Amsicora
Amici e amiche, devo confessare che non so più in quale mondo
vivo. Voi lo sapete? Presuntuosamente ho creduto di aprire
gli occhi agli altri… alle masse nientemeno. Ed ora brancolo nelle
nebbie, non so neanche dove mi trovo. Pensavo ci fossimo inoltrati
decisamente e irreversibilmente nell’era dei lumi, della
razionalità, e invece sento e vedo cose che non pensavo gli umani
potessero ancora sentire e vedere. E che mai? che mai c’è di così
grave da scomoodare nientemeto che l’âge des lumières? E
beh, sì, dovete ammetterlo pure voi, qualcosa di strano c’è sotto
il cielo. Ma come? L’uomo è uscito dallo stato di minorità da
qualche secolo, dal XVIII per l’esattezza, e ora mostra un grave
difetto d’intelligenza? Ha perso il coraggio e il gusto di far uso
del proprio intelletto! Ha dimendicato l’antico moto? Sapere
aude! Abbi il coraggio di servirti della tua intelligenza! E
allora perché non c’è illuninazione? Perché la mente di molti,
troppi, è ottenebrata dall’ignoranza, dalla contraddizione,
l’opposto della razionalità? Perché domina ancora la superstizione
e non ci si serve della critica, della ragione empirica e sulla
conoscenza scientifica?Dimenticati o sconosciuti i fondamentali del
pensiero di Locke e di Newton e David Hume e sù sà fino a quello di
Francis Bacon sulla centralità della scienza?
Per planare, volete degli esempi? Che ne dite di Trump? Propone di
iniettarsi varecchina o disinfettanti in vena. C’è qualcosa
di scientifico dietro tutto questo? Ma, signori e signore belle,
stendiamo un velo pietoso, lasciamo perdere. E dire che comanda la
prima potenza del globo!
Facciamo un volo pindarico. E Christian? Sembra che bensi solo ad
abbuffarsi, sta diventando più largo che lungo. Ma con la logica
anche lui va poco d’accordo o no? Che minchia c’azzecca con la
logica firmare un reclamo contro Conte con Fontana, Zaia, Ciro
& leghisti vari per aprire di più e poi quando Conte aveva
aperto le librerie lui qui le ha tenute chiuse? E se non puoi
aprire una libreria, dove non compri roba da portare in bocca, ma
in testa, e dove l’asporto è semplice, direi naturale, come fai a
voler aprire, bar, ristoranti e quant’altro? E come fai ad
impedirmi di andare nella casa in bidda con mia moglie con la quale
vivo ai domiciliari permanentemente? D’accordo posso andarci da
solo o - come dispone Truzzu - col cane, tant’è che stavo pensando
di travestirmi da cane per portarmi in paese, mettendo alla guida
la mia dolce metà! Ma cosa che faccio? Pretendo testa da Solinas,
ch’è tuto panza! Stendiamo un velo pietoso, lasciamo perdere!
Ma queste sono quisquiglie. State seguendo, amici miei cari, le
prospettive estive? Quante minchiate sull’accesso alle spiagge.
Quadrati o rettangoli di plexidrass tutti in fila. Per ripararsi
dalla brezza salvifica che impedisce di squagliarci sotto il sole?
Plexidrass no, ma una delimitazione con picchetti e nastro sì, come
si fa per delimitare l’area dei lavori edilizi. E se a uno gli vola
il cappello? O al bambino sfugge la pallina? Come si fa a stare a
distanza? E in acqua? Pare che il covid non sappia nuotare e non
corra nell’acqua, ma se il mio vicino sfiata di bocca o di naso.
Come si fa se, io puta caso, son lì che riemergo da una piccola
immersione? E si può fare pipì sottacqua? Io confesso, col
passar degli anni resisto sempre meno, e talvolta la faccio. E se
uno beve una boccata, che succede? Bah, penso che la farò nel vaso
e, per evitare il rischio, non scenderò nell’arenile.
