Amsicora
Gente! Mi son rotto! Rotto più di quando la prof. di matematica
faceva equazioni alla lavagna! Scassato perché? Non tanto di stare
a casa. In fondo è meglio che stare in trincea o in ospedale.
Leggo, scrivo, telefono, mando e ricevo messaggi, faccio la spesa e
cucino. Cazzeggio alla grande. Niente male! E allora - chiederete -
cosa ti rode. Ecco, mi rompono la radio e la TV, più la TV che la
radio. Nella lunghe pause serali e dopo cena, che ne direste di
vedere un bel film? O uno show? I film, di solito, sono truci,
ricchi di violenze e scene orrende. Che nostalgia dei bei musicals!
E le spassose commedie o i films western, che hanno sempre una loro
morale? Ogni tanto qualcuno lo acchiappi, ma son films?
Nient’affatto! Sono pubblicità inframmezzata da brevi pause di
film. E allora che fai? Ti rompi e giri. Giri, giri giri e poi ti
scassi e spegni. Torni a leggere… ma hai letto tutto il giorno,
vorresti un po’ variare.
I talk show? Deus s’indi campiri! Dalla Berlinguer c’è
sempre un tale con gli occhiali in testa, e da Floris ti appare
ogni tanto (come la strega dei sogni di bambini) la Fornero. E gli
altri? Sempre i soliti noti, che saltellano da un canale
all’altro e cambiano opinione come gira il vento.
Sapete cosa vi dico? E’ meglio andare a letto presto e magari
guardare la TV alle due o alle tre di notte. Potete acchiappare,
senza pubblicità, qualche bel documentario sulle migrazioni degli
uccelli o sulla evoluzione dei canidi (a proposito di cani: se
uscite con vostra nipotina che non fa i bisogni sul marciapiede, vi
multano; se uscite col cane, che la fa fuori, vi riveriscono.
L’altro giorno un nonno, per farla franca, ha avuto la pensata di
uscire con la nipotina e col cane, e sapete cos’ha fatto il vigile?
Gli ha messo la multa per la bambina, ma gliel’ha dimezzata perché
portava a spasso il cane. Se avesse avuto due cani, avrebbe
compensato interamente la multa!). Ma tornando ai documentari,
s’imparano molte cose Lo sapevate che gli uccelli nelle loro
migrazioni intercontinentali sfruttano le correnti ascensionali?
Sapete che queste correnti consentono loro di non battere le ali
per km e km? E sapevate che per loro sorvolare le grandi città è
spesso salvifico, perché il riscaldamento dei grandi insediamenti
accresce o rigenera le correnti ascensionali?
Poi ci sono bei documentari storici della prima e della seconda
guerra mondiale. Di questo conflitto mi piace solo il finale della
battaglia di Stalingrado (dov’è mai questa città, il cui nome è
scomparso dalle cartine?), quando i sovietici, con le tute bianche
per mimetizzarsi nella neve, scendono come aquile sugli sci e
circondano la VI Armata nazista, e mi tranquillizzo (come quando
l’arbitro fischia la fine e il Cagliari sta vincendo la partita) al
vedere Von Paulus, con la barba lunga e dimesso, che si arrende ai
generali dell’Armata Rossa. E poi quando la menzionata Armata
libera i prigionieri di Auschwitz o quando la bandiera rossa viene
issata sul palazzo del parlamento a Berlino.
Ma il piacere, ahimè!, dura poco quando penso che ci sono imbecilli
che hanno dimenticato quella immane tragedia e che la
ricostruiscono e la girano a modo loro. Direte, ma son pochi, sono
infime minoranze. Beh, qui scusatemi, ma debbo contraddirvi. Quale
è il lascito di quella guerra? Sono le grandi Carte (fra le quali
la nostra) che hanno posto al centro la pace, la persona, i
diritti, individuali e sociali, e le libertà inviolabili, la
solidarietà, l’uguaglianza o, se volete, la ineguaglianza temperata
e non sfacciata. Ebbene, ditemi: quanti hanno voltato le
spalle a questi principi sacrosanti? Tutti o quasi, perfino la
sedicente sinistra. Ora, con la pandemia che gira inesorabile,
molti capiscono quanto questo allontanamento dai principi delle
Carte costituzionali del dopoguerra pesi nel dare risposta al
contagio: sanità pubblica svenduta ai privati e scassata, settori
essenziali privatizzati, lo Stato disarmato verso i potentati
economici, il mercato nella costituzione materiale sostituito al
lavoro. Ma finita la paura di questi lunghi giorni, ne trarrano
qualche conclusione? Torneranno a politiche solidali? Riscopriranno
i valori, se non del socialismo (non sia mai!) almeno del
keinesismo? No, amiche e amici miei, quando tutti potremmo
riabbracciarci, incontrarci, riunirci, i fessi, che vogliono
mantenere il mondo scassato com’è, saranno tanti. Quanti
diranno che è sul lavoro e non sul mercato, sulle persone e non sul
profitto, sui diritti e non sullo sfruttamento che bisognerà
mettere la basi per una vera ripresa? Spero che non siano ancora la
maggioranza.
A ben pensarci ciò che mi tormenta non è la TV-spazzatura, sono i
milioni di lavoratori, di precari, di piccole partite IVA, di
professionisti che lavorano per campare dignitorsamente. Su questi
il coronavirus si abbatte con violenza, al di là del contagio. Sono
senza reddito, senza tutele. Sono loro che devono essere al centro
della ripartenza e su di loro che si misurerà la bontà della
politiche.
- SARDA NEWS -
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