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Champions League, Ajax-Inter 0-2 e Psg-Atalanta 4-0 - Rivivi le partite

17 Settembre 2025
Marcus Thuram - Fotogramma/IPA

(Adnkronos) - Mercoledì a due facce per le squadre italiane in Champions League. Oggi, 17 settembre, l'Inter ha battuto 2-0 l'Ajax all'Amsterdam Arena, grazie alla doppietta di Thuram. Serata da dimenticare per l'Atalanta e Ivan Juric, all'esordio da allenatore nella massima competizione europea. Al Parco dei Principi, i bergamaschi cadono 4-0 sotto i colpi del Psg campione d'Europa. Segnano Marquinhos, Barcola, Nuno Gomes e Goncalo Ramos in pieno recupero.  

   

Martedì 30 settembre l'Inter affronterà ora lo Slavia Praga a San Siro. Per la Dea, sfida casalinga contro il Club Brugge. 

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Champions League, oggi Ajax-Inter e Psg-Atalanta - Le partite in diretta

17 Settembre 2025
Marcus Thuram - Fotogramma/IPA

(Adnkronos) - Mercoledì da non perdere in Champions League. Oggi, 17 settembre, tocca a Ajax-Inter e Atalanta-Psg, partite visibili in diretta e in streaming per la prima giornata della fase campionato. Calcio d'inizio alle 21. 

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Dove vedere Ajax-Inter e Psg-Atalanta? La partita tra Ajax e Inter verrà trasmessa in esclusiva su Prime Video e sarà dunque visibile esclusivamente attraverso l'applicazione di Amazon Prime Video. La partita tra Psg e Atalanta sarà trasmessa in esclusiva su Sky Sport Uno (canale 201) e Sky Sport (252) e in diretta streaming su Sky Go e NOW.  

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Ancona, Salvini sul palco ricorda la morte di Charlie Kirk: "Chiedo un minuto di silenzio"

17 Settembre 2025
Matteo Salvini e Charlie Kirk - Ipa

(Adnkronos) - Sul palco di Ancona per tirare la volata al governatore uscente Francesco Acquaroli, Matteo Salvini ricorda la morte dell'attivista americano Charlie Kirk e chiede un minuto di silenzio alla piazza. "Vi chiedo un minuto di orgoglio, riflessione, determinazione, coraggio e apparente silenzio che subito dopo diventa forza per Charlie Kirk", ha detto il vice premier 

"Quello che mi ha colpito sul barbaro omicidio di Charlie Kirk - ha spiegato Salvini - è quello che è successo dopo. Le reazioni senza vergogna, senza dignità di professori, di pseudo intellettuali, giornalisti e insegnanti, che hanno riso e che sostengono che se la sia cercata... Aveva delle idee e per qualcuno anche in Italia meritava di morire. Quel sacrificio non può lasciarci indifferenti e quelle immagini non mi spaventano ma mi danno ancora più forza. Al loro odio e alla loro rabbia rispondiamo col sorriso e con coraggio". 

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Sostenibilità, Eni e la sfida della Just Transition fra innovazione, competenze e alleanze

17 Settembre 2025
Sostenibilità, Eni e la sfida della Just Transition fra innovazione, competenze e alleanze

(Adnkronos) - Un confronto aperto, plurale, concreto. È con questo spirito che Eni ha organizzato l’evento “Eni for a Just Transition”, un momento di riflessione sulla transizione energetica, economica e sociale che l’Italia e il mondo stanno affrontando. L’iniziativa ha riunito esponenti del mondo accademico, industriale, istituzionale e sociale per discutere le sfide e le opportunità legate a una trasformazione che non può più essere rimandata. Tre i pilastri attorno ai quali si è articolata la giornata: innovazione, competenze e partnership. Temi centrali per accompagnare il cambiamento in corso, come ha sottolineato Francesca Ciardiello, responsabile Sostenibilità Eni: “L’idea di organizzare un evento dedicato alla sostenibilità oggi nasce dalla consapevolezza che solo attraverso occasioni dirette di confronto e un racconto plurale – composto dalle voci di Eni e dei suoi stakeholder – si possa effettivamente comprendere il valore che un’azienda genera sui territori e su scala globale integrando le dimensioni della sostenibilità: economica, ambientale e sociale.” 

Uno dei momenti chiave è stato il panel 'Sostenibilità e trasformazione industriale in Italia', in cui i manager Eni si sono confrontati con due economisti di riferimento: Sandro Trento, professore ordinario di Economia e Direttore della School of Innovation dell’Università di Trento, e Angela Cipollone, Head of Sustainability di CDP. Trento ha lanciato un messaggio chiaro: “Spesso si ha la percezione che trasformazione industriale voglia dire ridurre un po’ di plastica prodotta o creare un ufficio ESG. In realtà, stiamo parlando di qualcosa di molto più profondo e strutturale. Stiamo chiedendo alle imprese di cambiare pelle, lungo tutta la filiera del valore: dagli acquisti al marketing, dalla gestione delle risorse umane alla R&S, fino al rapporto con i territori. È una vera rivoluzione industriale, qualcosa che poche volte avviene nella storia”. A portare l’esperienza concreta dell’azienda sul campo sono stati Giuseppe Ricci, Chief Operating Officer di Eni per la trasformazione industriale e Raffaella Lucarno di Enilive. Tutti hanno insistito sulla necessità di rendere la sostenibilità parte integrante del modello di business, non un’aggiunta. 

Nel panel “Tecnologia per la persona e per l’ambiente”, si è discusso di come l’intelligenza artificiale e l’innovazione possano accelerare la transizione energetica, garantendo sicurezza, inclusione e impatto positivo. Tra i relatori, il giurista Oreste Pollicino e le manager Eni Alessandra Fidanzi e Chiara Cerruti. Il dibattito su “Persone nella trasformazione” ha evidenziato l’urgenza di upskilling e reskilling per affrontare le sfide del nuovo mondo del lavoro. La trasformazione energetica impone nuove figure professionali, e partnership tra aziende e università diventano essenziali. Un tema affrontato da Luca De Santis (Eni), Roberto Zanino (Politecnico di Torino), Andrea Belli (Acea) ed Elvira Spatolisano, vincitrice dell’Eni Award 2024. 

