Assolto perché il fatto non sussiste. E’ finito dopo 5 anni l’incubo di un uomo di Sassari accusato di aver umiliato e riempito di botte la ex compagna e la figlia 17enne di lei. Il pubblico ministero Rosanna Nurra aveva chiesto una condanna a 6 anni di carcere, ma la giudice del tribunale di Sassari, Monia Adami, ha deciso per l’assoluzione. E’ stata invece accolta la tesi dell’avvocato difensore, Salvatore Castronuovo, secondo cui le accuse erano completamente inventate: nessun certificato medico che attesti le lesioni, nessun vicino che abbia sentito le tremende liti che si sarebbero consumate fra le mura di casa. Solo le dichiarazioni delle due donne, ritenute dalla giudice non veritiere, tanto da assolvere l’imputato “perché il fatto non sussiste”.