Scontro aperto sui medici sardi e i vaccini, i dubbi di molti
medici di base scatenano la polemica dopo articolo-inchiesta di
Sara Panarelli su Casteddu Online. Il presidente dell’Ordine dei
Medici Giuseppe Chessa è intervenuto sul caso questa sera in
diretta a Radio Casteddu: “L’accordo con i medici di base è stato
fatto già da parecchio, quello che riguarda l’accordo sindacale tra
i medici di famiglia e l’amministrazione è una questione che
francamente all’ordine dei medici interessa marginalmente. A noi
interessa l’aspetto etico della questione: il medico in caso di
necessità si mette a disposizione dell’autorità sanitaria, quindi,
detto questo, tutte le resistenze a riguardo sono inaccettabili.Io
trovo vergognoso che ci sia ancora chi si pone problemi di tipo
economico, formale e non sia scattato negli Hub per fare le
vaccinazioni e, su questa cosa, noi interverremo pesantemente.
Hanno l’obbligo di farlo in queste occasioni. Il fatto che ci sia
un generale che debba dire ai medici quello che devono fare lo
trovo umiliante e sono assolutamente d’accordo che ci sia la
necessità di fare molto di più di quello che si sta facendo. Chi
deve andare negli Hub a vaccinare sono i medici di famiglia, nessun
altro. I volontari si sono prestati in maniera assolutamente
generosa e hanno detto che non vogliono un centesimo.La questione
che riguarda lo scudo penale, nell’ultimo decreto emesso da Draghi
è stata messa in campo non magari nel modo in cui ci saremo
aspettati: quello che voglio dire è che la vaccinazione è un atto
medico. Non siamo d’accordo per esempio che i farmacisti possano
fare le vaccinazioni per diversi motivi, perché il farmacista non è
un medico e la vaccinazione è un atto medico ed è riservato al
medico: se succede qualcosa, quindi, il medico ha diritto di essere
garantito da questo punto di vista penale. Sul vaccino non ci
devono essere dubbi e un medico che ha dei dubbi deve fare altro:
da noi è proprio marginale il numero dei medici non vaccinati”.I
dati di questi ultimi giorni sono decisamente in aumento: si
rischia la zona rossa? ”Penso proprio di sì. Stiamo
rischiando. L’anno scorso in questo periodo non c’era il virus
praticamente e Cagliari era deserta. Oggi, che c’è una quantità di
virus elevata, tantissimi sono in giro: i posti in terapia
intensiva al Santissima Trinità sono praticamente esauriti. Ecco
perché è importantissimo vaccinare il più possibile: più si è
veloci nella vaccinazione e meno diamo spazio al virus”.Risentite
qui l’intervista a Giuseppe Chessa del direttore Jacopo Norfo, di
Sara Panarelli e di Paolo Rapeanu
https://www.facebook.com/castedduonline/videos/786773608636212/e
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