La giornata si è conclusa con il panel “Impresa e Territorio: l’esempio di Ravenna”. È stato presentato il caso virtuoso della città romagnola, dove Eni e realtà locali come Rosetti Marino e Linea Rosa collaborano su progetti che uniscono sostenibilità industriale, innovazione sociale e sicurezza. In particolare, significativa è stata la testimonianza di Alessandra Bagnara, presidente di Linea Rosa, associazione che da oltre 34 anni è impegnata nel contrasto alla violenza sulle donne nei territori di Ravenna, Cervia e Russi: “Molto importante è la collaborazione e l'interazione che si crea sui territori, fra istituzioni, enti e imprese. Per noi di Linea Rosa è stato fondamentale poter contare su questa rete di sostegno. La partnership con Eni ci ha permesso di realizzare progetti indirizzati a supportare le donne nei percorsi di uscita da relazioni violente, fornendo assistenza concreta anche nell’accudimento dei figli e delle figlie.” 

“In particolare – ha aggiunto Bagnara – l’obiettivo è stato quello di aiutare le donne a riacquistare quell’indipendenza economica necessaria per liberarsi da situazioni di maltrattamento. Il supporto all’autonomia lavorativa, reso possibile grazie a questa collaborazione, rappresenta un passo fondamentale verso una vera rinascita personale e sociale.” “Solo con un approccio basato sulla fiducia reciproca, sulla comprensione delle sfide e sul dialogo – ha ribadito Ciardiello – potremo costruire soluzioni condivise, da portare a scala”. 

Eni for a Just Transition si è rivelato un momento di ascolto e proposta, un’occasione per ribadire che la sostenibilità non è solo un obiettivo da raggiungere, ma un processo da costruire ogni giorno. 

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Lavori all'invaso Bidighinzu, 10 comuni senz'acqua per 24 ore

17 Settembre 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATAIntervento dell'Enas. Abbanoa provvede con autobotti...

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Editoria sarda, 120mila euro per le mostre del libro nell'Isola

17 Settembre 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATAFinanziamento approvato dalla Giunta regionale...

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Sostenibilità, a Civitavecchia incontro tra AdSP e delegazione governativa Corea del Sud

17 Settembre 2025
Sostenibilità, a Civitavecchia incontro tra AdSP e delegazione governativa Corea del Sud

(Adnkronos) - Il Porto di Civitavecchia ha accolto oggi una delegazione governativa della Corea del Sud per un incontro con l'Autorità di Sistema Portuale. La riunione - si legge in una nota - "ha avuto come obiettivo principale la discussione di tematiche relative alla sostenibilità ambientale, con particolare attenzione allo sviluppo dei progetti sull'idrogeno e il cold ironing". 

Il Commissario Straordinario dell'AdSP, Raffaele Latrofa, ha dichiarato: "È stato un incontro molto proficuo, in cui abbiamo condiviso esperienze e buone pratiche per lo sviluppo di progetti sostenibili. Siamo orgogliosi di essere la prima Hydrogen Valley portuale italiana e di lavorare per ridurre l'impatto ambientale delle nostre attività". 

L'incontro ha rappresentato un primo importante passo verso la definizione di un'intesa per lo scambio di conoscenze e best practice tra il Porto di Civitavecchia e la Corea del Sud. 

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Al Gemelli Art4ART, unisce arte e medicina per un'esperienza di cura innovativa

17 Settembre 2025
progetto Art4ART - Gemelli

(Adnkronos) - Ambienti di cura immersivi e personalizzabili, dove tecnologia e arte si integrano per offrire un'esperienza terapeutica innovativa ai pazienti. È il cuore del nuovo progetto Art4ART (Arte per la Radioterapia avanzata) del centro di Radioterapia oncologica del Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs di Roma presentato oggi, mercoledì 17 settembre, nella hall dell'ospedale. Un progetto che, spiegano i promotori, propone una nuova visione della cura. La diagnosi di cancro rivoluziona la vita quotidiana dei pazienti. L'evoluzione delle terapie e l'aumento delle percentuali di sopravvivenza hanno reso possibile un approccio di cura sempre più orientato al benessere globale della persona con l'obiettivo di migliorare la risposta alle cure, diminuire gli effetti collaterali e aumentare la compliance dei pazienti. 

In questo contesto nasce Art4ART all'interno del Gemelli Art (Advanced Radiation Therapy), che insieme all'associazione Attilio Romanini, si prende cura del paziente integralmente. Il progetto, patrocinato dal ministero della Cultura, è realizzato in collaborazione con il Maxxi - Museo nazionale delle arti del XXI secolo. Art4ART nasce con l'obiettivo di offrire al paziente oncologico un ambiente terapeutico arricchito dalla presenza di molteplici forme d'arte. In questo contesto, la bellezza diventa strumento di accoglienza, capace di favorire un rapporto più sereno col percorso di cura. L'arte, linguaggio universale, stimola la partecipazione consapevole del paziente all'iter clinico, contribuendo a migliorare l'esperienza terapeutica e a cercare di ottenere risultati clinici migliori. 

Ogni spazio è dotato di display interattivi per la visione di contenuti motivazionali e artistici, inclusi video realizzati in collaborazione con il Museo Maxxi, con l'obiettivo di migliorare la resilienza dei pazienti. Presente anche una stanza cinema dedicata, per esperienze immersive collettive, e una stanza colloqui con sistema multimediale interattivo, pensata per migliorare la comunicazione medico-paziente. L'ingresso nel reparto diventa un invito a un cammino condiviso grazie all'installazione statica che accoglie il paziente sul tema dell'acqua, come elemento visivo e simbolico. 

All'evento di presentazione sono intervenuti il capo del Gabinetto del ministro della Cultura Valentina Gemignani, il capo Dipartimento della prevenzione del ministero della Salute Maria Rosaria Campitiello e la presidente del Maxxi Maria Emanuela Bruni. L'assistente ecclesiastico generale dell'università Cattolica del Sacro Cuore, monsignor Claudio Giuliodori, ha dedicato un momento di riflessione e preghiera per i malati di Radioterapia oncologia del Gemelli. "Si tratta di un'iniziativa che conosco bene - recita il messaggio del ministro della Cultura Alessandro Giuli letto da Valentina Gemignani - essendo il frutto di un lavoro avviato quando ero presidente della Fondazione Maxxi, grazie a confronti e scambi di idee con il professore Vincenzo Valentini, presidente dell'associazione Attilio Romanini e con Adriana Rocca, già presidente degli amici del Maxxi. Il ministero della Cultura guarda con grande partecipazione a esperienze come questa, poiché dimostrano in maniera concreta come l'arte sia una risorsa in grado di incidere fattivamente sulla qualità della vita delle persone, sul loro modo di vedere la malattia, la terapia, la guarigione". 

