
(Adnkronos) - Una tragica fatalità si è consumata nella mattinata di oggi in via Alfredo Casella a Scandicci, Firenze, dove una donna di 68 anni ha perso la vita cadendo accidentalmente dal primo piano della propria abitazione mentre stava pulendo le tapparelle.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della compagnia di Scandicci, prontamente intervenuti sul posto insieme ai sanitari del 118, la donna si trovava impegnata in faccende domestiche quando ha perso l’equilibrio, precipitando nel vuoto. L’impatto si è rivelato fatale: ogni tentativo di rianimazione è purtroppo risultato vano.
La salma è stata posta a disposizione dei familiari, ancora sotto shock per l’improvvisa perdita. Le autorità hanno avviato gli accertamenti di rito, ma al momento si esclude ogni ipotesi diversa dall’incidente domestico.
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(Adnkronos) - "Il rinnovo normativo della Convenzione 2022-2024 della Specialistica ambulatoriale territoriale non è ancora chiuso. E' scaduto da tempo, occorre fare presto, entro fine anno va messa la parola fine". Lo afferma all'Adnkronos Salute Antonio Magi, segretario generale del Sumai Assoprof, il sindacato degli specialisti ambulatoriali, anticipando che martedì 21 ottobre "inizieremo le trattative in Sisac (la Struttura interregionale sanitari convenzionati) per il rinnovo dell’Acn 2025-27".
"Occorre chiudere entro dicembre 2025 - insiste Magi - Il rinnovo del contratto dei medici del territorio riguarda diverse decine di migliaia di medici, tra cui medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, a cui aggiungere gli psicologi, i veterinari, i chimici e i biologi. Mettere in regola questi professionisti significa consentire alle Case di Comunità di poter decollare entro giugno 2026, come previsto dal Dm 77". Inoltre, "come Sumai ritengo che sia indispensabile lavorare esclusivamente sulle retribuzioni per rendere attrattiva la professione sul territorio" conclude.
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(Adnkronos) - Domani è la Giornata Internazionale della Rianimazione Cardiopolmonare (Word Restart a Heart Day) promossa dall’International Liaison Committee on Resuscitation (Ilcor), consenso mondiale sul trattamento dell’arresto cardiaco. Italian Resuscitation Council (Irc), società scientifica senza scopo di lucro riconosciuta dal ministero della Salute, che riunisce medici, infermieri e operatori esperti in rianimazione cardiopolmonare, promuove iniziative, attività e dimostrazioni di primo soccorso in tutta Italia per sensibilizzare la popolazione sul tema. Domani si terrà a Roma presso la Camera dei deputati (Sala della Lupa) l’evento 'Giornata mondiale della rianimazione cardiopolmonare. Le nuove linee guida europee: formare alla sicurezza' promosso dalla Camera dei Deputati e dall'Irc. All’incontro interverranno, tra gli altri, anche Giorgio Mulé, vicepresidente della Camera; Edoardo Bove, calciatore; Manuel Picardi, segretario generale Efa (European Driving School Association).
Secondo una ricerca condotta dall’Osservatorio Opinion Leader 4 Future, progetto sull’informazione consapevole nato nel 2023 dalla collaborazione tra Credem e Almed (Alta Scuola in Media Comunicazione e Spettacolo dell'Università Cattolica del Sacro Cuore), "solamente il 16% degli italiani, in caso di arresto cardiaco, interverrebbe con le corrette procedure di primo soccorso come il massaggio cardiaco e l’utilizzo del defibrillatore automatico esterno (Dae). Il 29% della popolazione - riporta la ricerca - si limiterebbe a chiamare i soccorsi, il 21% offrirebbe supporto, ma senza agire direttamente, il 32% agirebbe solo se guidato dalle indicazioni di un operatore al telefono e il 2% non interverrebbe in alcun modo. Tra i fattori di maggiore resistenza, ci sarebbero la paura di peggiorare la situazione (56%) e la scarsa conoscenza delle manovre di emergenza (42%)".
