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Sciopero nazionale, dai treni all'industria chi sciopera oggi e perché

23 Maggio 2025
Sciopero dei treni - Ipa

(Adnkronos) - Nuovo sciopero nazionale oggi, venerdì 23 maggio. Si fermano ferrovie, scuole e industrie con disagi in tutta Italia. Dagli orari ai servizi garantiti, fino alle motivazioni: ecco i dettagli. 

A causa dello sciopero nazionale, proclamato da CSLE (Confederazione Sindacale Lavoratori Europei) e CONALPE, nell'intera giornata di oggi sono previsti disagi nell'erogazione dei servizi scolastici di ogni ordine e grado. A incrociare le braccia infatti sia i docenti sia il personale Ata, a tempo determinato e indeterminato. 

Oggi, venerdì 23 maggio, l’Unione Sindacale di Base ha proclamato otto ore di sciopero nazionale in tutta l’industria, per tutti i turni di lavoro. Una mobilitazione che parte dalla trattativa in corso per il rinnovo del Ccnl metalmeccanici, ma che mette al centro anche la crisi dell’apparato industriale italiano, il tema della redistribuzione del tempo e della ricchezza, la sicurezza nei luoghi di lavoro, e un netto no alla guerra e al riarmo. 

Usb è in prima linea nelle vertenze: Acciaierie d’Italia, "basta commissariamenti fallimentari, serve la nazionalizzazione del polo siderurgico", fa sapere l'Unione sindacale di base; Stellantis, "un disastro annunciato che richiede una risposta pubblica forte; Jabil, Flextronics, Softlab, Jsw Piombino, STMicroelectronics, "storie diverse, stesso risultato, tagli, cessioni, delocalizzazioni, esuberi travestiti da incentivi all’uscita". 

L'agitazione nel settore dei treni è stata proclamata dalle ore 1:00 alle ore 23:59 da alcune sigle sindacali autonome del personale del Gruppo Fs Italiane, Trenitalia, Trenitalia Tper, come comunicano le Ferrovie dello Stato in una nota. 

Lo sciopero, a sostegno del rinnovo contrattuale, non coinvolgerà il personale della manutenzione infrastrutture di Rfi che ha già scioperato l’11 aprile scorso. Lo comunica Usb, ricordando che la protesta "si colloca nel percorso sviluppato dal basso, insieme ad Assemblea Nazionale del personale viaggiante, Cub e Sgb, che da mesi vede scioperi, con percentuali di adesione eccezionali, per reclamare salari migliori, condizioni di lavoro sostenibili, recupero di tutele per salute e sicurezza". 

I servizi essenziali sono garantiti dalle 6:00 alle 9:00 e dalle 18:00 alle 21:00. Inoltre a questo link è consultabile l'elenco dei servizi garantiti. 

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A Washington attentato "per Gaza": le parole e il manifesto del presunto killer

23 Maggio 2025
Il Capital Jewish Museum di Washington, luogo del duplice omicidio - Fotogramma /Ipa

(Adnkronos) - Laureato, 31 anni, attivista pro Pal. Si chiama Elias Rodriguez il sospetto attentatore di Washington, accusato del duplice omicidio avvenuto di fronte al Capital Jewish Museum dove ieri hanno perso la vita due membri dell'ambasciata israeliana, Yaron Lischinsky e Sarah Milgrim.  

Rodriguez non era noto alla polizia, che ritiene sia stato l'unico a sparare. Secondo il racconto di testimoni oculari alla Cnn, l'uomo dopo l'uccisione dei due diplomatici ha atteso l'arrivo degli agenti prima di dichiarare di aver compiuto l'attacco "per Gaza". Una volta in custodia ha poi gridato "Palestina libera". 

Nato e cresciuto a Chicago, Rodriguez era attivo nel movimento per la Palestina e lavorava dallo scorso giugno all'American Osteopathic Information Association, associazione dei medici osteopati. In precedenza l'uomo, laureato in inglese alla University of Illinois, era stato impiegato come ricercatore e produttore per un sito di storia afroamericana. Nel 2023 aveva pubblicato su X un video di una manifestazione pro Pal ed era stato fotografato mentre partecipava a un corteo di protesta di fronte alla casa di Raham Emanuel, allora sindaco democratico di Chicago, contro l'apertura di un secondo quartier generale di Amazon a Chicago. 

Il Dipartimento di Giustizia ha intanto incriminato Elias Rodriguez per omicidio a livello federale. Il 31enne è anche accusato di omicidio di primo grado, omicidio di funzionari stranieri e uso di un'arma da fuoco durante un crimine violento. Almeno l'ultima di queste accuse prevede la possibilità della pena di morte.  

Il Dipartimento di Giustizia ha definito l'attacco sia un atto di terrorismo che un crimine d'odio, ha spiegato quindi il procuratore statunitense ad interim Jeanine Pirro. Pirro ha poi affermato che le accuse di omicidio presentate nella serata di ieri sono "iniziali" e che "aggiungeremo ulteriori accuse man mano che le prove lo richiederanno". "L'antisemitismo non sarà tollerato, soprattutto nella capitale del Paese", ha assicurato. 

