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Ucraina-Russia, Wsj: "Vaticano ospiterà colloqui a giugno, presenti anche gli Usa"

22 Maggio 2025
Ucraina-Russia, Wsj:

(Adnkronos) - Il Vaticano potrebbe ospitare un nuovo ciclo di colloqui tra Russia e Ucraina a metà giugno. Lo riporta oggi il Wall Street Journal, aggiungendo che a questi incontri parteciperà anche una delegazione statunitense, composta, tra gli altri, il Segretario di Stato americano Marco Rubio e l'inviato speciale di Donald Trump Keith Kellogg. 

Sempre secondo il Wsj, che cita tre diverse fonti, il presidente americano ha ammesso, parlando con i leader europei lunedì, che Vladimir Putin non è pronto a porre fine alla guerra dal momento che ritiene che sta vincendo. Nella telefonata di lunedì, dopo quella con Vladimir Putin, il Presidente americano tuttavia ha fatto marcia indietro sulla possibilità di introdurre nuove sanzioni contro Mosca ventilata solo il giorno prima, nel caso in cui il Presidente russo non avesse accettato il cessate il fuoco. Hanno partecipato alla telefonata di lunedì con Trump, Volodymir Zelensky, Emmanuel Macron, Friedrich Merz, Giorgia Meloni e Ursula von der Leyen.  

 

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Roland Garros, verso il sorteggio: dove vederlo e cosa sapere sul percorso di Sinner

22 Maggio 2025
Jannik Sinner - Fotogramma/IPA

(Adnkronos) - Il Roland Garros è pronto a regalare spettacolo. Oggi, giovedì 22 maggio, verrà definito il calendario dello Slam parigino e il torneo francese prenderà forma. Grande attesa, ovviamente, per il ritorno in campo degli azzurri Jannik Sinner e Lorenzo Musetti, pronti a dare l'assalto al trono di Carlos Alcaraz dopo l'ottimo percorso agli Internazionali d'Italia. Ecco dove vedere il sorteggio e cosa sapere.  

Il sorteggio del Roland Garros si svolgerà oggi, giovedì 22 maggio. La cerimonia sarà visibile, per gli abbonati, su Discovery +, ma sarà disponibile anche sul canale YouTube del torneo. 

E Sinner? Dopo il ritorno in campo con finale persa agli Internazionali, l'azzurro volerà a Parigi per migliorare la semifinale dello scorso anno contro Alcaraz. Dodici mesi fa, Jannik si era fermato al penultimo atto del torneo contro lo spagnolo, poi vincitore sotto la Tour Eiffel. 

La certezza è che il fuoriclasse azzurro, numero 1 del ranking e dunque del tabellone, avrà nei primi due turni due avversari abbordabili, non testa di serie. Dal terzo turno, Sinner potrà invece affrontare un avversario dalla testa di serie 25 alla 32: tra questi ci sono Berrettini, Auger-Aliassime, Hurkacz, Shapovalov, Popyrin, Davidovich Fokina, Nakashima, Mpetshi, Perricard.  

Agli ottavi, guaedando ai primi posti del ranking Sinner potrebbe invece affrontare uno tra Shelton, Fils, Tiafoe e Dimitrov, mentre ai quarti ci sarebbe possibilità di un match con Djokovic, Ruud, Draper e Musetti. In semifinale, per Jannik potrebbe esserci una sfida con Zverev o Fritz, mentre in proiezione la finale potrebbe essere con il numero 2 del ranking Carlos Alcaraz, dall'altra parte del tabellone.  

 

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Usare i social deprime i teenager, l'alert in uno studio

22 Maggio 2025
Ragazza con smartphone - 123RF

(Adnkronos) - E' una delle domande che accende costantemente il dibattito, anche tra i ricercatori: sono i social media che rendono i ragazzi più depressi o semplicemente i ragazzi depressi che passano più tempo sui social? Un nuovo studio fornisce delle risposte che potrebbero chiarire questa relazione. I ricercatori dell'University of California a San Francisco (Ucsf), alla luce dei dati che segnalano tassi di depressione e suicidio in aumento tra i giovani, hanno indagato e scoperto che, con l'aumento dell'utilizzo dei social da parte dei preadolescenti, i loro sintomi depressivi sembrano aumentare. Tuttavia, non risulta vero il contrario: un aumento dei sintomi depressivi non predice un successivo aumento dell'utilizzo dei social media. 

La ricerca fotografa un'abitudine in ascesa con l'età e in parallelo l'incremento di spie di disagio: in media - spiegano gli autori del lavoro pubblicato su 'Jama Network Open' - nei 3 anni di studio l'utilizzo dei social da parte dei bambini è aumentato da 7 a 73 minuti al giorno, e di pari passo i loro sintomi depressivi sono aumentati del 35%.  

Il team guidato da Jason Nagata, professore associato in forze nel Dipartimento di Pediatria dell'Ucsf, ha esaminato i dati relativi a circa 12mila bambini di età compresa tra 9 e 10 anni e, 3 anni dopo, è tornato a valutarli, a 12 e 13 anni. Lo studio, finanziato dai National Institutes of Health (Nih), è tra i primi a utilizzare una tipologia di dati che ha permesso di monitorare i cambiamenti nel tempo in ciascun bambino per valutare accuratamente il legame tra social media e depressione. 

"E' in corso un dibattito se i social media contribuiscano alla depressione o se riflettano semplicemente sintomi depressivi sottostanti. Questi risultati - afferma Nagata - dimostrano che i social media potrebbero contribuire allo sviluppo di sintomi depressivi". Sebbene non sia chiaro perché i social media aumentino i sintomi depressivi, ricerche precedenti indicano rischi come il cyberbullismo e l'alterazione del sonno.  

Nagata e il suo team hanno appena pubblicato uno studio separato su 'The Lancet Regional Health - Americas' che ha esaminato la stessa coorte di partecipanti, concentrandosi proprio sugli effetti del cyberbullismo. Il lavoro in questione ha rilevato che i bambini di età compresa tra 11 e 12 anni vittime di cyberbullismo avevano probabilità 2,62 volte maggiori di segnalare ideazione suicidaria o tentativo di suicidio un anno dopo. Inoltre, questi ragazzini avevano anche probabilità 2,31 volte maggiori di sperimentare una sostanza (4,65 volte maggiore con la marijuana, 3,37 con la nicotina e 1,92 con l'alcol) nell'anno successivo. 

Le generazioni più giovani, ragionano gli esperti, si trovano sempre più spesso di fronte a un circolo vizioso: è sempre più evidente che i social sono associati a sintomi depressivi e comportamenti a rischio, ma rappresentano anche un mezzo primario per entrare in contatto e comunicare con gli amici. Per affrontare questa realtà, l'American Academy of Pediatrics suggerisce di utilizzare gli strumenti del suo 'Family Media Plan' per creare abitudini digitali più sane sia per i bambini che per i genitori.  