"La salute paziente centrica è il futuro - osserva Campitiello - Grazie a voi che rendete protagonista il paziente umanizzando le cure. Siete un modello da estendere ad altre strutture, l'esempio del Policlinico Gemelli deve essere un faro nell'approccio alle cure". "La nostra missione di Museo nazionale - interviene Bruni - raggiunge piena realizzazione e si arricchisce del più profondo dei significati quando possiamo essere al fianco di una realtà come il Policlinico Gemelli. Ci siamo messi a disposizione offrendo ciò che abbiamo il privilegio di custodire, ovvero il genio dei grandi maestri e la creatività dei nuovi talenti, fonti inesauribili di riflessioni importanti. Desidero ringraziare tutti gli artisti e le loro famiglie per aver aderito prontamente a questo progetto, consentendoci di realizzarlo". 

"Il Gemelli, da sempre, si impegna a coniugare eccellenza scientifica e attenzione alla persona - sottolinea Daniele Franco, presidente della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs - Con Art4ART ribadiamo la nostra missione: mettere al centro dell'impegno di ciascuno non la malattia, ma la persona con i suoi bisogni di cura, di speranza e di bellezza". "Il nostro impegno - gli fa eco il direttore generale del Gemelli, Daniele Piacentini - è garantire la migliore qualità delle cure al paziente. E questo obiettivo si può raggiungere grazie all'unione di più fattori: elevate competenze professionali, impegno in investimenti tecnologici e umanizzazione delle cure". L'ospedale, racconta Maria Antonietta Gambacorta, direttrice della Radioterapia oncologica del Gemelli Art, "si trasforma così in un 'altrove', allontanando il paziente dal carico emotivo della propria condizione di malato, respirando bellezza. I trattamenti medici integrati con la fruizione di contenuti artistici contribuiranno secondo i nostri auspici a migliorare la risposta alle cure. Il nostro obiettivo è anche di avviare un percorso di ricerca per misurare i benefici dell'integrazione tra la medicina e l'arte, favorendone in futuro l'estensione ad altri ambiti di cura". 

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Giovani caregiver protagonisti della mostra-evento 'Impression of Humanity'

17 Settembre 2025
Giovani caregiver protagonisti della mostra-evento

(Adnkronos) - Un percorso di ascolto e sperimentazione che dà voce al vissuto e alle emozioni dei giovani caregiver italiani attraverso il linguaggio dell'arte e dell'intelligenza artificiale, grazie al talento di giovanissimi studenti della Rufa - Rome University of Fine Arts che hanno tradotto in espressione artistica le esperienze di chi - mentre è ancora studente o agli inizi del proprio percorso di lavoro - si prende cura di una persona cara con malattia o disabilità. E' la ricchezza di 'Impressions of Humanity', progetto promosso da Fondazione Msd e realizzato con la collaborazione di Eikon Strategic Consulting Italia Società Benefit, Fondazione Pastificio Cerere, Rufa e le associazioni pazienti Apmarr (Associazione nazionale persone con malattie reumatologiche e rare), Cittadinanzattiva, Favo (Federazione delle associazioni italiane di volontariato in oncologia), Salute Donna Odv e Salute Uomo, Uniamo (Federazione italiana malattie rare) e Young Care Italia.  

Il progetto riflette passato e futuro di Fondazione Msd, impegnata a partire dall'ascolto dei bisogni reali di informazione nell'esplorazione di nuove idee e linguaggi, per offrire un contributo concreto e distintivo ai processi di alfabetizzazione sanitaria, scommettendo sul potenziale trasformativo delle nuove generazioni. I giovani caregiver, infatti, sono spesso invisibili nel dibattito pubblico, ma cruciali per comprendere l'evoluzione del welfare familiare in un'Italia che invecchia rapidamente. 

Punto di partenza di 'Impressions of Humanity' è la prima indagine quanti-qualitativa sul caregiving giovanile realizzata da Eikon Strategic Consulting Società Benefit con il coinvolgimento delle associazioni pazienti partner del progetto. La ricerca, svolta in 17 regioni - informa una nota - ha coinvolto centinaia di giovani tra i 18 e i 30 anni che si prendono cura di persone care con malattia o disabilità, delineando un ritratto inedito dei giovani caregiver italiani: hanno un'età media di 25 anni, metà del campione è nella fascia d'età 26-30 anni, in gran parte già inseriti nel mondo del lavoro; l'altro 41% comprende i 21-25enni e i giovanissimi tra i 18 e i 20 anni rappresentano il 13% del campione. Il carico di lavoro è tutt'altro che simbolico, con un impegno settimanale tra le 7 e le 35 ore. I giovani caregiver si fanno carico principalmente dell'invecchiamento delle generazioni precedenti, in un'Italia sempre più anziana: nonni (42% delle risposte) e genitori (30%). Oltre metà del campione (66%) considera il ruolo di caregiver molto impegnativo, mentre 8 su 10 giovani ascoltati ritengono urgente il riconoscimento sociale e istituzionale del loro ruolo.  

"I giovani caregiver si sentono socialmente invisibili - sottolinea Cristina Cenci, antropologa e Senior Partner di Eikon, curatrice dell'indagine - Si fanno carico principalmente dell'invecchiamento delle generazioni precedenti, in un'Italia sempre più anziana, e chiedono soprattutto di essere riconosciuti e ascoltati come attori fondamentali. Solo il 36% ritiene adeguato il supporto sanitario e le loro priorità sono il sostegno emotivo, personale specializzato e informazioni chiare". 

A partire dai risultati dell'indagine, giovani studenti della Rufa hanno dato vita a opere d'arte originali, guidati in uno stimolante percorso didattico-artistico dall'artista e performer Francesca Fini nella comprensione dell'uso dell'intelligenza artificiale nell'arte e delle sue potenzialità nel racconto della salute e del sociale. "Fondazione Msd è orgogliosa di celebrare il proprio ventennale con un progetto così innovativo. L'innovazione - afferma Marina Panfilo, direttrice di Fondazione Msd - è da sempre la nostra stella polare. Oggi con questo progetto vogliamo promuovere la health literacy e riconoscere il ruolo del caregiver attraverso l'arte e la tecnologia, coinvolgendo i giovani per preservare uno dei beni più preziosi: la salute. Ci impegniamo a farlo ripensando e reinventando costantemente metodologie, linguaggi e approcci comunicativi, per rendere le informazioni sulla salute sempre più accessibili, pertinenti ed efficaci. E' l'impegno che ci ha guidato in questi 20 anni e che continuerà a guidarci". 

