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Coppa America: Max Sirena 'per Luna Rossa tifo del Paese intero'

15 Maggio 2025
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Skipper Team Prada, 'ora focalizzati su design e allenamenti'
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Veterinaria, inizia tirocinio matricole Tor Vergata a Istituto zooprofilattico Lazio e Toscana

15 Maggio 2025
Veterinaria, inizia tirocinio matricole Tor Vergata a Istituto zooprofilattico Lazio e Toscana

(Adnkronos) - E' iniziato da pochi giorni il tirocinio teorico pratico degli 80 studenti al primo anno del nuovo corso di laurea in Medicina veterinaria dell'università di Roma Tor Vergata presso la sede romana dell'Istituto zooprofilattico Lazio e Toscana (Izslt) in via Appia Nuova. Accompagnati da Antonio Palladino, docente di Anatomia del Dipartimento di medicina veterinaria presso il Dipartimento di Scienze cliniche e Medicina traslazionale, gli studenti hanno avuto l’opportunità di osservare, in una vera sala necroscopica, le attività diagnostiche, partecipare a sessioni pratiche di necroscopia e confrontarsi con i medici veterinari e gli specialisti dell’Izslt, entrando nel cuore delle attività quotidiane dell’Istituto. Durante le giornate, sono stati analizzati campioni e organi provenienti da diverse specie, tra le quali puledro, maiale, ovino e bovino, con un focus specifico sullo studio dei cuori bovini per approfondire la conoscenza anatomica e le tecniche di valutazione patologica. L’attività si inseriscono nell’ambito dell’accordo siglato tra Izslt e Università di Roma Tor Vergata, una convenzione finalizzata a promuovere la collaborazione scientifica e didattica tra le due Istituzioni, per integrare la formazione teorica con esperienze pratiche e rafforzare la preparazione degli studenti in linea con le esigenze della Sanità pubblica veterinaria. 

“In un tempo in cui la complessità delle crisi sanitarie ed ecologiche impone risposte integrate, formare un medico veterinario non significa soltanto trasmettere competenze tecniche: significa accompagnare studentesse e studenti in un percorso che li metta fin da subito in contatto con la realtà concreta della professione”. Dichiara Nathan Levialdi Ghiron, rettore dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata. “Il tirocinio presso l'Istituto zooprofilattico sperimentale Lazio e Toscana rappresenta un’opportunità formativa preziosa, perché permette di osservare da vicino il lavoro sul campo e comprendere il ruolo che la sanità pubblica veterinaria svolge nella tutela della salute collettiva. Esperienze come questa rafforzano una didattica che non si limita all’aula, ma si apre alla collaborazione tra istituzioni, valorizzando la connessione tra sapere e responsabilità, tra studio e servizio. L’Izslt con la sua funzione scientifica e territoriale, si conferma un interlocutore di grande rilievo, con cui condividiamo l’obiettivo di formare professionisti preparati, consapevoli e pronti a contribuire in modo concreto al benessere della società. E' in questo dialogo tra formazione e pratica, tra università e territorio, che si costruisce la sanità pubblica del futuro”. 

"Siamo entusiasti - commenta Stefano Palomba, commissario straordinario dell’Izslt - di questa collaborazione interistituzionale avviata in questi giorni. Questa iniziativa offre agli studenti un'esperienza formativa concreta, che integra e completa il percorso universitario. L’Izslt è dedicato alla formazione e alla ricerca, e rafforzare il legame tra sapere accademico e pratica sul campo è fondamentale per la crescita professionale dei futuri medici veterinari. Grazie a questo accordo con l'Università di Roma Tor Vergata, gli studenti acquisiranno competenze pratiche essenziali e avranno l'opportunità di confrontarsi con una realtà di riferimento per la salute animale e pubblica. Saranno, se lo vorranno, veterinari pubblici, in prima linea nella difesa contro le zoonosi e le patologie di interesse veterinario sul territorio nazionale, preparandosi così a diventare professionisti competenti e consapevoli. 

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Paolini, il sogno continua: supera Stearns e va in finale agli Internazionali

15 Maggio 2025
Jasmine Paolini - Afp

(Adnkronos) - Jasmine Paolini vola in finale agli Internazionali d'Italia 2025. La tennista azzurra oggi, giovedì 15 maggio, ha battuto la statunitense Peyton Stearns in due set con il punteggio di 7-5, 6-1. Ora Paolini affronterà, nell'ultimo atto del Masters 1000 di Roma, in programma sabato 17 maggio, la vincente dell'altra semifinale del tabellone Wta tra la cinese Qinwen Zheng e l'americana Coco Gauff. 

 

Forse sarà stato quel sogno di una finale a Roma, mai raggiunta nel tabellone principale, dopo il trionfo nel doppio dello scorso anno. Forse quell'emozione Paolini non è riuscita a gestirla. Ma Jasmine, sul campo del Centrale, non entra da numero cinque del mondo. L'azzurra subisce subito l'aggressività in risposta di Stearns, che del ranking è numero 42, e subisce break in apertura. Il resto del set Paolini lo passa a rincorrere. Si conquista la palla del controbreak, ma la spreca. Se fossimo su un campo di calcio, diremmo "gol sbagliato, gol subito". All'ottavo game Stearns conquista il secondo break della sua partita, poi Paolini ruggisce. Nel gioco successivo si prende altre due possibilita per il controbreak. L'americana resiste alla prima, cede alla seconda. Jasmine urla e si carica, facendo esplodere il Foro. Poi pareggia i conti e sorpassa. La sua rimonta è fatta di dritti lungolinea e rovescio letali, con Stearns che, con il passare dei punti, si è fatta sempre più innocua. E così Jasmine conquista il primo set 7-5. 

L'inerzia del match ora è totalmente cambiata. Paolini comanda il gioco, Stearns corre e al terzo game cede. Il primo break di Jasmine fa esplodere una volta di più il Centrale, che da troppo aspetta una finale femminile tinta d'azzurro. Quella di Paolini non è più una partita, ma un dominio. Jasmine piazza un altro break al quinto game e vola via, mettendo le mani sul set e sul match, chiuso con un altro break 6-1 per l'apoteosi dei suoi tifosi. E così, undici anni dopo, una tennista azzurra torna in finale agli Internazionali.  

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Omicidio Carol Maltesi, Fontana condannato all'ergastolo in appello bis

15 Maggio 2025
Carol Maltesi. A destra l

(Adnkronos) - Davide Fontana, imputato dell'omicidio di Carol Maltesi, è stato condannato all’ergastolo senza isolamento diurno dalla corte d’Assise d’Appello di Milano, nell'appello bis dopo che la Corte di Cassazione aveva annullato la sentenza all'ergastolo chiedendo di valutare nuovamente solo l'eventuale sussistenza dell’aggravante della premeditazione. I giudici hanno riconosciuto l’aggravante della premeditazione accogliendo in pieno la richiesta della Procura generale. Le motivazioni saranno rese note tra 60 giorni. 

