la costruzione di ponti e che il patrimonio comune che lega la Sicilia e l’Andalusia, e il patrimonio artistico culturale che accomuna Palermo e Cordoba, con particolare riguardo per la loro radice araba, possono fungere da motore per la pace tra i popoli e la crescita comune.
Leggi tutto: Raizes vince il 'Premio per l'identità mediterranea'

(Adnkronos) - Donald Trump insiste: "Abbiamo completamente DISTRUTTO le strutture nucleari" iraniane. In un post su Truth social, rivolto al "falso" senatore democratico Chris Coons, il presidente ha scritto: Non sto offrendo all'Iran NULLA, a differenza di Obama, che ha pagato loro miliardi di dollari nell'ambito dello stupido 'percorso verso l'arma nucleare JCPOA (che ora sarebbe scaduto!), e non sto nemmeno parlando con loro da quando abbiamo completamente OBLITERATO le loro strutture nucleari".
Le parole di Trump arrivano dopo quelle del direttore della Cia John Ratcliffe che, durante un’audizione classificata con i membri del Congresso, ha assicurato che la maggior parte dell’uranio arricchito accumulato dall’Iran sarebbe sepolta sotto le macerie dei siti nucleari di Isfahan e Fordow, colpiti nei recenti attacchi statunitensi.
Secondo quanto rivelato ad Associated Press da un alto funzionario americano, citato da media americani e israeliani, Ratcliffe ha spiegato che, anche se il materiale radioattivo fosse in parte recuperabile, la distruzione dell’unica struttura per la conversione metallurgica dell’uranio rappresenta un colpo "monumentale" al programma nucleare iraniano.
Secondo l’intelligence statunitense, la perdita di questa struttura ha di fatto privato Teheran della capacità tecnica necessaria a realizzare una bomba atomica, almeno per diversi anni. Ratcliffe ha insistito sull’importanza strategica dell’operazione, illustrando ai parlamentari come i raid abbiano compromesso una delle fasi chiave del ciclo nucleare iraniano. I tre impianti colpiti dai raid – Isfahan, Fordow e un terzo sito non specificato – costituivano i principali centri del programma, e la loro distruzione, secondo Washington, ha imposto all’Iran un ritardo significativo difficilmente colmabile nel breve termine.
Intanto l'Iran chiede agli Stati Uniti di escludere categoricamente nuovi attacchi militari come condizione preliminare alla ripresa dei negoziati diplomatici. In un'intervista alla Bbc, il vice ministro degli Esteri Majid Takht-Ravanchi ha dichiarato che l'amministrazione Trump, tramite mediatori, avrebbe espresso l'intenzione di tornare al tavolo del dialogo, ma senza chiarire la propria posizione su "una questione molto importante" come quella delle operazioni militari: "Devono essere molto chiari su cosa intendono offrirci per creare la fiducia necessaria per un dialogo".
Takht-Ravanchi ha criticato il raid americano contro tre siti nucleari iraniani, che ha portato all'annullamento del sesto round di colloqui indiretti previsto a Muscat. Interrogata sulla possibilità che Teheran possa rivedere il proprio programma nucleare in cambio della revoca delle sanzioni e di investimenti, ha risposto: "Perché dovremmo accettare una proposta del genere?", ribadendo che l'arricchimento dell'uranio al 60% serve a "scopi pacifici". Ha poi condannato come "ridicolo" il sostegno europeo agli attacchi statunitensi e israeliani: "Chi accusa dovrebbe prima criticare il modo in cui siamo trattati. E se non hanno il coraggio di criticare l'America, allora dovrebbero tacere".
Sull'ipotesi di un cambio di regime, il diplomatico ha affermato che gli Stati Uniti avrebbero fatto sapere, sempre tramite mediatori, di "non voler colpire la Guida Suprema" Ali Khamenei. Ha respinto come "esercizio futile" ogni ipotesi di rivolta popolare: "Anche se alcuni iraniani possono criticare il governo, di fronte a un’aggressione esterna si unirebbero per contrastarla". Infine, Takht-Ravanchi ha spiegato che la tregua con Israele resta fragile, ma sarà rispettata "finché non ci saranno nuovi attacchi militari". E ha aggiunto che "gli alleati arabi nel Golfo stanno facendo del loro meglio per creare le condizioni di un dialogo. Noi non vogliamo la guerra, vogliamo la diplomazia, ma dobbiamo essere pronti e cauti, per non essere sorpresi di nuovo".
