(Adnkronos) - All'origine c'è una puntura di zanzara e un virus che le scatena. Ma fra tre delle più temute infezioni trasmesse da questi insetti - Dengue, Chikungunya, West Nile - che abbiamo imparato a conoscere, purtroppo da molto vicino, anche in Italia, ci sono similitudini, ma anche molte differenze. Nei primi due casi i nomi che si sono 'guadagnate' sono piuttosto esplicativi nel descrivere i rischi per chi (fortunatamente una piccolissima percentuale), dopo essersi infettato, sviluppa la malattia. La Dengue è infatti conosciuta anche come 'febbre spacca ossa', per i dolori che provoca proprio a livello dello scheletro, mentre il termine Chikungunya, di origine africana, significa 'ciò che curva o contorce', per i particolari dolori articolari che costringono a una posizione difensiva e immobile.
Per queste due infezioni la responsabile è la zanzara di genere Aedes, la cosiddetta 'tigre', che si è diffusa in Italia agli inizi degli anni '90, quando è sbarcata per la prima volta a Genova insieme a un carico di copertoni dagli Usa. Per quanto riguarda la Chikungunya, i primi casi a trasmissione locale in Italia risalgono al 2007. Dopo la puntura di una zanzara portatrice del virus - come riporta il sito Epicentro dell'Istituto superiore di sanità - l'incubazione va da 3 a un massimo di 12 giorni. In seguito si manifestano improvvisamente febbre e dolori alle articolazioni, tali da limitare i movimenti dei pazienti che tendono a rimanere assolutamente immobili e in posizioni rannicchiate. Tra i sintomi anche dolore muscolare, mal di testa, affaticamento e rash cutaneo. Nella maggior parte dei casi i pazienti si riprendono completamente, ma il dolore alle articolazioni può persistere per mesi e persino anni. Raramente si verificano complicanze gravi, tuttavia negli anziani la malattia può essere una concausa di morte. Ad oggi non ci sono cure e i trattamenti sono sintomatici anche se recentemente è stato approvato un vaccino negli Usa, non disponibile in Europa.
Il virus della Dengue ha come ospite principale l'uomo, ma non c'è contagio diretto tra esseri umani: circola nel sangue della persona infetta da 2 a 7 giorni e se in questo periodo si verifica la puntura di una zanzara questa può trasmetterlo ad altri. Dopo 5 o 6 giorni dalla puntura, se si sviluppa la malattia, si può avere una febbre molto alta, mal di testa acuti, dolori attorno e dietro agli occhi, forti dolori muscolari e alle articolazioni, nausea e vomito, irritazioni della pelle che possono apparire sulla maggior parte del corpo dopo 3-4 giorni dall'insorgenza della febbre. In genere si guarisce completamente in 2 settimane. Raramente l'infezione può evolvere in febbre emorragica - che si presenta soprattutto in un secondo episodio di infezione - con emorragie gravi che possono causare veri e propri collassi e, anche se in casi rari, risultare fatali. Per la prevenzione esistono due vaccini: uno indicato solo per le persone che si sono già infettate, l'altro efficace contro i diversi sierotipi del virus, il cui uso va però valutato di volta in volta.
A differenza delle altre due infezioni, a trasmettere il virus West Nile non è la zanzara tigre, ma il tipo Culex. Anche in questo caso non c'è trasmissione da uomo a uomo e i 'serbatoi' virali sono anche gli uccelli. Più lunga - in relazione alle altre due arbrovirosi - l'incubazione dopo la puntura, visto che i sintomi possono presentarsi anche a distanza di 14, e possono passare persino 21 giorni nelle persone con un deficit del sistema immunitario. La maggior parte delle persone infettate non sviluppa sintomi, ma nel caso si presentino, per circa il 20% dei contagiati si tratta di forme leggere: febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei. La durata è variabile, da pochi giorni a poche settimane, a seconda dell'età e delle condizioni di salute di base. Negli anziani e nei fragili ci possono essere sviluppi più preoccupanti. I sintomi più gravi si presentano in meno dell'1% delle persone infette e possono essere: febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni, fino alla paralisi e al coma. Alcuni effetti neurologici possono essere permanenti. Nei casi più gravi, il virus può causare un'encefalite letale e non esiste una terapia specifica.
In tutti e tre i i casi la prevenzione più efficace sta nel tenere lontane le zanzare: usando repellenti, indossando abbigliamento adeguato per non lasciare scoperto il corpo (pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe) quando si è all'aperto; usando delle zanzariere alle finestre; svuotando di frequente i vasi di fiori o altri contenitori con acqua stagnante; cambiando spesso l'acqua nelle ciotole per gli animali; tenendo le piscinette per i bambini in posizione verticale quando non sono usate.
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(Adnkronos) - L'Italia del fioretto femminile a squadre conquista la medaglia di bronzo ai Mondiali di Tbilisi oggi, lunedì 28 luglio. Le azzurre Arianna Errigo, Martina Favaretto, Anna Cristino e Alice Volpi, numero 1 del ranking, dopo la delusione della semifinale persa contro la Francia hanno superato il Giappone 45-30 nella finale per il terzo posto.
Nel corso di questi Mondiali a Tbilisi, in Georgia, l'Italia aveva battuto prima la Romania 45-4 e poi nei quarti l'Ucraina 45-34.
