(Adnkronos) - In occasione della Giornata mondiale della Vitiligine, che si celebra ogni anno l’ultima domenica di giugno, l’ospedale Israelitico di Roma - dove opera una Struttura Superspecialistica, il Centro di Fotodermatologia e cura della Vitiligine - promuove domenica 22 giugno - dalle 18 alle 20 nella sede dell’Associazione Civita in Piazza Venezia a Roma - un incontro-dibattito tra medici specialisti e pazienti con lo scopo di dare una informazione completa e aggiornata, anche con l’aiuto di esperti italiani e stranieri, tra cui ospite d’onore sarà il professor Henry Lim di Detroit (Usa) che è uno dei massimi esperti mondiali nel campo della vitiligine e presidente dell’Associazione Internazionale delle Società di Dermatologia (Ilds). "L'obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica su una malattia cutanea spesso sottovalutata, ma capace di influenzare profondamente la qualità di vita di chi ne è affetto", sottolinea Andrea Paro Vidolin, responsabile del Centro di fotodermatologia e cura della vitiligine dell'Israelitico.
La World Vitiligo Day nasce nel 2011 per iniziativa di pazienti, dermatologi e associazioni internazionali con l’obiettivo di dare visibilità a una condizione che colpisce circa l’1-2% della popolazione mondiale. La data è stata scelta per onorare la memoria di Michael Jackson, che ha contribuito, suo malgrado, a portare l’attenzione del pubblico sulla vitiligine, di cui era affetto. La Giornata mondiale della Vitiligine è quindi molto più di un evento simbolico: è un invito all’empatia, alla scienza e al cambiamento culturale.
All'incontro a Roma interverranno rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni dei pazienti. Sono rappresentate strutture Universitarie ed Ospedaliere del Lazio che hanno raccolto la sfida per consigliare e supportare questi pazienti.
Cos’è la vitiligine? "La vitiligine è una malattia autoimmune e cronica che comporta la perdita di melanociti, le cellule che producono la melanina, provocando la comparsa di macchie bianche sulla pelle. Non è contagiosa né pericolosa per la salute generale, ma può avere un forte impatto psicologico e sociale, soprattutto nei pazienti più giovani o con fototipi scuri, in cui le chiazze sono più visibili", spiega Andrea Paro Vidolin, responsabile del Centro di fotodermatologia e cura della vitiligine dell'Israelitico.
I disagi nella vita quotidiana. "Chi convive con la vitiligine affronta spesso pregiudizi, sguardi indiscreti, isolamento sociale e difficoltà relazionali. In alcuni casi, il disagio può evolvere in bassa autostima, ansia o depressione. Non è raro - precisa Paro Vidolin - che pazienti evitino attività quotidiane come andare al mare, indossare abiti corti o partecipare ad eventi sociali, per timore di sentirsi giudicati o diversi".
Estate, una stagione delicata. "L’estate rappresenta un momento particolarmente critico. L’esposizione solare - ricorda il medico - può accentuare il contrasto tra la pelle sana e le aree depigmentate, rendendo le chiazze ancora più evidenti. Inoltre, le zone colpite dalla vitiligine sono prive di melanina e quindi maggiormente esposte al rischio di scottature, richiedendo protezione solare elevata e attenzione continua. Questo limita spesso la libertà del paziente, accentuando la sensazione di 'diversità'". Parlare di vitiligine "significa combattere lo stigma e la disinformazione, ma anche sostenere la ricerca e promuovere l’accesso a cure sempre più efficaci, come le nuove terapie immunomodulanti, la fototerapia mirata e gli approcci integrati con supporto psicologico", conclude Paro Vidolin.
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(Adnkronos) - Pronti, partenza, via! La scuola è finita e per i bambini sono iniziate le vacanze. Ai genitori il compito di organizzarle al meglio. Ma quali sono i farmaci da mettere in valigia? Come affrontare il mal d’auto? A quale età e con quali precauzioni si possono portare i bambini al mare? Cosa fare in caso di uno spiacevole incontro con una tracina o una medusa? A rispondere ci pensano gli esperti dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma che hanno messo a punto una pratica guida rivolta ai genitori per affrontare con serenità l’estate in compagnia dei propri figli.
"L’estate è il tempo della libertà, del mare, dei giochi all’aria aperta: un momento bellissimo per ogni bambino. Le elevate temperature, l'esposizione solare e le attività all'aperto comportano per loro anche dei rischi specifici che non vanno sottovalutati - spiega Alberto Villani, responsabile dell’unità operativa complessa di Pediatria generale e Dea II livello dell’Ospedale - Il vademecum che abbiamo predisposto rappresenta una sintesi di evidenze scientifiche e raccomandazioni cliniche utili a prevenire condizioni potenzialmente pericolose, come i colpi di calore, le ustioni solari o gli incidenti in acqua. L’obiettivo è promuovere una corretta cultura della prevenzione anche in ambito pediatrico". Sul sito dell’Ospedale, un articolo di approfondimento e un’intera sezione dedicata all’estate e ai bambini".
I farmaci: quali mettere in valigia. "Quando si organizza un viaggio con bambini è importante portare solo i farmaci davvero utili, tenendo conto della destinazione e delle sue condizioni sanitarie. Prima di partire, è consigliabile consultare fonti ufficiali aggiornate e confrontarsi con il proprio medico, soprattutto se il bambino segue terapie specifiche o ha patologie croniche - suggeriscono i pediatri - In caso di viaggio in aereo, i medicinali possono essere tenuti nel bagaglio a mano, rispettando il limite dei 100 ml per i liquidi e portando con sé eventuali prescrizioni mediche. È sempre bene controllare le date di scadenza e accertarsi che ogni farmaco abbia il foglietto illustrativo".
"Tra i prodotti utili da includere ci sono antipiretici e analgesici (come paracetamolo o ibuprofene), un termometro, disinfettanti, cerotti e garze, crema solare ad alta protezione, una crema reidratante per la pelle, repellenti contro le zanzare e una zanzariera da culla. Utile anche una soluzione fisiologica per ferite o lavaggi nasali, antistaminici e creme cortisoniche per punture di insetti, oltre a gel specifici contro le tossine delle meduse - proseguono i consigli - In caso di nausea da viaggio, si possono portare farmaci per la cinetosi, anche in forma di gomma da masticare. Non bisogna dimenticare sali reidratanti per eventuali disturbi intestinali e, per i più piccoli, gli alimenti necessari. Per i bambini con malattie croniche, va calcolata una scorta di farmaci sufficiente per tutto il soggiorno. Un kit ben organizzato, preparato con criterio, permette di affrontare con maggiore tranquillità ogni piccolo imprevisto in viaggio".
Il mal d’auto: come prevenirlo. "Il mal d’auto, o cinetosi, è un disturbo piuttosto comune nei bambini tra i 3 e i 12 anni, spesso legato a una predisposizione familiare. È causato da un’eccessiva sensibilità del sistema dell’equilibrio situato nell’orecchio interno, che può essere stimolato in modo anomalo durante il movimento passivo, come accade in auto, nave, aereo o treno, ma anche in seguito a giochi che comportano movimenti rotatori. Anche gli stimoli visivi, come il paesaggio che scorre lateralmente, possono contribuire a innescare questi disturbi - spiega il Bambino Gesà - Per ridurre il rischio, è consigliabile partire la mattina presto, quando il bambino ha ancora sonno, e guidare in modo regolare evitando brusche accelerazioni o curve troppo rapide. È importante mantenere l’aria fresca in auto, evitare odori forti e fare in modo che il bambino guardi in avanti, seduto in modo corretto sul seggiolino. Prima del viaggio è meglio fargli fare un piccolo spuntino leggero; durante il tragitto si possono offrire grissini o crackers, evitando invece bibite gassate".
