Un sit-in per dire no alle politiche di riconversione
energetica volute dal Governo Draghi in Sardegna. La manifestazione
di protesta è stata fatta questa mattina davanti all'area
industriale di Porto Torres dalle associazioni Ades e Sa Domo de
Totus.
"La Sardegna a oggi già produce il 40% in più
del proprio fabbisogno energetico. Le decine di campi eolici e
fotovoltaici in arrivo ben rappresentano lo sfruttamento
dell'isola, nella quale vengono presentati progetti per grandi
impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili ma certo non
sostenibili. Nel pacchetto c'è anche il prosieguo della
metanizzazione che green non è. Ci troviamo quindi di fronte al
tentativo di trasformare l'intera Sardegna in un hub energetico al
servizio della penisola, non certo dinanzi ad una pianificazione
lungimirante, attenta ai bisogni dei sardi e al contempo
all'ambiente" spiega Laura Cadeddu, geologa e rappresentante della
Piattaforma per la democrazia energetica in Sardegna (Ades).
"Siamo a favore delle comunità energetiche come
quelle già attive in diverse parti dell'isola", aggiunge Ninni
Tedesco, esponente di Sa Domo de Totus, "ma non alla calata
dall'alto di centinaia di proposte di nuovi grandi impianti e al
sacrificio di migliaia di ettari di terre e di miglia quadrate di
mare per interessi che non sono certamente quelli dei sardi".
Nel pomeriggio, alle 17.30 si terrà un incontro
pubblico nella sede di Sa Domo de Totus, a Sassari in via Frigaglia
14b, in cui interverranno Laura Cadeddu e il giornalista Piero
Loi.
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