"Come padre di 2 bambini piccoli, so che dire semplicemente ai bambini di 'staccare la spina' non funziona", conclude Nagata. "I genitori possono dare il buon esempio con conversazioni aperte e senza pregiudizi sull'uso degli schermi. Stabilire momenti senza schermi per tutta la famiglia, ad esempio durante i pasti o prima di andare a letto, può contribuire a creare abitudini digitali più sane per tutti, adulti compresi". 

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Avanti un altro, oggi 22 maggio: torna l'appuntamento in prima serata con Paolo Bonolis

22 Maggio 2025
Paolo Bonolis e Luca Laurenti - Avanti un altro

(Adnkronos) - Avanti un altro andrà in onda in prima serata su Canale 5. Da oggi, giovedì 22 maggio, il game show conquista il prime-time con due puntate inedite a serata con la conduzione di Paolo Bonolis affiancato da Luca Laurenti. 

In ciascun appuntamento due sfide mai viste, con interminabili file di concorrenti che proveranno a giocarsi il tutto per tutto per conquistare la vittoria e il montepremi fra battute, divertimento e momenti di grande leggerezza. 

Come da tradizione, nel gioco finale, divenuto negli anni un vero cult, per vincere sarà necessario dare tutte risposte sbagliate. 

Il surreale 'salottino' sarà capitanato da Miss Claudia (Claudia Ruggeri). Nel cast, come sempre, moltissimi personaggi: dalla regina del web Laura Cremaschi alla dottoressa Maria Mazza, fino allo iettatore Franco Pistoni e la 'moglie' Giorgia Pianta. E poi, gli storici Fitness, Horror, XXXL, l’Agente Segreto, il Coreografo e tanti altri. 

Non mancheranno la Bonas Paola Caruso, il Bonus Daniel Nilsson, la Bona Sorte Viviana Vizzini, la Hostess Greta Cianfano. Flavia Vento, inoltre, nel ruolo del 'Vento del mistero', rivolgerà ai concorrenti domande legate alla spiritualità, fenomeni soprannaturali, campi magnetici, ufo o alieni. 

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Napoli, una donna morta e un'altra in fin di vita: ipotesi tentato omicidio-suicidio

22 Maggio 2025
Auto dei carabinieri - (Ipa)

(Adnkronos) - Una donna in fin di vita in auto, l'altra morta poco distante, entrambe raggiunte da colpi d'arma da fuoco. Si ipotizza un tentato omicidio-suicidio per l'episodio avvenuto tra Volla e la periferia est di Napoli.  

Questa notte una 31enne è stata trovata in via don Luigi Sturzo a Volla, all’interno di un'auto, con una ferita d’arma da fuoco. Le sue condizioni sono gravissime ed è ora presso l'ospedale del mare, in pericolo di vita. In via Pinocchio, poco lontano ma già nel territorio di Napoli, un’altra donna (34 anni) è stata trovata a terra, morta. Anche lei con una ferita d’arma da fuoco. In entrambi i casi sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Torre del Greco.  

Indagini in corso per chiarire dinamica e matrice. Gli investigatori non escludono che i due eventi siano collegati e l’ipotesi tentato omicidio-suicidio. 

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Washington, vittime erano una coppia: lui aveva appena comprato anello fidanzamento

22 Maggio 2025
Il luogo della sparatoria - (Afp)

(Adnkronos) - I due dipendenti dell'ambasciata israeliana a Washington uccisi ieri sera di fronte al Capital Jewis Museum dove era in corso un evento, sono stati colpiti "da vicino", ha reso noto la portavoce della sede diplomatica, Tal Naim Cohen.  

I due, una coppia nella vita, stavano per fidanzarsi. Lui aveva acquistato un anello di fidanzamento proprio la scorsa settimana, con l'intenzione di offrirlo alla sua compagna nei prossimi giorni a Gerusalemme, dove avevano pianificato di viaggiare, ha aggiunto l'ambasciatore, Yechiel Leiter. La American Jewish Committee aveva contribuito all'organizzazione dell'evento in programma al Museo ieri sera.  

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Terremoto in Grecia, il sisma 6.0 registrato a Creta

22 Maggio 2025
Una sala Ingv - (Ipa)

(Adnkronos) - Terremoto oggi giovedì 22 maggio a Creta, in Grecia. La scossa, di magnitudo 6.0, è stata registrata - come si legge sul sito dell'Ingv (Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia) alle 5.19 di questa mattina al largo dell'isola a una profondità di 62 km. 

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Truppe Russia al confine con la Finlandia, l'analisi: "Non è un atto simbolico"

22 Maggio 2025
Soldato e carro armato russi - Fotogramma /Ipa

(Adnkronos) - Il rafforzamento delle forze militari russe al confine con la Finlandia "non è simbolico. Ma neanche performativo" e riguarda anche altri Paesi, dai Baltici alla Norvegia o la Polonia e suoi vicini. A dirlo è Fiona Hill, - analista specializzata in Russia, ora Brookings ed ex direttrice del desk Europa e Russia al Consiglio di sicurezza nazionale Usa durante la prima presidenza di Donald Trump - in una intervista all'emittente radiofonica Usa Npr, in cui denuncia il rischio posto dalla velocità, "molto più elevata di quanto anticipato", dell'avanzare dell'aggressività della Russia, soprattutto di fronte ai tempi necessari per il rafforzamento della difesa di Europa e Gran Bretagna e al "vuoto" che si sta creando nel momento in cui gli Stati Uniti fanno un passo indietro e gli alleati non sono ancora pronti a fare da soli.  

"I russi stanno usando tutte le tattiche possibili al momento. Si tratta di un segnale alla Finlandia e ad altri Paesi vulnerabili al confine che la Russia c'è", ha spiegato, sottolineando che i militari dispiegati in realtà stanno facendo ritorno alle postazioni che avevano prima di essere spostate al confine ucraino in preparazione per l'inizio dell'invasione del febbraio del 2022, una eventualità che Helsinki "si aspettava", per cui "si prepara da tempo, incluso con l'adesione alla Nato". "Non si tratta solo di militari al confine che si preparano nella prospettiva di una invasione. C'è ovviamente un elemento di deterrenza e intimidazione in tutto questo".  

Bisogna considerare il vertice Nato del 24 giugno. La Russia, sottolinea l'analista, "vuole segnalare la sua presenza, che è pronta, che è in uno stato di costante vigilanza, come fa in anticipo di eventi importanti per l'Europa o l'Ucraina, con il vasto attacco con droni contro l'Ucraina in coincidenza con i negoziati di pace.  

La Russia "ha una grande capacità di intimidazione. Sono in corso operazioni di sabotaggio di tutti i tipi. E abbiamo visto minacce a infrastrutture critiche nazionali". E infine Putin ha interesse a "mantenere il rafforzamento dell'apparato militare, ha bisogno di scuse per mantenere la gente in questo mondo. Sarà molto difficile per lui smantellare l'apparato militare che ha messo in piedi e lo vorrà vedere dispiegato ai confini chiave con Paesi Nato", aggiunte Hill, deducendo così che "la preoccupazione non è solo per la Finlandia, ma anche per la Norvegia e i Baltici e per Paesi come la Polonia che sono nei dintorni". 