L'11 gennaio del 2022, l’ex bancario di 45 anni aveva fatto a pezzi la fidanzata nella sua abitazione di Rescaldina (Milano) poi si era liberato del corpo della 26enne, fatto a pezzi.  

Nel primo appello i giudici avevano riconosciuto l’omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dalla crudeltà, oltre che per la distruzione e l’occultamento di cadavere, aggravanti che avevano fatto aumentare la pena dai 30 anni del primo grado all'ergastolo. La Cassazione ha confermato l’aggravante della crudeltà stabilendo invece un annullamento con rinvio su quella della premeditazione.  

Quello di Maltesi fu un omicidio particolarmente crudele. La coppia aveva deciso di girare un video hard da vendere su OnlyFans: Carol fu colpita alla testa con un martello per 13 volte mentre era legata a un palo della lap dance e poi finita con una coltellata alla gola. Il 44enne non avrebbe accettato l'imminente trasferimento della giovane in provincia di Verona. Dopo l’omicidio Fontana aveva fatto a pezzi il corpo tenendo i resti nel congelatore per settimane e infine gettandoli in quattro sacchi di plastica da un dirupo a Paline di Borno, in provincia di Brescia. 

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Vannacci nuovo vice di Salvini: "Lega unico vero partito sovranista"

15 Maggio 2025
Vannacci e Salvini - (Fotogramma/Ipa)

(Adnkronos) - Matteo Salvini ridisegna i vertici della Lega, nel federale in corso, a quanto apprende AdnKronos, è arrivata la nomina a vicesegretario di Roberto Vannacci, parlamentare europeo della Lega e fresco di tessera del partito guidato da Matteo Salvini. New entry, anche un'altra eurodeputata, la milanese Silvia Sardone, anche lei nuova vice di Salvini. Restano vicesegretari Claudio Durigon, sottosegretario al lavoro e Alberto Stefani, deputato e segretario della Liga Veneta.  

 

La nomina a vice di Salvini in Lega "è una grande responsabilità, so bene cosa comporta. Non è solo un incarico prestigioso, ma un impegno concreto verso chi crede in un’Italia libera, forte, padrona delle sue scelte, sovrana". Intervistato dall'AdnKronos, Vannacci, commenta a caldo la sua nomina a numero due del Carroccio. L'incarico, assicura l'ex numero uno della Folgore, europarlamentare della Lega "mi vedrà lavorare ogni giorno per consolidare un partito che rappresenta la più duratura e resiliente compagine politica del Parlamento ed i cui valori sono sovrapponibili a quei principi in cui credo fermamente". 

"Siamo l’unico vero partito sovranista in Italia - sottolinea - Non facciamo finta e non ci pieghiamo ai compromessi. Non ci lasciamo ammaliare dagli inciuci". "Noi - avverte - vogliamo cambiare davvero le cose, non limitarci alle parole: lo vogliamo raddrizzare questo mondo sottosopra. Lavorerò per radicare ancora di più il nostro messaggio sul territorio, ascoltare le persone, raccogliere i problemi reali e dare risposte chiare che portino più benessere, più ricchezza, più sviluppo a tutti gli italiani". 

"Non cerco applausi, so che ci saranno molte difficoltà, altrimenti il vicesegretario lo avrebbero fatto fare a qualcun altro, ma le affronterò con serietà e determinazione. Questo incarico è un onore, ma soprattutto un dovere. Non mi tiro indietro e non mollo", conclude. 

Un applauso in Sala Salvadori della Camera ha accolto le parole di Salvini, che ha reso nota la scelta dei vice. La nuova struttura di segreteria, che ora prevede 4 vice, come stabilito dal nuovo Statuto approvato dal congresso di Firenze, vedrà in squadra, oltre ai due eurodeputati, Durigon e Stefani, mentre non viene confermato vicesegretario il deputato monzese Andrea Crippa, per cui sono attesi nuovi incarichi. 

 

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Alleanza psichiatri e professionisti informazione per guida sulla salute mentale

15 Maggio 2025
Alleanza psichiatri e professionisti informazione per guida sulla salute mentale

(Adnkronos) - Ordine dei giornalisti, Rai per la Sostenibilità Esg e il Dipartimento Salute mentale dell'Asl Roma 2 hanno unito le competenze per fornire a giornalisti e comunicatori un supporto pratico ed essenziale per trattare il tema della salute mentale in modo responsabile, imparziale e rispettoso. L'obiettivo del vademecum 'Informare sulla salute mentale', liberamente scaricabile dal sito dell'Asl Rm2, è innanzitutto contrastare stigma, pregiudizi e stereotipi che, associati ai disturbi mentali, non hanno alcuna valenza scientifica. L'alleanza strategica tra psichiatri e professionisti dell'informazione "intende promuovere innanzitutto la conoscenza della materia e contribuire a creare una cultura concretamente inclusiva, perché un'informazione di qualità può servire ad aiutare le persone con disagio mentale a sentirsi meno isolate, più capite, supportate e rispettate, garantendo che chiunque si trovi in difficoltà possa sentirsi libero di chiedere aiuto senza timore di discriminazione", sottolinea l'Asl Roma 2 in una nota. Il vademecum sarà presentato in anteprima al Salone del libro di Torino, lunedì 19 maggio. 

"In questo processo che definisce innanzitutto la centralità della persona - prosegue la nota - il linguaggio ha un ruolo di fondamentale importanza. La stragrande maggioranza delle persone con disturbi mentali non è pericolosa, anzi, è statisticamente 10 volte di più vittima di reati rispetto alla popolazione generale (fonte ministero della Salute). Eppure, ancora oggi la stereotipata associazione tra 'malattia mentale' e 'pericolosità' viene percepita dalla popolazione generale in maniera eccessiva, contribuendo alla discriminazione e all'allontanamento degli individui con disturbi mentali. La salute mentale è strettamente connessa al contesto sociale, economico e ambientale. I fattori di rischio, quali la povertà, la discriminazione e la precarietà lavorativa, sono spesso associati alle disuguaglianze sociali. In una società più diseguale, cresce l'esposizione a fattori di rischio, aumentando così la probabilità di disturbi mentali". 