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(Adnkronos) - Dopo il rialzo del rating da parte di Fitch, dopo il grande successo del collocamento del bond con scadenza 2031, gli analisti hanno alzato le stime su tutti i principali parametri di bilancio, confermando la solidità finanziaria dell’emittente e rafforzando la fiducia degli investitori sul medio-lungo termine. I risultati del primo semestre 2025 hanno confermato la validità della visione strategica e del modello industriale di Webuild, che, dopo aver raggiunto una scala operativa globale, è ora impegnata nel rafforzamento della redditività e della generazione di cassa. Le prospettive di crescita restano supportate da trend strutturali – come l’aumento della spesa Nato per le infrastrutture, la ricostruzione dell’Ucraina e il piano infrastrutturale tedesco – che vedono il Gruppo in una posizione di leadership nei mercati chiave e nei settori ad alto potenziale di investimenti. Alla luce dei risultati superiori alle attese, gli analisti hanno rivisto al rialzo le proprie valutazioni sul titolo, con target price aggiornati tra 4,40 e 4,50 euro per azione e una prevalenza di rating positivi tra “Outperform” e “Buy”.
Mediobanca sottolinea come i risultati semestrali abbiano battuto le stime, grazie a una crescita più sostenuta dei ricavi e a margini più robusti rispetto alle attese. La posizione di cassa netta riflette un’intensa attività di investimento e la tempistica graduale degli anticipi contrattuali. A fronte di una prima metà dell’anno già molto dinamica, la banca riconosce a Webuild una maggiore visibilità sul raggiungimento degli obiettivi 2025, sia in termini di conto economico che di liquidità netta. Secondo gli analisti, il gruppo ha raggiunto una dimensione ottimale per la gestione del rischio e per un ulteriore miglioramento della marginalità e generazione di cassa come pilastri del nuovo business plan. Il giudizio è stato confermato su “Outperform”, con un target price aggiornato a 4,50 euro, in aumento rispetto ai precedenti 4,20 euro.
Anche Intermonte evidenzia risultati sopra le attese, con un portafoglio ordini di costruzione, che raggiunge i 53 miliardi di euro, assicura una copertura pari a circa quattro anni di ricavi. Secondo gli analisti, il management è fiducioso di superare gli obiettivi già ambiziosi previsti per il 2025, incluso quello di una Pfn positiva di oltre 700 milioni a fine anno. L’agenzia apprezza inoltre i risultati conseguiti per quanto riguarda la strategia di derisking e l’operatività su regioni a basso rischio. Il titolo viene definito “Outperform”, con un target price rivisto al rialzo da 4,00 a 4,50 euro.
Anche Equita evidenzia come il primo semestre abbia registrato un Ebitda superiore del 17% rispetto al 2024, a conferma del forte slancio legato agli investimenti infrastrutturali nei principali mercati in cui Webuild opera. Gli analisti notano che, pur confermando la guidance per il 2025, il Gruppo abbia ancora margini di miglioramento, soprattutto sul fronte della generazione di cassa. Particolare attenzione è riservata all’atteso avvio del progetto del Ponte di Messina, che, pur non ancora incluso nella guidance, è considerato un potenziale catalizzatore di rilievo nei prossimi mesi. Il giudizio è “Buy”, con target price aggiornato a 4,50 euro, anche considerando il forte slancio derivante dai previsti investimenti in spese militari nell’ambito del programma Nato (dual use), per la ricostruzione Ucraina e dal piano investimenti in Germania.
Kepler Cheuvreux sottolinea come la dinamica della posizione finanziaria netta sia coerente con gli elevati investimenti realizzati nel semestre e con la stagionalità degli anticipi, con un recupero atteso sia della liquidità sia della marginalità. Anche in questo caso, il forte progresso della prima metà dell’anno induce gli analisti a ritenere che la guidance possa essere superata. Il target price è stato portato a 4,40 euro, con giudizio “Buy”.
Per Banca Akros, i ricavi e l’Ebitda raggiunti nel primo semestre rappresentano già oltre metà della guidance annuale, con una stagionalità più favorevole attesa nella seconda parte dell’anno. Il management appare fiducioso di poter sovraperformare gli obiettivi prefissati, pur mantenendo una comunicazione prudenziale. Il titolo viene valutato “Accumulate”, con un prezzo obiettivo confermato a 4,10 euro. Oddo Bhf evidenzia come il fatturato semestrale abbia registrato una crescita del 22% su base annua, spinto da una forte attività in Italia – sostenuta anche dai progetti Pnrr – e da importanti sviluppi in Australia e Arabia Saudita. L’Ebitda margin adjusted si è attestato all’8,4%, in miglioramento di quasi un punto percentuale rispetto al primo semestre 2024. L’analisi, segnalando una reazione attesa positiva da parte del mercato, grazie anche alla conferma degli obiettivi 2025, mantiene il giudizio “Neutral” e aggiorna il target price a 4,10 euro.
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(Adnkronos) - La Corte d'Appello di Genova ha dichiarato inammissibile la richiesta di revisione della condanna all’ergastolo per Mario Vanni, uno dei condannati per quattro dei duplici omicidi attribuiti al cosiddetto 'Mostro di Firenze'. A presentare l’istanza erano stati gli avvocati Valter Biscotti e Antonio Mazzeo, su incarico del nipote Paolo Vanni, basandosi su una nuova perizia di entomologia forense che anticiperebbe di due giorni la data dell’ultimo delitto, quello degli Scopeti del 1985.