Si è intanto conclusa l'udienza preliminare del caso contro Rodriguez, che non si è dichiarato colpevole e rimarrà in carcere in attesa delle future udienze. "Si tratta di un caso complesso che coinvolge una grande quantità di prove e testimoni" e una scena del crimine molto estesa, ha spiegato al giudice il pubblico ministero Jeff Nestler. La prossima udienza è prevista per il 18 giugno. 

Rodriguez è stato arrestato ieri sulla scena degli omicidi nel centro della capitale Usa. L'uomo avrebbe preso un volo da Chicago a Washington il 20 maggio e avrebbe dichiarato di avere un'arma da fuoco nel bagaglio da stiva, riportano i documenti del tribunale. Secondo l'Fbi, il 31enne sarebbe arrivato in città per una conferenza di lavoro. 

Durante un interrogatorio, Rodriguez ha quindi dichiarato agli inquirenti di aver "acquistato un biglietto per l'evento al Museo circa tre ore prima del suo inizio", hanno spiegato i pubblici ministeri. 

I documenti del tribunale descrivono inoltre come le riprese di sorveglianza mostrino il presunto assassino attraversare la strada per raggiungere le due vittime, mentre queste si preparavano ad andarsene. 

Rodriguez avrebbe quindi "superato" le due vittime prima di "girarsi di spalle e brandire un'arma da fuoco dalla cintura". Avrebbe quindi sparato diverse volte ai due membri dello staff dell'ambasciata israeliana e poi si sarebbe diretto verso le vittime cadute a terra, chinandosi su di loro "con il braccio teso e sparando diverse altre volte". 

Mentre la donna cercava di allontanarsi strisciando, Rodriguez avrebbe "seguito la donna e sparato di nuovo". Il 31enne avrebbe poi ricaricato l'arma mentre la donna iniziava ad alzarsi e, una volta ricaricata, le avrebbe sparato di nuovo, riportano ancora i documenti. 

Solo la sera prima dell'attacco, Rodriguez ha pubblicato un post dal titolo 'escalation per Gaza, portiamo la guerra a casa'. Secondo il New York Times si tratta di una sorta di manifesto della sua volontà. "Le atrocità commesse dagli israeliani contro i palestinesi sfidano descrizioni e quantificazioni" si legge nel post poco prima della sparatoria di fronte al Capital Jewish Museum di Washington in cui precisa che "un'azione armata non è necessariamente sempre militare". 

Il vice capo dell'Fbi, Dan Bongino, su X ha scritto che il bureau "è al corrente di alcuni testi che sarebbero stati scritti dal sospetto e speriamo di avere aggiornamenti sulla loro autenticità presto". 

Gli investigatori dell'Fbi stanno esaminando le attività online del presunto attentatore e in particolare il manifesto che sta circolando sul web. 

"Stiamo anche eseguendo mandati di perquisizione per i suoi dispositivi elettronici, esaminando i suoi account sui social media e tutti i suoi post online", ha dichiarato il capo dell'ufficio Fbi di Washington Steven J. Jensen. 

"Per quanto riguarda alcuni post online, siamo a conoscenza di alcuni scritti che si presume siano stati scritti da questo soggetto, stiamo indagando attivamente per determinarne sia la paternità che l'attribuzione, se appartengono o meno a Rodriguez", ha aggiunto. 

Due membri dello staff dell'ambasciata israeliana sono stati uccisi ieri a colpi d'arma da fuoco fuori dal Capital Jewish Museum di Washington, dove l'American Jewish Committee stava tenendo un evento. Le vittime, Yaron Lischinsky e Sarah Milgrim, erano una "giovane coppia in procinto di fidanzarsi", ha dichiarato l'ambasciatore israeliano negli Stati Uniti. La sparatoria si è verificata intorno alle 21.15 ora locale. 

"Prima di aprire il fuoco il sospetto è stato visto fare avanti e indietro. Si è poi avvicinato a un gruppo di quattro persone. Ha tirato fuori un'arma da fuoco e sparato", ha ricostruito la polizia. Dopo essere stato fermato ha indicato il punto in cui si era liberato dell'arma. "Riteniamo che ad aprire il fuoco sia stato un unico sospetto che è ora in arresto", ha quindi dichiarato la responsabile della polizia di Washington, Pamela Smith, parlando alla stampa. 

 

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Trump vieta ad Harvard di accettare studenti stranieri, nuovo attacco del tycoon

22 Maggio 2025
Harvard University - Afp

(Adnkronos) - Nuovo attacco di Donald Trump ad Harvard, il più prestigioso ateneo americano che sta difendendo la sua indipendenza accademica dalle ingerenze dell'amministrazione repubblicana. La segretaria della Sicurezza Interna, Kristi Noem, ha infatti comunicato all'università di aver sospeso la sua partecipazione allo Student and Exchange Visitor Program, di fatto impedendo l'iscrizione di studenti stranieri. Gli stranieri già iscritti dovranno quindi trasferirsi in un'altra università se non vogliono rischiare di perdere il loro visto.  

Noem ha giustificato la mossa sostenendo che Harvard ha creato "un campus non sicuro" permettendo le azioni di agitatori anti-americani, in maggioranza studenti stranieri.  

La mossa è destinata a provocare un altro ricorso legale da parte di Harvard che già il mese scorso ha fatto causa all'amministrazione per ottenere i due miliardi di finanziamenti federali congelati per aver rifiutato li cambiamenti di programmi, apolitiche di ammissione degli studenti e assunzione degli insegnanti richiesti dalla task force per combattere l'antisemitismo, creata da Trump per punire le università accusate di essere permissive con le proteste per Gaza.  