Secondo l'Oms, nel mondo 1 persona su 8 soffre di disturbi mentali. Ma una stima esatta è estremamente complessa e soggetta a incertezze significative, perché il rischio di sottostimare il fenomeno è elevato a causa dello stigma sociale, che spinge molte persone a non dichiarare il proprio disagio e delle carenze nei sistemi di raccolta dati, particolarmente nei Paesi a basso e medio reddito, dove il divario di trattamento può superare l'85%. Il vademecum affronta anche il tema salute mentale e giustizia, è corredato da un glossario, dagli acronimi della salute mentale e da una minuziosa raccolta delle principali fonti di riferimento per orientarsi in una materia così delicata in modo consapevole, trattandola col rispetto e l'attenzione che merita. 

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Sanremo, Warner Bros Discovery valuta la gara ma il vincolo ascolti è proibitivo

15 Maggio 2025
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(Adnkronos) - 'Scippare' Sanremo alla Rai? In Warner Bros Discovery la valutazione sull'opportunità di partecipare alla gara per la realizzazione del festival è ancora in corso ma - a quanto apprende l'Adnkronos - i vincoli, soprattutto quelli sui risultati d'ascolto, vengono ritenuti quasi proibitivi.  

Dopo la manifestazione d'interesse annunciata dalla Rai (il termine scade il 19 maggio), tutti si chiedono cosa farà il gruppo televisivo statunitense, che possiede diversi canali in chiaro in Italia, a partire dal Nove e da Real Time. Una domanda che nasce anche dall'intervista pubblicata su 'Repubblica' il 6 febbraio scorso, in cui Alessandro Araimo, Managing Director di Warner Bros Discovery per il Sud Europa, aveva lasciato intendere che se ci fosse stata una gara per Sanremo, il gruppo americano avrebbe seriamente pensato di partecipare. "Qualsiasi gruppo editoriale avveduto valuterebbe l’opportunità commerciale di acquisire i diritti del Festival, se questa si presentasse in forme certe e definite", aveva affermato.  

Ora la gara c'è ma in ballo non c'è la semplice acquisizione dei diritti tv di un festival. In ballo c'è l'organizzazione del festival per conto del Comune di Sanremo che ha inserito nel bando una serie di condizioni vincolanti legate anche alla storia della manifestazione, a come finora è stata organizzata dalla Rai (dalle location agli eventi collaterali) e, soprattutto, anche ai risultati d'ascolto ottenuti nelle ultime cinque edizioni.  

Il bando infatti prevede anche per il Comune di Sanremo, "senza costi, risarcimenti o indennità a carico dello stesso, la facoltà di far cessare il rapporto con il partner nel caso in cui una o più edizioni ottengano risultati d'ascolto inferiori di 15 punti rispetto alla percentuale media degli ascolti delle precedenti cinque edizioni del Festival".  

Dunque chi vincerà il bando, per non perdere il festival, dovrà totalizzare almeno il 50% di share, visto che le ultime edizioni si sono assestate sopra al 65%. Una percentuale che, realisticamente, difficilmente i canali Warner Bros Discovery potrebbero totalizzare, anche dovessero andare in simulcast, ovvero a reti unificate.  

Anche perché la Rai, nella remotissima ipotesi che non dovesse aggiudicarsi la gara con il suo know how settantennale, non resterebbe certo a guardare di fronte all'ipotesi di privarsi dell'evento più seguito sui suoi palinsesti e organizzerebbe - lo ha già fatto capire ufficiosamente nei mesi scorsi - un nuovo festival in un'altra location, con la capacità produttiva già messa in campo per l'organizzazione dell'Eurovision Song Contest di Torino nel 2022. E in casa Warner Bros Discovery non sarà più di grande incoraggiamento, alla luce dei risultati ottenuti finora dal conduttore sul Nove (ieri anche l'esordio del nuovo 'Like a star' ha fatto registrare il 2,4% di share), neanche il fatto di avere in casa Amadeus che da conduttore e direttore artistico ha portato il festival a livelli record dal 2020 al 2024.  

L'unico altro gruppo tv che sulla carta potrebbe puntare al 50% di share con un suo Sanremo, oltre alla Rai, è Mediaset. Ma le parole pronunciate da Pier Silvio Berlusconi all'indomani della sentenza del Tar della Liguria che ha messo fine all'assegnazione diretta del festival dal Comune alla Rai non sembrano far propendere per un serio interessamento: "Mi sembra che la situazione sia ancora troppo fumosa per poter esprimere un qualunque tipo di giudizio, non arrivo neanche a pensare se mai potrebbe interessarci", disse a caldo. Ma poi aggiunse: "In ogni caso, penso che Sanremo sia un pezzo di Rai e che allo stesso tempo la Rai sia il vero motore e la vera forza di Sanremo. Dunque, da italiano mi auguro che il Festival rimanga in Rai". Parole che sembrano lasciare poco spazio all'immaginazione di altri scenari. (di Antonella Nesi) 

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Liam Gallagher diventa nonno, la figlia Molly incinta di un calciatore del Liverpool

15 Maggio 2025
Liam Gallagher - Fotogramma /Ipa

(Adnkronos) - Liam Gallagher, icona della musica britannica e voce storica degli Oasis, si prepara a salire di nuovo sul palco con la band per un attesissimo tour-reunion. Ma nella sua vita privata è arrivata una novità ancora più sorprendente: il cantante 52enne diventerà nonno per la prima volta e chissà se canterà anche ninne nanne al nipotino. 

A dare l'annuncio è stata la figlia di Gallagher, Molly Moorish-Gallagher, 27 anni, che ha pubblicato su Instagram una tenera foto in cui mostra il pancione insieme al compagno Nathaniel Phillips, calciatore del Liverpool. Sotto lo scatto, la futura mamma ha scritto semplicemente: "bulking season", ovvero "Tempo di fioritura". Nella stessa storia social ha mostrato anche alcuni vestitini per neonati, tra cui uno con la scritta: "Le mamme cool hanno figli cool". 

Molly è nata dalla breve relazione tra Liam Gallagher e la cantante Lisa Moorish nel 1998. La futura nonna ha commentato entusiasta il post della figlia con una serie di cuori ed emoji: "Waaaaaaah! Non vedo l'ora di diventare nonna". Il cantante, noto tanto per la sua voce quanto per la sua personalità esplosiva, è padre di altri tre figli: Lennon Gallagher (25 anni), Gene Gallagher (23) e Gemma Gallagher (12), avuti da relazioni diverse. 

Intanto, sul fronte musicale, Gallagher si sta preparando per l'ambizioso tour di reunion degli Oasis che prenderà il via il 4 luglio da Cardiff. In programma ci sono 17 concerti che toccheranno tappe iconiche come il Wembley Stadium di Londra, l'Heaton Park di Manchester e il Croke Park di Dublino. Nonostante le polemiche per la gestione dei biglietti, con accuse di prezzi eccessivi e scarsa trasparenza, l'hype tra i fan è alle stelle. 