Tenere il bambino distratto aiuta molto, "si può cantare, ascoltare musica o coinvolgerlo in giochi che lo portino a guardare davanti. È meglio evitare lettura o videogiochi. Durante i viaggi lunghi, è utile fare pause ogni due o tre ore per farlo camminare un po’. In alcuni casi, su indicazione del pediatra, si può ricorrere a farmaci specifici o gomme medicamentose. Un’opzione alternativa sono i braccialetti che stimolano un punto della medicina cinese: pur non avendo un’efficacia scientificamente certa, non hanno effetti collaterali e possono essere provati anche nei più piccoli", evidenziano gli esperi.
Il caldo: abbigliamento e alimentazione. "Durante l’estate, i bambini – soprattutto i più piccoli – sono particolarmente esposti al rischio di colpi di calore, perché il loro organismo ha una capacità limitata di regolare la temperatura corporea. Caldo, umidità e scarsa ventilazione sono le condizioni che più frequentemente provocano questo malessere, che può manifestarsi con sintomi come nausea, febbre, mal di testa, crampi e, nei casi più gravi, svenimenti o alterazioni della coscienza", precisano i pediatri che raccomandano per proteggerli, "di evitare l’attività fisica e l’esposizione al sole nelle ore più calde (dalle 11 alle 17), far indossare abiti leggeri, chiari e realizzati con tessuti naturali e traspiranti come il lino e il cotone, mantenere gli ambienti freschi e ben ventilati (magari usando condizionatori con funzione di deumidificazione e stando attenti agli sbalzi di temperatura nel passaggio da un ambiente all'altro) e garantire un’adeguata idratazione. L’alimentazione deve essere leggera e ricca di frutta e verdura, che apportano acqua, vitamine e sali minerali".
In caso di colpo di calore, "è fondamentale spostare subito il bambino in un luogo fresco e ombreggiato, farlo sdraiare con le gambe sollevate e dargli da bere piccoli sorsi d’acqua. Se i sintomi non migliorano, è necessario contattare tempestivamente un medico o recarsi al pronto soccorso", avvertono.
Il sole: orari e precauzioni. "Esporre correttamente i bambini al sole significa proteggerli oggi e tutelare la loro salute anche domani – spiega la dottoressa May El Hachem, responsabile dell’unità operativa complessa di Dermatologia del Bambino Gesù - La pelle dei più piccoli è più sottile e vulnerabile e ogni scottatura può lasciare un segno, non solo l’ustione (la scottatura), ma anche un pericolo di invecchiamento precoce della pelle e sviluppo di tumori cutanei. La prevenzione inizia da gesti semplici: orari adeguati, protezioni elevate e idratazione costante".
"Il sole fa bene ai bambini (è essenziale per la produzione di vitamina D, che favorisce l’assorbimento del calcio e stimola la produzione di melanina), ma solo se preso con le dovute precauzioni. L’esposizione deve avvenire nei momenti meno rischiosi della giornata: dopo i 2 anni fino alle 10.30 del mattino e dopo le 17, per i bambini tra i 6 mesi e i 2 anni è consigliabile evitare l’esposizione tra le 10.30 e le 18.30 mentre per quelli sotto i 6 mesi è preferibile non esporli mai ai raggi diretti del sole", ricordano i pediatri.
In tutti i casi, è fondamentale usare una crema solare con protezione molto alta (50+), "da applicare 20 minuti prima di esporsi, riapplicare ogni due ore e dopo ogni bagno. La protezione solare non impedisce l’abbronzatura, anzi, la rende più graduale e uniforme, evitando ustioni e desquamazioni. È importante - raccomandano - non fidarsi dell’ombra dell’ombrellone e nemmeno dell’assenza di rossore immediato: i danni possono comparire anche ore dopo. Con l’abbronzatura si può eventualmente passare a una protezione 30. Anche nei casi in cui il sole può avere effetti positivi, come con psoriasi o acne, le regole di esposizione non cambiano. I nei vanno protetti come il resto della pelle, senza applicare cerotti o coperture dirette esclusivamente sul nevo. Le ustioni solari, se leggere, si trattano con creme emollienti; se compaiono lesioni bollose, è necessario rivolgersi al medico. La sera, dopo l’esposizione, è bene idratare la pelle con una normale crema, anche quella usata in inverno".
Il bagno: consigli e regole. "Nei primi 6 mesi di vita, più è piccolo il bimbo, minore è la necessità di immergerlo nell'acqua di mare o in piscina. Successivamente il lattante può entrare in acqua, per pochi minuti e se il clima e la temperatura dell'acqua sono confortevoli, in braccio a mamma o papà, avendo l’accortezza di sciacquarlo poi con acqua dolce per togliere il sale e/o il cloro dalla cute", evidenziano i consigli. Ogni anno in Italia, circa 400 persone perdono la vita per annegamento. "Di queste, circa 40 (il 10%) sono minori - ricordano il Bambino Gesù - Per prevenire l’annegamento nei bambini, la regola fondamentale è la sorveglianza costante e attiva: non basta guardarli da lontano, bisogna restare vicini e pronti a intervenire. Anche pochi centimetri d’acqua, come quelli di una vasca da bagno o di una piscinetta, possono essere pericolosi, soprattutto nei primi anni di vita. Fino ai 5-6 anni, è necessario che un genitore sia sempre in acqua con il bambino".
"È importante impedire l’accesso non controllato a mare e piscina, usando cancelli, barriere e coperture. La temperatura dell’acqua va sempre controllata per evitare malori. Braccioli e ciambelle aiutano, ma non sostituiscono la sorveglianza. Far prendere confidenza con l’acqua fin da piccoli e iniziare corsi di nuoto dai 2-3 anni è utile, ma non elimina il rischio. Serve anche il rispetto delle regole e della segnaletica, da parte sia dei bambini che degli adulti, che devono dare il buon esempio", avvertono.
P unture e morsi: insetti, serpenti, meduse e tracine. "Durante l’estate, la vita all’aria aperta, aumenta la possibilità di avere dei contatti accidentali con il mondo animale, commenta il dottor Marco Marano, responsabile del Centro antiveleni pediatrico dell’ospedale - Conoscere le corrette misure di primo intervento – spesso semplici ed efficaci – può fare la differenza nel ridurre il dolore, limitare le reazioni cutanee e prevenire complicazioni. In caso di dubbio, è sempre meglio consultare un medico o contattare il centro antiveleni", chiariscono i pediatri.
"Per prima cosa bisogna dire che ogni qualvolta si decide di passare una giornata all’insegna della natura, bisogna adottare dei comportamenti preventivi, come ad esempio applicare repellenti per insetti, ad esempio - suggeriscono - a base di icaridina in formulazione spray che è molto efficacie e protegge per la maggior parte degli insetti. Se si viene punti da un imenottero (vespa, ape) o da una zanzara, per alleviare prurito e gonfiore si possono, dopo aver pulito la parte colpita con acqua e sapone, applicare localmente creme a base di cortisone o antistaminico. Gli impacchi di ghiaccio avvolto in un panno sulla zona colpita per circa 10-15 minuti, possono aiutare a ridurre il gonfiore e il dolore. La presenza di una larga reazione locale può richiedere una valutazione allergologica non in urgenza".
"Camminare nei prati è piacevole, ma è bene che il bambino lo faccia con abiti freschi di fibra naturale e delle scarpe chiuse con calzini, per evitare eventuali morsi di serpenti velenosi. Nel caso dovesse accadere il consiglio è di non trasmettere ansia al bambino e applicare una fasciatura a banda larga, poco stretta (non utilizzare lacci) a monte del morso, per ritardare la diffusione del veleno che avviene per via linfatica e accompagnare il bambino in ospedale per una visita", ricordano i medici.