"Sebbene il 63% degli italiani si dichiari abbastanza (57%) o molto (6%) informato sull’arresto cardiaco, solo il 24% saprebbe definirlo esattamente e appena l’11% distinguerebbe correttamente un arresto cardiaco da un infarto. La partecipazione a corsi di primo soccorso è ancora bassa: il 74% del campione non ne ha mai frequentato uno e il 12% non ricorderebbe le indicazioni ricevute nei corsi che ha seguito. Il restante 14% - prosegue l'analisi - ha svolto una formazione specifica sul tema e ne ricorda bene i contenuti. Il 20% del campione conosce i defibrillatori automatici esterni (Dae) e sa come funzionano, mentre circa il 70% li ha solo sentiti nominare, e il 5% non sa cosa sono. L’84% di chi non ha mai seguito un corso sarebbe interessato a partecipare a una formazione, anche breve, della durata di 4-5 ore".
Andrea Scapigliati, presidente Irc, docente di anestesia e rianimazione dell’Università Cattolica e responsabile dell’Unità Operativa Semplice di Terapia Intensiva cardiochirurgica della Fondazione Policlinico Gemelli, osserva: “Questi dati evidenziano l’urgenza di promuovere una maggiore consapevolezza tra i cittadini e di dare piena attuazione alla legge italiana 116/2021, che introduce interventi mirati per intervenire in modo più efficace in caso di arresto cardiaco, come la formazione obbligatoria a scuola sul primo soccorso, e per aumentare le probabilità di sopravvivenza. Le tecniche di primo soccorso dovrebbero essere insegnate fin dalla scuola, trasmesse ai giovani e agli operatori delle strutture sportive, integrate nei percorsi per il conseguimento della patente di guida e diffuse il più possibile nella popolazione".
"In questa direzione si inserisce l’accordo recentemente siglato da Irc con l’Unione Nazionale Autoscuole e Studi di Consulenza Automobilistica (Unasca), volto a promuovere l’inserimento della formazione sul primo soccorso nei corsi per futuri automobilisti. Un altro strumento - continua - previsto dalla legge, ma ancora adottato solo in alcune regioni, è l’app nazionale per smartphone che consente di localizzare i defibrillatori automatici esterni (Dae) presenti sul territorio, facilitando un intervento tempestivo. Misure come queste possono fare la differenza: ogni anno in Europa si verificano circa 400.000 arresti cardiaci extraospedalieri, di cui 60.000 in Italia, e la sopravvivenza media si ferma a livello europeo al 7,5%. Dove la formazione è più diffusa, le probabilità di sopravvivere possono triplicare. È quindi essenziale coinvolgere e formare il maggior numero possibile di persone”.
Per sensibilizzare su questi temi, Irc promuove tra il 13 e il 19 ottobre 'Viva! La settimana della rianimazione cardiopolmonare' con decine di eventi gratuiti e aperti al pubblico in più di 20 città in tutta Italia – tra cui Roma, Bologna, Torino, Napoli, Cagliari, Catania, Modena, Chiavari, Novara, Gela e Nuoro. Tra le attività in programma anche una maxi-formazione sull’Isola della Maddalena (Sardegna) che coinvolgerà oltre 300 partecipanti.
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(Adnkronos) - William e Kate in Irlanda del Nord, dove hanno incontrato agricoltori e organizzazioni che offrono opportunità di lavoro ai giovani delle zone rurali. Nel corso delle visite programmate - al nuovo Learning and Development College dei Vigili del Fuoco, all'azienda di produzione di lino 'Mallon' e alla fattoria che coltiva mele e produce sidro 'Long Meadow Cider' - il principe e la principessa di Galles hanno avuto momenti di tenerezza 'fuori protocollo', come quando la principessa ha posato una mano sulla schiena del marito, in un naturale momento di affetto prima di salire su un camion dei pompieri e osservare le esercitazioni dei pompieri tirocinanti. La coppia è stata inoltre fotografata sorridente mentre assaggiava il famoso pane di patate e mele e il sidro artigianale 'Meadow' e aiutava nella raccolta delle mele (Kate, che ha riempito il suo cestino molto più velocemente del marito, ha scherzato: "Non far cadere la frutta, William").