Esprimono soddisfazione anche le associazioni pazienti partner, "felici che, per celebrare 20 anni di attività, Fondazione Msd abbia scelto di promuovere un progetto di sensibilizzazione sul tema del caregiving giovanile, coinvolgendoci nel processo di ascolto e ricognizione dei bisogni. La narrazione che emerge - evidenziano - contrasta con l'evidente gap istituzionale sul tema. Una carenza che richiede urgenti interventi sistemici e, soprattutto, una normativa nazionale adeguata. Spiragli si intravedono nel percorso di riconoscimento a livello regionale, ma è importante che questo percorso prosegua ed evolva anche con efficaci iniziative di sensibilizzazione come questa di oggi".  

L'intelligenza artificiale "si è rivelata un vero e proprio alleato creativo nei processi artistici e pedagogici dei laboratori di 'Impressions of Humanity' - racconta Marta Jovanovic, Performance Artist e docente Rufa - Le opere dei nostri studenti mostrano una qualità tecnica e una forza comunicativa notevoli, confermando che l'arte è strumento essenziale per rappresentare salute, malattia e vissuti e che la sperimentazione di nuove tecniche e linguaggi - valore fondante per Rufa - è un importante amplificatore narrativo". 

Cinque i lavori dei giovani finalisti selezionati da una giuria composta da rappresentanti di tutti i partner del progetto, oggi premiati in presenza del giovane artista e divulgatore Jacopo Veneziani e in esposizione alla Fondazione Pastificio Cerere (Roma). "Da sempre impegnata nella valorizzazione della ricerca artistica contemporanea e nel dialogo tra arte, società, formazione e innovazione, la Fondazione Pastificio Cerere apre le proprie porte a 'Impressions of Humanity' - commenta la direttrice Claudia Cavalieri - un'iniziativa che riflette il nostro impegno per l'inclusione sociale e la valorizzazione del territorio. Una spontanea e virtuosa convergenza di intenti, il nostro incontro con Fondazione Msd".  

Dopo l'esposizione di oggi - conclude la nota - la mostra continuerà a vivere, in formato digitale, e sarà inserita nel programma della Rome Art Week (dal 20 al 25 ottobre). 

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Iacchetti dopo lite con Mizrahi su Gaza insiste: "È bugiardo e ignorante, ripeterei ogni cosa"

17 Settembre 2025

(Adnkronos) - "Oggi su Instagram si parla solo di me... ma avevo davanti un essere impossibile, provocatore, bugiardo, ignorante e quindi se dovessi ritornare a fare 'Cartabianca' stasera direi esattamente in quel modo tutte le parole che ho detto, dalla prima all'ultima". Così Enzo Iacchetti commenta su Instagram quanto accaduto ieri sera, durante la puntata di 'E' sempre Cartabianca', condotto da Bianca Berlinguer.  

 

Nel confronto con Eyal Mizrahi, presidente della Federazione Amici di Israele, su quanto sta accadendo a Gaza, tra i due è andato in scena un acceso dibattito, con insulti e minacce. 

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Femminicidio Matteuzzi, è definitivo ergastolo per Giovanni Padovani

17 Settembre 2025
Alessandra Matteuzzi e Giovanni Padovani - Fotogramma / Ipa

(Adnkronos) - Diventa definitivo l’ergastolo per Giovanni Padovani, l’ex calciatore e modello accusato dell’omicidio dell’ex fidanzata 56enne Alessandra Matteuzzi, uccisa a pugni, calci, martellate e colpi di panchina il 23 agosto 2022 sotto casa, a Bologna. I giudici della prima sezione penale della Cassazione hanno rigettato il ricorso della difesa contro la sentenza dello scorso novembre con cui la Corte d’Assise d’Appello di Bologna aveva confermato l’ergastolo inflitto in primo grado al 28enne. A Padovani erano contestate anche le aggravanti dello stalking, del vincolo del legame affettivo, dei motivi abietti e della premeditazione. 

“È giusto che lui paghi. Ci tenevo tantissimo, è la pena massima che si può dare. Lui ha distrutto la vita di mia sorella ancora prima di ucciderla, ha distrutto tutti noi", ha detto la sorella di Alessandra Matteuzzi, Stefania. "Mia sorella la giustizia l’ha avuta, io il dolore me lo porterò dietro tutta la vita", ha aggiunto.  

Soddisfatti i legali di parte civile della famiglia. "Un ergastolo non rende mai contenti nessuno, questa sentenza mette però fine alla vicenda processuale, e sancisce ancora una volta la gravità di quello che è successo. Non ci sono scuse per chi commette questi reati", hanno affermato gli avvocati Chiara Rinaldi e Antonio Petroncini uscendo dalla Cassazione. 

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Ire Roma, primo reimpianto robotico di tessuto ovarico crioconservato

17 Settembre 2025
Ire Roma, primo reimpianto robotico di tessuto ovarico crioconservato

(Adnkronos) - Primo reimpianto di tessuto ovarico crioconservato realizzato con tecnica robotica a singolo accesso in una paziente oncologica. Il traguardo è stato raggiunto con successo all'Istituto nazionale tumori Regina Elena (Ire) di Roma dall'équipe di Enrico Vizza, direttore della Uoc di Ginecologia oncologica e del Centro di Oncofertilità Ifo (Istituti fisioterapici ospitalieri). La giovane donna, dopo aver superato la malattia, ha ripreso il ciclo mestruale a 4 mesi dall'intervento di reimpianto. La testimonianza della paziente è stata condivisa all'evento 'Oncofertilità: cure che proteggono il futuro', aperto a cittadini, specialisti e istituzioni. La voce delle pazienti ha rappresentato un segnale di speranza e un esempio di come la ricerca, il rigore dei processi e la collaborazione interaziendale possa restituire futuro e progettualità di vita oltre la malattia. 