Nei giorni scorsi il New York Times aveva reso noto il rafforzamento della presenza militare russa, con anche la costruzione di nuove infrastrutture, nelle zone di confine con la Finlandia - il confine più esteso con un Paese della Nato, sulla base di immagini satellitari confermate da fonti della Nato. Il rafforzamento non era riconducibile al solo ritorno alla situazione precedente il 2022 ma avrebbe indicato "le fasi iniziali di una espansione più vasta e a tempi più lunghi".  

L'analisi di economisti come Sergei Guriev, ora alla London School of Economics, ed Elizaveta Osetinskaya, fondatrice della newsletter The Bell segnala che i dati sulla spesa pubblica dei primi mesi dell'anno, in particolare delle spese classificate, destinate al già congruo bilancio ordinario per difesa e sicurezza, indicano come "vero interrogativo quello di capire se il finanziamento anticipato (ai primi mesi dell'anno, ndr) delle spese segrete sia collegato ai preparativi per una escalation militare, che sia sul fronte ucraino o per una operazione ancora sconosciuta".  

 

 

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Washington, uccisi due membri ambasciata Israele. Killer ha urlato: "Palestina libera"

22 Maggio 2025
Il luogo della sparatoria - (Afp)

(Adnkronos) -  Due dipendenti dell'ambasciata israeliana sono stati uccisi nella serata di mercoledì all'esterno del Capital Jewish Museum di Washington. I due sono stati uccisi a colpi di pistola mentre uscivano da un evento al museo da un uomo armato che ha urlato "Palestina libera". La sparatoria si è verificata intorno alle 21.15 ora locale. Le vittime sono un uomo e una donna. 

L'uomo sospettato dell'uccisione è stato identificato come Elias Rodriguez, 30enne originario di Chicago. E' stato fermato dalla sicurezza del museo. "Prima di aprire il fuoco il sospetto è stato visto fare avanti e indietro. Si è poi avvicinato a un gruppo di quattro persone. Ha tirato fuori un'arma da fuoco e sparato", ha ricostruito la polizia di Washington. Dopo essere stato fermato ha indicato il punto in cui si era liberato dell'arma. "Riteniamo che ad aprire il fuoco sia stato un unico sospetto che è ora in arresto", ha dichiarato la responsabile della polizia di Washington, Pamela Smith, parlando alla stampa.  

I due dipendenti dell'ambasciata israeliana a Washington uccisi sono stati colpiti "da vicino", ha reso noto la portavoce della sede diplomatica, Tal Naim Cohen. I due, una coppia nella vita, stavano per fidanzarsi. Lui aveva acquistato un anello di fidanzamento proprio la scorsa settimana, con l'intenzione di offrirlo alla sua compagna nei prossimi giorni a Gerusalemme, dove avevano pianificato di viaggiare, ha aggiunto l'ambasciatore, Yechiel Leiter. La American Jewish Committee aveva contribuito all'organizzazione dell'evento in programma al Museo ieri sera. 

Ted Deutch, amministratore delegato dell'American Jewish Committee (AJC), ha confermato che l'AJC stava ospitando un evento al museo quando è avvenuta la sparatoria. Una delle vittime è stata trasportata in un ospedale vicino in condizioni critiche prima di morire a causa delle ferite riportate.  

 

Immediata la reazione del presidente Donald Trump: "Queste orribili uccisioni a DC, basate ovviamente sull'antisemitismo, devono finire, ora. L'odio e il radicalismo non hanno spazio negli Stati Uniti", ha scritto. 

"E' uno spudorato atto di violenza codarda e antisemita. Non vi sbagliate: ritroveremo i responsabili e li porteremo di fronte alla giustizia", ha scritto il segretario di Stato Usa, Marco Rubio, su X. 

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha anticipato che saranno rafforzate le misure di sicurezza nelle sedi diplomatiche israeliane di tutto il mondo e ha ringraziato Trump "per la sua posizione chiara contro l'antisemitismo". Anche Netanyahu ha parlato di "orrendo omicidio antisemita". "Stiamo assistendo al terribile costo dell'antisemitismo e all'incitazione selvaggia contro lo Stato di Israele. Le calunnie sanguinose contro Israele ci costano sangue e devono essere combattute senza sosta", ha aggiunto. 

"L'America e Israele rimarranno sempre uniti nel difendere le nostre genti e i nostri valori comuni. Non lasceremo che il terrorismo e l'odio ci spezzino", ha dichiarato il presidente israeliano Isaac Herzog . Si tratta di "uno spregevole attentato antisemita", ha affermato Herzog. 

Danny Danon, ambasciatore israeliano presso le Nazioni Unite, ha scritto in un post sui social che altri due dipendenti dell'ambasciata israeliana sono rimasti feriti nella sparatoria, ma il numero non è stato confermato dalle autorità. “La sparatoria mortale avvenuta fuori dall'evento che si è svolto al Museo ebraico di Washington è un atto depravato di terrorismo antisemita. Fare del male alla comunità ebraica significa oltrepassare una linea rossa. Siamo fiduciosi che le autorità statunitensi intraprenderanno azioni forti contro i responsabili di questo atto criminale. Israele continuerà ad agire con determinazione per proteggere i suoi cittadini e i suoi rappresentanti - ovunque nel mondo”, ha scritto Danon su X. 

 

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Sparatoria a Washington, uccisi due membri dell'ambasciata d'Israele

22 Maggio 2025
Il luogo della sparatoria - (Afp)

(Adnkronos) - Due dipendenti dell'ambasciata israeliana sono stati uccisi nella serata di mercoledì all'esterno del Capital Jewish Museum di Washington. I due sono stati uccisi a colpi di pistola mentre uscivano da un evento al museo da un uomo armato che ha urlato "Palestina libera". La sparatoria si è verificata intorno alle 21.15 ora locale. Le vittime sono un uomo e una donna. 

L'uomo sospettato dell'uccisione è stato identificato come Elias Rodriguez, 30enne originario di Chicago. E' stato fermato dalla sicurezza del museo. "Prima di aprire il fuoco il sospetto è stato visto fare avanti e indietro. Si è poi avvicinato a un gruppo di quattro persone. Ha tirato fuori un'arma da fuoco e sparato", ha ricostruito la polizia di Washington. Dopo essere stato fermato ha indicato il punto in cui si era liberato dell'arma. 

"Riteniamo che ad aprire il fuoco sia stato un unico sospetto che è ora in arresto", ha dichiarato la responsabile della polizia di Washington, Pamela Smith, parlando alla stampa. Immediata la reazione del presidente Donald Trump: "Queste orribili uccisioni a DC, basate ovviamente sull'antisemitismo, devono finire, ora. L'odio e il radicalismo non hanno spazio negli Stati Uniti", ha scritto. 