I futuri sovrani hanno assistito al processo di produzione dell'aceto di mele, prima di osservare come vengono pressate e imbottigliate per ottenere il sidro pluripremiato dell'azienda britannica. Kate ha confessato: "Abbiamo provato a farlo a casa con una pressa manuale. È stato molto divertente con i bambini. C'era molto disordine". Hanno anche sorseggiato aceto di mele da un bicchiere, dopo di che Catherine ha ammesso: "Mi piace. Non l'ho mai bevuto in questo modo prima, ma mi piace metterlo nelle insalate e cose del genere". I principi hanno successivamente indossato i grembiuli per preparare il pane di patate e mele. Ancora una volta, Kate ha preso in giro il marito, dicendogli di cercare di "mantenere la forma di un cerchio", mentre William, con l'impasto, aveva ottenuto un rettangolo: "Se guardi da questa parte sembra un cerchio - ha risposto alla moglie - Questa è una nuova variante!".
Il principe e la principessa hanno visitato successivamente la 'Mallon', un'azienda con piantagione di lino che in precedenza era stata adibita a caseificio, dove Kate ha coraggiosamente provato a cimentarsi in un'antica tecnica di lavorazione del tessuto. I proprietari hanno raccontato alla coppia reale i metodi sostenibili utilizzati per coltivare il lino e le hanno mostrato l'antica tecnica meccanica di spezzare i mazzi di lino per ammorbidirli, che la principessa ha provato a mettere in pratica, paragonandone la sensazione a quella di una "spazzola per capelli".
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(Adnkronos) - "Certamente ad Auschwitz non si va in gita, si va per fare memoria di una tragedia immane che ha colpito il popolo di Israele e deve rimanere un monito per tutti noi di fronte anche alla crescita dell’antisemitismo". Così il Segretario di Stato vaticano, card. Pietro Parolin, dopo le parole del ministro Eugenia Roccella sui viaggi della memoria.
"Questi sono punti di memoria che devono essere continuamente richiamati. Quindi, andare lì vuole dire fare un gesto di memoria e di solidarietà", ha va messo in chiaro Parolin ai margini di un evento a Palazzo Borromeo.
La ministra della Famiglia e per le Pari opportunità nel suo intervento all'evento 'La storia stravolta e il futuro da costruire', organizzato dall'Ucei al Cnel di Roma aveva affermato che "le gite ad Auschwitz secondo me sono state un modo per ribadire che l'antisemitismo era una questione fascista e basta".

(Adnkronos) - "Per realizzare CFBox abbiamo dovuto superare molti limiti. Ci lavoriamo da parecchi mesi. La parte più sfidante è stata quella di dare alla macchina la totale flessibilità che serve all’operatore per preparare terapie geniche e cellulari". Così Marco Serventi, amministratore delegato di Pbl-Performing Beyond Limits, intervenendo alla presentazione di CFBox, il primo isolatore al mondo completamente automatizzato e personalizzabile per la produzione di terapie geniche e cellulari (Atmps), oggi a Rubbiano in provincia di Parma, presso la sede della biotech. Il macchinario robotizzato è stato pensato per rivoluzionare la produzione di terapie avanzate, per renderla più sicura, accessibile e facilmente scalabile su tutto il territorio italiano.
Nel corso dell'evento, è stato sottolineato che CFBox - sviluppato dalla divisione Pharma di Pbl, in collaborazione con i ricercatori dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù e i finanziamenti di oltre 3,8 mln di euro del Centro nazionale sviluppo terapie geniche e farmaci a Rna - consente di preparare "in maniera versatile, da uno fino a 4 prodotti contemporaneamente, mentre gli strumenti automatizzati (ma non robotizzati come nel caso di CFBox) attualmente disponibili sul mercato gestiscono al massimo un prodotto alla volta".
"La collaborazione è stata fondamentale - evidenzia Serventi - L'ospedale Bambino Gesù conosce il processo, il Centro nazionale può dare tutte le direttive e noi di Pbl curiamo la parte ingegneristica. Questo connubio ha dato vita a questa importante macchina che, entro fine anno - precisa - passerà alla fase di test e di certificazione nella sede Pbl di Potenza, presso una camera bianca apposita che ospiterà l'isolatore. Il progetto dovrebbe concludersi a febbraio 2026".