Leggi tutto: Iran, Trump insiste: "Distrutto completamente siti nucleari"





(Adnkronos) - L'Italia continua a sopportare l'ondata di calore causata dall'Anticiclone Pluto con temperature estreme in tutto il paese. Per giorni, i valori massimi hanno costantemente superato i 34-36°C da Nord a Sud. Sabato 28 giugno, lo zero termico è stato registrato a un'altitudine eccezionalmente elevata, circa 5100 metri. Tuttavia, questa alta pressione africana mostra segnali di indebolimento e un potenziale cambiamento imminente.
Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, conferma la fase bollente che sta infiammando tutta la penisola italiana, ma ci annuncia anche che si intravedono dei movimenti all’orizzonte. Il mese di giugno finirà sotto l’influenza della canicola africana con temperature estreme per il periodo. Sono davvero tante le zone d’Italia che stanno sperimentando valori anche 7-8°C oltre la media stagionale e continueranno a farlo anche nei prossimi giorni. Nemmeno durante le ore notturne si trova refrigerio, il termometro fatica a scendere sotto i 25°C su tutte le principali città e non solo.
Nella giornata di lunedì 30 il tempo risulterà stabile e soleggiato ovunque ma dal pomeriggio nasceranno i primi temporali sulle Alpi con i nuclei che gradualmente si metteranno in moto verso alcuni tratti delle alte pianure. La nuvolosità invece potrebbe coprire gran parte dei cieli del Nord, rendendo la serata particolarmente pesante, quasi soffocante. Sarà il primo segnale però di un cambiamento.
Sebbene la settimana si prospetti decisamente calda, sarà piuttosto turbolenta al Nord. Infatti alcuni refoli di aria più fresca riusciranno a entrare in questo brodo, e adesso basta davvero poco per far esplodere l’atmosfera. Ci aspettiamo infatti molta instabilità pomeridiana sui rilievi settentrionali ma non solo, i temporali, con grandine annessa, potrebbero raggiungere anche le aree pianeggianti. Scenari che verranno analizzati passo dopo passo con i modelli più risoluti.
Nessun cambiamento invece per il Centro-Sud che continuerà a restare nella morsa del caldo rovente, ma c’è una novità. In base agli ultimi aggiornamenti modellistici prende sempre più forma un peggioramento vero e proprio delle condizioni meteo nel fine settimana. Una perturbazione atlantica potrebbe entrare in area mediterranea e sconfiggere definitivamente l’Anticiclone Pluto. Ovviamente si tratterebbe di un break temporalesco e nulla di più, siamo a inizio luglio, ma basterebbe almeno per dare qualche giorno di respiro.
NEL DETTAGLIO
Lunedì 30: Al Nord: temporali sulle Alpi, in nottata sul Triveneto. Al Centro: sole e caldo estremo. Al Sud: sole e caldo.
Martedì 1: Al Nord: temporali sparsi, anche in pianura, caldo intenso. Al Centro: sole e caldo estremo. Al Sud: sole e caldo.
Mercoledì 2: Al Nord: sole e caldo, temporali sui monti. Al Centro: sole e caldo estremo, acquazzoni sull’Appennino. Al Sud: sole e caldo.
TENDENZA: break temporalesco e calo termico nel weekend 5-6 luglio
Leggi tutto: Caldo record, l’anticiclone infiamma l’Italia: ma sono in arrivo forti temporali

(Adnkronos) - Cinque persone, tre adulti e due ragazzi, sono rimaste ferite nello scoppio di un appartamento che si è verificato questa notte in via Nizza a Torino. La deflagrazione ha provocato un incendio che ha coinvolto anche appartamenti limitrofi. Uno dei ragazzi, secondo quanto si è appreso, avrebbe riportato importanti ustioni. Sul posto stanno operando otto squadre dei vigili del fuoco.
A quanto si è appreso, l’esplosione, le cui cause sono ancora in corso di accertamento, ha interessato un appartamento al sesto piano e ultimo piano di uno stabile del quartiere Lingotto e le fiamme si sono poi propagate a due abitazioni vicine. Il tetto dell’edificio è collassato. Lo scoppio ha danneggiato anche diverse auto parcheggiate in strada e colpite dai calcinacci causati dallo scoppio. Non ci sarebbero invece dispersi: sono ancora in corso gli ultimi accertamenti ma la sesta persona che si cercava non sarebbe stata presente in casa al momento dell’esplosione.