Ted Deutch, amministratore delegato dell'American Jewish Committee (AJC), ha confermato che l'AJC stava ospitando un evento al museo quando è avvenuta la sparatoria. Una delle vittime è stata trasportata in un ospedale vicino in condizioni critiche prima di morire a causa delle ferite riportate.  

Danny Danon, ambasciatore israeliano presso le Nazioni Unite, ha scritto in un post sui social che altri due dipendenti dell'ambasciata israeliana sono rimasti feriti nella sparatoria, ma il numero non è stato confermato dalle autorità. “La sparatoria mortale avvenuta fuori dall'evento che si è svolto al Museo ebraico di Washington è un atto depravato di terrorismo antisemita. Fare del male alla comunità ebraica significa oltrepassare una linea rossa. Siamo fiduciosi che le autorità statunitensi intraprenderanno azioni forti contro i responsabili di questo atto criminale. Israele continuerà ad agire con determinazione per proteggere i suoi cittadini e i suoi rappresentanti - ovunque nel mondo”, ha scritto Danon su X. 

 

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Giro d'Italia, oggi la dodicesima tappa: orario, percorso e dove vederla

22 Maggio 2025
Isaac Del Toro - Afp

(Adnkronos) - Dodicesima tappa del Giro d'Italia, Oggi, giovedì 22 maggio, la Corsa Rosa riparte con la frazione 12 da Modena, in Emila Romagna, a Viadana, in Lombardia. Una tappa che si annuncia interlocutoria per il gruppo e che, almeno sulla carta, non dovrebbe regalare scossoni alla classifica. In maglia rosa c'è sempre il messicano Isaac Del Toro, leader con 31 secondi di vantaggio su Juan Ayuso.  

Ma qual è il percorso della dodicesima tappa del Giro d'Italia? La frazione 12 è mista: presenta un percorso mosso nei primi 100 chilometri, ma poi è sostanzialmente piatta fino al traguardo di Viadana, che sancirà l'ingresso della Corsa Rosa in Lombardia. La dodicesima tappa, che partirà da Mantova, è lunga 172 chilometri e presenta un dislivello di 1700 metri.  

La dodicesima tappa del Giro d'Italia partirà alle 13:15. La diretta tv in chiaro dell’edizione numero 108 della Corsa Rosa sarà a cura di Rai Sport e Rai 2 (streaming gratuito su Rai Play), mentre la diretta tv in abbonamento sarà fruibile su Eurosport 1. Lo streaming in abbonamento sarà disponibile su Discovery+, Sky Go, Now e Dazn. 

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Temporali al Nord, allerta gialla in 10 regioni. Emilia Romagna in arancione per vento

22 Maggio 2025
Temporale - Fotogramma

(Adnkronos) - Piogge e temporali al Nord, ma anche grandinate. Il maltempo torna a imperversare sull'Italia settentrionale e nella giornata di oggi, giovedì 22 maggio, scatta l'allerta gialla in ben 10 regioni, con l'Emilia Romagna che si tinge anche di arancione a causa di forti raffiche di vento. 

Un nuovo impulso perturbato, proveniente dalla Francia, interesserà oggi le regioni settentrionali del nostro Paese, portando precipitazioni da sparse a diffuse a prevalente carattere temporalesco, anche di forte intensità. Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche. 

L’avviso prevede dalle prime ore di oggi precipitazioni da sparse a diffuse, a prevalente carattere temporalesco, su Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento. 

Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata per la giornata di oggi allerta gialla sull’intero territorio della Liguria e su ampi settori di Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Marche e Umbria, e sulla Provincia Autonoma di Bolzano. 

 

Come preannunciato dagli istituti di previsione meteorologica, il mese di maggio si sta rivelando estremamente instabile a livello climatico per i territori dell’Emilia Romagna. Fino alla mezzanotte di oggi, è stata dichiarata inoltre l’allerta arancione per vento nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ravenna, Forlì Cesena e Rimini: verranno colpite soprattutto le aree dei crinali appenninici, ma in generale la ventilazione potrebbe raggiungere l’intensità di burrasca moderata (62-74 km/h) anche nelle zone collinari, in quelle pianeggianti e nelle città. 

"Prepariamoci a un'altra ondata di maltempo sul nostro Paese. Dopo la goccia fredda che ha causato disagi con diffusi allagamenti su molte regioni , ecco che arriva un altro impulso perturbato dal Nord Europa che porterà aria fredda direttamente dalla Scandinavia". Così all'Adnkronos Federico Brescia, meteorologo iLMeteo.it. 

Nella giornata di oggi, quindi, il Nord sarà bersagliato da temporali intensi, con possibili grandinate anche di medie dimensioni e colpi di vento. Attenzione in particolare alle aree di pianura. Il Centro invece vedrà rovesci sparsi e irregolari, - ha aggiunto Brescia - mentre il Sud sarà più fortunato con tempo in prevalenza stabile. Le temperature subiranno un temporaneo crollo che si avvertirà soprattutto venerdì mattina, quando assisteremo a un primo graduale miglioramento".  

"Il tempo continuerà a fare i capricci anche nel weekend e la prossima settimana sebbene in un contesto più stabile con il sole che ce la metterà tutta per essere protagonista - conclude Brescia -. Estate? L'appuntamento per l'estate è previsto per il ponte del 2 giugno, quando l'anticiclone africano potrebbe inglobare definitivamente la nostra Penisola". 

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Isola dei famosi, appello di Veronica Gentili per Gaza

22 Maggio 2025
Veronica Gentili

(Adnkronos) - "Voglio lanciare un appello per Gaza". Veronica Gentili, conduttrice dell'Isola dei Famosi, durante la puntata del reality di Canale 5 lancia un appello alle istituzioni italiane e europee. "Voglio lanciare un appello - dice -. Noi siamo qui a giocare ad un gioco nel quale ci si mette alla prova e si accetta volontariamente di soffrire la fame". 

"Purtroppo - prosegue - in questo momento, in un posto poco lontano da questo studio, a Gaza ci sono migliaia di bambini, e non solo bambini, che soffrono la fame non per scelta. Si trovano in guerra senza neppure la possibilità di ricevere aiuti umanitari". "Vedere tutti i giorni la loro disperazione e sapere di non poter fare nulla ci fa sentire inutili e impotenti. Quindi - conclude - questa sera io voglio chiedere a tutte le istituzioni italiane e europee che si facciano carico subito di questa situazione, perché davvero non si può più aspettare". 