Il risultato - spiegano dall'Ire - rappresenta una svolta internazionale nell'oncofertilità, disciplina che tutela la possibilità per bambine e giovani donne colpite da tumore di preservare e recuperare la fertilità dopo le terapie oncologiche. L'impiego della chirurgia robotica 3D di ultima generazione a singolo accesso ha permesso di reimpiantare circa 25 frammenti di tessuto ovarico, ciascuno di pochi millimetri, con tempi dimezzati rispetto alla laparoscopia tradizionale: un'operazione che in passato richiedeva più di un'ora di intervento minuzioso è stata completata in circa 30 minuti. La rapidità dell'intervento è un elemento decisivo: il tempo ridotto di permanenza del tessuto fuori dall'organismo limita lo stress ischemico e termico, aumentando la probabilità di attecchimento e di ripresa della funzione ormonale e riproduttiva. 

La chirurgia robotica permette una visione tridimensionale ingrandita, simile a quella di un microscopio, e assenza di tremore: il chirurgo può così osservare dettagli poco visibili a occhio nudo e individuare con precisione le aree più vascolarizzate in cui collocare i frammenti. La manualità è naturale e stabile, meno faticosa per il chirurgo, riducendo al minimo l'impatto sui tessuti. L'accesso avviene dall'ombelico con un'unica incisione di 2,5 cm. "La chirurgia robotica a singolo accesso ci consente di unire rapidità, precisione e minore impatto sui tessuti - afferma Vizza - Lavoriamo su frammenti di pochi millimetri come se stessimo scrivendo con una penna, ma in un campo visivo ingrandito che ci permette di preservare al meglio la vitalità del tessuto. Questo significa aumentare le chance di successo per le pazienti che hanno già affrontato un percorso oncologico e restituire loro la prospettiva di diventare madri". 

Il traguardo - evidenziano dagli Ifo - si inserisce in un modello di rete interaziendale unico in Italia, che vede il Regina Elena collaborare con il Policlinico Gemelli, l'ospedale pediatrico Bambino Gesù, l'ospedale Pertini e l'Asl Roma 1. Grazie a protocolli condivisi e alla formazione garantita dagli esperti Ire, le pazienti non devono spostarsi da un ospedale all'altro: l'espianto del tessuto ovarico avviene nella stessa struttura in cui vengono curate per il tumore e viene poi trasferito, con procedure di massima sicurezza, alla Banca del tessuto ovarico e cellule germinali dell'Ifo, unica nel Lazio certificata dal Centro nazionale trapianti. Questo garantisce continuità di cura, prossimità e una presa in carico totale in un momento di grande fragilità, permettendo alle pazienti di sentirsi sempre seguite nello stesso percorso assistenziale. 

I dati confermano il ruolo di eccellenza del Centro per la tutela dell'oncofertilità Ifo: circa 400 giovani donne hanno avuto colloqui di counseling dalla sua nascita nel 2018, oltre 100 hanno effettuato il prelievo e la crioconservazione del tessuto ovarico, la percentuale di gravidanza dopo reimpianto si attesta intorno al 30%, mentre la ripresa della funzionalità ovarica è riportata nel 90-100% dei casi. Sempre più pazienti giungono al centro in età giovane, anche in fase prepuberale, in età fertile al fine di preservare anche l'integrità ormonale, quindi avviare tempestivamente percorsi di preservazione della fertilità. L'ambulatorio è accessibile tutti i giorni e il team multidisciplinare comprende un team multidisciplinare di clinici, biologi, psiconcologi, case manager. 

"Restituire a una giovane donna, guarita da un tumore, la possibilità di progettare il proprio futuro e di diventare madre significa andare oltre la cura e costruire un modello di sanità che mette davvero al centro la persona - commenta Livio De Angelis, direttore generale Ifo - Questo primato dimostra come l'innovazione e la ricerca possano tradursi in nuove opportunità concrete per i pazienti, confermando la forza della nostra rete e la capacità degli Ifo di essere riferimento nazionale e internazionale". 

La giornata 'Oncofertilità: cure che proteggono il futuro' ha offerto una panoramica chiara delle opportunità cliniche e organizzative già attive e aperto un dibattito con gli esperti per analizzare criticità e prospettive future. L'iniziativa si è svolta nell'ambito della Giornata mondiale per la sicurezza delle cure e della persona assistita.  

Ad aprire i lavori i saluti istituzionali portati dall'onorevole Luciano Ciocchetti, vicepresidente della XII Commissione Affari sociali della Camera, e dall'assessore regionale all'Inclusione sociale e servizi alla persona, Massimiliano Maselli. Tra i relatori hanno partecipato, oltre gli esperti dell'Ire, Antonio Magi, presidente dell'Ordine dei medici della provincia di Roma, Mariano Feccia, direttore del Centro trapianti del Lazio, Giacomo Corrado, ginecologo oncologo, e Stefano Lello, ginecologo ed endocrinologo della Fondazione Policlinico Gemelli, Giuseppe Maria Milano, oncoematologo del Bambino Gesù, Adriana Bonifacino (associazione IncontraDonna), Mariavita Ciccarone (associazione Gemme Dormienti) e Vito Trojano, presidente della Società italiana ginecologia e ostetricia (Sigo).  

Le testimonianze hanno dato volto e voce ai risultati: Tiziana, protagonista del reimpianto con tecnica robotica single port, che ha ripreso il ciclo mestruale, e Sara, che dopo il congelamento del tessuto ovarico e il reimpianto sempre in Ifo è oggi madre di un bimbo di 2 anni. 

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Spallanzani alle mamme, 'la salute del tuo bimbo passa dalla tua'

17 Settembre 2025
Spallanzani alle mamme,

(Adnkronos) - "La salute del tuo bambino passa dalla tua". E' il messaggio che l'Inmi Spallanzani di Roma rivolge alle mamme aderendo all'iniziativa sponsorizzata dalla Regione Lazio per la Giornata mondiale per la sicurezza del paziente 2025. Il tema scelto quest'anno dall'Organizzazione mondiale della sanità per il World Patient Safety Day che si celebra oggi, 17 settembre, si focalizza sul miglioramento dei processi di cura per garantire la sicurezza dei neonati e dei bambini. 'Patient safety from the start' è lo slogan. Con un video social di Giuseppina Liuzzi, responsabile del Centro per la prevenzione e la cura delle infezioni in gravidanza dello Spallanzani, l'Irccs capitolino invita le donne in attesa a rivolgersi agli specialisti del servizio per assicurare un futuro sano al nascituro.  