(Adnkronos) - Al via Wimbledon 2025. Oggi, lunedì 30 gennaio, inizia lo Slam inglese. Ad aprire il torneo sull'erba di Londra sarà, come da tradizione, il campione in carica Carlos Alcaraz. Per lo spagnolo, fresco vincitore del Roland Garros e del Queen's sfida affascinante contro Fabio Fognini al primo turno. Ecco orario, precedenti tra i due e dove vedere il match in tv e streaming.
Il match tra Fabio Fognini e Carlos Alcaras inizierà alle 14.30 sul Centrale. Tra l'azzurro e lo spagnolo ci sono due precedenti, entrambi su terra a Rio de Janeiro, nel 2022 e nel 2023, ed entrambi vinti da Alcaraz.
Fognini-Alcaraz, come tutti i match di Wimbledon 2025, sarà visibile in diretta esclusiva su Sky e in streaming su Sky Go e Now.
Leggi tutto: Fognini-Alcaraz oggi a Wimbledon: orario, precedenti e dove vederla

(Adnkronos) - Notte ad alta tensione nel carcere di Sanremo, dove la polizia penitenziaria è stata impegnata fino alle 3 del mattino a sedare una rissa tra detenuti in evidente stato di ubriachezza. Quattro di loro sono stati trasferiti d’urgenza al pronto soccorso. L’allarme ha reso necessario il rientro in servizio di una ventina di agenti. A denunciarlo è Fabio Pagani, segretario della Uilpa polizia penitenziaria, che da tempo parla di un sistema penitenziario fuori controllo: "Le nostre prigioni sono piazze di spaccio in cui circola di tutto: alcol, smartphone, stupefacenti. Sanremo è la punta dell’iceberg".
Pagani denuncia condizioni di lavoro insostenibili: turni fino a 26 ore, straordinari non pagati e un organico sotto di 18mila unità rispetto al necessario. "Non solo non si riesce a garantire la sicurezza, ma qualcuno può rimanerne vittima o approfittarne. Le carceri italiane - conclude - sono ormai fuori dalla legalità. Servono interventi urgenti su organici, sfollamento e riforme di sistema. Domani potrebbe essere troppo tardi".
Leggi tutto: Rissa nel carcere di Sanremo, quattro detenuti ricoverati

(Adnkronos) - Il Canada revoca la digital tax sulle aziende tecnologiche degli Stati Uniti, con cui riprende i negoziati in vista di un accordo entro il 21 luglio. L'annuncio è arrivato nella notte dal ministro delle Finanze di Ottawa, Francois-Philippe Champagne, secondo cui il Canada "revocherà la Digital services tax (Dst) in previsione di un accordo commerciale globale reciprocamente vantaggioso con gli Stati Uniti".
E in una nota del governo si anticipa che il presidente americano Donald Trump e il primo ministro canadese Mark Carney "hanno concordato che le parti riprenderanno i negoziati con l'obiettivo di concordare un accordo entro il 21 luglio 2025".
La Dst, che sarebbe dovuta entrare in vigore oggi, colpendo colossi come Alphabet e Amazon - e a causa della quale Trump aveva interrotto i colloqui con Ottawa venerdì scorso - avrebbe fruttato alle casse canadesi circa 3,5 miliardi di euro in cinque anni.
Leggi tutto: Canada revoca digital tax ad aziende Usa: "Accordo sui dazi entro 21 luglio"

(Adnkronos) - Inizia Wimbledon 2025. Oggi, lunedì 30 giugno, parte lo Slam inglese tra conferme e grandi novità (tra cui il nuovo montepremi), con diversi azzurri impegnati. Ad aprire il torneo sarà il campione in carica Carlos Alcaraz, che come da tradizione debutterà sul Centrale: il suo avversario sarà Fabio Fognini. Da Berrettini ad Arnaldi, ecco il programma della prima giornata e dove vedere i vari match in tv e streaming.
Ecco il programma di oggi, lunedì 30 giugno, a Wimbledon.
