(ANSA) - CAGLIARI, 31 GEN - La decisione della regione di fare
della procedura d'urgenza per i voli agevolati da e per Alghero una
soluzione ponte in attesa del nuovo bando non soddisfa appieno i
sindacati che pongono l'accento su alcune questioni.
Il segretario generale della Filt Cgil Sardegna
Arnaldo Boeddu sostiene però che quella trovata "potrebbe essere
l'unica soluzione possibile per non incorrere in una procedura di
infrazione delle norme europee. Sia ben inteso - precisa - questa
situazione non è dovuta a responsabilità dell'attuale Assessore
Regionale dei Trasporti ma ai ripetuti errori della Giunta
regionale. Errori -sottolinea Boeddu - dovuti soprattutto al
mancato confronto con le parti sociale che, anche su questo tema,
avrebbe potuto dare un contributo finalizzato ad evitare il
disastro che stiamo vivendo sulla mancata offerta da e per lo scalo
del nord ovest".
"Sia chiara una cosa - tuona il sindacalista -
il diritto alla continuità territoriale aerea, con frequenze minime
stabilite, prezzi calmierati, tipologia di aeromobili e servizi
accessori a tutela delle persone (barellati, bisognosi di aiuti
respiratori con bombole di ossigeno, trasporto armi passeggeri
forze dell'ordine, animali sopra i 10 kg. etc etc) non si tocca,
conclude Boeddu che propone di "istituire un tavolo confederale
permanente dei trasporti che possa affrontare le problematiche non
solo legate al trasporto aereo ma anche a quello marittimo e,
questione non secondaria quello dei trasporti interni su gomma e su
ferro".
"Più che di continuità aerea potremmo parlare di
continuità di incertezza e di caos"., affermano invece il
segretario generale della Uiltrasporti Sardegna William Zonca e la
segretaria regionale Elisabetta Manca a proposito della riapertura
della procedura negoziata per i collegamenti da e per Alghero.
"Sarà necessario aspettare ancora due settimane
per sapere quale sarà il vettore a garantire i voli in continuità
dal prossimo 17 febbraio fino a metà ottobre 2023 e Alghero resta
con il fiato sospeso - proseguono -. La riapertura dei termini
della procedura significa che nessuna compagnia potrà vendere i
biglietti almeno fino a metà del mese prossimo compromettendo la
mobilità del nord ovest della Sardegna e incrementando il ritardo
per la programmazione turistica della prossima stagione".
"Sin da domani - concludono Zonca e Manca - sarà
necessario lavorare per il prossimo bando della durata di 12 mesi
incrementando le risorse economiche al fine di scongiurare il
ripetersi della situazione che lo scalo algherese sta vivendo".
(ANSA).