"In ambiente marino le misure preventive sono difficili perché le esposizioni sono imprevedibili. Il contatto cutaneo con una medusa o un pesce con aculei come la tracina evoca dolore anche intenso, non esistono provvedimenti sicuri al 100%, ma al di là delle numerosissime pratiche utilizzate, a volte anche discutibili, l’indicazione terapeutica più indicata è quella di applicare acido acetico al 5% (aceto di cucina) e immersione della parte coinvolta in acqua calda o in mancanza di essa, sabbia calda. La temperatura dell’acqua dovrebbe essere la più calda tollerabile, per un tempo di almeno 20 minuti (la tossina è sensibile al calore), successivamente lavare con acqua di mare. È possibile utilizzare creme a base di cortisonici o antistaminici", conclude il focus del Bambino Gesù.
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(Adnkronos) - Barbara D'Urso non torna, almeno per il momento, in Rai. A quanto apprende l'Adnkronos, la conduttrice non sarebbe presente nei palinsesti presentati oggi nell'incontro aziendale in corso con i consiglieri di amministrazione, propedeutico alla presentazione ufficiale dell'offerta Rai in programma per il 27 giugno a Napoli.
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(Adnkronos) - Ogni anno, in Campania, 720 donne colpite da tumore del seno metastatico potrebbero beneficiare della biopsia liquida per una personalizzazione delle terapie oncologiche, in quanto verifica l’efficacia di alcuni nuovi farmaci nella singola paziente. È quindi importante individuare i laboratori di riferimento per l’esecuzione del test per strutturare un nuovo modello organizzativo che preveda l’ottimizzazione delle risorse disponibili. Sono questi i principali punti contenuti in un documento redatto da un panel di rappresentanti dei clinici e dei pazienti che hanno partecipato al Tavolo multidisciplinare campano del progetto ‘Biopsia liquida nel carcinoma della mammella metastatico Er+ / Her2-‘. L’iniziativa - si legge in una nota - intende proporre delle raccomandazioni per favorire un’applicazione, nei vari sistemi sanitari regionali, dei nuovi esami per l’identificazione delle cure anticancro.
"La biopsia liquida è l’esame imprescindibile per determinare la presenza di mutazioni Esr1 – afferma Michelino De Laurentiis, direttore Oncologia clinica sperimentale di Senologia, Istituto nazionale dei tumori Irccs Fondazione G. Pascale di Napoli - Da queste dipende la possibilità di utilizzare il nuovo farmaco elacestrant nel setting di pazienti con carcinoma della mammella metastatico Er+ / Her2, che costituisce un’ottima opportunità terapeutica grazie alla sua efficacia e all’eccellente tollerabilità. È un degradatore selettivo del recettore degli estrogeni (Serd) e le recenti evidenze scientifiche dimostrano come migliori la sopravvivenza libera da progressione e posticipi il ricorso a terapie più impegnative. Un ulteriore auspicio è che, in tempi brevi, tutti gli oncologi della Regione possano essere abilitati alla prescrizione del test sulla piattaforma regionale per tutte le pazienti eleggibili. Grazie al supporto della tecnologia possiamo favorire ulteriormente l’appropriatezza e la tempestività della richiesta".
"Anche in Campania – aggiunge Umberto Malapelle, dipartimento di Sanità pubblica, Università degli Studi di Napoli Federico II - assistiamo a una continua crescita ed evoluzione della domanda per la profilazione genomica; è infatti, un aspetto rilevante dell’oncologia moderna e, negli ultimissimi anni, ha acquistato una grande rilevanza nella scelta delle terapie personalizzate anti-cancro. La priorità regionale deve essere individuare i laboratori di riferimento. Infatti, sebbene a oggi l’esame di biopsia liquida sia già prescrivibile ed effettuabile in Campania, servono strutture di laboratorio accreditate in cui siano garantite tecnologia diagnostica e preparazione adeguata del personale medico-sanitario, per assicurare un alto profilo di qualità ed un’affidabilità degli esami diagnostici".
"Bisogna garantire a tutte le donne che lo necessitano l’accesso tempestivo alle tecnologie diagnostiche validate – conclude Roberta Caputo, oncologa e rappresentante di IncontraDonna- La biopsia liquida va ormai compresa all’interno del percorso diagnostico-terapeutico di ogni caso di carcinoma mammario metastatico. Sul nostro territorio è già attiva da anni un’efficiente Rete oncologica regionale che ci ha permesso di migliorare la qualità dell’assistenza ai pazienti; al suo interno deve essere organizzata la rete di laboratori qualificati per l’esecuzione del sempre maggiore numero di biopsie liquide utili in diverse neoplasie".
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(Adnkronos) - Tim Burton torna in Italia. Venerdì 25 luglio presenterà al Giffoni Film Festival (17 al 26 luglio) la seconda stagione di 'Mercoledì', che debutterà il 6 agosto con la parte 1 e il 3 settembre con la parte 2. In questa occasione, dialogherà con i giovani giurati della kermesse.
Nella seconda stagione, Mercoledì Addams (Jenna Ortega) torna ad aggirarsi per i corridoi gotici della Nevermore Academy, dove l'attende una nuova serie di nemici e problemi. In questa stagione Mercoledì deve destreggiarsi tra famiglia, amici e vecchi avversari, per affrontare un altro anno di caos splendidamente oscuro e bizzarro. Armata della sua caratteristica arguzia tagliente e del suo fascino imperturbabile, Mercoledì si ritrova al centro di un nuovo agghiacciante mistero soprannaturale.
Burton - che ha appassionato il pubblico mondiale con pellicole che hanno scritto la storia del cinema, a partire da 'Beetlejuice - Spiritello Porcello', 'Batman', 'Edward mani di forbice', 'Nightmare before Christmas', 'Big Fish - Le storie di una vita incredibile', 'La sposa cadavere', 'Sweeney Todd - Il diabolico barbiere di Fleet Street' - firma la regia di 4 episodi della seconda stagione di 'Mercoledì'.
(Adnkronos) - La traccia di Matematica per la seconda prova scritta del Liceo Scientifico è incentrata su due problemi che iniziano entrambi con una citazione. Il primo parte dalla frase di Cartesio: "La ragione non è nulla senza l’immaginazione"; il secondo da una frase attribuita a Platone: "La bellezza è mescolare, in giuste proporzioni, il finito e l’infinito". Segue il classico studio di funzione.
Le commistioni tra cultura umanistica e logico-matematica continuano anche nei quesiti, riferisce ancora Skuola.net, dove sono diversi i riferimenti del primo mondo che fanno da spunto a quesiti del secondo: dall’opera futurista del Boccioni riportata anche sulla moneta dei 20 centesimi a un testo di Cicerone che fa riferimento alle predizioni degli indovini (e quindi al calcolo probabilistico), passando per gli anagrammi da enigmistica della parola 'Studiare'. Infine una chiusura con una citazione del matematico David Hilbert che non richiede alcun tipo di esercizio, una sorta di firma e manifesto programmatico della traccia: "La matematica non conosce razze o confini geografici; per la matematica, il mondo culturale è una singola nazione".
Il professore Piero D'Ancona, Ordinario di Analisi Matematica presso l'Università di Roma Sapienza, ritiene che "le tracce del 2025 confermano l’impostazione introdotta negli ultimi anni, con due problemi strutturati in sezioni, di difficoltà crescente e una certa autonomia interna, più otto quesiti che spaziano su tutti i settori, alcuni dei quali con spunti culturali o interdisciplinari. Questa struttura permette al candidato di personalizzare il proprio percorso, e scegliere tra un problema più visivo e geometrico e uno più analitico e simbolico. Direi che la prova da questo punto di vista è ben bilanciata".