La nuova misura punitiva costituisce una grande escalation dello scontro, che potrà avere enormi effetti finanziari per Harvard dal momento che 6800 dei suoi 24.596 studenti sono stranieri. Nella lettera, la segretaria Noem ha detto che si vuole dare "un avvertimento a tutte le università e istituzioni accademiche", accusando Harvard di "alimentare violenza, antisemitismo in coordinamento con il partito comunista cinese". Ha posto anche condizioni e un ultimatum, dicendo che Harvard potrà riottenere il suo diritto di avere studenti stranieri se entro 72 ore consegnerà tutti gli audio e i video che dimostrerebbero azioni pericolose, minacciose o illegali da parte di studenti stranieri negli ultimi cinque anni.  

Il portavoce di Harvard, Jason Newton, ha definito "illegale" la mossa dell'amministrazione: "Noi siamo impegnati a mantenere la capacità di Harvard di ospitare studenti e accademici internazionali che noi accogliamo da oltre 140 Paesi e che arricchiscono l'università, e la nazione, in modo immensurabile". 

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Netanyahu: "Spari a Jenin incidente, non prendiamo di mira civili"

22 Maggio 2025
Benjamin Netanyahu - Afp

(Adnkronos) - Gli spari delle Idf contro una delegazione di diplomatici? "A volte in guerra accadono incidenti. Uno è accaduto a Jenin e per fortuna nessuno è rimasto ferito. I nostri militari si sono rammaricati per l'incidente perché non prendiamo di mira civili o diplomatici. Prendiamo di mira i terroristi. Esattamente l'opposto di quello che fa Hamas". A dirlo è il premier israeliano Benjamin Netanyahu nel lungo video diffuso dal suo ufficio dopo la notizia del colloquio telefonico con il presidente Usa Donald Trump. 

Il presidente degli Stati Uniti ha manifestato "sostegno" per gli obiettivi del premier israeliano nella Striscia di Gaza, dove proseguono le operazioni militari israeliane contro Hamas avviate a seguito dell'attacco del 7 ottobre 2023 in Israele, ha intanto reso noto l'ufficio di Netanyahu, secondo cui il premier e il presidente hanno parlato durante un colloquio telefonico, dopo i fatti di Washington, "della guerra a Gaza" e "il presidente Trump ha manifestato sostegno per gli obiettivi definiti dal premier Netanyahu, ottenere il rilascio degli ostaggi, eliminare Hamas e portare avanti il Piano Trump". 

Nel suo discorso, Netanyahu non risparmia quindi accuse ai leader di Francia, Canada e Regno Unito, affermando che sono "dalla parte sbagliata della storia". Nel video il premier israeliano esordisce sui fatti di Washington, ricorda l'attacco del 7 ottobre e afferma che Hamas non vuole uno stato palestinese, ma "distruggere lo stato ebraico".  

"Non sono mai riuscito a capire come questa semplice verità sfugga ai leader di Francia, Gran Bretagna, Canada e ad altri - afferma - Ora propongono la creazione di uno stato palestinese, di ricompensare questi assassini con il premio più grande". 

"Dico al presidente Macron, al premier Carney, al premier Starmer: se assassini, stupratori, assassini di bambini e rapitori vi ringraziano, siete dalla parte sbagliata della giustizia - incalza - siete dalla parte sbagliata dell'umanità e dalla parte sbagliata della storia".  

Netanyahu ha poi sfidato la procuratrice generale Gali Baharav-Miara e nomina il generale David Zini come prossimo capo dello Shin Bet. "Il primo ministro ha annunciato questa sera la sua decisione di nominare il generale di divisione Zini come prossimo capo dello Shin Bet", si legge in un comunicato dell'ufficio del premier.  

L'attuale capo dei servizi segreti interni Ronen Bar alla fine di aprile aveva annunciato le sue dimissioni per il 15 giugno, a seguito di un lungo braccio di ferro con Netanyahu che già settimane prima aveva cercato di sollevarlo dall'incarico.  

Proprio ieri la procuratrice generale aveva avvisato Netanyahu che non poteva nominare un nuovo capo dello Shin Bet prima delle sue valutazioni sulle conseguenze dalla sentenza dell'Alta Corte che ha stabilito che la decisione del governo di licenziare Bar era stata presa in "modo improprio", evidenziando il conflitto di interessi per il premier considerate le indagini dello Shin Bet sui suoi collaboratori. 

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SuperEnalotto, centrato 6 da oltre 35 milioni a Desenzano del Garda

22 Maggio 2025
Schedine del SuperEnalotto (Fotogramma)

(Adnkronos) - Centrato a Desenzano del Garda, in provincia di Brescia, un 6 che vale oltre 35 milioni e 415mila euro. La giocata vincente è stata effettuata nella tabaccheria di via Durighello 4. Un 5+1, invece, è stato realizzato a Cantù, in provincia di Como. 

La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi. 

La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata. 

 

Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima: 

- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro; 

- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro; 

- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro; 

- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro; 

- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro. 

 

E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni. 

 

Di seguito la combinazione vincente: 2, 19, 23, 46, 49, 72. Numero Jolly: 71. Numero SuperStar: 88. Il jackpot del prossimo concorso ripartirà da 4,2 milioni. 