Il sostituto procuratore generale Alessandro Bogliolo ha definito la richiesta “inammissibile”, affermando che le nuove prove non sono sufficienti a mettere in discussione la sentenza definitiva emessa dalla Cassazione nel 2000. Una posizione condivisa dalla Corte d’Appello, che in una motivazione di tre pagine ha respinto la domanda, ritenendo le nuove evidenze scientifiche non rilevanti nel contesto processuale.
La difesa ha già annunciato il ricorso in Cassazione. L’avvocato Biscotti ha criticato la Corte per aver valutato il merito delle nuove prove, contrariamente – sostiene – alla giurisprudenza consolidata. Ha inoltre sottolineato la “sorprendente coincidenza” tra la decisione della Corte e la recente diffusione della notizia sulla paternità di Natalino Mele, elemento che a suo avviso potrebbe distogliere l’attenzione dal caso. Mario Vanni, ex postino di San Casciano Val di Pesa, era stato condannato nel 1999 per i delitti commessi tra il 1982 e il 1985. È morto in carcere nel 2009 all’età di 81 anni.
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(Adnkronos) - Nessun rapporto di causa ed effetto tra il consumo di carne di pollo e il rischio di tumori. In riferimento allo studio dell’Irccs Saverio de Bellis di Castellana Grotte, Unaitalia, Associazione di riferimento dell’avicoltura italiana, legge con stupore quanto pubblicato da alcuni media in questi giorni circa la presunta correlazione tra il consumo di carne di pollo e il rischio associato ai tumori gastrointestinali. L’Associazione ritiene quindi doveroso puntualizzare alcuni aspetti chiave, al fine di fare una corretta informazione al pubblico e ai consumatori in un ambito così importante come quello scientifico-nutrizionale.
Lo studio in questione, come indicato anche dai suoi stessi autori, presenta una serie di limitazioni metodologiche. È uno studio osservazionale basato su diari alimentari spontanei riferiti dai soggetti senza alcuna verifica da parte degli osservatori (che si sono limitati a raccoglierli) e senza un gruppo di controllo. Il tutto su un campione iper-territoriale selezionato casualmente dalle liste elettorali di Castellana e dai registri dei medici di base di Putignano. Il disegno osservazionale della ricerca, infatti, non permette di stabilire un rapporto di causa-effetto.
I risultati, inoltre, possono essere condizionati da fattori “esterni” legati allo stile di vita, come l’attività fisica o la presenza di patologie croniche. È necessaria quindi prudenza nell'interpretazione e, soprattutto, la conferma di questi risultati attraverso studi. Infine, non si tiene conto in alcun modo della tipologia di cottura e delle temperature raggiunte nella preparazione: si ricorda che i composti mutageni si possono formare durante la cottura ad alte temperature su qualsiasi alimento.
Unaitalia sottolinea l’importanza d’interpretare studi preliminari con la dovuta cautela e di appellarsi alla letteratura scientifica prevalente, che conferma la sicurezza nutrizionale delle carni bianche, come ribadito da AIRC e dall’autorevole studio pubblicato sulla rivista Nutrients nel 2019, da cui è emerso un effetto protettivo delle carni bianche, con una significativa riduzione del rischio di tumore associata al loro consumo.
“Unaitalia accoglie con favore il dibattito scientifico, consapevole del significativo contributo della ricerca nell’approfondire la comprensione del ruolo della carne di pollame nell'alimentazione umana e nella salute pubblica. Pur riconoscendo l’apporto dell’Istituto alla ricerca scientifica nel campo della nutrizione umana, riteniamo essenziale che i media non allarmino i consumatori sulla base di studi preliminari. La letteratura scientifica ha più volte ribadito l’assenza di una correlazione diretta tra consumo di carni bianche e patologie oncologiche e, in alcuni casi, ha evidenziato il loro fattore protettivo - dichiara Lara Sanfrancesco, direttore di Unaitalia - Le carni bianche rappresentano una fonte proteica sicura, nutriente e fondamentale per una dieta equilibrata e un'eccellenza nutrizionale prodotta secondo i più elevati standard di sicurezza e qualità”.
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(Adnkronos) - Tragedia sul lavoro ad Altomonte, nel Cosentino. Un operaio di 61 anni è morto all’interno di un cantiere dopo essere stato travolto da un muro di contenimento. L’uomo, dipendente di una ditta privata, stava eseguendo dei lavori di ripristino e messa in sicurezza del muro quando questo, per cause in corso di accertamento, gli è crollato addosso. L’episodio si è verificato nel primo pomeriggio odierno in contrada Corvo. Sul posto i carabinieri della Stazione di Altomonte, i vigili del fuoco, il 118 e personale del Nil. La magistratura ha avviato indagini per ricostruire la dinamica dell’accaduto e accertare eventuali responsabilità.
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(Adnkronos) - "Epatite D classificata come cancerogena", annuncia l'Organizzazione mondiale della sanità nel World Hepatitis Day. "L'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc) - informa l'Oms - ha recentemente classificato l'epatite D come cancerogena per l'uomo, proprio come l'epatite B e C. L'epatite D, che colpisce solo le persone infette dal virus dell'epatite B, è associata a un rischio di cancro al fegato da 2 a 6 volte superiore rispetto alla sola epatite B. Questa riclassificazione segna un passo fondamentale negli sforzi globali per sensibilizzare, migliorare lo screening e ampliare l'accesso a nuovi trattamenti per l'epatite D".
