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- Scritto da Algheroeco
Un tale mi ha detto che è sbagliato nell’usare le parole: negro e zingaro perché sono espressioni razziste. Costui è convinto di far parte di una ‘elite’, eccezionalmente acculturata, che può pretendere che il comune volgo, me compreso, impari da loro come si parli. Lui ed i suoi accoliti, cioè,...
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- Scritto da Algheroeco
Sapere il contenuto della raccomandata dall’avviso
Dopo l’estate scorsa in cui sono stati fatti centinaia di controlli fiscali nel nord della Sardegna sono partite anche diverse richieste di pagamento. Quanti siamo ad aver visto arrivare un avviso di raccomandata e ci ha siamo preoccupati prima ancora di andarla a prendere alla posta e...
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- Scritto da Casteddu On Line
Le offerte di lavoro le ha pubblicate un po’ ovunque, sia sul web sia sulla sua pagina personale Facebook. Lavapiatti, banconieri, barman, tutte figure utili nel mondo della ristorazione. Ma poi, in contemporanea ai curriculum, sono arrivate pure le richieste, per così dire, originali: “C’è chi mi ha detto che il weekend è sacro e vuole staccare il venerdì sera e riprendere il lunedì mattina, chi ha fatto polemiche sugli orari perché la sera deve stare con la fidanzata o con la moglie e chi, addirittura, ha chiesto se si trattasse di un lavoro molto pesante”. Cagliari, offre contratti indeterminati ma nessuno accetta “perché il weekend e le sere non vogliono lavorare”. Veronica Manunza Pirani, a capo di una brasserie di via Sulis, racconta tutte le difficoltà che vive un imprenditore che, in un periodo ormai “eterno” di crisi nerissima, riesce a garantire buste paga puntuali e, cosa rara, contratti a tempo indeterminato: “In tanti, poi, hanno preferito andare a fare la ‘stagione’ fuori perché si guadagna di più, facendo quattordici ore non stop al giorno, ma poi l’estate finisce e si ritrovano senza lavoro”, spiega la trentottenne. “Certo, fare il barista, o il banconiere o il lavapiatti è un’attività che richiede fatica, ma questo è quello che io offro a livello lavorativo. E non potrebbe essere altrimenti, visto che gestisce un locale specializzato in pasticceria. E così, alla fine, il nuovo posto da lavapiatti è andato a un ragazzo straniero: “Un senegalese che è in città da diversi anni, me l’ha suggerito una mia amica che ha letto il mio post su Facebook. Ci siamo già conosciuti e ha parlato anche con il responsabile di sala. Farà un mese di prova da noi e poi, se lui si troverà bene e se noi ci troveremo bene, verrà assunto a tempo indeterminato, con uno stipendio di circa milleduecento euro. Certo, lungi da me fare di tutta l’erba un fascio”, puntualizza la Manunza, “ma ormai, soprattutto i giovani, ancora prima che alla bella opportunità che potrebbero avere con un posto di lavoro sicuro pensano a quando possono prendersi qualche giorno di ferie”.
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- Scritto da Sardegna Remix
Il sito internet Gay.it ha pubblicato anche quest’anno la selezione delle spiagge italiane ideali per una vacanza in “spiagge affollate di bei ragazzi e acque limpide nelle quali tuffarsi”, basato sulle segnalazioni degli utenti. Secondo il sito, le spiagge per gay in Italia aumentano sempre di più, sarebbero infatti ben 18 le regioni italiane con...
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- Scritto da Link Oristano
Il latino deriva dal sardo? La risposta del sardista Bartolomeo Porcheddu
Presentazione del suo nuovo libro a Oristano, una comparazione tra le due lingue antiche
Il latino deriva dal sardo? Risposta affermativa secondo Bartolomeo Porcheddu, autore del libro “Il latino è lingua dei Sardi – Su latinu est limba de sos Sardos”. L’opera sarà presentata questa sera a Oristano, alle ore 20,30, nella sala Medievale in via Giuseppe Garibaldi 66 (fianco chiesa di Santa Chiara – zona Torre di Portixedda). Dialogherà con l’autore Paolo Sanna Caria.
L’opera. Il libro espone un analisi del perché la lingua latina discende da quella sarda, aprendo una nuova finestra sulla storia linguistica dell’Occidente europeo. Sono messe in rilievo le corrispondenze tra il sardo e il latino, analizzando anche i grandi autori classici.
La comparazione tra sardo e latino ha consentito di rilevare che la lingua latina era una lingua standardizzata, costruita artificialmente, mettendo insieme le componenti linguistiche italiche (latino, osco e greco) presenti nei territori conquistati dai Romani nel corso del III secolo a.C. Nell’ultimo capitolo, l’autore spiega perché sardo e latino sono lingue rimaste immutate nel tempo.
L’autore. Bartolomeo Porcheddu, laureato in Scienze Politiche all’Università degli Studi di Sassari, si è specializzato in “Studi Sardi” ed è “Formatore di Lingua e Cultura sarda” presso l’Università degli Studi di Sassari. Dal 2008 al 2017, ha creato e diretto la rivista “Logosardigna”, scritta interamente in lingua sarda.
Nel 2012 ha pubblicato la prima “Grammatica de sa Limba Sarda Comuna”, dopo aver già scritto e pubblicato diversi saggi, tra cui “La lingua della Carta de Logu – Sa limba de sa Carta de Logu” (2011), in cui descrive la lingua statuale comune utilizzata da Eleonora d’Arborea nelle sue leggi per la Sardegna.