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Romania, anche Simion vittima dell''abbraccio' di Trump: l'analisi post elezioni

19 Maggio 2025
George Simion - (Afp)

(Adnkronos) - Non solo in Canada e in Australia, anche in Romania l'abbraccio di Donald Trump e del Maga si rivela, in termini elettorali, mortale. George Simion, che forte del trionfo al primo turno delle presidenziali marciava sicuro della vittoria con il cappello Maga al fianco e professando di volersi ispirare al modo in cui il tycoon "dice la verità, difende il suo Paese e i suoi interessi", è infatti stato sconfitto nel ballottaggio dal sindaco di Bucarest Nicușor Dan, che è riuscito nella missione impossibile di opporre un muro europeista al leader sovranista.  

"Siamo tutti, in Europa e in America, stanchi della gente del politically correct che mina la nostra libertà e le nostre opinioni, noi combattiamo per la libertà di espressione e per le libere elezioni. Noi combattiamo per Dio contro il male", diceva, intervistato da Skynews britannica, alla vigilia del secondo turno il 38enne, che nel 2019 ha fondato il partito di estrema destra Aur, diventato poi un punto di riferimento del movimento no vax romeno.  

 

Nelle parole usate da Simion risuona la retorica con cui JD Vance, nel suo discorso, gelando gli alleati europei lo scorso febbraio alla Conferenza per la Sicurezza di Monaco, mise al primo posto delle "minacce interne" che il Vecchio Continente deve affrontare, più pericolose di quella di Russia e Cina, l'annullamento da parte della Corte Suprema della Romania delle presidenziali vinte lo scorso novembre dall'ultranazionalista Calin Georgescu a causa di interferenze russe. Un esempio, disse allora il vice presidente americano, "della ritirata dell'Europa da alcuni dei propri valori fondamentali".  

Dall'appoggio a Georgescu, che si dichiara vittima del "deep state" come il presidente americano dopo che gli è stato vietato di candidarsi alle nuove elezioni, l'amministrazione Trump e il mondo Maga sono passati all'entusiastico appoggio a Simion. "Saluti a tutti i nostri amici Maga", ha esordito il leader nazionalista romeno nell'intervista rilasciata nei giorni scorsi a War Room, il podcast di Steve Bannon, il guru dell'estrema destra americana che in questi anni ha fatto spesso da ponte con i sodali in Europa.  

 

Il deragliamento della vittoria annunciata di Simion ricorda quello che nelle scorse settimane è successo in Canada prima e poi in Australia, dove candidati trumpiani dati per vincenti sono stati sconfitti. All'inizio di maggio, ha perso il voto Peter Dutton, il leader dei conservatori australiano, che aveva adottato politiche e stile Maga, lodando Trump un "grande pensatore", magnificando i suoi negoziati internazionali impostati alla "art of deal", l'arte di fare gli affari.  

Quello che forse ha maggiormente affossato Dutton, dando un'inattesa miracolosa conferma alla guida del Paese al laburista Anthony Albanese, è stata l'idea del leader conservatore, che ha anche perso il seggio alle elezioni, di ispirarsi ai tagli del Doge di Elon Musk per risanare i conti pubblici australiani, compresa la minaccia, poi ritirata prima del voto, di costringere tutti i dipendenti pubblici a tornare a lavorare in presenza.  

Ma forse il miracolo maggiore Trump lo ha fatto in Canada, dove a fine aprile il leader conservatore Pierre Poilievre è stato sconfitto dal nuovo premier liberale Mark Carney, dopo che solo all'inizio di gennaio aveva un vantaggio di oltre 20 punti sull'ex premier Justin Trudeu, da anni indietro nei sondaggi.  

A rovesciare completamente il panorama politico in Canada hanno giocato un ruolo determinante le bordate che, da dopo la vittoria di novembre, il tycoon ha cominciato a lanciare contro il vicino non solo con la guerra commerciale, ma anche continuando ad invocare la trasformazione del Canada nel 51mo stato americano. Parole che hanno risvegliato lo spirito patriottico persino dei tiepidi canadesi che, soprattutto, hanno voltato le spalle a Poilievre, che ha pagato i suoi passati flirt con il mondo Maga.  

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Denisa Maria Adas scomparsa, ultima telefonata alla famiglia il 15 maggio

19 Maggio 2025
Denisa Maria Adas

(Adnkronos) - Sono in corso le ricerche di Denisa Maria Adas, 30 anni, di origini romene, residente a Roma ma da pochi giorni domiciliata in un residence di via Ferrucci, a Prato. Di lei non si hanno più notizie dalla tarda serata di giovedì 15 maggio. La Prefettura di Prato ha attivato il piano provinciale per le persone scomparse, mobilitando squadre della Protezione civile e numerosi volontari. 

Denisa è alta 1 metro e 55, pesa circa 58 kg, ha occhi e capelli neri, e presenta due tatuaggi distintivi, tra cui uno ben visibile su spalla e braccio destro.  

L’ultimo contatto risale alle ore 23:00 del 15 maggio, quando ha telefonato alla madre. Da quel momento, entrambi i telefoni in suo possesso risultano irraggiungibili. 

La sua auto, una Fiat 500 rossa, è stata ritrovata parcheggiata nei pressi del residence dove alloggiava. La famiglia, fortemente preoccupata per la sorte della giovane, ha lanciato appelli pubblici, sostenuta anche dalla sezione toscana dell’associazione Penelope, specializzata nel supporto ai familiari delle persone scomparse. L’associazione invita chiunque abbia informazioni utili a contattare immediatamente le forze dell’ordine. 

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C&P su ferie non godute, 250 condanne in primi 4 mesi risarcimenti per oltre 2 mln euro

19 Maggio 2025
C&P su ferie non godute, 250 condanne in primi 4 mesi risarcimenti per oltre 2 mln euro

(Adnkronos) - I primi mesi del 2025 si chiudono con un bilancio pesantissimo per la Pubblica amministrazione: 250 sentenze di condanna depositate dalle sezioni lavoro di tribunali e Corti d’Appello italiane in tema di monetizzazione delle ferie non godute, con una percentuale di accoglimento delle richieste dei lavoratori prossima al 100% ed una rapidità di giudizio davvero sintomatica del carattere di serialità assunto dalla questione. Secondo i dati raccolti da Consulcesi & Partners, network legale da anni attivo nella difesa dei diritti dei dipendenti pubblici, sono stati riconosciuti circa 1.500.000 euro di indennizzi per ferie non fruite, a cui si sommano oltre 500.000 euro di spese legali rimborsate alle parti vittoriose. Un conto che supera il 2 milioni di euro in appena 4 mesi e qualche giorno di maggio. 