(Adnkronos) - Un imprenditore facoltoso, con un tenore di vita scintillante e relazioni sociali di un certo prestigio; un uomo che provvedeva a tutte le necessità della compagna Pamela Genini, pagando conti, viaggi e regali. Un'indole aggressiva, anche se mai sfociata in atti di particolare gravità e una storia di stalking risalente a molti anni fa, conclusasi senza denunce, né conseguenze di alcun tipo. Nel curriculum anche qualche vecchio precedente di tipo tributario, risalente ad una quindicina di anni fa, legato alla sua attività lavorativa legata al commercio di auto. Così gli investigatori hanno descritto Gianluca Soncin, il 52enne accusato di aver accoltellato a morte la fidanzata 29enne, nella serata di ieri a Milano.
Nato a Biella nel 1973, a marzo, sotto il segno dei Pesci, l'uomo si divideva tra Cervia e Milano per ragioni di lavoro. Con Pamela aveva una relazione da circa un anno e mezzo: per lui la ragazza si era trasferita a Cervia, poi l'atteggiamento possessivo di lui, nel tempo, aveva creato qualche tensione: lui aveva tentato di isolarla, allontanandola dalle sue amicizie e dai suoi legami per tenerla legata a lui, creando un rapporto di completa dipendenza economica e psicologica. E lei, che all'inizio della storia si era lasciata affascinare da quell'uomo così 'glamour', aveva cominciato a soffrire quella condizione, cercando conforto da un suo ex fidanzato, con cui era rimasta in ottimi rapporti e con il quale intratteneva lunghe chiacchierate.
Frequenti gli alti e bassi nella coppia, specie dopo che lei, per un periodo, era tornata a vivere dai genitori a Bergamo e lui aveva minacciato di morte lei e loro. La decisione di prendere in affitto l'appartamento di via Iglesias, a Milano, era stata inizialmente dovuta alla sua volontà di allontanarsi, ma alla fine si è rivelata fatale per lei, che proprio in quella casa ieri sera ha perso la vita.
Dopo l'aggressione mortale, Soncin ha tentato di suicidarsi procurandosi dei tagli, senza tuttavia riportare ferite gravi. Di fronte al pm ha mantenuto un atteggiamento freddo e distaccato: all'inizio ha detto di non ricordare nulla, poi si è avvalso della facoltà di non rispondere. Le accuse per lui sono pesanti: omicidio pluriaggravato da premeditazione, crudeltà, futili motivi, legame affettivo e atti persecutori. La favola del 'principe azzurro', ancora una volta, si è rivelata una tragica illusione.
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(Adnkronos) - Verdura e frutta fresca, da inserire in ogni pasto variando tipologia e colore; cereali integrali, come pane, pasta e cereali in chicco; tra le proteine preferire legumi e pesce, senza escludere uova, formaggi e carni bianche, e limitando la carne rossa; grassi e condimenti di qualità, come olio extravergine d’oliva, frutta secca e semi oleosi. Comporre pranzi e cene salutari è possibile anche grazie ad un nuovo strumento, il 'piatto smart' ispirato alla dieta mediterranea. E proprio in occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione, Smartfood Ieo, il programma in scienze della nutrizione e comunicazione dell’Istituto europeo di oncologia di Milano, presenta il 'piatto smart', la guida visiva per comporre pasti equilibrati, basandosi sulle raccomandazioni delle principali società scientifiche nazionali e internazionali.
Il 'piatto smart' nasce come strumento pratico e visivo per tradurre le raccomandazioni in scelte quotidiane: una grafica immediata che illustra la composizione ideale dei pasti principali secondo il modello della dieta mediterranea, riconosciuto a livello globale come uno dei più protettivi della nostra salute. L’infografica è stata rielaborata dal team Smartfood secondo il modello 'Il piatto del mangiar sano' della Harvard Medical School di Boston, approfondito nei messaggi pratici e adattato alle evidenze più recenti.
"Mangiare in modo sano non è complicato: tutti possono riuscirci, adattando le raccomandazioni del Piatto Smart ai propri gusti, alle proprie abitudini e al proprio stile di vita - spiega Lucilla Titta, coordinatrice del programma Smartfood Ieo - Con questa infografica, che rappresenta uno strumento di educazione universale, vogliamo offrire una guida semplice e affidabile, basata su solide evidenze scientifiche, per aiutare le persone a costruire ogni giorno scelte alimentari consapevoli".
