Un omaggio a Pirandello e uno spettacolo-concerto ispirato a Amy
Winehouse. Sono due tra le cinque proposte della seconda tranche
della Stagione 2022-2023 di "Teatro Senza Quartiere" organizzata
dal Teatro del Segno, direzione artistica di Stefano Ledda,
dedicata al tenore Gianluca Floris, scomparso nel 2022.
Un cartellone variegato, dal 18 marzo al 13
maggio, tra pièces originali e riletture di classici del Novecento
al TsE di via Quintino Sella nel cuore di Is Mirrionis a Cagliari,
nell'ambito del progetto pluriennale "Teatro Senza Quartiere / per
un quartiere senza teatro" 2017-2026. Con protagonisti come
Gianfranco Berardi (Premio Ubu 2019) e Gabriella Casolari, Elio
Turno Arthemalle con Felice Colucci, Salvatore Della Villa, la
cantante MaNuL (Manuela Loi) con Paolo Putzu e Ernesto Lopez
Maturell e il giovane e talentuoso attore Emanuele Bosu.
In primo piano la drammaturgia contemporanea in
sardo campidanese con "Difatis", il nuovo lavoro scritto diretto e
interpretato da Elio Turno Arthemalle in scena con Felice Colucci
il 18 marzo, racconta 30 anni di teatro. Il tema della cecità,
reale o metaforica il 1 aprile in "In fondo agli occhi" di e con
Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari, regia di César Brie.
Doppio appuntamento il 15 e 16 con "Uno, Nessuno e Pirandello" con
Salvatore Della Villa, suoi adattamento e regia, Tommaso Massimo
Rotella e Chiara Serena Brunetta. Il 29 e 30 arriva "Io & Amy" di e
con Paolo Putzu con MaNuL & SoulBand, special guest Ernesto Lopez
Maturell: un ritratto della cantante tra talento e fragilità. Si
chiude il 13 maggio con "Volevo nascere attore" di e con Emanuele
Bosu, divertente one-man-show di cui firma testo e regia, dove
parla del suo amore per il teatro, sulle note del pianoforte di
Fabio Ucchesu.
Riparte ai primi di aprile "Rovinarsi è un
gioco" con lo spettacolo "GAP" sul gioco d'azzardo patologico. "E
per i giovanissimi - annuncia Stefano Ledda - in giugno c'è la
rassegna "Teatro e Marmellata". E prosegue l'iniziativa del
biglietto sospeso, per una cultura accessibile. Permette infatti di
offrire l'ingresso a teatro a chi non può permetterselo".