Ma, questo è niente, amici miei. Non credete ci possa essere di
peggio? Siete certi? Pensate al distanziamento. Avete notato che il
concetto è vario? I continentali, specie i milanesi, quasi ti
vengono addosso. Per loro il distanziamento è stare gomito a
gomito. Per tenerli a distanza devi mettere attorno al tuo
ombrellone vari asciugamani e seggioline. Ora scusate
l’intromissione, quale è la vostra nozione di distacco al mare? Non
lo volete svelare? Privacy? Vabbè vi dico di me, scusate
l’autocitazione, serve per capirci, ma vi avverto dovete avere
pazienza, dobbiamo tornare indietro di un po’ di tempo, quasi
sessant’anni. E boom! Smanau! Un po’ troppo, o no? Sì forse il
salto è eccessivo, ma, niente paura!, chi ha altro da fare o si
rompe può sempre leggere un altro post, c’è l’imbarazzo della
scelta! Allora chi ha pazienza sappia che, quando andavo al mare
con la mia ragazza, tiravo o verso una spiaggia o verso le calette
della scogliera. Mi portavo dietro un contenutore frigo in
bachelite, che ho ancora, una novità assoluta per il tempo,
ci mettevo alcuni grossi panini con mortadella e molti birroncini
ichnusa e via. Eccomi al mare! E le distanze? La spiaggia doveva
essere lunga almeno qualche km., come quella di P. Pino, che
ne ha 5. Se tu ti piazzavi in mezzo, e io mi piazzavo,
distavi dai vicini almeno 1 km.. Io tolleravo anche la metà, ma non
di più. 500 m. era il limite oltre il quale non ammettevo
intromissioni! Allora era venuta la moda di portarsi il transistor
in spiaggia e piazzarlo a tutto volume. A me piaceva il rock e se
al vicino piaceva Claudio Viillla era un bel casino. 500 metri
erano sufficienti a evitare la inaturale comistione di generi
musicali. Poi, siccome tutti (quattro gatti) andavano nell’arenile
vicino al parcheggio, io spesso girando lo sguardo per 360 gradi
non scorgevo nessuno nei quattro punti cardinali. E se andavo nella
scogliera? Non vedevo gli altri, ma sentivo i rumori. Nella mia
caletta non doveva sentirsi voce umana nè vedersi gente in acqua.
Ecco questo era al tempo il mio concetto di distanziamento sociale.
E ora? E sì, ora ho dovuto necessariamente e tristemente rivedere
le mie antiche convinzioni. Ma, dati i presupposti, pensate come
posso sperare di andare in spiaggia quest’estate! La gente sarà
sprazzinata e dunque io non potrò avere il distanziamento degli
anni giovanili, ma neppure quello che mi vergogno di accettare
adesso, almeno 50 m. a 360 gradi. Ergo, cari miei, sono
crocifisso: niente spiaggia, se non a fare il bagno di mezzanotte
sotto la luna piena come da ragazzi. Altro la mia indole non mi
consente. Ridicolaggini per me le proposte di operatori vari, col
metro in mano, io misuro a occhio, l’uomo deve vedesi piccolo in
lontananza perché io possa spiaggiare.
Ora però voglio porvi una domanda. Rispondete in cuor vostro. Voi
ve la sentite di andare in un luogo dove il virus gira e voi non
sapete chi può strisciarvi o passarvi vicino. Certo se è una bella
donna può anche farvi piacere, ma il godimento è oscurato dal
soospetto. E questa con chi si accompagna? Dove va? Tiene le
distanze h. 24? E se ha avuto una debolezza e ha trasgredito? E se,
dio non voglia, il malandrino era positivo? Un portatore sano
poniamo, e quello l’ha infettata e lei ti striscia. Bel guaio! E
se, stando nel suo quadrato o rettangolo fa uno starnuto e tu
sei sottovento. Avete visto in TV? Le particelle grosse cadono
vicino a lei ma quelle piccole, a milioni, volano. Il vento e
l’aria è vero che le sparpagliano, ma le difondono e se, dio non
voglia, una vi viene nell’occhio e se voi lo strofinate e poi vi
portate meccanicamente la mano in bozza. Che succede allorà? Tenete
conto che n Sardegna ci sono poche terapie intensive e arrivano i
milanesi, basteranno? Per farla breve, il mare è relax,
distensione, mancanza di pensieri, se non è questo non è. Punto.
Devo andare lì col metro in mano, stare attento non tanto alla mia
imprudenza, ma alla coglioneria o alla sbadataggine altrui? O al
caso? No, non voglio pensieri, in spiaggia non ci vado, me ne starò
in giardino. Di mattina prima del sorgere del sole e la sera al
tramonto a fare qualche piccolo lavoro di giardinaggio. Di giorno a
leggere o cucinare. Di notte qualche grigliata, sono il re delle
sardine, ma non disdegno le bistecche, niente porchetti, d’estate
non posso stare 3 ore davanti al fuoco. Voglio cuocere la carne
della bestia, non la mia.
Voi direte, che tristezza.I soliti fighetti! E quelli che oltre a
non andare al mare non hanno da mangiare? E quelli che vedono lo
spettro della disoccupazione? Ma qui torniamo all’âge des lumières.
Abbiamo la prova che ci siamo entrati solo nella speculazione
astratta dei filosofi, ma non nella realtà della politica e degli
stati. Com’è che oggi chi nasce non ha da mangiare e bere vita
natural durante? Com’è che si rincorre la produzione, sempre di
più, sempre di più, ma non per risolvere i problemi dell’umanità?
Peccato che Papa Francesco non apra il tesseramento. Ormai, queste
cose è rimasto solo lui a dirle.
- SARDA NEWS -
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