Busachi
Visitatori da tutta la Sardegna, compresa una scolaresca
Ha richiamato quasi 500 persone, provenienti da tutta la Sardegna, la diga Eleonora d’Arborea di Busachi, aperta in occasione delle Giornate Fai di Primavera. Tra i visitatori anche una scolaresca di 25 bambini arrivata da Monti, insieme agli insegnanti e a qualche genitore. Non sono mancati gli amministratori regionali e locali per un evento dal carattere eccezionale, considerata l’inaccessibilità della diga, normalmente non aperta al pubblico.
Tutti i visitatori sono rimasti entusiasti dalla grande possibilità offerta dal Fai Oristano ed Enas che hanno organizzato la visita all’imponente struttura e dato modo di accedere a una delle gallerie della diga, tra i momenti più emozionati dell’esperienza.
Tra le sorprese riservate ai fortunati visitatori, che sono riusciti a prenotare le visite – già sold out nel giro di una settimana – anche la possibilità di vedere un siluro della seconda Guerra Mondiale, lanciato dalle forze alleate e rimasto impigliato nella rete di protezione della diga. Un’opportunità molto apprezzata dai più piccoli, ma non solo, come riferisce Patrick Demuru del Fai Oristano: “Tolta l’imponenza della diga in sé”, spiega, “anche il contesto dove si trova è stato molto apprezzato dai visitatori”.
Ha definito le due giornate di visite una “esperienza sorprendente” Roberto Meloni, ingegnere di Enas e responsabile del settore dighe per il quale la visione dell’imponente struttura è un’attività ordinaria: “Ci ha sorpreso l’entusiasmo con cui il Fai ci ha coinvolto e la risposta dei visitatori che hanno seguito le visite con interesse”.
L’ingegner Meloni ha spiegato ai quasi 500 visitatori l’importanza della diga: “Serve ad assicurare protezione dalle conseguenze del cambiamento climatico e a protezione dei territori a valle dalle piene, oltre alla produzione di energia pulita”.
“Ci auguriamo in futuro di farne altre”, ha concluso il responsabile dighe dell’Enas.

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Visite alla diga Eleonora d’Arborea con le Giornate FAI di PrimaveraDomenica, 26 marzo 2024