Monserrato – Guerra per le nuove diciture assegnate agli ex Comparto 8 e 7: si chiamano “Campo di Aviazione di Monserrato” “Campo San Lorenzo-Ambrosiana”, una decisione presa per proseguire nel progetto di valorizzazione di una delle aree storiche più suggestive di tutto il territorio dell’hinterland cagliaritano.
I consiglieri Mameli e Locci avrebbero preferito che fosse Raffaele Atzeni noto Malliccu l’intestatario del progetto. Il sindaco Tomaso Locci: “Noi non negheremo un riconoscimento a signor Mallicu, anzi: saremo i primi a farlo. Non dovevamo intitolare un campo da calcio o una palestra ma l’intera area che riprende l’identità storica di quei luoghi che, per 25 anni, hanno avuto un nome progettuale e basta, una vergogna insomma”. È già nei pensieri e nei progetti del primo cittadino riconoscere al grande sportivo monserratino il ricordo della sua città ma non in questa occasione che, come ben spiegato, ha una valenza storica e culturale legata all’aeroporto militare. Non solo: l’ex Comparto 7 è stato chiamato “Campo San Lorenzo-Ambrosiana” in omaggio alle società che hanno caratterizzato la città per decenni.
I consiglieri di Monserrato in Movimento, Nicola Mameli e Alessio Locci passano all’attacco e comunicano: “Siamo veramente amareggiati che la nuova maggioranza, guidata dal Sindaco Locci, abbia approvato una delibera (11 voti a favore, 1 astenuta e 7 voti contrari) per la denominazione del cosiddetto “Comparto 7″ in “Campo San LorenzoAmbrosiana”. Rinnegando in questo modo la volontà espressa qualche anno fa dal Consiglio Comunale di intitolare l’impianto sportivo a “Raffaele Atzeni noto Malliccu”, ritenendolo di fatto non più meritevole dei riconoscimenti guadagnati sul campo sportivo ed istituzionale.
Raffaele Atzeni, già dal secondo dopoguerra, alla fine degli anni ’40, ancora caratterizzati da una diffusa povertà, poco più che ventenne riuscì ad attrarre attorno ad un pallone alcuni giovani Monserratini. Grazie anche all’aiuto di diversi amici e di volontari collaboratori, costituì l’AMBROSIANA Calcio, diventata negli anni ‘60 “MONSERRATO”.
Si giocava nel campo sterrato, realizzato a sue spese, di via San Gavino Monreale, dietro le scuole di via S. Lorenzo, oggi sede del Comune. Le gare si disputavano la domenica mattina e prima della gara Sig. Raffaele, con alcuni collaboratori, si preoccupava di allestire il campo con la sistemazione delle porte, bandierine, il tracciamento delle linee del campo, la verifica dell’attrezzatura dei ragazzi. Per un certo periodo, lo spogliatoio degli arbitri venne allestito direttamente a casa sua. Al termine della gara provvedeva al ritiro delle divise sporche per lavarle e farle trovare pronte la domenica successiva. Era sempre il primo ad arrivare e l’ultimo ad andar via.
Dopo aver vinto con la squadra del Monserrato parecchi campionati e portato la stessa a disputare il campionato regionale di Promozione, valorizzando diversi calciatori Monserratini, alla fine degli anni ’70, in occasione dell’invito a Roma per l’elezione del Presidente della FIGC, venne nominato Cavaliere dello Sport dal Presidente Artemio Franchi e premiato come Presidente più anziano della Sardegna.
Nel 1992 le società sportive Ambrosiana e San Lorenzo si fusero nella Società Sportiva MONSERRATO 92 della quale, sino alla sua dipartita nel 2010, all’età di 87 anni, ha continuato a rivestire la carica di Presidente Onorario.
Il suo quasi cinquantennale impegno sportivo e sociale ha dato la possibilità diversi giovani Monserratini di poter praticare il calcio, non solo come attività sportiva ma anche come mezzo di elevazione morale e sociale.
Per questo suo grande impegno è sempre stato vivo nei Monserratini il sentimento di riconoscenza nei suoi confronti, ritenendolo meritevole di un ricordo da parte della comunità in cui viveva ed operava. E questo si è concretizzato nel 2015 quando il Consiglio Comunale con votazione all’unanimità, quindi trasversale a tutti gli schieramenti politici, ha approvato la mozione che proponeva alla Giunta Comunale di intitolare a “Raffaele Atzeni noto Malliccu”, l’impianto sportivo comunale denominato genericamente Comparto 7.
