Con decreto del 16 aprile 2021,
depositato ieri 30 aprile, la Corte d’Appello di Cagliari ha
stabilito che due mamme possono riconoscere alla nascita i bambini
e le bambine nate in Italia a seguito di fecondazione assistita
compiuta all’estero.
Si tratta del primo provvedimento
in materia che una Corte italiana emette, con una lunga e
articolata motivazione, a seguito della sentenza della Corte
costituzionale n. 32 del 9 marzo 2021 sulle “due
mamme”.
Il caso, seguito in primo grado da
soci e socie di Avvocatura per i diritti LGBTI – Rete Lenford, era
stato già definito favorevolmente dal Tribunale di Cagliari: il 28
aprile 2020 i Giudici avevano dichiaratamente deciso di non seguire
l’indirizzo contrario della Corte di cassazione, pronunciatasi su
questioni identiche con la sentenza 7668 del 3 aprile 2020 e con la
successiva sentenza 8029 del 22 aprile 2020.
Con la decisione depositata ieri,
la Corte d’Appello ha confermato la bontà del percorso
logico-giuridico seguito dal Tribunale, allineandosi a quanto
affermato da Avvocatura per i diritti LGBTI – Rete Lenford a
seguito della sentenza n. 32 del 2021 della Corte costituzionale:
la sentenza n. 32 non impedisce ai Giudici di continuare a
tutelare, già alla nascita, i bambini e le bambine di due mamme,
senza far ricorso all’adozione (c.d. “stepchild adoption”). Ciò, in
conformità a quanto avevano già deciso altri Tribunali e altre
Corti, in casi seguiti da Rete Lenford anche dopo le sentenze della
Corte di cassazione e prima della pronuncia n. 32 della Corte
costituzionale.
L’avv. Daniela Latti, presidente
del Comitato per le pari opportunità dell’Ordine degli Avvocati di
Cagliari, ha difeso nella fase dell’appello la madre intenzionale,
a seguito della crisi della coppia e alla volontà della madre
partoriente di aderire al reclamo proposto dal Ministero
dell’Interno contro il decreto del Tribunale di Cagliari. L’avv.
Latti così dichiara: “Sono molto soddisfatta dell’esito di questo
giudizio: in caso di decisione diversa da parte della Corte, la mia
assistita rischiava di non avere più la
responsabilità genitoriale di suo figlio. Ringrazio Avvocatura
per i Diritti LGBTI – Rete Lenford per la difesa a suo tempo
impostata e risultata vittoriosa in primo grado e perché, grazie ai
numerosi webinar formativi organizzati da questa associazione anche
nella rete dei Comitati per le pari opportunità, ho acquisito le
competenze necessarie per poter affrontare questo giudizio, che si
presentava particolarmente irto d’insidie”.
Il Presidente di Avvocatura per i
Diritti LGBTI – Rete Lenford, avv. Vincenzo Miri, dichiara: “Si
tratta di una decisione molto importante, pronunciata con una
motivazione di rara efficacia e completezza. Dopo la sentenza della
Corte costituzionale i Giudici hanno riconosciuto che i diritti dei
bambini e delle bambine arcobaleno non possono restare senza
tutela, aspettando un Parlamento inerte. Come illustriamo in tante
occasioni formative e processuali, l’ordinamento già ammette il
riconoscimento alla nascita, ma è tempo che il legislatore
intervenga, perché i diritti fondamentali non possono tollerare
vuoti di tutela così gravi ed essere rimessi a lunghi percorsi
giudiziari. Il monito della Corte costituzionale è stato chiaro:
non mancheremo di fare la nostra parte”.
L'articolo Corte di Appello di Cagliari, storico sì al riconoscimento alla nascita di due mamme proviene da Casteddu On line.
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