"L'olimpiade che la Sardegna potrebbe aggiudicarsi si
chiama Einstein Telescope: la sua realizzazione avrebbe un impatto
economico addirittura maggiore rispetto agli investimenti pubblici
di Milano-Cortina 2026 una occasione unica che all'Isola potrebbe
portare benefici economici, di sviluppo e di attrattività per,
almeno, i prossimi 40 anni". E' quanto sostiene la presidente di
Confartigianato Imprese Sardegna, Maria Amelia Lai in attesa che il
governo ufficializzi la candidatura del sito di Sos Enattos a Lula
(Nuoro), per realizzare il grande interferometro per misurare le
onde gravitazionali.
Secondo l'analisi effettuata dell'Ufficio Studi
di Confartigianato, infatti, per capire la portata che l'opera
potrebbe avere sulla Sardegna, è necessario prendere ad esempio
l'effetto moltiplicatore previsto per le olimpiadi invernali.
Infatti, secondo stime recenti del Coni, ogni
miliardo di investimenti su Milano-Cortina 2026 avrebbe un impatto
di 3 miliardi sul Pil nazionale. In Sardegna, ogni euro investito
determinerà un giro d'affari di 3,6 euro e un incremento Pil pari a
1,6 euro.
"La candidatura italiana a ospitare in Sardegna
l'Einstein Telescope - afferma il presidente nazionale di
Confartigianato Imprese, Marco Granelli - apre una prestigiosa e
concreta opportunità per valorizzare, con orgoglio, la nostra
cultura produttiva, di cui sono protagonisti gli artigiani e i
piccoli imprenditori, e per costruire nuove prospettive di
sviluppo".
Per l'organizzazione artigiana, desta
preoccupazione la cosiddetta "zona di rispetto" nella quale
ricadrebbero 19 comuni tra Sassari e Nuoro, al cui interno
sarebbero vietate una serie di attività che potrebbero andare a
interferire con le attività di ricerca dell'interferometro: tra
queste la costruzione di strade e ferrovie, la produzione di
energia elettrica, l'estrazione di minerali da cave e miniere,
tutte le attività connesse alla produzione di cemento, calce e
gesso, e le attività di taglio, modellatura e finitura di
pietre.