Le categorie più coinvolte sono gli insegnanti precari, seguiti dai dirigenti medici e funzionari degli enti pubblici, ma nell’ambito del lavoro in Sanità si registrano i risarcimenti più importanti: emblematico il caso di un direttore di Uoc che, al momento delle dimissioni volontarie, aveva maturato oltre 300 giorni di ferie arretrate, che l’azienda non intendeva monetizzargli. Il tribunale ha seguito l’interpretazione comunitaria dell’art. 5, comma 8, del D.L. 95/2012, per cui non avendo l’azienda fornito la prova a suo carico, l’ha condannata al pagamento di quasi 70.000,00 euro a titolo di indennizzo. 

Ancora più vasta la platea di docenti precari che hanno ottenuto giustizia dopo anni di supplenze a termine, senza la possibilità di fruire delle ferie maturate. Le pronunce fanno leva sul recente orientamento della Corte di Cassazione (n. 16715/2024), che ha chiarito come non sia possibile considerare automaticamente in ferie i docenti tra il termine delle lezioni e il 30 giugno, in assenza di invito formale da parte del datore di lavoro. In diversi casi, i giudici hanno riconosciuto risarcimenti fino a 14.500 euro per singolo docente, oltre alla refusione integrale delle spese di lite. 

“E' l’ennesima conferma - spiegano da Consulcesi & Partners - di una battaglia legale che portiamo avanti da quasi un decennio: quella per il rispetto dei diritti fondamentali ed intangibili dei lavoratori pubblici. Le ferie non sono una concessione, ma un diritto irrinunciabile. E quando questo viene violato, ancorché per motivi organizzativi dell’Azienda, la legge nazionale non può vietare la monetizzazione alla cessazione del rapporto di lavoro. Il dipendente pubblico ha diritto al controvalore economico delle ferie arretrate”. 

I legali C&P ricordano che il diritto alla monetizzazione delle ferie non godute può essere fatto valere anche se il dipendente è già in pensione da anni, oppure lavora presso altra struttura, in quanto la prescrizione è decennale e decorre dalla fine del rapporto di lavoro. 

Chi ritiene di non aver usufruito delle ferie maturate può far esaminare la propria situazione attraverso la documentazione relativa alle buste paga e ai cedolini ferie. In caso di assenza di questi documenti, è possibile richiederli formalmente all’amministrazione di appartenenza mediante un’istanza di accesso agli atti. Secondo i legali di Consulcesi & Partners, numerosi lavoratori, anche a distanza di anni dalla cessazione del rapporto di lavoro, possono ancora far valere i propri diritti e ottenere un risarcimento economico. 

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Sostenibilità, Henkel accelera l’impegno per il clima con la roadmap Net-Zero

19 Maggio 2025
Sostenibilità, Henkel accelera l’impegno per il clima con la roadmap Net-Zero

(Adnkronos) - Prendendo come riferimento il 2017, nel 2024 Henkel ha ridotto del 64% le emissioni di CO2 per tonnellata di prodotto e aumentato del 47% l’acquisto di energia da fonti rinnovabili. L’azienda ha inoltre ridotto del 23% il consumo di acqua e del 39% i rifiuti generati per tonnellata di prodotto rispetto al 2010. Nel Rapporto Sviluppo Sostenibile 2024, Henkel documenta i progressi compiuti nell’ultimo anno nella salvaguardia del clima, nella promozione dell’economia circolare e nella sostenibilità sociale. Arrivato alla 33ma edizione, da quest'anno il Rapporto presenta i risultati allineandosi ai requisiti della nuova direttiva dell'Unione Europea in materia di rendicontazione dello sviluppo sostenibile (Corporate Sustainability Reporting Directive, Csrd) e dei relativi standard europei (European Sustainability Reporting Standards, Esrs).  

E con la roadmap Net-Zero, Henkel ha esteso il proprio impegno per il clima definendo obiettivi ancora più ambiziosi per ciò che riguarda il contenimento delle emissioni. Entro il 2045, Henkel intende ridurre del 90% le emissioni Ghg (Greenhouse Gas) assolute Scope 1, 2 e 3, avendo il 2021 come anno di riferimento. Nel percorso verso le zero emissioni nette, l’azienda ha fissato due obiettivi intermedi da raggiungere entro il 2030, ovvero la riduzione delle emissioni Ghg assolute Scope 1 e 2 del 42% e delle emissioni Ghg assolute Scope 3 del 30%. Rispetto al 2021, nel 2024 Henkel ha già ridotto del 20% le emissioni Ghg Scope 1, 2 e 3. Tutti i nuovi obiettivi sono validati dalla Science Based Targets initiative (Sbti) e sono in linea con i traguardi definiti dagli Accordi di Parigi per il contrasto dei cambiamenti climatici. 

“La roadmap Net-Zero ci pone in prima linea nella trasformazione oggi indispensabile per fronteggiare la crisi climatica, consapevoli della responsabilità che abbiamo come azienda e del ruolo che ognuno di noi può giocare - ha spiegato Mara Panajia, presidente e amministratore delegato di Henkel Italia - L’Italia sta dando un contributo importante al raggiungimento degli obiettivi globali di Henkel. Stiamo lavorando alla transizione energetica dei siti produttivi e all’ottimizzazione della logistica. Continuiamo a migliorare i prodotti e il loro packaging perché abbiano un impatto ambientale sempre più contenuto. Coinvolgeremo in modo ancora più attivo partner, fornitori e clienti perché il cambiamento possa estendersi a tutta la catena del valore”. 

Fortemente impegnata nella promozione dell’economia circolare, negli ultimi anni Henkel ha investito molto nella progettazione sostenibile delle confezioni dei prodotti ed è arrivata ad avere l’89% di packaging riciclabile, portando al 25% la quota media di plastica riciclata negli imballaggi dei prodotti destinati ai consumatori finali. L’obiettivo è arrivare al 30% entro la fine del 2025, tenendo conto che molte referenze hanno già oggi packaging al 100% in materiale riciclato.  

