“Il super green pass serve
perché c’è questa situazione epidemiologica”, spiega Emanuele
Frongia, Fipe Confcommercio, “e spinge le persone vaccinarsi. Da
ristoratore e come associazione di categoria dico ben vanga il
super green pass se ci mette in condizioni di non
chiudere”.Le associazioni di
categoria che radunano baristi e ristoratori d’accordo col super
green pass. Resta qualche perplessità sui controlli. E c’è chi
chiede l’obbligo vaccinale.“Noi vogliamo lavorare non riusciremo a
sopportare un’altra chiusura. Le aziende si sono indebitate per
restare aperte e oggi un lockdown significa chiudere, quindi
piuttosto che mandare a casa famiglie allora ben venga il super
green pass.Ma che sia chiaro”,
aggiunge, “che non sia qualcosa di non confuso. Perché tra green
pass e super green pass c’è un po’ di confusione. Lo capiranno
tutti? Sarà semplice? Sarebbe meglio se lo stato si assumesse le
proprie responsabilità e decidesse per l’obbligo sanitario. Perché
rigirare l’obbligo su strutture che non hanno la capacità di fare i
controlli, metterebbe in crisi il comparto, per noi ora verificare
se il super green pass deriva da tampone o vaccino è pesante. In
sintesi”, conclude, “va bene tutto pur di rimanere aperti, lo stato
però imponga l’obbligo vaccinale”. “Super Green pass? Non possiamo che essere
favorevoli. Ogni intervento, infatti, mirato ad evitare lo stop
delle attività economiche è utile, anche se purtroppo avrà un forte
impatto negativo sull’economia turistica, questo non possiamo
nasconderlo”, così Gian Battista Piana, direttore di Confesercenti
Sardegna.“E’ evidente infatti
che impedirà l’arrivo di turisti che non hanno effettuato uno dei
vaccini autorizzati in Italia. L’auspicio è che almeno serva ed
evitare definitivamente e in modo strutturale restrizioni e
chiusure delle attività economiche: le imprese non possono più
permettersi di sospendere l’attività, e non può permetterselo
nemmeno il Paese. Già la sola paura della quarta ondata rischia di
cancellare su base nazionale circa 5,5 miliardi di euro di consumi
e l’1,3% del PIL.
L’importante è salvare il Natale.
Nuove restrizioni nel periodo natalizio darebbero in Sardegna il
colpo di grazia a centinaia di attività che andrebbero ad
aggiungersi ai circa 1500 commercianti al dettaglio già
chiusi nei primi 11 mesi del 2021 e che ancora non si sono riprese
dalle limitazioni imposte lo scorso anno. E porrebbero un’ulteriore
pesante ipoteca sulla ripresa dell’economia, facendo crollare
ulteriormente i consumi nel periodo più importante dell’anno per le
vendite. Un incubo da scongiurare con ogni mezzo possibile, a
partire dalle terze dosi. A riguardo la stragrande maggioranza
delle imprese – dai negozi ai pubblici esercizi, passando per
attività ricettive e dei servizi – sono pronte ad offrire la
massima collaborazione”.
L'articolo “Il super green pass? Meglio del lockdown che ci
farebbe chiudere. Ma lo Stato ora renda obbligatorio il
vaccino” proviene da Casteddu On
line.
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