È stata condannata a due anni, due mesi e venti giorni Federica Marras, la 26enne di Quartu Sant’Elena che, lo scorso venti aprile, ha superato la doppia striscia continua in via Leonardo da Vinci con il suo Volkswagen T-Roc e ha colpito lo scooter Yamaha con in sella Paolo Giufarelli, carabiniere in pensione di 56 anni. Giufarelli, nonostante un disperato tentativo di frenata, è caduto sull’asfalto ed è morto. Oggi, in tribunale, il giudice Giuseppe Pintori ha letto la sentenza di condanna per omicidio stradale: la Marras dovrà svolgere 1620 ore di lavori di pubblica utilità. In particolare, dovrà fare volontariato in un’associazione di volontariato e assistenza sociale. La decisione è il frutto del patteggiamento chiesto lo scorso trentuno maggio e che ha trovato il favore della pm Rossella Spano. Il gip ha confermato in pieno la decisione. Nelle carte della sentenza è possibile leggere che tutta la colpa dell’incidente sia da attribuire alla ragazza. La pena base, 5 anni, è stata sforbiciata in seguito alle circostanze attenuanti generiche e all’articolo 44 del codice di procedura penale. Per i prossimi ottocentodieci giorni Federica Marras dovrà quindi svolgere lavori di pubblica utilità, per almeno quattro ore al giorno.

L’avvocato della ragazza, Andrea Alessandrini, a sentenza letta, osserva che “la scelta processuale è stata fatta sulla base della dinamica dei fatti ed è stata la più congrua rispetto all’età della mia cliente, che ha ammesso le sue responsabilità. Farà volontariato in un’associazione di volontariato e assistenza sociale. Nei prossimi giorni sarà spedito un messaggio di cordoglio ai familiari del carabiniere”. Il legale della moglie di Paolo Ciufarelli, Francesco Marongiu: “La sentenza riconosce che la responsabilità dell’incidente è esclusivamente della giovane, mentre Giufarelli ha tenuto una condotta di guida sempre regolare”.

Fonte: Casteddu on line

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