La parità di genere è uno dei caposaldi dell’impegno di Henkel in tema di responsabilità sociale. La presenza femminile è aumentata in tutte le funzioni e aree dell’azienda, portando la quota di donne nel management al 42% a livello globale e al 40% in Italia. Nel dicembre 2024 Henkel Italia ha ottenuto la certificazione Uni Pdr 125:2022 quale dimostrazione tangibile della capacità di costruire un ambiente di lavoro orientato all’equità e le pari opportunità, che possa favorire e valorizzare la partecipazione delle donne.  

L’impegno per la parità di genere si traduce anche in una serie di iniziative per incoraggiare la genitorialità condivisa. Introdotto nel 2024, il congedo parentale neutro è stato accolto molto favorevolmente dai dipendenti Henkel, che possono beneficiare di otto settimane di astensione dal lavoro retribuite al 100%, indipendentemente dal genere e dallo stato famigliare. A livello globale, sono aumentati del 30% gli uomini e del 35% le donne che hanno usufruito del programma. In Italia, sono stati 12 i neopapà che hanno colto questa opportunità. 

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As Roma, Klopp è (ancora) una suggestione ma Friedkin cerca un 'colpo'

19 Maggio 2025
Juegen Klopp

(Adnkronos) - Jurgen Klopp è il nome che fa sognare i tifosi. E sicuramente è un nome che Dan Friedkin vorrebbe vedere sulla panchina della Roma. "Sarebbe una scelta tutta sua, che romperebbe gli schemi e riporterebbe l'entusiasmo incontrollabile che seguì l'annuncio di Josè Mourinho. Non so se ci riuscirà ma ho pochi dubbi sul fatto che ci stia provando...", dice all'Adnkronos una fonte americana che conosce da vicino gli affari della famiglia Friedkin ma che non si occupa dei dossier legati al calcio.  

La stessa fonte, una decina di giorni fa, aveva invitato a non sottovalutare la tentazione di Dan Friedkin di tornare a sorprendere con l'ingaggio di un top allenatore, fuori dalla lista dei profili 'raggiungibili' messa a punto da Ranieri e Ghisolfi.  

Quello di Klopp è veramente un nome possibile o è solo una suggestione? Per portarlo all'ombra del Colosseo servono disponibilità economica, perché sicuramente l'ingaggio sarebbe proporzionale alla storia e al prestigio dell'allenatore, e un progetto che possa convincere l'allenatore tedesco a tornare sul campo, rinunciando alla sua nuova vita da super manager del calcio di Red Bull, una dimensione diversa e stimolante ma che può scontare la nostalgia sempre in agguato per l'adrenalina della partita. 

Il primo aspetto è nella disponibilità di Friedkin, pure considerando che non può spendere quello che vuole per la Roma per le regole e i vincoli di gestione del club. Il secondo dipende, ovviamente, dalle scelte personali di Klopp e anche dalla garanzie tecniche e 'industriali' che la As Roma è in grado di mettere sul tavolo.  

Klopp alla Roma, per ora, è ancora una suggestione. Ma, si assicura, "non è un'opzione impossibile". (Di Fabio Insenga) 

 

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Joe Biden e il cancro alla prostata, cos'è e come si cura

19 Maggio 2025
Joe Biden - Afp

(Adnkronos) - Il tumore della prostata, cancro diagnosticato anche all'ex presidente degli Stati Uniti Joe Biden, è la forma più frequente di neoplasia tra gli over 50. Nel nostro Paese colpisce un uomo su 8. Nel solo 2024, in Italia, sono stati stimati 40.192 nuovi casi, secondo i dati di Aiom e Airtum, raccolti nel volume 'I Numeri del cancro in Italia 2024' che evidenziano anche la costante crescita della sopravvivenza dei pazienti italiani, attestata al 91% a 5 anni dalla diagnosi.  

Questo tumore si sviluppa nella prostata, una piccola ghiandola a forma di noce che si trova nel bacino degli uomini. La probabilità di avere un tumore alla prostata aumenta con l’aumentare dell’età, dei livelli di alcuni ormoni (come il testosterone). Ma a incidere sono anche la storia familiare, i fattori genetici, l'obesità, il fumo, l'eccessivo consumo di carni rosse, alimenti trasformati e latticini ad alto contenuto di grassi.  

Nella fase iniziale il carcinoma della prostata non è in genere accompagnato da sintomi, ma con il progredire della malattia possono comparire diminuzione della potenza del getto urinario, urgenza o aumento della necessità di urinare più volte durante il giorno, anche di notte, presenza di sangue nelle urine (ematuria) e dolore perineale. Nelle fasi più avanzate della malattia, essendo lo scheletro la prima sede di metastatizzazione (come nel caso dell'ex inquilino della Casa Bianca), è caratteristico lo sviluppo di dolore osseo.  

Nei pazienti con tumore alla prostata localizzato possono essere proposti trattamenti locali come la chirurgia e la radioterapia: queste opzioni terapeutiche dovrebbero essere valutate a livello multidisciplinare e discusse con il paziente alla luce delle possibili conseguenze.  

Nei pazienti a basso rischio può essere presa in considerazione l'opzione della sorveglianza attiva che consente di evitare il trattamento locale fino a quando la malattia lo permette. La forma più aggressiva - spiegano dall'Associazione italiana oncologia medica - è quella di Stadio IV in cui il cancro ha aggredito anche organi circostanti come ossa linfonodi fegato e polmoni. L’aggressività della malattia è misurata con punteggio di Gleason, quelle più aggressive hanno punteggio 8-10.  