La salute preconcezionale è un fattore determinante per un normale decorso della gravidanza e lo sviluppo fetale, ricordano dall'Inmi. Mantenere e tutelare la salute preconcezionale vuol dire ottimizzare la salute di oggi e di domani della donna e del nascituro, e per farlo bisogna assicurare che tutte le donne in età fertile ricevano assistenza preconcezionale, promozione della salute e interventi che possano aumentare lo stato di benessere, minimizzare i rischi e far portare avanti una gravidanza con salute ottimale. Il periodo gestazionale rende le donne in gravidanza particolarmente soggette, per motivi di ordine sociale e immunitario, a contrarre qualsiasi tipo di infezione: batterica, virale, parassitaria e fungina. All'infezione materna può conseguire la nascita di un bambino infetto con manifestazioni cliniche più o meno gravi, e per questo motivo la gestione delle infezioni nelle donne in gravidanza deve essere accompagnata da una attenta valutazione clinica dei rischi e da una interpretazione corretta dei risultati degli esami di laboratorio, e ancora più importante diventa la prevenzione in epoca preconcezionale. 

In questo processo di prevenzione, lo Spallanzani è parte attiva con il Centro per la prevenzione e la cura delle infezioni in gravidanza, che ha tra gli obiettivi la prevenzione e l'individuazione dell'infezione materna e la riduzione e/o eliminazione delle possibili conseguenze fetali. Il centro, unico sul territorio - sottolinea l'Irccs - rappresenta un punto di riferimento regionale con continue richieste da parte di ginecologi e pediatri al fine di una corretta valutazione degli screening, identificazione del rischio di trasmissione verticale, datazione dell'infezione, approccio terapeutico in gravidanza, diagnosi prenatale e neonatale di infezione, valutazione delle modalità del parto, modalità di allattamento e follow-up neonatale. "In caso di gravidanza in corso o desiderata, vi aspettiamo per un consulto perché la salute del tuo bambino passa dalla tua", chiosa Liuzzi. La visita infettivologica è prenotabile con impegnativa presso il Cup, oppure scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. 

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17 Settembre 2025
Ventinove opere di Mitoraj a Siracusa e sull

(Adnkronos) - Sta per chiudersi la mostra 'Lo sguardo – Humanitas Physis' a Siracusa (nel Parco archeologico Neapolis e accanto al Castello Maniace di Ortigia) e sulle pietre laviche dell’Etna, nel comune di Ragalna (Catania), inaugurata il 26 marzo 2024 in occasione dei 10 anni dalla scomparsa del maestro Mitoraj, il giorno in cui avrebbe compiuto 80 anni. Le 29 opere monumentali, collocate dal curatore Luca Pizzi con la collaborazione del direttore di produzione esecutiva Paolo Patanè, saranno il fulcro del finissage del 19 e 20 settembre prossimi. Atelier Mitoraj e Galleria d’Arte Contini hanno organizzato rappresentazioni artistiche affidando a Gisella Calì, docente di musical theatre, performance dedicate ai quattro elementi sui quali è stata sviluppata la mostra. Si partirà con il fuoco intorno al Teseo Screpolato sull’Etna, per passare a Neapolis: alla terra dell’Eros Bendato, all’aria di Luci di Nara, all’acqua dove Icaro si incanta. Le due giornate saranno un omaggio al percorso artistico della mostra, che finisce creando nuovi inizi. 

Un percorso che esce dai confini siciliani e torna in Toscana, chiudendo un’estate in cui l’arte di Mitoraj è stata protagonista di due importanti appuntamenti musicali della stagione. A luglio il Tindaro Screpolato in bronzo ha fatto da scenografia nei tre grandi concerti di Andrea Bocelli e del figlio Matteo al Teatro del Silenzio di Lajatico, altro appuntamento organizzato con la Galleria Contini, mentre nel centro del paese sono stati posizionati altri due bronzi: Ikaria e Torso di Ikaro. Mitoraj – cui era stata affidata la scenografia del primo concerto, per la quale aveva scelto il Grande Sonno, oggi simbolo del Teatro del Silenzio – è stato di nuovo presente nella ventesima edizione con la sua arte. Un ritorno anche quello al Festival Pucciniano di Torre del Lago, dove nel 2002 lo scultore polacco aveva creato scene e costumi della Manon Lescaut. "Allora ero il suo assistente scenografo, oggi ho l’onore e la responsabilità di rimetterlo in scena - dice Luca Pizzi, responsabile dell’Atelier Mitoraj e scenografo -. Per la parte estetica ho cercato di rispettare il più possibile quello che aveva fatto Mitoraj, adattandolo al nuovo palcoscenico. Saranno sempre emozioni forti, che si rafforzano con il passare del tempo: Mitoraj riuscirà ancora a parlare a ciascuno di noi, toccandoci nel profondo". 

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'Sorrisi e cure in sicurezza', festa al Policlinico Tor Vergata per il World Patient Safety Day

17 Settembre 2025
thumbnail_20250917_113847 Sarda News - Notizie in Sardegna

(Adnkronos) - "Sorrisi e cure in sicurezza" è il motto che ha guidato le attività con cui il Policlinico Tor Vergata di Roma ha celebrato la Giornata mondiale della sicurezza dei pazienti, promossa oggi dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Chiaro l'obiettivo dell'evento: trasmettere ai bambini il messaggio positivo che l'ospedale è un luogo accogliente, dove possono sentirsi sicuri e protetti. Con l'iniziativa - ispirata al tema del World Patient Safety Day 2025, 'Cure sicure per ogni neonato e ogni bambino', e allo slogan 'Sicurezza del paziente fin dall'inizio!' - gli organizzatori hanno ricordato l'importanza di garantire ai bambini un percorso di cura sicuro, attento alle loro specifiche fragilità e basato sul rispetto dei loro diritti, come sancito nella Carta dei diritti del bambino.  

"La sicurezza delle cure - sottolinea il policlinico capitolino - deve accompagnare ogni individuo dalla gravidanza fino all'età adulta, senza distinzioni geografiche, culturali o socioeconomiche, coinvolgendo in modo sinergico operatori sanitari, istituzioni, famiglie e pazienti". 

Prevenzione, educazione, gioco e intrattenimento sono stati al centro del programma della giornata, che si è svolta nella Galleria della struttura ospedaliera, coinvolgendo famiglie e bambini, dopo il saluto istituzionale del rettore dell'università degli Studi di Roma Tor vergata, Nathan Levialdi Ghiron, e del commissario straordinario del policlinico, Ferdinando Romano. Ospite di eccellenza Sir Richard John Roberts, premio Nobel per la Fisiologia, accompagnato da Giuseppe Novelli, direttore dell'Unità di Genetica. 

