(ANSA) - CAGLIARI, 23 MAG - Nell'ultimo decennio, in Sardegna i
reati informatici denunciati dalle forze di polizia all'autorità
giudiziaria sono quasi raddoppiati (+ 89,2%).
Aumentati al ritmo del 10,1% l'anno, pongono
l'Isola al sesto posto in Italia dove, in media, tra il 2010 e il
2020 le truffe e frodi informatiche sono salite del 72,8%. La poco
invidiabile classifica vede al primo posto il Veneto (+110,2%),
seguito dalla Sicilia (+102,9%) e dall'Umbria (+102,3%).
"La guerra in Ucraina - afferma Fabio Mereu,
vice presidente di Confartigianato Imprese Sardegna e delegato per
l'Innovazione Tecnologica - ha messo in evidenza come uno dei
caratteri dei nuovi conflitti ibridi sia quello degli attacchi
informatici. Le operazioni di guerra cibernetica comprendono
l'attacco a siti istituzionali e aziendali, ultimo in ordine di
tempo l'attacco al sito della Polizia di Stato qualche giorno fa,
mettendo in primo piano il tema della sicurezza informatica di enti
e imprese. La Sicurezza informatica diventa quindi fattore cruciale
anche per le Mpi".
Per cogliere il posizionamento delle imprese in
relazione alla sicurezza informatica l'Ufficio Studi di
Confartigianato Imprese Sardegna ha esaminato i dati dell'ultima
indagine dell'Istat sulla situazione e prospettive delle imprese
dopo l'emergenza sanitaria, nella quale sono esplorate le tendenze
di 9 fattori chiave della trasformazione digitale delle imprese e
le quote di imprese che li hanno indicati come molto importanti o
cruciali.
Le imprese mostrano una crescente consapevolezza
sui rischi della digitalizzazione e dedicano molta attenzione alla
sicurezza, in termini di prevenzione di attacchi ed eventuali
azioni di recupero dei dati, con il 42,1% delle micro e piccole
imprese (Mpi) che lo considera molto importante o cruciale. La
quota è del 44,8% nelle Mpi del commercio, del 41,1% nella
manifattura, del 39,6% per gli altri servizi e del 37,2% per le
costruzioni. E proprio per costruire una società digitale isolana
che metta l'economia delle imprese al riparo da attacchi
informatici e che sia, allo stesso tempo, più smart e capace di
ridurre i costi energetici, la Regione, con tre milioni di euro ha
finanziato lo SharD-HUB, il digital innovation hub guidato da
Sardegna Ricerche. Questo progetto, di cui fa parte anche
Confartigianato Sud Sardegna, è stato presentato alla Commissione
europea dopo aver superato la selezione italiana per diventare uno
dei poli della rete europea per l'innovazione digitale e creare
così un ponte virtuale tra la Sardegna e il resto del mondo.
(ANSA).
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