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A Roma Congresso 'Emergenza-Rianimazione', simulazioni e manichini 'hi-tech'

19 Maggio 2025
A Roma Congresso

(Adnkronos) - Si terrà il 18 e 19 giugno al Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) di Roma, il Congresso nazionale teorico-pratico 'Emergenza e rianimazione', ideato e diretto da Fausto D’Agostino, medico anestesista-rianimatore e fondatore del Centro Formazione Medica (Cfm). L’evento, accreditato con 15 crediti Ecm, si distingue nel panorama formativo nazionale per l’approccio integrato tra teoria, pratica e innovazione. Il programma si articola in due giornate: la prima sarà dedicata a sessioni scientifiche, tavole rotonde e relazioni cliniche, mentre la seconda si concentrerà esclusivamente sulla simulazione pratica ad alta fedeltà, rendendo il congresso un’occasione unica per l’aggiornamento professionale degli operatori dell’emergenza sanitaria. 

Simulazione avanzata e manichini di ultima generazione. "Punto di forza del congresso è l’impiego di manichini intelligenti di ultima generazione, in grado di riprodurre fedelmente condizioni cliniche critiche come arresto cardiaco, trauma grave, shock settico, crisi respiratorie e molto altro. Grazie alla presenza di skill station dinamiche, i partecipanti avranno la possibilità di cimentarsi in scenari realistici, con feedback immediati e supporto da parte di tutor esperti - sottolineano gli organizzatori - I manichini sono programmabili per simulare parametri vitali in tempo reale, risposte farmacologiche, alterazioni neurologiche e perfino interazioni verbali, offrendo un’esperienza formativa immersiva e tecnologicamente avanzata. Questo approccio, ispirato ai modelli della formazione aerospaziale, consente di affinare competenze critiche in un contesto controllato ma estremamente realistico". 

Alla guida scientifica del congresso c’è Fausto D’Agostino, da anni impegnato nella modernizzazione della formazione medica attraverso la simulazione clinica. La sua visione è chiara: “Formare significa preparare i professionisti alla realtà. E oggi la realtà si può simulare, studiare e affrontare prima che accada davvero". Sotto la sua direzione, il Cfm è diventato un punto di riferimento nazionale per la didattica innovativa nel settore dell’emergenza-urgenza, con un focus specifico sulla medicina pratica, la multidisciplinarietà e la centralità del paziente. 

Ospiti istituzionali. L’apertura del congresso vedrà la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, tra cui il ministro della Salute Orazio Schillaci, il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, la vicepresidente del Senato Mariolina Castellone, introdotti dal giornalista Rai Gerardo D’Amico. 

I relatori del congresso sono esperti del settore e professori universitari: presidente onorario del Congresso è il professor Vito Marco Ranieri, professore Ordinario di Anestesia e Rianimazione presso l’Università di Bari. Sarà presente anche Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, tra i principali riferimenti nazionali in ambito sanitario e scientifico.  

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Festival delle Regioni, gli appuntamenti della Sardegna

19 Maggio 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATA
Todde domani, oggi tavoli tematici con Motzo, Portas e Laconi
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Salvati sei cagnolini abbandonati sul ciglio della strada

19 Maggio 2025
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Trovati da un passante a Cagliari e affidati alla polizia
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La Sardegna seconda in Italia nelle gare della Croce Rossa

19 Maggio 2025
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In campo con sei ragazzi dell'istituto Scano Bacaredda
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Todde, 'rafforzare il ruolo delle Regioni in Italia e in Europa'

19 Maggio 2025
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Governatrice sarda a Venezia per il Festival delle Regioni
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Autonomia, Mattarella: "Leale collaborazione nei limiti competenze fissate da Costituzione"

19 Maggio 2025
Autonomia, Mattarella:

(Adnkronos) - "Nell'esercizio delle loro attribuzioni i diversi livelli di governo hanno la necessità di coltivare un rapporto tra di loro, al fine di gestire le intersezioni, talvolta intense, tra le rispettive competenze. La gestione delle molteplici forme di intreccio nel riparto delle competenze, in particolare tra Regioni e Stato, riveste un'importanza fondamentale per il buon esercizio dei rispettivi compiti nell'interesse dei cittadini. La Corte costituzionale, al fine di orientare tali rapporti, ha da tempo enunciato il principio della leale collaborazione. Affinchè l'ordinamento della Repubblica funzioni è indispensabile che Regioni e Stato collaborino proficuamente, nei limiti delle competenze proprie stabilite dalla Costituzione o dalle leggi". Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo a Venezia al Festivale delle Regioni e delle Province autonome. 

"Questo vale -ha puntualizzato il Capo dello Stato- per i diversi livelli di governo ma anche nei rapporti tra i poteri. Lo stesso presidente della Repubblica, pur nella particolare specificità del suo ruolo, è tenuto ad adottare come metodo quello della leale collaborazione".  

"L'autonomia comporta il riconoscimento di determinate competenze da esercitare nei limiti stabiliti dal dettato costituzionale e al riparo da sconfinamenti altrui". Con la riforma del Titolo quinto della Costituzione "sono state contestualmente aumentate, in misura rilevante, le competenze legislative delle Regioni. Il principio autonomista, presente sin dall'origine tra quelli fondamentali della nostra Costituzione, ha avuto in tal modo -ha sottolineato il Capo dello Stato- una più ampia attuazione. Il nuovo riparto delle competenze legislative tra Stato e Regioni ha richiesto del tempo per assestarsi: nella fase iniziale si è manifestato una tasso elevato di conflittualità, comprensibile, che la Corte costituzionale, con la sua giurisprudenza, ha, tuttavia, con il tempo ricondotto a livelli fisiologici, assicurando stabilità allo svolgimento delle funzioni tra i diversi livelli territoriali di governo". 

"L'autonomia ha trovato in questo modo una adeguata valorizzazione ed è risultato evidente come essa si dimostri efficace e vantaggiosa per la collettività particolarmente quando comporta l'esercizio di funzioni e competenze secondo una ragionevole applicazione dei principi di sussidiarietà, adeguatezza e differenziazione. Termini questi -ha concluso Mattarella- che come sappiamo la nostra Costituzione impiega con riferimento alle funzioni amministrative, ma che costituiscono criteri validi anche con riferimento all'articolazione di quelle legislative". 

