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Lmdv Hospitality Group annuncia l’apertura di Twiga Porto Cervo

19 Giugno 2025
Lmdv Hospitality Group annuncia l’apertura di Twiga Porto Cervo

(Adnkronos) - Lmdv Hospitality Group, realtà controllata da Leonardo Maria Del Vecchio, annuncia l’apertura di Twiga Porto Cervo, in Costa Smeralda. L’operazione segna un momento di svolta per l’intero settore dell’hospitality, l’acquisizione delle mura dell’ex Billionaire di Flavio Briatore, storico locale simbolo della nightlife mediterranea degli ultimi 25 anni, sancisce non solo un passaggio generazionale, ma anche una nuova visione imprenditoriale. 

"Con questa apertura, Twiga - dichiara Leonardo Maria Del Vecchio -entra nel cuore del Mediterraneo con una visione nuova. Non è solo una location: è un’idea di futuro che parte da un luogo iconico per riscrivere l’esperienza dell’estate italiana. In Sardegna portiamo un progetto che unisce cultura, cucina e intrattenimento, ma sempre con rispetto per l’anima del territorio. L’obiettivo non è occupare uno spazio, ma dare valore. Non replicare, ma evolvere. Vogliamo contribuire a riportare la Sardegna al centro delle rotte internazionali, non come una meta da attraversare, ma da sentire, rispettare e celebrare". 

Con questa acquisizione strategica, Lmdv Hospitality porta per la prima volta in Sardegna il marchio Twiga, già presente con successo a Forte dei Marmi, Montecarlo e Baia Beniamin. Il debutto di Porto Cervo segna l’inizio di un nuovo ciclo di crescita per il brand, che rafforza il proprio posizionamento nel panorama internazionale dell’intrattenimento e della ristorazione d’eccellenza. Il nuovo Twiga Porto Cervo è sviluppato su due livelli e oltre 2.200 mq, concepito per offrire un’esperienza integrata che cerca di creare un’esperienza diversa da molte altre. La struttura è pensata a creare un’esperienza, dalla cena al dopocena, in linea con la filosofia 'dinner to club' che ha reso celebre Twiga. Al primo piano trova spazio Casa Fiori Chiari, bistrot mediterraneo che richiama l’atmosfera del format milanese arricchito di dinner show e live performance. Al secondo piano Vesta, ristorante di fine dining moderno ed essenziale con una vista mozzafiato. E da mezzanotte in poi, Twiga con DJ set internazionali: una colonna sonora moderna ma trasversale, capace di parlare a più generazioni. 

Con questa apertura Twiga arriva in una delle destinazioni più esclusive e internazionali del Mediterraneo, dando nuova vita a uno spazio leggendario che ha segnato la storia del divertimento italiano. Twiga Porto Cervo cercherà di rappresentare l’evoluzione naturale di un marchio che da sempre coniuga divertimento e hospitality. Con questa nuova apertura, Lmdv Hospitality conferma il proprio ruolo di player di riferimento nell’industria dell’hospitality. Dopo sei mesi di grandi lavori di ristrutturazione, l’apertura di Twiga Porto Cervo è prevista per luglio 2025, con una stagione che promette performance artistiche, collaborazioni di prestigio e una regia musicale curata in ogni dettaglio. Un nuovo indirizzo destinato a diventare punto di riferimento dell’estate mediterranea, con l’inconfondibile stile Twiga. 

"L’acquisto delle mura dell’ex Billionaire - dichiara Carlo Ziller, Ceo di Lmdv Hospitality - è un gesto che segna l’inizio di una nuova fase per Twiga. Prendere in mano uno spazio così carico di storia, trasformarlo e reinterpretarlo significa posizionarsi con chiarezza nel presente, ma con una visione rivolta al futuro. Porto Cervo ci offre l’occasione di elevare ulteriormente il brand, creando un punto di riferimento non solo per l’estate italiana, ma per l’intero Mediterraneo".  

"La Costa Smeralda - prosegue - ha una forza visiva e simbolica straordinaria e il nostro compito non è imitarla, ma incorniciarla. L’esperienza Twiga nasce per esaltare ciò che già esiste, aggiungendo contenuto, visione e cura in ogni dettaglio. La nostra visione è quella di contribuire attivamente all’allungamento della stagione, già a partire dalla prossima estate. Vogliamo essere presenti più a lungo e in modo sempre più integrato, in sintonia con la direzione di sviluppo del territorio e con i nuovi investimenti che stanno interessando il comune di Arzachena. L’obiettivo è dare continuità e valore, allineandoci a un’idea di Costa Smeralda sempre più viva, sostenibile e internazionale". 

 

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Trump riceve la Juve, Weah: "Sorpresa strana, non emozionante" - Video

19 Giugno 2025
Un perplesso Weah osserva Trump

(Adnkronos) - "E' stato strano, quando Trump ha iniziato a parlare di Iran...". Tim Weah era tra i giocatori della Juventus che ieri, prima dell'esordio al Mondiale per club, ha fatto visita al presidente americano Donald Trump alla Casa Bianca. Nello Studio Ovale, la delegazione bianconera si è trovata a fare da cornice alla conferenza stampa in cui Trump ha risposto soprattutto a domande sulla guerra tra Israele e Iran. "E' stata una sorpresa per me, ad essere sinceri. Ci hanno detto di andare e non ho avuto altra scelta", ammette Weah, uno dei due giocatori statunitensi della Juve, dopo la vittoria per 5-0 contro l'Al Ain. 

 

 

"Andare alla Casa Bianca per la prima volta è un'esperienza entusiasmante, è meraviglioso. Ma io non sono interessato alla politica, non è stato così emozionante", ammette. "E' stato un po' strano, sono rimasto sorpreso. Quando" Trump "ha iniziato a parlare di politica e di Iran... Io voglio solo giocare a pallone..." 

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Rifiuti, bioplastiche compostabili: arriva il marchio collettivo 'organico Biorepack'

19 Giugno 2025
Rifiuti, bioplastiche compostabili: arriva il marchio collettivo

(Adnkronos) - Un nuovo marchio collettivo di appartenenza al sistema di riciclo organico del consorzio Biorepack: una mano rivolta verso il basso che getta un torsolo di mela, simbolo della biodegradabilità e compostabilità, in un contenitore dell'umido e la scritta 'organico biorepack'. Semplice e facilmente riproducibile. A presentarlo, in occasione del II Forum Italiano delle bioplastiche compostabili, Marco Versari, presidente Biorepack. Obiettivo: "Fare in modo che chi è dentro il consorzio Biorepack si possa riconoscere in un marchio semplice". 

"Questo chiarisce che ci siamo, che siamo aziende partecipi di una responsabilità che è quella di far sì che questi imballaggi chiudano il loro ciclo di riciclo nell'organico: quindi c'è il nostro nome, c'è l''organico'. Inoltre, è volontario e gratuito ed è un modo per far sì che il cittadino possa semplicemente, senza tanta fatica, capire che cos'è questo imballaggio e sapere dove metterlo. Dobbiamo far capire al cittadino che è partecipe". L'elaborazione del nuovo marchio - spiega Versari - ha visto la collaborazione di più soggetti in primis la società di consulenza Deloitte e l'agenzia Connexia. 

Versari presenta i dati positivi del sistema di riciclo. "Biorepack è il primo sistema di raccolta e riciclo organico degli imballaggi compostabili" che oggi raggiunge "l'85% della popolazione". "La filiera funziona. Diamo risorse ai Comuni. Abbiamo un tasso di riciclo importante perché ci stiamo avvicinando al 60% e siamo già oltre gli obiettivi di riciclo al 2030. Questo sistema funziona", aggiunge. 