Dalle 14:30, sul Centrale
Fabio Fognini (ITA) v Carlos Alcaraz (ESP) [2]
Paula Badosa (ESP) [9] v Katie Boulter (GBR)
Arthur Rinderknech (FRA) v Alexander Zverev (GER) [3]
Dalle 14, sul campo 1
Aryna Sabalenka [1] v Carson Branstine (CAN)
Jacob Fearnley (GBR) v Joao Fonseca (BRA)
Emma Raducanu (GBR) v Mingge Xu (GBR)
Dalle 12, sul campo 2
Benjamin Bonzi (FRA) v Daniil Medvedev [9]
Elena-Gabriela Ruse (ROU) v Madison Keys (USA) [6]
Jasmine Paolini (ITA) [4] v Anastasija Sevastova (LAT)
Taylor Fritz (USA) [5] v Giovanni Mpetshi Perricard (FRA)
Dalle 12, sul campo 3
Sonay Kartal (GBR) v Jelena Ostapenko (LAT) [20]
Holger Rune (DEN) [8] v Nicolas Jarry (CHI)
Matteo Berrettini (ITA) [32] v Kamil Majchrzak (POL)
Katerina Siniakova (CZE) v Qinwen Zheng (CHN) [5]
Dalle 12, sul campo 4
Oliver Tarvet (GBR) v Leandro Riedi (SUI)
Greet Minnen (BEL) v Olivia Gadecki (AUS)
Ethan Quinn (USA) v Henry Searle (GBR)
Dalle 12, sul campo 5
Adrian Mannarino (FRA) v Christopher O'Connell (AUS)
Luciano Darderi (ITA) v Roman Safiullin
Lulu Sun (NZL) v Marie Bouzkova (CZE)
Dalle 12, sul campo 6
Learner Tien (USA) v Nishesh Basavareddy (USA)
Varvara Gracheva (FRA) v Aliaksandra Sasnovich
Ann Li (USA) v Viktorija Golubic (SUI)
Matteo Arnaldi (ITA) v Botic van De Zandschulp (NED)
Dalle 12, sul campo 7
Anca Todoni (ROU) v Cristina Bucsa (ESP)
Zizou Bergs (BEL) v Lloyd Harris (RSA)
Kamilla Rakhimova v Aoi Ito (JPN)
Shintaro Mochizuki (JPN) v Giulio Zeppieri (ITA)
Dalle 12, sul campo 8
Eva Lys (GER) v Yue Yuan (CHN)
Peyton Stearns (USA) v Laura Siegemund (GER)
Jan-Lennard Struff (GER) v Filip Misolic (AUT)
Gabriel Diallo (CAN) v Daniel Altmaier (GER)
Dalle 12, sul campo 9
Vit Kopriva (CZE) v Jordan Thompson (AUS)
Olga Danilovic (SRB) v Shuai Zhang (CHN)
Yanina Wickmayer (BEL) v Renata Zarazua (MEX)
Brandon Holt (USA) v Alejandro Davidovich Fokina (ESP) [26]
Dalle 12, sul campo 10
Diane Parry (FRA) v Petra Martic (CRO)
Beatriz Haddad Maia (BRA) [21] v Rebecca Sramkova (SVK)
Pablo Carreno Busta (ESP) v Chris Rodesch (LUX)
Anastasia Pavlyuchenkova v Ajla Tomljanovic (AUS)
Dalle 12, sul campo 12
Elmer Moller (DEN) v Frances Tiafoe (USA) [12]
Valentin Royer (FRA) v Stefanos Tsitsipas (GRE) [24]
Leylah Fernandez (CAN) [29] v Hannah Klugman (GBR)
Marketa Vondrousova (CZE) v McCartney Kessler (USA) [32]
Dalle 12, sul campo 14
Viktoriya Tomova (BUL) v Ons Jabeur (TUN)
Bernarda Pera (USA) v Linda Noskova (CZE) [30]
Felix Auger-Aliassime (CAN) [25] v James Duckworth (AUS)
Jenson Brooksby (USA) v Tallon Griekspoor (NED) [31]
Dalle 12, sul campo 15
Kimberly Birrell (AUS) v Donna Vekic (CRO) [22]
Alexei Popyrin (AUS) [20] v Arthur Fery (GBR)
Billy Harris (GBR) v Dusan Lajovic (SRB)
Yulia Putintseva (KAZ) v Amanda Anisimova (USA) [13]
Dalle 12, sul campo 16
Mattia Bellucci (ITA) v Oliver Crawford (GBR)
Diana Shnaider [12] v Moyuka Uchijima (JPN)
Andrey Rublev [14] v Laslo Djere (SRB)
Elise Mertens (BEL) [24] v Linda Fruhvirtova (CZE)
Dalle 12, sul campo 17
Jiri Lehecka (CZE) [23] v Hugo Dellien (BOL)
Francisco Cerundolo (ARG) [16] v Nuno Borges (POR)
Harriet Dart (GBR) v Dalma Galfi (HUN)
Ashlyn Krueger (USA) [31] v Mika Stojsavljevic (GBR)
Dalle 12, sul campo 18
Anna Bondar (HUN) v Elina Svitolina (UKR) [14]
Cameron Norrie (GBR) v Roberto Bautista Agut (ESP)
Mackenzie McDonald (USA) v Karen Khachanov [17]
Naomi Osaka (JPN) v Talia Gibson (AUS)
Wimbledon 2025 sarà trasmesso in diretta esclusiva su Sky (con undici canali dedicati, a cominciare da Sky Sport Tennis) e in streaming su Sky Go e Now. Su Sky Sport Tennis saranno visibili tutti i match giocati sul Centrale, mentre sugli altri canali di Sky ci saranno le partite più interessanti sugli altri campi.