"Senza la pratica della leale collaborazione diviene impossibile tutelare interessi fondamentali della collettività. Basti pensare alla materia sanitaria e a come, particolarmente in quest’ambito, il concorso di Stato e Regioni nel perseguire i medesimi obiettivi risulti essenziale, perché l’esercizio delle rispettive competenze ha un solo fine, doverosamente comune: il diritto alla salute dei cittadini". Per il sistema sanitario, "soggetto a una dinamica di costi crescenti, accanto al problema delle risorse, che sussiste, con alterne vicende, dal biennio 2088 / 2009, si pongono esigenze di razionalizzazione e di riqualificazione per migliorare i servizi offerti ai cittadini. Una strategia unitaria e la collaborazione tra istituzioni sono necessarie per superare intollerabili divari tra i diversi sistemi sanitari regionali e garantire una copertura universale e un accesso uniforme alle prestazioni sull’intero territorio della nostra Repubblica, obiettivi irrinunciabili di un Servizio sanitario nazionale". 

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Roma, precipita dalla finestra mentre monta zanzariera: morto 59enne

19 Maggio 2025
Ambulanza - Fotogramma

(Adnkronos) - Un uomo di 59 anni è morto dopo essere precipitato da una finestra della sua abitazione a lungotevere Testaccio, a Roma. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione Roma Aventino e della compagnia Roma Centro. Dai primi accertamenti sembrerebbe che si sia trattato di un incidente mentre l'uomo stava montando una zanzariera.  

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Panatta: "A Parigi sarà ancora Sinner-Alcaraz, sono di un livello superiore"

19 Maggio 2025
Adriano Panatta - Fotogramma /Ipa

(Adnkronos) - "In vista di Parigi considero Sinner e Alcaraz un livello superiore a tutti gli altri. Penso ci sia un grande divario tra loro due e gli altri. In questo contesto Musetti può inserirsi. Zverev invece non lo vedo, Tsitsipas si è perso e Medvedev non si esprime più a grandi livelli. Dipende molto dal tabellone e dagli incroci ma prevedo una finale come quella di Roma". Così Adriano Panatta, ex tennista, ha commentato all'Adnkronos l'avvicinamento al Roland Garros di giugno.  

Panatta ha poi parlato degli Internazionali di Roma e di come "Sinner abbia avuto tre mesi di sosta forzata dove ha subito una grande ingiustizia. Arrivare in finale è stato un ottimo risultato. Alcaraz sulla terra è il più forte di tutti, lo ha ammesso lo stesso Jannik. Sinner invece lo è sul cemento. Ora se la giocheranno loro due al Roland Garros e mi auguro sarà un'altra storia. Finale di ieri? Nel primo set erano molto tesi, sono stati pochi i colpi buoni. Poi dopo la vittoria del primo set Alcaraz si è rilassato e ha espresso un buon tennis portando a casa il match. I due set point un rimpianto per l'italiano? I set point persi sono sempre un rimpianto ma può capitare di lasciarseli sfuggire, è nella logica delle cose".  

"Paolini è straordinaria, l'intelligenza tattica è la sua migliore dote. E' anche una lottatrice che non molla una palla e si è meritata ampiamente di vincere il torneo sia in doppio che in singolo", ha poi detto commentando la vittoria di Jasmine Paolini agli Internazionali di Roma nel singolo e nel doppio con Sara Errani. 

"Sinner ha fatto un gran torneo visto lo stop di tre mesi. Va detto che si è fermato dall'attività agonistica, ma si è comunque preparato al meglio per il torneo. Restare fuori dall'agonismo però non aiuta e ci vuole un po' per ambientarsi nuovamente. Il bilancio è positivo, ha giocato un bel torneo e fatto vedere un buonissimo tennis in particolare contro Ruud. Roma è un torneo importante e lui l'ha disputato al meglio. La finale? Aver sprecato due set point non significa che se fossero andati bene avrebbe vinto Sinner. A vincere è stato Alcaraz. Il giocatore che gioca meglio adesso e che sulla terra è il più forte di tutti", dice quindi Corrado Barazzutti, allenatore di tennis ed ex tennista n.7 del mondo, all'Adnkronos sugli Internazionali di Roma terminati ieri al Foro Italico.  

Il tecnico ha poi guardato avanti facendo un elenco dei suoi favoriti per il Roland Garros: "Sinner e Musetti per l'Italia, Alcaraz e altri giocatori come Ruud, che sulla terra ha sempre fatto bene, sono tra i favoriti alla vittoria del torneo. Ci sono poi molti punti interrogativi come Medvedev o Djokovic ma ritengo che questi 4 siano i maggiori favoriti ad arrivare in fondo", ha continuato. 

"La coppia Errani-Paolini? Sara è stata una singolarista tra le più forti del mondo ma è sicuramente tra le giocatrici migliori della storia, insieme alle Williams, nel doppio. Jasmine è una fuoriclasse, anche in coppia con Errani. Stanno emergendo le sue grandi qualità di giocatrice e campionessa che servono per vincere un torneo come Roma sia in singolo che in doppio. Paolini è tra le più forti del mondo in questo momento e merita tutti i riconoscimenti possibili. E' bravissima e sta giocando un tennis stellare", ha aggiunto l'ex tennista. 

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Tramonta mito influencer, per giovani meglio medico o insegnante

19 Maggio 2025
Un medico - (Fotogramma/Ipa)

(Adnkronos) - Effetto Ferragni o no, nell'immaginario dei giovani il mito dell'influencer scivola al 4° posto in favore di mestieri molto meno glamour ma decisamente più alla portata di mano. Secondo una ricerca del magazine di adv e marketing Spot and web, realizzata su un campione di 650 ragazzi di entrambi i sessi tra i 19 e i 28 anni, in testa alla top 10 dei mestieri 'da sogno' più desiderati c'è quello di medico, forse anche a causa dell'abbattimento della soglia d'ingresso alla facoltà di Medicina introdotto recentemente dal governo, con il 19% delle preferenze; segue l'insegnante (17% delle preferenze) che, pur con tutte le sue problematiche - non ultima quella della paga poco concorrenziale con i Paesi del resto Europa - resta pur sempre una garanzia di posto fisso. 