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Addio a Marise Wipani, l'attrice di 'Xena: principessa guerriera' aveva 61 anni

19 Giugno 2025
Marise Wipani - Facebook / Marise Wipani

(Adnkronos) - È morta l'attrice neozelandese Marise Wipani, nota per aver recitato nella serie fantasy mitologica 'Xena: principessa guerriera'. L'annuncio è arrivato sulla sua pagina Facebook. "Marise - si legge nel post, che non rende nota la causa del decesso - è morta in pace nel giorno del suo sessantunesimo compleanno, circondata dalla famiglia e dagli amici". Poi una citazione di 'A spasso con Daisy': "Voleva solo dire: 'Ho lasciato questa vita mortale'. Addio, buona fortuna, buon Dio".  

Tra i suoi lavori più noti come attrice le serie 'Soldier, Soldier', 'Rude Awakenings' e 'Hercules'. Ma il ruolo più celebre fu quello di Kanae nella serie 'Xena: principessa guerriera', nel 2001. 

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Food, l'esperta Roberta Garibaldi: "The World's 50 Best Restaurants in Italia occasione unica"

19 Giugno 2025
Food, l

(Adnkronos) - "Il valore dell’enogastronomia va ben oltre la tavola: oggi è un driver fondamentale nelle scelte di viaggio, genera fedeltà verso la destinazione e contribuisce a costruire esperienze memorabili. Il fatto che The World's 50 Best Restaurants riesca a coinvolgere 1.080 esperti internazionali, provenienti da 27 aree geografiche, con una copertura globale in 122 Paesi, è un chiaro segnale della sua influenza. Averli qui, in Italia, a Torino, è un'occasione unica". Ad affermarlo, ad Adnkronos/Labitalia, Roberta Garibaldi, docente all’Università di Bergamo e presidente di Aite-Associazione Italiana Turismo Enogastronomico, nel giorno dell’evento internazionale The World's 50 Best Restaurants 2025, che per la prima volta si tiene in Italia, a Torino, e che rivelerà la classifica dei 50 migliori ristoranti al mondo. 

"Nel 2022 l’evento ha totalizzato 95,5 milioni di dollari in Ave, con oltre 49 milioni di impressions. A Valencia, nel 2023, ha generato oltre 11.300 articoli in tutto il mondo e 47,8 milioni di impressions. L’edizione 2024, a Las Vegas, ha superato i 12.000 articoli e ha confermato il posizionamento dell’evento come piattaforma strategica per il racconto dell’enogastronomia globale. Ospitare l’edizione 2025 in Italia significa poter contare su una grande macchina di comunicazione internazionale, capace di accelerare il racconto dei territori e del nostro patrimonio agroalimentare. Ma va sfruttata, da tutti gli attori del territorio, soprattutto quelli pubblici", sottolinea.  

"In un contesto dove il made in Italy agroalimentare vale 64 miliardi di euro in export, con un indotto complessivo di quasi 600 miliardi e 4 milioni di occupati, abbiamo una responsabilità: raccontare questa eccellenza al mondo, con strumenti e visioni all’altezza del nostro valore. The World's 50 Best Restaurants è stata l’occasione giusta per farlo, davanti a un pubblico globale attento, influente e desideroso di esperienze autentiche", conclude. 

 

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Startup, Radical Storage digitalizza il deposito bagagli: un click per lasciare le valigie al sicuro

19 Giugno 2025
Startup, Radical Storage digitalizza il deposito bagagli: un click per lasciare le valigie al sicuro

(Adnkronos) - Il turismo cambia, evolve e si digitalizza. Ma c’era ancora un tassello che mancava all’appello: il deposito bagagli. Certo, ci sono quelli nelle stazioni, ma in città? Dopo il check-out, se il turista ha ancora a disposizione mezza giornata prima di partire, dove trova un posto vicino per lasciare le valigie? E se arriva presto e desidera comunque muoversi liberamente prima di fare check-in in albergo o in appartamento? Un problema tanto comune quanto trascurato, fino a quando Alessandro Seina, imprenditore romano, ha deciso di trasformarlo in opportunità. Così è nata Radical Storage, la piattaforma che consente a chi viaggia di trovare e prenotare online uno spazio sicuro dove lasciare le valigie, per qualche ora o per l’intera giornata, in modo semplice e tracciabile. 

Oggi Radical Storage conta più di 1.000 destinazioni coperte, con 10.000 depositi attivi in tutto il mondo, dal centro di Londra al cuore di Tokyo, ed è utilizzata da oltre 2 milioni di viaggiatori ogni anno. Ma il vero punto di forza è la rete capillare di partner locali: esercizi commerciali - bar, hotel, negozi - che scelgono di offrire il servizio, trasformando ogni consegna in un’occasione di business. 

"Il nostro modello è win-win", spiega Seina, Ceo di LeanTeam, la startup che ha dato vita al progetto Radical Storage. "Offriamo un servizio a valore aggiunto ai turisti e generiamo traffico e fatturato per le attività locali. Le persone entrano, lasciano la valigia, e spesso consumano o comprano qualcosa. L’obiettivo è convertire i nostri clienti, in clienti abituali dei nostri partner", sottolinea. 

Radical Storage rappresenta una vera e propria rivoluzione digitale in un settore rimasto analogico per troppo tempo. In un’Italia dove solo il 45,8% della popolazione possiede competenze digitali di base (contro una media Ue del 55,6%), questa startup ha saputo portare innovazione in modo semplice e accessibile, intercettando il bisogno reale dei viaggiatori globali: vivere le proprie esperienze di viaggio senza lo stress e il peso dei bagagli. Fondata nel 2017 e sopravvissuta in maniera intelligente all’urto della pandemia, Radical Storage ha appena chiuso un round di Serie A da 7 milioni di euro, e si prepara a triplicare la rete di location entro i prossimi tre anni. 

"Siamo riusciti a portare innovazione in un segmento che nessuno aveva ancora esplorato seriamente. Il deposito bagagli è diventato parte integrante dell’esperienza di viaggio e l’Italia, con il suo enorme flusso turistico, è il contesto ideale per far crescere un servizio come il nostro. Stiamo investendo molto sul territorio per rafforzare la rete, con l’obiettivo di rendere Radical Storage un punto di riferimento per chi visita le nostre città, dai centri storici ai piccoli borghi", commenta Stefano Manzi, Country Manager per l’Italia. 

Dalla prima esperienza con Airbnb a Roma, quando Seina offriva il proprio ufficio per tenere le valigie degli ospiti, fino alla creazione di una delle piattaforme di travel tech più scalabili del settore, Radical Storage dimostra che anche in un Paese spesso considerato restio al cambiamento digitale, l’innovazione può nascere e prosperare. "Siamo partiti da un’esigenza semplice: dove lascio la valigia?. Ma abbiamo scoperto un intero settore ancora da costruire. Tra l’altro, il nostro servizio viene sempre più utilizzato anche per grandi eventi: partite di calcio, gran premi di formula uno, concerti, fiere ecc.. Abbiamo custodito oltre 5 milioni di valigie e possiamo dire con certezza che il deposito bagagli è l’ultimo grande tassello digitalizzato del turismo urbano. In questo nuovo scenario, Radical Storage è di certo il protagonista indiscusso", conclude Seina. 