Resta ora solo da capire se il futuro nipotino riceverà la buonanotte con versi celebri del nonno come: "I'm feeling supersonic, give me gin and tonic" oppure "Caught beneath the landslide in a champagne supernova in the sky". (di Paolo Martini) 

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Fine vita, in Sardegna via all'iter per la legge

15 Maggio 2025
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Il testo dell'associazione Luca Coscioni in commissione
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Coppa America: M5s, 'a Napoli? Occasione persa per la Sardegna'

15 Maggio 2025
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Il consigliere regionale Mandas attacca, 'colpa di Solinas'
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Tumori, De Lorenzo (Favo): "Più fondi per Piano oncologico, ideale era prenderli dal Mes"

15 Maggio 2025
Tumori, De Lorenzo (Favo):

(Adnkronos) - "Durante il Covid avevamo parlato di emergenza oncologica e avevamo indicato una serie di iniziative che andavano prese, ma non sono state prese. Il Servizio sanitario nazionale andava adeguato per rispondere ai bisogni dei malati di cancro, come aveva indicato la Commissione europea che diceva allora che entro il 2025 andavano salvate 2,8 milioni di persone affinché non aumentasse l'impatto sui sistemi sanitari. La Commissione indicava come riferimento il Piano oncologico europeo, come strada con i tempi e le attività. L'Italia ha avviato il piano nazionale, ma senza prevedere i finanziamenti. I 10 milioni messi sono pochi, vuol dire 1,3 milioni per la Lombardia e 270mila euro per la Basilicata. O si investe in sanità o ci accontentiamo di piccoli rimedi. L'ideale era prendere le risorse dal Mes". Così all’Adnkronos Salute Francesco De Lorenzo, presidente Favo, a margine della presentazione alla Camera del 17esimo Rapporto sulla condizione assistenziale dei malati oncologici promosso dalla Federazione italiana delle associazioni di volontariato in oncologia. 

"La comunità oncologica di cui facciamo parte ha indicato le linee guida, ma non ci sono i finanziamenti. Non ho visto neanche un impegno delle opposizioni, le responsabilità sono un po' di tutti", ha concluso De Lorenzo.  

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Tumori, De Lorenzo (Favo): "Paese resti unito per i pazienti, cancro non aspetta liste attesa"

15 Maggio 2025
Tumori, De Lorenzo (Favo):

(Adnkronos) - "Il Paese sia unito per aiutare i pazienti oncologici. L'oncologia in Italia è più organizzata rispetto ad altre specialità. Il Governo si è mosso sul piano operativo, ha varato la regia del Piano oncologico nazionale, ha varato il documento per il coordinamento delle reti regionali. Quello che chiediamo è che da subito si possano avere anche piccoli finanziamenti in grado però di dare grandi cambiamenti. Le reti sono la priorità e devono funzionare bene. Oggi il paziente nella lunga attesa delle indagini diagnostiche spende di tasca propria 1.700 euro, di cui 700 per la mobilità e 400 per indagini diagnostiche. Questo significa che i malati non aspettano le liste d'attesa, ma con il dubbio di una malattia oncologica corrono a fare le indagini. Così però solo i ricchi potranno curarsi. Noi diciamo: facciamo funzionare bene le reti e i centri oncologici per dare una risposta in tempi veloci a tutti". Così all'Adnkronos Salute Francesco De Lorenzo, presidente Favo (Federazione italiana delle associazioni di volontariato in oncologia), a margine della presentazione alla Camera del 17esimo Rapporto Favo sulla condizione assistenziale dei malati oncologici.  

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Idee, azioni e innovazione, il futuro delle nuove generazioni a 'Futuramente'

15 Maggio 2025

(Adnkronos) - 'Il cambiamento è iniziato': si potrebbe dire così, riprendendo le parole del Poster Reel di Eman Rus, artista e content creator tra i più seguiti dalla Gen Z, che ha inaugurato la seconda edizione di 'Futuramente', l'evento, ideato da Giffoni Innovation Hub che si è svolto nella giornata di martedì 13 maggio all’Università Cattolica del Sacro Cuore, sede di Milano, con 1500 ragazzi in presenza nelle tre sale dell’evento e registrando 35.000 visualizzazioni in live streaming da tutta Italia. 

Location affatto casuale: dalla co-progettazione dei panel al coinvolgimento della Scuola di Giornalismo, fino ai laboratori di Metaversity e al contest di rebranding 'Cogito ergo work', Cattolica è stato un partner strategico nel creare un ecosistema formativo dove educazione, innovazione e cittadinanza attiva si incontrano. Una collaborazione che rafforza il dialogo tra mondo accademico e nuove generazioni. Filo conduttore dei tanti panel proposti a una platea variegata e curiosa, educazione di qualità, parità di genere, lavoro dignitoso e transizione ecologica, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda Onu 2030. 

I presupposti per il cambiamento si sono manifestati fin dalle prime ore dell’evento quando i veri protagonisti sono stati i ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado. Futuramente si consolida sempre di più come uno spazio di ascolto, confronto e co-progettazione per immaginare insieme un domani più giusto, sostenibile e inclusivo. Un laboratorio di cittadinanza attiva che coinvolge tutte le nuove generazioni. Al pomeriggio infatti il programma era dedicato a studenti universitari e under30, che si sono messi in gioco mostrando tutte le loro necessità e i loro sogni per un futuro che parli davvero di loro: "Futuramente -ha dichiarato Luca Ruju, ceo di Giffoni Innovation Hub- nasce due anni e mezzo fa e il mondo era diverso sotto tanti aspetti, ma oggi le sfide più grandi che affrontiamo sono le paure. Quelle che riguardano l’incertezza sul clima, sul lavoro, sul futuro. Ma il futuro chiede competenza e responsabilità e attraverso questa manifestazione vogliamo fornire gli strumenti di consapevolezza alle nuove generazioni. Per questo abbiamo affidato il programma a talent coetanei al pubblico". 

A condurre gli incontri, i talk, i laboratori e le installazioni immersive di questa seconda edizione sono state le voci energiche e carismatiche di Chiara De Pisa, conduttrice di Rds 100% Grandi Successi e Iris Di Domenico, creator e conduttrice di RdsNext, la radio con e per la Gen Z. Insieme hanno portato sul palco due sguardi complementari: quello più esperto e quello della Gen Z, creando un dialogo autentico e coinvolgente con il pubblico. RdsNext è stata radio partner ufficiale dell’evento, rafforzando il suo impegno nel raccontare il mondo visto dai giovani. 