"L'Oms ha pubblicato linee guida sui test e la diagnosi dell'epatite B e D nel 2024 e sta monitorando attivamente i risultati clinici di trattamenti innovativi per l'epatite D", dichiara Meg Doherty, direttrice entrante Oms per la Scienza e la Salute.
"Ogni 30 secondi una persona muore per una grave malattia epatica o per un cancro al fegato correlato all'epatite. Eppure abbiamo gli strumenti per fermarla", ha poi dichiarato Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità, che el World Hepatitis Day l'Oms lancia un appello a governi e partner: "Accelerare urgentemente gli sforzi per eliminare l'epatite virale come minaccia per la salute pubblica e ridurre i decessi per cancro al fegato".
L'epatite virale - di tipo A, B, C, D ed E - è la principale causa di infezione epatica acuta, ricorda l'Oms. Tra queste, solo l'epatite B, C e D possono portare a infezioni croniche che aumentano significativamente il rischio di cirrosi, insufficienza epatica o cancro al fegato. Eppure la maggior parte delle persone affette da epatite non sa di esserlo. I tipi B, C e D colpiscono oltre 300 milioni di persone in tutto il mondo e causano più di 1,3 milioni di decessi ogni anno, principalmente per cirrosi epatica e cancro. Il trattamento con farmaci orali può curare l'epatite C entro 2-3 mesi e sopprimere efficacemente l'epatite B con una terapia continuativa. Anche le opzioni terapeutiche per l'epatite D si stanno evolvendo. Tuttavia, centrare appieno l'obiettivo di ridurre la cirrosi epatica e i morti per cancro da epatite è possibile solo attraverso "un'azione urgente volta a potenziare e integrare i servizi per l'epatite - inclusi vaccinazione, test, riduzione del danno e trattamento - nei sistemi sanitari nazionali", avverte l'agenzia Onu per la salute.
"Raggiungere gli obiettivi dell'Oms per il 2030" nella lotta contro l'epatite "potrebbe salvare 2,8 milioni di vite e prevenire 9,8 milioni di nuove infezioni. Con il calo del supporto dei donatori, i Paesi devono dare priorità agli investimenti interni, ai servizi integrati, a dati più affidabili, a farmaci accessibili e all'eliminazione dello stigma", esorta l'organizzazione.
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(Adnkronos) - Nel mondo delle celebrità il tradimento non è solo un tabù ma, una volta scoperto, diventa subito fenomeno di massa che tiene incollato allo schermo del telefono, a giornali, riviste e tv, appassionati di gossip e non.
L'ultimo caso in ordine di tempo è quello che ha coinvolto (anzi travolto) Raoul Bova e che ora sta assumendo anche i contorni di un giallo. Tutto è iniziato qualche settimana fa con un avvertimento anonimo all'attore sul fatto che alcune sue conversazioni private con la modella e influencer Martina Ceretti rischiavano di essere diffuse, danneggiando così la sua immagine. Bova non ha ceduto e, pochi giorni dopo, quelle chat sono diventate pubbliche nel podcast 'Falsissimo' di Fabrizio Corona. Da qui la bufera sui social, invasi dai commenti sugli audio inviati dall'attore alla 23enne ("Buongiorno essere speciale, dal sorriso meraviglioso e dagli occhi spaccanti"). Non solo gossip, la vicenda è finita in tribunale con l'apertura di un'inchiesta per tentata estorsione da parte della Procura di Roma.
Cuori infranti e accuse di 'corna' anche in quella che era 'casa Ferragnez'. Chiara Ferragni, come ha raccontato sui social, sarebbe stata più volte tradita dall'ex marito Fedez. Un tradimento che ha fatto il giro della rete dopo essere finito sul tavolo di 'Falsissimo'. Corona, infatti, ha svelato i dettagli della relazione extra-coniugale del rapper con la stilista Angelina Montini attraverso chat, vocali audio e registrazioni di conversazioni telefoniche.
La parola 'fine' è stata scritta anche da una coppia che, sulla carta, non avrebbe mai visto il capolinea: quella formata da Francesco Totti e Ilary Blasi. Nella lunga battaglia mediatica e legale, tra le tante accuse che si sono lanciate reciprocamente c'è quella dei tradimenti: lui ha dichiarato che sarebbe stato tradito con il personal trainer Cristiano Iovino, lei con Noemi Bocchi, attuale compagna del 'Pupone'.
Fra i tradimenti clamorosi c'è anche quello del calciatore spagnolo Gerard Piquè, che avrebbe messo le corna alla cantante Shakira con Clara Marti. Chi di tradimento ferisce di 'revenge song' perisce. La pop star latina, infatti, gli ha dedicato la cosiddetta 'canzone della vendetta', dal titolo 'Music Sessions Vol. 53'. "Hai scambiato una Ferrari con una Twingo/Hai scambiato un Rolex con un Casio", canta Shakira.
Ma c'è anche chi come l'influencer Giulia De Lellis ha scritto un libro 'Le corna stanno bene su tutto. Ma io stavo meglio senza!', pubblicato dopo la fine della relazione dell'ex tronista di 'Uomini e Donne' e dj Andrea Damante. Nella lista c'è anche la showgirl e imprenditrice Belen Rodriguez, che ha dichiarato di aver scoperto circa una dozzina di amanti dell'ex marito Stefano De Martino.