"Rispetto al 2024, - aggiunge D'Ancona - la prova 2025 è più ambiziosa e più ricca, ma anche più guidata. Mi sembra ci sia uno sforzo di privilegiare gli aspetti concettuali rispetto alle tecniche di calcolo,con un punto di vista forse più vicino a quello degli studi universitari. Rispetto al passato, le tracce appaiono più accessibili visivamente, ma più ricche di sfumature, e meno meccaniche". "I quesiti variano molto in difficoltà: alcuni sono standard, altri hanno un’impronta più culturale o storica, altri ancora richiedono ingegno combinatorio. Nel complesso, sono più vari e un po’ più difficili rispetto al 2024, ma ben distribuiti", conclude D'Ancona.
Fra le tracce scelte per la seconda prova di matematica dell'esame di maturità al liceo scientifico, spicca il sorprendente connubio tra arte e scienza: l'opera 'Forme uniche della continuità nello spazio" (1913) di Umberto Boccioni, pilastro del Futurismo italiano. Un accenno d’arte per una prova di matematica? Sì, perché l'arte, come la scienza, è movimento, energia, trasformazione.
Questa celebre scultura in bronzo esposta al Museo del Novecento di Milano impressa anche sulle monete italiane da 20 centesimi, rappresenta la figura umana in corsa, in un'interpretazione dinamica e stilizzata. Le forme si slanciano nello spazio, in un crescendo plastico che dissolve la figura nell’aria che attraversa. La materia si fonde con la velocità, in un'opera che sembra scolpita nel vento.
Nel contesto della prova d'esame, una parte del profilo della scultura viene analizzata matematicamente, attraverso una funzione in un sistema di riferimento scelto. L'arte si fa oggetto di studio analitico, trasformando la curva di un muscolo o il flusso di un mantello in grafico cartesiano. Boccioni, con quest'opera-simbolo del Futurismo, aveva un intento chiaro: trasmettere l'energia vitale del movimento moderno, rendere la figura umana non più statica ma parte del flusso continuo dello spazio e del tempo. "Forme uniche" non è una semplice scultura, ma una dichiarazione artistica della nuova era delle macchine, delle velocità e delle città in fermento.
(Adnkronos) - Per il terzo anno consecutivo Salutequità ha promosso un momento di studio e confronto per tenere alta l’attenzione e fare il punto sul Nuovo sistema di garanzia (Nsg) dei Lea, Livelli essenziali di assistenza, con i principali stakeholder per richiamare l’attenzione sul fatto che la valutazione delle performance non basta, ma servono interventi tempestivi e decisivi sulle Regioni per ristabilire l’effettiva applicazione dei Lea laddove non sono garantiti. Nel corso dell’evento, che ha il contributo non condizionato del Gruppo Servier in Italia, si è ricordato che, fino al 2023 gli indicatori ‘core’ di base, ai quali è collegato anche il meccanismo di premialità delle Ragioni (cioè una quota integrativa di risorse che viene loro erogata solo dopo la verifica del raggiungimento degli obiettivi) erano solo 22. Dal 2023 sono diventati 24 e nel 2024 sono passati a 27. Le novità più rilevanti sono l’indicatore nell’area equità, che verifica la rinuncia a prestazioni sanitarie per inappropriatezza organizzativa, ad esempio liste di attesa o motivi economici, e quello sull’aderenza al trattamento farmacologico per scompenso cardiaco. Quest’ultimo è il primo indicatore riferito ai Percorsi diagnostici terapeutici assistenziali (Pdta), strumenti utilizzati per definire il migliore percorso di cura per i pazienti a garanzia di continuità e qualità delle cure.
A fare sì che la verifica sulla rinuncia alle cure diventasse ‘core’ e si aprisse la strada ai Pdta - informa una nota - è stata proprio Salutequità, insieme ai tanti rappresentanti di associazioni pazienti, professionisti sanitari, società scientifiche e manager di strutture sanitarie, grazie alle evidenze e proposte prodotte attraverso le sue molteplici analisi. Infatti, anche nel 2024 è continuata ad aumentare la difficoltà di accesso alle cure. Secondo l’ultimo dato Istat, quasi un italiano su 10 (9,9%) ha dichiarato di aver rinunciato a visite o esami specialistici negli ultimi 12 mesi ( +2,3% rispetto al 2023). Le cause principali sono le liste di attesa (6,8%) e le difficoltà economiche (5,3%). Anche iI ricorso al privato è cresciuto, proprio per l’impossibilità di essere assistiti nell’ambito del Ssn, passando dal 19,9% nel 2023 al 23,9% nel 2024.
Le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di morte nel nostro Paese e sono responsabili del 44% di tutti i decessi. Chi sopravvive a un attacco cardiaco diventa un malato cronico. Lo scompenso cardiaco rappresenta la principale causa di ricovero tra gli ultrasessantacinquenni e la prima causa di morte tra le patologie cardiovascolari nel Paese. La prevalenza dello scompenso cardiaco aumenta con l'età, raggiungendo il 10% tra gli over 65. I più colpiti appartengono alle fasce economicamente più deboli, meno istruite, donne e anziani.
Se da un lato si registra una generale crescita della rinuncia alle cure, dall’altro la forbice del divario territoriale rispetto al 2019 tende a ridursi, come certifica Istat. Ma non è una buona notizia: dimostra che anche le regioni settentrionali, dove tradizionalmente l’accesso alle cure era più garantito, peggiorano. Al Nord l’abbandono delle cure è del 9,2%, va peggio al Centro (10,7%) e nel Mezzogiorno (10,3%). Incidono di più le lunghe attese soprattutto al Centro e al Nord (rispettivamente 7,3% e 6,9%), mentre al Sud motivazioni economiche e organizzative hanno lo stesso peso (6,3%).
A pagare di più lo scotto di attese lunghe e difficoltà economiche sono le persone tra 45 e 54 anni (13,4%) e quelle over 75 che rinunciano di più della media nazionale. Le donne rinunciano più degli uomini, soprattutto in età adulta (15,6% vs 11,2% tra i 45 e i 54 anni), mentre dopo i 75 anni il gap si riduce. Anche il titolo di studio influenza la possibilità di curarsi: chi ha un livello di istruzione più elevato rinuncia meno per problemi economici rispetto a chi lo ha più basso (5,7% vs 7,7%). Rinunciare alle cure significa spesso aggravare il proprio stato di salute, con conseguenze anche sul sistema sanitario, che si trova poi a dover gestire patologie più gravi e costose.
"Continuare a rafforzare ed innovare l’Nsg dei Lea deve essere la priorità del nostro Ssn e anche grazie al nostro impegno, alcuni passi in avanti sono stati fatti – afferma Tonino Aceti Presidente di Salutequità - Infatti, nel 2024 sono diventati ‘core’ 2 importanti indicatori di performance delle Regioni: la rinuncia alle cure che misura il livello di equità sociale dell’assistenza sanitaria e l’aderenza alle terapie nel percorso diagnostico terapeutico assistenziale dello scompenso cardiaco. E ancora la Legge di Bilancio 2025 ha previsto entro giugno 2025 l’emanazione di un decreto del Ministero della salute, che ancora manca all’appello, al fine di integrare il nuovo sistema di garanzia dei Lea con una dimensione di monitoraggio e valutazione delle performance regionali che riguarda aspetti gestionali, organizzativi, economici, contabili, finanziari e patrimoniali. Anche l’Atto di indirizzo del ministro della Salute per il 2025 ha previsto la necessità di introdurre nuovi indicatori all’interno del Nsg, come pure il ‘Ddl prestazioni sanitarie’ approvato dal Senato prevede l’inserimento nel Nsg dei Lea di un indicatore sull’aderenza terapeutica".