In terza posizione si piazza lo 007 digitale, più nello specifico l'esperto di cybersecurity (15%), tra i più gettonati visto che gli attacchi hacker sono sempre più comuni e che, secondo un recente studio realizzato da Aipsa con The European House Ambrosetti, un'azienda su quattro in Italia è alla ricerca di consulenti esperti in sicurezza informatica, domanda peraltro in continua crescita. Solo quarti, come dicevamo, gli influencer / creator, che comunque mantengono un buon 13% delle preferenze. Al quinto posto si rimane nell'ambito digitale con un altro settore che ora va per la maggiore, quello dell'Intelligenza Artificiale: l'11% degli intervistati vorrebbe infatti fare l'IA engineer, ovvero professionisti che progettano e costruiscono sistemi di Intelligenza Artificiale, sia software che hardware, con uno stipendio fino a 6mila euro al mese. Sulla spinta della ripresa del turismo, sesta piazza per i consulenti di viaggio, coloro che pianificano le vacanze alla gente, con l'8%. Settimo posto per il tecnico di impianti fotovoltaici (7%), trainato dalla svolta green degli ultimi anni. Ottava posizione per il gestore retail, figura professionale che opera nella vendita al dettaglio e nell'assistenza ai clienti (4%), seguito dallo specialista in marketing e comunicazione col 2% e dall'autista di mezzi pubblici (1%).  

Sul boom degli esperti in cybersecurity, interviene Matteo Adjimi, presidente del cda di Argo, azienda italiana lche opera nel settore dell'intelligence e della sicurezza informatica specializzata in consulenze strategiche per imprese: "Notizie recenti come il blackout in Spagna e Portogallo o il caso Paragon o ancora i numerosi attacchi hacker subiti con sempre maggior frequenza da aziende e istituzioni, non solo stanno risvegliando l'interesse dell'opinione pubblica ma anche dei giovani che si affacciano al mondo del lavoro. La sicurezza informatica oggi è sempre più centrale ed è tema di interesse nazionale che merita un occhio di riguardo da parte sia dei media che delle agenzie che offrono impieghi. Non va sottovalutato nemmeno il valore degli stipendi, dato che si parla di retribuzioni base che sfiorano i 40.000 euro all'anno".  

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Raz Degan e il sesso spirituale: "Lo faccio, ma non arrivo in fondo"

19 Maggio 2025
Raz Degan - Stefania Casellato

(Adnkronos) - Raz Degan si racconta a Francesca Fagnani nella puntata di 'Belve' in onda domani, martedì 20 maggio, in prima serata su Rai2.  

L'attore, parla di quel ‘Sono solo fatti miei’, lo spot che lo ha reso famoso e dice: “Quattro battute possono cambiare la vita. Queste quattro parole hanno seminato un mio percorso di vita incredibile”. “Lei cosa ha pensato, che fortuna o me lo merito?” chiede Fagnani. “Fai più soldi possibile che dura poco!”, la sua risposta sincera. 

Incalzato dalle domande della giornalista, Raz Degan per la prima volta parla del blitz con cui le forze dell’ordine lo sorpresero con Paola Barale mentre erano in vacanza all’isola D’Elba, con sequestro di droga. Una vicenda, ha ricordato Fagnani, dalla quale sono stati entrambi assolti. “Un’invenzione, era tutto finto. La macchina mediatica era la vera belva”. “Ma il blitz c’è stato?” sottolinea Fagnani. “Come no! Una cosa allucinante, a un certo punto sono arrivate venti macchine”, ma “a qualcuno non piaceva il nostro successo”, sottolinea, prima di raccontare a Fagnani di fare uso di Ayahuasca. “Non è una droga, è un allucinogeno. Ti può illuminare, come ti può portare dentro l’inferno. A me ha aiutato”. 

Sul rapporto con Paola Barale, Raz Degan rivela a Fagnani di non considerare la loro storia d’amore un fallimento: “Quanta popolarità abbiamo avuto e quanti bastoni tra le ruote ci hanno messo: non lo definisco un fallimento il nostro rapporto. Se siamo stati insieme 14 anni vuol dire che c’era qualcosa di più profondo” di un tradimento. 

Fagnani ricorda all’attore che all’Isola dei famosi Rocco Siffredi aveva riferito a Malena “una sua confidenza, che non fa più sesso dai 30 anni e che è solo spirituale”. “Ho praticato ‘brahmachari’, cioè mantenere l’energia sessuale dentro per motivi spirituali”, spiega Degan. “Quindi non fare sesso?”, chiede Fagnani. “Fai sesso ma non eiaculi. Lo pratico ancora oggi, da oltre 20 anni”, risponde lui.  

Leggi tutto: Raz Degan e il sesso spirituale: "Lo faccio, ma non arrivo in fondo"

Giornata studi clinici, in 2 anni +50% trial per Novo Nordisk Italia

19 Maggio 2025
Giornata studi clinici, in 2 anni +50% trial per Novo Nordisk Italia

(Adnkronos) - Una rete di 25 centri di sviluppo clinico nel mondo, di cui uno in Italia, il sostegno e la partecipazione a diverse iniziative in favore di pazienti, caregiver, medici e istituzioni per contribuire a rendere più efficienti i trial clinici e sensibilizzare sulla loro importanza: è l’impegno nella ricerca che si conferma al centro di Novo Nordisk anche in occasione della Giornata mondiale degli studi clinici che si celebra domani, 20 maggio. In Italia, dall’apertura nel 2024 del Centro di sviluppo clinico (Cdc, Clinical Development Center) sono più di 1200 i pazienti attualmente coinvolti nei trial in circa 300 centri attivi per migliorare la vita delle persone con malattie croniche come diabete, obesità e patologie cardiovascolari, patologie rare - emofilia e anemia falciforme - Alzheimer e malattie epatiche (Mash). Tra il 2025 e il 2026 la crescita del numero di studi clinici è stata superiore al 50% con il coinvolgimento di circa 2.400 nuovi pazienti con un focus nel campo dell’obesità: un incremento esponenziale che - informa una nota - ha un impatto anche sull’occupazione nel nostro Paese, con l’aumento del 100% del team della farmaceutica specializzato interamente dedicato alla ricerca clinica. 

"Novo Nordisk si sta espandendo molto in nuove aree terapeutiche. L'azienda, mantenendo un focus per il 90% su obesità e diabete - spiega Amale Chalfoun, Clinical, Medical and Regulatory Director di Novo Nordisk Italia - oggi è sempre più impegnata anche nelle malattie rare e croniche non trasmissibili a 360 gradi, dove la ricerca di soluzioni per le malattie cardiovascolare sta assumendo un ruolo sempre più importante. Con questa crescita, l’Italia, che è un Paese considerato strategico, dovrà e potrà contribuire ancora di più, aumentando il numero di studi clinici e di pazienti arruolati. Il nostro obiettivo è rendere l’Italia ancora più attrattiva e competitiva nell’ambito della ricerca clinica". 