Per la rielaborazione del nuovo 'piatto smart', il team Smartfood ha integrato i principi delle Linee guida per una sana alimentazione del Centro di ricerca alimenti e nutrizione (Crea), le raccomandazioni del World cancer research fund (Wcrf) e l’aggiornamento della piramide della dieta mediterranea elaborato dalla Società italiana di nutrizione umana (Sinu) nel 2025. Il risultato - riporta una nota - è una rappresentazione moderna del modello mediterraneo, coerente con le più recenti indicazioni internazionali per la prevenzione delle malattie croniche.
In occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, Smartfood Ieo rinnova anche il proprio sito web smartfood.ieo.it, il punto di riferimento per chi desidera orientarsi nel mondo della nutrizione salutare. La nuova versione, più intuitiva e dinamica, è pensata per offrire un’esperienza di navigazione semplice ma ricca di contenuti: articoli di approfondimento, infografiche, ricette, consigli pratici e risorse multimediali che trasformano la ricerca in strumenti concreti per la vita di tutti i giorni. Un linguaggio chiaro, una grafica fresca e sezioni tematiche come Food Science, be Smart e Nutrizione dalla A alla Z rendono il portale uno spazio vivo di informazione dove la scienza diventa accessibile e utile per tutti. Con queste iniziative, Smartfood Ieo - conclude la nota - conferma la propria missione: trasferire la ricerca scientifica nella vita quotidiana delle persone per promuovere uno stile di vita sano, consapevole e basato su evidenze solide.
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(Adnkronos) - "E' un risultato tangibile, concreto e importante. CFBox è un prodotto di innovazione e semplificazione ottenuto in tempistiche molto brevi, nell’ambito del finanziamento del Centro nazionale sviluppo Terapie geniche e farmaci a Rna. Inoltre, rappresenta un risultato di collaborazione tra impresa e istituzione pubblica, in particolare l’Istituto di ricerca ospedale pediatrico Bambino Gesù". Lo ha detto Elena Quagliato, responsabile coordinamento operativo del Centro nazionale sviluppo Terapie geniche e farmaci a Rna, oggi a Rubbiano (Parma), alla presentazione di CFBox - il primo isolatore al mondo completamente automatizzato e personalizzabile per la produzione di terapie geniche e cellulari (Atmps) - messo a punto dalla collaborazione tra l’azienda Pbl e l’ospedale pediatrico Bambino Gesù (Opbg) grazie al finanziamento di oltre 3,8 milioni di euro del Pnrr da parte del Centro nazionale di Ricerca Rna e terapia genica.
"Il Centro nazionale - aggiunge Quagliato - ha lavorato costantemente in questi 2 anni per riuscire ad ottenere risultati concreti e tangibili. Proseguiamo per arrivare alla fine del Pnrr, ma guardiamo oltre. Vogliamo che queste innovazioni diano i loro frutti e si possa continuare a collaborare insieme, unendo quelle che sono le competenze migliori italiane nell'ambito della terapia genica e della produzione delle terapie Rna. Vogliamo guardare oltre al finanziamento del Pnrr - rimarca - Stiamo cercando altri finanziamenti e investitori guardando ad altre imprese che possono essere interessate al Centro. L’obiettivo è quello di fornire dei prodotti che possano essere utilizzati dal sistema sanitario nazionale. In un’ottica di sostenibilità e di efficacia - conclude - vogliamo sviluppare una medicina personalizzata che guarda alla persona".

(Adnkronos) - Gilead Sciences sarà presente alla 20esima Conferenza europea sull'Aids (Eacs), che si tiene a Parigi dal 15 al 18 ottobre e illustrerà gli aggiornamenti sulle proprie iniziative, collaborazioni e nuovi dati scientifici provenienti dai programmi di ricerca e sviluppo sull'Hiv. Le ricerche presentate, insieme ai simposi guidati da Gilead e ai forum supportati, riflettono l'approccio person-centered, spiega l'azienda in una nota, e sottolineano l’importanza della partnership con le comunità per contribuire a porre fine all'epidemia di Hiv.
