Oristano

Si cerca di risolvere il grave problema della carenza di camici bianchi

Si è chiuso ieri il bando per l’acquisizione delle disponibilità da parte di medici per la copertura, anche parziale, degli ambulatori straordinari di comunità territoriali (Ascot), un progetto pilota varato dalla Asl di Oristano per assicurare l’assistenza sanitaria di base ai cittadini della provincia privi di medico di famiglia.

«Le disponibilità arrivate in soli 7 giorni sono state 90 – spiega il Direttore generale Asl 5 Angelo Serusi – È stata una risposta straordinaria da parte dei medici, che dimostra l’efficacia della sperimentazione e che dovrebbe permetterci di coprire non solo le esigenze dei 10 ambulatori straordinari finora individuati, ma anche di eventuali ulteriori sedi che dovessero essere previste successivamente».

Al bando, pubblicato lo scorso 8 marzo (che resterà comunque aperto per l’acquisizione di ulteriori disponibilità), sono stati ammessi a partecipare i medici di famiglia e quelli di continuità assistenziale (guardia medica) in servizio presso la Asl 5, con priorità in graduatoria, ed in subordine i medici dipendenti del servizio sanitario e successivamente tutti quelli iscritti all’albo professionale.

«Già dalla prossima settimana procederemo a convocare gli aventi diritto, secondo la graduatoria che sarà pubblicata sull’albo pretorio Asl, per concordarne la disponibilità oraria e di sede»,  chiarisce il direttore sanitario Antonio Maria Pinna.

«Dopo aver chiamato i medici in graduatoria – afferma il responsabile dell’ufficio per l’integrazione ospedale-territorio Alessandro Baccoli, che ha elaborato il progetto per la Direzione generale Asl 5 – procederemo progressivamente ad attivare gli ambulatori straordinari sui territori».

Dieci le sedi Ascot finora individuate, alle quali potranno fare riferimento tutti i cittadini senza medico di famiglia residenti nei comuni dello stesso ambito: Ardauli, Busachi, Marrubiu, Nurachi, Samugheo, San Vero Milis, Seneghe, Simaxis, Tramatza e Uras. Si tratta però di un numero flessibile, in quanto a questi centri potrebbero in futuro aggiungersene ulteriori, nel caso in cui se ne presentasse la necessità in altri territori, mentre gli ambulatori straordinari cesseranno non appena l’assistenza sanitaria di base verrà assicurata dalla nomina di medici titolari o provvisori nello specifico ambito.

Negli Ascot, dedicati esclusivamente ai cittadini senza assistenza sanitaria di base, saranno erogate tutte le prestazioni che vengono di consueto effettuate dai medici di famiglia: prescrizioni mediche, visite urgenti e non urgenti, rinnovo di piani terapeutici, raccolta dei fabbisogni domiciliari (inserimento in ADI, attività domiciliari programmate, prestazioni integrative programmate), certificati di malattia e ogni altro compito riconosciuto dagli Accordi Collettivi Nazionali.

Cera loda il piano dell’Asl. “Spesso e volentieri si parla e, in alcune circostanze si sparla, di ciò che non funziona senza dare, invece, il giusto risalto e il necessario riconoscimento alle iniziative come quella attuata dalla ASL di Oristano attraverso il progetto pilota per garantire l’assistenza sanitaria di base a tutti i cittadini della provincia che ne sono rimasti privi, come gli Ambulatori Straordinari di Comunità Territoriali (ASCoT)”. Lo ha dichiarato il consigliere regionale oristanese di Forza Italia Emanuele Cera. “Quella di Oristano è stata la prima ed unica ASL che ha portato avanti una iniziativa del genere; sono certo che darà risposte ai Sindaci e ai numerosi cittadini che si sono trovati, loro malgrado, senza il medico Nessuno lo ha fatto, lo faccio io, con coraggio e grande convinzione! Ringrazio, per il grande lavoro che stanno facendo, il Direttore Generale della ASL dott. Angelo Serusi, il suo stretto collaboratore di staff dott. Alessandro Baccoli e il direttore Amministrativo e Sanitario della stessa ASL”.

Giovedì, 16 marzo 2023

 

Fonte: Link Oristano

Ultime Notizie

Leggi Tutte le Notizie di oggi in Sardegna

Per tutti gli aggiornamenti seguici su TELEGRAM