Una giornata in cui sono emersi spunti, riflessioni e visioni su orientamento, futuro del lavoro, innovazione e sostenibilità, e che saranno presto pubblicati in un podcast, in uscita nelle prossime settimane su tutte le principali piattaforme, grazie alla produzione dei partner Orange Media Group. Futuramente Podcast raccoglie in una versione audio integrale e rielaborata della giornata sul Main Stage. Un progetto pensato per dare continuità all’evento, trasformando talk, panel, interviste e momenti chiave in contenuti fruibili in ogni momento. 

Un reportage dettagliato della giornata che è stato raccontato anche attraverso Futuramente Journal, uno spazio curato da giovani giornalisti e content creator per restituire, in tempo reale, le voci, le idee e le visioni emerse sul palco e tra il pubblico, realizzato in collaborazione con Accademia delle editorie. 

E poi spazio all’arte: sia l’arte che racconta il futuro e che si confronta con l’intelligenza artificiale grazie a Eman Rus, artista tra i più originali nella nuova forma di comunicazione visiva. Autore della locandina animata dell’evento, e intervistato sul palco da Sabrina Bartolotta, di Università Cattolica, Eman Rus ha posto l’accento su eticità e nuove tecnologie. “L’intelligenza artificiale è veramente una figata - ha detto -. Il mio invito alle persone è di non spaventarsi di fronte a questo cambiamento. Il rapporto con la tecnologia da parte della popolazione in generale è un approccio allarmista, ma la tecnologia è uno strumento. Abbiamo sempre vissuto innovazioni tecnologiche. Tuttavia ci vuole responsabilità sociale nella produzione dei contenuti, e questo aspetto, a volte, mi ha limitato nella produzione. E' necessario avere una percezione del limite, quando produrre e come produrre”. 

E sia l’arte musicale, con un linguaggio inteso come strumento di rivoluzione e di identità. Chi meglio di Jake La Furia poteva rappresentare questo contesto? La lectio sul main stage ha rappresentato un punto di vista nuovo e potente, ponendo confini specifici entro cui i ragazzi si sono riconosciuti e il mondo accademico si è interrogato, rappresentato da Gianni Sibilla, docente e direttore del master in Comunicazione musicale dell’Università Cattolica: "Il rap ha attecchito ed è diventato un genere molto comunicativo perché chi scrive e chi ascolta parla la stessa lingua. Il mio consiglio per chi vuole iniziare questa professione è di farla solo se è spinto dalla reale passione: il bello, se c’è motivazione, è riconosciuto anche dagli altri. Fare la musica solo per fame di successo non basta, perché chi davvero rimane è perché aveva qualcosa di più degli altri. La motivazione vera spinge ad andare avanti e a crescere, è questa la grande differenza". 

Ma anche l’arte cinematografica, grazie a un panel dedicato a esplorare come le tecnologie emergenti stiano trasformando i processi creativi in ambito musicale e cinematografico. Dai generatori di canzoni alle produzioni ibride tra umano e algoritmico, passando per l’estetica dei nuovi media e il ruolo della formazione critica, si riflette su cosa significa oggi creare, raccontare e innovare. Un confronto a più voci con Luca Ruju, ceo di Giffoni Innovation Hub, Samuele Valori, tutor master giornalismo e giornalista di Billboard, Massimo Locatelli, direttore Dams e master Ipm, e Francesco Giarrusso, esperto di Ai e didattica innovativa. Il worskshop è stato l’occasione per presentare in preview la piattaforma 'Avrei questa idea - The story incubator', una piattaforma che aiuta i giovani creativi dell’intrattenimento a proteggere e valorizzare le proprie idee, facilitando l’incontro con professionisti del settore e case di produzione per trasformarle in opportunità concrete. 

Un lavoro corale, quello di 100 ragazze e ragazzi che hanno firmato la Dichiarazione per il Futuro di Futuramente 2025. Sono le voci di giovani under18 delle scuole secondarie di secondo grado che, durante il webinar "100 change makers: il futuro che creiamo" dedicato agli obiettivi di sviluppo sostenibile (Sdgs), hanno affrontato le grandi sfide del presente: istruzione, lavoro, sostenibilità e parità. Ne sono emerse quattro dichiarazioni potenti, che compongono un messaggio collettivo: un invito all’azione, un impegno generazionale, una visione di futuro da costruire insieme. 

Non si può parlare di futuro senza pensare all’ambiente. Un’attenzione particolare, infatti, è stata dedicata alla tematica con iniziative concrete e sostenibili: Piantando ha permesso di raccogliere l’equivalente in peso di una bottiglietta di plastica per ogni partecipante, sia presente fisicamente che in live streaming, attraverso attività di pulizia in tutta Italia. Quest’anno sono state raccolte 1,7 tonnellate di rifiuti abbandonati, superando quanto raccolto l’anno scorso ovvero 1,2 tonnellate. In un’epoca in cui la crisi ambientale impone risposte urgenti, il ruolo delle aziende diventa cruciale. Con questa consapevolezza, Futuramente è stato anche il palcoscenico per rafforzare il dialogo tra A2A e la Generazione Z su un tema complesso e ancora troppo spesso lontano dalla percezione quotidiana, per questo difficile da comunicare: la biodiversità.  

Per intensificare il suo impegno in questo ambito fondamentale per il nostro futuro sul pianeta, A2A sta elaborando un Piano d’azione e ha avviato un percorso di ascolto e dialogo con i suoi stakeholder, da cui è emersa la consapevolezza che di biodiversità si parla ancora troppo poco. Comunicarla in modo accessibile ed efficace è una sfida imprescindibile che richiede il contributo di coloro che, guardando al futuro, saranno chiamati a guidare il cambiamento. Al centro del confronto, l’importanza della tutela della biodiversità, il ruolo delle imprese e le modalità con cui queste possono sensibilizzare e comunicare in modo autentico il proprio impegno ambientale, coinvolgendo attivamente le giovani generazioni. 

In collegamento, Pierluigi Sassi, presidente di Earth Day Italia, ha illustrato quali sono le principali azioni che Earth Day Italia sta portando avanti con i giovani per orientare le loro scelte verso uno sviluppo più sostenibile ed aiutarli ad essere protagonisti attivi e consapevoli del cambiamento. E poi, Eugenio Radin, content creator e divulgatore filosofico, ha accompagnato in una riflessione per smontare i falsi miti sul cambiamento climatico in un intervento dal titolo 'Parlare di ambiente senza farsi fregare'. Ambiente inteso in tutte le sue sfumature. Con 'GenZ4Pets: voci digitali per chi non ha voce', la Fondazione Cave Canem ha presentato il progetto realizzato con Giffoni Innovation Hub, dedicato a sensibilizzare su bullismo e cyberbullismo verso gli animali e presentare i risultati del percorso di professionalizzazione dei beneficiari della borsa lavoro 

Il cambiamento passa (anche) dalla salute mentale: sono 300 i ragazzi tra i 15 e 25 anni che hanno partecipato alla survey nazionale 'U-Report Italia', dedicata alla salute mentale giovanile, promossa da Unicef Italia e Giffoni Innovation Hub. Ansia e paura di non essere all’altezza mettono in dubbio il risultato dell’impegno scolastico e/o lavorativo per il 77 percento dei ragazzi intervistati. A commentare i dati raccolti, Riccardo Pedicone, creator, che da anni dialoga con la Gen Z su emozioni, scuola e relazioni, contribuendo a costruire una nuova narrazione pubblica sul benessere psicologico. 