In particolare, riguardo all'espansione della PrEP a popolazioni europee non ancora raggiunte - riporta la nota - saranno presentate le strategie di arruolamento adottate nello studio di Fase 2 Purpose 5, condotto in Francia e nel Regno Unito, che valuta la persistenza di lenacapavir somministrato 2 volte l'anno tra persone che necessitano o desiderano la PrEP ma non hanno mai avuto accesso alle opzioni esistenti. Grazie alla collaborazione con vari gruppi delle community, alla selezione mirata dei siti e a obiettivi di arruolamento specifici per popolazioni sottorappresentate, il team ha raggiunto gli obiettivi di inclusione, definendo un modello per futuri studi sulla prevenzione dell'Hiv. Lo studio Purpose 2 - si legge ancora - ha invece analizzato l'uso di lenacapavir in persone che assumono anche statine (per il colesterolo) e inibitori della PDE-5 (per la disfunzione erettile). I risultati suggeriscono che lenacapavir, come altri inibitori moderati del CYP3A4, può essere somministrato insieme a questi farmaci con monitoraggio e aggiustamento del dosaggio.
Sul fronte dei trattamenti, fra i dati presentati ci sono anche i risultati a 5 anni dello studio BICSTaR. Sono stati analizzati dati real-world a lungo termine relativi a persone con Hiv arruolate in Canada, Francia e Germania. I risultati a cinque anni - dettaglia la nota - sono coerenti con quelli osservati in numerosi studi clinici di Fase 3 che hanno valutato le risposte al trattamento con bictegravir 50 mg/emtricitabina 200 mg/tenofovir alafenamide 25 mg, B/F/TAF. Nel gruppo di partecipanti allo studio con cinque anni di follow-up nel mondo reale, B/F/TAF ha continuato a dimostrare una soppressione virale sostenuta, un profilo di sicurezza e tollerabilità favorevole e una barriera elevata alla resistenza. Questi benefici sono stati osservati sia in persone naïve al trattamento sia in quelle con esperienza terapeutica, con un elevato carico di comorbidità. I risultati sottolineano l'importanza degli esiti riportati dai pazienti come approccio centrato sulla persona nella ricerca sull'Hiv e possono contribuire a comprendere meglio l'impatto sulla qualità della vita correlata alla salute, in particolare sullo stato di salute mentale delle persone con Hiv. Queste evidenze potrebbero aiutare a orientare le strategie terapeutiche per questi gruppi.
Lo studio di Fase 3 Artistry-1 valuta il passaggio da regimi complessi a una combinazione orale giornaliera di lenacapavir e bictegravir. I risultati contestualizzano il bisogno non soddisfatto delle persone che vivono con Hiv e che seguono regimi terapeutici complessi, le quali potrebbero trarre beneficio da un regime in compresse singole. A settembre, l'ultimo paziente ha completato la visita della settimana 48 nella parte di Fase 3 dello studio. La lettura dei dati principali relativi all'endpoint primario è prevista entro la fine dell'anno.
Verranno inoltre illustrati i risultati a 96 settimane della combinazione orale settimanale islatravir + lenacapavir: lo studio di Fase 2 mostra che la combinazione consente di mantenere la soppressione virale fino a due anni. Il 100% dei partecipanti ha mantenuto una carica virale non rilevabile (
Tornando al capitolo prevenzione, lenacapavir - si ricorda nella nota - è stato approvato da Fda e Ema come profilassi pre-esposizione (PrEP) per ridurre il rischio di acquisizione dell'Hiv per via sessuale negli adulti e negli adolescenti a rischio. Il farmaco è inoltre approvato in alcuni Paesi (compresa l'Italia) per il trattamento dell'Hiv multi-resistente negli adulti, in combinazione con altri antiretrovirali. Il meccanismo d'azione multifasico di lenacapavir si distingue dalle classi di agenti antivirali attualmente approvate: mentre la maggior parte degli antivirali agisce su una sola fase del ciclo di replicazione virale, lenacapavir è progettato per inibire l'Hiv in più fasi del suo ciclo vitale e non presenta resistenza crociata nota in vitro rispetto alle classi di farmaci esistenti. Lenacapavir è attualmente oggetto di valutazione come opzione a lunga durata d'azione in numerosi studi clinici, sia in fase iniziale che avanzata, nell'ambito del programma di ricerca di Gilead sulla prevenzione e il trattamento dell'Hiv. È sviluppato come base per future terapie contro il virus, con l'obiettivo di offrire opzioni orali e iniettabili a lunga durata d'azione, con diverse frequenze di somministrazione, in combinazione o come agente singolo. La rivista 'Science' ha nominato lenacapavir 'Scoperta dell'anno' nel 2024.