 

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X down oggi, problemi per l'ex Twitter: cosa succede

22 Maggio 2025
Uno smartphone

(Adnkronos) - Problemi per X, il social di Elon Musk. L'ex Twitter è alle prese con un down oggi, 22 maggio 2025, a giudicare dal boom di segnalazioni su Downdetector, il sito che monitora le anomalie della rete a livello internazionale. In particolare, per gli utenti appare molto complesso consultare commenti o risposte a tweet che vengono visualizzati sul proprio feed. I problemi non sono limitati agli utenti italiani: le segnalazioni sono generalizzate e arrivano da una lunga lista di paesi. 

X è stato alle prese con problemi rilevante due mesi e mezzo fa. Per spiegare il down registrato lo scorso 10 marzo, Musk fece riferimento ad un massiccio cyberattacco contro il social. 

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Ucraina, Meloni: "Da Russia nessun passo verso la pace. Con Trump lavoriamo per negoziati"

22 Maggio 2025
Giorgia Meloni - Afp

(Adnkronos) - Migranti e guerra in Ucraina tra i temi principali affrontati dalla premier Giorgia Meloni e la sua omologa danese Mette Frederiksen nell'incontro di oggi a Roma. "La Danimarca - ha detto Meloni - è una Nazione nel nord Europa, dove storicamente la percezione della minaccia russa è particolarmente avvertita; l'Italia invece è una Nazione dell'Europa mediterranea, da noi si percepisce di più l'effetto domino che il conflitto in Ucraina sta producendo sulla stabilità complessiva che coinvolge anche il Mediterraneo, l'Africa e anche il Medio Oriente, ma dimostra che i nostri destini sono fortemente interconnessi". 

"Non abbiamo visto alcun passo in avanti concreto da parte russa al momento" per quanto riguarda la pace, "e credo che valga la pena ricordarlo anche per smontare una certa narrativa secondo la quale invece i russi sarebbero stati disponibili alla pace", ha detto la premier Giorgia Meloni, durante le dichiarazioni alla stampa con il primo ministro danese Mette Frederiksen. "Credo che la prima cosa che dobbiamo fare - ha detto - è ringraziare il presidente Volodymyr Zelensky e il governo ucraino per aver dimostrato con chiarezza, anche e soprattutto in queste settimane, la sua sincera volontà di perseguire la pace, aderendo immediatamente a una richiesta di cessata del fuoco e a una disponibilità di negoziati anche ad alto livello".  

La presidente del Consiglio ha chiarito di essere "in questi giorni costantemente in contatto con diversi leader europei, con il presidente degli Stati Uniti che ho sentito l'ultima volta qualche ora fa stiamo lavorando con l'obiettivo di avviare un nuovo turno di negoziati facendo ciascuno la sua parte. Mi pare che l'Ucraina stia facendo molto la sua parte''. 

"Penso che sia molto preziosa la disponibilità che il Vaticano, e particolarmente il Pontefice che ho sentito martedì scorso, ha dato. Intanto bisogna prima verificare la disponibilità degli attori e poi la praticabilità. Penso che al di là delle date e dei luoghi, la priorità alla quale noi dobbiamo arrivare è che ci siano negoziati seri, che ci siano dei negoziati nei quali diciamo gli interlocutori vogliano tutti manifestare una loro disponibilità e voglia di fare dei passi avanti. Questo è il centro del lavoro che noi dobbiamo fare adesso con l'obiettivo di arrivare a un cessate il fuoco e con l'obiettivo di arrivare a un accordo di pace complessivo che io ricordo sempre non può prescindere da garanzie di sicurezza per la nazione aggredita e cioè per l'Ucraina", ha aggiunto la premier. 

Durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi dopo il suo incontro con Giorgia Meloni, la premier danese Mette Frederiksen ha affrontato il tema dei migranti in Europa. "Non possiamo garantire la sicurezza dei nostri popoli in Europa se non possiamo controllare le frontiere esterne", ha spiegato Frederiksen che ha sottolineato più volte l'intesa con la presidente del Consiglio sulla necessità "di soluzioni nuove" per "diminuire gli ingressi di migranti". "Insieme - ha spiegato - abbiamo detto che ci sono dei limiti al numero delle persone che l'Europa può accogliere". 

"Abbiamo deciso di essere le capofila di questo confronto nella Ue - ha detto ancora - e all'inizio non è stato facile, c'erano pochi Paesi e leader politici che sostenevano le nostre idee. Adesso non è più così la maggior parte è seduta intorno allo stesso tavolo, c'e' un processo concreto avviato da commissione che è quello di cui abbiamo bisogno". "Veniamo da Paesi molti diversi, voi siete in prima linea sull'immigrazione, veniamo da famiglie politiche molto diverse, ma abbiamo realizzato una collaborazione molto efficace", ha chiarito la premier danese. 

Dal canto suo Meloni ha dichiarato che "dobbiamo pensare a nuovi strumenti" per contrastare l'immigrazione clandestina. "Pensiamo all'Albania, per esempio: perché l'Albania? Perché questo protocollo? Ormai lo ripeto da tempo: noi sappiamo che molti di questi migranti che entrano illegalmente in Italia, magari vogliono recarsi in Germania o in Danimarca, ma vogliono comunque rimanere in Europa. Quindi, se cominciamo a dire: guarda, i trafficanti non possono promettervi quello che invece vi promettono, perché in realtà voi non arrivate in Europa, finirete altrove... Questa è deterrenza e la deterrenza è lo strumento più potente di cui disponiamo", ha rimarcato la presidente del Consiglio. 