"Sono diverse le tematiche che devono ancora essere messe sotto controllo all’interno del Nsg – sottolinea Aceti - come ad esempio: liste di attesa, umanizzazione delle cure, aderenza alle terapie, Prems ( acronimo di Patient-Reported Experience Measures, sono strumenti di indagine che misurano la percezione e l'esperienza dei pazienti riguardo all'assistenza sanitaria ricevuta) e Proms (dall'inglese Patient-Reported Outcome Measures, sono strumenti utilizzati in ambito sanitario per raccogliere informazioni direttamente dai pazienti riguardo alla loro salute e al loro benessere), il tempo di attesa in Pronto Soccorso, la qualità dell’Adi, la presa in carico di tutte le cronicità, la telemedicina, le infezioni correlate all’assistenza (Ica), il personale sanitario, l’accesso equo e tempestivo alle innovazioni tecnologiche, il corretto esercizio dell’intramoenia".
L’Nsg "dovrebbe fotografare e comunicare non solo i dati regionali, ma anche sub-regionali e diventare uno strumento più dinamico e flessibile da revisionare costantemente senza dover passare ogni volta per Decreti e Intese - aggiunge Aceti - Il Comitato Lea preposto al suo aggiornamento dovrebbe essere meno autoreferenziale e aprirsi agli stakeholder, e l’attività di misurazione, valutazione e verifica dei Lea deve essere sempre più sottratta a logiche politiche e consegnata completamente alla dimensione tecnica – evidenzia - garantendo il massimo livello di trasparenza e accountability dei dati: i risultati Nsg 2023 infatti sono stati pubblicati ad oggi solo in forma sintetica. Ma misurare e verificare sempre meglio l’assistenza sanitaria da sola non basta per ridurre le disuguaglianze e migliorare l’accesso alle cure. Servono interventi incisivi, puntuali e tempestivi di potenziamento dei Lea critici nel rispetto del principio di leale collaborazione tra Stato e Regioni, così come previsto dal Patto per la Salute 2019-2021, e prevedendo anche l’esercizio di poteri sostitutivi – rimarca Aceti - La prova provata di tutto questo è l’incremento vertiginoso della rinuncia alle cure nel 2024, lo stesso anno in cui sulla stessa questione le Regioni sono state per la prima volta anche misurate e controllate con uno specifico indicatore core".
Aiutare a conoscere come il Ssn - conclude la nota - viene misurato e verificato può contribuire a usarlo meglio, migliorarlo e renderlo più trasparente, aumentando così anche il livello di fiducia nelle istituzioni. Per questo Salutequità ha realizzato proprio nell’ambito dei Lea e del Nsg, una mini-guida ragionata per spiegare di cosa si tratta, i diritti, le necessità e i meccanismi di funzionamento.
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(Adnkronos) - In occasione della Giornata mondiale della Sclerosi laterale amiotrofica (Sla), che si celebra il 21 giugno, la Società italiana di neurologia (Sin) rinnova il proprio impegno nel promuovere la ricerca, migliorare l’assistenza e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla patologia neurodegenerativa rara, progressiva e ancora priva di una cura definitiva, che in Italia interessa oltre 6mila persone. "Nonostante i grandi progressi nella genetica e nella ricerca clinica, la Sla resta una malattia devastante per cui non disponiamo ancora di terapie risolutive. Tuttavia, siamo finalmente entrati in una nuova era", afferma Nicola Ticozzi, professore e coordinatore del Gruppo di studio Malattie del motoneurone di Sin. Un segnale in questa direzione - informano i neurologi in una nota - è dato dai trattamenti di precisione, come la terapia antisenso per i pazienti con mutazione Sod1, che dimostrano la possibilità concreta di modificare il decorso della malattia.
Il panorama della ricerca si presenta oggi più dinamico che mai: oltre 160 studi clinici sono in corso a livello mondiale e l’Italia, grazie a una solida rete di centri specializzati, gioca un ruolo chiave anche nello sviluppo delle nuove linee guida europee per la gestione della patologia. Ma la ricerca non basta, se non è accompagnata da una presa in carico adeguata e accessibile. "Oggi - aggiunge Massimiliano Filosto, professore e coordinatore del Gruppo di Studio Neurogenetica e malattie r di Sin -sappiamo quanto la presa in carico multidisciplinare possa influire sulla qualità di vita e sulla sopravvivenza dei pazienti. È nostro dovere garantire che ogni persona con Sla, ovunque si trovi, abbia accesso ai migliori standard assistenziali".
Anche le tecnologie emergenti aprono nuovi scenari, dall’intelligenza artificiale, che accelera la scoperta di biomarcatori per una diagnosi più precoce, ai dispositivi di comunicazione assistita che restituiscono voce e autonomia nelle fasi più avanzate della malattia. "La Sin è da sempre al fianco delle persone con Sla, sostenendo la ricerca, promuovendo la formazione e dialogando con le istituzioni per rendere la cura accessibile, equa e sostenibile - ricorda Alessandro Padovani, professore e presidente Sin - In questa giornata ribadiamo il nostro impegno affinché la Sla resti una priorità sanitaria nazionale e affinché nessun paziente venga lasciato indietro". In questo contesto, la Sin lancia un appello a istituzioni, enti di ricerca e associazioni: unire le forze per garantire diagnosi tempestive, terapie innovative e cure di qualità. Solo così, da speranze e parole, si potrà finalmente passare a risposte concrete.
(Adnkronos) - La mattinata è iniziata molto presto per gli equipaggi della 1000 Miglia 2025, che, alle 5:30, hanno effettuato il Controllo Orario di ripartenza da Roma a Parco de’ Medici. Giunti a Orte, nel viterbese, piloti e navigatori si sono misurati nella prima attività sportiva di questa terza giornata, ovvero una Prova di Media che si è protratta per quasi 7 chilometri. All’altezza di Baschi poi, si sono svolte le prime 8 Prove Cronometrate, terminate le quali il convoglio ha potuto dirigersi a Orvieto per il Controllo Orario dinnanzi al Duomo, imponente cattedrale duecentesca resa unica da una mirabile commistione di elementi gotici e romanici.
La classifica aggiornata alla Prova Cronometrata 64 vede ancora Vesco e Salvinelli davanti a tutti su Alfa Romeo 6C 1750 Ss. A inseguire Erejomovich e Llanos su Alfa Romeo 6C 1500 Ss, terzi i Turelli su O.M. 665 S Mm Superba 2000. Hotz-Mozzi restano saldamente al comando del Ferrari Tribute su una F8 Spider, così come Magni-Giavardi a bordo di Polestar 4 per la 1000 Miglia Green.
Tenendo la rotta verso Nord, attraversando Pianlungo, le vetture sono giunte ad Allerona, dove ha avuto inizio un’altra Prova di Media, terminata a Ficulle. A sette anni dall’ultimo passaggio, la Corsa più bella del mondo ha fatto poi il suo ingresso a Città della Pieve, la quale ha accolto la manifestazione per un Controllo Timbro. A inaugurare il ritorno della 1000 Miglia nel territorio toscano sono state una serie di prove fra i vigneti di Montepulciano locali.
A seguire, il convoglio raggiungerà per la prima volta Foiano della Chiana per un timbro in Corso Vittorio Emanuele, in pieno centro storico. Intorno alle 13, gli equipaggi giungeranno infine ad Arezzo, nella quale sosteranno per il pranzo in gara.