Anche i vip oltreconfine hanno fatto parlare di sé. A partire da Jennifer Aniston. L'attrice sarebbe stata tradita dall'attore Brad Pitt con Angelina Jolie. Oppure l'attore Jude Law, che avrebbe cornificato l'attrice Sienna Miller a un passo dalle nozze. E lo avrebbe fatto con la tata dei suoi figli, avuti dalla precedente relazione con Sadie Frost (tradita per Miller). Insomma, nessuno è escluso dall'alta infedeltà, nemmeno se ti chiami Lady Diana. Diana Spencer sarebbe stata tradita dall'allora principe Carlo d'Inghilterra con quella che è poi diventata sua moglie: Camilla Parker Bowles. Memorabile l'intervista alla Bbc, in cui Lady D. aveva definito il suo matrimonio come "troppo affollato".
Leggi tutto: Da Bova ai Ferragnez fino ai reali inglesi, accuse di corna e cuori infranti
(Adnkronos) - Grande successo per la nuova Super App di Poste Italiane che con quasi nove milioni di utilizzatori attivi, è leader tra le app gratuite in Italia su Apple Store e Google Play. Un risultato che dimostra l’efficacia della strategia digitale di Poste Italiane, che punta a rendere il Gruppo una piattaforma di relazione e connessione con i clienti, offrendo in modalità omnicanale servizi di qualità e tutte le novità relative all’offerta. E infatti, le innovazioni di prodotto e di servizio verranno veicolate tramite l’app di Poste Italiane che diventerà unica per tutti i prodotti e i servizi offerti dal Gruppo. L’App, che prende il nome dell’azienda stessa (Poste Italiane) ed è identificabile con la lettera P blu su fondo giallo.
L’App Super P rappresenterà quindi l’unico punto d’ingresso per l’intero ecosistema dei servizi offerti dal Gruppo, guidato da Matteo Del Fante, ed è stata progettata per offrire un’esperienza digitale completa, sicura e intuitiva, con l’obiettivo di rendere la vita più semplice ai 46 milioni di clienti di Poste Italiane. La Super App, porterà al superamento progressivo delle precedenti applicazioni (BancoPosta e PostePay), offrendo continuità operativa attraverso le stesse credenziali di accesso già in uso. Dal 30 giugno è partita la migrazione dei clienti con App BancoPosta verso la nuova App Poste Italiane, completata il 22 luglio con la dismissione dagli store digitali. Sarà avviata ad ottobre la migrazione dei clienti da App Postepay che permetterà di raggiungere entro fine anno circa 16 milioni di utenti sulla Super App.
Il suo vero punto di forza della Super App è infatti l’integrazione in un’unica piattaforma di un ampio numero di servizi che in passato erano distribuiti su diverse app, semplificando drasticamente l’esperienza utente e rendendo ancora più immediato l’accesso al mondo Poste Italiane.
La Super App P è personalizzata in base alle preferenze del singolo cliente. Nel contesto digitale rappresenta un cantiere in costante evoluzione. Sono previsti ulteriori sviluppi, in particolare sul fronte della personalizzazione, grazie anche all’impiego dell’intelligenza artificiale. La piattaforma si adatta ai comportamenti, alle abitudini di utilizzo e alle esigenze di ognuno. Gli utenti possono anche personalizzare l’app in autonomia e scegliere lo stile dell’interfaccia (come il dark mode), modificare le dimensioni del carattere o ordinare i “mondi Poste” secondo le proprie esigenze di utilizzo quotidiano e selezionare l’ufficio Postale preferito o le operazioni più frequenti. La personalizzazione dell’esperienza anticipa le esigenze dei clienti in maniera intelligente e permette ad ogni cliente di avere la sua.
Con l’App “P” è possibile prenotare il proprio turno all’ufficio postale e precompilare alcuni moduli e documenti, velocizzando le operazioni allo sportello. L’App permette di amministrare il proprio conto corrente BancoPosta, le carte di pagamento Postepay e i prodotti di risparmio. Inoltre, è possibile gestire le polizze assicurative, controllare le linee telefoniche fisse e mobili, tenere d’occhio le forniture di energia, senza dimenticare la possibilità di spedire pacchi e posta. In pochi click si possono fare ricariche e bonifici, inviare e ricevere denaro, prelevare contanti senza carte agli Atm Postamat e domiciliare le bollette, pagare bollettini, bolli auto e moto ed effettuare pagamenti PagoPa. Con la pratica funzione “Mappe” è possibile cercare non solo l’ufficio postale più vicino o quello più comodo, ma anche i Punto Poste e i Punto Lis, i locker per ritirare o mandare indietro i pacchi. La funzione Mappe dà anche la possibilità di trovare gli Atm Postamat e le cassette postali, oltre agli spazi filatelia e ai negozi che aderiscono a ScontiPoste, il programma di cashback di Poste Italiane.
Un’importante novità è il wallet digitale, uno spazio unico dove conservare carte di pagamento di Poste Italiane, documenti, carte fedeltà, spedizioni e prenotazioni. Include anche la possibilità di inquadrare un Qr Code in ufficio postale o su poste.it per identificarsi in maniera rapida. I dati sono visibili solo dopo l’autenticazione, garantendo sicurezza e privacy. L’App introduce anche la “Passkey”, un sistema di accesso rapido tramite impronta digitale o riconoscimento facciale, eliminando la necessità della password, anche in caso di cambio smartphone, in linea con i nuovi standard internazionali definiti dall’alleanza Fido con l’obiettivo di semplificare l’esperienza e la sicurezza degli utenti.