La ricerca clinica è una priorità per il Paese. Nell’agenda del ministero della Salute è considerata un pilastro della sanità che va sostenuta con investimenti e con collaborazioni tra istituzioni pubbliche e private per favorire l’avanzamento delle conoscenze mediche, contribuire ad attrarre investimenti e garantire ai pazienti l’accesso a terapie innovative e sicure. Novo Nordisk va esattamente in questa direzione con la convinzione che continuare a investire in questo settore significa investire nel futuro, nella salute dei cittadini e nella competitività economica del Paese con un impegno nel contribuire a rendere l’Italia sempre più attrattiva e competitiva in ottica europea.  

Un esempio è il supporto a progetti che evidenzino la rilevanza della ricerca e il suo ruolo strategico in Italia con l’obiettivo di ottimizzare l’efficienza ed efficacia dei suoi processi. Tra questi,  Care, Clinical Advancement and Research Excellence, un’iniziativa coordinata da un Comitato direttivo multidisciplinare e permanente composto da rappresentanti delle principali società scientifiche ed esperti di settore. Il progetto ha l’obiettivo di identificare soluzioni concrete e attuabili in grado di snellire i processi e le procedure che regolano gli studi clinici per portare maggiore efficienza al sistema. "Il nostro è un impegno a 360 gradi - rimarca Chalfoun - Vogliamo contribuire a far sì che la ricerca clinica italiana sia sempre più all'avanguardia, sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza degli studi clinici, ma soprattutto aiutare il paziente ad avere un accesso accelerato alle nuove terapie, rispondendo ai bisogni terapeutici non ancora soddisfatti". 

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Formazione, Fondirigenti: al via selezioni per la sesta edizione del progetto D20 leader

19 Maggio 2025
Formazione, Fondirigenti: al via selezioni per la sesta edizione del progetto D20 leader

(Adnkronos) - Fondirigenti, il fondo di Confindustria e Federmanager leader in Italia per la formazione manageriale, rinnova il proprio impegno nella valorizzazione dei giovani talenti e nella promozione della managerialità con il lancio della sesta edizione di D20 Leader. Un percorso d’eccellenza, i cui partecipanti saranno selezionati sulla base di criteri meritocratici. Il percorso prevede oltre 300 ore di formazione tra lezioni, laboratori e study tour in Italia e all’estero, e l’opportunità mettere in pratica quanto appreso con concrete esperienze professionali in azienda. 

"Con la sesta edizione di D20Leader - spiega il presidente di Fondirigenti Marco Bodini - vogliamo dimostrare e consolidare il nostro impegno verso le nuove generazioni valorizzando l’enorme potenziale dei giovani più meritevoli, puntando sulla formazione di futuri manager pronti a entrare subito nel mondo del lavoro, sia nelle imprese sia nelle organizzazioni. Attraverso un percorso formativo innovativo, incentrato sulle competenze chiave per affrontare al meglio le sfide professionali di domani, vogliamo contribuire a rafforzare il capitale manageriale necessario all’innovazione, un patrimonio di competenze di cui il nostro Paese ha urgente bisogno". 

I tratti distintivi di D20Leader, che nelle precedenti edizioni ha raccolto oltre duemila candidature, risiedono nella visione alta e allo stesso tempo concreta e originale dell’iniziativa, nel taglio non accademico e incentrato sulla condivisione di esperienze di alto profilo, volte ad offrire ai partecipanti nuove ‘lenti’ per interpretare e giocare un ruolo di primo piano in una realtà economico - produttiva in rapida evoluzione. I giovani selezionati avranno l’opportunità di immergersi in un’esperienza altamente professionalizzante, che fornirà loro una ampia base di conoscenze, sia sulle soft skill necessarie a svolgere il ruolo di innovatore, sia sulle principali tendenze che caratterizzano il mondo del lavoro (attuale e futuro). 

Le testimonianze di eccellenza sono, insieme agli study tour nazionali ed europei, le peculiarità del progetto, che coinvolge opinion leader, manager, rappresentanti dei sistemi associativi, aziende, organizzazioni e istituzioni, offrendo in tal modo ai partecipanti modelli ai quali ispirarsi e una migliore conoscenza del loro futuro perimetro d’azione. A titolo esemplificativo, i temi trattati potranno riguardare: macro-trend socioeconomici, sostenibilità, innovazione e digitalizzazione, governance, oltre a competenze individuali, come public speaking, career coaching e team building. Il progetto prevede oltre 300 ore di formazione, in presenza e online (dal 29 settembre a fine novembre 2025). Un’esperienza professionale diretta in ambito aziendale completerà il percorso (a partire da gennaio 2026), offrendo ai partecipanti l’opportunità di sperimentare e applicare quanto appreso, con ritorni diretti in termini di orientamento ed opportunità professionali. 

"Con D20Leader - spiega il dg del Fondo Massimo Sabatini - Fondirigenti conferma e rinnova il proprio impegno nei confronti dei giovani talenti, in continuità con le attività di ricerca sviluppate e con l’attenzione dedicata a questo tema attraverso gli ultimi avvisi del Fondo. Il nostro obiettivo è contribuire alla formazione dei leader di domani, offrendo loro già oggi opportunità concrete per investire nel proprio futuro. Si tratta di un investimento ad alto valore aggiunto, che rafforza l’attrattività delle imprese italiane e, più in generale, del nostro Paese. In un contesto globale sempre più competitivo, dove i giovani sono fondamentali per sostenere l’innovazione, è essenziale saperli attrarre e valorizzare". 

D20Leader si rivolge a giovani meritevoli, nati tra il 1/01/1998 e il 31/12/2003 e in possesso dei seguenti requisiti: laurea triennale e master di primo livello già conseguito o da concludere (entro il 31/12/25); laurea triennale e conseguimento di laurea magistrale (entro il 31/12/25); conseguimento di laurea magistrale o laurea a ciclo unico. Queste le aree accademiche previste: scienze matematiche e informatiche; scienze fisiche; scienze chimiche; scienze biologiche; ingegneria civile, industriale e dell’informazione; scienze pedagogiche e psicologiche; scienze giuridiche; scienze economiche e statistiche; scienze politiche e sociali. 

