Terralba
Troppi disservizi e assistenza carente sui territori, le proteste di utenti e sindaci
Una comunicazione arrivata all’ultima ora: ieri l’Ascot di Terralba non era operativo e il sindaco Sandro Pili lo ha potuto comunicare ai concittadini solo nella stessa giornata di ieri. La denuncia arriva dal consigliere regionale Emanuele Cera, che parla di “ennesimo disservizio nel garantire l’assistenza sanitaria territoriale primaria nei territori”.
Un disservizio che, Cera attribuisce “probabilmente anche allo stato di agitazione dei medici che coprono i turni degli Ascot, visto che da settembre sembrerebbe non vengano pagati”.
“L’assistenza sanitaria nei territori ancora non funziona a dovere, nonostante i tanti provvedimenti presi da giunta e consiglio regionale per garantire adeguati servizi ai cittadini”. Continua il consigliere regionale Emanuele Cera, che negli ultimi giorni ha raccolto le lamentele per le chiusure improvvise degli Ambulatori di continuità territoriale.
“L’idea degli Ascot si è rivelata provvidenziale, tenendo conto che diversi bandi per l’assegnazione provvisoria di incarichi di sostituzione dei medici andati in pensione, sono andati puntualmente deserti, ma è comunque un intervento tampone ed emergenziale”, seguita Emanuele Cera, che sottolinea l’opportunità “con assoluta urgenza di incrementare la presenza e gli orari dei medici negli ambulatori Ascot, così come promesso a più riprese dall’assessore alla sanità”.
“Non intravedo al momento altra soluzione al problema della carenza e dell’indisponibilità dei medici”, commenta il consigliere di Forza Italia, che ricorda: “Il Consiglio regionale aveva approvato all’inizio dell’anno la legge che avrebbe dovuto garantire, senza soluzione di continuità, l’assistenza sanitaria nei territori caratterizzati da elevata carenza assistenziale. E con essa sono state stanziate le risorse necessarie. Per la Asl 5 sono state rimodulate non più tardi di due mesi fa ma, ad oggi, non si conosce il motivo per cui ancora non si da attuazione alle esigenze rappresentate dai sindaci e dai cittadini, ormai, esasperati”.
Il messaggio è chiaro: “Ognuno si assuma le proprie responsabilità, senza però dimenticare che la drammatica situazione che stiamo vivendo è frutto di una mancata programmazione decennale nonché da una scellerata politica di tagli e ridimensionamenti operata, anche e soprattutto, da coloro i quali oggi si ergono difensori del diritto alla salute”, conclude Cera. “Per correttezza e rispetto verso i cittadini occorre dire le cose in modo giusto e trasparente, il consiglio regionale ha fatto la sua parte, malgrado ciò, la carenza di medici in aggiunta ai vincoli normativi e contrattuali nazionali, sono il risultato della situazione attuale che, in prospettiva, purtroppo, è destinata a peggiorare, se non verranno attuate le necessarie e non più rimandabile riorganizzazione degli Ascot; chi alimenta ulteriori tensioni e contrapposizioni, spesso senza proposte e soluzioni, lo fa per interessi diversi e non certamente per la tutela e la garanzia dei cittadini”.
Venerdì, 5 gennaio 2024
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