Diciassette maggio 2021, la Sardegna
è in zona gialla. E i ristoranti possono tornare ad aprire, ma a
metà: la riconquistata libertà si scontra, infatti, con una serie
di limitazioni destinate a restare, bene andando, per un’altra
settimana. Governo Draghi permettendo. Il coprifuoco alle 22 e
l’impossibilità di utilizzare i tavoli e le sedie interne, infatti,
contribuiscono a non poter far sorridere totalmente i ristoratori.
Certo, la voglia di ripartire è tanta e, nelle prime ore della zona
gialla, alla Marina quasi tutti hanno deciso di riaprire i locali.
I tavolini ci sono, quasi in ogni via del rione, ma il saldo resta
comunque negativo. Marco Aresu gestisce un ristorante in via
Barcellona: “Otto tavolini da due, cioè 16 persone. Non penso che
bastino, però speriamo che non piova. Spero nel bel tempo,
all’interno ho cinquanta posti”, quindi tavolini dimezzati:
“Speriamo che ci facciano riaprire all’interno dal primo giugno,
così riusciamo a compensare le perdite, sono state dell’80 per
cento. Ho dovuto mettere in cassa integrazione due dipendenti, con
la zona gialla dovrebbero tornare ma si sono organizzati per
cercare un lavoro. Non so se richiamare direttamente loro o altri.
Il coprifuoco? Un grossissimo problema per l’orario, la gente non
verrà a cenare alle sette e mezza per alzarsi alle nove e mezza, la
sera sarà un colpo molto duro. Non ho ancora ricevuto prenotazioni,
spero di averne già oggi”.La
resurrezione dei ristoranti è a metà anche per Gianmichele Dedoni:
“Ventisei posti esterni, stiamo riaprendo dopo due mesi di
chiusura. Sono carico, pronto a combattere. In questo momento mi
accontento di avere i posti fuori, il coprifuoco non dovrebbe
esserci, non ha significato. Porterà danni nel fine settimana ma
anche in settimana, la gente inizia a cenare alle 21, il coprifuoco
ostacola. Dentro ho 150 posti, con le normative Covid sono
settanta”. Da 70 a 26, tre quarti di tavolini in meno: “Un danno, è
tutto un danno questa pandemia. Vediamo come andrà, ho richiamato
quasi tutti i dipendenti, 2 o 3 sono ancora a casa perchè non
abbiamo tutte le sale disponibili. L’importante è che, ora, non ci
facciano più chiudere”. In via Cavour riapre domani il ristorante
di Francesco Zucca: “55 posti dentro, ho chiesto al Comune di avere
i tavolini fuori, venti coperti. Un calo di circa la metà, da oggi
chiuderanno il traffico nella strada. L’importante è ripartire,
ogni step bisognerà affrontare le difficoltà relative alle
riaperture”. Questione coprifuoco: “Facendo due calcoli, possiamo
anche valutare un 2021 peggiore del 2020, l’anno scorso abbiamo
chiuso a metà marzo e a fine maggio riaperto, anche dentro. Ora,
invece, ci sono chiusure totali e parziali già da fine ottobre,
oggi siamo ancora con dei blocchi”.
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