Amsicora
Sapete quale è il giochino più praticato alla Regione sarda?
Tagliare e reistituire Asl e province. Ora siamo nella fase
crescente. Nuove province signori e signore! Quelle attuali son
pochine. Gallura, Sulcis e Ogliastra, se mal non ricordo, sono sul
punto di risorgere. E, sorpresa!, c’è anche la città metropolitana
di Sassari. Si discute animatamente, senza essere assaliti dal
senso del ridicolo. Pensare Sassari come area metropolitana è come
dire che la mosca appartiene alla famiglia degli elefanti. Con
tutto il rispetto, la città metropolitana fu pensata nei decenni
passati per dare un governo razionale a vasti conglomerati urbani.
L’idea della grande Londra, tante municipalità per i servizi e le
funzioni più elementari, il Comune nella sua interezza per le
competenze d’area vasta, più complesse, milioni di abitanti. Che
senso ha tutto questo a Sassari, piccola città di provincia?
Neanche Cagliari è in questa situazione. Siamo in presenza di
violenza alla realtà e al buon senso, di scimmiottamento di cose
grandi per luoghi grandi. Il concetto è, se spari un nome
altisonante, stai facendo una cosa importante
Certo, se si è avuto il coraggio di creare una provincia, non
prevista nello Statuto speciale che va da Seui a Carloforte ed ha
come capoluogo Carbonia, tutto si può fare, non c’è limite alle
stravaganze. Se un operatore provinciale che opera a Seui deve
approvigionarsi di talune sostanze, per fare una disinfestazione,
sapete dove deve andare? Al deposito provinciale ubicato in
S.Giovanni Suergiu, vicino alla bella laguna di S.. Antioco? E’ la
provincia del Sud Sardegna, bellezze!
Ma lasciamo perdere. Ora si vogliono reistituire alcune province.
Ma servono? Bah! Così la questione è mal posta. La riforma
delle province non ha senso in sé, lo ha se riformi la Regione. Mi
pare di aver sentito questo concetto nei giorni scorsi nella bocca
di Massimo Zedda, leader, si fa per dire, dell’opposizione, e credo
sia l’unica cosa sensata che ha detto in vita sua. O smonti quel
mostro burocratico che è diventato la Regione e lo riporti a
funzioni di legislazione e programmazione come prevedono
Costituzione e Statuto o non riformi un bel nulla. Le Province
hanno senso in un contesto di riforma globale del governo locale,
nel quale tutte le funzioni amministrative – come dice la
Costituzione e lo Statuto – vanno esercitate, di norma, dai
comuni o dalle province. Se non tocchi la Regione, il mostro
burocratico rimane a rallentare, a bloccare e a tormentare i
cittadini. Ma non c’è aria, nel Consiglio regionale prevale la
piccola contabilità dei seggi, delle cariche, delle poltrone., dei
paroloni senza senso. Poi ci sarà un altro giro, in cui, in un moto
perpetuo, si tornerà a metter mano alle cose in senso
contrario.
Per questo, io mi do alla lettura e aspetto il prossimo giro, per
sentir dire l’opposto di ciò che si dice oggi, e se il signore sarà
misericordioso con me, farò in tempo ad un altro giro ancora, di
segno contrario. In fondo anche il pendolo ha un moto incessante di
questo tipo. A presto!
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