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(Adnkronos) - "La mobilità sta entrando in una nuova era in cui l’auto è sempre più una piattaforma intelligente, connessa e in continua evoluzione. L’intelligenza artificiale, in particolare nelle sue forme agentiche e generative, rappresenta il motore di questa trasformazione, abilitando esperienze personalizzate, empatiche e rilevanti lungo tutti i touchpoint. Con il 'Brand brain', l’Intelligenza Artificiale agisce come leva strategica per differenziare l’offerta e costruire relazioni continue e coerenti con i clienti, rafforzando la rilevanza come vantaggio competitivo". Così, in un'intervista all'Adnkronos/Labitalia, Alberto Scaglione, responsabile Automotive Accenture Italia.
"La mobilità del futuro - spiega - sarà definita dalla qualità dell’esperienza vissuta lungo tutto il percorso. L’auto è destinata a diventare uno spazio intelligente, sensoriale e adattivo, capace di generare valore in ogni momento del viaggio. Secondo quanto emerso dall’ultima edizione di Accenture technology vision, dopo l’era dell’auto omni experience, ora l’intelligenza artificiale abilita una guida empatica, capace di accompagnare il conducente con un coaching personalizzato, contribuendo al benessere, alla sicurezza e alla consapevolezza".
"Come sottolineato nella nostra visione - fa notare - la mobilità del prossimo futuro sarà sempre più orientata a garantire benessere a bordo, intrattenimento, condivisione e simbiosi con il territorio, ridefinendo il concetto stesso di esperienza utente. E' un cambiamento culturale e sistemico che apre la strada a una nuova era industriale della mobilità".
"Nell’era della mobilità intelligente - sottolinea Alberto Scaglione - la relazione tra brand e consumatore si evolve da episodica a continua, da transazionale a relazionale. L’intelligenza artificiale consente ai brand di costruire un dialogo costante, naturale ed empatico con i propri clienti, attraverso tutti i touchpoint, inclusi quelli a bordo del veicolo. In Accenture, definiamo questa nuova frontiera con il concetto di 'brand brain': una piattaforma cognitiva che incarna i valori del brand ha memoria del rapporto con il cliente e propone soluzioni rilevanti, personalizzate e in tempo reale. L’IA non è più solo uno strumento per accelerare i processi, ma diventa una vera e propria intelligenza a supporto della continuità e della rilevanza nella relazione con il cliente: la seconda pelle del brand. In un contesto in cui i clienti sono disposti a investire se riconoscono il valore dell’esperienza, la rilevanza diventa il principale fattore di successo".
"L’industria automobilistica - osserva - sta vivendo una trasformazione profonda, che richiede un ripensamento radicale dei modelli di business, delle competenze e delle alleanze. Il software defined vehicle rappresenta oggi la spina dorsale di questa evoluzione: una piattaforma tecnologica abilitante, intelligente, aggiornabile e connessa, che consente l’evoluzione del prodotto lungo il suo ciclo di vita e rafforza la connessione diretta con il cliente. Tuttavia, queste evoluzioni non sono sufficienti. Il vero focus è l’esperienza del cliente ed infatti noi parliamo di passaggio da software defined vehicle (sdv) a software defined experience (sdx). E l’Ia è il motore che abilita questa trasformazione: sistemi proattivi e adattivi, capaci di apprendere, supportare persone e processi, e interagire in modo empatico e puntuale lungo l’intero ciclo di relazione".
"Cambia il paradigma - avverte - sarà l’Ia a contribuire alla proposizione di servizi di mobilità ed esperienze puntuali, e specifiche di brand. I brand che entrano in questa mentalità non devono occuparsi ora di definire completamente l’esperienza ed i casi d’uso, ma devono strutturarsi, attraverso il brand brain, per avere tutti gli strumenti orchestrati ed orientati alla generazione del valore (dati, piattaforme, agenti). Le aziende che investono oggi in intelligenza artificiale, elaborazione in tempo reale e collaborazione uomo-macchina stanno già ottenendo risultati tangibili in termini di time-to-market e competitività. Le scelte di oggi determineranno il posizionamento dei brand nel nuovo ecosistema della mobilità".
(Adnkronos) - I sintomi sono simili a quelli di un raffreddore, ma persistono nel tempo comportando difficoltà a respirare bene dal naso a causa della formazione dei polipi. E' la rinosinusite cronica con poliposi nasale, condizione infiammatoria cronica dei seni paranasali e della mucosa nasale, caratterizzata dalla presenza di polipi (rigonfiamenti benigni) che possono ostruire le vie respiratorie. In Italia, circa il 4% della popolazione adulta, ovvero più di 2 milioni di persone, soprattutto uomini, convive con questa patologia che può avere un impatto significativo sulla qualità della vita: si associa frequentemente ad asma e si manifesta con sintomi come ostruzione nasale, perdita dell'olfatto, dolore al viso e gonfiore. Ma per questi pazienti arrivano buone notizie sul fronte delle terapie. (VIDEO)
"Grazie ai farmaci biologi che gradualmente sono diventati disponibili negli ultimi anni, per la rinosinusite cronica con poliposi nasale stiamo andando verso un ottimale controllo della patologia, in alcuni casi verso la remissione, che equivale ad un miglioramento significato della qualità di vita delle persone che convivono con questa condizione". Lo afferma all'Adnkronos Salute Giancarlo Ottaviano, professore associato di Otorinolaringoiatria presso l'Azienda ospedaliera universitaria Policlinico di Padova.
E la rinosinusite cronica con poliposi nasale è stata al centro dell'ultimo congresso nazionale della Società italiana di otorinolaringoiatria e chirurgia facciale (Sio), giunto alla sua 111esima edizione, che si è tenuto a Padova di recente. "C'è stata moltissima attenzione in quest'ambito e i temi emersi sono sostanzialmente che a base della poliposi nasale vi sia un meccanismo infiammatorio di tipo 2 a cui si può associare la dermatite atopica, l'asma grave etc, cosa che - spiega Ottaviano - sta diventando sempre più evidente anche in ambito di ricerca. Ma l'aspetto più importante è che si inizia a parlare di remissione della patologia che in un tempo era qualcosa di veramente difficile solo da immaginare".
Con "terapie mirate", tra cui gli anticorpi monoclonali che sono rimborsabili dal sistema sanitario nazionale per le forme gravi, "la gestione del trattamento della rinosinusite cronica con polipi nasali", in pratica escrescenze benigne causate dall'infiammazione, "sta migliorando molto rapidamente", assicura l'esperto.
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(Adnkronos) - “E’ mia figlia Anastasia”. Tramite una telespettatrice, 'Chi l’ha visto?' è riuscito a contattare una donna in Russia che dice di essere la madre della giovane trovata morta a Villa Pamphili a Roma.
Secondo quanto appreso dalla trasmissione in onda su Rai 3 la giovane era andata a studiare inglese a Malta, dove ha conosciuto Rexal Ford. La mamma l’ha sentita l’ultima volta in videochiamata il 27 maggio. C’era anche l’uomo, che le assicurava di essere una brava persona e di voler mettere su famiglia. Poi una mail del 2 giugno, nella quale la ragazza diceva di avere dei problemi con il suo compagno ma che stavano cercando di risolverli. Il nome della bambina è Andromeda, anche se successivamente è stata chiamata Lucia.
“Dov’è ora quest’uomo?”, ha chiesto la mamma a 'Chi l’ha visto?' visibilmente scossa. Alla donna erano arrivate le foto di lui con la bimba in braccio. Le ha mostrate al programma e ha anche fornito un dettaglio della figlia: il piede con il tatuaggio che, osserva la trasmissione sui social, corrisponde esattamente a quello mostrato dalla polizia.
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(Adnkronos) - Vittorio Feltri, direttore del Giornale, è stato sospeso per quattro mesi dal Consiglio di disciplina dell'Ordine dei giornalisti della Lombardia per le parole pronunciate nella puntata del 28 novembre 2024 del programma La Zanzara di Radio24. La decisione, apprende l'Adnkronos, è stata presa a fine marzo ed è sospesa fino a quando il Consiglio nazionale dell'Ordine non si pronuncerà sull'appello.