In tema di corrispondenza e pacchi, oltre all’invio di spedizioni e al loro tracciamento, è disponibile il nuovo servizio gratuito PostePlus, che consente di scegliere dove e quando ricevere un pacco in arrivo, impostare indirizzi preferiti, riprogrammare date di consegna entro 15 giorni e ricevere notifiche in tempo reale. Inoltre, attraverso l’App si può anche effettuare il ritiro online di raccomandate e atti giudiziari abilitati dal mittente. Un’altra funzione distintiva è il prelievo senza carta, che consente di ritirare contanti con lo smartphone sia dagli Atm Postamat sia nelle tabaccherie PuntoLis, semplicemente inquadrando un Qr Code.
Con la SuperApp, Poste Italiane rafforza il proprio ruolo di leader nazionale nei servizi digitali integrati, contribuendo alla modernizzazione del Paese e consolidando il proprio posizionamento tra i principali operatori europei del settore. L’iniziativa si colloca infatti all’interno del piano di trasformazione digitale del Gruppo, che mira a semplificare i servizi, ridurre la frammentazione degli strumenti digitali e ampliare l’accesso alle soluzioni online, anche per le fasce meno digitalizzate della popolazione.
Grazie alle sue caratteristiche di semplicità d’uso l’App P è stata eletta Prodotto dell’anno 2024 nella categoria “App - Simple Experience”. Inoltre, è risultata fra i vincitori del Mf Banking Innovation Award, nella categoria “Value Proposition per la Clientela Privata” e dei Digital Experience Awards, per la categoria “Best Mobile App Experience”.
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(Adnkronos) - Le notti estive acquistano una nuova, inquietante dimensione a Mirabilandia, dove dal 12 al 17 agosto 2025 torna Suburbia Summer Nightmare, l’evento horror che anticipa l’atmosfera di Halloween nel cuore dell’estate con sei serate ricche di adrenalina, spettacolo e suggestioni da brivido.
Con il calare delle tenebre, il terrore s’impossesserà del Parco divertimenti più grande d’Italia. Nelle aree adiacenti a Reset e Blu River, a partire dalle 20.00, si spalancherà il cancello di Suburbia, la spettrale città abitata da strane creature, che prende vita tra vicoli oscuri, creature mostruose e scenografie immersive. Container misteriosi, il tunnel horror Acid Rain, percorso tortuoso tra mostruosità e pericoli nascosti, e aree tematizzate saranno a disposizione dei più coraggiosi che potranno aggirarsi tra le celle e le gabbie di un manicomio, avventurarsi in un lazzaretto con annesso obitorio o perdersi in una spettrale tendopoli. A rendere ancora più coinvolgente l’esperienza, la presenza di oltre 100 figuranti, che daranno corpo e voce a personaggi inquietanti pronti a sorprendere i visitatori lungo percorsi tematici esclusivi.
“Con Suburbia Summer Nightmare vogliamo offrire al nostro pubblico un’esperienza fuori dagli schemi, che unisce intrattenimento e spettacolarità in un formato serale e fortemente immersivo, dichiara Sabrina Mangia, Managing Director di Mirabilandia. L’entusiasmo che questo appuntamento ha generato sin dalla sua prima edizione conferma quanto il pubblico sia alla ricerca di format originali, capaci di sorprendere anche al di fuori dei canoni tradizionali. Suburbia è ormai un marchio distintivo della nostra offerta e continuerà a crescere, stagione dopo stagione”.
Non mancheranno altri show da brividi e sorprese adrenaliniche per una settimana di Ferragosto davvero indimenticabile. Tutto questo sarà una speciale preview del famoso Halloween di Mirabilandia, che si preannuncia più terrificante che mai.
L’evento è incluso nel biglietto d’ingresso a Mirabilandia e sarà anche un’opportunità straordinaria per godere fino a tarda serata delle tante attrazioni e degli spettacoli in programma.
Nella settimana di Suburbia Summer Nightmare, dalle ore 17 sarà attiva una speciale promozione con entrata al Parco – evento incluso – a soli 16,90 euro.
Leggi tutto: A Mirabilandia tornano i brividi del Suburbia Summer Nightmare
(Adnkronos) - Donald Trump ha annunciato che intende fissare un nuovo ultimatum per Vladimir Putin di 10-12 giorni, entro i quali mettere fine alla guerra tra Russia e Ucraina. "Non vediamo che si fa alcun progresso", ha detto parlando alla stampa insieme a Kier Starmer in Scozia.
"Sono deluso dal presidente Putin, molto deluso. Così vedremo la cosa e ridurrò i 50 giorni che gli ho dato". Il presidente americano il 15 luglio scorso ha dato alla Russia un ultimatum di 50 giorni di tempo per raggiungere un accordo con l'Ucraina, minacciando in caso contrario sanzioni severe, anche dazi secondari al 100%.
