Samugheo

Il programma delle due giornate finali. Tra gli ospiti il giornalista e scrittore Emilio Casalini

Battute finali per il festival Ecorurality-QI: dopo aver toccato i comuni di Allai e Busachi, la manifestazione approda a Samugheo con le ultime due giornate che coinvolgono esponenti del mondo politico, culturale e imprenditoriale sardo e nazionale e offrono spunti di riflessione sulle opportunità per i territori rurali.

Il 30 settembre e 1° ottobre, la cornice del festival sarà Casa Serra. Si inizia oggi alle 18:30 con i saluti del sindaco Basilio Patta e si entra subito nel vivo con il confronto “Impresa diretta”, condotto dall’antropologa Alessandra Guigoni, che dialogherà con un folto numero di ospiti.

Sul palco una rappresentanza di imprenditori innovativi rappresentati da Simlinks con la presentazione della startup MicroCHOC (un connubio tra cioccolato e innovazione tecnologica); Gigi Usai e Giampietro Tronci della Rete Crùu (nata per offrire servizi di progettazione e realizzazione di sistemi sostenibili dell’abitare); il bioarchitetto Francesco Urgu (creatore del progetto di ospitalità diffusa Bisos) e l’equipe di Dhea Mather (laboratorio di cosmesi naturale che utilizza il latte d’asina).

Jessica Cani
L'imprenditrice Jessica Cani

Seguono Erica Saderi del Pastificio senza glutine e Carlo Sanna del laboratorio di artigianato tessile sardo SART APP. Insieme a loro Jessica Cani, creatrice di Sardegna Quanto Basta, che interverrà per parlare di quanto la comunicazione aiuti la valorizzazione delle eccellenze.

Dopo una pausa, alle 21:30 per le vie di Samugheo si terrà il concerto itinerante della SeuinStreet Band. Nata nel 2019 dalla banda musicale Gioacchino Rossini, oggi conta circa 40 strumentisti. Sono per lo più giovanissimi e provengono dalla scuola fondata dall’associazione culturale che si lega alla banda centenaria, attingendo ad esperienze di un patrimonio musicale sterminato.

SeuinStreet Band
SeuinStreet Band

Domani – domenica 1° ottobre – si inizia alle 17 con “La bellezza salverà il mondo”, una lectio magistralis di Emilio Casalini, conduttore televisivo, giornalista, scrittore e progettista culturale. Dopo 20 anni di inviato in RAI per programmi d’inchiesta (tra cui Report, con cui ha vinto il premio Ilaria Alpi nel 2012), dal 2014 Casalini si occupa di strumenti di narrazione del patrimonio materiale e immateriale e di valorizzazione delle identità dei territori. Ha scritto il libro “Rifondata sulla Bellezza” diventato poi un programma radiofonico per RAIRadio3, “Bella Davvero”, e un programma televisivo per la prima serata di RAI3, “GenerAzione Bellezza” giunto alla terza edizione.

Su questi temi insegna alla 24ore Business School, all’Università Bicocca di Milano e Tor Vergata di Roma, ed è consulente per la narrazione dei territori per amministrazioni pubbliche, locali e regionali. Dal 2019 è il direttore creativo del progetto di valorizzazione del territori attraverso la comunità sciacca5sensi.it.

Emilio Casalini sarà poi ospite di un secondo evento, condotto da Alessandra Guigoni, che vedrà sul palco Tiziana Sassu in qualità di vicepresidente dell’associazione di volontariato Imago Mundi, coordinatrice del progetto Monumenti Aperti, e Fabio Pinna, professore associato di archeologia all’Università di Cagliari.

La due giorni di Samugheo è organizzata in coincidenza con la seconda edizione di Mojos e Marigas, manifestazione dedicata ai prodotti della tradizione agroalimentare del Mandrolisai, che arricchirà le vie del paese con i sapori e profumi del territorio

Il tema di Ecorurality. Vista la crescente attenzione del dibattito pubblico su nuove tecnologie e intelligenza artificiale, legate alle grosse aziende e ai grandi centri, immaginare un festival che parla di intelligenza del territorio e dei piccoli centri è già di per sé andare controcorrente. In un mondo in cui la manualità del lavoro e la relazione tra uomo e natura vanno verso l’indebolimento, parlare di ruralità e di idee per salvaguardare questa relazione si trasforma in un gesto rivoluzionario. Intelligenza naturale, quindi: non semplicemente in aperto contrasto con il dibattito pubblico e l’andamento tecnologico globale, bensì capace di immaginare un mondo altro, più attento ai contesti e alle vite di periferia, più presente nei centri in cui si conservano i saperi e i gesti che ci hanno formato per quelli che siamo. Un tornare alle radici per capire che è da lì che devono partire le idee (e le nuove tecnologie) per salvaguardare gli ecosistemi che necessitano di nuova linfa vitale. In questo senso è importante il Qi: il risultato di tutte le conoscenze, le competenze e la creatività – passate, presenti e future – del territorio e della comunità che lo abita.

Gli obiettivi. EcoRurality-Qi è un progetto che punta alla creazione di uno spazio di condivisione. Uno spazio in cui scambiare e far germogliare idee, in cui riflettere sullo stato dell’arte dei piccoli centri e su come produrre nuovi approcci innovativi per salvaguardarli. Obiettivi, questi, da perseguire grazie alla visione degli ospiti che, durante le serate, condivideranno le proprie esperienze e i propri punti di vista. Il frutto di queste sei serate di dialogo costituirà il manifesto condiviso del territorio. Un modo, questo, per dare valore alla rete di relazioni che si verrà a creare grazie al progetto e, inoltre, per far crescere dei cittadini attivi e consapevoli.

EcoRurality-Qi è un’iniziativa realizzata con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna, su un progetto che vede capofila il Comune di Allai e che coinvolge, oltre alla stessa Allai, le amministrazioni di Busachi e Samugheo con un programma curato dall’agenzia 37Comunicazione.

Il Festival è maturato nell’ambito del workshop internazionale di progettazione del paesaggio EcoRurality, realizzato ad Allai tra il 2009 e il 2011, da cui derivò la costruzione della famosa Casa sull’albero.

Sabato, 30 settembre 2023

Fonte: Link Oristano

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