Le frasi sono state pronunciate in riferimento alle proteste nel quartiere Corvetto di Milano per la morte di Ramy Elgaml, il giovane che ha perso la vita durante un inseguimento dei carabinieri. Feltri, non nuovo a frasi contro gli extracomunitari, è stato sanzionato per le parole "I musulmani, ma io gli sparerei in bocca. Io non mi vergogno affatto di considerare i musulmani delle razze inferiori".
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(Adnkronos) - "E’ un sogno che si avvera". Lo ammette con un sorriso il neo ct dell’Italia Gennaro Gattuso nella conferenza stampa di presentazione oggi, giovedì 19 giugno, all’hotel Parco dei Principi a Roma.
"Non sarà facile, c’è tanto da lavorare - dice - ma c’è la consapevolezza che si può fare un grandissimo lavoro, c’è da lavorare, andare in giro, entrare nella testa dei giocatori. Sento dire da tanto che non c’è talento, non ci sono giocatori, ma bisogna metterli nelle condizioni di esprimersi al massimo. L’obiettivo è riportare l’Italia ai Mondiali per il nostro calcio e la nostra nazionale è fondamentale".
"C’è bisogno di entusiasmo, voglia di stare insieme, di essere uniti - è la ricetta di 'Ringhio' - . In questi giorni nella mia testa ho ben chiaro di cosa bisogna fare, ritrovare entusiasmo e non pensare in modo negativo, chi viene a Coverciano deve avere grande entusiasmo e creare una famiglia, la tecnica e la tattica vengono dopo, prima di tutto c’è da ricreare il gruppo che ci ha contraddistinto per anni”.
"Abbiamo giocatori tra i primi 10 del mondo in alcuni ruoli, abbiamo una squadra forte, ma - sottolinea - non bisogna pensare ai singoli. Sono convinto che la squadra ha dei valori e si può raggiungere l’obbiettivo. Quando mi hanno chiamato non ho esitato un istante”, ha aggiunto Gattuso. “In Serie A il 68% di giocatori stranieri e 32% di giocatori italiani è un dato che ci deve far riflettere, a livello giovanile è stato fatto un grandissimo lavoro ma dopo l’U19 i giocatori si perdono per strada. Questo è il problema più grande, il cambiamento da fare. La parola paura non deve esistere, altrimenti non si va da nessuna parte”, ha sottolineato Gattuso.
"Nessuna polemica" da parte del Ct sulle riserve espresse dal presidente del Senato Ignazio La Russa che rispondendo a Gravina aveva contestato che Gattuso fosse un simbolo del nostro calcio. "Le parole di Ignazio La Russa? Spero solo di fargli cambiare idea", ha detto il neo ct dell'Italia Gennaro Gattuso dopo le parole del presidente del Senato Ignazio La Russa.
(Adnkronos) - Oltre 160 milioni di euro investiti in innovazione sostenibile nel biennio 2024-2025. Coca-Cola Hbc Italia, il principale produttore e distributore dei prodotti a marchio The Coca-Cola Company in Italia, da oltre 20 anni investe in innovazione e ricerca per promuovere un modello di business sostenibile per l’ambiente, le persone e le comunità in cui opera. I risultati raggiunti sono contenuti nel Rapporto di Sostenibilità 2024 'Scorre il cambiamento', pubblicato oggi in accordance ai parametri di rendicontazione internazionale Gri Standards (Global Reporting Initiative) e revisionato dalla società di consulenza Deloitte&Touche.
Il Rapporto documenta in maniera trasparente tutte le attività che hanno segnato nuovi risultati in diversi ambiti: circolarità del packaging, riduzione delle emissioni e tutela della risorsa idrica, progetti in materia di welfare, inclusione, formazione e sicurezza sul lavoro per i circa 2.000 dipendenti, con le tante iniziative di inclusione sociale con le comunità locali. L’impegno nel Paese è confermato anche per il 2025, con oltre 90 milioni di euro di investimenti per le 6 fabbriche presenti in 5 regioni italiane, dedicati a sostenibilità, innovazione e ammodernamento.
“Coca-Cola Hbc Italia è stata tra le prime aziende a introdurre il Rapporto di Sostenibilità nel 2004. Crediamo che la crescita del nostro business sia legata a una strategia che garantisca la sostenibilità nella sua triplice accezione: ambientale, sociale ed economica. Una strategia che punti a consolidare lo sviluppo industriale e a favorire l’innovazione e la competitività - dichiara Giangiacomo Pierini, Corporate Affairs Sustainability Director di Coca-Cola Hbc Italia - Coca-Cola è presente in Italia da quasi 100 anni, siamo parte integrante del suo tessuto sociale e uno dei motori di sviluppo per il Paese, anche grazie a oltre mezzo miliardo di euro investito dal 2010 in innovazione sostenibile”.
La sostenibilità per Coca-Cola si sviluppa in tre direzioni: ambiente, persone e comunità.
AMBIENTE - L’azienda sceglie per le proprie bottiglie, lattine e per il packaging secondario, materiali che ne favoriscano la riciclabilità: dal 2023, tutte le bottiglie in Pet delle bibite sono al 100% in plastica riciclata r-Pet - ad esclusione di tappo ed etichetta - prodotte direttamente nella fabbrica di Gaglianico (BI); nel 2024 è stato implementato, per l’imballo della maggior parte dei prodotti, un film termoretraibile Ldpe di ultima generazione, contenente il 50% di plastica proveniente da scarto post consumo.
Ottimizzare il peso degli imballaggi: nel 2024 è stata ridotta del 17% la quantità di alluminio necessaria per le lattine da 0,15. Questa tecnica, chiamata 'sgrammatura', è stata applicata anche al packaging secondario, arrivando a risparmiare 49 tonnellate di cartone nelle confezioni da 6 lattine, rispetto al 2023.
Gestione responsabile della risorsa idrica: a partire dal 2024 tutto il Gruppo Coca-Cola Hbc ha deciso di aderire allo standard di certificazione volontaria Uni Iso 46001:2021, ottenuta da tutte le fabbriche di produzione e dalla fabbrica di imbottigliamento acque di Fonti del Vulture (PZ).
Riduzione delle emissioni: Net Zero by 40 è il programma con il quale il Gruppo Coca-Cola Hbc si è impegnato a raggiungere le zero emissioni nette lungo l’intera catena del valore entro il 2040. In Italia l'azienda ha ridotto del 39% l’intensità di emissioni di CO2 Scope 1 e Scope 2 marked based rispetto al 2010 e implementato una serie di interventi lungo tutta la filiera, per contribuire attivamente al raggiungimento dell’obiettivo di Gruppo.
PERSONE - L’azienda si è impegnata a costruire un ambiente di lavoro equo e inclusivo, a partire dalla valorizzazione del talento e delle differenze: più di 55mila ore di formazione erogate nel 2024, con oltre 2mila contenuti, 200 corsi e Academy professionali di vendita e produzione; dopo aver osservato 23mila comportamenti, l’azienda ha identificato e rimosso 117 ostacoli con l’obiettivo di rendere più sicure le attività lavorative; oltre 3.200 ore di formazione sono state erogate nel 2024 su Diversità, Equità e Inclusione, con un incremento del 60% rispetto al 2023.
COMUNITÀ - Supporto alle comunità locali: grazie alle donazioni effettuata dall’azienda, Banco Alimentare ha distribuito 400mila kg di alimenti, pari a 800mila pasti equivalenti, supportando le politiche a favore della lotta allo spreco alimentare, alla povertà e all’esclusione sociale; 160mila prodotti donati alle associazioni territoriali.