 

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Vacanze, in fuga da overtourism? Ecco le mete meno affollate per l'estate secondo Evaneos

19 Giugno 2025
Vacanze, in fuga da overtourism? Ecco le mete meno affollate per l

(Adnkronos) - Grazie ai dati raccolti attraverso l'indice dell'overtourism sviluppato con Roland Berger, Evaneos, piattaforma leader nel turismo responsabile, ha analizzato 77 destinazioni internazionali presenti all’interno della ricerca. L’analisi ha evidenziato una forte concentrazione dei flussi turistici nel terzo trimestre dell’anno (luglio-agosto-settembre), in particolare per le destinazioni balneari in Europa. A partire da questi risultati, Evaneos ha stilato una lista delle migliori destinazioni per evitare la folla durante l’estate. 

Delle 77 destinazioni analizzate da Evaneos, 36 hanno registrato oltre il 30% degli arrivi turistici internazionali nei soli mesi di luglio, agosto e settembre, con alcuni casi in cui le percentuali raggiungono livelli particolarmente critici, tra il 50% e il 70%. Tra le situazioni più emblematiche spicca la Croazia, dove il 69,8% degli arrivi internazionali si concentra nel terzo trimestre dell’anno, con quasi il 30% solo nel mese di agosto. Anche il vicino Montenegro evidenzia una forte stagionalità, con il 56,9% degli arrivi tra luglio e settembre, di cui il 22% in agosto. Seguono la Bulgaria (56,6% nel terzo trimestre, con il 23% in agosto), la Grecia (56,3%, con il 22% in agosto), l’Italia (47%, con il 19% in agosto) e la Francia (46%, con il 20% in agosto).  

Questi Paesi del Mediterraneo risultano particolarmente popolari durante l’estate, attirando grandi volumi di turisti in un periodo piuttosto breve. Si osserva così una forte dipendenza dalla stagionalità turistica, sollevando importanti interrogativi in termini di sostenibilità, capacità ricettiva e gestione dei flussi. 

Per contrastare gli effetti negativi dell'eccessiva concentrazione turistica, le autorità pubbliche sono costrette a introdurre misure restrittive. Dubrovnik, particolarmente satura in estate, ha limitato il numero di navi da crociera da cinque a un massimo di due al giorno. Inoltre, alcuni accessi pedonali al centro storico sono stati temporaneamente chiusi e il Comune sta valutando la possibilità di limitare i permessi per il noleggio turistico nel cuore della città. Anche Venezia, da tempo alle prese con un afflusso turistico insostenibile, ha introdotto a partire da aprile 2024 una tassa di accesso per i visitatori giornalieri nei giorni di maggiore affluenza. Il provvedimento è accompagnato da un sistema di prenotazione online obbligatoria, pensato per regolare i flussi in ingresso. Infine, per le Calanques di Marsiglia, è in vigore dal 2022 un sistema di quote giornaliere di accesso che ha già iniziato a mostrare risultati positivi in termini di sostenibilità ambientale e protezione del territorio. 

“Piuttosto che affrontare la folla estiva sulle spiagge dell'Adriatico, perché non cambiare rotta? L'estate è una splendida occasione per esplorare nuovi orizzonti meno frequentati, ma altrettanto affascinanti. Da città come Berlino e Varsavia, passando per le facciate Art Nouveau di Riga e i tranquilli arcipelaghi svedesi, il Mar Baltico, ad esempio, offre esperienze affascinanti lontano dal turismo di massa e un clima più mite nei mesi di luglio e agosto”, ha commentato Aurélie Sandler, Co-Ceo di Evaneos. 

Al contrario delle mete sovraffollate in estate, 41 destinazioni analizzate da Evaneos hanno registrato meno del 30% degli arrivi internazionali nel terzo trimestre dell’anno. Tra queste figurano Paesi come Cuba, Sri Lanka, Nuova Zelanda, Brasile, Uruguay, Costa Rica e Capo Verde. Tuttavia, molte di queste destinazioni vedono una maggiore affluenza nei mesi invernali: è il caso dello Sri Lanka, che concentra il 38% degli arrivi internazionali nel primo trimestre, con un picco del 13% nel solo mese di febbraio.  

Sebbene questa distribuzione sia in parte spiegabile con le condizioni climatiche più favorevoli a inizio anno, la concentrazione del turismo in periodi ristretti genera una nuova forma di pressione e dipendenza stagionale. Una distribuzione più equa dei flussi durante l’anno, che tenga conto delle diverse stagioni, ridurrebbe la concentrazione dei turisti in pochi mesi, promuovendo al contempo un'esperienza di viaggio più autentica. 

Alcuni Paesi presentano già una distribuzione più equilibrata: il Vietnam, ad esempio, registra rispettivamente il 23,3%, 24,8%, 27,3% e 23,4% degli arrivi nei quattro trimestri dell’anno; la Malesia mostra dati simili, con una ripartizione pressoché omogenea. Ciononostante, la strada verso una vera diversificazione e destagionalizzazione è ancora lunga. L’indice dell’overtourism, lanciato da Evaneos insieme alla società di consulenza Roland Berger alla fine del 2024, nasce proprio con l’obiettivo di accompagnare gli operatori turistici nella creazione di un’offerta più resiliente, sostenibile e meno dipendente dai picchi stagionali. 

“Per affrontare le sfide poste dall’overtourism, stiamo investendo nello sviluppo delle cosiddette ‘ali di stagione’. Viaggiare al di fuori dei periodi di punta non solo consente una migliore distribuzione dei flussi turistici, ma offre anche esperienze spesso più autentiche e sorprendenti”, ha spiegato Laurent de Chorivit, Co-Ceo di Evaneos. “In Tanzania, ad esempio, un safari alla fine della stagione delle piogge rivela una biodiversità straordinaria, spesso invisibile nei mesi di punta. E in Europa, anziché scegliere le affollate Mykonos o Santorini in piena estate, perché non scoprire la Grecia continentale tra giugno e settembre?”, ha aggiunto. 

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Terenghi (Wec): "Volatilità dei prezzi dell'energia è principale preoccupazione"

19 Giugno 2025
Barbara Terenghi, Evp sustainability di Edison e chair nel program committee del Wec

(Adnkronos) - “La volatilità dei prezzi dell'energia rimane la preoccupazione principale per i 3.000 rispondenti dell'issue monitor sull'energia del World energy council". Così Barbara Terenghi, Evp sustainability di Edison e chair nel program committee del Wec a margine dell’evento 'La transizione energetica. Tra innovazione e conservazione', organizzato a Roma da Wec Italia, Centro Studi Americani e Nazione Futura.  

“Tra i temi oggetto di principale ambito d'azione per il futuro c'è quello delle reti e in generale delle interconnessioni - sottolinea Terenghi - Diventa fondamentale per la transizione energetica predisporre interconnessioni dentro i paesi e tra i paesi. La transizione energetica sta proseguendo, rinnovabili e sistemi di accumulo e di storage sempre al centro, ma anche le reti sono fondamentali per questa transizione, così come in generale la diversificazione delle fonti di approvvigionamento”. 

“Serve un disegno di mercato che porti benefici ai cittadini in tempi brevi, soprattutto grazie a una dimensione di rinnovabili più rilevanti in grado di aiutare nel futuro della transizione. Edison è fortemente impegnata nella transizione energetica con un piano di investimenti al 2030 significativo, metà del quale allineato alle rinnovabili, e un altro terzo all'efficienza energetica”, conclude. 

