I carabinieri hanno denunciato in stato di libertà un uomo di Nurachi accusato di detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio e ricettazione di beni culturali. L’indagine è partita da una perquisizione d’iniziativa effettuata dai militari dell’Arma nell’abitazione del sospettato, durante la quale sono stati rinvenuti 60 grammi di marijuana, un grammo di hashish e, sorprendentemente, 19 frammenti di anfore di epoca romana.

Il materiale sequestrato si distingue non solo per l’implicazione di reati legati alla droga ma anche per l’importante presenza di reperti archeologici. Gli oggetti, che risalirebbero all’epoca romana, sono ora al vaglio della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Cagliari. Sarà compito dell’ente determinarne l’epoca precisa, l’autenticità e il valore culturale.

I reperti sequestrati sono frammenti di anfore, oggetti di uso comune nell’antichità per il trasporto e la conservazione di liquidi, come vino, olio e granaglie. Non è raro che questi oggetti emergano durante scavi archeologici ufficiali o operazioni di recupero. Tuttavia, il loro rinvenimento in un contesto domestico e al di fuori di una cornice di legalità potrebbe suggerire un traffico illecito di beni archeologici.