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Israele e l'attacco "inaccettabile" ai diplomatici a Jenin: condanna unanime, scuse da Idf

22 Maggio 2025
Delegazione Ue davanti al campo profughi di Jenin, in Cisgiordania - Afp

(Adnkronos) - Le minacce ai diplomatici sono ''inaccettabili'' e ''Israele deve indagare'' e ''dare spiegazioni'' sui colpi d'arma da fuoco sparati contro una delegazione di 32 ambasciatori e consoli di Paesi europei e arabi in visita nel campo profughi di Jenin, in Cisgiordania. E' unanime il coro di condanne dopo gli spari, ''colpi di avvertimento'' come ha detto l'Idf esprimendo ''rammarico'' per l'accaduto, rivolti alla delegazione che secondo Israele si stava avvicinando a un posto di blocco dell'esercito e ''si era allontanata dal percorso previsto arrivando in una zona in cui non era autorizzata ad andare''. Tra loro anche il vice console italiano a Gerusalemme, Alessandro Tutino. 

''L'ho sentito al telefono, sta bene'', ha dichiarato ieri il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani su 'X'. ''Chiediamo al governo di Israele di chiarire immediatamente l'accaduto. Le minacce contro i diplomatici sono inaccettabili'', ha aggiunto Tajani, che ha convocato alla Farnesina l'ambasciatore di Israele a Roma Jonathan Peled per chiedere spiegazioni.  

Lo stesso hanno fatto il ministro degli Esteri francese Jean Noel Barrot e il capo della diplomazia spagnola José Manuel Albares, convocando gli ambasciatori di Israele a Parigi e a Madrid. 

"Qualsiasi minaccia alla vita dei diplomatici è inaccettabile", ha ribadito l'Alto rappresentante per la politica estera dell'Unione Europea, Kaja Kallas, che ha ''chiesto a Israele di indagare su quanto accaduto e di individuare i responsabili'', chiamandoli a rispondere. Kallas ha quindi ricordato che Israele è ''firmatario della Convenzione di Vienna che regola la protezione dei diplomatici''. 

Tra gli altri, ''ferma condanna'' è stata espressa anche da Madrid, un diplomatico spagnolo faceva parte della delegazione finita nel mirino del fuoco israeliano. "C'era uno spagnolo nel gruppo di diplomatici, che sta bene. Siamo in contatto con gli altri Paesi colpiti per coordinare congiuntamente una risposta a quanto accaduto, che condanniamo fermamente", hanno fatto sapere dal ministero degli Esteri spagnolo. ''Sono scioccato nell'apprendere che oggi l'esercito israeliano ha aperto il fuoco su una ventina di diplomatici, tra cui un collega belga. Per fortuna sta bene', ha scritto su 'X' il ministro degli Esteri belga, Maxime Prevot, spiegando che ''questi diplomatici stavano effettuando una visita ufficiale a Jenin, coordinata con l'esercito israeliano, con un convoglio di circa venti veicoli chiaramente identificabili. Il Belgio esige da Israele spiegazioni convincenti''. 

Il ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul ha detto che ''il governo israeliano deve fare immediatamente luce sulle circostanze di quanto accaduto e garantire l'immunità dei diplomatici''. Di questo, Wadephul parlerà con il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar, come si legge in una nota diffusa da Berlino che esprime ''ferma condanna'' per l'attacco. Anche il vice primo ministro irlandese Simon Harris si è detto ''scioccato e inorridito'' per l'attacco ''totalmente inaccettabile'' alla delegazione di cui ''facevano parte anche due diplomatici irlandesi''. 

Nella delegazione di diplomatici a Jenin c'erano rappresentanti di diversi Paesi dell'Unione Europea e arabi, ma non solo. Secondo la lista del ministero degli Esteri palestinese erano rappresentati una trentina di Paesi e organizzazioni internazionali: Portogallo, Giordania, Cina, Austria, Bulgaria, Turchia, Spagna, Lituania, Polonia, Russia, Giappone, Romania, Messico, Canada, Egitto, Cile, Francia, Regno Unito, Corea, Wfp, Uruguay, Olanda, Finlandia, Italia, Germania, Unrwa, Ue, Danimarca, Belgio. Presente anche l'Italia. 

L'Idf si è detta pronta a indagare sull'accaduto, ha affermato che ''non ci sono stati né danni né feriti'' e che ''saranno immediatamente contattati i rappresentanti dei Paesi coinvolti. Nei prossimi giorni l'Idf condurrà colloqui personali con i diplomatici per aggiornarli sui risultati preliminari dell’indagine''.  

Ma per il ministero degli Esteri dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) la delegazione diplomatica ''stava svolgendo una missione ufficiale per osservare e valutare la situazione umanitaria e documentare le violazioni dell'esercito israeliano contro il popolo palestinese. Questo atto deliberato e illecito costituisce una palese e grave violazione del diritto internazionale''. 

Condanne sono arrivate anche dai Paesi arabi. L'Egitto, rappresentato nella delegazione a Jenin dal suo ambasciatore presso i Territori palestinesi, ha ''condannato con fermezza'' l'attacco israeliano definendolo ''una violazione di tutte le norme diplomatiche'' e chiedendo a Israele di ''fornire i chiarimenti necessari''. 

Anche la Giordania ha condannato ''l'attacco israeliano'' come ''una violazione palese del diritto internazionale e del diritto internazionale umanitario, un atto criminale''. Il portavoce del ministero degli Esteri giordano, Sufian Qudah, ha ricordato che l'azione costituisce una violazione della ''Convenzione di Vienna del 1961 sulle relazioni diplomatiche, che stabilisce le procedure e le tutele per le missioni diplomatiche e garantisce loro l'immunità". Qudah ha poi esortato la comunità internazionale a fare pressione su Israele affinché cessi immediatamente la sua aggressione contro Gaza e ponga fine alla pericolosa escalation in Cisgiordania. 

Leggi tutto: Israele e l'attacco "inaccettabile" ai diplomatici a Jenin: condanna unanime, scuse da Idf

Ucraina, Russia frena su colloqui in Vaticano e si difende: "Non stiamo prendendo tempo"

22 Maggio 2025
Vladimir Putin - Afp

(Adnkronos) - La Russia frena su possibili colloqui in Vaticano con l'Ucraina: niente è stato ancora deciso né è arrivata alcuna proposta specifica. E risponde alle accuse di Kiev e dei Paesi europei, per cui Mosca starebbe "trascinando" i negoziati, secondo la tattica già sperimentata in questi mesi, a dispetto delle telefonate tra Vladimir Putin e Donald Trump.  

Mosca accoglie con favore "la disponibilità e gli sforzi di tutte le parti che vogliono contribuire a una rapida soluzione" della crisi ucraina, ma niente è stato ancora deciso sulla prossima sede dei colloqui, ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, rispondendo a una domanda sull'ipotesi di negoziati in Vaticano, all'indomani della disponibilità confermata da Papa Leone XIV alla premier Giorgia Meloni. E poi dal Vaticano, chiarisce, non è ancora arrivata "alcuna proposta specifica" di mediazione. 

Al momento, confermano all'Adnkronos fonti informate, "non risultano contatti diretti che lascino presagire sviluppi immediati" sulla possibilità di colloqui in Vaticano tra russi e ucraini.  