 

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Google rischia multa da 4 miliardi, la richiesta dell'avvocato generale alla corte Ue

19 Giugno 2025
Google - Ipa

(Adnkronos) - Le speranze di Google di vedere annullata la multa da oltre 4 miliardi di dollari diminuiscono sempre più. L’avvocato generale Juliane Kokott ha proposto alla Corte di giustizia dell’Unione europea di respingere il ricorso presentato da Google e Alphabet (sua società madre) contro la decisione del Tribunale dell'Ue che aveva confermato la multa da 4,124 miliardi di euro inflitta dalla Commissione europea per abuso di posizione dominante nel caso Android. La stessa Corte lo rende noto in un comunicato, specificando che il parere di Kokott non è vincolante e che ora avvierà le proprie deliberazioni per pronunciarsi con una sentenza in futuro. 

Il procedimento trae origine dalla decisione della Commissione europea di luglio 2018, che aveva accertato come Google avesse imposto restrizioni anticoncorrenziali ai produttori di dispositivi mobili e agli operatori di rete mobile, condizionando la concessione della licenza per il Play Store all’installazione predefinita di Google Search e il browser Google Chrome, vietando la vendita di dispositivi con versioni di Android non autorizzate e subordinando la condivisione dei ricavi pubblicitari all’esclusività dei propri servizi di ricerca. Secondo l'esecutivo Ue, tali pratiche avevano l’obiettivo di rafforzare la posizione dominante di Google nei servizi di ricerca generale, in un contesto di rapida crescita dell’importanza di internet mobile. 

A settembre 2022 il Tribunale dell’Ue aveva parzialmente accolto il ricorso di Google annullando la parte relativa alla condivisione dei ricavi, ma aveva confermato la sanzione, rideterminata a 4,124 miliardi di euro. Nel suo parere Kokott ritiene infondato il successivo appello di Google, sostenendo che il Tribunale ha correttamente valutato i fatti e applicato il diritto, in particolare riguardo al cosiddetto "impacchettamento" di Play Store con Search e Chrome, e che non era necessario un’analisi controfattuale dello stato della concorrenza in assenza delle condotte contestate. L’avvocato generale ha inoltre confermato la sussistenza di un’unica e continuata infrazione, nonostante l’annullamento parziale della decisione dell'esecutivo Ue. 

"Ottima la notizia che arriva dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, che ha confermato la maxi-multa da 4,124 miliardi di euro a Google per abuso di posizione dominante", ha commentato il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri. "Noi lo diciamo da tempo. Questi colossi del web violano qualsiasi regola, - ha continuato - pensano di essere i padroni del mondo e agiscono con tecniche poco trasparenti. È tempo di far rispettare le regole a chi pensa di essere intoccabile e gode di benefici fiscali ingiusti. Il tempo della permissività deve finire. Le regole devono valere per tutti. Ci batteremo affinché la giustizia fiscale venga ristabilita ed i diritti dei lavoratori tutelati anche nel mondo digitale. Oggi dall’Unione Europea è arrivato un messaggio chiaro, non ci piegheremo a questi prepotenti". 

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19 Giugno 2025
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Giornata della vitiligine, domenica incontro a Roma promosso dall'ospedale Israelitico

19 Giugno 2025
Giornata della vitiligine, domenica incontro a Roma promosso dall

(Adnkronos) - In occasione della Giornata mondiale della Vitiligine, che si celebra ogni anno l’ultima domenica di giugno, l’ospedale Israelitico di Roma - dove opera una Struttura Superspecialistica, il Centro di Fotodermatologia e cura della Vitiligine - promuove domenica 22 giugno - dalle 18 alle 20 nella sede dell’Associazione Civita in Piazza Venezia a Roma - un incontro-dibattito tra medici specialisti e pazienti con lo scopo di dare una informazione completa e aggiornata, anche con l’aiuto di esperti italiani e stranieri, tra cui ospite d’onore sarà il professor Henry Lim di Detroit (Usa) che è uno dei massimi esperti mondiali nel campo della vitiligine e presidente dell’Associazione Internazionale delle Società di Dermatologia (Ilds). "L'obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica su una malattia cutanea spesso sottovalutata, ma capace di influenzare profondamente la qualità di vita di chi ne è affetto", sottolinea Andrea Paro Vidolin, responsabile del Centro di fotodermatologia e cura della vitiligine dell'Israelitico.  

La World Vitiligo Day nasce nel 2011 per iniziativa di pazienti, dermatologi e associazioni internazionali con l’obiettivo di dare visibilità a una condizione che colpisce circa l’1-2% della popolazione mondiale. La data è stata scelta per onorare la memoria di Michael Jackson, che ha contribuito, suo malgrado, a portare l’attenzione del pubblico sulla vitiligine, di cui era affetto. La Giornata mondiale della Vitiligine è quindi molto più di un evento simbolico: è un invito all’empatia, alla scienza e al cambiamento culturale. 

All'incontro a Roma interverranno rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni dei pazienti. Sono rappresentate strutture Universitarie ed Ospedaliere del Lazio che hanno raccolto la sfida per consigliare e supportare questi pazienti. 

Cos’è la vitiligine? "La vitiligine è una malattia autoimmune e cronica che comporta la perdita di melanociti, le cellule che producono la melanina, provocando la comparsa di macchie bianche sulla pelle. Non è contagiosa né pericolosa per la salute generale, ma può avere un forte impatto psicologico e sociale, soprattutto nei pazienti più giovani o con fototipi scuri, in cui le chiazze sono più visibili", spiega Andrea Paro Vidolin, responsabile del Centro di fotodermatologia e cura della vitiligine dell'Israelitico. 

I disagi nella vita quotidiana. "Chi convive con la vitiligine affronta spesso pregiudizi, sguardi indiscreti, isolamento sociale e difficoltà relazionali. In alcuni casi, il disagio può evolvere in bassa autostima, ansia o depressione. Non è raro - precisa Paro Vidolin - che pazienti evitino attività quotidiane come andare al mare, indossare abiti corti o partecipare ad eventi sociali, per timore di sentirsi giudicati o diversi".  

Estate, una stagione delicata. "L’estate rappresenta un momento particolarmente critico. L’esposizione solare - ricorda il medico - può accentuare il contrasto tra la pelle sana e le aree depigmentate, rendendo le chiazze ancora più evidenti. Inoltre, le zone colpite dalla vitiligine sono prive di melanina e quindi maggiormente esposte al rischio di scottature, richiedendo protezione solare elevata e attenzione continua. Questo limita spesso la libertà del paziente, accentuando la sensazione di 'diversità'". Parlare di vitiligine "significa combattere lo stigma e la disinformazione, ma anche sostenere la ricerca e promuovere l’accesso a cure sempre più efficaci, come le nuove terapie immunomodulanti, la fototerapia mirata e gli approcci integrati con supporto psicologico", conclude Paro Vidolin.  

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Estate, come farla diventare a misura di bimbo: i consigli dei pediatri

19 Giugno 2025
Estate, come farla diventare a misura di bimbo: i consigli dei pediatri

(Adnkronos) - Pronti, partenza, via! La scuola è finita e per i bambini sono iniziate le vacanze. Ai genitori il compito di organizzarle al meglio. Ma quali sono i farmaci da mettere in valigia? Come affrontare il mal d’auto? A quale età e con quali precauzioni si possono portare i bambini al mare? Cosa fare in caso di uno spiacevole incontro con una tracina o una medusa? A rispondere ci pensano gli esperti dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma che hanno messo a punto una pratica guida rivolta ai genitori per affrontare con serenità l’estate in compagnia dei propri figli.  

