Cabras

Polemica col sindaco uscente Andrea Abis

L’Unione delle Associazioni fa sentire la sua voce a Cabras, pubblicando una sorta di manifesto, alla vigilia del voto per il rinnovo dell’amministrazione comunale. Un documento che indica il ruolo delle associazioni, appunto, nella dinamica interna alla comunità locale e nel rapporto con l’amministrazione civica. Un documento che non manca di criticare anche l’operato del sindaco uscente Andrea Abis.

Il documento dell’Unione delle Associazioni firmato da Dario Cossu
Fra pochi giorni, finalmente, i cittadini di Cabras e di Solanas avranno modo di esprimere il loro voto per la scelta del nuovo sindaco e del Consiglio comunale. È un evento importante per il futuro della nostra comunità, per cui ogni cittadino responsabile deve sentire il dovere di recarsi a votare.

L’Unione delle Associazioni ha incominciato a interessarsi di esso fin dalla fine di febbraio auspicando, con un pubblico documento, considerata la condizione emergenziale del nostro Comune e per salvare la sostanza della democrazia, la formazione di due liste civiche, quella dell’Amministrazione uscente e la seconda includendo con pari dignità tutte le opposizioni, privilegiando gli interessi del paese piuttosto che quelli del partito di appartenenza.

Anche se la proposta dell’Unione delle Associazioni non è stata accettata dai partiti, per fortuna, poi, si è arrivati al risultato delle due liste da noi auspicato. È questo un dato positivo perché chi delle due liste vincerà governerà in nome della maggioranza dei cittadini e la minoranza farà l’opposizione finalizzata al bene della comunità. L’essenza della democrazia così viene rispettata. Ma di positivo per la democrazia, oltre il fatto appena ricordato, questa volta c’è una novità inedita per Cabras: la presenza dell’Unione delle Associazioni che, costituitasi diversi mesi fa, intende svolgere, lo diciamo con chiarezza, onde evitare equivoci, il seguente ruolo all’interno della comunità, senza la pratica del collateralismo con l’amministrazione: agire da stimolo nei confronti dei futuri amministratori, con proposte e anche con critiche costruttive che nascano dal basso, cioè dai cittadini, oltre a svolgere un ruolo di vigilanza critica sull’operato degli organi istituzionali del Comune; promuovere iniziative che coinvolgano i cittadini nella cura delle cose comuni, oltre che sviluppare in essi il senso civico e la partecipazione, superando il cancro dell’indifferenza, del menefreghismo, dell’individualismo, insomma, diventando cittadini attivi.

Riteniamo che la svolta decisiva per Cabras passi necessariamente dall’incontro-collaborazione tra amministratori e cittadini, oltre che con la costruzione di una maggiore coesione sociale basata sulla promozione del senso del rispetto e della accettazione del pluralismo delle opinioni politiche e della cultura dell’ascolto dell’altro.

Alla futura amministrazione l’Unione delle Associazioni chiede di impegnarsi come segno concreto dell’accettazione del principio della partecipazione e del coinvolgimento di tutti i cittadini, di istituzionalizzare, inserendoli nello statuto del Comune, le seguenti proposte: l’assemblea popolare pubblica per le decisioni più importanti per la comunità; le commissioni consultive settoriali, aperte ai cittadini responsabili e portatori di competenze; periodiche sessioni del Consiglio comunale dedicate esclusivamente all’ascolto delle proposte dei cittadini attinenti alle problematiche della nostra comunità.

Vogliamo che nel nostro Comune si sviluppi la democrazia dal basso, dove i cittadini, in piena libertà, possano dire la loro e decidere. Diciamo queste cose dopo l’esperienza rappresentata dall’amministrazione uscente, in particolare dal sindaco Abis, da molti di noi votato nelle elezioni del giugno del 2018, che, smentendo il suo stesso programma, ha amministrato Cabras in modo monocratico e autoritario, circondato dal suo cerchio magico, rifiutando il dialogo e il confronto con le associazioni e con i cittadini portatori di proposte e di opinioni diverse dalla sue.

Cabras ha bisogno di un sindaco democratico, disposto ad ascoltare tutti, anche gli avversari. Il sindaco uscente, molto divisivo per la nostra comunità, non si è rivelato tale. Con il suo modo di amministrare il paese ci ha fatto ricordare una figura di infausta memoria, “l’uomo solo al comando, il podestà”.

La risposta del sindaco uscente Andrea Abis
Il solito attacco politico di Dario Cossu e Ivo Zoccheddu che a due soli giorni dal voto, strumentalizzano il loro ruolo per screditare e lanciare offese all’attuale amministrazione.

Al di là di qualunque opinione personale, mi pare l’ennesima grave scorrettezza da parte di presidenti di associazioni che dovrebbero mantenersi nell’ambito culturale e non certo entrare nell’agone politico.

In questi anni abbiamo collaborato proficuamente con diverse associazioni cittadine, mentre con altre è risultato davvero impossibile. Basti pensare che Zoccheddu nel 2021 ha chiamato in tribunale il Comune e l’Amp perdendo clamorosamente la causa e recando gravi ritardi nella programmazione dell’ente.

Del resto, da giorni realizziamo incontri molto partecipati con i cittadini e loro non sono venuti. Ogni ulteriore commento mi pare superfluo.

Andrea Abis luglio 2022
Andrea Abis

Giovedì, 25 maggio 2023

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Fonte: Link Oristano

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