Un argomento caro alle nuove generazioni, sempre più attente e consapevoli sul tema della salute mentale. Per questo, nel pomeriggio, Fondazione Progetto Itaca e Itaca Lab, no profit partner, hanno fornito ai ragazzi gli strumenti per riconoscere i segnali di disagio e le buone pratiche comunicative, dentro e fuori dai social, nell’incontro 'Parlare di salute mentale: strumenti per raccontarsi, aiutarsi, cambiare', con Jennifer Poni, content creator, Carolina de' Castiglioni, attrice e sceneggiatrice, Stefano Erzegovesi, medico psichiatra e nutrizionista, e Benedetta Balestri, co-founder di One Shot Agency e volontaria di Itaca Lab. 

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Tumori, Schillaci: "Accesso a cure più equo per stop viaggi fuori regione"

15 Maggio 2025
Tumori, Schillaci:

(Adnkronos) - "Lo sforzo oggi deve essere soprattutto diretto a garantire una maggiore equità nell'accesso ai servizi, affinché un paziente non debba più spostarsi dalla propria regione per potere ricevere cure adeguate alla propria malattia. Eppure, come mostra anche il vostro studio, vi sono ancora Regioni che scontano un grave ritardo nell'attuazione della rete oncologica, modello per eccellenza di assistenza al paziente, consentendo continuità assistenziale, integrazione ospedale-territorio, appropriatezza ed equità. Ritardi e disparità che oggi facciamo fatica ad accettare". Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, nel suo intervento oggi alla presentazione alla Camera del 17esimo Rapporto sulla condizione assistenziale dei malati oncologici promosso da Favo (Federazione italiana delle associazioni di volontariato in oncologia). 

"Sono diversi gli spunti di riflessione che derivano dallo studio - ha commentato il ministro - Mi vorrei soffermare su alcune novità intervenute quest'anno, che hanno segnato cambiamenti importanti nel mondo dell’oncologia. E a questo proposito voglio ringraziare la Favo per averli adeguatamente valorizzati nel rapporto. E' un po' passata sotto traccia - ha ricordato Schillaci - la previsione della legge di Bilancio 2025 che riconosce la partecipazione delle associazioni dei pazienti ai processi decisionali in materia di salute. Per la prima volta con legge si riconosce il ruolo strategico delle associazioni che, grazie alla conoscenza diretta delle esperienze dei pazienti e delle criticità incontrate durante il percorso della malattia, possono dare un contributo decisivo nel migliorare modelli e assumere decisioni davvero informate. Il ministero della Salute e Aifa stanno lavorando sui i regolamenti per disciplinare i criteri di coinvolgimento delle associazioni nei processi decisionali".  

"Grazie poi alle numerose misure adottate in quest'ultimo anno, in particolare nella legge di Bilancio, possiamo, dirci ancor più determinati a vincere la battaglia difficile contro il cancro - ha aggiunto Schillaci - Con questa finalità abbiamo introdotto l'istituzione del Registro unico nazionale delle Breast Unit: è un'eccellenza dell'Italia che vogliamo valorizzare, uniformare e rendere presente su tutto il territorio nazionale; abbiamo stanziato risorse per il Registro dei tumori, nella convinzione che solo ciò che si può misurare poi può essere migliorato, e abbiamo rifinanziato le attività della Rete per lo screening del cancro al polmone in via sperimentale, uno dei più diffusi e che presenta ancora un elevato tasso di mortalità, e il Fondo per i test di Next-Generation Sequencing".  

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Tumori, Schillaci: "Ampliare screening, lotta a liste attesa e cure personalizzate"

15 Maggio 2025
Tumori, Schillaci:

(Adnkronos) - "Le malattie oncologiche sono state trascurate durante la pandemia, l'incidenza però è aumentata soprattutto nelle fasce più giovani. Vogliamo ampliare gli screening e allargare l'età delle persone che possono accedervi. E poi le liste d'attesa che sono fondamentali per i pazienti oncologici e la legge va in quella direzione. La piattaforma di Agenas funziona e ci fa capire con velocità e accuratezza le prestazioni che mancano e dove c'è un ritardo, noi vogliamo aiutare le Regioni solo nell'interesse dei cittadini. La strada intrapresa è quella giusta e so che possiamo contare sul sostegno dei pazienti". Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, a margine della presentazione alla Camera del 17esimo Rapporto sulla condizione assistenziale dei malati oncologici promosso da Favo (Federazione italiana delle associazioni di volontariato in Oncologia). 

Nell'oncologia, "il Servizio sanitario nazionale è di ottimo livello, ma a volte è a macchia di leopardo - ha proseguito Schillaci - con incongruenze tra una regione e l'altra. Abbiamo allargato nei nuovi Lea le possibilità e faremo ancora di più. Dobbiamo curare il singolo malato e non la patologia, perché lo stesso tumore si può presentare in modo diverso da un paziente all'altro e necessita di una terapia diversa. Dobbiamo andare verso una medicina personalizzata - conclude - che vuol dire fare gli interessi del malato ed evitare anche spese superflue al Ssn". 

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Agroalimentare, Sossan (Sf4C): "A Milano percorsi di educazione alimentare"

15 Maggio 2025
Cristina Sossan

(Adnkronos) - “Milano, grazie a Expo 2015, è riuscita a dare un forte impulso alla refezione scolastica, all'interno della propria food policy. Sono stati avviati tanti percorsi per promuovere la sostenibilità all'interno delle gare, dei bandi, ma anche attività di educazione alimentare". Lo ha detto Cristina Sossan, responsabile del progetto SchoolFood 4 Change per la città di Milano, in occasione della presentazione del Rapporto di Legambiente e Fondazione Ecosistemi, nel corso del XIX Forum Compraverde Buygreen, presso il WeGil di Roma.  

"Grazie anche alla collaborazione con il nostro fornitore del servizio, Milano Ristorazione, una società pubblica del comune di Milano, attraverso il quale serviamo oltre 80mila bambini al giorno, oggi il menù propone piatti ricchi di frutta e verdura e riusciamo anche a promuovere attività di educazione alimentare, garantendo attenzione a tutti, secondo le necessità etico-religiose, sanitarie o di diete particolari”, ha aggiunto. 