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Due diplomatici uccisi a Washington, il sospetto killer: "Portiamo la guerra a casa". Fbi: "E' terrorismo"

22 Maggio 2025
I due diplomatici uccisi e il luogo della tragedia (Afp)

(Adnkronos) - L'omicidio dei due diplomatici israeliani a Washington sarebbe un "atto di terrorismo". Ne è convinta l'Fbi come riferisce il direttore Kash Patel su X che definisce "questa violenza antisemita mirata un attacco ai nostri valori fondamentali". Per il delitto è stato arrestato un trentenne Elias Rodriguez di Chicago che la sera prima ha pubblicato un post dal titolo 'escalation per Gaza, portiamo la guerra a casa'. Secondo il New York Times si tratta di una sorta di manifesto della sua volontà. "Le atrocità commesse dagli israeliani contro i palestinesi sfidano descrizioni e quantificazioni" si legge nel post poco prima della sparatoria di fronte al Jewish Museum di Washington in cui precisa che "un'azione armata non è necessariamente sempre militare".  

Il vice capo dell'Fbi, Dan Bongino, su X ha scritto che il bureau "è al corrente di alcuni testi che sarebbero stati scritti dal sospetto e speriamo di avere aggiornamenti sulla loro autenticità presto".  

 

Nato e cresciuto a Chicago, Rodriguez era attivo nel movimento pro Pal e lavorava dallo scorso giugno all'American Osteopathic Information Association, associazione dei medici osteopati. In precedenza il giovane, laureato in inglese alla University of Illinois, era stato impiegato come ricercatore e produttore per un sito di storia afroamericana. Nel 2023 aveva pubblicato su X un video di una manifestazione pro Palestina, ed era stato fotografato, mentre partecipava a un corteo di protesta di fronte alla casa di Raham Emanuel, allora sindaco democratico di Chicago, contro l'apertura di un secondo quartier generale di Amazon a Chicago.  

 

In serata il premier israeliano Benjamin Netanyahu, rende noto via X il suo ufficio, ha avuto un colloquio telefonico con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump che ha espresso "profondo dolore" per i fatti di Washington, dove sono rimasti vittima due dipendenti dell'ambasciata israeliana. Il premier israeliano "ha ringraziato" il presidente Usa "per il suo impegno e quello della sua amministrazione contro le manifestazioni di antisemitismo negli Stati Uniti", mentre Trump ha manifestato "sostegno" per gli obiettivi di Netanyahu nella Striscia di Gaza. 

Nel commentare quanto accaduto a Washington Netanyahu, in un lungo video diffuso dal suo ufficio, non ha risparmiato, poi, accuse ai leader di Francia, Canada e Regno Unito, affermando che sono "dalla parte sbagliata della storia". "Non sono mai riuscito a capire come questa semplice verità sfugga ai leader di Francia, Gran Bretagna, Canada e ad altri - afferma -. Ora propongono la creazione di uno Stato palestinese" ossia "di ricompensare questi assassini con il premio più grande". "Dico al presidente Macron, al premier Carney, al premier Starmer: se assassini, stupratori, assassini di bambini e rapitori vi ringraziano, siete dalla parte sbagliata della giustizia - conclude - siete dalla parte sbagliata dell'umanità e dalla parte sbagliata della storia". 

 

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Ue, Ribera indica la strada per tenere insieme Green deal e competitività

22 Maggio 2025
Teresa Ribera, vicepresidente Commissione Ue

(Adnkronos) - "Dobbiamo raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e garantire i target per il clima", ma va fatto "garantendo competitività alle imprese". La vicepresidente esecutiva della Commissione europea per la Transizione pulita, giusta e competitiva, Teresa Ribera, ha evidenziato la strada che si deve percorrere per tenere insieme le priorità che sono espressamente indicate nel suo mandato. Un fattore chiave, ha spiegato dopo l'incontro con il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, dovrà essere "una maggiore trasparenza nel mercato dell'energia".  

Per ottenerla, ha ricordato, è stata creata "una task force" che guarda "soprattutto al mercato del gas naturale". Ribera ha anche spiegato come si può raggiungere l'obiettivo. Le direzioni generali Energia, Competizione e Prodotti finanziari, ha evidenziato, "lavoreranno insieme per assicurare che il mercato del gas naturale sia chiaro e trasparente". 

Se, più in generale, la competitività dell'industria europea "dipende soprattutto dalla nostra capacità di utilizzare in modo intelligente le risorse e di fare affidamento su un sistema energetico che non si basi su risorse che non produciamo", Ribera insiste sul fatto che Green deal e competitività non devono essere in opposizione tra loro.  

Riferendosi direttamente all'interlocuzione con l'Italia, la vicepresidente della Commissione Ue ha circoscritto il raggio d'azione: "Parleremo dell'industria competitiva in Europa, soprattutto per quanto riguarda le tecnologie green, per fare un uso più smart delle risorse". Il punto, ha evidenziato ancora la commissaria spagnola, "è come lavorare insieme e ridurre le barriere e le difficolta' nel raggiungimento degli obiettivi".  