Leggi tutto: Ucraina, Trump: "Molto deluso da Putin, nuovo ultimatum abbreviato a 10-12 giorni"
(Adnkronos) - Salta il tetto alla retribuzione per i dipendenti pubblici a 240mila euro, introdotto dal governo Renzi. Si torna all'indicazione prevista dal decreto Salva Italia, governo Monti, che faceva riferimento come limite a quanto spetta al primo presidente della Corte di Cassazione. La Corte costituzionale, con la sentenza n. 135 del 2025, pur ribadendo che la previsione di un “tetto retributivo” per i pubblici dipendenti non contrasta di per sé con la Costituzione, ha dichiarato l’illegittimità dell’art. 13, comma 1, del decreto-legge n. 66 del 2014, come convertito, che l’ha fissato nel limite di 240.000,00 euro lordi anziché nel trattamento economico onnicomprensivo spettante al primo presidente della Corte di cassazione. È in base a tale parametro, come fino al 2014, che il “tetto” dovrà essere definito con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, previo parere delle Commissioni parlamentari competenti.
Il limite massimo retributivo era stato introdotto con il decreto-legge n. 201 del 2011, come convertito, per tutti coloro che ricevono emolumenti o retribuzioni a carico delle finanze pubbliche, mediante rinvio allo stipendio del primo presidente della Corte di cassazione. Con il decreto-legge n. 66 del 2014 il “tetto retributivo” è stato invece determinato nel suo ammontare in misura fissa, con una significativa decurtazione del trattamento economico di alcuni magistrati.
Per i primi anni in cui la norma ha trovato applicazione essa è stata ritenuta non costituzionalmente illegittima poiché considerata una misura straordinaria e temporanea, giustificata dalla situazione di eccezionale crisi finanziaria in cui versava il Paese. Con il trascorrere del tempo, tuttavia, essa ha definitivamente perso quel requisito di temporaneità, posto a tutela della indipendenza della magistratura e necessario ai fini della sua compatibilità costituzionale.
L’odierna pronuncia si pone in linea con i principi ai quali si ispirano plurimi ordinamenti costituzionali di altri Stati. Nello stesso senso, del resto, si è espressa la Corte di giustizia dell’Unione europea, con la sentenza del 25 febbraio 2025 (grande sezione, cause C-146/23 e C-374/23), nella quale è stata analogamente censurata la riduzione del trattamento retributivo dei magistrati.
La Corte costituzionale ha inoltre ritenuto che l’incostituzionalità della citata norma, in ragione del carattere generale del “tetto retributivo”, non possa che operare in riferimento a tutti i pubblici dipendenti. Trattandosi di una incostituzionalità sopravvenuta, la declaratoria di illegittimità non è retroattiva e produrrà i suoi effetti solo dal giorno successivo alla pubblicazione della sentenza nella Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana.
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(Adnkronos) - La Camera ha approvato in I lettura il Decreto fiscale (Dl 84/2025). Il provvedimento passa ora all’esame del Senato per la seconda fase dell’iter parlamentare la cui conversione in legge deve avvenire entro il 16 agosto. Tra le principali novità segnaliamo: la riforma del ravvedimento speciale che permette di sanare irregolarità fiscali relative agli anni dal 2019 al 2023 per i soggetti che aderiscono al concordato biennale 2025-2026; il rafforzamento delle garanzie sui controlli della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle entrate che devono motivare in modo puntuale le ragioni alla base di ispezioni, verifiche, accessi; il chiarimento sulla deducibilità delle spese di trasferta sostenute all’estero. Il testo approvato ha recepito delle modifiche introdotte da alcuni emendamenti e odg approvati, tra i quali segnaliamo: riduzione dell’addizionale comunale sulle tariffe degli aeromobili nelle tratte da e per Sicilia e Sardegna (On. Deidda); retribuzione dei manager del settore finanziario (On. Osnato); acquisto prima casa per gli under 36 (On. L’Abbate); assegno unico universale (On. Furfaro); servizi di mobilità condivisa (On. Roggiani).
Link alla scheda del provvedimento
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(Adnkronos) - Secondo decesso per il virus West Nile oggi, lunedì 28 luglio, nel Lazio. Un 77enne con patologie croniche pregresse è morto oggi, lunedì 28 luglio, alle 6.20 all'Istituto Lazzaro Spallanzani di Roma. L'uomo era residente a Isola dei Liri e aveva soggiornato di recente a Baia Domizia nel Casertano.
Trapiantato di cuore nel 2014 e in follow-up presso l’Ao San Camillo Forlanini, era affetto da insufficienza renale cronica. Era stato ricoverato il 26 luglio per febbre elevata (fino a 40° c), insorta dal 20 luglio e la diagnosi è stata poi confermata con positività del virus su plasma e urine il 28 luglio.
La prima vittima del virus West Nile nel Lazio è stata una donna di 82 anni che, residente a Nerola, è morta il 20 luglio scorso all'ospedale San Giovanni di Dio di Fondi in provincia di Latina. Era stata ricoverata il 14 luglio scorso per febbre e stato confusionale.
In provincia di Roma i Comuni di presunta esposizione sono Anzio e Nettuno. Dei 44 casi di confermata positività al virus West Nile: 18 pazienti risultano attualmente ricoverati in reparti ordinari per altre patologie, tre sono stati dimessi, 19 sono in cura presso il proprio domicilio e due pazienti si trovano ricoverati in terapia intensiva.
Sedici nuovi casi di positività al virus West Nile sono stati confermati dalle analisi effettuate presso il Laboratorio di virologia dell’istituto nazionale per le malattie infettive 'Lazzaro Spallanzani' Irccs, (4 casi con sindrome neurologica e 12 casi con febbre da West Nile Virus) con un decesso oggi con probabile esposizione nella provincia di Caserta.