Leggi tutto: Wimbledon 2025 al via, il programma di oggi e dove vedere i match

(Adnkronos) - Un esame del sangue da eseguire nel primo trimestre di gravidanza, per intercettare con precisione il rischio di preeclampsia 5 mesi prima che il problema si manifesti. La sindrome, anche nota come gestosi, mette in pericolo mamma e bambino e ancora oggi sfugge alla diagnosi in più di 1 caso su 2. Uno screening per individuarla in tempo potrebbe entrare nella pratica clinica entro il prossimo anno, prospettano gli autori di uno studio presentato al 41esimo Congresso annuale della Società europea di riproduzione umana ed embriologia (Eshre 2025 - Parigi, 29 giugno-2 luglio), con abstract pubblicato su 'Human Reproduction'. Utilizzando una 'biopsia liquida' dell'Rna libero (cfRna) del plasma materno, i ricercatori della Fondazione Carlos Simon e di iPremom hanno arruolato 9.586 donne in gravidanza da 14 ospedali in tutta la Spagna tra settembre 2021 e giugno 2024. In un'analisi caso-controllo su 216 partecipanti, il team è riuscito a prevedere con successo e in largo anticipo sia la preeclampsia a esordio precoce sia quella a esordio tardivo.
La preeclampsia, una complicanza caratterizzata da ipertensione e danni agli organi durante la gravidanza, è una delle principali cause di malattie materne e infantili in tutto il mondo, ricordano gli esperti. Gli attuali metodi di screening nel primo trimestre si basano su fattori di rischio materni o su biomarcatori placentari, ma non rilevano oltre la metà dei casi imminenti e spesso identificano il rischio solo quando il disturbo è già in fase di sviluppo. L'approccio basato sul cfRna promette invece di catturare 'firme molecolari' di gestosi da diversi tessuti materni, inclusi utero e placenta, mesi prima della comparsa dei sintomi.
Campioni di sangue sono stati raccolti dalle madri in attesa in diversi momenti della gravidanza (9-14 settimane, 18-28 settimane e oltre le 28 settimane o alla diagnosi). Il cfRna è stato estratto da 548 campioni di plasma prelevati dalle 216 partecipanti selezionate ed è stato sequenziato con tecnologia Illumina. Sfruttando metodi di apprendimento automatico, i ricercatori hanno identificato le 'firme' del cfRna che segnalavano il futuro sviluppo di preeclampsia. "Nel primo trimestre - riferiscono - un modello di cfRna ha predetto la preeclampsia a esordio precoce (Eope) con una sensibilità dell'83%, una specificità del 90% e un'Auc", area sotto la curva concentrazione/tempo, "di 0,88, in media 18 settimane prima della diagnosi". Anche "la preeclampsia a esordio tardivo (Lope) è stata predetta, in media 14,9 settimane prima dell'esordio, utilizzando una firma cfRna distinta con una sovrapposizione minima con quella dell'Eope".
