Clara Murtas
WHEN THE SAINTS GO MARCHING IN
Accade da qualche tempo sempre più spesso, che uomini e donne
che ci sono cari, con i quali abbiamo marciato fianco a fianco nei
cortei, nelle manifestazioni politiche e civili, scompaiano
d’improvviso alla nostra vista. Vanno, pare, in luoghi
spazio-temporali misteriosi e ci lasciano qui a lottare, in questo
mondo reale sempre più duro e per certi aspetti non meno
misterioso.
Ora io qui voglio, senza elencare i loro titoli, senza parlare i
loro importanti meriti culturali, civili e politici, ora io qui
voglio solo ricordare due persone rare, due cari amici
Mariolina Falzari ed io ci trovavamo piacevolmente, negli ultimi
tempi in una scuola di Tai Chi per una pratica di movimento e
meditazione che costituiva il venerdì sera, un vero sollievo
nel caos della vita attuale. Ma Mariolina io l’avevo
conosciuta molto tempo fa grazie a Placido Cherchi, suo marito, che
di Caos se ne intendeva.
Conobbi quello che per me allora era il professor
Cherchi in una manifestazione alla quale egli stesso aveva
dato il titolo di “Regie culturali del Caos”. In quella
manifestazione io avevo presentato una performance rituale
formata da canti cosiddetti “dalla culla alla bara” con dei cenni
all’Argia. Dell’Argia, il ragno velenoso, reale e nello stesso
tempo mitico portatore di Caos nell’ordine psicosociale del
passato recente della Sardegna mi ero cominciata ad interessare da
poco e chiesi perciò a Placido che mi aiutasse a districare i
rami numerosi di questa ricerca. Così nacque un’amicizia e un
dialogo che si è svolto principalmente cammina cammina,
durante diversi cortei e manifestazioni artistiche a partire dal
2000 sino al 2013 anno della sua morte.
Dalla fiaba del serpente verde e della bella Lilia di W.Goethe:
“Che cosa è più stupendo dell’oro?” domandò il re. “La luce”
rispose il serpente. “Che cosa è più vivificante della luce?”
domandò il primo. “Il dialogo” rispose il secondo.
E’ proprio vero: quello che più mi manca di certi amici è
quell’oro, quel cibo spirituale che è la conversazione tra
umani.
Quando morì Placido la figura di Mariolina che prima era restata
discretamente sullo sfondo emerse con forza. Durante la prima
commemorazione, una delle tante iniziative in ricordo di lui, io
cantai “Amado mio” un brano che Placido aveva citato nel suo
libro “Ethnos e apocalisse” proprio a proposito di un rituale
dell’Argia al quale egli aveva partecipato da ragazzino. Scriveva
con un pizzico di ironia che egli aveva inserito quella canzonetta
nel repertorio esorcistico e che forse aveva avuto un effetto
positivo. Mariolina un po’ burbera mi disse che l’avevo fatta
piangere, e che non si aspettava quel colpo basso. Mi rivelò come
Amado mio fosse una delle canzoni preferite di Placido che la
cantava spesso accompagnandosi con la chitarra; così diventammo
amiche.
Se penso a Mariolina vedo una persona fisicamente e
spiritualmente solida ed equilibrata, una persona decisa, pronta ad
affermare sempre e comunque il suo profondo senso della
giustizia, testimoniato anche dalla sua lunga partecipazione al
Social Forum di Cagliari.
Io non sono stata quanto lei presente alla vita politica e sociale
della città ma ci siamo trovate spesso insieme: davanti alla
fabbrica delle bombe a Domusnovas, ha cantato con me nel coro
dell’ANPI, abbiamo marciato e cantato per la pace durante quei
venti bellissimi chilometri verso Laconi nel 2018… ed ecco che
inaspettatamente… durante il tempo del distanziamento sociale, la
mia amica Mariolina si è distanziata enormemente, scomparendo così,
a tradimento dalla nostra vista e nemmeno ci siamo potute
salutare.
Il filosofo Emanuele Severino, prima del suo personale scomparire,
a proposito della morte aveva detto “morire è il progressivo
scomparire degli Eterni che escono dal cerchio dell’apparire”,
aggiungendo “Ma l’uomo è destinato alla Gioia”.
Allora canticchiando un motivetto molto lieto che tutti conosciamo,
io immagino che insieme a Placido, Mariolina stia camminando in
quel misterioso sito dove tutti i santi, i barricaderos, i
cercatori di giustizia, di poesia e verità, vanno marciando e dove
anche noi marceremo quando al di là del giusto e dell’ingiusto,
superando tutte le contraddizioni che attraversano la nostra vita,
saremo pura gioia….
ma esiste un luogo in cui ogni contraddizione è oltrepassata?
Comunque sia, ora cantiamo:
Oh when the saints go marching in
Oh when the saints go marching in:
oh, Lord i want to be in that number
when the saint go marching in.
- SARDA NEWS -
LEGGI TUTTE LE NOTIZIE DI OGGI
Sarda News non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità nei suoi contenuti originali. La responsabilità del contenuto degli articoli importati dai feed rss è totalmente a carico della reale fonte dell'informazione indicata al termine di ogni notizia.
Sardanews.it - portale web informativo, non gode di finanziamenti pubblici, non chiede registrazioni personali agli utenti, totalmente gratuito, autofinanziato e sostenuto dai banner pubblicitari che compaiono tra le notizie. Se vuoi sostenerci ti ringraziamo per la fiducia e ti invitiamo a disabilitare eventuali adblock attivi sul tuo browser. Per info e segnalazioni scrivi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.