L’ultimissima misura alternativa al carcere, il braccialetto elettronico, si è rivelata fallimentare per un trentatreenne di Selargius, pregiudicato. M.P. (pubblichiamo solo le iniziali per tutelare la privacy della donna vittima di minacce e stalking, assistita dalle avvocatesse Roberta Cannas e Anna Maria Busia) è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Quartu su ordine del pm, Ginevra Grilletti. Un inasprimento della pena deciso dopo che, cinque giorni fa, la sua ex ha presentato un’integrazione all’ennesima denuncia. Pedinamenti e chiamate non si sono mai fermati nemmeno nell’ultimo periodo, da qui la decisione di rinchiuderlo in carcere: “La prima denuncia risale al 2019 ed eravamo già separati da un anno e mezzo”, racconta la donna. L’avvocatessa Cannas ricorda che “il provvedimento si è reso necessario perché l’uomo non aveva smesso di tormentare la mia assistita nonostante avesse il braccialetto, violando più di una volta il divieto di avvicinamento”. Una vicenda complessa e lunga: il trentenne deve ancora subire il processo.
Chi difende il trentenne è l’avvocatessa Herika Dessì: “Il processo deve ancora svolgersi, quella sarà l’occasione per difendersi dalle accuse”. Una prima udienza, prevista a settembre, è slittata a data da destinarsi.