Il 47,2% dei trascritti predittivi di preeclampsia a esordio precoce - dettagliano gli scienziati - era legato a geni associati all'endometrio materno, in particolare alla resistenza alla decidualizzazione, un difetto per cui il rivestimento uterino non si adatta correttamente all'inizio della gravidanza. Questo elemento supporta la teoria secondo cui la disfunzione uterina gioca un ruolo chiave nell'Eope. Le firme Lope, 'spia' di preeclampsia a esordio tardivo, includevano invece pochi trascritti correlati alla decidualizzazione e riflettevano segnali biologici sistemici più ampi. I risultati confermano che Eope e Lope sono condizioni biologicamente e temporalmente distinte. "Le nostre analisi trascrittomiche hanno mostrato che l'Eope comporta alterazioni molecolari diffuse in tutti gli organi, tra cui fegato, reni, placenta, cervello e polmoni", precisa Nerea Castillo Marco, prima autrice dello studio. Al contrario, la Lope ha mostrato un esordio più tardivo e quadri più localizzati, in particolare a livello delle vie immunitarie ed epatiche.
"Per la prima volta abbiamo dimostrato che un prelievo di sangue di routine nel primo trimestre" di gravidanza "può fornire un segnale di allerta precoce per la preeclampsia con elevata accuratezza, ben prima della comparsa dei sintomi", afferma Castillo Marco. "L'identificazione delle gravidanze ad alto rischio in questa fase precoce - sottolinea - apre una finestra cruciale per il trattamento preventivo e un monitoraggio più attento per proteggere madri e bambini". Tamara Garrido, responsabile del progetto, illustra i prossimi passi: "Stiamo attualmente conducendo uno studio clinico prospettico progettato per convalidare l'utilità e la fattibilità dello screening del cfRna nelle cure prenatali standard. Con le attività di convalida e regolamentazione già in corso, prevediamo che lo screening basato sul cfRna possa essere disponibile nella pratica clinica entro il prossimo anno, offrendo un'opportunità senza precedenti per l'identificazione precoce e non invasiva delle gravidanze ad alto rischio e per un intervento tempestivo".
"Oltre a rappresentare un'importante svolta nella prevenzione prenatale di una condizione comune e spesso pericolosa durante la gravidanza, questa ricerca aumenta la nostra comprensione a livello molecolare di una patologia complessa che rimane poco compresa", commenta Karen Sermon, presidente dell'Eshre (Dall'inviata dell'Adnkronos Salute Paola Olgiati).
Leggi tutto: Gravidanza, un esame del sangue potrà prevedere il rischio di preeclampsia

(Adnkronos) - Due vigili del fuoco sono stati uccisi e un terzo ferito a colpi d'arma da fuoco da un uomo che, come riferito dalla polizia, ha "intenzionalmente" appiccato un incendio sulla Canfield Mountain, in Idaho, per attirare i pompieri in un'imboscata. Il responsabile della sparatoria è stato trovato morto ed accanto a lui è stata rinvenuta un'arma che è stata presumibilmente usata nella sparatoria.
Leggi tutto: Imboscata ai vigili del fuoco in Idaho, uccisi due pompieri: trovato morto killer

(Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha firmato un decreto per avviare l’uscita dell’Ucraina dalla Convenzione di Ottawa del 1997, che vieta l’uso, la produzione, lo stoccaggio e il trasferimento di mine antiuomo. "È un passo che la realtà della guerra impone da tempo", ha dichiarato su Facebook il deputato ucraino Roman Kostenko, segretario della commissione parlamentare per la difesa, aggiungendo che la Russia, non firmataria del trattato, "usa massicciamente mine contro i nostri militari e civili".
Secondo Human Rights Watch, dal 2022 Mosca ha impiegato più di una dozzina di tipi diversi di mine antiuomo sul suolo ucraino. L’uso su larga scala di questi ordigni ha lasciato intere aree liberate infestate da esplosivi, rendendo le operazioni di sminamento estremamente pericolose.
"L’Ucraina non può più combattere con le mani legate mentre il nemico semina morte senza limiti", ha ribadito Kostenko. Il decreto firmato da Zelensky, che attua una decisione del Consiglio per la Sicurezza e la Difesa nazionale, non è ancora stato pubblicato ufficialmente. La prossima tappa sarà il passaggio in Parlamento, ma non è chiaro quando il recesso entrerà in vigore.