“Questo modello è stato di ispirazione per tante altre città. Con il Milano Urban Food Policy Pact e il progetto School Food for Change, stiamo condividendo altre modalità di innovazione, sia per quanto riguarda le forniture che nelle le modalità di fruizione, con attività di educazione alimentare con le famiglie, con gli insegnanti, con i cuochi e con i bambini stessi”, ha concluso. 

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Fiere: a 'Codeway Expo' formazione e Africa per superare mismatch su figure tecniche specializzate

15 Maggio 2025
Fiere: a

(Adnkronos) - Costruire partenariati solidi tra pubblico, privato e cooperazione internazionale per valorizzare la formazione tecnico-professionale come leva strategica di sviluppo economico e inclusione sociale. In Africa come anche nel nostro Paese, agendo sul mismatch tra domanda e offerta di figure specializzate.  

Se ne è discusso a 'Codeway Expo 2025', la fiera della cooperazione internazionale organizzata da Fiera Roma e Internationalia e in corso a Fiera Roma fino al 16 maggio, con il tema della formazione tecnico-professionale che è stato al centro del panel 'Tvet Africa Index 2025. Responsabilizzare i giovani africani attraverso la formazione professionale', promosso da De Lorenzo Spa, con la partecipazione di istituzioni italiane e africane, rappresentanti del mondo produttivo, della ricerca e della società civile. 

Nel corso del panel è stato presentato lo studio inedito di Internationalia e De Lorenzo Spa sulla situazione dell’istruzione tecnico-professionale (Tvet) in Africa, che offre un’analisi comparativa dei dati disponibili in paesi come Ghana, Niger, Etiopia, Ruanda e Costa d’Avorio. Il quadro emerso è quello di un settore in evoluzione, con forti potenzialità ma ancora frenato da limiti strutturali, carenze normative, curricula obsoleti e una diffusa percezione negativa da parte dell’opinione pubblica.  

L’Africa, dove ogni anno entrano nel mercato del lavoro tra i 10 e i 12 milioni di giovani a fronte di soli 3,1 milioni di nuovi posti creati, sconta un paradosso evidente: disoccupazione elevata e carenza di profili tecnici qualificati. Tuttavia, i dati raccolti dimostrano che gli investimenti in Tvet generano un impatto reale in termini di occupabilità. In Costa d’Avorio, ad esempio, il 71% dei diplomati bts trova lavoro entro sei mesi dalla laurea. In Etiopia, gli studenti dei programmi Tvet sono passati da 5.264 nel 1999 a oltre 387.000 nel 2018, mentre in Niger la crescita è stata del 385% tra il 2013 e il 2017. 

Nel suo intervento a Codeway, il ministro dell’Educazione del Ghana, Haruna Iddrisu, ha sottolineato il ruolo centrale dell’istruzione professionale per trasformare il boom demografico africano in opportunità economiche: “Il Ghana punta a creare smart schools e ad integrare le competenze digitali fin dall’asilo. Il Piano Mattei rappresenta per noi uno strumento monumentale per costruire capitale umano, e la collaborazione pubblico-privato sarà la chiave per non disperdere questo potenziale”. 

Nel corso dell’appuntamento dedicato alla formazione a Codeway sono stati evidenziati i dati italiani, che rivelano come lo skill gap sia una barriera crescente anche per lo sviluppo industriale nazionale. Stando agli ultimi dati (aprile 2025) del ministero del Lavoro le imprese italiane ricercano 460.000 lavoratori, con il 48,2% delle posizioni difficili da coprire. Per le figure tecnico-ingegneristiche e gli operai specializzati, il mismatch tra domanda e offerta raggiunge il 66-76%. Le cause principali sono la mancanza di candidati (30%) e la preparazione inadeguata (14%). 

Cresce inoltre il ricorso alla manodopera straniera, passata da 95.000 lavoratori nel 2022 a una stima di oltre 128.000 nel 2024, pari al 22-24% del totale degli ingressi nel mercato del lavoro. Un segnale chiaro della necessità di rafforzare il sistema educativo tecnico anche in Italia, rilanciando i percorsi formativi legati all’industria, all’energia, alla sanità, all’agritech e al digitale. 

Il panel ha evidenziato l’urgenza di costruire partenariati solidi tra pubblico, privato e cooperazione internazionale per valorizzare la formazione tecnico-professionale come leva strategica di sviluppo economico e inclusione sociale. Codeway si conferma, in questo senso, un osservatorio privilegiato per analizzare i trend globali e costruire soluzioni condivise 

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Sostenibilità, Barbaro: "Dimensione ambientale ‘terza gamba’ dello sport"

15 Maggio 2025
Sostenibilità, Barbaro:

(Adnkronos) - “Abbiamo istituito una divisione specifica che si occupa di sostenibilità ambientale all’interno del ministero dell’Ambiente, una novità assoluta. Inoltre, ho ricevuto una delega formale - pubblicata in Gazzetta Ufficiale - che riconosce all’ambiente un ruolo strategico nel mondo dello sport. Oggi possiamo dire che la dimensione ambientale è destinata a diventare la ‘terza gamba’ dello sport, insieme a salute e istruzione”. Lo ha dichiarato il sottosegretario al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Claudio Barbaro, commentando le azioni messe in campo per rendere lo sport sempre più sostenibile durante la conferenza 'Le politiche, le esperienze e le buone pratiche per uno sport sostenibile' in occasione della due giorni di Fondazione Ecosistemi al Forum Compraverde Buygreen a Roma.  

Barbaro ha inoltre affrontato il tema del Green Deal europeo: “Il Green Deal ha provocato qualche danno. Stiamo cercando di capire come andare a correggere le problematicità all'interno dell'Unione Europea. Ci sono una serie di concause che non dipendono esclusivamente dal nostro ministero, dipendono anche da altre nazioni. C’è maggiore consapevolezza in Europa, ma non siamo soltanto noi responsabili di un cambiamento, dobbiamo far sì che diventi coscienza comune". 