A sottolineare come il passaggio sia tutt'altro che facile anche Berlino, dove il portavoce del cancelliere tedesco Friedrich Merz ha affermato: "Al momento è un po' speculativo parlare di una data o di un formato" per un possibile incontro. "Penso che dopo l'esperienza degli ultimi dieci giorni e di Istanbul, sappiamo che è prioritario che si svolgano discussioni serie e che la delegazione, da chiunque sia formata, debba avere anche il potere di negoziare un cessate il fuoco - ha affermato Stefan Kornelius - Credo che un incontro del genere richieda una preparazione molto intensa". 

Intanto, però, a chi gli chiede per quando ci si potrebbe aspettare il memorandum "per una pace futura" di cui Putin ha parlato con Trump lunedì, Peskov assicura: "Nessuno è interessato a trascinare il processo" negoziale, "tutti stanno lavorando in modo dinamico". Una reazione alle accuse a Mosca di "prendere tempo" ribadite dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, e dagli europei. La Russia, fa sapere ancora, presenterà "una lista di condizioni per il cessate il fuoco", come concordato venerdì scorso nei primi contatti diretti con gli ucraini a Istanbul.  

Con gli europei, che cercherebbero di mettere Mosca contro Washington, si fa sentire anche il ministro degli Esteri Sergei Lavrov, che attacca: "Macron, Starmer, von der Leyen e altri leader ora chiedono istericamente agli Stati Uniti di unirsi alle azioni antirusse e di aumentare il numero delle sanzioni" contro la Russia.  

Se sul fronte diplomatico l'attività è intensa, altrettanto lo è sul fronte militare. Russia e Ucraina hanno lanciato attacchi nelle ultime ore con oltre 150 droni e che hanno coinvolto principalmente le regioni di confine, ma anche Mosca, dove ancora una volta all'aeroporto della capitale sono stati sospesi temporaneamente arrivi e partenze.  

E in un ennesimo gesto di sfida, proprio poche ore dopo la telefonata con Trump, Putin ha visitato il Kursk, per la seconda volta in poche settimane, ma per la prima volta da quando ad aprile i russi hanno annunciato di aver riconquistato la regione, teatro ad agosto di un'incursione a sorpresa degli ucraini. Una visita che per gli osservatori dovrebbe segnalare la 'forza' della Russia agli Stati Uniti e agli europei, mentre continuano le pressioni perché accetti una tregua di 30 giorni. 

 

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Playoff Serie B, vincono l'andata Juve Stabia e Spezia

21 Maggio 2025
Juve Stabia festeggia la vittoria in casa per 2-1 contro la Cremonese - Fotogramma /Ipa

(Adnkronos) - Si è giocata in serie B l’andata delle semifinali dei playoff promozione, a vincere la Juve Stabia in casa per 2-1 contro la Cremonese e lo Spezia 2-0 a Catanzaro. Il ritorno è previsto domenica 25 maggio con il ritorno a Cremona alle 17:15 e alle 19:30 a La Spezia.  

Nella partita giocata al Romeo Menti di Castellammare di Stabia i padroni di casa, arrivati al 5º posto in campionato e capaci di surclassare 1-0 il ben più quotato sulla carta Palermo, vincono contro la Cremonese, arrivata sopra di loro con 6 punti di differenza e mai sconfitta dai campani nei 4 precedenti. A segno per gli stabiesi Pierobon al 34’ e il giustiziere dei siciliani Adorante al 58’. Per gli ospiti a segno al 76’ Johnsen, 13 minuti dopo il rigore sbagliato dal compagno De Luca. Risultato che sta stretto alla Juve Stabia che ha dominato per la maggior parte della partita e che conquista la possibilità di avere due risultati buoni su tre a Cremona. Gli ospiti per lunghi tratti sono stati impalpabili ma che sperano nel passaggio del turno grazie all’unico momento di disattenzione della retroguardia di casa al momento del gol.  

Allo stadio Nicola Ceravolo di Catanzaro lo Spezia, 3º in campionato, regola la squadra di casa nel secondo tempo con le reti di Di Serio al 49’ e la punizione imprendibile di Francesco Pio Esposito al 60’. Dopo i primi 90 minuti la squadra di D’Angelo ha messo un’ipoteca sul passaggio in finale, con il Catanzaro che dovrà per forza vincere con 3 gol di scarto allo stadio Alberto Picco di La Spezia. 

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Europa League, Tottenham-Manchester United 1-0: trionfo per gli Spurs

21 Maggio 2025
Finale Europa League, giocatori del Tottenham festeggiano con i tifosi la vittoria contro il Manchester United a Bilbao - Afp

(Adnkronos) - Nella finale tutta inglese dell'Europa League a Bilbao la spuntano gli Spurs del Tottenham per 1-0 contro il Manchester United. A decidere il gol di Johnson nel primo tempo, dopo una serie di confusi rimpalli in area. Il Tottenham conquista, oltre alla coppa, l'ingresso diretto alla prossima Champions League e interrompe un digiuno di trofei durato 17 anni.  

All’inizio di questa stagione, una delle più fallimentari della storia recente degli Spurs con il 17° posto in campionato, il tecnico del Tottenham ha avvisato: ‘Vinco sempre qualcosa al mio secondo anno’. Così è successo: a 17 anni dall’ultimo trofeo, a 41 anni dall’ultimo trionfo europeo, il Tottenham vince l’Europa League all’Estadio San Memés di Bilbao grazie alla rete di Brennan Johnson con la complicità dell'avversario Shaw al 42’.  

La partita nel primo tempo va a folate con il Manchester United che fa il doppio dei passaggi del Tottenham ma quest’ultima è brava nel fare un pressing di squadra, mettendo in difficoltà la costruzione dei Red Devils. Nel secondo tempo la squadra di Amorim costringe quella di Postecoglu a chiudersi, soprattutto con gli ingressi di Garnacho e Zirkzee, ma soprattutto l’avanzamento di Bruno Fernandes, che mettono in difficoltà i londinesi, che chiudono la partita con il 5-4-1. Decisivi gli interventi di van de Ven e Vicario a preservare il risultato. Dopo più di 90 minuti la squadra di Vicario e Udogie può festeggiare: terza Coppa Uefa/Europa League della storia, il prossimo anno il Tottenham sarà in Champions League e la stagione da fallimentare diventa improvvisamente positiva. 

Partita tesa con il primo che va a folate, entrambe le squadre che arrivano comunque in zone pericolose, senza mai tirare in porta, ma con gli inserimenti da dietro che possono far male: da una parte l’esterno Dorgu, dall’altra Sarr. All’11’ Maguire è croce e delizia: prima non allontana il pallone in zona laterale con il pressing alto degli Spurs che è efficace, quindi Johnson crossa in mezzo con Onana che respinge, arriva Sarr che ci prova dal limite dell’area ma ancora Maguire allontana questa volta il pericolo. Al 16’ la risposta dei Red Devils con Diallo, il migliore dei suoi e capace di far girare la testa all’italiano Udogie: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, l’ex Atalanta in area di rigore finta di tirare con il mancino e si sposta sul destro con cui prova la conclusione, palla a lato del secondo palo, alla destra di Vicario.  