"L’estate è il tempo della libertà, del mare, dei giochi all’aria aperta: un momento bellissimo per ogni bambino. Le elevate temperature, l'esposizione solare e le attività all'aperto comportano per loro anche dei rischi specifici che non vanno sottovalutati - spiega Alberto Villani, responsabile dell’unità operativa complessa di Pediatria generale e Dea II livello dell’Ospedale - Il vademecum che abbiamo predisposto rappresenta una sintesi di evidenze scientifiche e raccomandazioni cliniche utili a prevenire condizioni potenzialmente pericolose, come i colpi di calore, le ustioni solari o gli incidenti in acqua. L’obiettivo è promuovere una corretta cultura della prevenzione anche in ambito pediatrico". Sul sito dell’Ospedale, un articolo di approfondimento e un’intera sezione dedicata all’estate e ai bambini". 

I farmaci: quali mettere in valigia. "Quando si organizza un viaggio con bambini è importante portare solo i farmaci davvero utili, tenendo conto della destinazione e delle sue condizioni sanitarie. Prima di partire, è consigliabile consultare fonti ufficiali aggiornate e confrontarsi con il proprio medico, soprattutto se il bambino segue terapie specifiche o ha patologie croniche - suggeriscono i pediatri - In caso di viaggio in aereo, i medicinali possono essere tenuti nel bagaglio a mano, rispettando il limite dei 100 ml per i liquidi e portando con sé eventuali prescrizioni mediche. È sempre bene controllare le date di scadenza e accertarsi che ogni farmaco abbia il foglietto illustrativo".  

"Tra i prodotti utili da includere ci sono antipiretici e analgesici (come paracetamolo o ibuprofene), un termometro, disinfettanti, cerotti e garze, crema solare ad alta protezione, una crema reidratante per la pelle, repellenti contro le zanzare e una zanzariera da culla. Utile anche una soluzione fisiologica per ferite o lavaggi nasali, antistaminici e creme cortisoniche per punture di insetti, oltre a gel specifici contro le tossine delle meduse - proseguono i consigli - In caso di nausea da viaggio, si possono portare farmaci per la cinetosi, anche in forma di gomma da masticare. Non bisogna dimenticare sali reidratanti per eventuali disturbi intestinali e, per i più piccoli, gli alimenti necessari. Per i bambini con malattie croniche, va calcolata una scorta di farmaci sufficiente per tutto il soggiorno. Un kit ben organizzato, preparato con criterio, permette di affrontare con maggiore tranquillità ogni piccolo imprevisto in viaggio". 

Il mal d’auto: come prevenirlo. "Il mal d’auto, o cinetosi, è un disturbo piuttosto comune nei bambini tra i 3 e i 12 anni, spesso legato a una predisposizione familiare. È causato da un’eccessiva sensibilità del sistema dell’equilibrio situato nell’orecchio interno, che può essere stimolato in modo anomalo durante il movimento passivo, come accade in auto, nave, aereo o treno, ma anche in seguito a giochi che comportano movimenti rotatori. Anche gli stimoli visivi, come il paesaggio che scorre lateralmente, possono contribuire a innescare questi disturbi - spiega il Bambino Gesà - Per ridurre il rischio, è consigliabile partire la mattina presto, quando il bambino ha ancora sonno, e guidare in modo regolare evitando brusche accelerazioni o curve troppo rapide. È importante mantenere l’aria fresca in auto, evitare odori forti e fare in modo che il bambino guardi in avanti, seduto in modo corretto sul seggiolino. Prima del viaggio è meglio fargli fare un piccolo spuntino leggero; durante il tragitto si possono offrire grissini o crackers, evitando invece bibite gassate". 

Tenere il bambino distratto aiuta molto, "si può cantare, ascoltare musica o coinvolgerlo in giochi che lo portino a guardare davanti. È meglio evitare lettura o videogiochi. Durante i viaggi lunghi, è utile fare pause ogni due o tre ore per farlo camminare un po’. In alcuni casi, su indicazione del pediatra, si può ricorrere a farmaci specifici o gomme medicamentose. Un’opzione alternativa sono i braccialetti che stimolano un punto della medicina cinese: pur non avendo un’efficacia scientificamente certa, non hanno effetti collaterali e possono essere provati anche nei più piccoli", evidenziano gli esperi.  

Il caldo: abbigliamento e alimentazione. "Durante l’estate, i bambini – soprattutto i più piccoli – sono particolarmente esposti al rischio di colpi di calore, perché il loro organismo ha una capacità limitata di regolare la temperatura corporea. Caldo, umidità e scarsa ventilazione sono le condizioni che più frequentemente provocano questo malessere, che può manifestarsi con sintomi come nausea, febbre, mal di testa, crampi e, nei casi più gravi, svenimenti o alterazioni della coscienza", precisano i pediatri che raccomandano per proteggerli, "di evitare l’attività fisica e l’esposizione al sole nelle ore più calde (dalle 11 alle 17), far indossare abiti leggeri, chiari e realizzati con tessuti naturali e traspiranti come il lino e il cotone, mantenere gli ambienti freschi e ben ventilati (magari usando condizionatori con funzione di deumidificazione e stando attenti agli sbalzi di temperatura nel passaggio da un ambiente all'altro) e garantire un’adeguata idratazione. L’alimentazione deve essere leggera e ricca di frutta e verdura, che apportano acqua, vitamine e sali minerali". 

In caso di colpo di calore, "è fondamentale spostare subito il bambino in un luogo fresco e ombreggiato, farlo sdraiare con le gambe sollevate e dargli da bere piccoli sorsi d’acqua. Se i sintomi non migliorano, è necessario contattare tempestivamente un medico o recarsi al pronto soccorso", avvertono.  

Il sole: orari e precauzioni. "Esporre correttamente i bambini al sole significa proteggerli oggi e tutelare la loro salute anche domani – spiega la dottoressa May El Hachem, responsabile dell’unità operativa complessa di Dermatologia del Bambino Gesù - La pelle dei più piccoli è più sottile e vulnerabile e ogni scottatura può lasciare un segno, non solo l’ustione (la scottatura), ma anche un pericolo di invecchiamento precoce della pelle e sviluppo di tumori cutanei. La prevenzione inizia da gesti semplici: orari adeguati, protezioni elevate e idratazione costante". 

"Il sole fa bene ai bambini (è essenziale per la produzione di vitamina D, che favorisce l’assorbimento del calcio e stimola la produzione di melanina), ma solo se preso con le dovute precauzioni. L’esposizione deve avvenire nei momenti meno rischiosi della giornata: dopo i 2 anni fino alle 10.30 del mattino e dopo le 17, per i bambini tra i 6 mesi e i 2 anni è consigliabile evitare l’esposizione tra le 10.30 e le 18.30 mentre per quelli sotto i 6 mesi è preferibile non esporli mai ai raggi diretti del sole", ricordano i pediatri.  

In tutti i casi, è fondamentale usare una crema solare con protezione molto alta (50+), "da applicare 20 minuti prima di esporsi, riapplicare ogni due ore e dopo ogni bagno. La protezione solare non impedisce l’abbronzatura, anzi, la rende più graduale e uniforme, evitando ustioni e desquamazioni. È importante - raccomandano - non fidarsi dell’ombra dell’ombrellone e nemmeno dell’assenza di rossore immediato: i danni possono comparire anche ore dopo. Con l’abbronzatura si può eventualmente passare a una protezione 30. Anche nei casi in cui il sole può avere effetti positivi, come con psoriasi o acne, le regole di esposizione non cambiano. I nei vanno protetti come il resto della pelle, senza applicare cerotti o coperture dirette esclusivamente sul nevo. Le ustioni solari, se leggere, si trattano con creme emollienti; se compaiono lesioni bollose, è necessario rivolgersi al medico. La sera, dopo l’esposizione, è bene idratare la pelle con una normale crema, anche quella usata in inverno". 