Giovani: attraverso il programma #YouthEmpowered l’azienda ha messo a disposizione dei giovani studenti corsi, workshop e mentorship con i manager di Coca-Cola Hbc Italia, per supportarli nel passaggio dalla scuola al mondo del lavoro; nel 2024 sono stati formati circa 36mila under 30.
Inclusione sociale: l’azienda è scesa in campo insieme agli Atleti di Special Olympics Italia durante i XXXV Giochi Nazionali Invernali e ha confermato il proprio sostegno alla comunità Lgbtqia+ attraverso il supporto alle celebrazioni del Pride e alle associazioni del territorio di Milano, Napoli e Torino.
(Adnkronos) - Omio, la piattaforma leader nella prenotazione di viaggi multimodali, ha pubblicato oggi la prima edizione del report 'Omio 2035: Future Journeys'. Realizzato in collaborazione con The Future Laboratory, una delle maggiori società di consulenza strategica previsionale al mondo, e con un panel di esperti e professionisti del settore, il report rivela le tendenze chiave che influenzeranno i comportamenti futuri dei viaggiatori e mette in evidenza le esperienze emergenti dei consumatori fino al 2035. Basato su interviste ad esperti, ricerche esclusive, insight sui viaggi e approccio teorico, lo studio approfondisce le prospettive dei viaggiatori del futuro, dalla scoperta prima della partenza, passando per le interazioni durante il viaggio, fino alle strategie di fidelizzazione.
A contribuire al report, un panel di esperti composto da: Roya Zeitoune, Head of Culture and Trends Emea YouTube; Dimitrios Tsivrikos, psicologo dei consumi e delle imprese University College London; Rohit Talwar, Futurista e Ceo di Fast Future; Martin Raymond, co-fondatore di The Future Laboratory; Veronica Diquattro, presidente B2C Europa di Omio. Il report 'Omio 2035: Future Journeys' rivela cinque scenari di viaggio del futuro - Travel-tainment, Identity Itineraries, Intuitive Agents, Easy Escapes e Intermodal Advantage - insieme a considerazioni chiave sul futuro del settore. Eccoli punto per punto.
1.Book as you Binge. Entro il 2035, i viaggiatori non avranno bisogno di dedicare tempo alla ricerca e alla prenotazione dei loro viaggi: al contrario, li scopriranno spontaneamente attraverso il travel-tainment, una forma immersiva di storytelling modellato su abitudini, valori e mood del momento. Potranno creare e curare il proprio itinerario facendo swipe up, utilizzando un comando vocale o con un clic, senza più dover cambiare schermata. Le piattaforme di prenotazione evolveranno diventando hub di contenuti di viaggio non filtrati e autentici, immediatamente prenotabili.
2.Emotional Goal Engine. Nel prossimo decennio, il viaggio passerà dall’essere una questione di dove si vuole andare, a chi si è, perché si vuole viaggiare e come ci si vuole sentire. Gli itinerari saranno guidati dall’identità delle persone, con l’intelligenza artificiale e gli algoritmi che costruiranno viaggi iper-personalizzati basati su bisogni emotivi, intenzioni e senso del sé, piuttosto che su destinazioni di tendenza. I social network pre-viaggio connetteranno viaggiatori affini che stanno per intraprendere esperienze simili.
3.AI-ttentive Journey Agents. Il modo di viaggiare sarà sempre più fluido nella prossima decade, in quanto i partner di prenotazione si trasformeranno in compagni iper-flessibili, reattivi e rewarding, in grado di ridurre gli imprevisti e migliorare ogni fase del viaggio. I viaggiatori del futuro interagiranno con assistenti Ai intuitivi e autonomi tramite piattaforme e dispositivi che offriranno riprenotazioni in tempo reale, informazioni locali e reward personalizzati, trasformando i momenti potenzialmente critici in fidelizzazione e anticipando e risolvendo i problemi durante il viaggio, prima ancora che i viaggiatori stessi ne siano consapevoli.
4.Viaggi no-prep. Sistemi altamente pratici, fluidi e orientati alle ricompense ridisegneranno l’esperienza di viaggio nel prossimo decennio. Le piattaforme di prenotazione saranno ripensate come veri e propri concierge di viaggio, rimpiazzando la pianificazione pre-partenza e offrendo viaggi semplici e senza stress. Questi sistemi forniranno ai viaggiatori al momento dell’arrivo accesso immediato a tutto ciò che è essenziale e reward basati sulla fidelizzazione. Con l’evoluzione dei viaggi verso un modello sempre più efficiente nei prossimi dieci anni, per una vacanza di due settimane servirà solo il bagaglio a mano. Viaggiare leggeri offrirà anche il vantaggio di ridurre le emissioni di carbonio legate agli spostamenti, rispondendo al crescente desiderio delle persone di viaggiare in modo sostenibile senza sacrificare la comodità.
5.Intermodal Experience Curators. Le tecnologie avanzate daranno vita a connessioni iper-personalizzate tra viaggiatori, le loro scelte di trasporto e l’ambiente circostante, progettando e ispirando interi itinerari multi-modali basati sui loro valori, stati d’animo e momenti. Ogni fase del viaggio - dal tragitto in moto-taxi agli annunci personalizzati in una metro ad alta velocità - trasformerà gli spostamenti in micro-esperienze guidate ricche di contenuti, grazie alla iper-connettività e alle tecnologie avanzate integrate. Il passaggio tra diversi tipi di trasporto diventerà un’esperienza integrata, immersiva e informativa, dove il viaggio stesso si trasformerà in un’avventura emozionante, tanto quanto la destinazione finale.
"Il futuro dei viaggi - afferma Veronica Diquattro, presidente B2C e Supply Europa di Omio - sarà il risultato dell’integrazione tra tecnologie avanzate basate sull’intelligenza artificiale, infrastrutture intelligenti ed esperienze gratificanti per i viaggiatori, per creare itinerari unici per ognuno. Questo ecosistema integrato e intelligente permetterà di creare itinerari personalizzati e dinamici, capaci di riflettere la nostra identità, adattandosi in modo intuitivo ai nostri ritmi, alle nostre passioni e ai nostri stati d’animo, promuovendo al tempo stesso scelte di viaggio più responsabili. In Omio continueremo a superare i confini dell’innovazione, semplificando radicalmente l’esperienza utente e costruendo una piattaforma di viaggio di nuova generazione, capace di offrire ispirazione, prenotazioni estremamente intuitive ed esperienze su misura per ogni viaggiatore".
Il report evidenzia un cambiamento significativo legato alle nuove generazioni di consumatori, con particolare attenzione alla Generazione Alpha. Internet ha eliminato i confini geografici, permettendo agli individui di creare community in tutto il mondo. Questi giovani esploratori cercano qualcosa di più delle semplici connessioni digitali; desiderano esperienze fisiche guidate dalla loro curiosità online. I social media, i servizi di streaming e le subculture virtuali influenzano già oggi il loro desiderio di viaggiare. Per loro, il viaggio è una necessità essenziale: un mezzo per evadere dalla routine quotidiana. "Il nostro modo di concepire il viaggio - spiega Martin Raymond, co-fondatore di The Future Laboratory - sta cambiando. La pianificazione, l’ispirazione, l’esperienza in viaggio e persino i momenti successivi al rientro stanno assumendo un nuovo significato.Non si tratta più solo di andare dal punto A al punto B, ma di come si vive l’intero viaggio e di come questo si adatti lungo il percorso. Nel prossimo decennio, le piattaforme di viaggio di maggior successo saranno quelle in grado di rispondere a questo cambiamento, offrendo esperienze fluide e percepite come molto più personali".
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