Il trattato sulla messa al bando delle mine antipersona, anche detto Convenzione di Ottawa, vieta l’uso, la detenzione, la produzione e il trasferimento di mine antipersona e impone la distruzione degli stock esistenti nonché l’assistenza alle vittime del loro uso. Conclusa nel 1997 ed entrata in vigore nel 1999, è stata ratificata da 164 Stati tra i quali si trovano 34 dei 50 Paesi che risultavano produttori di questi ordigni prima del 1997, e firmata da 33. Tra i membri della Convenzione, però, non figurano sei Paesi significativi: Cina, Federazione Russa, India, Pakistan, Repubblica di Corea e Stati Uniti.
Il Trattato impone ai suoi membri l’identificazione delle aree contaminate, la loro segnalazione e delimitazione che garantisca la protezione dei civili finché il processo di bonifica non sia terminato. La bonifica totale deve intervenire entro 10 anni dall’entrata in vigore della Convenzione per lo Stato interessato, salvo richiesta di proroga che, comunque, non può superare un ulteriore periodo di 10 anni.
Zelensky ha lanciato un nuovo appello domenica all’Occidente dopo una delle notti più dure per il Paese dall’inizio della guerra. In un post pubblicato su X, ha denunciato che "quasi per tutta la notte, in tutta l’Ucraina sono risuonate le sirene antiaeree: 477 droni erano nei nostri cieli, per lo più Shahed russo-iraniani, insieme a 60 missili di vario tipo". Tra gli obiettivi colpiti, anche un edificio residenziale a Smila, dove è rimasto ferito un bambino.
Il presidente ucraino ha accusato la Russia di voler "colpire tutto ciò che sostiene la vita" e ha avvertito che "Mosca non si fermerà finché avrà la possibilità di lanciare attacchi massicci". Solo nell’ultima settimana, ha detto, ci sono stati "più di 114 missili, oltre 1.270 droni e quasi 1.100 bombe plananti". Per questo ha chiesto più sistemi di difesa: "L’Ucraina deve rafforzare la propria difesa aerea: è ciò che meglio protegge le vite. Si tratta di sistemi americani che siamo pronti ad acquistare. Contiamo sulla leadership, sulla volontà politica e sul sostegno degli Stati Uniti, dell’Europa e di tutti i nostri partner".
Leggi tutto: Ucraina- Russia, Kiev via da Convenzione su mine antiuomo: "Basta mani legate"

(Adnkronos) - L'Inter torna in campo nel Mondiale per Club. Oggi, lunedì 30 giugno, i nerazzurri affrontano il Fluminense dell'ex Milan Thiago Silva negli ottavi di finale del torneo. Chi passerà il turno, affronterà ai quarti la vincente del confronto tra Manchester City e Al-Hilal. Ecco orario, probabili formazioni e dove vedere la partita in tv e streaming.
Ecco le probabili formazioni di Inter-Fluminense, in campo alle 21 ora italiana:
Inter (3-5-2): Sommer; Darmian, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Asllani, Mkhitaryan, Dimarco; Lautaro Martinez, Thuram. All. Chivu.
Fluminense (4-3-3): Fabio; Xavier, Thiago Silva, Freytes, Rene; Nonato, Hercules, Martinelli; Arias, Cano, Canobbio. All. Portaluppi.
La partita tra Inter e Fluminense agli ottavi di finale del Mondiale per Club sarà visibile in diretta e in streaming (gratuitamente), su Dazn. La partita sarà visibile anche su Mediaset (Italia 1) e in streaming su Mediaset Infinity.
Leggi tutto: Inter-Fluminense al Mondiale per Club: orario, probabili formazioni e dove vederla
(Adnkronos) - L'Ucraina esce dalla Convenzione che vieta l'uso delle mine antiuomo. E' il presidente Volodymyr Zelensky ad annunciare la decisione con un messaggio video. "Siamo consapevoli delle conseguenze, soprattutto in tempo di guerra", dice. "La Russia non ha mai aderito alla Convenzione e per chi confina con la Russia le mine antiuomo spesso sono uno strumento di difesa senza alternative", dice Zelensky, che con la decisione invia anche "un segnale ai partner".
"Siamo consapevoli delle complessità connesse al ritiro da tale convenzione, soprattutto in tempo di guerra. Ma stiamo compiendo questo passo politico e inviando un segnale a tutti i nostri partner, su questo si deve concentrare l'attenzione. Questo riguarda tutti i paesi che confinano con la Russia".
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