Leggi tutto: Hiv, nuovi dati su PrEP due volte l'anno e terapie Gilead all'Eacs 2025

(Adnkronos) - "La prevenzione è sicuramente l'investimento migliore per il Paese. In generale investire in salute è un grandissimo vantaggio per tutto il Paese e anche per tutta l'Europa, ma sicuramente puntare sulla prevenzione è la regola di base per poter generare non solo una crescita economica, ma anche un benessere sociale, che è quello che serve di più in questo momento". Così Nicoletta Luppi, presidente di Msd Italia all’incontro Investing for Healthy Ageing, organizzato a Roma per discutere sulle strategie più efficaci per un invecchiamento attivo e in salute.
"Le possibilità ci sono - chiarisce Luppi - basterebbe semplicemente aumentare ciò che si destina al fondo della prevenzione, ma anche riconoscere gli screening e la spesa per immunizzazione come un vero e proprio investimento, anche da un punto di vista contabile. Gli strumenti ci sono. C'è la legge di Bilancio che è in arrivo, unitamente al piano di revisione a medio termine, attraverso cui la Comunità europea può riconoscere questo asset come fondamentale per la crescita e il futuro. La spesa sanitaria - rimarca - non va caricata sul capitolo delle spese ma su quello degli investimenti. Va cambiata la denominazione da ‘spesa’ a ‘spesa per investimento’. Questo farebbe capire ancor più, a tutti, che investire nella prevenzione e nell’immunizzazione, così come negli screening, libera automaticamente risorse per l’innovazione, aggiungendo una prospettiva di ricchezza anche nel lungo termine".
Leggi tutto: Luppi (Msd): "Investire in prevenzione un vantaggio per il Paese"

(Adnkronos) - L’AI Horizon Summit 2025 riunisce oggi a Roma oltre 220 esperti provenienti da 16 Paesi per discutere il futuro dell’intelligenza artificiale applicata alla cardiologia. L’evento, dedicato ai professionisti della disciplina e dell’innovazione digitale, mette al centro l’impegno di Medtronic nel guidare una nuova era della diagnosi e della cura attraverso tecnologie sempre più intelligenti e su misura per il paziente. Dall’intelligenza artificiale nella sanità alla nuova era del monitoraggio cardiaco. Pioniere nella storia della cardiologia moderna, Medtronic - riporta una nota - rinnova oggi la propria missione fondativa con una visione che pone l’intelligenza artificiale al centro di una nuova rivoluzione diagnostica.
Dal primo pacemaker esterno, inventato nel 1957, fino all’attuale ecosistema digitale per il monitoraggio cardiaco impiantabile, il percorso dell’azienda è sempre stato orientato all’innovazione tecnologica al servizio del paziente, con l’obiettivo di rendere la medicina più precisa, predittiva e personalizzata. Come emerso dall’AI Horizon Summit, questa evoluzione procede dall’AI nella sanità, alla cardiologia, fino a culminare negli Icm (Implantable cardiac monitors) – dispositivi miniaturizzati impiantabili sotto la pelle che registrano in modo continuo il ritmo cardiaco. Un percorso - si legge - che testimonia la trasformazione di Medtronic da pioniere della tecnologia cardiaca a leader globale nella cardiologia digitale e predittiva: una medicina che evolve costantemente, imparando dai dati per anticipare le esigenze di ogni paziente. Protagonista del Summit è AccuRhythm AI, la tecnologia di intelligenza artificiale sviluppata da Medtronic e integrata nei dispositivi di monitoraggio cardiaco impiantabile Reveal Linq e Linq II.
AccuRhythm AI utilizza avanzati algoritmi di deep learning – una branca dell’intelligenza artificiale che replica il funzionamento delle reti neurali del cervello umano – per analizzare grandi quantità di dati Ecg raccolti dai dispositivi Linq, migliorando l’accuratezza e l’affidabilità delle informazioni cliniche trasmesse ai medici. Gli algoritmi distinguono automaticamente gli eventi aritmici reali (ossia irregolarità del ritmo cardiaco) dagli artefatti, ovvero disturbi o segnali non clinicamente rilevanti che possono generare falsi allarmi. La tecnologia è in grado di identificare con altissima accuratezza due delle condizioni più comuni e potenzialmente gravi: la fibrillazione atriale (Fa), un ritmo irregolare o rapido nelle camere superiori del cuore che può favorire la formazione di coaguli e aumentare il rischio di ictus, e l’asistolia, una lunga pausa tra i battiti cardiaci che può causare perdita di coscienza (sincope) o, nei casi più severi, arresto cardiaco.