La Vicepresidente esecutiva della Commissione europea ha poi incontrato le studentesse e gli studenti dei Master internazionali della Luiss School of Government, per un confronto diretto con le nuove generazioni sulle grandi sfide della transizione ecologica e digitale. “Nei primi 100 giorni di mandato abbiamo presentato un Piano per la competitività e la decarbonizzazione dell’UE con l’obiettivo di rendere l’Europa leader della manifattura pulita", ha ricordato, mettendo l'accento sulle ricadute positive di una transizione ecologica giusta: "Può creare fino a 3,5 milioni di nuovi posti di lavoro, aprendo a nuove opportunità concrete per i giovani”.  

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Governo, Meloni: "Andiamo avanti, abbiamo ancora tanto da fare e il consenso dei cittadini"

22 Maggio 2025
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni (Fotogramma/Ipa)

(Adnkronos) - "Noi siamo tornati protagonisti, l'Italia è tornata protagonista, è tornata protagonista sullo scenario internazionale". E' quanto ha detto oggi, giovedì 22 maggio, la premier e leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, in collegamento con la chiusura della campagna elettorale del centrodestra per le comunali a Genova. "Andremo avanti perché siamo anche consapevoli che tantissimo c'è ancora da fare e che lo possiamo fare perché abbiamo il coraggio, la forza, la determinazione, la compattezza per farlo e perché abbiamo il consenso dei cittadini per farlo, che è la cosa più importante di tutte. Dopo due anni e mezzo, continuate a premiarci con il vostro sostegno e senza questo sostegno noi non potremmo fare le cose coraggiose che stiamo facendo". 

"Ci siamo un po' divertiti a smentire chi aveva la faccia tosta di dire che l'Italia sarebbe stata isolata", ma "qualcuno ce l'ha ancora quella faccia tosta..." aggiunge la premier. "Con noi l'Italia è tornata salda, è tornata salda nella sua credibilità, salda nella sua visibilità, salda nella sua collocazione occidentale, ponte tra Europa e Stati Uniti, salda nella sua collocazione europea nella quale però vuole affermare con determinazione il suo interesse nazionale, portare le sue proposte per cambiare quello che non ha funzionato".  

"La lotta all'immigrazione irregolare oggi è finalmente diventata una priorità dell'Europa con il contrasto al traffico di esseri umani, con gli accordi con le Nazioni di partenza e di transito dei migranti, con il diritto a rimpatriare chi non ha le carte in regola per essere accolto" sottolinea la premier. "Oggi con il primo ministro danese, proprio sul tema della migrazione abbiamo qualche nuova idea da mettere in campo". 

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Morta Patrizia Brandimarte, lutto nel mondo del cinema e della mondanità romana

22 Maggio 2025
Franco Nero, Patrizia Brandimarte e Gregorio del Gallo di Roccagiovane

(Adnkronos) - Lutto nel mondo del cinema e della mondanità romana. È morta Patrizia Brandimarte, nota e storica press agent cinematografica e organizzatrice di première ed eventi spettacolari. Aveva 78 anni e conservava una grandissima vitalità e generosità.  

Conosciuta e stimata da tutti, nel mondo del cinema aveva iniziato a muoversi da giovane, prima come costumista, poi come ufficio stampa. È stata l’ufficio stampa di moltissimi film e la press agent di tanti divi di cui era anche diventata grande amica: Mickey Rourke, Quentin Tarantino, Franco Nero e Vanessa Redgrave, Zeudy Araya e Franco Cristaldi, Massimo Spano, Lucio Dalla e Laura Antonelli. Aveva tanti amici anche nel mondo della moda, a partire dagli stilisti Pierpaolo Piccioli e Maria Grazia Chiuri. (FOTO) 

In coppia con Antonio Flamini è stata una delle prime organizzatrici di anteprime cinematografiche hollywoodiane: 'Jurassic Park', 'Casper', 'L’incredibile Hulk', 'Follia' con Natasha Richardson. In occasione del lancio del primo 'Harry Potter' al cinema Embassy di Roma fu ricostruita la stazione ferroviaria della pellicola. Il party per il suo ultimo compleanno, lo scorso settembre, era ispirato al film 'Beetlejuice, Beetleejuice' di Tim Burton e lei si era presentata con la parrucca nera e cicatrici in volto per impersonare Delores, ovvero Monica Bellucci. 

Sempre presente sul red carpet della Mostra del Cinema di Venezia al braccio del marchese Gregorio del Gallo di Roccagiovane, con il quale da 40 anni formavano un’invidiabile coppia super cool e divertentissima. Impossibile ricordare tutti i suoi lavori. I suoi grandi amori, oltre al marito, erano la figlia Alessandra e la nipotina Margherita. Non vederle quotidianamente, visto che si erano trasferite a vivere nel Principato di Monaco, era il suo cruccio maggiore. Grande amante degli animali, si poteva incontrare al tramonto con i suoi tre cagnolini al guinzaglio sulla terrazza del Pincio e subito dopo a sorseggiare un drink all’hotel de Russie. Mondanissima e amante delle feste e delle belle serate, Patrizia amava la vita e amava festeggiarla. Il suo motto era 'Vivi la vida!'.  

