All’ospedale Santissima Trinità di Cagliari scoppiano le polemiche per i nuovi turni delle ambulanze. Il servizio ha cambiato “gestore”, passando tra le mani delle professioni infermieristiche e ostetriche della Asl8, e la Fials va all’attacco con i suoi rappresentanti Paolo Cugliara e Giampaolo Mascia: “Appare evidente a tutti che non sia questa la sede più appropriata, non si possono tuttavia sottacere le gravi affermazioni che le due funzioni organizzative a ciò preposte hanno addotto per giustificare un simile turno, improponibile per diverse ragioni che gli stessi lavoratori hanno immediatamente portato alla loro attenzione. ‘L’azienda deve risparmiare’, ‘il dottor Pretta e la dottoressa Cogoni hanno detto che sono cambiate le norme e quindi la previsione delle undici ore di riposo non esisterebbe più'”; sostengono i sindacalisti. Ancora: nel turno è presente una legenda che introduce “delle reperibilità 15-20 che scatterebbe in prosecuzione del turno ordinario 7-14” e ci sarebbe “un turno definito ‘jolly’, che dovrebbe nelle intenzioni di chi ha redatto tale turno, e che ha pensato bene di non sottoscriverlo come autrice redazionale, garantire la propria attività lavorativa nel turno ordinario 7-14, continuando la propria attività lavorativa anche a seguire nel caso di assenze che dovessero intervenire, durante la settimana jolly. Ora, ci sia consentito dire che il termine jolly appare del tutto fuori luogo ed inappropriato, a meno che, stando sul significato anche meramente gergale, il suffisso è generalmente indicato per persone ‘poco sveglie’ e quindi inclini ad eventuali ‘perculeggiamenti'”.
Dai vertici dell’Asl8 replica direttamente il direttore del servizio infermieristico e ostetrico, Salvatore Pretta, citato dalla Fials: “Sono i turni di servizio pubblici, non siamo andati a forzare le regole ma sono semplicemente turni nella norma, previsti dal nuovo contratto del lavoro. Stiamo finalmente portando ordine”. Pretta precisa anche che “gli autisti sono ventuno e all’incontro si sono presentati in diciannove, e solo uno era un po’ scettico. Abbiamo proposto anche un turno sperimentale per capire se sia utile e se migliori la qualità della vita di chi guida le ambulanze”.