Il bagno: consigli e regole. "Nei primi 6 mesi di vita, più è piccolo il bimbo, minore è la necessità di immergerlo nell'acqua di mare o in piscina. Successivamente il lattante può entrare in acqua, per pochi minuti e se il clima e la temperatura dell'acqua sono confortevoli, in braccio a mamma o papà, avendo l’accortezza di sciacquarlo poi con acqua dolce per togliere il sale e/o il cloro dalla cute", evidenziano i consigli. Ogni anno in Italia, circa 400 persone perdono la vita per annegamento. "Di queste, circa 40 (il 10%) sono minori - ricordano il Bambino Gesù - Per prevenire l’annegamento nei bambini, la regola fondamentale è la sorveglianza costante e attiva: non basta guardarli da lontano, bisogna restare vicini e pronti a intervenire. Anche pochi centimetri d’acqua, come quelli di una vasca da bagno o di una piscinetta, possono essere pericolosi, soprattutto nei primi anni di vita. Fino ai 5-6 anni, è necessario che un genitore sia sempre in acqua con il bambino". 

"È importante impedire l’accesso non controllato a mare e piscina, usando cancelli, barriere e coperture. La temperatura dell’acqua va sempre controllata per evitare malori. Braccioli e ciambelle aiutano, ma non sostituiscono la sorveglianza. Far prendere confidenza con l’acqua fin da piccoli e iniziare corsi di nuoto dai 2-3 anni è utile, ma non elimina il rischio. Serve anche il rispetto delle regole e della segnaletica, da parte sia dei bambini che degli adulti, che devono dare il buon esempio", avvertono.  

P unture e morsi: insetti, serpenti, meduse e tracine. "Durante l’estate, la vita all’aria aperta, aumenta la possibilità di avere dei contatti accidentali con il mondo animale, commenta il dottor Marco Marano, responsabile del Centro antiveleni pediatrico dell’ospedale - Conoscere le corrette misure di primo intervento – spesso semplici ed efficaci – può fare la differenza nel ridurre il dolore, limitare le reazioni cutanee e prevenire complicazioni. In caso di dubbio, è sempre meglio consultare un medico o contattare il centro antiveleni", chiariscono i pediatri.  

"Per prima cosa bisogna dire che ogni qualvolta si decide di passare una giornata all’insegna della natura, bisogna adottare dei comportamenti preventivi, come ad esempio applicare repellenti per insetti, ad esempio - suggeriscono - a base di icaridina in formulazione spray che è molto efficacie e protegge per la maggior parte degli insetti. Se si viene punti da un imenottero (vespa, ape) o da una zanzara, per alleviare prurito e gonfiore si possono, dopo aver pulito la parte colpita con acqua e sapone, applicare localmente creme a base di cortisone o antistaminico. Gli impacchi di ghiaccio avvolto in un panno sulla zona colpita per circa 10-15 minuti, possono aiutare a ridurre il gonfiore e il dolore. La presenza di una larga reazione locale può richiedere una valutazione allergologica non in urgenza". 

"Camminare nei prati è piacevole, ma è bene che il bambino lo faccia con abiti freschi di fibra naturale e delle scarpe chiuse con calzini, per evitare eventuali morsi di serpenti velenosi. Nel caso dovesse accadere il consiglio è di non trasmettere ansia al bambino e applicare una fasciatura a banda larga, poco stretta (non utilizzare lacci) a monte del morso, per ritardare la diffusione del veleno che avviene per via linfatica e accompagnare il bambino in ospedale per una visita", ricordano i medici.  

"In ambiente marino le misure preventive sono difficili perché le esposizioni sono imprevedibili. Il contatto cutaneo con una medusa o un pesce con aculei come la tracina evoca dolore anche intenso, non esistono provvedimenti sicuri al 100%, ma al di là delle numerosissime pratiche utilizzate, a volte anche discutibili, l’indicazione terapeutica più indicata è quella di applicare acido acetico al 5% (aceto di cucina) e immersione della parte coinvolta in acqua calda o in mancanza di essa, sabbia calda. La temperatura dell’acqua dovrebbe essere la più calda tollerabile, per un tempo di almeno 20 minuti (la tossina è sensibile al calore), successivamente lavare con acqua di mare. È possibile utilizzare creme a base di cortisonici o antistaminici", conclude il focus del Bambino Gesù.  

Leggi tutto: Estate, come farla diventare a misura di bimbo: i consigli dei pediatri

Barbara D'Urso non torna in Rai, non è prevista nei palinsesti autunnali

19 Giugno 2025
Barbara D

(Adnkronos) - Barbara D'Urso non torna, almeno per il momento, in Rai. A quanto apprende l'Adnkronos, la conduttrice non sarebbe presente nei palinsesti presentati oggi nell'incontro aziendale in corso con i consiglieri di amministrazione, propedeutico alla presentazione ufficiale dell'offerta Rai in programma per il 27 giugno a Napoli. 

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Cancro seno, esperti 'in Campania biopsia liquida utile per 720 donne l’anno'

19 Giugno 2025
Cancro seno, esperti

(Adnkronos) - Ogni anno, in Campania, 720 donne colpite da tumore del seno metastatico potrebbero beneficiare della biopsia liquida per una personalizzazione delle terapie oncologiche, in quanto verifica l’efficacia di alcuni nuovi farmaci nella singola paziente. È quindi importante individuare i laboratori di riferimento per l’esecuzione del test per strutturare un nuovo modello organizzativo che preveda l’ottimizzazione delle risorse disponibili. Sono questi i principali punti contenuti in un documento redatto da un panel di rappresentanti dei clinici e dei pazienti che hanno partecipato al Tavolo multidisciplinare campano del progetto ‘Biopsia liquida nel carcinoma della mammella metastatico Er+ / Her2-‘. L’iniziativa - si legge in una nota - intende proporre delle raccomandazioni per favorire un’applicazione, nei vari sistemi sanitari regionali, dei nuovi esami per l’identificazione delle cure anticancro. 

"La biopsia liquida è l’esame imprescindibile per determinare la presenza di mutazioni Esr1 – afferma Michelino De Laurentiis, direttore Oncologia clinica sperimentale di Senologia, Istituto nazionale dei tumori Irccs Fondazione G. Pascale di Napoli - Da queste dipende la possibilità di utilizzare il nuovo farmaco elacestrant nel setting di pazienti con carcinoma della mammella metastatico Er+ / Her2, che costituisce un’ottima opportunità terapeutica grazie alla sua efficacia e all’eccellente tollerabilità. È un degradatore selettivo del recettore degli estrogeni (Serd) e le recenti evidenze scientifiche dimostrano come migliori la sopravvivenza libera da progressione e posticipi il ricorso a terapie più impegnative. Un ulteriore auspicio è che, in tempi brevi, tutti gli oncologi della Regione possano essere abilitati alla prescrizione del test sulla piattaforma regionale per tutte le pazienti eleggibili. Grazie al supporto della tecnologia possiamo favorire ulteriormente l’appropriatezza e la tempestività della richiesta". 

"Anche in Campania – aggiunge Umberto Malapelle, dipartimento di Sanità pubblica, Università degli Studi di Napoli Federico II - assistiamo a una continua crescita ed evoluzione della domanda per la profilazione genomica; è infatti, un aspetto rilevante dell’oncologia moderna e, negli ultimissimi anni, ha acquistato una grande rilevanza nella scelta delle terapie personalizzate anti-cancro. La priorità regionale deve essere individuare i laboratori di riferimento. Infatti, sebbene a oggi l’esame di biopsia liquida sia già prescrivibile ed effettuabile in Campania, servono strutture di laboratorio accreditate in cui siano garantite tecnologia diagnostica e preparazione adeguata del personale medico-sanitario, per assicurare un alto profilo di qualità ed un’affidabilità degli esami diagnostici". 