Raffaella Docimo, responsabile dell'Unità di Odontoiatria dell'età evolutiva, insieme al suo team, ha allestito nella Galleria un'area dedicata al bambino e ai genitori, nell'ottica di fornire adeguata informazione sulla necessità di prevenzione e terapie sin dalla prima infanzia, secondo percorsi sicuri e protetti; Viviana Moschese, responsabile della Uosd di Immunopatologia e Allergologia pediatrica, ha incontrato i genitori rispondendo alle domande, fornendo materiale informativo e sulla opportunità dei percorsi dedicati su vaccinazioni, diabete e allergie e immunodeficienze primitive; Luigi Mazzone, responsabile dell'Unità di Neuropsichiatria infantile, ha posto l'attenzione sul mondo del disturbo dello spettro autistico e dei disturbi del comportamento alimentare, e sulla possibilità di diagnosi precoce.  

Sono state inoltre esposte T-shirt 'griffate' realizzate nel Laboratorio Aut in Art dai giovani pazienti. E' stato molto apprezzato - riporta una nota - il box pedagogico per l'igiene e quindi 'il lavaggio delle mani', curato dal Servizio Epidemiologico, che ha coinvolto i bambini in un clima di gioco e di allegria. Infine, la Polizia di Stato ha informato genitori e figli sulla necessità di controllo e monitoraggio dell'uso dei cellulari e dei dispositivi digitali nei più piccoli, esposti sempre più al rischio sul web, fornendo informazioni e materiale educativo. Nel corso della giornata, l'animazione dell'associazione Teniamoci per mano ha intrattenuto ed entusiasmato i piccoli ospiti con palloncini, magie, musica e karaoke. Alla riuscita dell'evento ha contribuito anche l'associazione Volontari per il Ptv. A chiudere la giornata è stata la musica con l'associazione Roma Sinfonietta: i maestri Alessandro Bonanno (pianoforte) e Gianni Oddi (sax) hanno eseguito celebri brani tratti dal repertorio Disney, regalando un finale magico e coinvolgente. L'evento ha riscosso grande successo e partecipazione, con tantissimi sorrisi da parte dei molti bambini presenti.  

Con questa giornata, il Policlinico Tor Vergata ribadisce "l'importanza della collaborazione attiva con i genitori e della costruzione di una rete di alleanze per promuovere la qualità delle cure e lo sviluppo della ricerca". 

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Lingua blu, la Regione sblocca indennizzi per quasi 26 milioni

17 Settembre 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATARistori per la diffusione del virus nel 2024...

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'The Sea' è il candidato agli Oscar per Israele, è bufera sul film

17 Settembre 2025
Una scena di

(Adnkronos) - Il ministro della Cultura israeliano Miki Zohar ha annunciato il ritiro dei finanziamenti pubblici agli Ophir Awards, i premi nazionali del cinema israeliano, dopo che il film 'The Sea' ha vinto il riconoscimento come miglior film dell’anno. La decisione, comunicata il giorno successivo alla cerimonia, ha scatenato un acceso dibattito nel mondo culturale israeliano. 

Il film, diretto dal regista israeliano Shai Carmeli-Pollak, racconta la storia di un ragazzo palestinese di 12 anni che vive sotto occupazione in Cisgiordania e rischia la vita per raggiungere per la prima volta la spiaggia di Tel Aviv. Il film ha ricevuto il premio principale, diventando automaticamente il candidato ufficiale di Israele agli Oscar nella categoria miglior film internazionale. 

Zohar ha definito la vittoria “una vergogna” e ha dichiarato che “non c’è schiaffo più grande per i cittadini israeliani” di un premio che, a suo dire, “sputa in faccia ai nostri soldati eroici”. Ha quindi annunciato che, a partire dal prossimo anno, gli Ophir Awards “non saranno più finanziati con denaro pubblico”. 

La polemica era già iniziata con l’annuncio delle nomination, che includevano anche 'Yes' di Nadav Lapid, una satira sulla complicità morale della società israeliana nella crisi umanitaria di Gaza, e 'Oxygen' di Natali Braun, incentrato su una madre che cerca di sottrarre il figlio al servizio militare. Zohar aveva accusato i premi di promuovere “narrazioni palestinesi” a scapito degli interessi nazionali. 

Durante la cerimonia, molti partecipanti hanno indossato abiti neri e fatto riferimento alla guerra, ricordando sia gli ostaggi israeliani rapiti il 7 ottobre 2023 durante gli attacchi di Hamas, sia le vittime dell’operazione militare israeliana nella Striscia. 

Il giovane Muhammad Gazawi, 13 anni, ha vinto il premio come miglior attore per il suo ruolo in 'The Sea' e ha lanciato un appello: “Che tutti i bambini possano vivere e sognare senza guerre”. Il co-protagonista Khalifa Natour, premiato come miglior attore non protagonista, non ha partecipato alla cerimonia, ma ha inviato un messaggio in cui ha condannato il conflitto: “Non trovo parole per descrivere l’orrore. Tutto il resto diventa secondario, anche il cinema e il teatro”. 

Nel frattempo, oltre 1.300 cineasti internazionali, tra cui Olivia Colman, Mark Ruffalo e Tilda Swinton, hanno firmato un appello per boicottare le istituzioni cinematografiche israeliane, accusate di essere “implicate nel genocidio e nell’apartheid contro il popolo palestinese”. 

Durante la serata, il regista Uri Barbash (Oltre il muro, La scelta di Nitza), insignito del premio alla carriera, ha pronunciato un discorso appassionato contro il governo Netanyahu e contro il boicottaggio hollywoodiano, invocando invece solidarietà: “Creeremo, protesteremo e sciopereremo insieme, ebrei e arabi, religiosi e laici. Tutti insieme per sradicare il male dalla nostra terra. La dignità umana non ha confini etnici o geografici”. 

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Dress code a scuola, le nuove regole: cosa non indossare in classe

17 Settembre 2025
 - Ragazzi vanno a scuola

(Adnkronos) - A scuola con l'outfit giusto. L'abbigliamento da indossare in classe è l'argomento di una serie di circolari, diramate dai presidi negli istituti sul territorio, con indicazioni sul dress code. Nel mirino dei regolamenti scolastici finiscono top e canottiere considerate troppo 'minimal', magliette che lasciano scoperte spalle e addome, scollature generose, gonne e pantaloni corti, jeans strappati. Le circolari, emanate dai dirigenti scolastici, includono anche il divieto di indossare cappelli o cappucci durante le lezioni.  

