“La Sardegna è ancora una volta prigioniera di un sistema che
non le consente di allinearsi agli standard delle altre regioni
d’Italia e d’Europa e stavolta a causa di un provvedimento che
calpesta al tempo stesso autonomia e specificità insulare. Il
decreto Rilancio accentuerà l’isolamento dei sardi”. A lanciare
l’allarme è Michele Cossa, Presidente della Commissione Speciale
che si occupa dei riflessi della condizione di insularità, in
particolare riferimento al problema dei trasporti, causa di
disuguaglianza per i sardi e mancato sviluppo economico e sociale.
L’allarme a cui fa riferimento Cossa è scritto nero su bianco nel
decreto: “La principale novità del provvedimento per la Sardegna in
termini di trasporto aereo è l’affidamento diretto delle rotte in
continuità per i prossimi 5 anni: il colpo di grazia inferto a una
regione già profondamente segnata dalla crisi economica
post-Covid”, spiega il consigliere regionale, secondo cui
all’affidamento senza gara corrisponderanno decisioni unilaterali
da parte del governo, che escludono qualsiasi genere di confronto
con la Regione Sardegna. “Uno scenario a cui si aggiunge un altro
elemento preoccupante, che deriva dalle limitazioni dei posti sugli
aeromobili previsti dal decreto di marzo dei ministri dei Trasporti
e della Salute e dai drastici disincentivi per le compagnie low
cost contenuti nell’art. 207 del decreto Rilancio”, avverte
Cossa.
L’analisi è chiara: “Nel Decreto non c’è solo la vergognosa
decisione di prorogare la concessione a Tirrenia, ma anche la
questione Alitalia, un pozzo senza fondo: lo Stato stanzia altri 3
miliardi di euro e prevede, tra le altre cose, l’affidamento senza
gara ad Alitalia (o ad una sua controllata) delle rotte della
continuità territoriale aerea (art. 206, comma 4 ter) per cinque
anni. Il tutto senza che sia stato previsto il benché minimo
coinvolgimento della Sardegna, nemmeno sotto forma di
consultazione”. Se il testo non cambia, deciderà tutto lo Stato, è
la conclusione: “Dalle tariffe dei residenti alla probabile
liberalizzazione delle tariffe dei non residenti (che avrà un
impatto fortissimo sulle presenze nel periodo estivo), passando per
le frequenze”. Ed è proprio il tema delle tariffe dei non residenti
che deve, secondo Cossa, destare maggiore preoccupazione, specie
alla luce delle disposizioni sul distanziamento nel trasporto aereo
(per il momento uniche al mondo) introdotte dai ministri De Micheli
e Speranza che di certo non renderanno redditizio il servizio da e
per la Sardegna, anzi mineranno l’interesse delle compagnie aeree
per la nostra Isola inducendole ad abbandonare l’Isola o a
scaricare sull’utenza i maggiori oneri. “Un combinato disposto –
sintetizza Cossa – che porterà a forti aumenti del costo dei
biglietti, e spingerà i turisti verso altre mete”.
L'articolo “Il governo fa decollare Alitalia ma rende prigioniera la Sardegna: altro colpo all’economia dell’Isola” proviene da Casteddu On line.
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