Con questi ultimi accertamenti salgono a 44 le conferme diagnostiche di positività di infezione da West Nile virus nel 2025, registrati in provincia di Latina (41 casi totali, inclusa la paziente deceduta la scorsa settimana presso l’ospedale di Fondi) e in provincia di Roma (2 casi) e uno fuori Regione con probabile esposizione in provincia di Caserta. In provincia di Latina i Comuni di presunta esposizione sono Aprilia, Cisterna di Latina, Fondi, Latina, Pontinia, Priverno, Sezze e Sabaudia.
Soffriva di gravi patologie pregresse, l'anziano di 80 anni, morto all'ospedale Sant'Anna e San Sebastiano a Caserta in seguito all'infezione da West Nile. Prima vittima in Campania per la "febbre del Nilo" l'uomo era originario di Maddaloni ed era ricoverato da venerdì presso il reparto di medicina d'urgenza. In ospedale è ricoverato per la stessa infezione anche un altro anziano, sempre di Maddaloni.
Il West Nile è una malattia infettiva trasmessa dalle zanzare, in particolare del genere Culex pipiens, che colpisce soprattutto gli uccelli selvatici. Le zanzare si infettano pungendo gli uccelli e a volte trasmettono il virus anche a ospiti accidentali come il cavallo e l'uomo. La zanzara che trasmette il virus West Nile non è la zanzara tigre, bensì la nostra zanzara comune notturna, che punge dal tramonto all'alba. Altre possibili vie di trasmissione comprendono la trasfusione di sangue e il trapianto di organi da donatori infetti e ancor più raramente sono state segnalate infezioni congenite trasmesse dalla madre al feto attraverso il latte umano.
La maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo. Fra i casi sintomatici, circa il 20% presenta sintomi leggeri come febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei. Questi sintomi possono durare pochi giorni, in rari casi qualche settimana, e possono variare molto a seconda dell’età della persona. Nei bambini è più frequente una febbre leggera, nei giovani la sintomatologia è caratterizzata da febbre mediamente alta, arrossamento degli occhi, mal di testa e dolori muscolari. Negli anziani e nelle persone debilitate, invece, la sintomatologia può essere più grave. I sintomi più gravi si presentano in media in meno dell'1% delle persone infette (una persona su 150) e comprendono febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni, fino alla paralisi e al coma. Alcuni effetti neurologici possono essere permanenti.
(Adnkronos) - Secondo decesso per il virus West Nile nel Lazio. Un uomo anziano, con patologie croniche pregresse e trapiantato di cuore, è morto oggi all'Istituto Lazzaro Spallanzani di Roma.
La prima vittima nel Lazio è stata una donna di 82 anni che, residente a Nerola, è morta il 20 luglio scorso all'ospedale San Giovanni di Dio di Fondi in provincia di Latina per il virus. Era stata ricoverata il 14 luglio scorso per febbre e stato confusionale.
Il West Nile è una malattia infettiva trasmessa dalle zanzare, in particolare del genere Culex pipiens, che colpisce soprattutto gli uccelli selvatici. Le zanzare si infettano pungendo gli uccelli e a volte trasmettono il virus anche a ospiti accidentali come il cavallo e l’uomo. La zanzara che trasmette il virus West Nile non è la zanzara tigre, bensì la nostra zanzara comune notturna, che punge dal tramonto all’alba. Altre possibili vie di trasmissione comprendono la trasfusione di sangue e il trapianto di organi da donatori infetti e ancor più raramente sono state segnalate infezioni congenite trasmesse dalla madre al feto attraverso il latte umano.
La maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo. Fra i casi sintomatici, circa il 20% presenta sintomi leggeri come febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei. Questi sintomi possono durare pochi giorni, in rari casi qualche settimana, e possono variare molto a seconda dell’età della persona. Nei bambini è più frequente una febbre leggera, nei giovani la sintomatologia è caratterizzata da febbre mediamente alta, arrossamento degli occhi, mal di testa e dolori muscolari. Negli anziani e nelle persone debilitate, invece, la sintomatologia può essere più grave. I sintomi più gravi si presentano in media in meno dell’1% delle persone infette (1 persona su 150) e comprendono febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni, fino alla paralisi e al coma. Alcuni effetti neurologici possono essere permanenti.
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(Adnkronos) - Yu Zidi sfiora l'impresa ai Mondiali di Singapore. Oggi, lunedì 28 luglio, la dodicenne cinese ha chiuso al quarto posto la finale dei 200 misti donne. Per l'enfant prodige da record, podio sfiorato di soli 6 centesimi in 2'09"21. Un tempo stellare vista l'età, superato solo da McIntosh (oro in 2'06"69), Walsh (argento in 2'08"58) e Harvey (bronzo a 2'09"15).
La 'super bambina' cinese è iscritta a 3 gare nei Mondiali di Singapore. Yu Zidi nuoterà anche nei 400 misti e nei 200 farfalla. Ma com'è possibile una sua partecipazione alla rassegna iridata a 12 anni? In generale, la federnuoto internazionale - World Aquatics - prevede che alle sue competizioni partecipino atleti dai 14 anni in su. Le deroghe sono possibili solo in caso di risultati cronometrici all'altezza: Yu Zidi, prima dei Mondiali, ha fatto segnare tempi 'da grande' e a Singapore ha confermato di meritare un posto ai blocchi di partenza.
Leggi tutto: Mondiali di nuoto, la bambina prodigio cinese Yu Zidi sfiora il podio a 12 anni