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Sostenibilità, Velani (Promo PA Fondazione): "Cultura e ambiente, alleanza per il futuro sostenibile"

15 Maggio 2025
Sostenibilità, Velani (Promo PA Fondazione):

(Adnkronos) - "Il cambiamento della cultura nei confronti della sostenibilità è un cambiamento strutturale. Da 25 anni la Convenzione di Faro ha sancito l'incontro tra la cultura e lo sviluppo sostenibile e questo ha portato a un cambiamento. Oggi le organizzazioni culturali pubbliche e private si sentono una missione, quella di essere oltre che protagoniste di un cambiamento rispetto all'impatto ambientale, anche esserlo in prima persona, per i loro dipendenti, per le loro organizzazioni e per gli stakeholder che rappresentano. Sicuramente il valore della cultura insieme al valore del rispetto dell'ambiente, possono essere insieme potenti leve di cambiamento. E' una strada che è stata intrapresa su cui però servono tanti strumenti e in questo è importante che il Ministero dell'Ambiente e il Ministero della Cultura vadano a braccetto, anche insieme ad altri protagonisti di questo cambiamento come, per esempio, le istituzioni bancarie perché servono investimenti importanti e per la cultura sappiamo che i fondi di investimento seguono delle logiche che hanno bisogno di propri canali e, anche in questo, l'Istituto per il Credito Sportivo potrebbe essere determinante". Lo ha dichiarato Francesca Velani, vicepresidente e direttrice cultura e sostenibilità Promo PA Fondazione, intervenuta alla conferenza “Attività culturali e sostenibilità ambientale: buone pratiche, criticità e sfide per il futuro” durante la due giorni di Fondazione Ecosistemi al Forum Compraverde Buygreen a Roma. 

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Sostenibilità, Del Borghi (Univ. Genova): "Arriva lo standard internazionale per gli eventi"

15 Maggio 2025
Sostenibilità, Del Borghi (Univ. Genova):

(Adnkronos) - 'Le nuove PCR permettono una valutazione dell’impronta ambientale di eventi sportivi, culturali e musicali, includendo logistica, allestimenti e dismissione". "Il settore degli eventi sportivi, ma anche culturali e musicali ha bisogno di strumenti credibili per misurare la sostenibilità, basati su metodologie scientifiche condivise a livello internazionale. La misura dell'impronta di carbonio deve basarsi su un metodo scientifico che consideri non solamente l'evento in sé, ma anche l'allestimento dell'evento e la sua dismissione e la logistica dei partecipanti, aspetti fondamentali soprattutto negli eventi che coinvolgono grandi numeri". Così Adriana Del Borghi, Prorettrice alla sostenibilità Università di Genova, in occasione della conferenza “Le politiche, le esperienze e le buone pratiche per uno sport sostenibile” durante la due giorni di Fondazione Ecosistemi al Forum Compraverde Buygreen a Roma. 

Del Borghi ha ricordato anche l'impegno del mondo accademico attraverso la Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile (RUS): "Dal 2014 l’Università di Genova integra la sostenibilità nelle sue politiche, sia per ridurre la propria impronta ambientale che per promuovere ricerca e didattica sui temi del cambiamento climatico". 

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'Caso palline' agli Internazionali? Zverev si lamenta, i maestri di tennis lo smentiscono

15 Maggio 2025
Alexander Zverev - Ipa/Fotogramma

(Adnkronos) - C'è un 'caso palline' agli Internazionali d'Italia 2025? Alexander Zverev, dopo essere stato eliminato ai quarti di finale del Masters 1000 di Roma da Lorenzo Musetti, ha puntato il dito contro le condizioni di gioco che ha trovato sui campi del Foro Italico, tra terra e palline. Il numero due del mondo ha quindi riacceso un dibattito di cui hanno parlato diversi tennisti nei giorni scorsi. Molti di loro infatti hanno avuto qualche difficoltà ad adattarsi al terreno del Centrale e ai diversi orari di gioco, condizioni che sicuramente possono influire sul gioco e sull'andamento di una partita. 

 

La polemica è scoppiata dopo le parole di Alexander Zverev, che si era già lamentato, nei giorni scorsi, delle condizioni di gioco che aveva trovato a Roma, torneo a cui arrivava da campione in carica. "Per me è stato molto difficile giocare 'vincenti'. Il campo era lento, pesante, le palline sono molto grandi qui", ha detto il numero due del mondo poco dopo il match, "anche se ho avuto le mie possibilità, con 3-4 set point al servizio e avrei dovuto sfruttarle. Ma oggi era molto difficile giocare". 

Ma Sascha, che nel secondo set ha chiesto l'intervento degli addetti per 'tappare' una buca, non si è fermato qui: "Le palline erano uno scherzo, ma parlando in generale è un problema che stiamo riscontrando sempre più negli ultimi anni. I tennisti ne parlano spesso. Ci hanno detto che giochiamo con le stesse palline a Montecarlo, Madrid e Monaco di Baviera. Poi veniamo qui e le palline sono completamente diverse", ha continuato il tedesco, numero due del mondo, "sono veramente molto grandi. Per me e per il mio stile di gioco così non è facile, sono uno che prova a giocare aggressivo, a servire molto forte e veloce ed è stato fare punti oggi. Sicuramente le condizioni hanno favorito Musetti". 

 

A sconfessare, almeno in parte, le lamentele di Zverev, ci hanno pensato però i maestri di tennis che in queste settimane stanno facendo divertire centinaia di bambini e ragazzi sui campi del Foro Italico. Nei campi adiacenti a quelli principali infatti, gli allenatori federali offrono l'opportunità di giocare qualche punto impartendo lezioni gratuite e regalando consigli preziosi. E per molti di loro, che accompagnano i futuri tennisti azzurri in giro per l'Europa, le palline e le condizioni possono sicuramente influire, ma non decidere una partita: "A volte sembra che i tennisti cerchino delle scuse per giustificare un risultato negativo, perché di certe cose si parla soltanto quando si perde", ha detto all'Adnkronos Marco, uno dei maestri di tennis impegnati al Foro a far appassionare alla racchetta i ragazzi degli Internazionali, "fin da piccoli insegniamo ai ragazzi a giocare in ogni tipo di condizione e su qualunque tipo di campo. Sicuramente il gioco può cambiare da torneo a torneo. A Madrid le condizioni erano diverse rispetto a qui, per l'altura, per la conformazione dei campi e per il clima, ma a livelli così alti questo incide fino a un certo punto".  

"Sicuramente Zverev ha un tipo di gioco che preferisce palline più piccole, che quindi permettono di impostare uno scambio più veloce e ritmato, ma negli anni le stesse palline si sono evolute e ora hanno standard rispettati e comuni in tutti i tornei", ha spiegato Alessandro, un altro maestro di tennis, "e poi ci dimentichiamo sempre che questi giocatori sono qui da giorni, hanno potuto allenarsi, giocare e adattarsi alle condizioni. E inoltre, dall'altra parte della rete, l'avversario ha i tuoi stessi 'problemi'. Perché lui non si lamenta?". 

 

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Migranti, via libera della Camera al Dl Albania

15 Maggio 2025
Migranti - (Fotogramma/Ipa)

(Adnkronos) - L'aula della Camera ha approvato il Dl di contrasto all'immigrazione irregolare che, tra le altre cose, introduce le nuove disposizioni valide per le strutture in Albania, con 126 sì, 80 no e 1 astenuto.  

 

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