Il mercatino di viale Trento? Trasferito in via Simeto. Il Comune
ha deciso. Il mercatino domenicale all’aperto sarà regolarizzato
aprirà per 18 mesi in via Simeto. Quando ancora non si sa. Servono
i tempi tecnici per l’affidamento del gestore che dovrà organizzare
lo spazio.“Bisogna dare risposte immediate alle tante persone che
non riescono ad avere ristoro”, ha dichiarato l’assessore alle
Attività produttive Alessandro Sorgia, “e noi ci siamo mossi subito
per dare una risposta. Stiamo cercando di trovare una soluzione che
possa dare la possibilità a operatori e hobbysti di occupare uno
spazio tra via Simeto e via Garigliano in via sperimentale se poi
ci darà risultati favorevoli lo manterremo. Sarà controllato dalla
polizia municipale”.Impossibile sapere quando aprirà. Di sicuro non
subito. “Ci sono i tempi tecnici per l’affidamento e
l’organizzazione”, aggiunge Sorgia, “stimo valutando nelle more di
trovare una sede definitiva una soluzione alternativa temporanea.
Ma io spero di poter partire il prima possibile”.Il piano ha l’ok
della giunta Truzzu. Sarà avviata la realizzazione sperimentale,
per 18 mesi, di un mercato domenicale all’aperto su suolo pubblico
per aiutare hobbysti e operatori e inserirli in un contesto di
regolarità amministrativa nel nome della lotta al contrasto ai
mercati non regolari.Dove si farà? Nell’area tra via Simeto,
traversa I viale Elmas e via Garigliano. La gestione del mercato
avverrà mediante affidamento a un soggetto esterno che dovrà
assumersi la responsabilità generale della conduzione della
struttura nei confronti dell’amministrazione comunale.La chiusura
al traffico dell’area, il controllo interno dello spazio mercatale,
la pulizia finale e tutte le misure di safety e security saranno
assicurate dall’organizzatore individuato, mentre la Polizia Locale
dovrà controllare le aree circostanti per contrastare il fenomeno
delle occupazioni non autorizzate nelle vie circostanti il mercato
domenicale di viale Trento. E non saranno ammessi al mercato
venditori privi di idoneo titolo per l’esercizio dell’attività e in
ogni caso venditori di merci contraffatte, di merci di provenienza
non regolare e di merci deteriorate da conferire a discarica.
L’organizzatore dovrà pagare il 50 % in meno di cosap.
- SARDA NEWS -
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