Monserrato – La voglia di non
arrendersi, la speranza della ripresa con la zona bianca: apre un
nuovo ristorante. Il sindaco Tomaso Locci: “Per fortuna esistono le
aperture di nuove attività, si può
sperare”. La situazione
covid in città è migliorata, in un mese e mezzo si è passati da 170
casi a una decina. Lo scorso fine settimana con lo screening “Sardi
e Sicuri” è stato ottenuto “un grande risultato perché su 3mila e
800 persone che si sono sottoposte al tampone, alla fine, abbiamo
avuto qualche decina di positivi che, al molecolare, non sono stati
neanche confermati e sono, quindi, all’incirca 4 i positivi. Avrò
la risposta certa domani ma sicuramente è un risultato
importantissimo. Monserrato è una città di 20 mila abitati, per
l’affluenza ai tamponi ha contribuito che, magari,
nel weekend in tanti hanno preferito andare al
mare o stare all’aria aperta e qualcuno ha deciso di non farlo. Io
avevo già fatto uno screening su altre mille persone, non dico che
sia quasi free la nostra città ma ci avviciniamo veramente, sono
dei numeri ridicoli per quello che si stava vivendo e si sta
vivendo in Italia”.
Riguardo la
possibilità di andare alle seconde case, nelle zone vicine a
Monserrato ci potrebbero essere problemi: “Dal punto di vista
commerciale-turistico è una boccata di ossigeno ma è anche vero che
la Sardegna deve riuscire a rimanere in zona bianca; c’è stato un
grandissimo sacrificio di tutti i sardi, sono riusciti a mantenere
questo grande risultato e non vorrei che diventasse come
quest’estate. Capisco l’esigenza di una ripresa economica ma
tuteliamo il territorio, i cittadini e i controlli che siano
assolutamente molto precisi, seri, ferrati altrimenti rischiamo di
diventare una zona che in breve tempo diventerà, non rossa, ma
rossissima e mi auguro che, magari per ora, almeno per Pasqua, non
dico che non possano venire da noi, ma che ci sia almeno una
piccola limitazione riguardo gli ingressi. Anche perché mi sono
posto il problema se, dal punto di vista del diritto, si può
obbligare un soggetto di entrare in una regione eseguendo il
tampone o avendo il certificato e, inoltre, sarà un certificato
reale, verrà verificato? Io ci tengo molto alla mia terra e mi auguro che
a livello governativo siano fatte, anche e magari, delle
restrizioni, perché non possiamo essere presi d’assalto da
tutti quelli che hanno le seconde case e che provengono dalle
zone rosse. Speriamo che
in estate, con le vaccinazioni, questo problema non ci sia ma in
questo momento così delicato, dove anche le vaccinazioni si stanno
fermando, bisogna essere prudenti. Sono il primo a essere solidale con i
ristoratori, con le attività commerciali ma la nostra Sardegna ha
raggiunto un traguardo veramente importantissimo:
manteniamo. l nostri
baristi e ristoratori sono molto contenti, più fiduciosi, hanno
ritrovato il sorriso, cosa che prima mancava, e hanno un po’ più di
fiducia anche nel fatto che, da settimana in settimana non devono
chiudere: sicuramente c’è stata una ripresa. Da noi ha aperto anche
un ristorante e per fortuna che esistono ancora le aperture di
nuove attività: si può sperare. Manca poco per arrivare a
Monserrato free l’importante è sempre Il rispetto della distanza,
delle mascherine, rispettare il divieto di assembramento e
proseguire con i vaccini. Noi abbiamo proposto alla Regione di
utilizzare le nostre sedi per somministrare i vaccini”, l’ unica
arma per sconfiggere il virus: “Punterei su
quello”. Risentite qui
l’intervista a Tomaso Locci del direttore Jacopo Norfo e di Paolo
Rapeanu https://www.facebook.com/castedduonline/videos/284827219710364/e
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