Ora, anche in presenza di questa volontà istituzionale, condivisa nei sentimenti della comunità monserratina, la nuova maggioranza guidata dal Sindaco Locci, ha ritenuto di dover rinnegare la volonta espressa qualche anno fa dal Consiglio Comunale, ritenendo il Sig. Raffaele Atzeni non più meritevole del riconoscimento guadagnato sul campo sportivo ed istituzionale”.
Il consigliere Alessio Locci tiene a precisare che “in qualità di Presidente della Commissione Sport mi sono più volte speso affinché, al fine di riconoscere ancor più prestigio al Sig. Raffaele Atzeni, vera istituzione dello sport monserratino, venisse a lui intestato il campo da calcio in erba sintetica sito nel Comparto 8. Questa mia posizione è stata condivisa anche da altri consiglieri di maggioranza che ora, coperti ed allineati al volere del Sindaco Locci, hanno inspiegabilmente cambiato idea e rinnegato il volere delle istituzioni e cittadini di Monserrato”.
Il consigliere Nicola Mameli aggiunge che “da un’attenta verifica degli atti e dei regolamenti, con non poco imbarazzo, ho riscontrato evidenti vizi procedurali che inficerebbero l’iter di approvazione delle delibere di Giunta e Consiglio in questione.
Il Comune di Monserrato, nel 2017, quindi durante la prima consiliatura Locci, ha adottato uno specifico regolamento sulla TOPONOMASTICA (delibera del C.C. n.29 del 6/6/2017) che tra l’altro dispone che: – La competenza esclusiva per la deliberazione della denominazione dei luoghi è della Giunta Comunale;
– la proposta di delibera deve essere elaborata dall’ufficio Statistica e Toponomastica; qualunque proposta di intitolazione di luoghi pubblici deve essere conforme ai criteri specificati nel regolamento; la proposta, tra l’altro, deve corredata dall’autorizzazione della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per gli immobili sottoposti a vincoli storico-paesaggistico.
In realtà sia la delibera Giunta Comunale n. 39 del 13 marzo che la proposta di delibera approvata il 14 marzo dal Consiglio Comunale, oltreché predisposte da un settore non competente in materia di toponomastica, ovvero dal Settore Politiche sociali e Lavoro, Pubblica Istruzione, Asili Nido, Sport, Cultura, Biblioteca, Rapporti con l’Università, non erano corredate dall’autorizzazione della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici, come previsto dal Regolamento di cui tra l’altro non vi è traccia nelle premesse delle due delibere.
E’ possibile che gli Uffici e l’assessore competente non conoscessero il regolamento vigente? O, come già successo per altri regolamenti comunali, lo abbiano volutamente disapplicato?
A ciò si aggiunga che nel pomeriggio (15.30) del giorno 13 marzo si è riunita la III Commissione consiliare (AA.PP., Turismo, Commercio, Cultura, Spettacolo, Tradizioni popolari e vitivinicole) con la partecipazione dell’Assessore Stara, senza che i commissari avessero la proposta di delibera da portare in Consiglio e questo pur essendo stata approvata dalla Giunta poche ore prima (13.45) una delibera dall’identico contenuto.
E’ assai curioso che né il Sindaco né l’assessore Stara, presenti alla seduta della commissione, abbiano informato di questo e tanto meno fornito ai commissari presenti copia della delibera approvata dalla Giunta.
Questa è l’ennesima dimostrazione della sufficienza del modus operandi del Sindaco e del Presidente del Consiglio ed una grave mancanza di rispetto istituzionale nei confronti di tutti i consiglieri comunali. Non si comprende quindi la necessità del passaggio in Consiglio di una delibera, identica a quella approvata poche ore prima dalla Giunta, che al più avrebbe potuto essere allegata alla proposta di delibera consiliare. Insomma un iter procedurale, attivato con un’ingiustificata urgenza da Sindaco e Assessore competente che, neanche dopo la nostra legittima richiesta di chiarimenti in Consiglio, hanno saputo motivare in modo plausibile”.

Fonte: Casteddu on line

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