La Guardia di finanza dela Gruppo di Olbia ha scoperto una
maxi evasione fiscale da 1,5 milione di euro in cui sono coinvolte
36 società di aerotaxi che operano all'aeroporto Costa Smeralda e
che non avrebbero versato l'imposta erariale sui voli privati.
I baschi verdi, guidati dal capitano Carlo
Lazzari, hanno analizzato i dati relativi a circa 3.300 movimenti
aerei che hanno interessato i circa 10.000 passeggeri transitati
attraverso lo scalo aeroportuale olbiese, ricostruendo puntualmente
tutti i voli effettuati da ogni singola società operante negli anni
tra il 2017 e il 2020.
Al termine dell'attività di polizia
economico-finanziaria, denominata "Evasion in the sky II", è emerso
che 36 società di aerotaxi, la gran parte di estrazione Comunitaria
e le restanti extra Ue., non avevano ottemperato ai versamenti
relativi al trasporto dei passeggeri, generando un debito
complessivo verso l'erario pari a 1.486.810 euro, di cui 1.143.700
euro come imposta dovuta e 343.110 euro quale sanzione accessoria
pari al 30% del dovuto ai sensi della normativa che regola il
settore.
In base alla normativa che disciplina la
tassazione di auto di lusso, imbarcazioni ed aerei, infatti, i
passeggeri che utilizzano aerei non di linea devono corrispondere
alla compagnia che gestisce l'aerotaxi un'imposta pari a 100 euro
per passeggero in caso di tragitto inferiore a 1.500 chilometri e
200 euro per percorrenze superiori. Importo che deve poi essere
versato dalla compagnia aerea allo Stato.