Porte girevoli nella Giunta Comunale di Oristano: Alessandra
Porcu ha rassegnato le dimissioni e Carmen Murru la sostituisce
alla guida dell'Assessorato ai servizi sociali, plus, politiche
abitative, associazionismo, pari opportunità.
"Con spirito di servizio nei mesi scorsi ho
accettato di mettermi a disposizione della comunità ed impegnarmi
come assessore. Con lo stesso spirito di servizio devo lasciare
l'incarico per motivi esclusivamente personali e professionali - si
legge nella lettera di dimissioni presentata al sindaco Massiliano
Sanna -. Sono stati mesi intensi e impegnativi, non privi di
ostacoli per via dei miei impegni lavorativi, ma anche molto
gratificanti, durante i quali ho fatto il possibile per aiutare i
cittadini e le cittadine più fragili e svantaggiati.
Nel rinnovarle la stima, desidero ringraziarla
per la fiducia accordata e la collaborazione che mi ha assicurato
costantemente. Sono grata per l'esperienza che ho maturato in
questo ruolo e per il supporto che ho ricevuto da lei, dai colleghi
assessori, dal Consiglio comunale. Voglio ringraziare anche la
Commissione per le pari opportunità e i dipendenti comunali, in
particolare quelli dei servizi sociali, per l'impegno e la
professionalità con cui quotidianamente affrontano il loro lavoro
al servizio della città".
"Ringrazio Alessandra Porcu per il lavoro svolto
e per lo spirito con cui si è messa a disposizione della città,
anche se a causa di motivi personali e professionali per un periodo
di tempo molto breve, in un settore delicatissimo come quello dei
servizi sociali - dice Sanna -. Auguro buon lavoro a Carmen Murru
che ha già ricoperto l'incarico di assessore ai servizi sociali.
Sono certo che saprà mettere a frutto l'esperienza maturata in
passato".
Carmen Murru è nata a Oristano nel 1994. Ha
conseguito la laurea magistrale ed è nutrizionista. È stata
assessore ai servizi sociali con la Giunta Lutzu. Eletta con i
Riformatori sardi, attualmente in Consiglio comunale fa parte del
gruppo dell'Udc. In Consiglio comunale sarà sostituita da Davide
Tatti, primo dei non eletti nella lista dei Riformatori.