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Cagliari salvo, decisive vittorie in otto scontri diretti

19 Maggio 2025
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Napoli-Cagliari e Como-Inter si giocano venerdì 23 maggio

19 Maggio 2025
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(Adnkronos) - Le due sfide che valgono lo scudetto, nell'ultima giornata di campionato, Como-Inter e Napoli-Cagliari si disputeranno venerdì 23 maggio alle 20.45 (diretta Dazn). E' quanto ha deciso il Consiglio della Lega Serie A in corso a Milano. In questo modo la squadra di Inzaghi avrà anche più tempo per preparare la finale di Champions League contro il Paris Saint Germain in programma il 31 maggio all'Allianz Arena di Monaco di Baviera (ore 21).  

Sabato 24 maggio le due partite che non incidono sulla classifica e che non avevano bisogno della contemporaneità: Bologna-Genoa sarà disputata alle ore 18 (Dazn) e Milan-Monza alle 20.45 (Dazn), mentre domenica 25 maggio alle 20.45 il resto del programma, con Atalanta-Parma (Dazn), Empoli-Verona (Dazn-Sky), Lazio-Lecce (Dazn-Sky), Torino-Roma (Dazn), Udinese-Fiorentina (Dazn) e Venezia-Juventus (Dazn-Sky).  

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Il coraggio di Cimabue rivive nel nuovo Volume d'Arte Menarini

19 Maggio 2025
Il coraggio di Cimabue rivive nel nuovo Volume d

(Adnkronos) - È dedicato a Cimabue, figura cardine della pittura medievale italiana e autentico precursore del Rinascimento, il nuovo Volume d'Arte Menarini, presentato in un contesto di rara suggestione: la Chiesa di San Domenico di Arezzo, proprio di fronte al celebre Crocifisso del maestro fiorentino, uno dei suoi capolavori assoluti. 

Un momento carico di simbolismo, che ha unito arte, ricerca e riflessione. Miriam Fileti Mazza, storica dell'arte di fama internazionale, per quarant'anni docente alla Scuola Normale Superiore di Pisa e autrice del volume edito da Pacini Editore, ha raccontato al pubblico il valore artistico e spirituale dell'opera di Cimabue: "Un eccelso precursore del Rinascimento, autore di opere che spianarono la strada ad una rappresentazione del sacro molto più realistica e umana che in passato. Nella seconda metà del Duecento il talento di questo sommo interprete della pittura ha segnato il suo tempo e i secoli a venire", che quindi ha avuto un ruolo maggiore del riconosciuto maestro di Giotto.  

"Nell'essenzialità di un'armonia silenziosa, Cimabue è stato capace di emozionare e condurre verso un sentimento di riflessione per la religiosità, al di sopra di ogni fede o dogma - ha dichiarato Miriam Fileti Mazza - Il Volume d'Arte Menarini su questo grande maestro ripercorre il racconto visivo di colui il quale, uscendo dalla primitiva pittura bizantina, aprì la strada alla nuova arte che avrebbe condotto poi al Rinascimento. La sua pittura lontana nel tempo si riappropria della percezione, donando ancora mistero, naturalezza e il fascino antico delle origini". 

"In un mondo frenetico, dove regnano velocità e disattenzione, approfondire Cimabue mi ha riportato alla calma, al silenzio e alla lentezza - ha raccontato l'autrice del Volume d'Arte Menarini - È un artista che ci invita alla riflessione, non solo religiosa ma esistenziale, e ci riconnette con il concetto di bello, inteso come esperienza profonda". 

Nel corso dell'evento è intervenuta anche la storica dell'arte Liletta Fornasari, che ha guidato i presenti in un viaggio nella bellezza della basilica gotica aretina, arricchendo il racconto con aneddoti e letture storiche. 

L'iniziativa è anche parte di un progetto culturale di lunga durata. Come ha ricordato Lucia Aleotti, azionista e membro del Board Menarini, la pubblicazione rientra nella storica collana di Volumi d'Arte che l'azienda farmaceutica porta avanti dal 1964. "Ogni anno - ha spiegato - scegliamo un grande esponente dell'arte italiana per raccontarlo in modo accessibile. Dopo aver attraversato secoli e città - da Spello a Firenze, da Venezia ad Arezzo - ora omaggiamo Cimabue, che con la sua visione rivoluzionaria ha aperto la strada alla grande stagione dell'arte rinascimentale". 

Una scelta, quella dell'impegno culturale, che affonda le radici nella stessa missione aziendale: "Siamo un'Azienda proiettata verso il futuro, impegnata nella ricerca scientifica e nell'innovazione - ha aggiunto Lucia Aleotti - ma non vogliamo dimenticare le nostre radici. Come la scienza, anche l'arte nasce dalla ricerca: delle proporzioni, delle tecniche, dell’armonia. Valorizzare questa eredità ci aiuta a riconoscerci in una storia che appartiene a tutti". 

"Portare avanti la tradizione dei Volumi d'Arte Menarini significa coltivare la bellezza come parte della vita quotidiana - hanno commentato Lucia e Alberto Giovanni Aleotti, entrambi azionisti e membri del Board di Menarini - Da oltre 60 anni queste monografie, che si contraddistinguono per il loro linguaggio semplice, avvicinano all'arte anche chi non pensava di potersene innamorare". Un'eredità che oggi Menarini valorizza anche attraverso il progetto "Pills of Art", brevi video divulgativi in otto lingue, visibili sul canale YouTube dell'Azienda, per rendere l'arte ancora più accessibile. 

La presentazione ad Arezzo è stata, dunque, molto più di un semplice appuntamento culturale: è stata la celebrazione del coraggio di un artista che ha osato oltre i confini della sua epoca. "Senza il coraggio di Cimabue - ha ricordato Fileti Mazza - non ci sarebbe stato Giotto. E senza la memoria dei maestri, non può esserci innovazione vera". 

(di Paolo Martini) 

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