Numerosi istituti utilizzano formule generiche che bandiscono capi d'abbigliamento definiti 'sgarbati' o potenzialmente 'distraenti' per gli altri studenti. Come riporta 'Orizzonte Scuola', le circolari definiscono nuovi divieti agli alunni, invitandoli ad 'adottare un abbigliamento sobrio, decoroso, pulito e ordinato'. Niente 'abiti scollati o eccessivamente sbracciati, pantaloni a vita bassa, minigonne, abiti attillati o trasparenti, short, pantaloncini', si legge in una circolare di un istituto di Villa San Giovanni (Reggio Calabria) e in una scuola di Pisa.  

Regolamenti e divieti che si estendono anche agli accessori: ci sono scuole che vietano unghie finte per motivi di 'sicurezza', trucchi appariscenti, capelli dai colori vivaci, accessori vistosi e piercing eccessivi. Per i ragazzi, l'attenzione si concentra principalmente su barbe lunghe o incolte. E proprio da un sondaggio di Skuola.net condotto su quasi tremila studenti emerge che circa tre ragazzi su dieci devono prestare attenzione quotidiana al proprio abbigliamento proprio per evitare richiami o sanzioni disciplinari. Solo uno su 5 può vestirsi come vuole senza restrizioni. Mentre a un ulteriore 55% di studenti è 'solo' raccomandato di presentarsi in classe con un look 'adeguato'. (di Giselda Curzi) 

 

 

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Francesca Bellettini è la nuova presidente e ceo di Gucci

17 Settembre 2025
Francesca Bellettini - Ipa

(Adnkronos) - Dopo i rumors dei giorni scorsi arriva l'ufficialità: Francesca Bellettini è stata nominata presidente e amministratrice delegata di Gucci, riportando direttamente a Luca de Meo, amministratore delegato del gruppo Kering. "In questo momento cruciale, intendo costruire un’organizzazione più snella e chiara, con i migliori talenti alla guida delle nostre maison - spiega - de Meo -. A Gucci, in qualità di brand di punta del nostro Gruppo, deve essere riservata la massima attenzione, e Francesca, una delle professioniste più esperte e rispettate del settore, porterà la leadership e l’eccellenza nell’esecuzione necessarie per riportare il marchio al livello che merita". 

Francesca Bellettini ha commentato: "Sono veramente onorata di assumere la diretta responsabilità di Gucci, una delle maison di lusso più iconiche al mondo. Sono entusiasta di lavorare sotto la guida di Luca de Meo, la cui visione innovativa e dirompente ci ispira a superare ogni confine. Non vedo l’ora di affrontare questa nuova sfida insieme a tutto il team di Gucci e al fianco di Demna, del quale ho sempre ammirato la creatività". 

Jean-Marc Duplaix continuerà a ricoprire il ruolo di chief operating officer di Kering, supportando Luca de Meo nello sviluppo del Gruppo e nella gestione della sua organizzazione. Come conseguenza di questo cambiamento, le funzioni di deputy ceo di Kering saranno eliminate. 

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Renzi: "Meloni metta museruola ai suoi pitbull"

17 Settembre 2025
Matteo Renzi (Ipa)

(Adnkronos) - "Non so se il governo funziona, quello che non funziona sono le rotelle di questo ministro". Lo dice Matteo Renzi, leader di Italia Viva, a Tagadà su La7, riferendosi a quanto detto da Luca Ciriani, ministro per i Rapporti con il Parlamento, su Italia Viva.  

"Quel signore - ribadisce - non ha le rotelle a posto perché non si deve permettere di dire che sono nel clima delle Brigate rosse. Se questo è quello buono, che deve parlare con il Parlamento, figuratevi gli altri". 

"Io dico a Giorgia Meloni: il clima d'odio se lo vuoi bloccare, inizia a mettere la museruola ai pitbull che hai intorno a te, metti la museruola a chi dice che noi siamo come le Brigate rosse, perché io democratico cristiano non me lo faccio fare il paragone con le Brigate rosse", scandisce Renzi. 

Il leader di Italia Viva parla anche del titolare della Farnesina. "Il governo italiano sulla politica estera non esiste. C'è Tajani che ha fatto la Pimpa in arabo per i bambini della Palestina, è stato il massimo livello politico", afferma Renzi.  

"La senatrice Maiorino, dei Cinquestelle, è stata molto accusata per aver detto una frase molto dura", che Tajani "è un influencer prezzolato da Israele, ma figuriamoci - aggiunge - Gli israeliani vanno a prezzolare gli influencer che servono, nessuno si preoccupa di prezzolare Tajani, perché la politica estera non c'è". 

"La presidente del Consiglio Meloni ha un'ottima reputazione perché nei bilaterali è molto empatica, saluta, stringe le mani, sorride bene, viene bene in foto, ma poi la sostanza è: dov'è la politica estera? Un tempo c'erano Andreotti e Moro alla Farnesina, oggi c'è Tajani", dice Renzi. 

Capitolo centrosinistra. "Bisogna dare atto a Schlein, che non è la mia best friend, che in questi due anni si è fatta un mazzo tanto per tenere insieme tutti - afferma il leader di Italia Viva - Lei dice 'testardamente unitari' e sta iniziando a funzionare. C'è il Pd che è il partito più grosso, poi ci sono il Movimento 5 Stelle e Avs, io sto cercando, possibilmente con Silvia Salis, Gaetano Manfredi, Alessandro Onorato, con tanti sindaci che vorranno starci di costruire una quarta gamba che è la casa dei riformisti. Se ci stanno solo Pd, M5S e Avs con il 40% perdono, in Liguria senza di noi hanno perso, a Genova con noi hanno vinto".  

"Chi va a fare il premier o la premier? Intanto vinciamo che sarebbe già un passo in avanti, teniamo tutti insieme, perché tutti insieme la destra, numeri alla mano, perde, e il leader ha due possibilità: o come ha fatto Meloni, il capo del principale partito" governa "e se vince questa regola a occhio tocca a Schlein", altrimenti "l'alternativa è che si facciano le primarie di coalizione. Se cambia la legge elettorale, trovo più facile che si facciano le primarie. Con questa legge, è più normale che sia il capo del principale partito", conclude Renzi. 

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