I funerali si terranno lunedì 26 maggio alle ore 15. 30 alla Chiesa degli Artisti di Piazza del Popolo a Roma. 

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Roland Garros, Rinderknech 'chiama' Sinner e i francesi: il messaggio social

22 Maggio 2025
Arthur Rinderknech - Fotogramma/IPA

(Adnkronos) - Jannik Sinner si prepara a cominciare la sua avventura al Roland Garros. Il sorteggio del tabellone maschile ha stabilito che ci sarà il transalpino Arthur Rinderknech ad accogliere il numero uno del ranking Atp a Parigi. I due si sfideranno per la quarta volta e la curiosità è che, per il primo turno del Roland Garros, Rinderknech ha già chiamato i tifosi a raccolta e mandato un messaggio a Sinner.  

 

Dopo il sorteggio del Roland Garros, Rinderknech non ha perso tempo e ha subito mandato un messaggio sui social al numero uno al mondo, anche per sfruttare l'onda mediatica di uno dei match più importanti della sua carriera fin qui. "O dio! Che facciamo?" le parole affidate dal tennista transalpino a X, con tanto di tag ed emoji in vista della supersfidaal primo turno del torneo. Rinderknech ha poi taggato uno dei profili social dei tifosi di tennis francesi, aggiungendo: "Dovrete essere presenti". Un modo in più per caricarsi verso l'esordio in casa.  

Per la cronaca, Sinner ha superato il transalpino in due dei tre precedenti. L'ultimo confronto, vinto dall'azzurro in due set, all'Atp Cup del 2022. 

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Aids, D'Ettorre (UniRoma): "In persone con Hiv benessere a lungo termine con B/F/Taf"

22 Maggio 2025
Gabriella D

(Adnkronos) - Sulla base dei "risultati ottenuti sul profilo metabolico e anche su quello infiammatorio, ovvero di controllo dell'immunoattivazione, possiamo dire che la terapia bictegravir/emtricitabina/tenofovir alafenamide (B/F/Taf) garantisce una condizione di benessere, nel lungo termine, nelle persone che vivono con Hiv, sia dal punto di vista immunologico che metabolico". Lo afferma Gabriella D'Ettorre, professore ordinario di Malattie infettive all'Università Sapienza di Roma, all'Adnkronos Salute, illustrando i risultati dello studio Bictel, in occasione della 17esima edizione di Icar, Italian Conference on Aids and Antiviral Research, in corso fino a venerdì 23 al Padova Congress. 

"Lo studio Bictel - spiega D'Ettorre - ha interessato una coorte di 180 persone con Hiv che hanno modificato la terapia verso un regime a base di bictegravir/emtricitabina/tenofovir alafenamide. L'obiettivo era valutare l'efficacia virologica, immunologica e la sicurezza metabolica nel lungo periodo. Dopo 144 settimane", quindi oltre 2 anni e mezzo, "abbiamo riscontrato un mantenimento della carica virale non rilevabile, un miglioramento stabile dei Cd4 e, soprattutto, del rapporto Cd4/Cd8, indicatore chiave dell'immunoattivazione. Inoltre, si è osservata una riduzione significativa dei trigliceridi. Questo - sottolinea - è chiaramente un dato che entusiasma e incoraggia, non fosse altro per la sicurezza nel lungo tempo del regime e anche nella salute metabolica che viene quindi garantita alla persona che vive con Hiv, in un tempo così lungo". 

"Oggi - chiarisce D'Ettorre - viviamo in un contesto in cui le terapie sono efficaci dal punto di vista immuno-virologico, ma i nostri pazienti spesso sviluppano delle comorbidità". Con lo studio Bictel "abbiamo verificato l'impatto del regime B/F/Taf sull'andamento immunologico, virologico e sulla sicurezza metabolica, ovvero quanto questo regime impatti sul profilo glucidico-lipidico in termini di colesterolo totale, Ldl, Hdl e trigliceridi". Nelle "118 persone Hiv-positive" che hanno concluso lo studio e "che abbiamo seguito per 144 settimane, abbiamo potuto verificare una riduzione statisticamente significativa, nel tempo, del valore dei trigliceridi", fattori di rischio per malattie cardiovascolari. 

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Aids, D'Arminio Monforte (UniMi): "Triplice terapia per Hiv efficace e ben tollerata a lungo"

22 Maggio 2025
Antonella D

(Adnkronos) - "La triplice terapia, contenuta in una singola compressa da assumere quotidianamente", come una terapia antipertensiva, "è assolutamente ben tollerata e proponibile in persone con Hiv perché è efficace nel lungo periodo e con un profilo di tossicità molto contenuto". Così Antonella D'Arminio Monforte, professore Malattie infettive Università degli Studi di Milano, all'Adnkronos Salute riassume i risultati dello studio Icona-Bic in occasione della 17esima edizione di Icar, Italian Conference on Aids and Antiviral Research, in corso a Padova. L'obiettivo principale dello studio, spiega, è stato "analizzare quello che viene definito il fallimento terapeutico, che comprende sia i soggetti che hanno una ripresa della replicazione virale sia quelli che interrompono la terapia per tossicità o intolleranza. Ciò che abbiamo osservato è che, dopo più di 3 anni - quindi a 192 settimane dall'inizio della terapia - la percentuale di soggetti che va incontro a fallimento è veramente molto bassa, sotto il 5%, sia nei naïve sia nei pazienti che hanno effettuato uno switch da undetectable". 