Proprio del 2002 è il primo tiro in porta della partita: al 40’ si accentra dopo gli sviluppi di un calcio di punizione e conclude: il tiro passa tra le gambe di Richarlison ma è facile preda dell’estremo difensore Spurs. Al 42’ cambia il risultato proprio grazie al pressing della squadra londinese con Bruno Fernandes che sbaglia un passaggio orizzontale nel cerchio di centrocampo, Sarr ruba il pallone ma è il più avanzato dei suoi quindi prima avanza e poi aspetta i suoi, palla a Richarlison che serve Bentancur che passa la palla nuovamente a Sarr nei pressi della linea laterale: cross preciso, sbuca Johnson in mezzo a Shaw e Dorgu ma manca inizialmente l’intervento, è decisivo però il tocco con il braccio del difensore inglese con la palla, leggermente toccata dal gallese, che finisce tra Onana e il palo alla sua destra. Negli ultimi minuti del primo tempo i Red Devils mettono sotto pressione il Tottenham che in 11 difende allontanando tutti i pericoli.  

Il secondo tempo comincia sulla falsariga del primo, con il Manchester United che cerca di mettere in difficoltà il Tottenham, che difende con tutta la squadra. I Red Devils però rischiano: al 62’ ripartenza fulminea degli Spurs con Udogie che ruba palla a Diallo nella propria trequarti e poi fa 100 metri palla al piede servendo Solanke sulla trequarti: il centravanti sarebbe solo davanti a Yoro ma manca l’aggancio ottimale con il pallone, che va fuori. Al 68’ van de Ven salva la squadra di Postecoglou: punizione United, Vicario manca la presa con la palla che rimbalza sul suo volto e poi arriva a Hojlund che prova il pallonetto con un colpo di testa, il difensore olandese sulla riga, in acrobazia, allontana il pericolo. Occasione ancora per lo United al 72’: scambio Zirkzee-Mazraoui con il cross del marocchino dalla trequarti che pesca la testa di Bruno Fernandes, tutto solo nei pressi del dischetto, con la conclusione che termina a lato del palo alla sinistra di Vicario. 

Il pressing dello United è asfissiante: al 74’ Garnacho tenta la conclusione con il destro alle porte dell’area di rigore in mezzo a Porro e Romero, la palla passa tra le loro gambe ma Vicario è attento e si distende in un attimo, mandando in angolo con la mano sinistra. Ultimo quarto d’ora di assedio mancuniano con il Tottenham che difende in 11 uomini e attacca in due, la punta Solanke e il capitano Son, ancora non al meglio. Sono almeno 7 i minuti di recupero in cui gli Spurs rimangono in apnea: lo United allarga il gioco e con gli esterni, offensivi e difensivi, va al cross ma la retroguardia londinese è un muro con Danso sugli scudi, lasciando van de Ven e Romero a occuparsi delle marcature strette. Al 97’ Vicario vola e salva il risultato: cross di Dalot, colpo di testa all’ingresso dell’area piccola di Shaw ma Vicario si tuffa e respinge con entrambe le mani. Sugli sviluppi del calcio d’angolo, rovesciata di Casemiro nel traffico in area di rigore, ma la palla va sulla rete esterna della porta. I tifosi londinesi possono tirare un sospiro di sollievo, come l’allenatore Postecoglou: ha mantenuto la promessa, il Tottenham ha vinto un trofeo. 

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Omicidio a Palermo, uomo accoltellato a morte in strada

21 Maggio 2025
Rilievi della polizia - Fotogramma

(Adnkronos) - Omicidio a Palermo. Un uomo è stato accoltellato in viale dei Picciotti. La vittima, un clochard, presenta diverse ferite di arma da taglio al torace e all'addome.  

A dare l'allarme, poco prima delle 20, sarebbero stati dei senzatetto: sul posto sono intervenuti sanitari del 118, ma ogni tentativo di rianimarlo si è rivelato vano. Sul luogo del delitto non è stata trovata l'arma, ma da un primo esame medico si tratterebbe di un coltello. L'uomo, sui 40anni, non aveva con se i documenti. Sul caso indaga la Squadra mobile della Questura di Palermo.  

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Spari su diplomatici a Jenin, FdI: "Noi amici di Israele, ma non si esageri"

21 Maggio 2025
La delegazione di diplomatici a Jenin prima degli spari - Afp

(Adnkronos) - "Con Israele non si stanno incrinando i rapporti. C'è un rimarcare dei paletti. Siamo amici, i nostri rapporti non si rovinano, ma agli amici si dice: non esagerare...". È così che fonti autorevoli di via della Scrofa, interpellate dall'Adnkronos, descrivono l'approccio attuale di Fratelli d'Italia, partito 'leader' della maggioranza che sostiene l'esecutivo Meloni, nei confronti del governo israeliano di Benjamin Netanyahu, in un momento particolarmente delicato nei rapporti tra Israele e le democrazie occidentali. 

L'esecutivo italiano ha sempre confermato la propria amicizia e il sostegno a Israele, pur non mancando di sottolineare la drammaticità della situazione nella Striscia di Gaza, ribadendo la posizione storica a favore della soluzione "due popoli, due Stati" come unico possibile sbocco del conflitto. Tuttavia, gli ultimi avvenimenti hanno segnato un cambio di tono, in particolare dopo il grave episodio che ha coinvolto l'Idf (l'esercito israeliano), accusato di aver aperto il fuoco nei pressi di Jenin contro una delegazione diplomatica internazionale. 

Da qui la reazione del vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che ha annunciato su X di aver dato disposizione al segretario generale della Farnesina di convocare l'ambasciatore israeliano a Roma "per avere chiarimenti ufficiali su quanto accaduto". Una decisione presa dopo un colloquio telefonico tra lo stesso Tajani e la premier Giorgia Meloni. Secondo fonti di governo, i due si sono confrontati e hanno concordato la convocazione del diplomatico israeliano. La mossa arriva non solo in risposta al grave fatto avvenuto nei pressi del campo profughi di Jenin (che ha coinvolto, tra gli altri, anche il vice console italiano a Gerusalemme, Alessandro Tutino) ma anche alla luce del contesto più ampio, segnato da un'escalation della crisi umanitaria nella Striscia. 

Parole molto dure quelle del ministro degli Esteri, che sui social ha fatto sapere di aver parlato direttamente con Tutino, il quale sta bene, e che era tra i membri della delegazione colpita. "Chiediamo al governo di Israele di chiarire immediatamente l'accaduto. Le minacce contro i diplomatici sono inaccettabili", ha dichiarato Tajani. 

