Amsicora
Cari amici e compagni, signore e signori, non ho vergogna a
confidarvi che fino a ieri ero molto preoccupato, preoccupatissimo.
Di cosa? Indovintate? E’ ovvio del coronavirus. 400 morti in tutta
la Cina, perfino uno a Hong Kong, un pò di gente con la tosse o la
febbre di qua e di là. C’è di che temere. Poi chi, come me, ha i
capelli bianchi deve avere terrore di questi malanni. Basta un
colpetto, mentre sei debolitato e, oplà, finisci nelle praterie
eterne.
Mentre andavo a fare scorta di mascherine, mi viene in testa di
chiamare Antonello, compagno coerente, tutto d’un pezzo, ma
sopratutto medico eccellente. “Caro Antone’ - gli dico - cosa
devo fare? “Fare per cosa”, mi risponde lui. “Come per cosa? Per il
cornavirus, ovviamante”. Dall’altro capo del filo, pardon!,
dell’etere, sento una risata piena e interminabile. “Antonello, hai
capito, cosa devo fare contro il coronavirus?”. Smette di ridere,
anche se ridacchia e mi risponde, secco: “Niente”. “Niente???”,
faccio io, incredulo. “Niente di niente”, conferma lui.”Ma dai!,
non scherzare, sono preoccupato, mi sento giovane per la dipartita,
ho ancora tante cosette da definire. Adesso c’anche un altro
referendum, c’è da battagliare”. Allora lui,un po’ serioso, mi
dice: “Senti, Amsicora, secondo te in Cina, che ha più di un
milardo di abitanti, quante persone muiono ogni anno di influenza”.
Mi coglie di sorpresa, balbetto “Non saprei, molte migliaia…”. E
lui, di rimando,”Tante, tante nigliaia, anche in Italia ogni anno
ne muoiono un bel po’, sopratutto vecchi ed infermi”. “E sì -
dico - è vero, l’anno scorso ne sono morti un bel pò. Chi è
debilitato si becca l’influenza, complicazioni respiratorie varie e
via al Padretereno”. “Comunque, qui la cosa è più seria, cosa devo
fare?”. E lui insiste: “niente, anche perché il vacino non esiste
ancora, e poi quando lo scoprono, basta una piccola modificazione
del virus e, oplà, il vacino non fa più alcun effetto”. “Boh -
rispondo - allora mi lavo le mani, come dicono i virologi per i
bambini”. “Sì, certo, lavati le mani”. “Insomma, farò come diceva
fin dai tempi remoti la maestra! Prima dei pasti, lavatevi bene le
mani!”. In effetti se non sono ancora morto, vuol dire che quella
raccomandazione dalla mia indimenticabile maestra ha
funzionato!
“Grazie, Antonè, sei un amico. Che bello niente mascherina, niente
paura, solo acqua e sapone, continuamente”. Mi accingo a salutarlo,
e lui soggiunge: “Sai quanti morti ogni anno negli States per arma
da fuoco?”. Ma che c’entra? penso fra me e me. “Antonè, boh, non lo
so. Certo, lì si spara molto. C’è il II Emendamento, tutti sono
liberi di portare armi. in TV ho visto dei supermarket dove puoi
compare pistole e fucili d’ogni tipo, mitra… e perfino bazooka.
Sento ogni tanto di tizi che entrano a scuola e fanno fuoco
all’impazzata su compagni discuola o docenti, o si appostano su una
finestra e sparano all’impazzata sui passanti. Figli che uccidono
genitori, genitori che ammazzano figli, nipoti che falciano nonni,
nipoti fucilati dai nonni o dagli zii. Zie che uccidono cugine,
cugini che si sparano fra loro. Vicini di casa che mitragliano
quello della porta accanto perché ha il prato più verde. Poliziotti
che abbattono gangsters, gangsters che fanno fuoco contro i
poliziotti, mafiosi che sparano in corsa contro chi non paga
il pizzo. Pazzi di destra che fanno fuoco contro gli immigrati,
guardie bianche contro neri e così via. Un bel mucchio. Poi
ci sono i suicidi, anche loro di solito sparano…contro se stessi!
Azzardo: qualche migliano”. Antonello, ride (beato lui che ride di
questi tempi!) e mi dice secco: nel 2017, 40 mila!, più o meno
quanti ne crapano per incidente stradale” E soggiunge: “altro che
il coronavirus! Negli USA ne muoiono molti di più per questa strana
epidemia da arma da fuoco. Eppure nessuno se ne preoccupa! Il
presidente ne è perfino entusiasta. La libertà di pistola è
massicciamante esercitato!”.
Ci salutiamo. Rifletto. Ne uccide più il grilletto che il
virus!
- SARDA NEWS -
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