"Bisogna garantire a tutte le donne che lo necessitano l’accesso tempestivo alle tecnologie diagnostiche validate – conclude Roberta Caputo, oncologa e rappresentante di IncontraDonna- La biopsia liquida va ormai compresa all’interno del percorso diagnostico-terapeutico di ogni caso di carcinoma mammario metastatico. Sul nostro territorio è già attiva da anni un’efficiente Rete oncologica regionale che ci ha permesso di migliorare la qualità dell’assistenza ai pazienti; al suo interno deve essere organizzata la rete di laboratori qualificati per l’esecuzione del sempre maggiore numero di biopsie liquide utili in diverse neoplasie". 

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Tim Burton presenta 'Mercoledì 2' in Italia, l'incontro con i ragazzi del Giffoni Film Festival

19 Giugno 2025
Tim Burton - Ipa

(Adnkronos) - Tim Burton torna in Italia. Venerdì 25 luglio presenterà al Giffoni Film Festival (17 al 26 luglio) la seconda stagione di 'Mercoledì', che debutterà il 6 agosto con la parte 1 e il 3 settembre con la parte 2. In questa occasione, dialogherà con i giovani giurati della kermesse. 

Nella seconda stagione, Mercoledì Addams (Jenna Ortega) torna ad aggirarsi per i corridoi gotici della Nevermore Academy, dove l'attende una nuova serie di nemici e problemi. In questa stagione Mercoledì deve destreggiarsi tra famiglia, amici e vecchi avversari, per affrontare un altro anno di caos splendidamente oscuro e bizzarro. Armata della sua caratteristica arguzia tagliente e del suo fascino imperturbabile, Mercoledì si ritrova al centro di un nuovo agghiacciante mistero soprannaturale. 

Burton - che ha appassionato il pubblico mondiale con pellicole che hanno scritto la storia del cinema, a partire da 'Beetlejuice - Spiritello Porcello', 'Batman', 'Edward mani di forbice', 'Nightmare before Christmas', 'Big Fish - Le storie di una vita incredibile', 'La sposa cadavere', 'Sweeney Todd - Il diabolico barbiere di Fleet Street' - firma la regia di 4 episodi della seconda stagione di 'Mercoledì'. 

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Maturità 2025, Cartesio, Platone e un accenno d'arte nella seconda prova di matematica allo Scientifico

19 Giugno 2025
Maturità - Ipa

(Adnkronos) - La traccia di Matematica per la seconda prova scritta del Liceo Scientifico è incentrata su due problemi che iniziano entrambi con una citazione. Il primo parte dalla frase di Cartesio: "La ragione non è nulla senza l’immaginazione"; il secondo da una frase attribuita a Platone: "La bellezza è mescolare, in giuste proporzioni, il finito e l’infinito". Segue il classico studio di funzione.  

Le commistioni tra cultura umanistica e logico-matematica continuano anche nei quesiti, riferisce ancora Skuola.net, dove sono diversi i riferimenti del primo mondo che fanno da spunto a quesiti del secondo: dall’opera futurista del Boccioni riportata anche sulla moneta dei 20 centesimi a un testo di Cicerone che fa riferimento alle predizioni degli indovini (e quindi al calcolo probabilistico), passando per gli anagrammi da enigmistica della parola 'Studiare'. Infine una chiusura con una citazione del matematico David Hilbert che non richiede alcun tipo di esercizio, una sorta di firma e manifesto programmatico della traccia: "La matematica non conosce razze o confini geografici; per la matematica, il mondo culturale è una singola nazione". 

Il professore Piero D'Ancona, Ordinario di Analisi Matematica presso l'Università di Roma Sapienza, ritiene che "le tracce del 2025 confermano l’impostazione introdotta negli ultimi anni, con due problemi strutturati in sezioni, di difficoltà crescente e una certa autonomia interna, più otto quesiti che spaziano su tutti i settori, alcuni dei quali con spunti culturali o interdisciplinari. Questa struttura permette al candidato di personalizzare il proprio percorso, e scegliere tra un problema più visivo e geometrico e uno più analitico e simbolico. Direi che la prova da questo punto di vista è ben bilanciata".  

"Rispetto al 2024, - aggiunge D'Ancona - la prova 2025 è più ambiziosa e più ricca, ma anche più guidata. Mi sembra ci sia uno sforzo di privilegiare gli aspetti concettuali rispetto alle tecniche di calcolo,con un punto di vista forse più vicino a quello degli studi universitari. Rispetto al passato, le tracce appaiono più accessibili visivamente, ma più ricche di sfumature, e meno meccaniche". "I quesiti variano molto in difficoltà: alcuni sono standard, altri hanno un’impronta più culturale o storica, altri ancora richiedono ingegno combinatorio. Nel complesso, sono più vari e un po’ più difficili rispetto al 2024, ma ben distribuiti", conclude D'Ancona. 

Fra le tracce scelte per la seconda prova di matematica dell'esame di maturità al liceo scientifico, spicca il sorprendente connubio tra arte e scienza: l'opera 'Forme uniche della continuità nello spazio" (1913) di Umberto Boccioni, pilastro del Futurismo italiano. Un accenno d’arte per una prova di matematica? Sì, perché l'arte, come la scienza, è movimento, energia, trasformazione. 

Questa celebre scultura in bronzo esposta al Museo del Novecento di Milano impressa anche sulle monete italiane da 20 centesimi, rappresenta la figura umana in corsa, in un'interpretazione dinamica e stilizzata. Le forme si slanciano nello spazio, in un crescendo plastico che dissolve la figura nell’aria che attraversa. La materia si fonde con la velocità, in un'opera che sembra scolpita nel vento. 

Nel contesto della prova d'esame, una parte del profilo della scultura viene analizzata matematicamente, attraverso una funzione in un sistema di riferimento scelto. L'arte si fa oggetto di studio analitico, trasformando la curva di un muscolo o il flusso di un mantello in grafico cartesiano. Boccioni, con quest'opera-simbolo del Futurismo, aveva un intento chiaro: trasmettere l'energia vitale del movimento moderno, rendere la figura umana non più statica ma parte del flusso continuo dello spazio e del tempo. "Forme uniche" non è una semplice scultura, ma una dichiarazione artistica della nuova era delle macchine, delle velocità e delle città in fermento. 

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Salutequità: "Attivare interventi regionali per garantire i Lea"

19 Giugno 2025
Salutequità:

(Adnkronos) - Per il terzo anno consecutivo Salutequità ha promosso un momento di studio e confronto per tenere alta l’attenzione e fare il punto sul Nuovo sistema di garanzia (Nsg) dei Lea, Livelli essenziali di assistenza, con i principali stakeholder per richiamare l’attenzione sul fatto che la valutazione delle performance non basta, ma servono interventi tempestivi e decisivi sulle Regioni per ristabilire l’effettiva applicazione dei Lea laddove non sono garantiti. Nel corso dell’evento, che ha il contributo non condizionato del Gruppo Servier in Italia, si è ricordato che, fino al 2023 gli indicatori ‘core’ di base, ai quali è collegato anche il meccanismo di premialità delle Ragioni (cioè una quota integrativa di risorse che viene loro erogata solo dopo la verifica del raggiungimento degli obiettivi) erano solo 22. Dal 2023 sono diventati 24 e nel 2024 sono passati a 27. Le novità più rilevanti sono l’indicatore nell’area equità, che verifica la rinuncia a prestazioni sanitarie per inappropriatezza organizzativa, ad esempio liste di attesa o motivi economici, e quello sull’aderenza al trattamento farmacologico per scompenso cardiaco. Quest’ultimo è il primo indicatore riferito ai Percorsi diagnostici terapeutici assistenziali (Pdta), strumenti utilizzati per definire il migliore percorso di cura per i pazienti a garanzia di continuità e qualità delle cure. 

