Non sembrano attenuarsi le polemiche riguardo le dichiarazioni di
esponenti della politica e della cultura nazionale che hanno
colpito l’opinione pubblica dei sardi. “Il mare sardo è schifoso”
ha dichiarato il giornalista del Fatto Massimo Fini. “La Sardegna
come meta turistica? Almeno in parte l’hanno inventata i
milanesi.Non dico che i sardi debbano esserci riconoscenti, ma
trattarci da untori, no” ha affermato il sindaco di Milano Beppe
Sala. Parole che non sono passate inosservate e che hanno innescato
una serie di polemiche sterili, soprattutto attraverso i social,
alimentate da centinaia di commenti sprezzanti. Il motivo che ha
scatenato “la guerriglia mediatica” è stata la proposta da parte
del governatore sardo Christian Solinas di consentire l’arrivo
nell’Isola solo a chi è munito di un test di negatività al
virus.Solo una idea quella di Solinas che sinora non è stata
introdotta nelle direttive nazionali: una mozione con l’unico fine
di evitare una possibile ulteriore diffusione del covid-19 che, a
seconda dei casi, non risparmia da danni gravissimi e permanenti
agli organi vitali di chi è riuscito a sopravvivere. Uno, tra i
tanti casi, è il giovane ragazzo lombardo al quale sono stati
trapiantati i polmoni e che ora vive, respira grazie al gran cuore
della mamma di Davide, che ha acconsentito alla donazione degli
organi del trentenne samassese che ha perso tragicamente la vita
dopo una caduta accidentale dal trattore.“È stato due mesi
attaccato alla macchina cuore-polmone da noi al San Raffaele”
commenta un operatore sardo impiegato nel nosocomio milanese. Due
vicende che vengono quasi assemblate per abbattere la
superficialità della polemica soprattutto innanzi alla tragicità
degli eventi di questi ultimi mesi. A tal proposito emergono le
riflessioni di Carla Medau, sindaca di Pula, e dell’artista Claudia
Aru.“In questi giorni ho evitato volutamente di entrare
nell’inutile diatriba che ha rispolverato la nauseabonda
contrapposizione tra l’Italia del Nord e quella del Sud – scrive
Medau – una malsana visione che vede nel settentrione la sola parte
dell’Italia che “fa, produce e civilizza” contrapposta al meridione
“indolente e parassita” Quasi a considerarla una condizione
antropologica che divide gli uomini in buoni o cattivi a seconda
della latitudine in cui nascono e vivono. La risposta migliore a
questo sentimento di unità nazionale e solidarietà, pur nella sua
graffiante e ruvida tragicità, ce l’ha fornita, indirettamente,
Davide, il nostro giovane conterraneo di Samassi. La sua famiglia,
la sua mamma così coraggiosa, ha espresso senza esitazioni quella
generosità, tipica dei sardi, consentendo che quel gesto umano e
fraterno arrivasse dappertutto, superando i confini geografici,
politici e ideologici. I polmoni di Davide saranno il soffio vitale
di un giovane lombardo, così come il fegato e il cuore
continueranno a dare vita ad altre persone in altre parti
d’Italia. La solidarietà batte 3 a 0 il secolare pregiudizio
e la reciproca diffidenza che appartiene alla storia del Nord e del
Sud dell’Italia. La Sardegna c’è e rimane una Regione
dell’Italia unita ed unitaria, le divisioni servono a creare
differenze, e quindi non ci si genufletta nel tentativo di
dimostrare che siamo ospitali. L’ospitalità, la riservatezza e la
fierezza sono il nostro carattere, il nostro timbro e vanno difesi
con le unghie e con i denti. Grazie alla famiglia di Davide. Grazie
Davide per la tua testimonianza di vita, cosi breve ma capace, pur
nella morte, di generare vita”. “Facciamo attenzione al covid,
porca miseria. In bocca al lupo ai sopravvissuti, un grazie immenso
a Davide e alla sua mamma.La polemica Sardegna/Lombardia l’ha
risolta lui”, scrive Claudia Aru.
- SARDA NEWS -
LEGGI TUTTE LE NOTIZIE DI OGGI
Sarda News non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità nei suoi contenuti originali. La responsabilità del contenuto degli articoli importati dai feed rss è totalmente a carico della reale fonte dell'informazione indicata al termine di ogni notizia.
Sardanews.it - portale web informativo, non gode di finanziamenti pubblici, non chiede registrazioni personali agli utenti, totalmente gratuito, autofinanziato e sostenuto dai banner pubblicitari che compaiono tra le notizie.
Se vuoi sostenerci ti ringraziamo per la fiducia e ti invitiamo a disabilitare eventuali adblock attivi sul tuo browser.
Per info e segnalazioni scrivi a
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.