Il vicepremier ha inoltre aggiornato sugli sviluppi umanitari: "Il governo italiano continua a seguire da vicino la situazione dei civili coinvolti nel conflitto. Un nuovo gruppo di 52 cittadini palestinesi di Gaza, parenti di persone già arrivate in Italia con precedenti evacuazioni sanitarie, è stato trasferito in Giordania. Arriveranno presto in Italia con voli di linea". E ha poi concluso con un nuovo appello a Tel Aviv: "Ho chiesto nuovamente a Israele di fermare le operazioni militari che coinvolgono civili e di aprire immediatamente tutti i valichi per far entrare gli aiuti umanitari. Vogliamo il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi: la guerra a Gaza deve finire". 

A prendere una posizione netta è anche il governo britannico. Il premier Keir Starmer ha definito "intollerabile" la situazione nella Striscia, convocando l'ambasciatore israeliano a Londra e sospendendo i negoziati commerciali con lo Stato ebraico.  

Arrivano critiche, però, dalle opposizioni italiane, che giudicano tardiva la presa di posizione del governo. "Ben svegliato", commenta sarcastico Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, riferendosi all'intervento di Tajani. Nel frattempo, in Parlamento, è stata bocciata la mozione di minoranza firmata da Pd, M5S e Avs, che chiedeva, tra le altre cose, la condanna "del criminale Netanyahu" e il riconoscimento dello Stato di Palestina. A passare è stato invece il documento della maggioranza, che impegna il governo a lavorare affinché "le parti, nel rispetto del diritto internazionale umanitario e della legalità internazionale, giungano all'immediata cessazione dei combattimenti, alla liberazione degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas" e "al ripristino delle condizioni che consentano l'assistenza umanitaria alla popolazione civile di Gaza". (di Antonio Atte) 

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Ponte sullo stretto di Messina, via libera Mase al progetto

21 Maggio 2025
Plastico del ponte sullo Stretto - Fotogramma / Ipa

(Adnkronos) - Il progetto del Ponte sullo stretto ottiene il via libera del ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica. È quanto si apprende da fonti del Mase. Secondo il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini si tratta di "un altro fondamentale passo in avanti". 

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Garlasco, una impronta di Sempio su 8 utili: tre sono di un falegname

21 Maggio 2025
Chiara Poggi, uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007 - Fotogramma

(Adnkronos) - Sono 107 le impronte contate in casa Poggi tra adesivi dattiloscopici e fotografie, ma su 36 frammenti si focalizza l'attenzione dei consulenti incaricati dalla Procura di Pavia di trovare elementi utili sul delitto di Chiara Poggi del 13 agosto 2007 a Garlasco. In particolare si tratta di 28 frammenti digitali-palmari-papillari con "utilizzabilità comparativa" e otto impronte (sette digitali e una palmare) di "utilità dattiloscopica".  

Gli esiti dei confronti dattiloscopici - con le impronte del nuovo indagato Andrea Sempio e del condannato Alberto Stasi - restituiscono esiti non utili tranne l'impronta 33: "È il palmo della mano destra di Andrea Sempio" e si trova nella "seconda parete destra della scala ove è stato rinvenuto il corpo esanime della vittima" si legge nella relazione firmata dai consulenti Gianpaolo Iuliano e Nicola Caprioli.  

Un match - sono 15 le minuzie identificate - determinato mediate "scansione ottica" e confermato "con la tecnica dell'inchiostrazione". Quanto a un'impronta digitale sulla superficie interna del portone d'ingresso - l'impronta 10 ritenuta dai carabinieri di interesse investigativo - è ritenuta comparabile, ma non è attribuibile né a Sempio, né a Stasi, ciò non ha quelle caratteristiche utili per un confronto. Confronto che ha esito negativo anche con le impronte dattiloscopiche dei genitori di Chiara, Giuseppe Poggi e Rita Preda, il fratello Marco, le gemelle Stefania e Paola Cappa, i tre amici della comitiva di Sempio.  

Delle otto impronte "utili", cioè con una valenza dattiloscopica, una è riconducibile a Sempio (l'impronta 33 sulle scale che portano in cantina), una a Stasi (mignolo della mano sinistra sul cartone della pizza mangiata la sera prima), tre di un falegname (che lavorava in casa) e tre non attribuibili né a Sempio, né a Stasi sempre sui cartone della pizza.  

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Trump deporta migranti in Sud Sudan nonostante stop del giudice

21 Maggio 2025
Cartello di protesta contro le deportazioni Usa - Ipa

(Adnkronos) - Dopo il Salvador, il Sud Sudan, la nazione più giovane del mondo che vissuto una sanguinosa guerra civile subito dopo la sua indipendenza nel 2011, diventa destinazione per le deportazioni di Donald Trump. E' quanto è stato denunciato dagli avvocati di 12 migranti provenienti dal Sud est asiatico, che, secondo alcune mail, sarebbero già stati deportati in violazione dell'ordine emesso il mese scorso da un giudice federale che vieta al governo la possibilità di mandare migranti in Paesi terzi senza aver dato loro "la reale opportunità" di contestare la deportazione.  

Non solo. La deportazione, in particolare di un cittadino birmano indicato come N.M. e di uno vietnamita indicato come T.T.P., viola una mozione di emergenza che i loro avvocati avevano presentato il 7 maggio quando notizie di stampa indicavano che il governo stava per deportarli in Libia e Arabia Saudita. La corte aveva accolto il loro ricorso e il gruppo "dopo essere rimasto sulla pista per tre o quattro ore era stato riportato nel centro di detenzione". 

Ora invece i migranti sarebbero stati deportati "in un Paese che sta ritornando in una piena e catastrofica guerra civile", aggiungono gli avvocati facendo riferimento alla crisi del fragile accordo di pace che nel 2018 avrebbe messo fine al conflitto in Sud Sudan. Il giudice Brian Murphy ha accolto il ricorso, dicendo agli avvocati del dipartimento di Giustizia, che "sulla base di quello che ho ascoltato ci sarebbe una violazione" della sua precedente sentenza. 

Da parte sua, il dipartimento per la Sicurezza Interna ha difeso e confermato la decisione di deportare il gruppo di otto migranti, definiti pericolosi criminali e "mostri" in South Sudan, senza però sbilanciarsi sul fatto che questa possa essere la loro "destinazione finale". "Nessun Paese sulla terra vuole accettarli perché i loro crimini sono così particolarmente mostruosi e barbari. Questi orribili individui hanno terrorizzato le strade americane per troppo tempo", ha detto Tricia MCLaughlin, la portavoce del dipartimento, affermando che i deportati sono stati condannati per stupro e omicidio.  

"Ora un giudice locale del Massachussets, sta cercando di costringere gli Stati Uniti a riportare questi mostri che rappresentano una chiara e immediata minaccia alla sicurezza del popolo americano", ha concluso la portavoce attaccando Murphy che ieri notte ha chiesto all'amministrazione di "mantenere la custodia e la custodia delle persone rimossa in Sud Sudan o ogni altro Paese, per assicurare la possibilità del ritorno nel caso che la corte stabilisca che queste rimozioni sono state illegali". "Questi sono mostri che il giudice distrettuale sta cercando di proteggere", conclude McLaughlin.  

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