A fare sì che la verifica sulla rinuncia alle cure diventasse ‘core’ e si aprisse la strada ai Pdta - informa una nota - è stata proprio Salutequità, insieme ai tanti rappresentanti di associazioni pazienti, professionisti sanitari, società scientifiche e manager di strutture sanitarie, grazie alle evidenze e proposte prodotte attraverso le sue molteplici analisi. Infatti, anche nel 2024 è continuata ad aumentare la difficoltà di accesso alle cure. Secondo l’ultimo dato Istat, quasi un italiano su 10 (9,9%) ha dichiarato di aver rinunciato a visite o esami specialistici negli ultimi 12 mesi ( +2,3% rispetto al 2023). Le cause principali sono le liste di attesa (6,8%) e le difficoltà economiche (5,3%). Anche iI ricorso al privato è cresciuto, proprio per l’impossibilità di essere assistiti nell’ambito del Ssn, passando dal 19,9% nel 2023 al 23,9% nel 2024. 

Le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di morte nel nostro Paese e sono responsabili del 44% di tutti i decessi. Chi sopravvive a un attacco cardiaco diventa un malato cronico. Lo scompenso cardiaco rappresenta la principale causa di ricovero tra gli ultrasessantacinquenni e la prima causa di morte tra le patologie cardiovascolari nel Paese. La prevalenza dello scompenso cardiaco aumenta con l'età, raggiungendo il 10% tra gli over 65. I più colpiti appartengono alle fasce economicamente più deboli, meno istruite, donne e anziani.  

Se da un lato si registra una generale crescita della rinuncia alle cure, dall’altro la forbice del divario territoriale rispetto al 2019 tende a ridursi, come certifica Istat. Ma non è una buona notizia: dimostra che anche le regioni settentrionali, dove tradizionalmente l’accesso alle cure era più garantito, peggiorano. Al Nord l’abbandono delle cure è del 9,2%, va peggio al Centro (10,7%) e nel Mezzogiorno (10,3%). Incidono di più le lunghe attese soprattutto al Centro e al Nord (rispettivamente 7,3% e 6,9%), mentre al Sud motivazioni economiche e organizzative hanno lo stesso peso (6,3%). 

A pagare di più lo scotto di attese lunghe e difficoltà economiche sono le persone tra 45 e 54 anni (13,4%) e quelle over 75 che rinunciano di più della media nazionale. Le donne rinunciano più degli uomini, soprattutto in età adulta (15,6% vs 11,2% tra i 45 e i 54 anni), mentre dopo i 75 anni il gap si riduce. Anche il titolo di studio influenza la possibilità di curarsi: chi ha un livello di istruzione più elevato rinuncia meno per problemi economici rispetto a chi lo ha più basso (5,7% vs 7,7%). Rinunciare alle cure significa spesso aggravare il proprio stato di salute, con conseguenze anche sul sistema sanitario, che si trova poi a dover gestire patologie più gravi e costose. 

"Continuare a rafforzare ed innovare l’Nsg dei Lea deve essere la priorità del nostro Ssn e anche grazie al nostro impegno, alcuni passi in avanti sono stati fatti – afferma Tonino Aceti Presidente di Salutequità - Infatti, nel 2024 sono diventati ‘core’ 2 importanti indicatori di performance delle Regioni: la rinuncia alle cure che misura il livello di equità sociale dell’assistenza sanitaria e l’aderenza alle terapie nel percorso diagnostico terapeutico assistenziale dello scompenso cardiaco. E ancora la Legge di Bilancio 2025 ha previsto entro giugno 2025 l’emanazione di un decreto del Ministero della salute, che ancora manca all’appello, al fine di integrare il nuovo sistema di garanzia dei Lea con una dimensione di monitoraggio e valutazione delle performance regionali che riguarda aspetti gestionali, organizzativi, economici, contabili, finanziari e patrimoniali. Anche l’Atto di indirizzo del ministro della Salute per il 2025 ha previsto la necessità di introdurre nuovi indicatori all’interno del Nsg, come pure il ‘Ddl prestazioni sanitarie’ approvato dal Senato prevede l’inserimento nel Nsg dei Lea di un indicatore sull’aderenza terapeutica". 

"Sono diverse le tematiche che devono ancora essere messe sotto controllo all’interno del Nsg – sottolinea Aceti - come ad esempio: liste di attesa, umanizzazione delle cure, aderenza alle terapie, Prems ( acronimo di Patient-Reported Experience Measures, sono strumenti di indagine che misurano la percezione e l'esperienza dei pazienti riguardo all'assistenza sanitaria ricevuta) e Proms (dall'inglese Patient-Reported Outcome Measures, sono strumenti utilizzati in ambito sanitario per raccogliere informazioni direttamente dai pazienti riguardo alla loro salute e al loro benessere), il tempo di attesa in Pronto Soccorso, la qualità dell’Adi, la presa in carico di tutte le cronicità, la telemedicina, le infezioni correlate all’assistenza (Ica), il personale sanitario, l’accesso equo e tempestivo alle innovazioni tecnologiche, il corretto esercizio dell’intramoenia".  

L’Nsg "dovrebbe fotografare e comunicare non solo i dati regionali, ma anche sub-regionali e diventare uno strumento più dinamico e flessibile da revisionare costantemente senza dover passare ogni volta per Decreti e Intese - aggiunge Aceti - Il Comitato Lea preposto al suo aggiornamento dovrebbe essere meno autoreferenziale e aprirsi agli stakeholder, e l’attività di misurazione, valutazione e verifica dei Lea deve essere sempre più sottratta a logiche politiche e consegnata completamente alla dimensione tecnica – evidenzia - garantendo il massimo livello di trasparenza e accountability dei dati: i risultati Nsg 2023 infatti sono stati pubblicati ad oggi solo in forma sintetica. Ma misurare e verificare sempre meglio l’assistenza sanitaria da sola non basta per ridurre le disuguaglianze e migliorare l’accesso alle cure. Servono interventi incisivi, puntuali e tempestivi di potenziamento dei Lea critici nel rispetto del principio di leale collaborazione tra Stato e Regioni, così come previsto dal Patto per la Salute 2019-2021, e prevedendo anche l’esercizio di poteri sostitutivi – rimarca Aceti - La prova provata di tutto questo è l’incremento vertiginoso della rinuncia alle cure nel 2024, lo stesso anno in cui sulla stessa questione le Regioni sono state per la prima volta anche misurate e controllate con uno specifico indicatore core". 

Aiutare a conoscere come il Ssn - conclude la nota - viene misurato e verificato può contribuire a usarlo meglio, migliorarlo e renderlo più trasparente, aumentando così anche il livello di fiducia nelle istituzioni. Per questo Salutequità ha realizzato proprio nell’ambito dei Lea e del Nsg, una mini-guida ragionata per spiegare di cosa si tratta, i diritti, le necessità e i meccanismi di funzionamento. 

 

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Frida Bollani e Paolo Angeli al Tempio Faber Festival

19 Giugno 2025
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Nei luoghi di De Andrè dall'11 al 13 luglio
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