"Icona - spiega la specialista - è uno studio osservazionale con pazienti con Hiv che non hanno ancora iniziato la terapia antiretrovirale. E' uno studio iniziato nel 1997: da allora ci sono più di 20mila persone arruolate, che iniziano ovviamente la terapia e vengono monitorate nel tempo per tutti gli eventi clinici e tutte le terapie che cambiano. All'interno di questo studio, abbiamo fatto un'analisi specifica sulla popolazione di soggetti che hanno iniziato la terapia con bictegravir/emtricitabina/tenofovir alafenamide (B/F/Taf), sia come prima terapia antiretrovirale (pazienti naïve), sia in quelli che erano già in trattamento e che hanno fatto uno switch con viremia non rilevabile, cioè che cambiavano la terapia per motivi diversi dalla mancanza di efficacia. Lo studio è molto ampio: comprende circa 1.000 pazienti che iniziano la prima terapia da naïve e circa altri 1.500 che iniziano la terapia da 'undetectable'", cioè con carica virare non rilevabile, parametro fondamentale per definire l'efficacia di una terapia. "Siamo arrivati a includere soggetti con oltre 3 anni di terapia antiretrovirale". 

L'impatto dei risultati dello studio Icona "è importante sia per il clinico che per i pazienti - osserva D'Arminio Monforte - Per il clinico perché si sente confidente nell'iniziare o nel proporre una terapia con bictegravir/ emtricitabina e tenofovir alafenamide, sapendo che ha pochi problemi, pochi casi di fallimento e un profilo di tossicità molto favorevole anche in soggetti più fragili o con patologie concomitanti; per il paziente perché si tratta di una compressa giornaliera, un po' come la terapia per la pressione, quindi una modalità di assunzione semplice che contiene tutti i principi attivi necessari a mantenere il controllo dell'infezione da Hiv. E' infatti un'opzione terapeutica altamente accettabile, efficace e sostenibile nel tempo. La nostra intenzione - conclude - è di proseguire ancora a seguire questi soggetti nel tempo, per andare a valutare l'efficacia e la sicurezza anche nel lunghissimo termine". 

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Salari, Bonetti: "Perdita potere d'acquisto elemento di rallentamento"

22 Maggio 2025
Elena Bonetti

(Adnkronos) - “Il rapporto presentato oggi mette in luce una delle criticità che l'Italia sta affrontando in una più ampia crisi demografica che vede una popolazione invecchiare, ma con una mancanza di servizi e di welfare adeguato per gestire l'invecchiamento. Dall’altro lato si assiste a uno svuotamento delle corti giovanili con un calo delle nascite, un'emigrazione di giovani all'estero, soprattutto giovani, formati e qualificati. Il primo pilastro d’intervento deve andare verso la gestione dei salari per i giovani e in generale per il ceto medio. La perdita del potere d'acquisto delle famiglie e l'impoverimento della condizione sociale di fatto è un elemento di rallentamento”. A dirlo è Elena Bonetti, presidente della Commissione Parlamentare sugli effetti economici e sociali derivanti dalla transizione demografica in atto, intervenendo alla presentazione del 2° rapporto Cida-Censis 'Rilanciare l'Italia dal ceto medio. Riconoscere competenze e merito, ripensare fisco e welfare', commissionato da Cida, la Confederazione italiana dei dirigenti e delle alte professionalità e presentato durante un convegno alla Camera dei Deputati a Roma. 

“Il secondo pilastro di intervento riguarda la casa – aggiunge Bonetti – Il tema del caro affitti sta diventando estremamente importante, uno dei carichi per le famiglie, soprattutto per il ceto medio, di maggiore difficoltà. L'altra questione importante è la mancanza di un welfare adeguato, di servizi territoriali, soprattutto in quelle aree, le aree interne del nostro Paese che si stanno svuotando proprio per la mancanza di accesso a servizi essenziali”, conclude.  

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Fisco, Marattin: "Italia unico Paese che massacra fiscalmente il ceto medio"

22 Maggio 2025
Luigi Marattin

(Adnkronos) - “Le statistiche dicono sempre e solo una cosa: che noi siamo probabilmente il Paese al mondo che massacra di più fiscalmente il ceto medio. Secondo il recente rapporto dell’Ocse chiamato Taxing Wages, se uno stipendio del ceto medio aumenta di 100 euro, tolte le tasse, in Italia a una persona single rimangono in tasca 68 euro e a una coppia con figli 55 euro. La media dei Paesi Ocse, invece, è 81 e 79. In entrambi i casi si tratta del valore più basso di tutto il mondo occidentale. Quindi l'Italia sembra essere il paese che tartassa di più di tasse il ceto medio”. Così Luigi Marattin, deputato del partito Liberal democratico durante la presentazione a Roma del 2° rapporto Cida-Censis 'Rilanciare l'Italia dal ceto medio. Riconoscere competenze e merito, ripensare fisco e welfare'. 

“Il nostro partito nasce anche per dire esplicitamente che il supporto fiscale va dato al ceto medio e non ai redditi bassi, per il semplice motivo che non c'è più spazio fiscale sui redditi bassi. Nel loro caso è un problema di lordo che si risolve con la stessa determinazione ma con altri strumenti cioè quelli della produttività di sistema”, conclude.  

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