Il sistema Linq combina miniaturizzazione, affidabilità e connettività, garantendo un monitoraggio cardiaco continuo e di lunga durata, anche nei pazienti con aritmie rare o intermittenti, spesso difficili da individuare con strumenti tradizionali come l’holter. Medtronic - dettaglia la nota - ha sviluppato il suo primo monitor cardiaco impiantabile (Icm) più di 25 anni fa con il lancio del Reveal insertable loop recorder (Ilr) nel 1998. Da allora, nuove versioni hanno apportato miglioramenti sia in termini di dimensioni che di funzionalità. L'introduzione di Reveal Linq nel 2014 ha rivoluzionato il settore degli Icm grazie alle dimensioni notevolmente ridotte rispetto ai precedenti modelli, ad algoritmi avanzati in grado di rilevare con maggiore accuratezza la fibrillazione atriale e altre aritmie che possono essere associate a sincope o altri sintomi.
Per i clinici, la piattaforma AccuRhythm AI e l’ecosistema digitale CareLink rappresentano un’evoluzione profonda nel modo di lavorare: l’analisi automatica e intelligente dei dati consente di ridurre del 91% i falsi allarmi per fibrillazione atriale e pausa, recuperando oltre 200 ore lavorative ogni 100 pazienti seguiti. CareLink - conclude la nota - è la rete digitale che connette in modo sicuro dispositivi impiantabili (come Linq, pacemaker e defibrillatori), medici e pazienti, raccogliendo e trasmettendo automaticamente i dati del monitoraggio cardiaco al team clinico. In questo modo, consente un controllo remoto continuo e interventi tempestivi, migliorando la qualità della cura. L’AI Horizon Summit 2025 rappresenta una tappa importante nel processo di innovazione portato avanti da Medtronic. La prospettiva condivisa è chiara: non si tratta di sostituire il medico con tecnologia, ma di creare una alleanza tra intelligenza artificiale e intelligenza clinica, capace di rendere la cardiologia più predittiva, efficiente e umana.
Leggi tutto: Medtronic inaugura nuova era monitoraggio cardiaco impiantabile con l'Ia


(Adnkronos) - “Innanzi tutto si può guardare a un dato positivo di questo dato demografico, che è la longevità: questa ci permetterà di essere tutti più dinamici e attivi in età che prima vedevano le persone avvicinarsi alla pensione. In questa generazione di persone, gli over 55, che presto sarà la più numerosa, c’è tantissimo talento, esperienza, preziose competenze e quella cultura del lavoro che deve essere trasmessa alle giovani generazioni. Chi l’azienda l’ha vissuta, passando anni in lavori da manuali a quelli più intellettuali e lavorando fianco a fianco nei diversi ruoli, può trasmettere questa missione e questi valori ai più giovani". E' quanto ha dichiarato Silvia Maria Rovere, presidente di Poste Italiane e presidente di turno del Consorzio Elis, a margine della presentazione del progetto ‘GenerAzione Talento’, il nuovo progetto che valorizza i lavoratori senior del Consorzio Elis.
“Questo progetto presentato oggi, ‘GenerAzione talento’, è vero che ha un focus sugli over 55 ma in un’ottica di collaborazione intergenerazionale per rendere le aziende più competitive, resilienti e attente a includere esperienze e professionalità all’interno dei gruppi. Per aziende che hanno una storia come Poste Italiane credo sia importante trasmettere la missione di lungo periodo. Questo senso fa la differenza e può essere condivisa da tutte le generazioni all’interno dell’azienda, per esempio in Poste ne abbiamo 4. Il dinamismo e l’approccio delle generazioni più giovani è importante tanto quanto l’esperienza dei lavoratori senior", ha concluso.
Leggi tutto: Rovere (Poste): "I lavoratori senior trasmettono esperienza a nuove generazioni"
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